Prisoners of Love di Bewildered

(commedia romantica molto divertente)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. kasumi
     
    .

    User deleted


    Capitolo 3: Spiegazioni




    Questo fu diverse ore prima che potessero lasciare la stazione di Polizia.

    Il processo di venire equipaggiati con queste cavigliere comunicanti tra di loro a onde radio era finito prima che Buffy e Spike potessero comprendere a pieno quello che stava succedendo. Una volta che questo fu sistemato, dovettero fare il check out.

    Per qualche strana ragione, i possedimenti che Spike aveva accumulato nelle tasche quando era stato rilasciato avevano continuato ad aumentare, fino a che dovette procurarsi uno scatolone per portare il tutto. Rischiando una sbirciatina, Buffy vide un fascio di appunti, alcune foto lucide, stampe ad aghi di alcuni saggi o storie e… erano mutandine, quelle? Sì, lo erano. Non era sicura di che cosa fosse peggio – se lui le avesse avute con sé quando era arrivato, o se fossero state furtivamente aggiunte dal suo fanclub segreto. Ad ogni modo, su tutto – persino sulle mutandine – sembravano scritti dei numeri di telefono. Che peccato che Spike non abbia un telefono, stronze.

    Ad ogni angolo venivano avvicinati da donne - e alcuni uomini - che volevano l'autografo di Spike sulle stampe della sua foto segnaletica. Buffy riuscì a sottrarne una da una scrivania e dovette ammettere che era una foto incredibilmente hot; stava sorridendo alla fotocamera come un amante, gli occhi che promettevano piaceri carnali mai visti in questa dimensione, i capelli arruffati, gli zigomi duri e stoici, labbra morbide da baciare. Nascose la foto in una delle tasche del suo cappotto di lana (teneva troppo caldo per la California, ma era davvero carino) e roteò gli occhi mentre Spike si faceva strada nel corridoio flirtando con tutte. Dopo le prime fan, decise di rimanere al suo fianco, ragionando che la loro copertura come marito e moglie devoti richiedeva un piccolo show di gelosia. Falsa gelosia, naturalmente, si diceva mentre fulminava con lo sguardo una segretaria che sembrava avere l'intenzione di palparlo. Inoltre, era il suo sacro dovere proteggere tutte queste persone innocenti da Spike e dalla sua lingua malvagia, molto malvagia. La sua lingua incredibilmente talentuosa e incredibilmente malvagia.

    Spike era più che felice di posticipare la loro uscita dopo il tramonto, specialmente perché la Cacciatrice stava fremendo di irritazione al suo fianco. (Era sempre figa, ma era specialmente figa quando era decisamente incazzata. Gli faceva venir voglia di morsicarle le cosce prima di ucciderla.) Flirtava con tutti (maschi, femmine, non era affatto discriminatorio. O indiscriminato. Una delle due.), si firmava “Spike” con brillanti gesti plateali con gli stessi pennarelli che gli erano stati restituiti dalle prove confiscate, e si crogiolava generalmente nell'adulazione che gli era dovuta per essere il Big Bad.

    Giles li raggiunse alla scrivania all'ingresso, dove vennero consegnate a Buffy le sue copie del Patto col Diavolo, come promesso, ordinatamente pinzate e inserite in una cartellina. Mostrò i denti alla segretaria in un ghigno (sapeva che aveva preparato lei i contratti, perché i Capi della Polizia non fanno certo queste cose) e ficcò la cartellina dentro la scatola di Spike. Giles alzò un sopracciglio; lei mormorò “Più tardi!” sotto voce perché era ancora imbarazzata per come il Capo della Polizia l'aveva raggirata.

    Il viaggio in macchina fu discretamente tranquillo, per lo più perché Spike era troppo indaffarato a spulciare in mezzo alla posta dei suoi fan per lamentarsi per la macchina di Giles, la sua abilità alla guida, la sua rigidità in generale, o almeno non più di una volta ogni cinque minuti. Buffy era risoluta a non guardarlo durante il viaggio, sebbene lo sentì annusare qualche volta, e pensare a quello che lui avrebbe potuto annusare in quella scatola le faceva venire il mal di testa.

    Lo avrebbe preso COSI' tanto a calci nel sedere.

    ---

    Di nuovo nell'appartamento di Giles, Spike accese allegramente il videoregistratore, come se niente fosse, e iniziò a tornare indietro con la videocassetta, poi si diresse in cucina per (presumibilmente) riscaldare una tazza di sangue. Buffy recuperò le proprie carte (dovette scavare in fondo allo scatolone di Spike, il che le fece un po' di ribrezzo) e le porse a Giles, che iniziò a leggerle con un'aria rassegnata alla loro condanna. Dopo un solo paragrafo, abbassò le carte sulla scrivania e premette le dita contro l'attaccatura del suo naso, come se stesse soffrendo terribilmente.

    “Hai firmato queste, Buffy?”

    “Io, ehm…. Siiiiiii.” Ragazzi, se questo soffitto è interessante.

    “Senza leggerle prima?”

