Prisoners of Love di Bewildered

(commedia romantica molto divertente)

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  1. kasumi
     
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    Prisoners of Love, Blue Skies Above by Bewildered
    Prigionieri dell'Amore, sotto i cieli azzurri


    Note dell'autrice:
    Disclaimer: Tutti i personaggi e luoghi riconducibili al telefilm di Buffy sono di proprietà dei rispettivi proprietari. I personaggi originali e la trama sono di proprietà dell'autrice. L'autrice non è in alcun modo collegata ai proprietari, creatori o produttori del franchising. Non s'intende ledere alcun copyright.

    Storia scritta in risposta alla Challenge “Behind Bars” (dietro le sbarre) di Laurence Quill, con le insistenze della bacheca. Siete tutti malvagi!!

    Trama: Spike finisce in galera per delle bravate e Buffy deve occuparsi della sua riabilitazione. Sfortunatamente per entrambi, la legge continua a vincere.

    La storia va in AU dopo 'Something Blue'. Ignora gioiosamente il resto della quarta stagione, eccetto per farsi quattro risate.

    Avvertimenti per linguaggio scurrile gratuito, battute di cattivo gusto, e un cattivo, cattivo vampiro. Diventerà NC17 ad un certo punto e sarà più sconcia del previsto.

    Link al testo originale http://dark-solace.org/elysian/viewstory.php?sid=4261

    Traduce Kasumi

    Nota della traduttrice: Questa storia è attualmente in corso e, nel momento in cui scrivo, sono stati pubblicati 17 capitoli. Il genere è commedia romantica con una forte impronta comica. Ho deciso di tradurla perché mi fa rotolare per terra dal ridere, anche se la precedenza alla traduzione rimarrà sempre per Forward To Time Past (del resto, ci tengo al fatto che la mia testa rimanga attaccata al corpo!). Il testo contiene diverse citazioni da canzoni e film, che l'autrice evidenzia puntualmente alla fine di ogni capitolo. Non conosco nessuno di questi testi o film, quindi probabilmente non coglierò le battute esatte, ma spero di darci il senso giusto.

    Gli asterischi numerati rimandano alle note a fine capitolo (mie e dell'autrice).

    Autorizzazione alla traduzione
    6 maggio 2016, MP su Elysian Fields
    «I am so sorry, I got your message and wasn't able to reply at once, and then when I was able to reply I had forgotten! I would love for you to translate Prisoners of Love into Italian. Please do send it to me when it's done - my Italian is limited to "Scusi, signore, dov'e l'iglesi?" but I'd love to have it to pet. ;) Thank you so much for asking!»

    nRvv4Om


    (Capitolo 1: Istigazione)

    Traduce Kasumi
    (Grazie a Redan con l'aiuto per il betaggio in italiano!)


    Spike era incazzato e, tra le altre cose, anche ubriaco fradicio.

    Prima di tutto, era incazzato con chiunque e con qualunque cosa. Con i fottuti commandos che l'avevano rapito e avevano posto un freno alla sua Immensa Malvagità, e avevano avuto il fegato di sparire nella notte prima che lui potesse rintracciarli e riparare alla cosa. Con la Cacciatrice e la sua fottuta Scooby Gang, che l'avevano incatenato in una vasca da bagno, lo legavano alle sedie, lanciavano fottuti e disgustosi incantesimi ed erano in generale fottutamente insopportabili. Drusilla, per averlo fottutamente lasciato ancora una volta e per di più per un disgustoso fungus demon, e Harmony, per essergli stata attaccata fastidiosamente come la colla, per poi essersi fottutamente liberata di lui, proprio quando ne aveva più bisogno. Col fottuto Angel e i suoi stupidi e fottuti capelli, solo per il fatto di esistere. Con i cittadini di Sunnydale, per essersi messi in mostra e in fila come se fossero un fottuto buffet, proprio quando era alla stregua della Piccola Fiammiferaia (*1), schiacciando il naso contro il vetro delle finestre delle loro case, affamato ma incapace di mordere. Con Sunnydale stessa, per essere così fottutamente soleggiata, un sobborgo per stupide persone comuni, e patetica. (Non vedeva l'ora che ergessero il nuovo cartello “Benvenuti a Sunnydale!” solo per buttarlo giù di nuovo. O dargli fuoco.) E per l'inferno, nemmeno il fottuto Manchester United riusciva a giocare discretamente quell'anno. Che se ne vadano tutti a fanculo! Fottuto-fottuto-cazzo. CAZZO.

    In secondo luogo, grazie alla quinta bottiglia di Johnny Walker Black Label che aveva liberato dal negozio di liquori, era ubriaco fradicio. Il che faceva sembrare un'aggressione alle vetrine dei negozi della strada principale di Sunnydale un'idea fottutamente brillante.

    Spike di solito non si abbassava ad imbrattare i muri con la vernice spray, ma da quando ricoprire i muri con il sangue degli innocenti non era più un'opzione, un grande “FANCULO” in rosso, spruzzato sopra le colonne in granito della banca – con abbastanza vernice, tanto da farla gocciolare drammaticamente verso il basso – era molto soddisfacente. Dopo un piccolo ripensamento, decise di aggiungere un punto esclamativo. “SCOPATE!” (*2) Lasciamo che i distinti cittadini di Sunnydale lo prendano come un ordine, o un commento alle loro povere piccole vite, o una forma di fottuta performance artistica, come preferivano. Era aperto alle fottute interpretazioni dell'arte post-moderna, e la parola si adattava bene quasi a qualunque contesto. (Spike era particolarmente incline al verbo e all'aggettivo. (*3))

    Prese a calci la cassetta delle lettere in strada, fino a far piegare il palo precisamente ad un angolo di 15 gradi.

    Disegnò zanne e sangue che gocciolava con lo Sharpie (*4) su ogni star del grande schermo, per ogni poster presente al cinema di Sunnydale. ((Johnny Depp e Christina Ricci. Bruce Willis. Il fottuto Elmo e Pikachu. I raccappriccianti Buzz e Woody (*5). Il fottuto Tom Cruise non meritava le zanne dopo il fottutissimo 'Intervista col vampiro', così scrisse dappertutto sopra la sua fottutissima faccia e trasformò invece in vampiro Nicole Kidman. Questo sì che era hot. Eyes wide fucking SHUT.))

    Vandalizzò il cartello di che-cavolo-di-Chiesa-Protestante-era all'angolo, con un simbolo alchemico per la cui interpretazione possibilmente satanica avrebbero perso ore torcendosi le mani, perché erano dei fottuti ignoranti. (Visto che c'era, corresse l'ortografia e la grammatica della loro presumibilmente-intelligente propaganda fatta all'ingresso, perché lui aveva dei fottuti STANDARD.)

    Rompere le vetrate era stato meno piacevole del solito, soprattutto da quando la maggior parte dei negozianti di Sunnydale le avevano saggiamente munite di grate metalliche o di sbarre, per evitare il saccheggio della merce. Mostrò tuttavia un particolare interesse per la vetrina degli abiti da sposa - che era stata lasciata scioccamente alla mercé di un vampiro incazzato e ubriaco fradicio.

    Spike fece una pausa per assaporare il momento, ricordando la descrizione che Buffy aveva fatto del vestito da sposa che le piaceva, giusto qualche giorno prima. Pura seta bianca (scadente). Come se non potesse fare di meglio che indossare un abito BIANCO dopo aver fottuto (verbo) il fottuto (aggettivo) ANGEL. Scollatura a cuore. Maniche da checca come quelle della fottutissima principessa Diana. Perle e pizzi e fottute paillettes lungo tutto quel cazzo di corpetto.

    Disegnò un enorme cuore rosso con la bomboletta spray nel bel mezzo delle decorazioni (che comunque erano fottutamente scadenti), poi lo ridusse a brandelli tagliandolo più volte in verticale con una scheggia di vetro. Desiderò per un breve momento di avere con sé una Polaroid per poter scattare una foto a quest'opera d'arte e poi consegnarla alla fottuta Buffy fottutamente Summers. Farla fottutamente ripensare alle Labbra di Spike, perché era fottutamente sicuro che ne avrebbe sofferto la mancanza, fottuto incantesimo o meno.

    Vandalismi portati a termine, si mise comodo per ammirare la sua opera, utilizzando la cassetta delle lettere precedentemente piegata come uno schienale. L'effetto del Johnny Walker stava svanendo, il che lo fece incazzare maggiormente perché avrebbe potuto rubare qualcosa di più economico, che avesse bruciato di più, oppure andare di fottuto Glenfiddich e godersela alla grande, ma aveva avuto fretta e aveva scelto qualcosa di mezzo, che ora lo stava facendo sentire fottutamente mediocre. Ma fece comunque un fottuto brindisi alla banca e al cinema e alla chiesa e all'abito da sposa e alla FOTTUTA BUFFY SUMMERS, e chiuse gli occhi giusto per un momento.

    ---

    Due ore dopo, l'ufficiale Kemp pattugliava la zona, desiderando di essere già stato assegnato ad un lavoro d'ufficio, perché il turno di notte a Sunnydale faceva davvero schifo come l'acqua stagnante. Vai a fare il poliziotto! Pensò amaramente. Ti fai facilmente una pensione, passi il tempo a scrivere multe per eccesso di velocità e per divieto di sosta mentre mangi le ciambelle! Forse era così per i poliziotti del turno di giorno, ma Sunnydale di notte era piena di cadaveri con i colli fatti a pezzi (colpa dei coyote), strani rituali sacrificali (fan dell'heavy metal), e gang che andavano a PCP (*). E in aggiunta a questo, nessun negozio di ciambelle restava aperto dopo il tramonto. Che cosa significava? Se doveva beccarsi tutta quella merda stramba ogni giorno, per non nominare le incessanti battute sulle ciambelle da parte della cittadinanza, che potesse almeno mangiarne qualcuna di quelle fottute CIAMBELLE.

    Dannazione, i suoi bambini amavano Toy Story 2. Avrebbero sicuramente avuto gli incubi a causa di quel poster.

    Il suo partner, Damien Thomas, si stava avvicinando cautamente ad ispezionare quell'aspirante Billy Idol svenuto contro la cassetta delle lettere. Innocente fino a prova contraria, ragionevole dubbio, bla-bla-bla, ma gli istinti acuti da forze dell'ordine di Kemp – aiutati dalla vernice spray, i pennarelli indelebili ed il resto dell'attrezzatura da vandalismo che fuoriusciva dalle tasche di quel reietto degli anni 80 – suggerivano fortemente che avessero trovato il colpevole. Sarà servizio civile per te, amico. Magari in una tuta arancione. Verrò a vederti.

    L'ufficiale Thomas aveva la fronte aggrottata mentre teneva la mano davanti al viso del (presunto ah ah) vandalo, e poi gli cercava il polso. “Nelson, penso sia morto.”

    “Davvero?” Merda, se è morto, chi cavolo pulirà tutto questo? Kemp non era incline a fornire una seconda opinione, tuttavia si accovacciò vicino al corpo. “Pensi che i coyote l'abbiano preso?” Il puzzo di alcolici era insopportabile, ma prese un respiro e gli si fece più vicino per controllare meglio, mentre i suoi stivali sfregavano la parte di spolverino in pelle distesa a terra.

    Gli occhi del cadavere si aprirono di scatto, oltraggiati.

    “Oi! Via dal mio cappotto! Mi state rovinando la pelle!”

    “GESU' CRISTO!” Kemp saltò all'indietro, cadendo poco elegantemente sul sedere. Che cavolo è successo alla sua faccia? Erano zanne, quelle? Ma adesso che il cuoio dello spolverino era salvo, l'acolizzato era tornato a dormire o in coma o magari era morto di nuovo, e sembrò nuovamente un comune punk tossico svenuto.

    Thomas si stava tenendo il petto, gli occhi fuori dalle orbite. “L'hai visto? Ha gli occhi gialli! Che Dio ci aiuti! Occhi gialli!”

    Occhi gialli… Kemp ripensò alle istruzioni che gli avevano dato gli anni passati, alle situazioni in cui potevano trovarsi quando pattugliavano le strade di Sunnydale. Gli era stato detto qualcosa riguardo gli occhi gialli e le zanne e le facce piene di grumi... Ecco!
    “Mettigli le manette e portiamolo in centrale. Quest'uomo fa parte senza dubbio di una gang sotto PCP.”

    ---

    La stazione di polizia di Sunnydale era relativamente calma quando arrivarono, il che non era così sorprendente alle cinque del mattino di un martedì, eppure era qualcosa di cui essere grati. C'erano voluti entrambi i poliziotti e una decina di minuti per caricare il peso morto del prigioniero sul sedile posteriore dell'auto di pattuglia, ed altri venti minuti per mettere il nastro su tutte le scene del crimine, in modo che la squadra di CSI potesse venire più tardi per raccogliere tutte le prove, ma nel frattempo l'accusato si era svegliato ed aveva iniziato a cantare. Non che Kemp non apprezzasse di non dover controllare di nuovo se il cretino era morto o meno, ma le canzoni erano un po' di merda sulle lobotomie ed elettroshock e voler essere sedati e, quando arrivarono alla stazione, l'ufficiale Kemp era davvero pronto a concedere tutti e tre questi desideri. E poi, che cacchio significava "Gabba Gabba--Hey!"? Era per caso un codice segreto di una gang?

    Costrinsero il prigioniero a camminare fino all'ufficio dell'accoglienza e lo fecero passare per le varie fasi d'incarcerazione. Raccolta delle impronte digitali. Foto segnaletiche. Confisca dei beni personali. Durante tutto questo, l'insopportabile biondo faceva lo spaccone (ehm, barcollava atteggiandosi) e ghignava e flirtava con ogni donna della stazione. (E dalle loro reazioni, Kemp sospettava che ci sarebbero state delle ristampe delle foto segnaletiche del bastardo, e magari qualche fiction erotica scritta su di lui e poi passata in giro. Le donne del turno di notte facevano un po' paura.)

    Incontrarono qualche difficoltà quando raggiunsero la parte delle informazioni personali. Il prigioniero non aveva carte d'identità, carte di credito, nessun libretto degli assegni, nessun oggetto che potesse identificarlo, ed era ... non era affatto cooperativo. Ed era ancora molto, molto ubriaco. E faceva lo stronzo.

    Nome: Spike. (“Ooooo-kay. Ti ha dato tua madre quel nome?" "Lascia fuori mia madre da questo, se sai cosa è meglio per te.")

    Cognome: Sconosciuto. ( "Nessuno." "Nessuno? Scritto N-E-S-S-U-N-O?" "No, NESSUNO. Nel senso di, non ho nessun cognome. Sono come la fottuta 'Madonna'.")

    Indirizzo attuale: Sconosciuto. ( "Sto con un tizio. Ma quel bastardo non vuole condividere lo Scotch. Sto cercando un posto tutto per me, al momento. Hai qualche raccomandazione?")

