Light Blue

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  1. spuffy93*
     
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    N.d.A. Purtroppo su alcuni argomenti internet è piuttosto riluttante a rilasciare informazioni.
    All'interno della storia ci saranno vari processi per la conservazione di cibo e pelli che purtroppo non sono totalmente veritieri. Ciò che ho potuto trovare online era molto ristretto e quel che non era spiegato l'ho dovuto inventare un po' io.
    Alcuni metodi sono ripresi anche dai libri di Michelle Paver, che sembrano abbastanza seri.
    Quindi abbiate pietà se alcune cose non tornano e prendetela per quello che è: una storia.
    Oltretutto ho cambiato gli abiti che Buffy indossa nella puntata 4x03 per darle cose che potessero durare più a lungo...

    N.d.A2 Visto che qui non mi converte in automatico il corsivo in corsivo ricordatevi che (" ") è un dialogo parlato (' ') così è un pensiero
    Have Fun


    2. Cibo

    Spike e Buffy camminavano da alcuni minuti ormai nel silenzio più assoluto. Adesso anche Buffy riusciva a sentire il rumore dell'acqua che scorreva.
    “Alcune di queste piante sono simili a quelle che conosco sulla nostra terra, è... strano.” disse il vampiro continuando a guardarsi intorno.
    “Conosci le piante?” chiese Buffy fermandosi e guardandolo stupito.
    “Ricordi della mia vita passata...” borbottò Spike superandola senza fermarsi. “Muoviti cacciatrice, ci siamo quasi.”
    La ragazza ancora stupita dalla rivelazione del vampiro riprese a camminare.
    'Spike conosce le piante, chi se l'aspettava. Sul diario degli osservatori c'è scritto che in vita era un uomo di bassa cultura e classe sociale... a quanto pare sbagliavano.”
    “Chi eri?” chiese curiosa Buffy.
    “Nessuno.” rispose bruscamente il vampiro e la cacciatrice capì che sarebbe stato inutile pressarlo per altre risposte. “Siamo arrivati.” annunciò poi inutilmente.
    Il ruscello non era molto ampio, pochi metri, molto probabilmente non era nemmeno molto profondo ma sarebbe servito allo scopo.
    Assetata Buffy si avvicino e iniziò a bere.
    “Il sole sta iniziando a calare cacciatrice.” le disse Spike. “Ancora una, massimo due ore prima che faccia buio... sempre se qui farà buio... comunque dovremo fermarci, meglio riposare e oltretutto non so te ma inizio ad avere fame.”
    “Cosa mangeremo?”
    “Tu? Non so, ma io ho intenzione di catturarmi un esemplare di fauna locale.” rispose il vampiro ghignando
    “Cosa!? E io che faccio? Ho solo un pugnale e non ho mai cacciato degli animali! E dopo averli uccisi? Come li mangio? Non sono capace!” iniziò a lamentarsi preoccupata Buffy.
    “E con ciò? Impara...” disse alzando le spalle il vampiro.
    “Morirò di fame!”
    “Che mi importa, se non sai nemmeno le basi della sopravvivenza come puoi essermi d'aiuto? Oltretutto se muori la tregua finirà e io avrò sangue di cacciatrice pronto all'uso.” finì lui leccandosi le labbra.
    “Ma se io muoio rimarrai da solo in un luogo sconosciuto e potenzialmente ostile..” fece notare lei disperata sperando che le sue stesse paure si riflettessero almeno in parte nel vampiro.
    Spike si fermò a riflettere per qualche istante.
    “E oltretutto per dissanguare un animale dovrai ucciderlo, giusto? Che ti costa aiutarmi a capire come renderlo mangiabile?”
    Il vampiro ammise a se stesso che la donna aveva dei punti a suo favore e in fondo non voleva veramente che la cacciatrice morisse di fame. Era una guerriera e come tale aveva il diritto di andarsene combattendo con un degno avversario.
