PET di Sigyn

(viaggio nel tempo nel periodo punk e cattivo di Spike)

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  1. kasumi
     
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    Capitolo 2

    (Traduce Kasumi. Grazie a Elijem per l'aiuto con la prima parte del capitolo :))


    SPIKE: Cosa posso dire? La ragazza ha bisogno di un po' di mostro nel suo uomo.
    As You Were (6x15)


    "Signorina Summers", disse Bernard Crowley. "Ho sentito molto parlare di lei." Prese la mano di Buffy e abbassò brevemente il mento in cenno di rispetto. L'uomo aveva i capelli grigi e appariva tirato, gli occhi rossi e di un marrono acquoso. Era ben vestito, preciso, e aveva una figura ben curata come quella di Robin. Buffy poteva vedere l'influenza che l'osservatore aveva avuto nei gusti del suo ex collega. "E' davvero ritenuta una delle cacciatrici più esperte negli annali della nostra storia di osservatori", continuò Crowley. "In effetti, ha superato le nostre orme e cambiato il corso del destino. È ... un onore essere davanti a lei."

    "Sono solo una ragazza" disse Buffy. Non era certa che il suo tono le piacesse.

    "Ho atteso pazientemente la sua visita." Fece una pausa. "E il suo compagno?"

    "Sta aspettando fuori", disse Buffy. "Non era sicuro se lei volesse veramente incontrarlo."

    “Certo che voglio,” disse l'osservatore con una cupa sicurezza. "In effetti, non potrei rifiutare una visita dal suo..." Si interruppe e deglutì. "Mi piacerebbe molto guardare il volto di questo William il Sanguinario", affermò invece.

    "Di solito mi chiamano Spike", disse Spike, arrivando da dietro l'angolo. Annuì in saluto. "Sig. Crowley.”

    Crowley guardò Spike dall'alto al basso, valutandolo freddamente. "Quindi, è lei la creatura che ha spezzato il collo di Nikki".

    Buffy sbatté le palpebre. Questo era diretto.

    "Una parte di me lo è" disse Spike. E lasciò la risposta a quello.

    Ci fu una pausa lunga e tesa. "Bene. La ringrazio per non aver cercato di confondere le cose chiedendo scusa."

    "La ringrazio per aver capito che avrebbe solo confuso le cose," disse Spike. "Il passato è quello che è. Non si può cambiare."

    "Infatti," disse Crowley. "Ciò è molto vero. Non si può affatto cambiare. Suppongo che devo invitarla ad entrare?"

    "Se lo desidera," disse Spike. "Sono abbastanza contento di aspettare qui, se questo la rende più a suo agio." Buffy lo guardò. Parlava come se fosse ad un colloquio di lavoro. Suppose che ad un certo livello lo fosse.

    "Oh, no, venga, venga", disse Crowley, indietreggiando nel suo appartamento. "Non penso che beviate il tè, nessuno di voi?"

    "Non si preoccupi," disse Spike entrando con Buffy. "Fra poco saremo di nuovo per la nostra strada."

    "No," disse Crowley, voltandosi verso di loro. "Non c'è bisogno di affrettarsi. Ho sempre voluto guardare bene l'assassino di Nikki." Spike era molto rigido e immobile di fianco a Buffy. Lei voleva prendergli la mano, ma temeva che mostrare il suo affetto davanti a Crowley fosse come buttare sale sulle sue fertite. Crowley sembrava già abbastanza stupito che loro due lavorassero insieme. Rendere chiaro che tra loro ci fosse anche di più, avrebbe...

    Crowley aggrottò la fronte e si rivolse a Spike. "Quel cappotto ..." disse.

    La testa di Spike s'inclinò. "È una replica, in realtà. Ma sì. Lo tengo in onore di Nikki."

    "Come un trofeo", lo accusò Crowley.