    Indirizzo precedente: Sconosciuto. ( "Da qualche parte a Praga." "Rana? E' una città?» «Per l'amor del cielo, PRAGA. Nella fottuta Cecoslovacchia. Ok, attualmente Repubblica Ceca. Leggi un giornale ogni tanto, sì?"

    Numero di previdenza sociale: Nessuno. ( "Ti sembro americano?" "Da che paese vieni, allora?" "Ti piacerebbe saperlo.")

    Alla fine, Kemp chiuse la cartellina tristemente incompleta con uno schiaffo e rimase a fissare il prigioniero, che stava accuratamente sbeccando il proprio smalto nero delle unghie, controllando di tanto in tanto l'effetto complessivo con un cipiglio giudizioso. C'erano ancora circa dieci minuti fino al cambio di turno, ma fino a quando i risultati delle impronte digitali non venivano fuori dall'AFIS, non c'era più niente che Kemp potesse fare. Ma nel frattempo, doveva fare qualcosa per quel (incredibilmente fastidioso) colpevole.

    Era tempo di consultare il capo della polizia. Compose il numero dalla reception, sotto gli occhi del suo partner e del collega del turno di giorno che gli avrebbe dato il cambio e della sempre crescente schiera delle fan di Spike-nessun-Cognome.

    "Capo? Abbiamo una certa situazione qui. No, nessun orecchio mancante. E '... beh, vi ricordate l'anno scorso? Le bande sotto PCP? Sì, abbiamo uno di quelli. ... .No, non tutta la banda. Solo un ragazzo. Ma è, uhm, sotto PCP. " Lunga pausa. "10-4. Grazie, capo." L'Ufficiale Kemp riattaccò il telefono.

    "Allora, cosa vuole che facciamo?» L'agente Thomas incrociò le dita, pregando che la risposta fosse "scaricatelo di fuori e dimenticate quello che avete visto", perché questo avrebbe reso la loro vita molto più facile. (Inoltre, aveva ancora la pelle d'oca per quegli occhi gialli, anche se adesso che erano alla stazione sembravano solamente blu chiaro.) Kemp si affrettò a far precipitare le sue speranze.

    "Prendetelo su, ragazzi. Andrà nella Cella Speciale ".

    Spike sorrise sfacciatamente mentre lo facevano marciare lungo il corridoio. "Beh, se non sono speciale."

    ---

    Spike non si vedeva da nessuna parte quando Buffy e Willow arrivarono all'appartamento di Giles per fare rapporto sulla ronda della notte precedente prima di andare a lezione, e questo le stava più che bene. Era tutto così... tranquillo.

    “Allora, ti sei finalmente stancato della sua bocca e l'hai impalettato? Spero che tu abbia ripreso tutto con la videocamera, così posso guardarlo?”

    Giles fece una smorfia. “No, naturalmente no. Non potrei mai uccidere una creatura indifesa posta sotto le mie cure, nemmeno una con un gusto scadente per le squadre di calcio e... evidentemente, per qualsiasi altra cosa che gli piace. No, è riuscito a liberarsi delle corde e, secondo la nota che ha gentilmente lasciato, è andato 'a prendersi una dannata sbornia'.” Buffy gli lanciò uno sguardo da non-mi-parlare-con-quello-slang-britannico. Giles continuò. “Il che significa ad ubriacarsi. Ma siccome negli ultimi giorni ha dimostrato di non essere capace di fare del male ad un singolo essere umano, ho deciso che era meglio lasciarlo fare e fargli avere la sua notte di vuoti bagordi ed amare delusioni. Mi aspetto che rientri sotto una coperta fumante approssimativamente cinque minuti prima che inizi Passioni, dato che non mi ha chiesto di registrarlo, e da quello che ho capito sembra che Timmy sia in pericolo.”

    “Uh. Si è liberato? Non lo abbiamo legato in modo abbastanza stretto?”

    “Sospetto che non è stata colpa del nodo ma del fatto che, per la terza notte consecutiva, abbiamo trascurato di legare le sue braccia.”

    “Oh, certo. Come se desiderassimo che scomparisse dalle nostre vite.” Buffy s'illuminò. “Forse è stato investito da un camion. Un grande camion. Pieno di oggetti di legno appuntiti.”

    Giles sospirò. “Lo dubito, in qualche modo. Sarebbe stato troppo facile. Ma se sei preoccupata, sei invitata a cercarlo.”

    “Nah. In qualunque posto si trovi, sono più che sicura di non volerci essere.” Buffy fece a Giles un veloce resoconto della notte precedente (due vampiri, un demone lumaca e un paio di creature minori) e raggiunse Willow sul divano, con in mano uno dei numerosi piatti di biscotti ancora sparsi per l'appartamento. Giles decise di farsi un te, che per Buffy significava due minuti di microonde ma per Giles significava apparentemente un elaborato processo di riscaldamento di pentole e acqua ad una precisa temperatura e tutta una serie di ridicole formule sconosciute. Era abbastanza sicura che gli incantesimi più occulti fossero meno dispendiosi.

    “Allora, come vanno le cose con Riiiiiiiiley?” sogghignò Willow attorno al suo boccone di biscotti.

    Buffy sospirò. “Veramente, noi… non siamo più esattamente insieme.”

    Willow si oscurò in viso. “Aw, ragazzi! Che cosa è successo? Non è… non è stato a causa del fidanzamento con Spike, vero? Devo iniziare a infornare biscotti di nuovo?” I suoi occhi si allrgarono pieni di orrore. “Significa che dobbiamo saltare Psicologia, oggi? Perché avevo portato via tutte le mie penne colorate e…”

    “No, affatto!” Buffy si affrettò a rassicurare la sua amica. Per l'amor di Dio, basta biscotti! “Non abbiamo litigato, non c'è bisogno di evitarlo. E' stata una cosa amichevole. E' solo che... ho avuto modo di pensare. L'intera faccenda con Spike è stata... disgustosa, e inappropriata, e via dicendo, perché si è trattato di Spike, ma... il modo in cui mi sentivo sotto l'incantesimo? Ecco, è così che mi voglio sentire quando sono innamorata.”

    Willow sembrava un po' confusa, ma annuì per incoraggiarla.

    “E' come se… Ok, Riley è un bravo ragazzo. E' carino, e simpatico, e gli piaccio, e starei probabilmente bene con uno come lui, soprattutto dopo Angel. Ma è come... quando apri il frigo e tutto quello che ci trovi dentro è uno yogurt magro. E sai com'è, lo yogurt fa bene e non è male come gusto, e magari ha anche dei pezzetti di frutta o qualcos'altro per farlo sembrare più eccitante, ma sai che proprio lì sotto, da qualche parte nel freezer, c'è una bella vaschetta di gelato Häagen Dazs. Se non sapessi dell'esistenza del Häagen Dazs, potrei anche scegliere lo yogurt, no? Ma sapendo che il gelato è lì sotto e conoscendo il suo gusto, la voglia è quella di andare a scavare nel freezer e di trovare quella bontà cremosa.”

    “…Spike è una bontà cremosa gelata?”

    “No, non Spike! La parte dell'amore, quella con gli sbaciucchiamenti e il lavorare assieme e le cose felici. Non sto aspettando Spike. Sto aspettando l'Häagen Dazs. E scommetto che se scavo un altro po', lo troverò. Lui. Hai capito, no?”

    “Penso di sì. DUNQUE…” Willow addentò un altro biscotto, parlando in mezzo alle briciole. “Riley è lo yogurt magro e il tuo futuro uomo non-Spike è il prezioso gelato... e nel nostro fantastico mondo dei prodotti dolciari, che cos'è stato Angel?”

    “Non ho NESSUNA intenzione di speculare su che prodotto dolciario sia stato Angel. Lui è nel passato. Ha passato la sua data di scadenza. E' scaduto.”

    “Beh, ok allora. E' una metafora contorta, ma penso di averla capita. Ma povero Riley! L'hai scaricato in modo gentile?”

    “Certo, penso di sì. Sembrava anche un po' sollevato..” Buffy storse la bocca al ricordo. “Penso che lui sia convinto che io sia molto difficile da accontentare. Ma questo non è AFFATTO vero.”

    Ruotata di occhi. “No, affatto.”

    “Voglio solamente un ragazzo che mi ami completamente, mi tratti come una principessa ma mi lasci combattere le mie battaglie, e baci come Sp-- come lo Häagen Dazs.”

    Willow strinse gli occhi. “Stavi per dire ‘baci come Spike,’ non è vero?”

    “No! Nonono…. Forse?” Oh dannazione, sta indossando la sua espressione determinata… “Okay, lo sai che non voglio Spike, giusto? Perché è malvagio, è disgustoso, è un assassino e via dicendo. Ma…” Buffy si guardò attorno per assicurarsi che Giles non fosse abbastanza vicino per sentirla. “O MIO DIO se sa baciare!”

    “Oh, VERAMENTE.” L'espressione di Willow era in bilico tra l'affascinato e lo sconcertato. “Wow.”

    “No, sul serio. Ho sempre pensato che un bacio dato con la lingua fosse disgustoso, ma adesso ho capito perché! Del tipo, se tu potessi prendere le labbra di Spike, e la sua abilità di baciare, e trasferire entrambe su un essere umano decente? Mi accaparrerei quell'uomo in un BATTER D'OCCHIO.”

    “Wow.”

    “Yeah, wow.” La mente di Buffy si allontanò per un'attimo alla fantastica idea di trovare qualcuno che baciasse come Spike, ma non era di fatto un malvagio vampiro senz'anima, ma alla fine tornò in carreggiata realizzando che Willow la stava guardando con attenzione. “Cosa?”

    “Oh, niente. Solo che… Non parliamo di questa conversazione con Xander, ok?”

    “Assolutissimamente no.” Forse un altro biscotto l'avrebbe aiutata a togliersi le Labbra di Spike dalla mente. “Beh, e tu che cosa mi racconti?”

    “Io? Oh, umh… Sto ancora cercando di dimenticare Oz, lo sai…”

    “Lo so, ma magari quello che ti serve per dimenticarlo è uscire un paio di volte con dei ragazzi! Trovare qualcuno affidabile e sicuro e gentile... Ehi, dovresti veramente uscire con Riley!”

    Willow fece cadere il biscotto, annaspando poi per raccogliere le briciole dal divano di Giles. “Io? E Riley?”

    “Certo, ho sempre pensato che all'inizio lui stesse dietro a te. Sei così intelligente e non gli fai cadere i libri in testa e.... ha sempre belle cose da dire su di te.”

    “Davvero?” Willow sorrise leggermente, pensandoci su. “Huh.”

    “Pensaci. Non devi fare nulla che tu non voglia fare. E magari troverai qualcun'altro. Non si sa mai.”

    “Forse.” Willow sembrò di nuovo dubbiosa. “Non ho esattamente tanta esperienza con il, lo sai, parlare con la gente e cose del genere. Non come una volta, ma…”

    “Non essere così dura con te stessa. Il tuo compagno perfetto è lì fuori, che sta solo aspettando. E così il mio.” Buffy ultimò il suo biscotto masticando con decisione. Sissignore, avrebbe trovato il suo compagno perfetto. Il suo delizioso e allettante vasetto di Häagen Dazs. Magari proprio quel giorno.

    E a parte il baciare, sarebbe stato al cento per cento non come Spike.



    Fine del capitolo 1


    Note sul capitolo (NdT=note della traduttrice. NdA=note dell'autrice)

    (*1) La piccola fiammiferaia: (NdT) lo ammetto, non me la ricordavo! Ho dovuto ripassarmela su internet. Andersen racconta la storia di una piccola bambina povera che cerca di vendere dei fiammiferi in un freddo vicolo, durante le feste di Natale. Tutto intorno a lei, vede allegri alberi di Natale e persone felici che banchettano insieme, mentre lei è fuori al freddo a morire in quel vicolo, senza soldi e senza amore (il padre cattivo la picchiava quando non vendeva i fiammiferi). Qui l'autrice fa riferimento chiaramente al periodo in cui Spike era appena scappato dall'iniziativa, prima che andasse a chiedere asilo agli Scoobies. Quando andava in giro per Sunnydale tutto affamato, senza una casa e senza potersi nutrire, a causa del chip.
    (*2) La scritta FANCULO sulle colonne della banca: (NdT) l'autrice usa 'FUCK' che come esclamazione significa 'cazzo!', ma in italiano poteva intendersi come qualcos'altro, specialmente senza punto esclamativo XD, perciò ho lasciato 'fanculo'. La stessa parola, però, come verbo significa 'scopare'. Quindi, aggiungendo il punto esclamativo, la scritta diventa 'scopate!')
    (*3) (NdT) Dice che Spike è incline al verbo e all'aggettivo. Come verbo è 'scopare' e come aggettivo diventa 'fucking' che è il 'fottuto' che lui ripete continuamente! Tra l'altro, 'fuck' è la parolaccia preferita di James Marsters :)
    (*4) (NdT) la Sharpie è una marca di pennarello indelebile.
    (*5) Le locandine del cinema sfigurate da Spike sono: Sleepy Hollow, Il Sesto Senso, Elmo in Grouchland, Pokemon: The First Movie, Toy Story 2 e Eyes Wide Shut.
    NdT: 'Eyes wide fucking SHUT' significa 'Occhi spalancati fottutamente CHIUSI'.
    NdT: la PCP più volte nominata, è una potente droga detta anche 'la Polvere degli angeli'

    Note dell'autrice:
    Gli ufficiali Thomas e Kemp hanno il nome degli amici che mi hanno introdotto al mondo di Buffy – Michael e Lynne, che mi hanno suggerito di farmi autografare da Amber Benson la mia copia di Glitter and Mayhem (è stata così gentile da farmi decidere di tuffarmi in questo mondo) e Jennifer e Mel, che mi hanno prestato i loro cofanetti dvd di Buffy per un esteso periodo di tempo così ho potuto farmene un'abbuffata e guardarli ossessivamente. Un giorno glieli restituirò. Jennifer si rifiuta anche di guardare qualsiasi capitolo della saga di Toy Story perché la spaventano.
    Il nome della storia è stato preso dal gruppo musicale 'The Producers', da una commedia musicale che avevano prodotto dalla prigione.
    Citazioni (o quasi) da: A Christmas Story, Firefly/Saturday Night Live

    NdKasumi: COSA NE PENSATE? CONTINUO??
     
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  2. Redan
     
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    Come ho già detto ADORO questa storia! Cioè è esilarante e i personaggi sono così IC! Soprattutto Spike. Mi ha fatta scompisciare per tutto il capitolo, a cominciare dalla Immensa Malvagità di Spike, ai suoi standard nella grammatica, alle Labbra di Spike (che davvero meritano la maiuscola :sbav: ) e lui che ripensa al vestito da sposa che piace a Buffy! Ahahahaahahahahah
    Adoro il linguaggio scurrile, è adattissimo a Spike e poi fa ridere :xd:
    Ah e non dimentichiamo le fan di Spike-nessun-cognome della centrale che scrivono fic erotiche su di lui!!!! Un genio.
    E per quanto riguarda Buffy: urrà! ha lasciato Riley! e mi piace soprattutto la motivazione per cui l'ha fatto, la condivido in pieno!
    Ovviamente lei è già super attratta da Spike, non vedo l'ora di leggere il resto.
    Devi continuarla assolutamente!