    “Potresti avere un punto.” ammise alla fine. “Tieni.” disse lanciandole una piccola ascia. “A me non serve, prendila tu, io ho le mie armi sempre a disposizione.” aggiunse cambiando volto. “Pensa a trovare un posto dove accamparci e ad accendere il fuoco. E non preoccuparti, ti troverò.” concluse sorridendo lanciandole il suo accendino prima di sparire nella fitta boscaglia.

    Buffy si addentrò nella boscaglia per raccogliere la legna e allo stesso tempo cercare un luogo adatto al loro pernottamento, riparato dal vento, ampio abbastanza da permettere ad entrambi di sdraiarsi comodamente vicino al fuoco e possibilmente senza radici che rendessero scomodo riposare. Non fu molto facile ma dopo una mezz'ora aveva il posto perfetto e una buona catasta di legna sia secca che verde per accendere un bel fuoco.
    La cacciatrice si mise a ripulire uno spazio al centro, lo circondò con alcune pietre per impedire alle fiamme di spandersi troppo e avviò il fuoco.
    Le fiamme avevano appena preso abbastanza vigore da poter bruciare i ciocchi più grossi quando Spike comparve nella piccola radura.
    “Vieni, ho bisogno di una mano con la tua cena.” disse il vampiro appena Buffy si accorse della sua presenza.
    La cacciatrice aggiunse un altro ciocco prima di seguire Spike fino al ruscello.
    Vicino alla riva giaceva un animale che le ricordava un po' un grosso maiale.
    “Sai, è molto strano, credevo che fossimo su un pianeta completamente diverso dalla terra, ma questo sembra un cinghiale.” le disse il vampiro. “E mentre cacciavo credo di aver visto anche delle impronte che sembravano d'orso.”
    “Questo che vorrebbe dire? Il sole è blu Spike, sulla terra è giallo...” gli fece notare la donna.
    “Credo che siamo in una diversa dimensione. Questa potrebbe essere comunque la terra.” spiegò il vampiro. “Adesso però concentriamoci sulla carcasse, se ci sbrighiamo possiamo mettere ad essiccare una parte della carne.”
    Spike e Buffy unendo le loro forze riuscirono a spellare e eviscerare velocemente l'animale.
    “Per adesso liberiamoci semplicemente di tutto.” disse il vampiro a lavoro finito. “Ma se la nostra permanenza dovesse allungarsi dovrò insegnarti a lavorare meglio la carcassa.”
    Buffy iniziò a gettare le interiora nel fiume, per evitare che attirassero animali selvaggi, quando Spike la fermò all'improvviso.
    “Aspetta.” disse bloccandola prima che potesse gettare lo stomaco. “Quello tienilo. Non ci sarà sempre possibile camminare vicino al ruscello. Potremo fare una borraccia con quello, basterà lavarlo attentamente.”
    “Eww...” esclamò disgustata dall'idea di bere dallo stomaco di un animale.
    “Summers, fidati, dopo che l'avrò lavato per bene non te ne accorgerai. Oltretutto non mi sembri in grado di poterti lamentare, o questo o niente.” spiegò sbrigativamente Spike e Buffy si ritrovò ad accettare la cosa senza protestare oltre. Durante tutto il tempo in cui avevano lavorato sulla carcassa il vampiro sembrava saper il fatto suo e quindi la cacciatrice decise di fidarsi di lui.
    “Aiutami a tagliare a strisce sottili il fegato e la carne morbida. Useremo le coste e le cosce per stasera e domani mattina. Quello che avanzerà dopo lo butteremo.” la istruì il vampiro. Quando il lavoro fu compiuto Spike prese una pietra dal fiume, la pulì attentamente e vi distese parte delle strisce di carne. Buffy lo imitò e presto ebbero quattro pietre addobbate alla stessa maniera.
    “Tieni.” disse il vampiro lanciando alla cacciatrice una pietra piatta mediamente pesante. “Schiaccia la carne, seccherà più in fretta, il sole cala più lentamente di quanto avevo previsto e fa sempre molto caldo. Due ore non basteranno per essiccarla completamente ma con un po' di fortuna altre due ore domani basteranno.” le spiego sorridendo.
    Dopo pochi minuti, a lavoro finito, i due ritornarono all'accampamento.