    Spike aggrottò la fronte. “Come un simbolo,” disse invece. "Ho un simbolo per ogni Cacciatrice che ho combattuto, che abbia vinto o perso." Indicò la cicatrice sul suo sopracciglio. "Xin Rong." Toccò il risvolto del cappotto. "Nikki." Alzò le braccia e tirò su le maniche del cappotto per rivelare le sottili cicatrici bianche che gli graziavano gli avambracci, testamento di una battaglia che aveva perso in modo drammatico. “Dana”.

    “E la signorina Summers?” Chiese Crowley.

    Spike quasi sorrise. "Quello è profondo. Un po’ più difficile da vedere ", disse.

    "Spike ha un'anima", disse Buffy, non sentendo la necessità di essere criptica su questo. "L'ha usata per chiudere la Bocca dell'Inferno e sconfiggere il male primordiale."

    “Ho, ah, letto le relazioni del Signor Giles,” disse Crowley. "E sentito la testimonianza di Robin."

    "Come sta Robin?"

    "Abbastanza bene," disse. "Credo sia ancora il compagno dell'altra Cacciatrice... Faith, giusto? Credo lavorino insieme."

    "Tra le altre cose," Buffy rise.

    Crowley non sembrò divertito. "Sì. Ha senso. C'è sempre stata una certa ... attrazione tra le Cacciatrici per la violenza."

    Buffy sbattè le palpebre. "Cosa dovrebbe significare?"

    "Robin l'ha preso da sua madre" disse Crowley. "Faith deve averlo trovato attraente. Non potevo deviarlo dal suo interesse per la morte."

    "Ha cercato di farlo?" Chiese Buffy. "Mi ha detto che l'ha addestato lei."

    “Si sarebbe messo nei guai se non l'avessi fatto,” disse Crowley, lanciando un'occhiata verso Spike. "Aveva una ... fissazione. Per l’assassino di sua madre." Spike rimase impassibile, ignorando intenzionalmente la sua frecciatina. "Ho dovuto incanalare i suoi impulsi verso qualcosa di più sano. E credo di esserci riuscito. Ma non mi sorprende che lui e Faith siano riusciti a creare un legame tra loro. Il suo bisogno istintivo di trovare un partner violento è pienamente soddisfatto da lui."

    “Sembra avere un sacco di disprezzo per gli istinti di una Cacciatrice” affermò Buffy.

    Crowley alzò i sopraccigli nella sua direzione. “Al contrario. Volevo molto bene alla mia Nikki. La capivo. E ho molto rispetto per i bisogni ed i desideri intrinsechi di una Cacciatrice. Capisco che non ci si possa far niente.”

    “Mi scusi?” disse Buffy, ma Crowley non la stava ascoltando.

    “Il padre di Robin era lui stesso.... un po’ sgradevole,” continuò. “La violenza chiama altra violenza. Sono sicuro che lei capisca, Signorina Summers.” Lanciò uno sguardo a Spike. “Abbastanza sicuro, in effetti.”

    Buffy voleva dirgli senza mezza termini che ciò che stava implicando era disgustoso. Non era sconvolto da lei e Spike. Pensava solo che lei... che cosa? Non fosse capace di controllarsi? Fosse alla completa mercé dei suoi istinti capricciosi? Le sembrava quantomeno irrispettoso. “Ho avuto partner perfettamente umani,” gli disse in modo piatto. Ma non menzionò che pure Riley era stato un soldato.

    “Avanti. Una Cacciatrice non è più umana del suo compagno qui presente.”

    “Buffy è umana,” disse Spike velocemente.

    “Ha un'anima,” concedette Crowley. “Proprio come... voi. Ma intrinsicamente sono killer, e sono attratte dalla violenza. Non è vero che anche la Faith di Robin era diventata una killer di uomini, oltre che dei demoni? Tutte le Cacciatrici sono essenzialmente creature simili. Conosco la storia delle Cacciatrici. Ho conservato io la scatola delle ombre. (NdKasumi: fa riferimento alla scatola apparsa nella settima serie, quella che ha svelato l'origine delle Cacciatrici) Lei è demonica, a modo suo, quanto lo è lei.” Poi le sorrise. E a Buffy non piacque quel sorriso. “Quanto demoniaca è la creatura che state cercando,” aggiunse. “Credo che questo sia il manoscritto che state cercando,” disse Crowley, porgendo a Buffy una spessa collezione di fogli di pergamena mobili raccolti in un moderno raccoglitore in cuoio. Si girò verso Spike. “Devo dirle... o meglio dire a lei, Signor... Spike... come rintracciare questo Consacrato. Solo un vampiro può farlo, come sa.”