    Grazie per quest'altra meraviglia!!! Sei un mito

    Edit: comunque il top è Spike che si risveglia di scatto quando il poliziotto mette i piedi sul suo cappotto!!! ahahahhaha mi ha fatta sbellicare! E dopo torna morto! Bellissimo!

    Edited by Redan - 27/5/2016, 19:28
     
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    Eccomi anche qui, e visto che mi fido di te ho appena finito di leggere....
    Hai ragione si prospetta una bella commedia romantica...Spike che dire è Spike, e Buffy beh...sicuramente qui è molto più intelligente e sincera, con se stessa nel valutare le labbra di Spike :shifty: :woot: ....quindi aspetto i capitoli successivi. Grande Ale come sempre! :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub:
     
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  4. kasumi
     
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    Grazie tesori! temevo che mi avreste linciata perché ho sottratto ore preziose alla traduzione di FTTP XDDD
    Ma ne valeva la pena, visto? ^^
    Anche io mi sono sbellicate ad ogni riga.. quanto ridere! E l'uso della bomboletta spray al posto dello spargimento di sangue degli innocenti?? LOL Peccato che perda un po' in italiano.. In inglese le frasi risultano più immediate, più semplici da leggere.

    Ah, Redan. In realtà la scena di lui che si sveglia perché camminano sul suo cappotto e poi torna a dormire era nella challenge.. come l'idea generale che lui facesse vandalismo per Sunnydale e a causa di questo andasse in prigione. Se volete posso tradurre il testo della challenge.. però rovinerei qualche sorpresa.

    A presto!
     
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  5. Redan
     
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    CITAZIONE (kasumi @ 27/5/2016, 23:53) 
    Ah, Redan. In realtà la scena di lui che si sveglia perché camminano sul suo cappotto e poi torna a dormire era nella challenge.. come l'idea generale che lui facesse vandalismo per Sunnydale e a causa di questo andasse in prigione. Se volete posso tradurre il testo della challenge.. però rovinerei qualche sorpresa.

    A presto!

    Allora no, non voglio rovinarmi niente! Però bello! Ahahhaha
     
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  6. Silvia_1899
     
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    Tu DEVI continuare!!! ;) La adoro già
    Spike è se stesso a tutti gli effetti e quindi lo amo a prescindere! e queste piccole riflessioni su Buffy ci fanno intendere ci sia già interesse da parte sua... Buffy invece sembra essere più sveglia perché ha già mollato Riley... :shifty:
    tutte queste premesse direi che mi aggradano
    E poi è spassosissima!!!
    Quindi per me è un..... SIIIIII :xd:
     
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  7. kasumi
     
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    Ahahah! Silvia XD Sì, la nostra Buffy è in piena modalità *denial*, cioè è attratta da Spike e dalle sue labbra ma non vuole ammetterlo! E Willow l'ha già sgamata.
    Mi fa piacere che stai seguendo anche questa FF!
    A presto

    :buffy: :buffy:
     
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  8. kasumi
     
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    Capitolo 2: L'Interrogatorio




    Il detective Erikson odiava venire a lavorare di mattina, perché inevitabilmente c'era sempre qualche problema da andare fuori di testa che non era stato risolto dal turno di notte, e che inevitabilmente, finiva sulla sua scrivania.

    Oggi era il turno di qualche vandalo ossigenato che aveva deturpato il bellissimo centro storico di Sunnydale nel distretto dei negozi, e si rifiutava di dare delle informazioni per poterlo identificare, così potessero arrestarlo e giustamente processarlo. L'evidenza delle prove sulla scena del crimine era solida come la roccia; la persona che avevano in custodia aveva lasciato le proprie impronte digitali ovunque, sulle proprietà vandalizzate e sugli attrezzi usati per fare il suddetto vandalismo, i quali erano pure stati trovati in suo possesso. Avevano il loro uomo. Il problema era che non sapevano chi cavolo era.

    Il rapporto dell'AFIS sulle impronte digitali dell'imputato era stato aggiunto alla sua scrivania. Era spesso dieci volte tanto un qualsiasi altro rapporto dell'AFIS che avesse mai visto. Ed era anche completamente inutile in tribunale. Apparentemente, le impronte digitali appartenenti a questo “Spike” erano state registrate ad ogni sorta di morte misteriosa accaduta due anni prima, e anche qualche mese prima, sempre a Sunnydale. Questo poteva essere utile – se solo le sue impronte digitali non fossero anche state raccolte su tutta una serie di morti misteriose e crimini incomprensibili in giro per tutto il mondo, datate fino all'anno di nascita del database AFIS. Sicuramente più vecchie dell'età anagrafica del sospettato di trent'anni-e-qualcosa, che non poteva essere vivo all'epoca, né aver commesso quegli omicidi. La difesa avrebbe avuto una giornata campale con quella scoperta. E se nel processo avesse gettato dei dubbi sull'efficacia del sistema AFIS, le ripercussioni di questo sul mondo criminale sarebbero state devastanti. Il riconoscimento delle impronte digitali era la base della moderne tecniche di indagine. Se si indeboliva quella base, la giustizia penale sarebbe diventata impotente. Le convinzioni sarebbero state ribaltate. Assassini seriali per strada. Cani e gatti che vivevano assieme. ISTERIA DI MASSA.

    Oltretutto, da nessuna parte nel database AFIS c'era un riconoscimento per quelle impronte digitali. E quasi tutti i casi avvenuti a Sunnydale erano stati chiusi con la conclusione che si era trattato di un “attacco di coyote”. Erikson stesso aveva chiuso un certo numero di questi. (Non aveva mai visto un coyote a Sunnydale, ma apparentemente erano una minaccia locale furtiva e prolifica.)

    Non c'era da stupirsi se Erikson stava diventando calvo.

    Tuttavia, questa poteva essere la sua grande chance. Quegli insormontabili problemi con le impronte digitali non avrebbero significato nulla davanti a un'autentica confessione. Se solo fosse riuscito ad averne una da quel punk bastardo, se solo fosse riuscito a ridurlo a pezzi, a fargli confessare almeno una parte di quei casi - una confessione valeva molto di più di un riconoscimento di impronte digitali, analisi del DNA o di altri indizi raccolti sul posto. Con una confessione, questo caso di vandalismo avrebbe potuto significare soldi facili. Ci avrebbe scritto un fottuto libro.

    E l'avrebbe chiamato “Bloody Spike.”

    Non l'avrebbe scritto da solo, naturalmente, ma dopo essere diventato famoso per aver incastrato un così prolifico e violento serial killer, avrebbe potuto ingaggiare uno scrittore ombra che scrivesse per lui, e poi ci avrebbe piazzato sopra il suo nome. Avrebbe fatto un sacco di soldi con i diritti. Tanto, scrivere non era così difficile.

    No, dipendeva tutto dall'interrogatorio. E lui stava per interrogare a sangue questo punk d'annata, fino a che non avesse confessato solo il vandalismo, ma anche tutte quelle morti sospette, e magari pure quelle del Killer dello Zodiaco visto che c'era (NdT: un serial killer attivo in California alla fine negli anni sessanta, di cui non si è mai scoperta l'identità).

    Erikson tamburellò le dita sopra l'inutile rapporto dell'AFIS in anticipazione. Sarebbe stato divertente.

    ---

    Spike sapeva che sarebbe potuto evadere in qualsiasi momento se lo voleva, ma che cavolo, aveva così tanto tempo da perdere fino a che Passions non andava in onda quel pomeriggio, e giocare con i migliori esemplari di Sunnyhell era molto più divertente che starsene legato nell'appartamento dell'Osservatore. Pure da sobrio.

    Era rinvigorente, essere trattato come la Minaccia Pericolosa alla Società che era. (Beh, ok, che era stato una volta, ma che sarebbe stato di nuovo, e che nel frattempo era ancora Molto Malvagio e meritava un po' di maledetto rispetto.) L'ufficiale che l'aveva registrato era stato visibilmente frustrato, ed il suo partner agitato in modo gratificante, mentre le ragazze del dipartimento svenivano tutte per il suo magnetismo animale. (Ed anche, possibilmente, per il suo bel sedere. Perché sapeva perfettamente di avere un fottuto bel posteriore) Per farla breve, lo trattavano tutti come il Big Bad, che era un bel respiro di fottuta aria fresca dopo le continue prese in giro da parte dei fottuti Scoobies, i loro abusi e (peggio di tutto) la loro mancanza di paura. Non gliene importava nemmeno che gli avessero confiscato le sigarette, l'accendino e la fiaschetta di liquore, anche se naturalmente se li avrebbe ripresi quando se ne sarebbe andato. Assieme a qualunque altro effetto personale confiscato che gli andava a genio. Veramente, la sua unica preoccupazione era che quei maledetti commandos portatori di teaser e dai capelli a spazzola potessero trovare una pista sulla sua posizione via hacking - ma questo sembrava assai improbabile, data la tecnologia relativamente arretrata del maledetto Dipartimento di Polizia (le cose scritte su carta erano impossibili da rintracciare su internet).

    Dopo circa un'ora, si erano spostati in una stanza grigia senza finestre e con uno specchio ovviamente falso (dietro al quale c'erano tre persone -aveva contato i battiti cardiaci- che lo stavano guardando, inclusa una sua fangirl) e una vistosa video camera (che senza dubbio sarebbe stata spenta ad un appropriato momento drammatico durante l'interrogatorio). Era stato ammanettato ad un banale tavolo di metallo (inchiodato al pavimento) con un fragile set di manette, e lasciato lì a macerare. Spike applaudì la loro sensibilità teatrale in silenzio; avendo lui stesso un raffinato senso della teatralità.

    Si stravaccò svogliatamente sulla sua sedia (deliberatamente) scomoda e cominciò a fischiettare. Sarebbe stato divertente.

    ---

    Il detective Erikson aveva pianificato di attendere fino a che il prigioniero avesse iniziato a diventare nervoso per l'isolamento, ma quando l'irritante punk era passato dal fischiettare al cantare qualcosa su Judy che era una punk, messe il suo piano in azione, irrompendo nella stanza dell'interrogatorio con una coppia di colleghi in uniforme che portavano con sé alcune scatole con la scritta “Spike” su un lato. Normalmente, la strategia poliziesca suggeriva di riempire le scatole con dei fogli bianchi, essendo le scatole un semplice oggetto intimidatorio, ma in questo caso avevano abbastanza casi dall'AFIS da riempire due scatole e avere ancora dei fogli in eccesso. Erikson in persona portava la cartellina con i dati del vandalismo, straripante di foto e testimonianze delle vittime. La schiaffeggiò sul tavolo, si sedette, e unì le mani davanti a sé, rivolgendo al sospetto uno sguardo molto intenso.

    Spike incontrò i suoi occhi e alzò la posta con un sopracciglio alzato.

    Stettero seduti. E continuarono a fissarsi.

    Erikson strinse gli occhi.

    Spike sorrise.

    Erikson si sporse all'indietro leggermente.

    Spike si sporse in avanti leggermente.

    Le dita di Erikson iniziarono a fremere.

    Spike fischiettò le prime battute del tema de “Il Buono, Il Brutto e il Cattivo”.

    Una delle ragazze in uniforme (Lin? Era abbastanza sicuro che non fosse l'Ufficiale Michaels, visto che l'aveva beccata a fantasticare sulle foto segnaletiche del vandalo...) ridacchiò ed Erikson sospirò, annotando mentalmente di avere qualche parola con le nuove reclute riguardo le tecniche di Reid, e di come non era contemplato reagire ai tentativi del sospetto di fare dell'humor. O a qualsiasi altra tecnica d'interrogatorio che intendeva mettere in atto. Ma ora che la loro competizione di sguardi era stata brutalmente interrotta, non poteva fare altro che procedere.

    Aprì la cartellina e sparse sul tavolo le varie foto fatte sulle scene del crimine. La vernice spray. I pennarelli indelebili. Dei vetri rotti, un pezzo di metallo ammaccato, e un vestito da sposa brutalmente mutilato. Lucide fotografie 20x25 cm, appena sfornate dal laboratorio fotografico, la carneficina brutalmente illuminata ed esaustivamente documentata.

    La maggior parte dei sospetti, messi davanti alla prospettiva dell'incarcerazione, impallidivano o per lo meno sussultavano davanti alla montagna di prove raccolte contro di loro. Spike prese in mano ciascuna delle foto, osservandole con attenzione. Quando ebbe finito, favorì Erikson con un sorriso incoraggiante.

    “Sono abbastanza carine. Mi piace specialmente la luce in…” Spike indicò la foto del cartello della Chiesa. “…questa qui. Hai un buon occhio per la composizione, e rappresentano brillantemente il tema senza tempo delle 'Barbarie fatte da un uomo contro un altro uomo'. Sono sicuro che potresti trovare una galleria d'arte che le esponga. Infatti, conosco una signora, di solito lavora con le antichità, ma potrebbe darti una possibilità.” Con la punta delle dita, carezzò la foto del vestito da sposa, lanciando a Michaels uno sguardo seducente. “C'è modo di avere una ristampa di questa, amore? Basta che la fai scivolare nella scatola con le mie sigarette, che brava ragazza.”

    Michaels sospirò. Anche Erikson lo fece, ma più con un atteggiamento di puoi-credere-a-questo-ragazzo piuttosto che immaginandolo-nudo.

    Raccogliendo le foto, Erikson le gettò nuovamente nella cartellina con un po' più forza del necessario. “A parte coglierti spudoratamente con le mani nel sacco sulla scena del crimine, abbiamo le tue impronte digitali su ogni oggetto vandalizzato e su ogni attrezzo utilizzato. Tutti gli attrezzi sono stati trovati in tuo possesso, mentre eri pubblicamente intossicato. Sono almeno cinque infrazioni, per non parlare di un risarcimento danni per manomissione a favore delle poste americane. A parte metterti a lavorare per sistemare tutti questi danni, ti terremo in galera per un lungo, lungo periodo.”

    “Potreste, sì.”

    “Oh, certo che possiamo. Ora, potrei anche essere disponibile a far cadere una o due delle accuse, ma qui c'è l'inghippo: devo poter essere in grado di dire al Procuratore Distrettuale che hai cooperato con l'indagine.”

    Spike allargò le mani fino a dove la manette glielo permettevano. “Per come la vedo io, sono stato molto cooperativo. Non ho nemmeno chiesto un avvocato, sebbene non mi siano stati letti i miei diritti. Potrei voler dire quattro parole ai suoi ragazzi.” Uno sguardo con la coda dell'occhio rivolto a Michaels la informò che lei non era, naturalmente, inclusa in questa critica. Lei sospirò nuovamente.

    “Tutto quello di cui ho bisogno,” Erikson digrignò i denti, “è il tuo NOME.”

    “Ti ho dato il mio nome. E' Spike.”

    “Il tuo intero nome.”

