The Queen

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  1. Kiki May
     
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    1. The Queen






    La mattina seguente Buffy si svegliò prestissimo, col mal di testa, il ciclo in anticipo ed un umore tale da spaventare i diavoli dell’inferno. E lei li conosceva, personalmente.
    Soffocando il volto nel cuscino, fece leva sulle braccia e si portò a carponi.
    Un’ansia immotivata e profonda le stringeva lo stomaco.
    Una doccia calda l’avrebbe calmata.
    Scelse di farla bollente.



    In anticipo di un’ora dall’apertura ufficiale, Buffy camminava per i corridoi del Centro di Ricerca ed Addestramento Giles. I tacchi che portava battevano al suolo, ritmicamente, come la collana al petto. Non era obbligata ad essere puntuale, lo sapeva, nessuno poteva rimproverarla o farle un appunto: era lei al vertice.
    Col tempo, però, aveva imparato a prefiggersi piccoli doveri, necessari a non perdere di vista quelli spaventosi nella loro enormità. Un’assistente personale la pressava a questo proposito e Buffy si ritrovava a borbottare indispettita contro la sua stessa buona volontà.
    Come lei, anche Willow aveva preceduto l’ingresso delle cacciatrici.
    Annoiata, aveva preso a giocherellare con due shuriken affilatissime, ferendosi.
    “Ahia!”
    “Così impari a prendere le armi!” esordì la cacciatrice, chiudendo la porta del suo ufficio.
    In qualità di direttrice del Centro aveva chiesto e ottenuto un bell’ufficio spazioso con vista sullo skyline.
    “Volevo osservarle meglio!” si lamentò l’amica imbronciata.
    Paziente, Buffy cercò fazzolettini e alcool denaturato nei cassetti della scrivania.
    “Come mai qui a quest’ora?”
    “Potrei farti la stessa domanda!” ritorse Willow, gioviale. “Mi stavo allenando nella meditazione sospesa. Mi aiuta a calibrare le energie.”
    “All’alba? Devi calibrare le energie all’alba?”
    “Naturalmente.”
    “Oh, certo! Che domande! Forza, dimmi.”
    Willow aveva portato con sé il rapporto di servizio settimanale.
    Lo illustrò, accomodandosi.
    “Le cacciatrici hanno perlustrato la zona del molo, pare che l’apocalisse sia comunque in preparazione.”
    “Non si sono lasciati intimorire dal nostro attacco?”
    “Al contrario, proprio perché hanno timore di non riuscire a concludere la loro missione hanno deciso di accelerare i tempi.”
    “Bene, proprio come avevamo previsto. Diventeranno più maldestri e frettolosi e potremo colpirli con facilità.”
    “Ormai sei diventata invincibile.” osservò l'amica, orgogliosa. “Non c’è piano d’attacco che fallisca, la tua leadership è praticamente consolidata. Nessuno, nemmeno Faith, oserà mettere in discussione le tue scelte, neanche se comporteranno grossi sacrifici.”
    “Non voglio rischiare la vita delle ragazze,” replicò Buffy. “Non m’importa del potere assoluto, me l’hanno offerto in tanti ed ho sempre rifiutato. Quello che esigo è che questo esercito segua determinate direttive. Mi sembra di vedere chiaramente qual è il nostro scopo e non voglio che gente con altre priorità distrugga tutto quello che abbiamo costruito.”
    “Ti riferisci a Simone Doffler?”
    “Non solo. Mi pare di essere l’unica a capire l’importanza di certe linee guida, forse perché ho più esperienza delle altre.”
    “Non sei l’unica. Devi solo coinvolgere ogni membro dell’armata nella realizzazione del tuo progetto.”
    “Fosse così semplice!” sospirò la cacciatrice, chiudendo gli occhi. “Dio quanto sembriamo vecchie quando facciamo questi discorsi!”
    La strega ridacchiò divertita.
    Si diresse all’uscita. Aerea.
    “Non prenderai più le scale, vero?”
    “Volare è più divertente! Ricorda, Buffy: ore diciassette e trenta, vecchia stazione abbandonata. Dovrai insegnare l’educazione ad un vampiro molto cattivo.”
    “Lo farò.”