    “Sì. Così ho sentito dire.”

    “Non pensi che io non approvi il concetto di trofeo,” aggiunse a Spike, in apparenza scollegato dal resto della discussione. “Nikki stessa ne ha conservati diversi dalle sue uccisioni. Vuole vederli?”

    “No, va bene così,” disse Buffy, iniziando a sentirsi a disagio lei stessa.

    “Venga, Signorina Summers. Mi dica, non ha mai portato a casa l'arma di qualcuno dei suoi avversari demoni? O l'amuleto che fosse caduto a qualcuno, facendolo proprio? O tagliato un corno o una testa o uno zoccolo, da mostrare con orgoglio sul vostro mantello?”

    “Posso dire di non aver fatto spesso quest'ultima cosa,” disse Buffy con disgusto.

    “Beh, sono sicuro che il vostro compagno apprezzerà questi souveniers. Venite. Per favore, insisto.”

    Buffy voleva andarsene da là, ma non riusciva a immaginare un modo per dirglielo gentilmente. Qualcosa del comportamento di Crowley sembrava strano, e i suoi istinti cotanto vantati le stavano dicendo: "Vattene via subito."

    Stava per dire questo a Spike, ma lui aveva lasciato il suo fianco, seguendo Crowley nella stanza che aveva aperto. Era fatta come uno studio, ma una delle pareti conteneva un gran numero di armi e di amuleti, e sì, un certo numero di orribili teste demoniache mummificate. Buffy si affrettò a raggiungerlo, per dirgli quello che stavano dicendo i suoi istinti, quando si rese conto che questo era importante per lui. Nikki era importante per lui, e lo era sempre stata.

    Spike osservò il muro dei caduti in silenzio, la testa alzata e pensierosa, gli occhi molto distanti. Buffy non sapeva se essere orgogliosa o se vergognarsi di quello che stava guardando. Non aveva mai conservato trofei come questi. Non aveva mai tenuto il punteggio, non si era mai vantata degli aspetti più terribili delle uccisioni che aveva fatto. Riconosceva molti dei demoni come creature che aveva combattuto e distrutto in un momento o nell'altro, ma l'idea di conservare le loro parti del corpo e di esporle a quel modo in casa la disturbava. Una particolare testa di demone la disturbava molto. Sembrava Clem. E almeno due di quegli amuleti erano di demoni della vendetta, come era stata Anya.

    "Ha mai tenuto una stanza dei trofei?" Crowley chiese a Spike sorridendo. "Ho sentito dire che i serial killer lo fanno spesso."

    "Non sono un serial killer. Sono un vampiro. E per la maggior parte, le mie vittime sono diventate parte di me," disse Spike. "Non ho mai avuto bisogno di trofei".

    “Eppure ha conservato il suo cappotto.”

    “Un segno di rispetto,” Spike disse di nuovo, guardandolo molto seriamente. “Una Cacciatrice non è solo una vittima. E' stato un onore combattere contro Nikki. E sarebbe stato un onore perdere contro di lei. Dubito che la maggior parte di questi...” indicò i vari trofei con la mano, “riconoscano questo di lei, meglio di me.”

    “Abbastanza vero,” Crowley disse con un piccolo sorriso. “Nikki sapeva questo di lei. Presumo che gliel'abbia detto in una delle vostre prime battaglie. Vede qui?” Aprì una teca di vetro ed estrasse un paletto di legno, che era stato conservato orgogliosamente sopra un cuscino di velluto. “Lo riconosce?”