    Spike fece un sorrisetto malizioso. “E' il mio nome completo.”

    Erikson si alzò in piedi e sbattè le mani sul tavolo. “Ascoltami, sacco di immondizia. Tu ed io sappiamo benissimo che non si tratta solo del vandalismo. Ci sono anche gli omicidi.”

    “Omicidi? O cielo!” Gli occhi di Spike si allargarono teatralmente. “Di che omicidi stai parlando?”

    “QUESTI omicidi.” Erikson strappò il coperchio della scatola più vicina e iniziò a tirare fuori le cartelline, disponendole sul tavolo. Spike iniziò a guardarle.

    “Oh, sì, questi due sono miei. Ho portato la ragazza con cui erano a Dru. Non c'è una cartellina per lei, naturalmente… Questo non è mio. Mio. Non mio. CERTAMENTE non è mio. Oh sì, questo è stato degno di nota. Si è difesa con coraggio. Mio. Mio. Mio. Questo è di Dru, è lei che ha un debole per i bambini…”

    Erikson si interruppe dal tirare fuori le cartelline. “Stai confessando tutti questi omicidi?”

    “Non tutti questi,” Spike diede un colpo di tosse. “Voglio dire…” – gesticolò verso uno dei casi che aveva indicato come 'non suo' – “Ho più gusto di COSI'.”

    E' stato più semplice del previsto. Con visioni della nuova lista dei Bestsellers del New York Times per la testa, Erikson tornò a sedersi e afferrò un blocchetto ed una penna per prendere appunti. “Perché non ricominci dall'inizio, e mi dici tutto?” Poteva recuperare quel maledetto nome anche dopo.

    “Tutto?” Spike aggrottò la fronte. “Non so se posso dirti esattamente TUTTO. Non credo di ricordarli tutti. Ce ne sono stati così tanti, e su alcuni non c'è veramente molto da dire, a parte il fatto che sono successi e basta. Sai cosa…” Si sporse in avanti per conferire con lui. “Ti dirò tutti quelli degni di nota, ok?”

    “Bene. Dimmi… dimmi tutti quelli che puoi ricordare. Parti dall'inizio.”

    “Dall'inizio?” Spike piegò la testa da un lato con un ghigno. “Sei sicuro?”

    “Oh, sono molto sicuro.”

    “Bene allora.” Spike si sistemò meglio sulla sedia. “Cominciò tutto negli anni ’80, subito dopo che mi sono messo assieme a Dru – che sta per Drusilla, D-R-U-S-I-L-L-A, scrivilo bene…”

    ---

    Un'ora dopo, Erikson stava scrivendo freneticamente sul suo terzo blocco per gli appunti. “Allora, hai lasciato la Transilvania con Drusilla e questa… Darla? Nel ’98?” Oh, ragazzi, posso pubblicare DIECI libri con tutto questo.

    “Sì, Darla. Che era proprio una stronza.”

    “Oh, ne sono sicuro. E dove siete andati dopo?”

    “Hmmmm….” Spike fissò il soffitto per qualche istante. “Il prossimo degno di nota… Oh, è stato in Cina. Fu brillante, era presente anche Darla e persino Angel con la sua Larga Frontaggine Rimuginante si degnò di fare un'apparizione. Questo fu a cavallo dell'anno zero, iniziando il nuovo secolo con una bella dose di violenza. E pure con i fuochi artificiali. I Cinesi sanno certamente come fare una ribellione. Ad ogni modo, io e Dru, stavamo…”

    “Aspetta. Aspetta un attimo. Quando è successo questo?

    “L'ho appena detto. Era l'anno zero. Stai facendo attenzione, vero?” Spike sbatté le palpebre in modo innocente.

    “Siamo nel 1999.”

    “Che cosa c'entra. So benissimo in che anno siamo.”

    “Non puoi essere andato in Cina nel 2000, perché non è ancora successo…”

    “Ora, quando avrei detto che stavo parlando dell'anno 2000? Questo è successo nell'altro secolo. Nel 1900.” Spike allungò il braccio verso il mucchietto di blocchetti per gli appunti. “Non hai incasinato tutte le mie migliori storie con il secolo sbagliato, vero?”

    Erikson si alzò in piedi barcollando, raccolse i suoi appunti, le cartelline e la penna, e camminò con passo pesante fuori dalla stanza. Poteva sentire Lin e Michaels che si precipitavano a raccogliere gli scatoloni, e il più infuriante dei sospettati che chiamava dietro a lui sfacciatamente, “Abbiamo finito, allora?”

    ---

    Erikson fu sorpreso di trovare l'ufficiale Thomas nella stanza d'osservazione. “Non eri di turno la notte scorsa?”

    Thomas fece spallucce. “Sì, ma non riuscivo a dormire. Continuavo a rivedere quegli occhi gialli... Così sono venuto a vedere come andava il caso.”

    Sono così felice di avere un'audience, pensò Erikson amaramente. Tuttavia, Thomas non sembrava deluso che Erikson fosse stato preso in giro così astutamente da quel bugiardo. Anzi, ne sembrava... eccitato?

    “Penso di sapere che cosa sta succedendo!” Disse Thomas con un ghigno.

    “Sei l'unico tra noi.” Erikson non era dell'umore per ascoltare qualche teoria stramba, ma a quel punto non c'era davvero molto da fare.

    “Il nostro sospetto,” Thomas fece una pausa d'effetto. “E' un LARPer.” S'illuminò come se si aspettasse un elogio o un mega riconoscimento.

    Erikson attese una spiegazione, ma quando questa non arrivò, chiese stancamente, “Che diavolo è un 'larper’?”

    “LARPer, nel senso di Live Action Role Playing. E' come… Sai, Dungeons and Dragons?”

    Erikson non lo sapeva, ma annuì comunque.

    “Beh, è come quello, tranne che invece di tirare i dadi e dire quello che fa il tuo personaggio, tu fai finta di essere il tuo personaggio. Ti vesti e ti comporti come lui, come se stessi recitando una parte, tranne per il fatto che te la inventi al momento.”

    Che cavolo è questo, il fottuto Mister Rogers e la terra in cui tutto si avvera? (NdT: sembra sia una serie televisiva americana per bambini) “Gli adulti fanno di queste cose?”

    “Beh, sì. E può diventare anche molto costoso, perciò diventa difficile partecipare per i bambini.” L'ufficiale Thomas iniziò ad agitare le mani per l'entusiasmo. Con questi discorsi sul 'facciamo finta di essere', sembrava un pupazzo impazzito. “Ce n'è un intero gruppo, non solo per Dungeons and Dragons, ci sono i lupi mannari e le società di un tempo e... oh, come si chiama? Qualcosa tipo, the Masquerade...”

    “E che cavolo c'entra con…” Erikson lanciò uno sguardo assassino verso la finestra-specchio. Spike stava fischiettando di nuovo. “…QUELLO?”

    “No, ascoltami. Qualche volta i giocatori si inventano di sana pianta queste storie molto elaborate per supportare il loro personaggio. Tipo, per giustificare il loro comportamento. Così questo Spike, potrebbe essere il personaggio che lui sta interpretando, e tutto quello che dice di aver fatto nel 1900 non è quello che lui ha veramente fatto, ma quello che avrebbe fatto il suo PERSONAGGIO.”

    “Ma questi LARPers.” Erikson tagliò corto. “Credono veramente di ESSERE i loro... personaggi?”

    “Noooo….” Ammise Thomas. “Ma magari ha dei problemi psicologici e crede veramente di dire la verità. C'era questo film con Tom Hanks, che fece prima di diventare un attore rispettabile...”

    Erikson incrociò le braccia con impazienza. “Oh, certo che ha dei problemi psicologici. Il suo PROBLEMA è che è un COGLIONE ed un BUGIARDO.”

    Thomas sembrava devastato ed Erikson sperò che non si mettesse a piangere.

    “No, possiamo fargli dire quello che vogliamo.” Per qualsiasi altro sospetto avrebbe detto 'possiamo farlo parlare', ma era chiaro che Spike non avesse nessun problema a PARLARE. Il problema era fargli dire qualcosa di utile. E poi farlo stare maledettamente zitto.

    Qualche ora dopo, Erikson non aveva solamente dato un bacio d'addio al suo libro, ma anche ad una buona fetta della propria sanità mentale, nonché del suo ego.

    Provò la classica routine del “Poliziotto Buono e Poliziotto Cattivo”, recitando con gioia la parte del Poliziotto Cattivo, mentre lasciò a Thomas, che era più sensibile, la parte di quello Buono. Spike rise per il Cattivo, e rise ancora di più al Buono, e chiarificò per buona misura che lui non era affatto il 'Brutto', e che provassero quella strategia con qualcuno che era nato ieri.

    Allora mandò dentro l'Ufficiale Michaels, con una coppia di bottoni strategicamente sbottonati, per far lavorare il suo fascino. Dopo cinque minuti, spense la videocamera. L'attimo che Erikson irruppe nella stanza, lei stava arrossendo e sghignazzando come una teenager, e avrebbe giurato che le mancavano altri due bottoni. Spike se la rideva compiaciuto mentre la riaccompagnava alla porta.

    Erikson minacciò e lusingò. Tirò fuori i vecchi libri di Criminologia e provò tutti i vecchi trucchi di manipolazione psicologica, e pure quelli nuovi. Si ritrovò a pensare con nostalgia ai bei vecchi tempi, quando torturare i sospetti non era solo lecito, ma anche incoraggiato. (A quel punto non gli importava più di ottenere una confessione, voleva solo essere in grado di dargli un calcio nelle palle senza perdere il posto di lavoro.)

    Quando il capo della polizia fece la sua apparizione, aveva finito. Davvero finito. Non gliene fregava niente di fare una brutta figura davanti all'intera forza di Polizia. Voleva solamente non rivedere mai più quella minaccia bionda.

    “Non possiamo semplicemente... sbarazzarci di lui?", chiese disperatamente al Capo Benson. Forse la cella speciale è dotata di una botola con una bella vasca di acido sotto...

    Benson aggrottò leggermente la fronte. "Non possiamo lasciare che quest'uomo vaghi per le strade come se niente fosse. E' ovviamente una minaccia per la società."

    "E' una minaccia per la mia SANITA' MENTALE," mormorò Erikson tra sé.

    Benson ci pensò sopra un altro po'. "Non sembra americano. Sembra che sia inglese. Forse lo possiamo far espellere."

    Questa fu la migliore idea che Erikson udì quel giorno.

    ---

    Sfortunatamente, quando andò a portare questa bella notizia al prigioniero (che PER L'AMOR DI DIO sarebbe stato presto distante da loro un intero oceano e l'intero continente Americano), incontrò solamente derisione.

    “Deportazione? E dove mi vorreste deportare, quindi?”

    “Um… In Inghilterra? Il tuo accento sembra Inglese.” Oh, per favore, fa che si senta nostalgico e sentimentale per la bella vecchia Inghilterra. Per favore per favore per favore…

    Spike non ne voleva sentire. “Oh, e come fai a saperlo? In che parte dell'Inghilterra? Yorkshire? Londra? L'Inghilterra ha una grande varietà di accenti.”

    “Uh…”

    “Vedi, non lo sai. Potrei anche non essere affatto inglese. Potrei provenire dall'Australia. O dalla Nuova Zelanda. O, diavolo, persino dall'India. Il sole non tramontava mai nell'Impero Britannico, e dovunque gli inglesi hanno colonizzato, si sono portati dietro il loro accento. Un tipo americano nella media non sa distinguere l'accento di Londra da quello dello Leicestershire. Vuoi deportarmi in Inghilterra? Prova che io sia inglese.”

    “Ma…”

    Spike si alzò in piedi e piantò le mani sul tavolo, entro i limiti permessi dalle manette. “Forse ho solo guardato un sacco di Monty Python, sai? Nudge-nudge, wink-wink, say-no-more, just-a-flesh-wound, huge-tracts-of-land, wafer-thin-mint, spam-spam-eggs-and-spam, Jehovah-Jehovah, bloody-ex-PARROT!” Finì con un lampo della sua faccia demonica, poi si lasciò cadere sulla sedia e si mise a fischiettare. (NdT: sono un elenco di modi di dire derivati dal famoso programma comico.)

    Il Detective Erikson lo fissò freddamente per un altro momento, poi lasciò la stanza senza dire altro.

    ---

    Tornato nella Cella Speciale (che sembrava davvero una cella qualsiasi, pensò deluso) Spike arrivò alla conclusione che il Dipartimento di Sunnydale gli aveva dato tutto il divertimento di cui era capace. (Aveva aspettato una buona mezzora dopo la fine dell'interrogatorio, nel caso in cui qualcuna delle poliziotte volesse tornare a 'leggergli i suoi diritti', ma apparentemente il supervisiore del turno di giorno stava facendo il suo lavoro.) Inoltre, erano quasi le 14:00 ed era preoccupato per Timmy. Era tempo di buttare via il bastoncino di quel ghiacciolo, figurativamente parlando.

    E forse mentre se ne andava, qualche ragazza si sarebbe pure offerta di prendersi cura del suo di 'bastoncino'. Pure quello sarebbe stato brillante.

    Indossato lo spolverino, Spike camminò in modo strafottente fino alle sbarre che lo separavano dal corridoio e iniziò a tirare.

    Ma per sua grande sorpresa, le sbarre non si mossero di un millimetro.

    Allora richiamò la sua faccia da demone, che lo rendeva un po' più forte, e provò di nuovo. Ma non si mossero.

    Strattonò e dimenò e le prese a calci, senza risultato. Corse per la breve lunghezza della cella e ci si buttò contro di spalle. Ma quando nemmeno questo diede qualche risultato, si mise a calciare i mattoni delle pareti su ogni lato. Non solo non si disintegrarono contro l'impatto delle sue Doc Martens, ma la pittura non si scheggiò nemmeno.

    Si rese conto, quindi, lentamente e con molto orrore, che la Cella Speciale era veramente SPECIALE. Che le sbarre e le pareti – che sembravano pateticamente fragili come quelle di qualsiasi altra cella dalla quale era evaso – erano state magicamente o fisicamente rinforzate per prevenire la fuga delle creature soprannaturali come lui. Che lui era di fatto un prigioniero. Veramente un prigioniero.

    C'era solo una cosa da fare.

    “Oi!” gridò febbrilmente verso il corridoio. “Posso fare la mia fottuta telefonata?”

    ---

    Dopo una predica leggermente imbarazzante alla lezione di Psicologia (Buffy era sicura che la Professoressa Walsh sapesse che lei aveva scaricato Riley, ma era difficile dirlo con sicurezza, perché la tipa sembrava perennemente arrabbiata), Buffy camminò a piedi fino a casa di Giles, dove avrebbe potuto divertirsi un altro po' alle spalle di Spike, e aiutare Giles a sopravvivere alla Grande Piaga dei Biscotti del 1999. (Willow era rimasta a scuola dopo la fine delle lezioni, forse per cogliere il suggerimento di Buffy e consolare il povero, e nuovamente disponibile, Riley, ma molto più probabilmente per strizzare conoscienze extra dalla Walsh.)