    “Hai fatto un ottimo lavoro con il fuoco.” si complimentò il vampiro.
    “Grazie.” rispose sorpresa la cacciatrice. “Credi sia sicuro lasciare la carne vicino al fiume?”
    “Il mio udito arriva anche più lontano, se degli animali si avvicineranno lì sentirò e me ne occuperò.” Spike si avvicinò ad un albero, staccò due rami spessi qualche centimetro e poi creò una forcella. Sistemò i due bastoni così creati al lati opposti del fuoco.
    Buffy lo osservò incuriosita mentre si avvicinava ad un altro albero, con il pugnale tagliò un ramo verde e poi si mise a scortecciarlo davanti al fuoco. Una volta finito il lavoro recuperò la carne tagliata dalle cosce dell'animale, le infilzò sul ramoscello e la mise ad arrostire sul fuoco.
    “L'altra carne dov'è?” chiese curiosa la cacciatrice.
    Spike si tolse dalla tasca del suo amato spolverino quella che sembrava un involtino di foglie e lo aprì mostrandole circa un chilo di carne sotto forma di costata.
    “Ho pulito e affumicato le foglie per mantenere la carne almeno fino a domani, ma senza sale o ghiaccio dopodomani sarà immangiabile e dovremo buttarla visto che non possiamo essiccarla.” spiegò il vampiro richiudendo l'involtino e rimettendolo in tasca.
    Ogni cinque minuti circa il vampiro girava la carne in modo d'arrostirla in maniera uniforme e circa dopo un'ora si ritenne soddisfatto della sua opera.
    “Ora di cena Summers... muoviti o mangerò tutto io e tu starai a dieta!” annunciò il vampiro togliendo la carne dal fuoco e spezzando il bastoncino a meta in modo da dividere la carne equamente tra entrambi.
    “Che stai facendo?” chiese Buffy sorpresa quando Spike iniziò ad addentare la carne.
    “Cosa ti sembra cacciatrice? Mangio...” rispose lui confuso.
    “Ma Angel ha detto che i vampiri non possono mangiare...”
    Spike roteò gli occhi. “Angelus è un esibizionista “so tutto io”. Solo perché lui evita qualsiasi tipo di piacere per punirsi per tutti i peccati in cui ha indugiato nei suoi cent'anni da vampiro non vuol dire che i vampiri non possano apprezzare il sapore dei cibi.” e come a volerlo dimostrare addentò la carne. “E' sciocca, ma ho cercato di aromatizzarla meglio che potevo con qualche erba che ho trovato nei dintorni. Credo sempre di più che questa sia una dimensione alternativa, moltissime cose sono praticamente uguali a quelle sulla nostra terra. L'unica maggiore differenza, sole e cielo a parte, è la mancanza di civiltà, umana o demoniaca che sia.”
    “Non importa, sono sicura che ormai Giles e gli altri si siano accorti della mia assenza. Presto ci tireranno fuori.” disse Buffy iniziando a mangiare affamata.
    Spike non rispose ma dentro di se un dubbio terribile gli fece attanagliare lo stomaco. 'In molte dimensioni il tempo scorre diversamente...' pensò ricordando racconti di demoni che avevano passato anni in altre dimensioni per poi scoprire che nella loro erano passati pochi giorni. Per il momento il vampiro decise però di non preoccupare la cacciatrice con questi pensieri e di lasciarla mangiare i pace. Quando si fosse mostrato il bisogno di prendere in considerazione questa possibilità ne avrebbero parlato.
    Finalmente, con circa un'ora e tre quarti di ritardo, il sole calò e il mondo si scurì.
    “Non vedo nessuna luna...” mormorò la cacciatrice avvicinandosi al fuoco per usufruire del suo calore.
    “Potrebbe non esserci o non essere sorta o essere periodo di luna nera cacciatrice...” le rispose il vampiro scrollando le spalle e dimostrando ancora una volta di essere più intelligente di quanto solitamente desse a vedere.
    I due si stesero e in silenzio si misero ad osservare il cielo e dopo una decina di minuti la luna sbucò all'orizzonte illuminandoli con la sua luce bluastra.