    “Beh, sì, ma le guardi. C'era così tanto da leggere. E' come la prima bozza di Guerra e Pace, prima che tagliassero fuori tutta la prolissità.”

    Giles sospirò. (Il suo Sospiro brevettato di Grande Delusione; e dopo tre anni, Buffy era diventata un'esperta nell'interpretare le sfumature delle esalazioni del Sig, Giles.) “Ma se avessi letto almeno la prima pagina, avresti potuto…” Si interruppe, per non ferire i suoi sentimenti o perché il pensiero che la sua protetta non saltasse per la gioia alla prospettiva di leggere pacchi di noiosi documenti legali era troppo difficile da sopportare.

    “Sì, ma…” La voce di Buffy era così piccola. “Era stato così gentile?”

    Giles aprì la bocca per dire qualcosa, poi chiaramente ci ripensò, scosse la testa e ricominciò a leggere.

    Spike emerse dalla cucina, spolverando qualcosa sulla propria Tazza Fumante del Disgusto, e saltellò in modo baldanzoso sul divano, acchiappando il telecomando del videoregistratore. La sigla d'apertura di Passions risuonò attraverso la stanza e Buffy non poté farne a meno, si precipitò da lui con passo pesante e lo colpì alla testa.

    “Oi! Non colpire i capelli! Per cos'era questo, Cacciatrice?” Spike la guardò in cagnesco. Il suo viso la perfetta visione dell'innocenza ferita mentre si lisciava i capelli per rimetterli a posto.

    “PER cos'era QUESTO? Per le ore passate alla stazione di polizia, a guardare delle oche giulive in uniforme a sbavare su di te, e adesso devo pure aiutarti a sistemare lo stupido casino che TU hai fatto!”

    “E qualsiasi altro casino potrebbe causare in futuro,” intercettò Giles, girando una pagina.

    “Veramente?” Giles annuì distrattamente. “Oh, questo sì che è FANTASTICO! E inoltre, INOLTRE, guarda questa stupida cavigliera!” Buffy poggiò il piede in bella mostra sullo schienale del divano, tirando su l'orlo dei pantaloni verdi in pelle per rivelare l'ingombrante arnese.

    “Non ho bisogno di guardare, ne ho uno esattamente uguale,” ribatté Spike in malo modo, anche se i suoi occhi si soffermarono sulla gamba rivestita in pelle, e risalirono con interesse dalla sua caviglia.

    Buffy continuò a brontolare. “Non potrò più indossare gonne, a meno che non indossi degli stivali che la coprano!”

    “Stivali?” Spike lanciò uno sguardo al viso di Buffy, per poi ritornare alla sua coscia. La sua voce scese di tono in modo peccaminoso. “Di che tipo di stivali stiamo parlando? Stivali da combattimento? O stivali di cuoio alti fino alla coscia? Magari con le stringhe fino a qua?” Indicò con il dito un punto sui suoi pantaloni, circa venti centimetri sopra il suo ginocchio. “O qui?” Ripeté il movimento, trattenendo il dito qualche centimetro più in alto. “O...”

    Buffy tirò via il piede dallo schienale del divano, rossa in viso. Per la rabbia, assicurò a sé stessa. “Non cambiare argomento, Mister Non-Posso-Uscire-di-Prigione-Da-Solo.”

    “Ehi, quella cella era SPECIALE!”

    “In che modo? Ti ci eri forse attaccato emotivamente mentre eri lì? Non volevi urtare i suoi preziosi sentimenti?”

    Con gli occhi assassini, Spike aprì la bocca per ribattere, ma fu improvvisamente distratto da qualcosa alla TV. “Oh, fottuto inferno. Adesso ho perso quello che è successo a Timmy.” Riprese in mano il telecomando e premette ‘rewind.’

    “Oh certo, perché le prove e le tribolazioni di una stupida BAMBOLA inventata sono più importanti della tua attuale e reale miseria causata dal tuo stupido vandalismo e dai tuoi stupidi giochi fatti con la polizia e i tuoi stupidi... I tuoi stupidi capelli ossigenati!”

    “Beh.” la voce di Spike era pratica mentre faceva scorrere le immagini all'indietro sullo schermo, fino alla fine dei titoli di testa. “E adesso che cosa ti hanno fatto i miei capelli?”

    Giles si schiarì la gola. “Buffy, se non sei troppo impegnata a minacciare l'indifeso-ma-seccante, posso avere una parola con te?”

    Buffy colpì Spike di nuovo per sicurezza e tornò alla scrivania, tirando fuori uno sgabello. Giles stava raddrizzando il mucchio di carte con un'aria da perfettino che indicava che ci sarebbero state delle cose molto brutte nel suo futuro. “Allora, in che cosa mi sono cacciata?”

    “Sfortunatamente, una situazione veramente delicata. Prima di tutto, hai acconsentito a supervisionare Spike nel suo lavoro di sistemazione di tutti i danni che ha causato nella sua notte di vandalismo ubriaco.”

    “Beh, che cosa significa, ridipingere sopra qualche graffito?”