    Stranamente, Spike non era in casa. Giles stava guardando il manuale di istruzioni del videoregistratore con la fronte aggrottata. La TV era accesa, i titoli di coda di qualche soap-opera-o-qualcos'altro stavano scorrendo sullo schermo.

    “Ehi, Giles. Ci ha finalmente raggiunto nel ventesimo secolo? Lo sa che fra poco ne inizierà uno nuovo?”

    “Sì, certo,” rispose Giles distrattamente.

    “Che succede? Stanno dando alla TV qualche speciale sui dieci libri più antichi e incrostati del mondo? Un documentario sul tè che non può proprio perdere?” Buffy sussultò teatralmente. “Pensa che potrebbero arrivare a produrlo nella forma di cubetti di zucchero?”

    “Cosa? Oh, no, stavo solo…. Beh, nonostante quello che penso di Spike, lui è comunque un ospite ed io sono Inglese. Sembra che per quanto ci provi, non riesca ad ignorare il suo bisogno psicologico molto radicato di conoscere quello che sta succedendo al povero Timmy. Devo solo capire come funziona questo... questa apparecchiatura. Mi aspettavo che fosse di ritorno prima che iniziasse il telefilm.”

    Buffy roteò gli occhi, inserì la videocassetta libera nel videoregistratore e premette 'rec'. Ignaro di ciò, Giles continuò a perlustrare il manuale.

    Il telefono suonò, e con un'aria di profondo sollievo, Giles porse il manuale a Buffy (che lo lanciò subito dietro al divano) e andò a rispondere. Buffy afferrò il primo biscotto in fila e siccome era lì (ed era annoiata) iniziò a guardare Passions. Uno di questi giorni avrebbero dovuto inventare il modo di guardare una cosa e registrarne un'altra. Sarebbe stato veramente figo. Ehi, forse si poteva già fare? Dov'era finito il manuale?

    Aspetta, Timmy era una BAMBOLA? Che cavolo significava?

    Giles tornò nella stanza, gesticolando febbrilmente a Buffy mentre parlava al cordless. Buffy era più che felice di origliare la parte di telefonata di Giles. Timmy le faceva venire la pelle d'oca.

    “Sì, Spike, sono più che sicuro che non hai fatto nulla per meritare l'incarcerazione. Ti stavi solo facendo gli affari tuoi. Naturalmente... Sì, certo.” Giles sospirò. “Certamente, verremo a prenderti... No, non credo che dovremo pianificare un 'astuta evasione'. Se i tuoi attuali carcerieri provano per la tua presenza la stessa cosa che provo io, saranno più che contenti di rilasciarti a noi…. Sì…. No…. Ti sto registrando Passions?” Guardò verso Buffy, che gli diede due pollici alzati in risposta. “Naturalmente… No, non ho avuto problemi a capire come funziona il videoregistratore. Per l'amor di Dio, so LEGGERE, no? … Certo che porteremo una coperta. Non ho nessuna intenzione di far prendere fuoco ai sedili della mia macchina... Sì, va bene, saremo lì presto.” Giles premette il bottone per disconnettere la chiamata, uno sguardo seccato in viso.

    “Allora, scommetto che era il nostro sacco da box preferito? Quindi significa che non è ancora polvere.”

    “Sì, tragicamente. Ed è, di fatto, in custodia della polizia.”

    “Ooh, gli hanno usato violenza?”

    “Non è stato molto generoso con i dettagli sul suo arresto, ma uno può sempre sperare.” Giles scivolò nella sua giacca e tastò le tasche fino a trovare le chiavi della macchina. (Sapeva già dov'erano i suoi fazzoletti, tutti e quattro.) “Ad ogni modo, è la tua sacra responsabilità di andare a salvare la polizia dalle sue bighellonate senza dubbio fastidiose.”

    “Aw, devo proprio?” Buffy cedette allo sguardo di Giles. “Va bene. Sacra responsabilità.” Afferrò lo zainetto. “Sai una cosa, Giles? Le sacre responsabilità fanno schifo.”

    ---

    Buffy dovette ammettere, che l'immagine di Spike dietro le sbarre era una visione da ricordare nel tempo, sebbene stesse giocando con la propria audience allungandosi sulla brandina con delle pose da porno star. Non che lei avesse mai visto un porno, ma immaginava che un porno sarebbe stato più o meno così. O avrebbe dovuto essere più o meno così. Imbronciato, in disordine e anticipatorio, come se non stesse aspettado altro che una poliziotta birichina lo raggiungesse con un paio di manette e... Ci stava davvero pensando TROPPO. Doveva tornare alla realtà. Spike dietro alle sbarre era una buona cosa. Stop.

    Spike annotò la sua presenza con un'alzata di sopraccigli. “Cacciatrice.”

    “William.”

    Il detective calvo che aveva accompagnato Buffy e Giles fino alla cella di detenzione drizzò subito le orecchie. “William? Il suo nome è William? Qual'è il suo cognome?” Stava praticamente perdendo le bave.

    Il Sanguinario? Come se potessero bersela. “Sì, lo Spike qui presente… non ha veramente un cognome. E' come Madonna, sai?”

    Il detective sporse in fuori la mascella bellicosamente. “Veramente, Madonna ha un cognome. E' Ciccone.”

    “Ok, non come Madonna.” Ragazzi, se era permaloso questo qui. Deve aver avuto una doppia razione di Spike. “Come… uhm, il Papa?”

    “Oi!” Spike era chiaramente offeso. Il che era un bene. Anche il detective non ne era molto più felice, ma Buffy era disposta ad accettarlo come un danno collaterale se questo faceva infuriare Spike.

    Il Capo della Polizia si schiaì la gola dietro di loro. Buffy diede a Spike un ultimo sorrisetto e poi si girò ad ascoltare. “Ora, come ho detto prima, nonostante siamo abbastanza certi che il Sig. Spike qui presente sia il colpevole di una marea di crimini diversi, l'unica cosa per cui possiamo incriminarlo è il terribile vandalismo che ha perpetuato questa prima mattina nel centro di Sunnydale. Ci sono anche... delle circostanze attenuanti che ci rendono difficile il poter presentare questo caso davanti ad una corte di giustizia. Prima di tutto, sapete dove possono essere i suoi documenti? La licenza di guida, la carta verde, documenti della banca o qualche bolletta, non so... magari il passaporto?”

    Ogni membro del Dipartimento di Polizia di Sunnydale nel corridoio (che, ora che Buffy ci faceva caso, era un folto numero di persone, per la maggioranza donne) sembrò trattenere il respiro. E la cosa le dava i brividi. Essere circondata da un gruppo di persone che non respirava le faceva venir voglia di iniziare a impalettare qualcuno.

    “No,” ammise. “Non ci sono documenti che io sappia. C'è stato... un incendio. Un grande incendio. Tutto è andato bruciato, tutte le carte e le bollette. E ha pure perso una parte della memoria. E' stato molto... beh.”

    Si udì un sospiro collettivo. Una delle donne sembrò asciugarsi una lacrima, come se questa fosse una tragedia profondamente straziante. Buffy poteva sentire l'ilarità silenziosa di Spike dietro di lei. Ridi pure, futuro-mucchietto-di-polvere. Almeno io mento meglio di te.

    Il Capo della Polizia scosse la testa. “In questo caso, credo che non abbiamo altra scelta che affidarlo alle cure di un... familiare? Sig. Giles?” Rivolse a Giles uno sguardo significativo, che diceva chiaramente che avrebbe accettato qualsiasi risposta che avrebbe trasferito la custodia di Spike lontano dal Dipartimento.

    Sfortunatamente, Spike sbuffò a questo. “L'Osservatore qui presente? Non è affatto sangue del mio sangue.” Sorrise in modo impertinente al detective. “Non abbiamo nemmeno lo stesso accento. Non l'hai notato?”

    Il Capo della Polizia chiuse gli occhi per un breve, e sofferto momento, e poi si girò verso Buffy. “Allora ovviamente siete voi il suo familiare.” Giles aggiunse il suo sguardo significativo a quello del Capo, e Buffy gemette internamente.

    “Oh sì, sono sua…” Che cavolo di parente potrei essere? Sua sorella? Sua cugina? Sua prozia? … E che cosa rende una zia una prozia, comunque? … No, Buffy, focalizza! “Sono sua…”

    “Moglie,” disse Giles velocemente. “E' sua moglie.”

    Buffy e Spike (in realtà, tutte le persone presenti nel corridoio, tranne il visibilmente sollevato Capo della Polizia) rivolsero uno sguardo agghiacciato verso Giles, il quale sentì l'immediato bisogno di pulire i suoi occhiali, così da poter vedere meglio l'interessantissima ragnatela nell'angolo. Era davvero un'opera artigianale di alta qualità.

    “Sua moglie.” Il Capo della Polizia avrebbe avuto alcune domande su questo, come ad esempio come poteva essere sua moglie se non sapeva nemmeno il suo cognome e non aveva alcun suo documento o un anello per provarlo, ma era un uomo pratico. Se avesse gettato dei dubbi su questa affermazione, non avrebbe più potuto liberarsi di questo seccante sospetto che gli stava ribaltando sotto-sopra l'intera stazione di Polizia. “Dunque, Signora….?”

    “E' signorina, veramente. Signorina Buffy Summers. Ho tenuto il mio nome da nubile per... ovvie ragioni.” Non sapeva chi meritava di più la morte adesso, se Giles o Spike, ma guardare ognuno di loro a turno le stava dando il malditesta, così s'impegnò a sorridere dolcemente al molto sollevato Capo della Polizia.

    “Signorina Summers. Venga nel mio ufficio, così possiamo prenderci cura di tutti gli incartamenti necessari.”

    ---

    Spike camminò assieme a loro, le mani ancora ammanettate, circondato da un entourage di ufficiali della polizia scuri in volto. Per qualche ragione, le agenti di sesso femminile sembravano essere molto arrabbiate con Buffy, guardandola in cagnesco dietro la sua schiena. Che cosa significava?

    Lungo la strada, Buffy si fece vicino a Giles e gli diede una gomitata nelle costole. Non con tutta la sua forza di Cacciatrice, ma abbastanza forte da lasciargli sentire il dolore per giorni. "Giles, che diavolo? Perché devo essere sua MOGLIE?"

    Giles evitò di incrociare i suoi occhi. «Be ', doveva essere uno di noi, e ovviamente tu non sei legata a lui per motivi di parentela. Una volta che Spike ha aperto la bocca, non ho avuto davvero altra scelta. In ogni caso, " Giles la guardò con la coda dell'occhio,"sei tu quella con il sacro dovere. Io sono solamente la tua guida lungo il sentiero della giustizia."

    "Il sentiero della giustizia? E come la mettiamo con le cose-che-Giles-vuole-fare-ma-senza-coinvolgere-se-stesso? Penso che sia il sentiero che stiamo percorrendo al momento."

    “Beh, anche quello." Poi mormorò qualcosa tra i denti che suonava sospettosamente come un 'meglio te che me', ma dal momento che non ne era del tutto sicura, decise per una nuova gomitata, sempre nello stesso punto. I doppi-lividi erano sempre divertenti.

    "Uno di questi giorni," brontolò Buffy, "Mi piacerebbe seguire il sentiero di Buffy-si-ferma-a-prendere-il-respiro."

    ---

    Il Capo Benson aveva già sentito il nome di Buffy Summers in precedenza. All'inizio dell'anno, prima della tragica guerra tra bande che aveva decimato la classe del '99 e aveva distrutto lo storico liceo di Sunnydale, e aveva lasciato il preside Snyder, così come il sindaco, entrambi dispersi, il predecessore di Benson aveva ricevuto una relazione dal preside della scuola assediata. Pur non essendo un documento ufficiale (come gli aveva spiegato Munroe al momento), la "Lista dei laureati che potresti presto incarcerare" di Snyder si era dimostrata uno strumento prezioso nel monitoraggio dei giovani adulti che potevano dare problemi alla giustizia. Quando Munroe si era dimesso per "motivi di salute", Benson aveva ereditato le liste e gli appunti di Munroe ad esse connessi.

    La lista del 1999 era costituita da un solo nome: Buffy Summers. Era stato sottolineato due volte, e con mano pesante. Se Snyder avesse potuto aggiungere delle frecce al neon per indicare quel nome, l'avrebbe ovviamente fatto.

    Benson non era sorpreso di scoprire che Buffy Summers, classe '99, fosse associata al punk più irritante che avesse mai incontrato. (Ed era stato in carica dal 1973. Aveva incontrato un sacco di punk, ed erano stati tutti incredibilmente irritanti. Specialmente negli anni '80.)

    Magari non poteva far piovere la giustizia tradizionale sul signor Spike, ma in memoria del preside Snyder e del sindaco Wilkins e del Capo Munroe, avrebbe fatto in modo che la signorina-non-signora Buffy Summers e il Signor Spike-senza-cognome-come-il-Papa si pentissero amaramente di aver incrociato la strada con quella del Dipartimento di Polizia.

    ---

    "Allora," Buffy sorrise al gentile capo della polizia. "Che cosa devo firmare? Così possiamo, sa, uscire dalle scatole. E tornare ad essere membri produttivi della società." Le sedie in pelle di fronte all'enorme scrivania di ciliegio del Capo erano estremamente confortevoli. Spike era stato lasciato in piedi vicino alla porta - ben lontano dalla luce della finestra, notò, provando dei sentimenti contrastanti per questo - ed era circondato da una scorta armata. Ora che c'era solo del LAVORO D'UFFICIO da fare, e nessuno con cui flirtare, Spike era ovviamente di nuovo annoiato. Giles si era scusato ed era uscito per controllare le sue costole, il traditore.

    "Solo un paio di firme, per favore." Benson depositò uno spesso mucchio di carte di fronte a Buffy, gli occhi della quale schizzarono quasi fuori dalle orbite. Il capo rise cordialmente. "Oh, non si preoccupi, non c'è bisogno di leggere tutto questo adesso. Vi lasceremo una copia da portare a casa. Ecco, lasciate che vi mostri dove dove firmare. "

    Buffy sottoscrisse tutto docilmente e siglò sugli spazi evidenziati ad ogni certo numero di pagine. "Solo un paio di firme, il mio culo!" borbottò tra sé. Alla fine, raggiunsero la fine del mucchio. Il capo della polizia controfirmò velocemente sotto ognuna delle sue firme, e consegnò le carte al suo segretario per le copie. Buffy si alzò per stringergli la mano.

    "Non può immaginare che grande aiuto ci sta dando, signora Summers." La stretta del Capo Benson era ferma e quasi dolorosa. "Allora, ci vediamo fuori dalla banca alle 7, domani?"

    Il sorriso gentile di Buffy si congelò. "Che cosa?"

    Il capo continuò casualmente. "Non può immaginare quanto sia utile al nostro Dipartimento il fatto che avete accettato di supervisionare e facilitare la riabilitazione di suo marito nella società, a cominciare dall'assisterlo durante la pulizia di tutti gli atroci vandalismi che ha commesso ieri sera."