    “Dovrei?”

    “Sì. Dovrebbe,” disse Crowley. “E' macchiato dal suo stesso sangue. La prima delle vostre battaglie – quella che ha quasi perso. Lo ricordate adesso?”

    “Sì,” disse Spike. “Aveva mirato al mio cuore, ma io riuscii a spostarmi, così colpì il mio braccio sinistro.”

    "Era molto impressionata da lei", disse Crowley. "Aveva sentito parlare di lei, naturalmente. Sapevamo che era a New York molto tempo prima che lei sapesse il luogo del nostro soggiorno. Nikki aveva letto di Xin Rong, e sapeva di non dover prendere la sua presenza con leggerezza. Ecco," si avvicinò a Spike con il paletto, ed entrambi Spike e Buffy furono improvvisamente in guardia, per timore che potesse attaccare improvvisamente Spike con esso. Ma all'ultimo momento Crowley lo girò, offrendolo al vampiro dalla parte del manico. "Lei ha tenuto il cappotto in onore di Nikki. Nikki ha tenuto questo in suo onore."

    "Per onore, o per timore?" Chiese Buffy.

    "Per tenersi in guardia, forse", disse Crowley, guardando ancora Spike. "Con Nikki, come ben sa, William il Sanguinario... non si tratta mai di paura." Spinse nuovamente il paletto verso Spike, spingendoglielo in mano.

    Gli occhi di Spike erano intensi, ma lo prese piuttosto che lasciarlo cadere a terra.

    Il momento in cui Spike toccò il legno macchiato, accadde qualcosa di strano. Buffy, che in piedi accanto a lui, vide gli occhi di Spike chiudersi e la testa piegarsi all'indietro mentre barcollava. Buffy saltò in avanti, pronta a combattere Crowley, ma Crowley si teneva un po' indietro e guardava. Semplicemente guardava. La quintessenza dell'Osservatore.

    Una forma si alzò lentamente dal corpo a terra di Spike, l'immagine di uno Spike vivo e in preda al panico, semi trasparente, sovrapposta allo sfondo dello studio. Buffy lo sentì urlare. Terrorizzata che avessero appena tolto l'anima a Spike, Buffy si lanciò verso di lui per afferrarlo, e sembrò riuscirci. Una forza arrabbiata, una specie di risucchio psichico, stava trascinando l'anima di Spike lontano dal suo corpo privo di sensi, e Buffy cercava di trattenerlo e tirarlo indietro da dove stavano cercando di trasportarlo.

    La forza del risucchio era molto forte, e poteva sentire la propria anima che iniziava ed essere tirata fuori dalla sua pelle. Poteva sentire il proprio corpo collassare mentre stringeva la forma incorporea, e tutto smise di essere tangibile. Aveva già vissuto in questo modo. Senza peso, senza tempo, aveva goduto di questa sensazione quando era stata in paradiso, senza il peso del suo corpo da trascinare in giro, e istintivamente seppe come farlo di nuovo. Come un pesce che tornava in acqua, nuotò fuori dal suo corpo, afferrando l'immagine di Spike più saldamente. Lo seppe - lo riconobbe. Lo aveva provato sulla Bocca dell'Inferno, quando aveva accarezzato il suo essere prima che lei lo lasciasse. Girandosi nell'etere, spinse l'anima di Spike verso il suo corpo a terra, la lanciò contro di lui, facendo in modo che la catturasse.

    Il suo corpo l'assorbì, e l'anima si fuse con il corpo a cui apparteneva, e Spike aprì gli occhi all'immagine trasparente di Buffy a pochi centimetri dal suo volto. Ma quando Buffy ebbe rilasciato Spike, scoprì che non aveva niente a cui trattenersi. Il suo corpo abbandonato, e l'anima di Spike ripristinata, si trovò preda dello stesso risucchio che aveva preso lui. I suoi occhi intangibili e spalancati, il suo spirito aprì la bocca e tentò di afferrarlo di nuovo...