    “La lista dei danni che ha causato è abbastanza sostanziale. Non sarei sorpreso se ci volesse più di una settimana, pure con i turni che vi hanno scritto.”

    “Però dice 'supervisionare', giusto? Quindi posso far fare tutto il lavoro a lui?” Magari posso anche procurarmi una frusta. E fargli cantare delle canzoni da miniera nel frattempo.

    “Sì, è un piccolo sollievo. Tuttavia, fammi tornare indietro sulla tabella dei turni che vi hanno preparato. Hai anche acconsentito a pulire, rimuovere e riparare qualsiasi nuovo vandalismo che Spike potrebbe fare in futuro, oltre che a pagare una cospicua cifra di risarcimento alla Città di Sunnydale e ai proprietari delle cose danneggiate, in caso di recidività.”

    “Quanto cospicua?” Buffy si alzò, sentendo il bisogno di prendere a pugni qualcosa. Il 'qualcosa' continuava a guardare la sua telenovela, facendo finta di ignorare la conversazione che stava avvenendo dietro di lui.

    Giles si fece serio. “Abbastanza significativa da farti tagliare il budget per le spese al centro commerciale e possibilmente farti cercare un lavoro a part-time, dal momento che tua madre sarebbe poco felice di prendersene tutta la responsabilità finanziaria.”

    Buffy fece scrocchiare le nocche delle proprie mani. “Okay. Buono a sapersi. E' tutto là?”

    “No, sfortunatamente. Hai anche acconsentito, per iscritto, firmando ad ogni punto significativo, ad accettare la piena responsabilità legale, non solo per il vandalismo di Spike, ma anche per qualsiasi altro crimine che potrebbero collegare a lui d'ora in poi. E questo include, naturalmente, omicidio – del quale non è più capace attualmente, ma che potrebbe ancora compiere in futuro – ma anche furto dai negozi, reclami per rumori molesti, intossicazione in pubblico, estorsione, e qualsiasi altra offesa civica, infrazione, misfatto o reato che Spike è capace di commettere. I quali immagino siano molti.”

    “Oh Dio.” Buffy scorse velocemente la lista mentale dei crimini che avrebbe ancora potuto commettere Spike. La cosa non fu veloce, perché la lista era molto lunga. E quelli erano solamente i crimini di cui lei era a conoscenza. “Oh Dio.”

    “Da quello che ho capito, loro non sono in grado di perseguire legalmente Spike per i suoi crimini, perché agli occhi della legge lui non esiste. Tu, tuttavia, ESISTI, e loro sono determinati a ritenerti responsabile al suo posto.”

    Buffy guardò in cagnesco verso la schiena di Spike. Era meglio se quello che aveva sentito non fosse stato un risolino, altrimenti l'avrebbe impalettato lì al momento, su due piedi. “PER FAVORE mi dica che c'è un modo per aggirare tutto questo.”

    “Cercherò tra le tue opzioni legali, naturalmente, ma al momento abbiamo un problema più importante. Presumo che tu abbia preso nota di quello che è richiesto per la pulizia della via principale?”

    “Ha detto qualcosa riguardo le sette di mattina, domani. Giusto?” Buffy si lasciò cadere nuovamente sullo sgabello. “Oh, Dio, quanto presto mi dovrò svegliare adesso? Già non dormo quasi nulla! Mi verranno fuori le borse sotto gli occhi! Ma non le piccole borse chic di Gucci, le enormi borse da viaggio Samsonite! La mia faccia diventerà il reparto borse di Sears!” (NdT. Una catena di negozi canadese)

    Giles chiuse gli occhi brevemente. “Sì, naturalmente, ma è questo l'unico problema che vedi con i turni che vi hanno organizzato?”

    “Beh, avrò problemi ad arrivare in orario con le lezioni…”

    “Intendo specificatamente per l'appuntamento alle 7 di mattina davanti alla banca.”

    Buffy lo guardò con aria d'attesa.

    “All'aperto.”

    “…Sì?”

    “Dopo l'alba.”

    “Uh-huh?”

    Per Dio, è come cercare di cavare sangue da un muro. Giles gesticolò verso Spike, sdraiato confortevolmente sul divano, con il telecomando in mano. “Con un VAMPIRO.”

    “Oh. Ohhhhh!”

    Spike fece spallucce, senza nemmeno voltarsi. “Può sempre pulire la Cacciatrice.”

    Buffy lo guardò velenosamente. “O possiamo sempre lasciarti bruciare nel bel mezzo della via principale. E noi potremo tostarci i marshmallow e anche altre parti di Spike.”

    “Certo, ma in quel caso dovresti arrangiarti da sola a fare le pulizie.” Spike ridacchiò da sopra la spalla, tenendo un occhio sulla TV.