    "Come?" Spike s'interessò improvvisamente alla loro conversazione.

    "Ed è così bello, di questi giorni ed alla sua età, vedere una donna disposta ad assumersi la piena responsabilità - legale e finanziaria - per tutti gli eventuali reati o danni accidentali che suo marito potrebbe causare in futuro. Mi dà veramente la fiducia che la sana e rispettabile istituzione del matrimonio dev'essere salvata." Improvvisamente, il sorriso del Capo della Polizia non sembrava poi così amichevole.

    "Aspetti, CHE COSA SIGNIFICA?" Buffy ritirò la sua mano.

    "Gli ufficiali Kemp e Lin saranno felici di accompagnarvi nella stanza sul retro, dove sarete equipaggiati con delle cavigliere che vi permetteranno di tenere facilmente sotto controllo vostro marito grazie ad un segnale acustico - ad alto volume - se mai questo si dovesse muovere a più di 50 piedi di distanza da voi. (NdT: circa 15 metri) Questa dovrebbe essere una distanza appropriata per permettervi di monitorarlo adeguatamente, no?" L'ex sorriso amichevole si era ormai trasformato inequivocabilmente in un sorriso malvagio. "Non si preoccupi, non sarà in grado di rimuoverli. Sono SPECIALI ".

    Buffy e Spike erano, per una volta, completamente d'accordo. "CHE COSA?!?" Dissero in coro. I loro occhi si spalancarono in reciproco orrore mentre venivano scortati velocemente fuori dalla stanza.

    Il Capo Benson sedette sulla propria sedia dirigenziale in pelle, e con un grugnito di soddisfazione si versò un bicchiere di scotch dalla scorta che teneva per le grandi occasioni nel cassetto inferiore della scrivania. Sollevò il bicchiere verso la finestra in segno di brindisi per gli alleati perduti, ma non dimenticati.

    "Alla giustizia."

    E bevve la sua coppa della vittoria.






    TBC



    Note dell'autrice sul Capitolo 2:
    Il Detective Erikson è ispirato a mio fratello, che vive a Los Angeles e mi fa ciccare un sacco perchè mi racconta dei suoi incontri casuali con i vari attori che mi piacciono, incluso James Marsters. Michaels e Lin stanno per Michael e Lynne, e sono sicura che avrete già capito chi è il Capo Benson.
    Citazioni gratuite (o mezze-citazioni) da: Ghostbusters, A Christmas Story, Monty Python’s Flying Circus, Monty Python and the Holy Grail, Monty Python and the Meaning of Life, e Monty Python’s The Life of Brian. Il film con Tom Hanks di cui parla Thomas, in cui sono presenti questi LARPers, è un film degli anni '80 che si chiama “Mazes and Monsters”.
    Se non conosci il tema de “Il Buono, il Brutto ed il Cattivo” è facile che tu lo conosca, ma non sai che è di quel film. Ad ogni modo, puoi andare qui: Video
    Alla fine della scena della deportazione, Spike sta fischiettando “Always Look on the Bright Side of Life” (NdT: guarda sempre il lato bello della vita) da The Life of Brian (NdT: il film di Monty Python citato prima) ma Erikson non l'ha riconosciuto. Lo trovi qui: Video

    (NdT: se amate le cose demenziali che criticano in modo furbo svariati temi attuali – religione e politica in primis - , è il film per voi :) Come si dice... demenzialità intelligente? Uhm..... Comunque io sono andata a vedermelo su Youtube e mi è piaciuto. Le battute di Monty Phyton vengono citate spesso nelle fiction inglesi, come le famose 'nessuno si aspetta l'inquisizione spagnola' o 'Non mi avrai mai, cavaliere nero!'.)

    Edited by kasumi - 13/9/2016, 15:50
     
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  9. Redan
     
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    :xd: :xd: :xd: :xd:
    Fantasticoooooooooo! Bellissimo, scritto benissimo, divertente e interessante!
    Soprattutto adoro che Buffy e Spike dovranno stare appiccicati muahahahahah
    Aspetto il seguito!!!
     
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  10. elijem
     
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    CHE BELLO, FINALMENTE UN NUOVO CAPITOLO !!! Spike è troppo simpatico e Buffy.. bè se lei ha già dal primo capitolo in mente i baci di Spike, mi immagino solo cosa potrà succedere man mano che la storia avanza!! grandissima, avanti così
     
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  11. Silvia_1899
     
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    È sempre più divertente!!
    E adesso la situazione che si è creata renderà tutto ancora più complicato e perciò sarà sicuramente ancora più esilarante!! Ahahah marito e moglie a prestare servizio sociale :D ... non vedo l'ora di continuare a leggere il seguito!!
     
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  12. kasumi
     
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    Grazie a tutte per i commenti ^__^ !! Naturalmente ora inizia il bello, con Spike e Buffy che devono stare sempre appiccicati, per colpa di quelle maledette cavigliere.. E inizieranno i lavori 'forzati' di Spiike XDD Ne succederanno delle belle ;)
     
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    Sicuramente per Buffy avrà il suo bel da fare!!!!!!
     
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  14. kasumi
     
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    Capitolo 3: Spiegazioni




    Questo fu diverse ore prima che potessero lasciare la stazione di Polizia.

    Il processo di venire equipaggiati con queste cavigliere comunicanti tra di loro a onde radio era finito prima che Buffy e Spike potessero comprendere a pieno quello che stava succedendo. Una volta che questo fu sistemato, dovettero fare il check out.

    Per qualche strana ragione, i possedimenti che Spike aveva accumulato nelle tasche quando era stato rilasciato avevano continuato ad aumentare, fino a che dovette procurarsi uno scatolone per portare il tutto. Rischiando una sbirciatina, Buffy vide un fascio di appunti, alcune foto lucide, stampe ad aghi di alcuni saggi o storie e… erano mutandine, quelle? Sì, lo erano. Non era sicura di che cosa fosse peggio – se lui le avesse avute con sé quando era arrivato, o se fossero state furtivamente aggiunte dal suo fanclub segreto. Ad ogni modo, su tutto – persino sulle mutandine – sembravano scritti dei numeri di telefono. Che peccato che Spike non abbia un telefono, stronze.

    Ad ogni angolo venivano avvicinati da donne - e alcuni uomini - che volevano l'autografo di Spike sulle stampe della sua foto segnaletica. Buffy riuscì a sottrarne una da una scrivania e dovette ammettere che era una foto incredibilmente hot; stava sorridendo alla fotocamera come un amante, gli occhi che promettevano piaceri carnali mai visti in questa dimensione, i capelli arruffati, gli zigomi duri e stoici, labbra morbide da baciare. Nascose la foto in una delle tasche del suo cappotto di lana (teneva troppo caldo per la California, ma era davvero carino) e roteò gli occhi mentre Spike si faceva strada nel corridoio flirtando con tutte. Dopo le prime fan, decise di rimanere al suo fianco, ragionando che la loro copertura come marito e moglie devoti richiedeva un piccolo show di gelosia. Falsa gelosia, naturalmente, si diceva mentre fulminava con lo sguardo una segretaria che sembrava avere l'intenzione di palparlo. Inoltre, era il suo sacro dovere proteggere tutte queste persone innocenti da Spike e dalla sua lingua malvagia, molto malvagia. La sua lingua incredibilmente talentuosa e incredibilmente malvagia.

    Spike era più che felice di posticipare la loro uscita dopo il tramonto, specialmente perché la Cacciatrice stava fremendo di irritazione al suo fianco. (Era sempre figa, ma era specialmente figa quando era decisamente incazzata. Gli faceva venir voglia di morsicarle le cosce prima di ucciderla.) Flirtava con tutti (maschi, femmine, non era affatto discriminatorio. O indiscriminato. Una delle due.), si firmava “Spike” con brillanti gesti plateali con gli stessi pennarelli che gli erano stati restituiti dalle prove confiscate, e si crogiolava generalmente nell'adulazione che gli era dovuta per essere il Big Bad.

    Giles li raggiunse alla scrivania all'ingresso, dove vennero consegnate a Buffy le sue copie del Patto col Diavolo, come promesso, ordinatamente pinzate e inserite in una cartellina. Mostrò i denti alla segretaria in un ghigno (sapeva che aveva preparato lei i contratti, perché i Capi della Polizia non fanno certo queste cose) e ficcò la cartellina dentro la scatola di Spike. Giles alzò un sopracciglio; lei mormorò “Più tardi!” sotto voce perché era ancora imbarazzata per come il Capo della Polizia l'aveva raggirata.

    Il viaggio in macchina fu discretamente tranquillo, per lo più perché Spike era troppo indaffarato a spulciare in mezzo alla posta dei suoi fan per lamentarsi per la macchina di Giles, la sua abilità alla guida, la sua rigidità in generale, o almeno non più di una volta ogni cinque minuti. Buffy era risoluta a non guardarlo durante il viaggio, sebbene lo sentì annusare qualche volta, e pensare a quello che lui avrebbe potuto annusare in quella scatola le faceva venire il mal di testa.

    Lo avrebbe preso COSI' tanto a calci nel sedere.

    ---

    Di nuovo nell'appartamento di Giles, Spike accese allegramente il videoregistratore, come se niente fosse, e iniziò a tornare indietro con la videocassetta, poi si diresse in cucina per (presumibilmente) riscaldare una tazza di sangue. Buffy recuperò le proprie carte (dovette scavare in fondo allo scatolone di Spike, il che le fece un po' di ribrezzo) e le porse a Giles, che iniziò a leggerle con un'aria rassegnata alla loro condanna. Dopo un solo paragrafo, abbassò le carte sulla scrivania e premette le dita contro l'attaccatura del suo naso, come se stesse soffrendo terribilmente.

    “Hai firmato queste, Buffy?”

    “Io, ehm…. Siiiiiii.” Ragazzi, se questo soffitto è interessante.

    “Senza leggerle prima?”

    “Beh, sì, ma le guardi. C'era così tanto da leggere. E' come la prima bozza di Guerra e Pace, prima che tagliassero fuori tutta la prolissità.”

    Giles sospirò. (Il suo Sospiro brevettato di Grande Delusione; e dopo tre anni, Buffy era diventata un'esperta nell'interpretare le sfumature delle esalazioni del Sig, Giles.) “Ma se avessi letto almeno la prima pagina, avresti potuto…” Si interruppe, per non ferire i suoi sentimenti o perché il pensiero che la sua protetta non saltasse per la gioia alla prospettiva di leggere pacchi di noiosi documenti legali era troppo difficile da sopportare.

    “Sì, ma…” La voce di Buffy era così piccola. “Era stato così gentile?”

    Giles aprì la bocca per dire qualcosa, poi chiaramente ci ripensò, scosse la testa e ricominciò a leggere.

    Spike emerse dalla cucina, spolverando qualcosa sulla propria Tazza Fumante del Disgusto, e saltellò in modo baldanzoso sul divano, acchiappando il telecomando del videoregistratore. La sigla d'apertura di Passions risuonò attraverso la stanza e Buffy non poté farne a meno, si precipitò da lui con passo pesante e lo colpì alla testa.

    “Oi! Non colpire i capelli! Per cos'era questo, Cacciatrice?” Spike la guardò in cagnesco. Il suo viso la perfetta visione dell'innocenza ferita mentre si lisciava i capelli per rimetterli a posto.

    “PER cos'era QUESTO? Per le ore passate alla stazione di polizia, a guardare delle oche giulive in uniforme a sbavare su di te, e adesso devo pure aiutarti a sistemare lo stupido casino che TU hai fatto!”

    “E qualsiasi altro casino potrebbe causare in futuro,” intercettò Giles, girando una pagina.

    “Veramente?” Giles annuì distrattamente. “Oh, questo sì che è FANTASTICO! E inoltre, INOLTRE, guarda questa stupida cavigliera!” Buffy poggiò il piede in bella mostra sullo schienale del divano, tirando su l'orlo dei pantaloni verdi in pelle per rivelare l'ingombrante arnese.

    “Non ho bisogno di guardare, ne ho uno esattamente uguale,” ribatté Spike in malo modo, anche se i suoi occhi si soffermarono sulla gamba rivestita in pelle, e risalirono con interesse dalla sua caviglia.

    Buffy continuò a brontolare. “Non potrò più indossare gonne, a meno che non indossi degli stivali che la coprano!”

    “Stivali?” Spike lanciò uno sguardo al viso di Buffy, per poi ritornare alla sua coscia. La sua voce scese di tono in modo peccaminoso. “Di che tipo di stivali stiamo parlando? Stivali da combattimento? O stivali di cuoio alti fino alla coscia? Magari con le stringhe fino a qua?” Indicò con il dito un punto sui suoi pantaloni, circa venti centimetri sopra il suo ginocchio. “O qui?” Ripeté il movimento, trattenendo il dito qualche centimetro più in alto. “O...”

    Buffy tirò via il piede dallo schienale del divano, rossa in viso. Per la rabbia, assicurò a sé stessa. “Non cambiare argomento, Mister Non-Posso-Uscire-di-Prigione-Da-Solo.”

    “Ehi, quella cella era SPECIALE!”

    “In che modo? Ti ci eri forse attaccato emotivamente mentre eri lì? Non volevi urtare i suoi preziosi sentimenti?”

    Con gli occhi assassini, Spike aprì la bocca per ribattere, ma fu improvvisamente distratto da qualcosa alla TV. “Oh, fottuto inferno. Adesso ho perso quello che è successo a Timmy.” Riprese in mano il telecomando e premette ‘rewind.’

    “Oh certo, perché le prove e le tribolazioni di una stupida BAMBOLA inventata sono più importanti della tua attuale e reale miseria causata dal tuo stupido vandalismo e dai tuoi stupidi giochi fatti con la polizia e i tuoi stupidi... I tuoi stupidi capelli ossigenati!”

    “Beh.” la voce di Spike era pratica mentre faceva scorrere le immagini all'indietro sullo schermo, fino alla fine dei titoli di testa. “E adesso che cosa ti hanno fatto i miei capelli?”

    Giles si schiarì la gola. “Buffy, se non sei troppo impegnata a minacciare l'indifeso-ma-seccante, posso avere una parola con te?”

    Buffy colpì Spike di nuovo per sicurezza e tornò alla scrivania, tirando fuori uno sgabello. Giles stava raddrizzando il mucchio di carte con un'aria da perfettino che indicava che ci sarebbero state delle cose molto brutte nel suo futuro. “Allora, in che cosa mi sono cacciata?”

    “Sfortunatamente, una situazione veramente delicata. Prima di tutto, hai acconsentito a supervisionare Spike nel suo lavoro di sistemazione di tutti i danni che ha causato nella sua notte di vandalismo ubriaco.”

    “Beh, che cosa significa, ridipingere sopra qualche graffito?”

    “La lista dei danni che ha causato è abbastanza sostanziale. Non sarei sorpreso se ci volesse più di una settimana, pure con i turni che vi hanno scritto.”