    “Visto cacciatrice, ecco la tua luna...” disse il vampiro sorridendo. “Summers?” domandò girandosi e accorgendosi che la giovane donna era ormai nel mondo dei sogni.


    Spike si risvegliò dopo poche ore di sonno con una spiacevole sensazione allo stomaco: fame.
    Rimanendo ad occhi chiusi fece due veloci conti per capire quanto era passato dal suo ultimo pasto e il risultato non gli piacque. Per la gran quantità di sangue che aveva ingerito sette ore erano troppe poche perché la sete si ripresentasse.
    'Cazzo, non va bene, non è normale. Una quantità tale di sangue, anche animale, dovrebbe durare molto di più! Due giorni minimo!' sospirando il vampiro si mise seduto e aprì gli occhi. La cacciatrice dormiva placidamente, l'odore del suo sangue che scorreva nelle vene lo attirava terribilmente, come il canto di una sirena, il fuoco era ancora vivo grazie ai ciocchi di legna verde che avevano aggiunto prima di coricarsi. Sospirando Spike aggiunse un pezzo di legna asciutto, per dargli un po' di vita, e poi si addentrò nella foresta per cacciare.
    Quando un'ora dopo tornò al campo con lo stomaco pieno. Aveva dissanguato un altro cinghiale e adesso stava meglio.
    Sdraiatosi di nuovo al suo posto aggiunse un nuovo pezzo di legna verde e tornò a dormire sentendo che ormai l'alba era vicina.


    L'odore della carne che cuoceva sopra il fuoco svegliò Buffy. La pancia le gorgogliò e quando Spike ridacchiò per il rumore lei arrossì.
    "Non preoccuparti cacciatrice, colazione sarà pronta in pochi minuti." disse il vampiro ghignando.
    La cacciatrice ancora lievemente imbarazzata si alzò per effettuare una pallida imitazione della sua routine mattutina. Usufruendo del ruscello si sciacquò il viso e le mani. I suoi capelli erano un disastro ma per fortuna ieri, come al solito, si era portata dietro il suo kit di emergenza. Una piccola spazzola con specchietto, di quelle che si piegano a metà e occupano poco spazio, e spazzolino e dentifricio da viaggio.
    'Niente deodorante... accidenti!' pensò Buffy imbarazzata. Non c'era tempo per un bagno, la colazione ormai quasi sicuramente era pronta e così la cacciatrice optò per una veloce sciacquata delle zone più importanti.
    Tornata al campo trovò Spike che si gustava una piccola parte della carne. Il fuoco scoppiettava allegro ma Buffy non vi si avvicinò in quanto ormai faceva anche troppo caldo. Togliendosi la giacchetta di pelle, per evitare di sudare più del necessario, la cacciatrice si sedette vicino al vampiro che le passò il ramoscello su cui era infilzata la carne.
    Dopo aver finito in silenzio il loro pasto i due si alzarono.
    "Cosa facciamo?" domandò insicura Buffy. Finora era stato il vampiro a decidere come meglio comportarsi e ancora non si era sbagliato; le sembrò quindi naturale dare a lui il testimone.
    "Avrei un paio di idee.” disse il vampiro ammiccando. “Ma per prima cosa dobbiamo spegnere il fuoco, meglio non rischiare di mandare in fiamme l'intera foresta. Per il resto credo che l'unica scelta che abbiamo sia quella di continuare lungo il fiume in cerca di civilizzazione." le rispose sospirando prima di andare verso il ruscello. Buffy lo seguì osservando stupita il vampiro riempire lo stomaco, ormai convertito in borraccia, e poi svuotarlo sul fuoco lasciando che il fumo avvolgesse l'oggetto.
    "Se non ricordo male questo aiuterà a mantenerlo. Insieme ai bagni e all'impasto che ho usato dovrebbe impedire la putrefazione."spiegò Spike vedendo lo sguardo confuso della cacciatrice.
    "Come fai a sapere così tante cose?" domandò curiosa.