    Buffy avrebbe voluto ribattere con un'altra battuta brillante, ma il suo cervello si era arenato sulla tangente delle altre parti di Spike, e la questione se era meglio la combinazione cracker/marshmallow/Spike/cioccolata/cracker contro cracker/marshmallow/cioccolata/Spike/cracker stava occupando tutto il suo spazio cognitivo. Per qualche ragione, la combinazione cracker/Spike/marshmallow/cioccolata/cracker non era stata nemmeno presa in considerazione… Oh aspetta, perché sarebbe stato un crimine non mettere Spike vicino alla cioccolata.... Oooh! Però si potrebbe rompere la tradizione e andare con cracker/cioccolata/marshmallow/cioccolata/Spike/cioccolata/cracker… Oh buon Dio, cosa c'è di SBAGLIATO in me? Buffy rivedette velocemente le sue immagini mentali per includere Estremamente Tostato Spike al posto di Estremamente Gustoso Spike. Ora andava meglio.

    Giles stava parlando da un pezzo, apparentemente, ma siccome le prime frasi che erano venute fuori dalla sua bocca erano alcune espressioni britanniche incomprensibili e senza senso, immaginò di non aver perso molto.

    “…sono sicuro che possiamo trovare una soluzione che permetta a Spike di praticare i suoi doveri civici senza andare a fuoco.”

    “Perché non chiamiamo gli Scoobies? Non abbiamo avuto una riunione urgente da almeno 36 ore. E' ora.” Inoltre, qui ci sono ancora biscotti, e se non riesco a farli mangiare ad altre persone, molto presto non riuscirò più ad entrare nei miei pantaloni molto costosi che abbelliscono il mio sedere.

    Non lasceremo MAI PIU' andare Willow vicino al Forno del Rimorso.

    ---

    Spike era poco entusiasta in vista dell'inevitabile invasione degli imbecilli, ma dovette ammettere che guardare Buffy camminare nervosamente avanti e indietro per l'ingresso di Giles, dibattendo con Giles per il miglior modo di presentare la situazione ai maledetti Scoobies, era una bella vista. Quei pantaloni abbracciavano il suo dolce sedere proprio nel modo giusto. Aggiunse quei pantaloni verdi di pelle alla sua lista mentale delle Cose che Buffy Dovrebbe Indossare Quando la Uccido. Giusto dopo gli stivali con i lacci alti fino alle cosce che sperava disperatamente possedesse veramente. (La lista partiva con “Senza Biancheria Intima” e aveva dozzine di voci. Aveva avuto molto tempo per pensarci, ultimamente.)

    Mentre Giles era occupato, si servì l'eccellente scorta di Scotch premium che Giles teneva in un decanter di cristallo (e la mise nella tazza 'bacia il bibliotecario', così se Giles avesse guardato nella sua direzione, avrebbe pensato che stesse sorseggiando solamente del sangue. Il che era una specie di crimine, visto che i buoni liquori meritavano un buon bicchiere, ma avrebbe prevenuto futili discussioni, lasciando libero Spike di focalizzarsi della questione più importante di infastidire la Cacciatrice.) Visto che c'era, sottrasse senza permesso anche una buona scorta del liquore di bassa qualità che portò fino al divano e nascose tra i cuscini, dove poteva appoggiare sopra il suo spolverino e raggiungerli facilmente. Un Flagello d'Europa ha bisogno di Litri di Liquore.

    Di fatto, gli Scoobies erano così maledettamente prevedibili e irritanti, che avrebbe almeno potuto giocarci sopra. Poteva bere ogni volta che Buffy si comportava da stronza. Oppure ogni volta che mostrava il suo sedere perfetto e mordicchiabile. O qualsiasi altra parte perfetta. (Fece una pausa nei suoi pensieri per ammirare alcune di queste parti appena nominate, e prese un sorso.)

    Giles era una tale collezione di abitudini e fissazioni che, se le avesse usate come scusa per bere, sarebbe svenuto prima che la riunione arrivasse a metà. (Il che aveva un certo appeal, ma non si fidava ancora del tutto di questi cretini e aveva paura che potessero polverizzarlo nel sonno.) Dopo averci pensato sopra per un po', decise che avrebbe seguito due colonne gemelle di sarcasmo. Avrebbe fatto due sorsate se questo si rivelava al di sopra delle capacità degli Scoobies, e ogni qualvolta Giles avesse bevuto a sua volta. (Cosa che faceva quasi quanto Spike. Per un uomo senza lavoro, non aveva certo tagliato il budget per i liquori.)

    La strega era semplice. Bevi ogni volta che si offre di fare un incantesimo. E ogni volta che piange per il ragazzo-cane. Questo suonava già bene.

    Avrebbe bevuto ogni volta che Xander avrebbe aperto la bocca, perché voleva bere ogni volta che Xander apriva la bocca.

    Anche la Ragazza Demone era interessante. Profondità nascoste in quella ragazza, e ognuna di queste profondità nascoste era riempita fino all'orlo con pensieri sul sesso. (Sesso con Xander, che era già abbastanza rivoltante da immaginare per Spike, ma era ok per il sesso come regola generale.) Quindi ovviamente, avrebbe bevuto ad ogni menzione di sesso, con una doppia sorsata se questo provocava lo sconvolgimento del suo patetico fidanzato. Anche se menzionava la sua recente umanità, o i suoi giorni come un demone della vendetta.