    “Però dice 'supervisionare', giusto? Quindi posso far fare tutto il lavoro a lui?” Magari posso anche procurarmi una frusta. E fargli cantare delle canzoni da miniera nel frattempo.

    “Sì, è un piccolo sollievo. Tuttavia, fammi tornare indietro sulla tabella dei turni che vi hanno preparato. Hai anche acconsentito a pulire, rimuovere e riparare qualsiasi nuovo vandalismo che Spike potrebbe fare in futuro, oltre che a pagare una cospicua cifra di risarcimento alla Città di Sunnydale e ai proprietari delle cose danneggiate, in caso di recidività.”

    “Quanto cospicua?” Buffy si alzò, sentendo il bisogno di prendere a pugni qualcosa. Il 'qualcosa' continuava a guardare la sua telenovela, facendo finta di ignorare la conversazione che stava avvenendo dietro di lui.

    Giles si fece serio. “Abbastanza significativa da farti tagliare il budget per le spese al centro commerciale e possibilmente farti cercare un lavoro a part-time, dal momento che tua madre sarebbe poco felice di prendersene tutta la responsabilità finanziaria.”

    Buffy fece scrocchiare le nocche delle proprie mani. “Okay. Buono a sapersi. E' tutto là?”

    “No, sfortunatamente. Hai anche acconsentito, per iscritto, firmando ad ogni punto significativo, ad accettare la piena responsabilità legale, non solo per il vandalismo di Spike, ma anche per qualsiasi altro crimine che potrebbero collegare a lui d'ora in poi. E questo include, naturalmente, omicidio – del quale non è più capace attualmente, ma che potrebbe ancora compiere in futuro – ma anche furto dai negozi, reclami per rumori molesti, intossicazione in pubblico, estorsione, e qualsiasi altra offesa civica, infrazione, misfatto o reato che Spike è capace di commettere. I quali immagino siano molti.”

    “Oh Dio.” Buffy scorse velocemente la lista mentale dei crimini che avrebbe ancora potuto commettere Spike. La cosa non fu veloce, perché la lista era molto lunga. E quelli erano solamente i crimini di cui lei era a conoscenza. “Oh Dio.”

    “Da quello che ho capito, loro non sono in grado di perseguire legalmente Spike per i suoi crimini, perché agli occhi della legge lui non esiste. Tu, tuttavia, ESISTI, e loro sono determinati a ritenerti responsabile al suo posto.”

    Buffy guardò in cagnesco verso la schiena di Spike. Era meglio se quello che aveva sentito non fosse stato un risolino, altrimenti l'avrebbe impalettato lì al momento, su due piedi. “PER FAVORE mi dica che c'è un modo per aggirare tutto questo.”

    “Cercherò tra le tue opzioni legali, naturalmente, ma al momento abbiamo un problema più importante. Presumo che tu abbia preso nota di quello che è richiesto per la pulizia della via principale?”

    “Ha detto qualcosa riguardo le sette di mattina, domani. Giusto?” Buffy si lasciò cadere nuovamente sullo sgabello. “Oh, Dio, quanto presto mi dovrò svegliare adesso? Già non dormo quasi nulla! Mi verranno fuori le borse sotto gli occhi! Ma non le piccole borse chic di Gucci, le enormi borse da viaggio Samsonite! La mia faccia diventerà il reparto borse di Sears!” (NdT. Una catena di negozi canadese)

    Giles chiuse gli occhi brevemente. “Sì, naturalmente, ma è questo l'unico problema che vedi con i turni che vi hanno organizzato?”

    “Beh, avrò problemi ad arrivare in orario con le lezioni…”

    “Intendo specificatamente per l'appuntamento alle 7 di mattina davanti alla banca.”

    Buffy lo guardò con aria d'attesa.

    “All'aperto.”

    “…Sì?”

    “Dopo l'alba.”

    “Uh-huh?”

    Per Dio, è come cercare di cavare sangue da un muro. Giles gesticolò verso Spike, sdraiato confortevolmente sul divano, con il telecomando in mano. “Con un VAMPIRO.”

    “Oh. Ohhhhh!”

    Spike fece spallucce, senza nemmeno voltarsi. “Può sempre pulire la Cacciatrice.”

    Buffy lo guardò velenosamente. “O possiamo sempre lasciarti bruciare nel bel mezzo della via principale. E noi potremo tostarci i marshmallow e anche altre parti di Spike.”

    “Certo, ma in quel caso dovresti arrangiarti da sola a fare le pulizie.” Spike ridacchiò da sopra la spalla, tenendo un occhio sulla TV.

    Buffy avrebbe voluto ribattere con un'altra battuta brillante, ma il suo cervello si era arenato sulla tangente delle altre parti di Spike, e la questione se era meglio la combinazione cracker/marshmallow/Spike/cioccolata/cracker contro cracker/marshmallow/cioccolata/Spike/cracker stava occupando tutto il suo spazio cognitivo. Per qualche ragione, la combinazione cracker/Spike/marshmallow/cioccolata/cracker non era stata nemmeno presa in considerazione… Oh aspetta, perché sarebbe stato un crimine non mettere Spike vicino alla cioccolata.... Oooh! Però si potrebbe rompere la tradizione e andare con cracker/cioccolata/marshmallow/cioccolata/Spike/cioccolata/cracker… Oh buon Dio, cosa c'è di SBAGLIATO in me? Buffy rivedette velocemente le sue immagini mentali per includere Estremamente Tostato Spike al posto di Estremamente Gustoso Spike. Ora andava meglio.

    Giles stava parlando da un pezzo, apparentemente, ma siccome le prime frasi che erano venute fuori dalla sua bocca erano alcune espressioni britanniche incomprensibili e senza senso, immaginò di non aver perso molto.

    “…sono sicuro che possiamo trovare una soluzione che permetta a Spike di praticare i suoi doveri civici senza andare a fuoco.”

    “Perché non chiamiamo gli Scoobies? Non abbiamo avuto una riunione urgente da almeno 36 ore. E' ora.” Inoltre, qui ci sono ancora biscotti, e se non riesco a farli mangiare ad altre persone, molto presto non riuscirò più ad entrare nei miei pantaloni molto costosi che abbelliscono il mio sedere.

    Non lasceremo MAI PIU' andare Willow vicino al Forno del Rimorso.

    ---

    Spike era poco entusiasta in vista dell'inevitabile invasione degli imbecilli, ma dovette ammettere che guardare Buffy camminare nervosamente avanti e indietro per l'ingresso di Giles, dibattendo con Giles per il miglior modo di presentare la situazione ai maledetti Scoobies, era una bella vista. Quei pantaloni abbracciavano il suo dolce sedere proprio nel modo giusto. Aggiunse quei pantaloni verdi di pelle alla sua lista mentale delle Cose che Buffy Dovrebbe Indossare Quando la Uccido. Giusto dopo gli stivali con i lacci alti fino alle cosce che sperava disperatamente possedesse veramente. (La lista partiva con “Senza Biancheria Intima” e aveva dozzine di voci. Aveva avuto molto tempo per pensarci, ultimamente.)

    Mentre Giles era occupato, si servì l'eccellente scorta di Scotch premium che Giles teneva in un decanter di cristallo (e la mise nella tazza 'bacia il bibliotecario', così se Giles avesse guardato nella sua direzione, avrebbe pensato che stesse sorseggiando solamente del sangue. Il che era una specie di crimine, visto che i buoni liquori meritavano un buon bicchiere, ma avrebbe prevenuto futili discussioni, lasciando libero Spike di focalizzarsi della questione più importante di infastidire la Cacciatrice.) Visto che c'era, sottrasse senza permesso anche una buona scorta del liquore di bassa qualità che portò fino al divano e nascose tra i cuscini, dove poteva appoggiare sopra il suo spolverino e raggiungerli facilmente. Un Flagello d'Europa ha bisogno di Litri di Liquore.

    Di fatto, gli Scoobies erano così maledettamente prevedibili e irritanti, che avrebbe almeno potuto giocarci sopra. Poteva bere ogni volta che Buffy si comportava da stronza. Oppure ogni volta che mostrava il suo sedere perfetto e mordicchiabile. O qualsiasi altra parte perfetta. (Fece una pausa nei suoi pensieri per ammirare alcune di queste parti appena nominate, e prese un sorso.)

    Giles era una tale collezione di abitudini e fissazioni che, se le avesse usate come scusa per bere, sarebbe svenuto prima che la riunione arrivasse a metà. (Il che aveva un certo appeal, ma non si fidava ancora del tutto di questi cretini e aveva paura che potessero polverizzarlo nel sonno.) Dopo averci pensato sopra per un po', decise che avrebbe seguito due colonne gemelle di sarcasmo. Avrebbe fatto due sorsate se questo si rivelava al di sopra delle capacità degli Scoobies, e ogni qualvolta Giles avesse bevuto a sua volta. (Cosa che faceva quasi quanto Spike. Per un uomo senza lavoro, non aveva certo tagliato il budget per i liquori.)

    La strega era semplice. Bevi ogni volta che si offre di fare un incantesimo. E ogni volta che piange per il ragazzo-cane. Questo suonava già bene.

    Avrebbe bevuto ogni volta che Xander avrebbe aperto la bocca, perché voleva bere ogni volta che Xander apriva la bocca.

    Anche la Ragazza Demone era interessante. Profondità nascoste in quella ragazza, e ognuna di queste profondità nascoste era riempita fino all'orlo con pensieri sul sesso. (Sesso con Xander, che era già abbastanza rivoltante da immaginare per Spike, ma era ok per il sesso come regola generale.) Quindi ovviamente, avrebbe bevuto ad ogni menzione di sesso, con una doppia sorsata se questo provocava lo sconvolgimento del suo patetico fidanzato. Anche se menzionava la sua recente umanità, o i suoi giorni come un demone della vendetta.

    Il campanello suonò. Spike si sistemò più comodamente sul divano. Sarebbe stato divertente.

    ---

    Sopra una pizza (e i biscotti), Giles e Buffy spiegarono la nuova situazione imbarazzante al gruppo.

    “Quindi, devi controllare Spike? Renderlo un buono ed onesto membro della società?” Willow era solidale. “Ehi, potrei fare un incantesimo! E renderlo del tutto compiacente!”

    Spike prese un sorso.

    “No grazie, Will,” Buffy si affrettò a rispondere. “Penso sia meglio evitare le scorciatoie. Pensa a tutto quello che potrebbe andare storto.” Indirizzò a Willow uno sguardo significativo.

    “Oh, come quella volta che hai limonato con Spike 24 ore su 24 7 giorni su 7. Ma mi hai detto che…”

    “Che era disgustoso e rivoltante e che non si ripeterà mai più, GIUSTO?” Buffy diede un calcio a Willow sotto al tavolo. Spike la guardò in cagnesco e prese un sorso.

    “Sì, facciamo di tutto per evitarlo. Non potevo nemmeno vederli e avrei voluto lavarmi gli occhi con la candeggina.” Giles prese un sorso di Scotch. Spike ne prese due.

    “Allora, come impedire che il Malvagio Nonmorto se ne vada a spasso* per i cavoli suoi?” Xander si voltò verso Giles. “E' qualcosa che fanno gli Inglesi, giusto? Tipo mettere il gambero sulla Barbie?” Spike prese un sorso. (NdT: questa deriva da una pubblicità australiana degli anni '80 con Paul Hogan (quello di Crocodile Dundee) e gioca sul fatto che gli australiani chiamano 'Barbie' il barbecue e che i gamberi sono un cibo molto consumato in Australia (ma pensa... O_O))

    “Sì, certo, lo facciamo giusto prima di entrare nell'entroterra australiano e cacciare canguri con i boomerang e celebrare la cosa con un concerto d'incitamento fatto con i didgeridoos (NdT: strumento musicale degli aborigeni),” Giles rispose a Xander. “Quella è l'Australia, idiota. Ed anche un maledetto e ridicolo stereotipo.” (NdT: Penso che l'autrice abbia fatto questa parentesi, perché Xander dice 'walkabout' per andarsene in giro, che significa anche il viaggio degli aborigeni australiani) Questo fece terminare a Spike la tazza della roba buona, così la riempì di nascosto con la scorta che teneva sul divano, non senza uno sguardo nostalgico al decanter di cristallo.

    “Sta indossando una cavigliera,” spiegò Buffy. “Suona non appena lui si allontana più di quindici metri da me.”

    “Aw, Spike è incatenato alla cuccia, adesso? Povero cucciolo!” Xander fece il labbretto in direzione di Spike. Spike roteò gli occhi e prese un sorso.

    “Xander, questo sarebbe MOLTO più divertente se anch'io non stessi indossando questo prezioso esemplare di cavigliera gioiello non molto attraente.” Buffy tirò fuori la gamba ed espose la cavigliera.

    “Ah, cavolo, scusa Buffster.” Spike prese un sorso mentre tutti si sporgevano in avanti per ammirare l'arnese luccicante.

    “Non puoi romperlo?” Suggerì Anya. “Non sembra così robusto.”

    “Ci ho provato,” ammise Buffy con il broncio. “E' rinforzato in qualche modo. Forse persino con la magia. Non riesco a smuoverlo. E ciò mi ha sorpreso, visto che alla stazione di polizia nessuno sembrava realizzare quello che Spike è veramente, o avesse la minima idea del sovrannaturale. No, questa cosa è fatta per stare lì.” Si abbassò per indicarla con il dito. Con gli occhi fissi sulla sua scollatura, convenientemente diretta verso la sua direzione, Spike prese una lunga e lenta sorsata, e strattonò il bordo dello spolverino sopra il cavallo dei suoi pantaloni. Mentre lei continuava ad armeggiare con la cavigliera, rivelando occasionalmente e di sfuggita un capezzolo, si chiese, offuscato dall'alcol, se qualcuno se ne sarebbe accorto se si fosse masturbato lì sul posto. O se gli importava se qualcuno se ne sarebbe accorto.

    Non lo seppe mai, ad ogni modo, perché la fantasia della cacciatrice piegata in avanti in tutta una serie di modi interessanti sopra tutta una serie interessante di cose fu interrotta bruscamente dalla detestabile voce di Xander. Quello ruppe considerevolmente l'atmosfera. Ma gli fece fare un sorso, almeno.

    “Quindi non solo lui non può allontanarsi più di quindici metri da te, ma anche tu non puoi allontanarti più di quindici metri da lui? E' così ingiusto!” Xander era comicamente stressato.

    “La tua capacità di cogliere l'ovvio è degna di nota,” mormorò Giles. Spike prese un sorso.

    “Dillo a me.” Buffy guardò Spike in cagnesco, che stava tenendo il broncio nella sua direzione e aveva le palpebre mezze abbassate. “Siccome non ho una vita, ora devo anche pianificare la mia mancanza di vita intorno a quel pazzo non-morto. E' una schifezza.” Spike decise che questa non era abbastanza da stronza né abbastanza sexy per berci sopra.

    “Omiodio, dove hai intenzione di dormire?” Willow sventolò le mani in agitazione.

    “Dormire?”