    "Dru voleva andare in Asia per vedere gli indiani, ma eravamo in Iraq, eravamo stati fino a pochi anni prima in Cina e non avevo voglia di tornare indietro, così l'ho portata a vedere delle tribù aborigene africane. Abbiamo passato del tempo con una piccola tribù che risiede agli estremi del Sahara e hanno condiviso con noi alcuni dei loro metodi di caccia prima che ne avessimo abbastanza delle loro chiacchiere e li trasformammo nella nostra cena... bei tempi..." concluse con un sorriso il vampiro perso nei ricordi. Buffy era disgustata ma poi le venne in mente che se così non fosse stato avrebbero avuto molti più problemi quindi decise di rimanere in silenzio. 'Dopotutto so chi è, cos'è, molto probabilmente ha fatto cose anche peggiori, ma per ora è l'unico aiuto che ho...'
    "Pronto?" chiese dopo alcuni minuti.
    "Sì, prima di usare questa per bere meglio lasciar passare alcuni giorni. Non sono sicuro di quanto abbia funzionato." Spike controllò in quale tasca aveva la carne essiccata e mise lo stomaco nell'altra. "Possiamo andare." aggiunse poi facendo segno a Buffy di far strada.
    I primi tre giorni passarono così. Sveglia, colazione, camminare, pranzo, camminare o cacciare se non avevano più cibo, cena, dormire.
    Spike era fuori a cacciare nuovamente quando Buffy si svegliò il quarto giorno, senza aspettarlo tirò fuori alcuni pezzetti di carne essiccata e lì mangiò.
    Quando il vampiro entrò nella piccola radura in cui avevano fatto campo la sera prima trovò il fuoco spento e la cacciatrice già pronta a partire. Senza parlare i due si misero in cammino ma Buffy notò quasi subito che Spike era di umore più pensieroso del normale. Le sue sopracciglia aggrottate, gli occhi distanti e la bocca tirata in una linea.
    Quando la cacciatrice iniziò ad avere fame i due si fermarono per permetterle di mangiare alcuni pezzetti di carne.
    "Sto iniziando a stufarmi di questo sapore." borbottò la donna a nessuno in particolare.
    Spike non rispose né dimostrò di averla minimamente sentita.
    "Hai detto qualcosa Summers?" chiese infatti lui quando si accorse di avere lo sguardo della cacciatrice addosso.
    "Niente di importante, ma si può sapere a che cosa stai pensando? È tutta la mattina che stai in silenzio e per quanto mi sia difficile dirlo mi stai spaventando." disse scherzando in parte Buffy. Spike che non apriva bocca per più di quattro ore? Molto strano.
    "Niente cacciatrice. Adesso un vampiro non può nemmeno pensare in pace senza che tu inizi un interrogatorio?" rispose stizzito lui.
    "Ti sei alzato con la luna storta per caso? Era solo una domanda; non occorre che tu risponda sgarbatamente." rispose lei stizzita a sua volta dal suo comportamento.
    Spike non le rispose, semplicemente si alzò e senza nemmeno girarsi a guardare se lei lo seguisse si incamminò. Buffy sbuffò ma dopo essersi pulita le mani sui pantaloni lo seguì.
    Dopo alcuni minuti di silenzio il vampiro sospirò e si voltò.
    "Tieni, sembra resistere e profuma ancora." disse lanciandole lo stomaco della prima preda. La cacciatrice lo prese al volo e con circospezione lo annusò. Spike aveva ragione. L'odore era buono, un misto di fumo e qualcosa di dolciastro. Avvicinandosi al ruscello lo riempì d'acqua, Spike aveva praticato due piccoli fori ai lati e ci aveva fatto passare un qualche tipo di filo per poterla mettere al collo.
    "Cos'è?" domandò curiosa.
    "Tendine. Ho fatto un esperimento." rispose sbrigativo scrollando le spalle. Per un momento la cacciatrice sembrò voler dire qualcosa ma poi scosse le spalle e si mise la borraccia a tracolla avendo cura di usare un gommino per capelli per chiudere l'apertura ed evitare di perdere l'acqua.
    I due camminarono per altri sei, sette chilometri prima di fermarsi. Era primo pomeriggio e le loro scorte di cibo si erano esaurite.