    Solo per essere risucchiato nell'oblio davanti agli occhi di Spike.
    ***

    Fu solo un'estremo ammontare di autocontrollo che impedì a Spike a uccidere Bernard Crowley dove stava. Crowley lo accusò addirittura di stare per farlo. "Lo sapevo. Sapevo che mi avrebbe ucciso. Ma io ho fatto solo quello che dovevo fare."

    "Cosa intende dire, che sapeva che io l'avrei ucciso?" Spike ringhiò, la mano intorno alla gola di Crowley. "Che diavolo ha fatto?"

    "Non ho fatto niente", insistette Crowley. "Ho solo giocato la parte che il destino mi aveva affidato. L'ha detto lei stesso. Il passato è ciò che è. Non lo si cambia. Io sono solo il suo strumento."

    "Strumento?" Spike scattò. "Strumento per cosa? Che cos'era quel paletto, che cos'era quell'incantesimo? Era un suo stupido tentativo di vendicarsi su di me?"

    "Non mio", ansimò Crowley. "Di Robin."

    Spike lasciò andare la gola dell'osservatore e lo lasciò affondare pesantemente in una sedia. "Farà meglio a sputare il rospo immediatamente, osservatore, o qualche vampiro potrebbe staccarvi un arto alla volta, anima o meno."

    Crowley prese un respiro profondo e deglutì, nervoso, ma lieto di essere stato liberato. Guardò la forma priva di sensi di Buffy sul pavimento e sorrise alla famosa Cacciatrice. "È veramente una creatura attraente", disse Crowley. "Capelli adorabili, molto esile. Ho sempre pensato che sarebbe stata così."

    "Cosa intende, che ha sempre pensato?" Disse Spike. "Inizi maledettamente a cantare."

    Crowley guardò Spike. "Ho visto la sua Cacciatrice prima d'ora," disse. "Più di trent'anni fa, infatti."

    "Più di trent'anni fa, non era nemmeno una scintilla nell'occhio di suo padre", l'aggredì Spike. "Inizi a dare un senso a quello che dice, o comincio a far scricchiolare qualcosa."

    "L'incantesimo che Robin ha lanciato" disse Crowley. "Quando Robin aveva vent'anni, tornò a casa dal college con un libro esoterico. Penso di avere una copia da qualche parte ... o forse l'ho consegnata al Consiglio degli Osservatori. Ma importa poco - non è di alcuna utilità per noi adesso. Lui credeva che avrebbe potuto convocare il vampiro che aveva ucciso sua madre utilizzando l'essenza del suo sangue, che era sul paletto che vi ho dato da tenere in mano."

    Spike guardò in basso al paletto che giaceva sul pavimento. Il suo corpo l'aveva lasciato cadere quando il suo spirito era stato strappato via. Poteva ancora sentire il vuoto che aveva provato, come nei ricordi dei pochi mesi che aveva passato come un fantasma, legato a Los Angeles e all'edificio della Wolfram e Hart. "Così, il ragazzo ha tentato di convocarmi. Quindi?"

    "Beh, l'incantesimo è fallito, naturalmente," disse Crowley. "Sospetto che abbia letto qualcosa al contrario, o abbia sbagliato un simbolo dal futuro al passato. In ogni caso, lo spirito di Robin fu convocato davanti al demone. Da quello che mi ha detto, aveva un'immagine molto precisa di te e sua madre, che stavate lottando contro il muro di un edificio, proprio nel momento in cui il paletto di Nikki è scivolato e il suo braccio è stato ferito. Il suo spirito era stato attratto dal sangue che avete sparso. Fortunatamente, mi aveva consultato prima di tentare questa convocazione. Gli avevo detto che era rischioso e avevo attaccato un legame spirituale alla sua forma corporea. Quindi quando lo spirito di Robin è svanito, l'ho tirato indietro in questo tempo e alla sua forma corporea."

    "Una storia molto bella. Quindi che diavolo è successo a Buffy!"