    Il campanello suonò. Spike si sistemò più comodamente sul divano. Sarebbe stato divertente.

    ---

    Sopra una pizza (e i biscotti), Giles e Buffy spiegarono la nuova situazione imbarazzante al gruppo.

    “Quindi, devi controllare Spike? Renderlo un buono ed onesto membro della società?” Willow era solidale. “Ehi, potrei fare un incantesimo! E renderlo del tutto compiacente!”

    Spike prese un sorso.

    “No grazie, Will,” Buffy si affrettò a rispondere. “Penso sia meglio evitare le scorciatoie. Pensa a tutto quello che potrebbe andare storto.” Indirizzò a Willow uno sguardo significativo.

    “Oh, come quella volta che hai limonato con Spike 24 ore su 24 7 giorni su 7. Ma mi hai detto che…”

    “Che era disgustoso e rivoltante e che non si ripeterà mai più, GIUSTO?” Buffy diede un calcio a Willow sotto al tavolo. Spike la guardò in cagnesco e prese un sorso.

    “Sì, facciamo di tutto per evitarlo. Non potevo nemmeno vederli e avrei voluto lavarmi gli occhi con la candeggina.” Giles prese un sorso di Scotch. Spike ne prese due.

    “Allora, come impedire che il Malvagio Nonmorto se ne vada a spasso* per i cavoli suoi?” Xander si voltò verso Giles. “E' qualcosa che fanno gli Inglesi, giusto? Tipo mettere il gambero sulla Barbie?” Spike prese un sorso. (NdT: questa deriva da una pubblicità australiana degli anni '80 con Paul Hogan (quello di Crocodile Dundee) e gioca sul fatto che gli australiani chiamano 'Barbie' il barbecue e che i gamberi sono un cibo molto consumato in Australia (ma pensa... O_O))

    “Sì, certo, lo facciamo giusto prima di entrare nell'entroterra australiano e cacciare canguri con i boomerang e celebrare la cosa con un concerto d'incitamento fatto con i didgeridoos (NdT: strumento musicale degli aborigeni),” Giles rispose a Xander. “Quella è l'Australia, idiota. Ed anche un maledetto e ridicolo stereotipo.” (NdT: Penso che l'autrice abbia fatto questa parentesi, perché Xander dice 'walkabout' per andarsene in giro, che significa anche il viaggio degli aborigeni australiani) Questo fece terminare a Spike la tazza della roba buona, così la riempì di nascosto con la scorta che teneva sul divano, non senza uno sguardo nostalgico al decanter di cristallo.

    “Sta indossando una cavigliera,” spiegò Buffy. “Suona non appena lui si allontana più di quindici metri da me.”

    “Aw, Spike è incatenato alla cuccia, adesso? Povero cucciolo!” Xander fece il labbretto in direzione di Spike. Spike roteò gli occhi e prese un sorso.

    “Xander, questo sarebbe MOLTO più divertente se anch'io non stessi indossando questo prezioso esemplare di cavigliera gioiello non molto attraente.” Buffy tirò fuori la gamba ed espose la cavigliera.

    “Ah, cavolo, scusa Buffster.” Spike prese un sorso mentre tutti si sporgevano in avanti per ammirare l'arnese luccicante.

    “Non puoi romperlo?” Suggerì Anya. “Non sembra così robusto.”

    “Ci ho provato,” ammise Buffy con il broncio. “E' rinforzato in qualche modo. Forse persino con la magia. Non riesco a smuoverlo. E ciò mi ha sorpreso, visto che alla stazione di polizia nessuno sembrava realizzare quello che Spike è veramente, o avesse la minima idea del sovrannaturale. No, questa cosa è fatta per stare lì.” Si abbassò per indicarla con il dito. Con gli occhi fissi sulla sua scollatura, convenientemente diretta verso la sua direzione, Spike prese una lunga e lenta sorsata, e strattonò il bordo dello spolverino sopra il cavallo dei suoi pantaloni. Mentre lei continuava ad armeggiare con la cavigliera, rivelando occasionalmente e di sfuggita un capezzolo, si chiese, offuscato dall'alcol, se qualcuno se ne sarebbe accorto se si fosse masturbato lì sul posto. O se gli importava se qualcuno se ne sarebbe accorto.

    Non lo seppe mai, ad ogni modo, perché la fantasia della cacciatrice piegata in avanti in tutta una serie di modi interessanti sopra tutta una serie interessante di cose fu interrotta bruscamente dalla detestabile voce di Xander. Quello ruppe considerevolmente l'atmosfera. Ma gli fece fare un sorso, almeno.

    “Quindi non solo lui non può allontanarsi più di quindici metri da te, ma anche tu non puoi allontanarti più di quindici metri da lui? E' così ingiusto!” Xander era comicamente stressato.

    “La tua capacità di cogliere l'ovvio è degna di nota,” mormorò Giles. Spike prese un sorso.