    "Vado a caccia, tu prepara." disse prima di allontanarsi.
    Spike si allontanò e seguendo il suo naso in pochi minuti trovò un branco di quelli che sembravano cervi, o daini, non ne era sicuro, non si ricordava la differenza.
    Utilizzando la sua velocità di molto superiore si getto nel mezzo di esso, zanne pronte ad affondare nel collo di una delle bestie.
    Spike scelse un maschio adulto, molto grosso, e lo dissanguò ma come ormai capitava da due giorni la sensazione di stanchezza e fame non passò.
    "Merda!" esclamò gettando per terra l'animale morto. Ormai ne era sicuro, qualcosa nel sangue della fauna locale non andava bene, non lo sosteneva. Probabilmente mancanza di ferro, ma non era sicuro. Se non avesse trovato una soluzione avrebbe iniziato ad indebolirsi sempre di più. Aveva provato di tutto, erbivori, carnivori, addirittura pesci, ma niente andava bene. "Merda, merda, merda." ripeté sapendo che non poteva continuare così, avrebbe dovuto parlarne con la cacciatrice e l'unica soluzione che vedeva di sicuro a lei non sarebbe piaciuta.
    “Sei già tornato?” domandò sorridendo Buffy vedendo rientrare il vampiro con un grosso cervo sulle spalle. “Come mai tanta carne?” aggiunse poi notando le misure della bestia.
    “Dovevo fare un esperimento...” disse lui sospirando. “Dobbiamo parlare di un problema cacciatrice ma prima occupiamoci del nostro amico.” concluse sospirando Spike già sentendosi polvere nell'aria.
    Non avendo sistemi di conservazione dovettero buttare via tutta la carne in eccesso, tenendo solo quelle parti che avrebbero potuto consumare nel giro dei due giorni seguenti più quella essiccata che invece sarebbe durata più a lungo.
    “Allora, che problema abbiamo?” domandò la cacciatrice quando i due si trovarono davanti al fuoco ad aspettare che la carne cuocesse.
    Spike rimase alcuni istanti in silenzio, indeciso su come esporre il problema ma alla fine la sua naturale indole impaziente vinse. “Il sangue di questo mondo non mi sostiene.”
    “Cosa?!” chiese Buffy sperando di aver capito male.
    “Sono tre giorni che provo Summers. Diverse prede, diverse età... ma non cambia niente. Il sangue mi da un immediato senso di sazietà ma continuo ad indebolirmi e ad essere sempre più affamato.” spiegò sospirando. “Cosa credevi che normalmente mi servisse più di un paio di litri di sangue animale? Non ti sei accorta che sono sempre a caccia?”
    “Pensavo fosse normale...” ammise la cacciatrice. “Non è come se sapessi quanto sangue vi serve.”
    “Guardami Summers...” sussurrò Spike richiamando la sua attenzione.
    Per la prima volta in giorni Buffy si concentrò sul vampiro. Gli zigomi erano più pronunciati, aveva delle occhiaie molto evidenti, le guance sembravano più incavate del solito e il suo colorito era ancora più pallido.
    “Non ti sto mentendo.” continuò quando vide che finalmente la cacciatrice aveva notato le sue condizioni fisiche. “Ho provato ma c'è qualcosa di strano in questi animali e non mi sostengono. Se continuo così nel giro di due, tre giorni al massimo non riuscirò più a cacciare e in poco tempo non potrò far altro che giacere disteso.”
    Buffy continuava a guardarlo e vide nei suoi occhi la paura tremenda che il solo pensiero di quel destino aveva istillato in lui.
    “I vampiri non possono morire di fame, se non ci nutriamo diventiamo un sacco di ossa con un po' di pelle sopra. Incapaci di muoverci, respirare, parlare, aprire gli occhi ma coscienti.” Spike iniziò a camminare nervoso. “Non... non posso... non voglio diventare così, cacciatrice.” fermandosi fece un respiro profondo. “E per come la vedo io ci sono solo due soluzioni.”
    “Q-quali?” domandò Buffy cercando di ignorare il fatto che già conosceva una delle due risposte.