    Nella sala partenze della vecchia stazione losangelina si respirava un insostenibile olezzo di muffa e polvere. Calcinacci, architravi piegate, pezzi di cemento armato giacevano al suolo senza cura. I binari, ormai inesistenti, si confondevano tra le lamiere dei treni.
    Solo un grande orologio in bronzo era rimasto al suo posto. Alto e orgoglioso, dominava la distruzione sotto di lui.
    “Facciamo così, adesso mi racconti ogni cosa ed io –“
    “Cosa? Non mi ammazzi? Ti conosco, cacciatrice. Non dirò un fottuto cazzo!”
    Buffy, circondata da un manipolo di assistenti, torchiava un vampiro malconcio, legato ad una sedia e minacciato con paletto e acquasanta.
    Spazientita, stanca, la cacciatrice si massaggiava le tempie sudate, passeggiando in tondo per calmare i nervi.
    “Quando sei stato vampirizzato Mike?”
    “Mi chiamo Antares.”
    “Eh?”
    “Antares, come la stella!”
    “Figurarsi! Quando sei stato vampirizzato, Antares?”
    Il vampiro sfoggiò le zanne e aggrottò la fronte, dubbioso.
    “Fine anni Novanta, mi pare.”
    “Fine anni Novanta, bene.”
    Decisa, Buffy si chinò a fronteggiarlo.
    “Sai cosa facevo io in quegli anni?”
    Antares deglutì inutilmente.
    “Cosa?”
    “Polverizzavo quelli come te. Sono diventata piuttosto brava, sai? Il punto è questo: quanto vuoi soffrire prima che io affondi il paletto nel tuo cuore? Per il tuo bene e per non stordirmi le orecchie con urla di dolore, ti consiglio di parlare. Adesso!”
    “Io non –“
    “Ontares!”
    “Va bene, va bene … Io …”
    Un boato fortissimo interruppe le rivelazioni.
    Buffy ebbe il tempo di registrare il frastuono prima di piegarsi, proteggendosi col corpo del vampiro. Lo scudo di polvere svanì ben presto e la cacciatrice dovette tuffarsi dietro un cumulo di macerie. A capo chino, con gli occhi sbarrati, tentò di ricomporsi.
    “Ragazze!” urlò, imperativa. “State tutte bene? Cosa è stato?”
    “Una bomba, signora.” rispose qualcuno. “Stiamo bene.”
    Buffy alzò lo sguardo e vide una sola cacciatrice in piedi.
    Con una lama affondata nel torace.
    La raggiunse in fretta e la tirò giù, dietro una colonna diroccata.
    Esaminò lo squarcio all’altezza del diaframma e tamponò la ferita come meglio poteva.
    La vittima tossiva sangue in abbondanza.
    “Va tutto bene.” sussurrò, protettiva. “Va tutto bene, tesoro … ti tireremo fuori di qui, resisti.”
    “Signora … io non …”
    “Resisti, santo cielo! Resisti!”
    La cacciatrice ammirò il volto chiaro, pieno di lentiggini della ragazzina ferita. Carezzò i capelli castani, strinse la mano spaventata che la cercava.
    “Prometto che andrà tutto bene. Stai con me.” pregò, dolcemente. “Stai con me.”
    Alle sue spalle un’assistente che singhiozzava forte.



    “Li abbiamo trovati in centro, mentre sorseggiavano zero negativo in tutta tranquillità. Erano due, armati sino ai denti, idioti oltre ogni misura.”
    Buffy annuì, stringendosi le braccia infreddolite.
    Attorno a lei, ambulanze e cacciatrici di soccorso. Xander, gentile, la confortava illustrandole la cattura e l’uccisione degli attentatori.
    “Giustizia è stata fatta.”
    “Bene.”
    “Chiamo Renee, okay? Ci occupiamo noi del resto, tu vai a casa.”
    “Dovrei restare qui e –“
    “Vai a casa, Buff.”
    Sollevata, la cacciatrice annuì debolmente.
    “Salutami Renee.”



    Rientrò in casa intorno alle quattro del mattino. Di lì a poco il sole sarebbe sorto. Ad attenderla, un paio di guardie appostate in cucina.
    Buffy le congedò con cortesia e corse a farsi la doccia.
    Il sangue della giovane uccisa macchiava i vestiti nuovi che aveva scelto per andare a caccia. Avrebbe dovuto buttarli e comprarne degli altri.
    Silenziosa, la cacciatrice massaggiò i muscoli del collo, indolenziti per la fatica.
    Sotto il getto d’acqua bollente riuscì a rilassarsi brevemente.
    Indossò l’accappatoio, asciugò i capelli.
    In camera da letto, spaventata, si era rifugiata la sua bambina. Faceva spesso così, nelle notti di assenza e solitudine.
    Buffy si sedette per ammirarla meglio.
    I capelli castani e lisci erano diventati ancora più lucidi e belli, il volto rilassato era appena arrossato sulle guance.
    “Amore mio.” sussurrò pianissimo.
    Chiuse gli occhi.







    Noticine sparse ~

    [*]
    Simone Doffler e Renee sono due personaggi creati da Whedon ed inseriti nell'Ottava Stagione. Simone, in particolare, è una cacciatrice anarchica, nemica di Buffy









    Edited by Kiki May - 31/7/2011, 11:43
     
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