    "Beh, devo confessare, come le ho detto, che ho riconosciuto la sua Cacciatrice. Sapevo che qualcosa del genere doveva accadere. Quando ho sentito da Robin che il compagno della Cacciatrice Buffy Summers era il vampiro che aveva annientato Nikki, sapevo che era arrivato il momento. L'incantesimo che Robin aveva gettato era legato al suo sangue - sapevo che una volta che la sua forma demoniaca avrebbe toccato il residuo di sangue su questo paletto, l'incantesimo sarebbe stato attivato nuovamente. Ho lanciato una pista falsa di avvistamenti di demoni, utilizzando la leggenda del Consacrato. Sapevo che l'unico modo per rintracciare quel demone era usare un vampiro, e dal momento che era l'unico vampiro che sapevo avrebbe probabilmente collaborato, sapevo che lei e la signorina Summers sareste venuti in persona a cacciarlo. Devo confessare, che il Codice del Consacrato è una mia totale fabbricazione, come lo sono gli incantesimi racchiusi in esso. Ma visto tutto ciò in una luce positiva, posso dire che almeno non c'è nessun demone da rintracciare."

    "Ci ha imbrogliati," disse Spike. "Ha maledettamente organizzato tutto questo."

    "Vi ho solo portati qui" disse Crowley. "L'incantesimo non era mio. Le circostanze non erano mie. E dopo tutto, è lei il mostro che ha sfruttato i bisogni di quella povera ragazzina per i suoi sordidi fini. Io ho fatto solo quello che dovevo fare per proteggere la linea del tempo come la conoscevo."

    "Buffy non è una ragazzina, e queste sono stronzate. Non ha affatto bisogno di me. Noi lavoriamo insieme."

    "Non sono così stupido," disse Crowley. "Né lo è Robin. Lui l'ha capito subito, nel momento in cui vi ha visti insieme. Era disgustato. Lo è ancora, anche se lo copre molto bene."

    "Quindi voi due avete organizzato tutto questo per vendicarvi contro di me? Che cosa vi ha mai fatto Buffy, ad ognuno di voi? Nikki non tornerà mai indietro da lei, lo sa? Potrei torturarmi, tagliarmi le membra, camminare sotto il sole, eppure tutto questo non la riporterebbe indietro da lei!"

    "Robin non ha fatto altro che versare il potere del suo dolore in un incantesimo fallito una dozzina di anni fa. E io l'ho chiamata qui. E so che Nikki è morta," disse Crowley. "So che tutta la vendetta di questo mondo non lo risolverà. Ma quando ho sentito che lei era innamorato della Cacciatrice, sapevo anche che le circostanze a cui avevo assistito erano davvero poetiche."

    Spike strinse gli occhi. "E che cosa c'è di così poetico dallo strappare via l'anima a una Cacciatrice buona e potente?"

    "Lei ha preso la Cacciatrice che io amavo come una figlia da me, e da suo figlio. Le circostanze a cui sono stato testimone nel passato significavano che la cacciatrice che lei amava era stata portata via da lei." Gli sorrise. "Tutto quello che dovevo fare era portarvi qui. Le linee del destino erano già state tracciate. Lo spirito della signorina Summer è stato portato al momento del suo infortunio. E lì il suo spirito rimarrà, finché non si dissolverà, come fumo nel vento. Sarà testimone del pieno orrore della vostra esistenza da vampiro, tutto il sangue, la morte e la depravazione, senza nessuna menzogna piena di sentimento che possa intenerirla. Soffrirà il suo lutto, e svanirà, e non si sentirà mai più di lei." Crowley rise, confermando la follia dell'uomo nella mente di Spike, almeno. "L'ho fatto, Nikki!" Disse, per lo più a se stesso. "E' fatta."

    Il pugno di Spike partì furiosamente verso il volto mezzo impazzito dell'osservatore, e ci volle tutto il suo auto-controllo per spostare l'obiettivo del colpo all'ultimo secondo, provocando invece un buco attraverso la sua sedia.


    TBC
     
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