    “La prima e che tu mi uccidi, adesso, prima che io diventi troppo debole. Voglio morire combattendo e quale morte più onorevole che per mano della migliore cacciatrice che abbia mai combattuto?” disse Spike sorridendo lievemente. “La seconda e che tu doni un po' del tuo sangue ogni giorno per sostenermi. Non ne servirebbe molto, credo due o tre sorsi al giorno mi dovrebbero bastare e i tuoi poteri di guarigione ti rimetterebbero in sesto nel giro di un'ora.”
    Buffy chiuse gli occhi.
    “No.” rispose secca.
    “Perché?!” chiese Spike preoccupato, anche se le aveva proposto un combattimento non voleva morire.
    “Non posso...” sussurrò la cacciatrice.
    “Perché?” chiese ancora il vampiro. Era convinto che il terrore della cacciatrice di rimanere da sola le avrebbe impedito di scegliere la prima possibilità ma forse si era sbagliato.
    “Come faccio a crederti? Come so che non mi dissanguerai?”
    “Ma sei idiota?!” domandò Spike furioso. “Non posso crederci che tu sia riuscita a mandare a puttane tutti i miei piani.” sbottò Spike. “Sei la mia unica fonte di cibo, che cosa ci guadagnerei dal dissanguarti?” le fece notare.
    Buffy rimase in silenzio per qualche istante riflettendo.
    “Angel non è riuscito a trattenersi...” sussurrò alla fine chiudendo gli occhi per evitare di piangere. Il ricordo ancora la feriva profondamente.
    “Cosa?” chiese Spike confuso.
    “L'anno scorso. Angel era stato avvelenato e l'unica cura era il mio sangue.” spiegò Buffy sorridendo tristemente. “Lui non voleva, ma io lo amavo e ho scatenato una risposta in lui picchiandolo e poi lasciandomi mordere.” ormai le lacrime scendevano silenziose lungo le sue guance ma a Buffy non importava perché lei aveva visto piangere Spike per Drusilla ed era certa che lui capisse il suo dolore. “Non riusciva a fermarsi, anche quando gli effetti del veleno erano praticamente scomparsi lui ha continuato a bere. Il mio cuore si era quasi fermato quando lui riuscì smettere.” concluse la storia stringendosi le braccia attorno al corpo.
    Spike pensò per alcuni istanti alla sua storia e alla fine rispose.
    “Questo era facilmente immaginabile, Summers.” le disse lui sospirando. “Angelus era molto indebolito dal veleno e il demone ha preso il sopravvento e, come avrai notato, il suo demone non ti considera alla stessa maniera. Per lui sei solo una nemica, qualcuno che allo stesso tempo ha la possibilità di liberarlo ma di renderlo anche debole così quando ha avuto la possibilità ha cercato di ucciderti.” le spiegò il vampiro. “Io sono diverso, sì, ho fame e probabilmente amerei divorarti.” le disse sorridendo malizioso. “Ma so che la mia sopravvivenza è legata alla tua, il mio demone è tutt'altro che stupido e poi devo aggiungere anche il fatto che ho molto più controllo di quanto ne abbia mai avuto Angelus. Anni e anni di privazioni hanno reso il suo controllo sul demone molto più debole, non è colpa tua, Summers, è lui il debole.”
    Buffy sapeva che quello che Spike le stava dicendo era la verità. Il vampiro non sapeva mentire nemmeno se da ciò fosse dipeso la sua vita, i suoi occhi lo tradivano sempre quando raccontava bugie.
    “Buffy, la scelta è tua...” sussurrò Spike chiamandola per nome per la prima volta.
    “No...”
    “Bene, prendi!” esclamò il vampiro lanciandole un pezzo di legno e mettendosi in posizione d'attacco.
    Il combattimento iniziò senza preamboli ma Buffy si accorse fin da subito che Spike le era molto inferiore. Non stava mentendo, era veramente mal nutrito e si stava indebolendo a vista d'occhio.