    “Dillo a me.” Buffy guardò Spike in cagnesco, che stava tenendo il broncio nella sua direzione e aveva le palpebre mezze abbassate. “Siccome non ho una vita, ora devo anche pianificare la mia mancanza di vita intorno a quel pazzo non-morto. E' una schifezza.” Spike decise che questa non era abbastanza da stronza né abbastanza sexy per berci sopra.

    “Omiodio, dove hai intenzione di dormire?” Willow sventolò le mani in agitazione.

    “Dormire?”

    “Beh, lo sai che non possiamo ospitare dei ragazzi durante la notte al dormitorio. Inoltre, non sono... troppo incline a condividere il mio spazio con qualcuno che ha cercato di uccidermi lì giusto un paio di settimane fa. Senza offesa,” disse a Spike con sincerità.

    “Nessun problema,” rispose lui, sembrando segretamente compiaciuto. “Puoi sempre stare qui, Cacciatrice. Condividere la mia vasca e le catene.”

    Questo sì che evocò delle immagini interessanti nella mente di Buffy. Con un bagno pieno di bolle coinvolto nel mix. Ma senza il dormire. Focalizza, Buffy!

    Giles sospirò. “Spike, questo è il mio appartamento, e mi prendo cura io degli inviti. Buffy, se lo desideri puoi stare nella stanza degli ospiti. Visto che Spike è già, disgraziatamente, stabilito qui, sarebbe senza dubbio la soluzione più semplice al momento.”

    “Come, la Cacciatrice riceve il suo bel letto comodo con le lenzuola di seta, e io mi becco la maledetta vasca da bagno e vengo legato alle sedie? Cosa verrà dopo, la vergine di ferro?”

    “Quello che non hai preso in considerazione, Spike, è che a me PIACE Buffy.” Giles prese un sorso, seguito a ruota da Spike. “Inoltre, non possiedo lenzuola di seta. Sono di cotone egiziano.”

    “Oh, molto chic.” Che peccato; Spike avrebbe gradito molto l'immagine della Cacciatrice che scivolava tra le lenzuola di seta. Il rosso sarebbe andato bene. Lui stava bene con il rosso.

    “Non preoccuparti, Spike. Adesso che sono abbastanza sicuro che non cercherai di ucciderci nel sonno, e che sono state messe in atto delle misure per prevenire la tua fuga, sono disponibile a permetterti di... dormire sul divano.” Giles storse il viso in una smorfia di rassegnato disgusto.

    “Significa che non userete più le catene?” disse Anya allegramente. “Perché Xander ed io abbiamo già scelto la parola di sicurezza, e…”

    “ALLORA!” Xander interruppe. Spike prese tre sorsi. “Adesso che abbiamo chiarito dove dormirete, che altro dovremmo sapere, Buffinator?”

    “Sono ancora un po' confusa riguardo certi dettagli,” disse Willow, storgendo le labbra. “Se non sanno niente di vampiri, del soprannaturale e delle Cacciatrici, perché hanno rilasciato Spike a te?”

    Spike guardò Buffy in modo lascivo. Buffy guardò Giles in malo modo. Giles guardò il soffitto.

    “….Ok, c'è un po' di imbarazzo qui.” Willow sorrise rassicurante. “Dobbiamo tornare a 'chi ha detto cosa'?”

    Alla fine, Giles sospirò. “Abbiamo detto loro che Buffy era sua moglie.”

    “Oh, congratulazioni!” Anya era raggiante.

    “Sua moglie?” Xander tornò a sedersi di botto di fianco ad Anya. Spike prese un sorso. “Willow, non hai…”

    “No! No, lo giuro. Niente incantesimi.” Gli occhi di Willow erano comicamente enormi.

    “Non la sua vera moglie,” Buffy si affrettò a chiarire. “Gli abbiamo totalmente mentito. Ma è quello che pensa la polizia, e immagino che dobbiamo continuare a farglielo pensare, se vogliamo restare fuori di galera.”

    Il viso di Xander era un misto di shock e repulsione. “Posso solo dire, BLEAH?” Spike prese un sorso.

    “Se siete sposati per finta, è socialmente richiesto che dobbiamo comprarvi un regalo? Da quello che ho potuto capire, la tradizione vuole una pentola per la fonduta. O forse un tostapane.” Anya si accoccolò contro Xander. “Adesso che sono una fidanzata, sono eccitata di abbracciare la tradizione dello scambiarsi i regali di coppia, dove si fa il regalo ed entrambi firmiamo il biglietto. Il che non è solo romantico, ma si risparmia pure la metà, così è davvero una gran cosa.” Spike prese un sorso.

    “Sono abbastanza sicura che possiamo saltare il tostapane,” disse Buffy sarcasticamente. Anya sembrò delusa.

    “Se volete veramente farci un regalo, dei soldi in contanti sarebbero FANTASTICI.” La voce di Spike era lievemente strascicata.

    “Oh, bene!” Anya diede un colpetto a Xander giocosamente. “Tesoro, dovrai aiutarmi a scegliere un bel biglietto. Fare la cosa insieme ne migliora il significato.” Lui fece uno strano suono strangolato con la gola e Spike ci pensò per un po', fece spallucce, e prese un sorso.