    “Beh, lo sai che non possiamo ospitare dei ragazzi durante la notte al dormitorio. Inoltre, non sono... troppo incline a condividere il mio spazio con qualcuno che ha cercato di uccidermi lì giusto un paio di settimane fa. Senza offesa,” disse a Spike con sincerità.

    “Nessun problema,” rispose lui, sembrando segretamente compiaciuto. “Puoi sempre stare qui, Cacciatrice. Condividere la mia vasca e le catene.”

    Questo sì che evocò delle immagini interessanti nella mente di Buffy. Con un bagno pieno di bolle coinvolto nel mix. Ma senza il dormire. Focalizza, Buffy!

    Giles sospirò. “Spike, questo è il mio appartamento, e mi prendo cura io degli inviti. Buffy, se lo desideri puoi stare nella stanza degli ospiti. Visto che Spike è già, disgraziatamente, stabilito qui, sarebbe senza dubbio la soluzione più semplice al momento.”

    “Come, la Cacciatrice riceve il suo bel letto comodo con le lenzuola di seta, e io mi becco la maledetta vasca da bagno e vengo legato alle sedie? Cosa verrà dopo, la vergine di ferro?”

    “Quello che non hai preso in considerazione, Spike, è che a me PIACE Buffy.” Giles prese un sorso, seguito a ruota da Spike. “Inoltre, non possiedo lenzuola di seta. Sono di cotone egiziano.”

    “Oh, molto chic.” Che peccato; Spike avrebbe gradito molto l'immagine della Cacciatrice che scivolava tra le lenzuola di seta. Il rosso sarebbe andato bene. Lui stava bene con il rosso.

    “Non preoccuparti, Spike. Adesso che sono abbastanza sicuro che non cercherai di ucciderci nel sonno, e che sono state messe in atto delle misure per prevenire la tua fuga, sono disponibile a permetterti di... dormire sul divano.” Giles storse il viso in una smorfia di rassegnato disgusto.

    “Significa che non userete più le catene?” disse Anya allegramente. “Perché Xander ed io abbiamo già scelto la parola di sicurezza, e…”

    “ALLORA!” Xander interruppe. Spike prese tre sorsi. “Adesso che abbiamo chiarito dove dormirete, che altro dovremmo sapere, Buffinator?”

    “Sono ancora un po' confusa riguardo certi dettagli,” disse Willow, storgendo le labbra. “Se non sanno niente di vampiri, del soprannaturale e delle Cacciatrici, perché hanno rilasciato Spike a te?”

    Spike guardò Buffy in modo lascivo. Buffy guardò Giles in malo modo. Giles guardò il soffitto.

    “….Ok, c'è un po' di imbarazzo qui.” Willow sorrise rassicurante. “Dobbiamo tornare a 'chi ha detto cosa'?”

    Alla fine, Giles sospirò. “Abbiamo detto loro che Buffy era sua moglie.”

    “Oh, congratulazioni!” Anya era raggiante.

    “Sua moglie?” Xander tornò a sedersi di botto di fianco ad Anya. Spike prese un sorso. “Willow, non hai…”

    “No! No, lo giuro. Niente incantesimi.” Gli occhi di Willow erano comicamente enormi.

    “Non la sua vera moglie,” Buffy si affrettò a chiarire. “Gli abbiamo totalmente mentito. Ma è quello che pensa la polizia, e immagino che dobbiamo continuare a farglielo pensare, se vogliamo restare fuori di galera.”

    Il viso di Xander era un misto di shock e repulsione. “Posso solo dire, BLEAH?” Spike prese un sorso.

    “Se siete sposati per finta, è socialmente richiesto che dobbiamo comprarvi un regalo? Da quello che ho potuto capire, la tradizione vuole una pentola per la fonduta. O forse un tostapane.” Anya si accoccolò contro Xander. “Adesso che sono una fidanzata, sono eccitata di abbracciare la tradizione dello scambiarsi i regali di coppia, dove si fa il regalo ed entrambi firmiamo il biglietto. Il che non è solo romantico, ma si risparmia pure la metà, così è davvero una gran cosa.” Spike prese un sorso.

    “Sono abbastanza sicura che possiamo saltare il tostapane,” disse Buffy sarcasticamente. Anya sembrò delusa.

    “Se volete veramente farci un regalo, dei soldi in contanti sarebbero FANTASTICI.” La voce di Spike era lievemente strascicata.

    “Oh, bene!” Anya diede un colpetto a Xander giocosamente. “Tesoro, dovrai aiutarmi a scegliere un bel biglietto. Fare la cosa insieme ne migliora il significato.” Lui fece uno strano suono strangolato con la gola e Spike ci pensò per un po', fece spallucce, e prese un sorso.

    “Per caso la Hallmark ha una linea per le condolianze-per-il-vostro-finto-matrimonio-con-il-vostro-peggior-nemico? Forse un abbiate-un-giorno-polveroso?” scherzò Buffy.

    “Mmmm.” Giles alzò il bicchiere in un ironico cin-cin. “Quando t'importa abbastanza da mandare il meglio.” Anche Spike alzò il proprio bicchiere e bevve due volte.

    “Allora,” disse Willow nervosamente. “Penso che ora abbiamo la storia completa. Però non mi è chiaro perché, sapete, ci stiamo facendo una riunione. Voglio dire, è tutto così… interessante, ma sta occupando tutto il martedì sera e io ho dell'avvilimento da esercitare. E anche dei compiti da fare. Ok, magari non i compiti, visto che li ho finiti subito dopo le lezioni, ma, sapete, l'avvilimento. Con la musica country.” Spike prese un sorso.

    “Sì, beh,” iniziò Giles. “Sono certo che abbiamo menzionato il fatto che Buffy deve supervisionare il lavoro di pulizia della strada principale da parte di Spike, che inizia domani alle sette di mattina.”

    Willow annuì, comprendendo istantaneamente. “Posso vedere come questo possa essere un problema, con il fatto che Spike sia un vampiro.” Giles si sforzò di non lanciare un'occhiataccia a Buffy.

    “E siccome Buffy sfortunatamente ha già accettato questi orari, è necessario trovare un modo affinché Spike possa, er, lavorare.”

    “Quindi, dobbiamo trovare un modo per proteggere Spike dal sole.” Willow assunse un'espressione pensierosa. “La strada principale non ha una grande zona d'ombra affidabile, quindi dubito che possiamo utilizzare le ombre già presenti... Ooooh, ma ho letto qualcosa su questo GRANDE incantesimo!”

    “NO!” Urlarono Spike, Giles, Buffy e Xander tutti all'unisono.

    Guardando Xander in cagnesco, Spike prese due sorsi. “Mi dispiace, Rossa, ma non ho intenzione di affidare la mia preziosa pelle color bianco-giglio alla magia.”

    Xander lo guardò in cagnesco a sua volta. “Sì, io non avrei nessun problema con l'arrostimento di Spike. E' la parte degli, sapete, degli attacchi dei demoni, la cecità e... disturbanti nuove relazioni, di cui sono preoccupato. Del tipo, e se la prossima volta finissi IO col baciare... Bleah!” Spike prese un sorso.

    “Ew,” Buffy e Willow furono d'accordo, anche se per differenti ragioni.

    Anya sembrava pensierosa. “Veramente, io penso che uno spettacolo del genere sarebbe abbastanza eccitante. Voglio dire, Xander è il mio amore, e Spike…”

    “ASSOLUTAMENTE no!” Interruppe Spike, prendendo un sorso. E prendendone un altro, notando l'espressione a bocca spalancata di Xander.

    “Okay, allora, se non un incantesimo per…” Willow si girò verso Xander, il quale stava ancora cercando di processare l'ultima affermazione di Anya. “Pensi che le tue abilità da carpentiere siano disponibili per costruire una tenda? Una che possiamo muovere all'occorrenza, con lo spostamento del sole?”

    “Abilità da carpentiere?” proferì Xander, sembrando ancora un po' turbato. “Non ho ancora abilità da carpentiere. Il mio lavoro temporaneo di costruzione era tutto uno scavare buchi, e adesso sono tornato a consegnare di nuovo le pizze.” Spike prese un sorso, ridendosela.

    Anya si accoccolò nuovamente contro di lui. “Penso che tu sia sexy, anche quando sai tutto da acciughe.” Xander la abbracciò di ricambio, cercando conforto in quel mondo tutto sottosopra. Spike decise che le acciughe (e il fattore Xander) cancellavano tutto il ‘sexy.’ Niente bevuta su questo.

    “L'idea di un rifugio temporaneo sembra utile,” meditò Giles. “Dovrebbe essere qualcosa che può essere facilmente spostato e che possa fornire un'ombra abbastanza forte.”

    “Ehi, che ne pensate di quelle tende di plastica montabili? Come quelle che usano alle fiere dell'artigianato?” intercettò Buffy. “Senza usare la falegnameria!”

    “Il vinile con il quale sono fatte non è molto grosso,” disse Giles dubbiosamente.

    “Possiamo aggiungere degli strati all'interno! Incollarli, così anche una raffica di vento improvvisa non possa rovinare tutto il nostro duro lavoro.” Willow stava sorridendo. Risolvere un buon problema era divertente quanto passare la serata ad avvilirsi.

    “Allora, che si fa, il reparto campeggio del centro commerciale?” Buffy raccolse uno spicchio freddo di pizza e lo osservò pensosamente. “Lì vendono anche le sedie pieghevoli, giusto? Visto che devo supervisionare il lavoro forzato e sono abbastanza distrutta.” Mordicchiò un pezzo ai peperoni. Guardando la sua lingua, Spike prese un sorso. “Mi chiedo se vendono ancora le fruste.” Spike si strozzò con lo Scotch. Sì, per favore.

    “Buffy,” disse Willow seriamente. “la schiavitù non è divertente.”

    “No, certo che no,” rispose Buffy beffardamente. “E solo che, sai, si tratta di Spike. Questo lo rende un po' divertente, no?” Assolutamente stronza. Sorso.

    Giles sollevò lo sguardo dalla lista degli acquisti da fare che aveva abbozzato velocemente. “Buffy, comprendo che questo è stato un giorno molto difficile, e che domani ti devi alzare presto, ma penso che sia poco saggio saltare la ronda stanotte.”

    Buffy s'illuminò a questo. “Uccidere delle cose sarebbe ottimo. Inoltre, forse posso rintracciare quei commandos in borghese e fargli togliere quel chip da Spike, così posso ucciderlo senza essere punita. Sono tutta a favore dell'impunità.” Iniziò a caricarsi di armi allegramente.

    “Oh, certo,” mormorò Spike, prendendo un sorso. “Continua a sbattermelo in faccia che la Signora della Casa può uccidere cose e invece il povero vecchio Spike non può.”

    Buffy roteò gli occhi, soppesando un paletto in mano. “E' questo tutto quello che ti è rimasto dalla mia affermazione? Non il mio intento di uccidere TE?”

    Spike sorrise malvagiamente. “Ho sentito prima il pezzo in cui parlavi di farmi togliere il chip. E senza il chip, troverai che uccidere Spike non è la passeggiata nel parco che ti aspetti. Potresti ritrovarti coinvolta in una bella battaglia.” Fece spallucce. “E anche se me ne vado così, almeno ho avuto il mio ultimo assaggio di violenza.” La guardò con la coda dell'occhio. “O forse un assaggio di te.” Prese un sorso.

    “Sì, lo so. Il mio collo è il tuo calice eccetera eccetera.” Buffy continuò a rimestare nel baule delle armi di Giles. “Ha un'ascia qui, signor Giles?” Spike ringhiò qualcosa a proposito di tornare alla stazione di polizia per avere un po' di fottuto rispetto, ma Buffy lo ignorò. Quindi prese un sorso. Poi, guardandole il sedere mentre si piegava in avanti sul baule, ne prese un altro.

    “Penso che l'ascia si trovi, er, nel portaombrelli.” Giles la stava guardando con gli occhi stretti.

    “Evvai, eccola qui.” Buffy fece fare all'ascia un giro sperimentale, poi si girò verso il gruppo. “Allora, Xander e Anya, va bene se andate voi a recuperare tutto l'occorrente al centro commerciale?”

    Xander, la cui psiche nel frattempo sembrava guarita in qualche modo, annuì. “Sicuro, Buff. Compra al centro, compra…”

    Buffy lo interruppe e Spike prese un sorso. “E Giles, lei e Willow siete disposti a fare qualche ora di ricerca? Almeno fino a che non ritorno dalla ronda? Per capire come tirarmi fuori da questo casino, legalmente o con la magia.”

    “Puoi contare su di noi!” cinguettò Willow. Giles si versò più Scotch.

    “Ok, allora. Spike, puoi... non rompere alcuna legge? Per le prossime ore?”

    Spike gesticolò con la mano distrattamente, mentre tracannava il resto della sua bibita.

    “Lo prenderò come un sì. Ragazzi, grazie per il vostro aiuto.” Buffy controllò nuovamente le armi che aveva preso (notando allarmata che il solito paletto che infilava in vita non ci stava più – basta biscotti!) e si diresse con passo deciso verso la porta per effettuare un pestaggio catartico delle creature della notte.

    Giles chiuse gli occhi con stanca rassegnazione. Sapevo che se ne sarebbe dimenticata…

    Alcuni secondi dopo, l'appartamento fu riempito da un orrendo ed assordante BEEP! …BEEP! …BEEP! Xander fece un salto, Willow emise un piccolo urlo ed Anya guardò il soffitto con aria pensierosa. Spike imprecò sottovoce e guardò con disgusto la propria cavigliera. Giles prese un altro sorso di Scotch, seccato. Spike spostò il proprio sguardo disgustato verso la sua tazza ormai vuota.

    Il suono si fermò improvvisamente.

    Buffy spalancò la porta, attraversò il soggiorno con passo pesante, afferrò Spike per un braccio, e tornò fuori con passo pesante, trascinando Spike dietro di sé. La porta sbatté. Poi ci fu un lungo momento di silenzio. Dolce e beato silenzio.

    “Bene, allora,” disse Giles infine, buttando giù quello che rimaneva del suo bicchiere. “Torniamo a lavorare. Avanti.”




    Fine del terzo capitolo




    Note dell'autrice:

    Penso di aver azzeccato tutte le bevute. Se pensate che me ne sia sfuggita qualcuna, fatemi sapere.

    Citazioni gratuite (o quasi) da: Saturday Night Fever e Bruce Campbell VS. Army of Darkness
     
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  15. Silvia_1899
     
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    Agahahagaghhah!!!!! Quante risate mi sto facendo con questa storia!!!
    È uno spasso e mi sfrego le mani a pensare a cosa potrà accadere tra quei due, anche perché non mi ricordavo che questa ff fosse così sexy!!!

    Spike è irresistibile!! very sbav!!! :woot:
    Povera Buffy!!!! Si beh per modo di dire... beata lei! :shifty:
    Io li adoro!!!
    Grazie mille, non vedo l'ora di continuare a leggerla!! :rolleyes:
     
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145 replies since 27/5/2016, 13:54   2804 views
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