    'Non posso lasciarlo bere... ma se non lo faccio dovrò ucciderlo e così rimarrei sola.' pensò la cacciatrice mentre lasciava passare un'occasione per chiudere il combattimento. 'Ormai sono passati quattro giorni, presto Giles e i ragazzi troveranno un modo per riportarmi indietro, è questione di poco tempo. Posso rimanere sola per pochi giorni.' la cacciatrice stava già per affondare il paletto pronta a concludere l'inutile duello impari ma una vocetta dentro la sua testa la fermò. 'E se invece non ci riuscissero? Se rimanessi bloccata qui mesi o... o per sempre?' il solo pensiero di rimanere sola per più di un paio di giorni la terrorizzò più del pensiero di lasciare bere Spike.
    “Stop!” esclamò lasciando andare il paletto. Spike si fermò subito. “Okay, ti farò bere, ma se provi a fare qualcosa che non devi ti ridurrò in polvere senza esitare.” cedette infine.
    “Se ti fa sentire meglio puoi tenere un paletto puntato dritto dritto sul mio cuore.” rispose il vampiro sorridendo felice che la donna avesse cambiato idea.
    “Okay, q-quando lo facciamo?” domandò la cacciatrice prendendo il paletto e iniziando a giocherellarci nervosa.
    “Anche adesso. Sto morendo di fame, dovrò prendere uno o due sorsi in più tra oggi e domani, sono senza da troppo tempo.” spiegò Spike cambiando già volto. “Cinque sorsi oggi, due domani mattina e quattro domani sera poi farò un sorso tutte le mattine e due tutte le sere.” la cacciatrice annuì. Tutti i suoi sensi le urlavano di scappare ma lei doveva farlo, rimanere sola non era una possibilità.
    Buffy piegò la testa lievemente sulla destra esponendo il collo e trattenendo il fiato.
    “No, il braccio cacciatrice.” le disse Spike stupendola. “Per noi vampiri il collo ha un significato speciale.”
    “Ma se mordete sempre quello quando uccidete!” gli fece notare la cacciatrice.
    “Quando mordiamo per uccidere non importa, ma voglio rendere la cosa più facile per te, meno dolorosa e farlo sul collo ha un significato diverso.” spiegò il vampiro.
    Buffy annuì e allungò il braccio sinistro tenendo il destro pronto ad affondare il paletto nel cuore del vampiro.
    Spike abbassò la testa e iniziò a succhiare dolcemente la parte interna del braccio al livello del gomito.
    “C-cosa stai facendo?”
    “Porto la vena in superficie.” disse il vampiro staccandosi solo pochi istanti.
    Il vampiro continuò per alcuni istanti poi finalmente affondò i canini nella pelle morbida della donna.
    Buffy sentì un piccolo pizzicore quando Spike mosse lievemente le sue zanne per allargare i due fori e permettere al sangue di fluire meglio ma poi appena iniziò a succhiare il liquido nella sua bocca una sensazione di immenso calore iniziò a propagarsi prima lungo il braccio e poi verso il resto del corpo.
    Il battito del suo cuore aumentò mentre il vampiro beveva.
    Cinque sorsi dopo Spike ritirò i canini e passò la lingua lungo i due piccoli fori per aiutarli a richiudersi. Si sentiva come nuovo, il sangue di cacciatrice iniziò subito a compiere il suo dovere. Anche una quantità così piccola sembrò fare miracoli.
    Il vampiro lasciò andare il braccio e Buffy lo strinse a se.
    “Ti ho fatto male?” domandò sorpreso.
    “C-cosa? N-no no!” esclamò lei scuotendo la testa e guardandolo mentre i lineamenti del suo viso tornavano umani. Le occhiaie erano molto meno visibili, gli zigomi erano meno pronunciati e il colorito stava tornando normale. “Mi sento solo un po'... leggera...” cercò di spiegarsi.
    “Bevi e mangia qualcosa, ti sentirai meglio.” le disse il vampiro sentendo il cuore della cacciatrice tornare al normale ritmo.
    Buffy annuì e dopo aver bevuto e mangiato a sazietà si sentì di nuovo normale, magari solo un po' stanca.
    “Grazie...” sussurrò Spike stendendosi e preparandosi ad andare a dormire.
     
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