    “Per caso la Hallmark ha una linea per le condolianze-per-il-vostro-finto-matrimonio-con-il-vostro-peggior-nemico? Forse un abbiate-un-giorno-polveroso?” scherzò Buffy.

    “Mmmm.” Giles alzò il bicchiere in un ironico cin-cin. “Quando t'importa abbastanza da mandare il meglio.” Anche Spike alzò il proprio bicchiere e bevve due volte.

    “Allora,” disse Willow nervosamente. “Penso che ora abbiamo la storia completa. Però non mi è chiaro perché, sapete, ci stiamo facendo una riunione. Voglio dire, è tutto così… interessante, ma sta occupando tutto il martedì sera e io ho dell'avvilimento da esercitare. E anche dei compiti da fare. Ok, magari non i compiti, visto che li ho finiti subito dopo le lezioni, ma, sapete, l'avvilimento. Con la musica country.” Spike prese un sorso.

    “Sì, beh,” iniziò Giles. “Sono certo che abbiamo menzionato il fatto che Buffy deve supervisionare il lavoro di pulizia della strada principale da parte di Spike, che inizia domani alle sette di mattina.”

    Willow annuì, comprendendo istantaneamente. “Posso vedere come questo possa essere un problema, con il fatto che Spike sia un vampiro.” Giles si sforzò di non lanciare un'occhiataccia a Buffy.

    “E siccome Buffy sfortunatamente ha già accettato questi orari, è necessario trovare un modo affinché Spike possa, er, lavorare.”

    “Quindi, dobbiamo trovare un modo per proteggere Spike dal sole.” Willow assunse un'espressione pensierosa. “La strada principale non ha una grande zona d'ombra affidabile, quindi dubito che possiamo utilizzare le ombre già presenti... Ooooh, ma ho letto qualcosa su questo GRANDE incantesimo!”

    “NO!” Urlarono Spike, Giles, Buffy e Xander tutti all'unisono.

    Guardando Xander in cagnesco, Spike prese due sorsi. “Mi dispiace, Rossa, ma non ho intenzione di affidare la mia preziosa pelle color bianco-giglio alla magia.”

    Xander lo guardò in cagnesco a sua volta. “Sì, io non avrei nessun problema con l'arrostimento di Spike. E' la parte degli, sapete, degli attacchi dei demoni, la cecità e... disturbanti nuove relazioni, di cui sono preoccupato. Del tipo, e se la prossima volta finissi IO col baciare... Bleah!” Spike prese un sorso.

    “Ew,” Buffy e Willow furono d'accordo, anche se per differenti ragioni.

    Anya sembrava pensierosa. “Veramente, io penso che uno spettacolo del genere sarebbe abbastanza eccitante. Voglio dire, Xander è il mio amore, e Spike…”

    “ASSOLUTAMENTE no!” Interruppe Spike, prendendo un sorso. E prendendone un altro, notando l'espressione a bocca spalancata di Xander.

    “Okay, allora, se non un incantesimo per…” Willow si girò verso Xander, il quale stava ancora cercando di processare l'ultima affermazione di Anya. “Pensi che le tue abilità da carpentiere siano disponibili per costruire una tenda? Una che possiamo muovere all'occorrenza, con lo spostamento del sole?”

    “Abilità da carpentiere?” proferì Xander, sembrando ancora un po' turbato. “Non ho ancora abilità da carpentiere. Il mio lavoro temporaneo di costruzione era tutto uno scavare buchi, e adesso sono tornato a consegnare di nuovo le pizze.” Spike prese un sorso, ridendosela.

    Anya si accoccolò nuovamente contro di lui. “Penso che tu sia sexy, anche quando sai tutto da acciughe.” Xander la abbracciò di ricambio, cercando conforto in quel mondo tutto sottosopra. Spike decise che le acciughe (e il fattore Xander) cancellavano tutto il ‘sexy.’ Niente bevuta su questo.

    “L'idea di un rifugio temporaneo sembra utile,” meditò Giles. “Dovrebbe essere qualcosa che può essere facilmente spostato e che possa fornire un'ombra abbastanza forte.”

    “Ehi, che ne pensate di quelle tende di plastica montabili? Come quelle che usano alle fiere dell'artigianato?” intercettò Buffy. “Senza usare la falegnameria!”

    “Il vinile con il quale sono fatte non è molto grosso,” disse Giles dubbiosamente.

    “Possiamo aggiungere degli strati all'interno! Incollarli, così anche una raffica di vento improvvisa non possa rovinare tutto il nostro duro lavoro.” Willow stava sorridendo. Risolvere un buon problema era divertente quanto passare la serata ad avvilirsi.

    “Allora, che si fa, il reparto campeggio del centro commerciale?” Buffy raccolse uno spicchio freddo di pizza e lo osservò pensosamente. “Lì vendono anche le sedie pieghevoli, giusto? Visto che devo supervisionare il lavoro forzato e sono abbastanza distrutta.” Mordicchiò un pezzo ai peperoni. Guardando la sua lingua, Spike prese un sorso. “Mi chiedo se vendono ancora le fruste.” Spike si strozzò con lo Scotch. Sì, per favore.

    “Buffy,” disse Willow seriamente. “la schiavitù non è divertente.”

    “No, certo che no,” rispose Buffy beffardamente. “E solo che, sai, si tratta di Spike. Questo lo rende un po' divertente, no?” Assolutamente stronza. Sorso.

    Giles sollevò lo sguardo dalla lista degli acquisti da fare che aveva abbozzato velocemente. “Buffy, comprendo che questo è stato un giorno molto difficile, e che domani ti devi alzare presto, ma penso che sia poco saggio saltare la ronda stanotte.”

    Buffy s'illuminò a questo. “Uccidere delle cose sarebbe ottimo. Inoltre, forse posso rintracciare quei commandos in borghese e fargli togliere quel chip da Spike, così posso ucciderlo senza essere punita. Sono tutta a favore dell'impunità.” Iniziò a caricarsi di armi allegramente.

    “Oh, certo,” mormorò Spike, prendendo un sorso. “Continua a sbattermelo in faccia che la Signora della Casa può uccidere cose e invece il povero vecchio Spike non può.”

    Buffy roteò gli occhi, soppesando un paletto in mano. “E' questo tutto quello che ti è rimasto dalla mia affermazione? Non il mio intento di uccidere TE?”

    Spike sorrise malvagiamente. “Ho sentito prima il pezzo in cui parlavi di farmi togliere il chip. E senza il chip, troverai che uccidere Spike non è la passeggiata nel parco che ti aspetti. Potresti ritrovarti coinvolta in una bella battaglia.” Fece spallucce. “E anche se me ne vado così, almeno ho avuto il mio ultimo assaggio di violenza.” La guardò con la coda dell'occhio. “O forse un assaggio di te.” Prese un sorso.

    “Sì, lo so. Il mio collo è il tuo calice eccetera eccetera.” Buffy continuò a rimestare nel baule delle armi di Giles. “Ha un'ascia qui, signor Giles?” Spike ringhiò qualcosa a proposito di tornare alla stazione di polizia per avere un po' di fottuto rispetto, ma Buffy lo ignorò. Quindi prese un sorso. Poi, guardandole il sedere mentre si piegava in avanti sul baule, ne prese un altro.

    “Penso che l'ascia si trovi, er, nel portaombrelli.” Giles la stava guardando con gli occhi stretti.

    “Evvai, eccola qui.” Buffy fece fare all'ascia un giro sperimentale, poi si girò verso il gruppo. “Allora, Xander e Anya, va bene se andate voi a recuperare tutto l'occorrente al centro commerciale?”

    Xander, la cui psiche nel frattempo sembrava guarita in qualche modo, annuì. “Sicuro, Buff. Compra al centro, compra…”

    Buffy lo interruppe e Spike prese un sorso. “E Giles, lei e Willow siete disposti a fare qualche ora di ricerca? Almeno fino a che non ritorno dalla ronda? Per capire come tirarmi fuori da questo casino, legalmente o con la magia.”

    “Puoi contare su di noi!” cinguettò Willow. Giles si versò più Scotch.

    “Ok, allora. Spike, puoi... non rompere alcuna legge? Per le prossime ore?”

    Spike gesticolò con la mano distrattamente, mentre tracannava il resto della sua bibita.

    “Lo prenderò come un sì. Ragazzi, grazie per il vostro aiuto.” Buffy controllò nuovamente le armi che aveva preso (notando allarmata che il solito paletto che infilava in vita non ci stava più – basta biscotti!) e si diresse con passo deciso verso la porta per effettuare un pestaggio catartico delle creature della notte.

    Giles chiuse gli occhi con stanca rassegnazione. Sapevo che se ne sarebbe dimenticata…

    Alcuni secondi dopo, l'appartamento fu riempito da un orrendo ed assordante BEEP! …BEEP! …BEEP! Xander fece un salto, Willow emise un piccolo urlo ed Anya guardò il soffitto con aria pensierosa. Spike imprecò sottovoce e guardò con disgusto la propria cavigliera. Giles prese un altro sorso di Scotch, seccato. Spike spostò il proprio sguardo disgustato verso la sua tazza ormai vuota.

    Il suono si fermò improvvisamente.

    Buffy spalancò la porta, attraversò il soggiorno con passo pesante, afferrò Spike per un braccio, e tornò fuori con passo pesante, trascinando Spike dietro di sé. La porta sbatté. Poi ci fu un lungo momento di silenzio. Dolce e beato silenzio.

    “Bene, allora,” disse Giles infine, buttando giù quello che rimaneva del suo bicchiere. “Torniamo a lavorare. Avanti.”




    Fine del terzo capitolo




    Note dell'autrice:

    Penso di aver azzeccato tutte le bevute. Se pensate che me ne sia sfuggita qualcuna, fatemi sapere.

    Citazioni gratuite (o quasi) da: Saturday Night Fever e Bruce Campbell VS. Army of Darkness
     
    Top
    .
145 replies since 27/5/2016, 13:54   2808 views
  Share  
.
Top