Prisoners of Love di Bewildered

(commedia romantica molto divertente)

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  1. kasumi
     
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    CITAZIONE (Silvia_1899 @ 26/9/2016, 10:13) 
    Agahahagaghhah!!!!! Quante risate mi sto facendo con questa storia!!!
    È uno spasso e mi sfrego le mani a pensare a cosa potrà accadere tra quei due, anche perché non mi ricordavo che questa ff fosse così sexy!!!

    Spike è irresistibile!! very sbav!!! :woot:
    Povera Buffy!!!! Si beh per modo di dire... beata lei! :shifty:
    Io li adoro!!!
    Grazie mille, non vedo l'ora di continuare a leggerla!! :rolleyes:

    Oh, ma loro due sono come due cani in calore in questa fic! Buffy che lo stuzzica continuamente (e abbastanza spudoratamente) e lui che è sempre arrapato... Vedrai che scene!
    Adoro come Bewildered ha scritto questa storia, con tutte queste scenette in stile manga :) Infatti lei è un'appassionata di manga giapponesi e in particolare di Ranma ½, e questo si riflette nel suo stile. E' raro leggere una fiction così divertente!

    Grazie per il commento! ^_^
     
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  2. Silvia_1899
     
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    Omg!!! Non vedo l'oooorrrraaaa!! :xd:
    Lei che stuzzica e lui arrapato è una combinazione che vince tutto secondo me :woot:
    Se poi lei si ispira ai manga.... wooaaahhh ne vedremo delle belle (quasi saltello sulla sedia dell'ufficio, fortunatamente in questo momento sono sola :D )....
     
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  3. Redan
     
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    Concordo, questa ff è meravigliosa!
    Tensione sessuale alle stelle e siamo solo all'inizio! Non sto nella pelle per la voglia di entrare nel vivo!
    E poi è davvero divertente, mai banale, fantastica!

    Grazie!
     
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  4. kasumi
     
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    Grazie Redan! ^^ Non so quando aggiornerò, perché il prossimo capitolo dura ben 23 pagine O_O Ma la scena finale del capitolo ripaga tutte le fatiche! LOL

    Ad ogni modo, non voglio tener ferma FTTP per troppo tempo. Scarterei l'idea di alternare le due fiction, perché lo stile è totalmente diverso. Ogni volta che cambio, mi ci vuole un po' ad abituarmi. Pensavo di tradurre il quarto di POL e poi di tornare a Forward To Time Past. Devo anche decidere quanto e cosa tagliare della seconda parte.. mhh.. lavoraccio ^^

    A presto! E grazie come al solito per le vs recensioni! :scoobies: :wub: :wub:
     
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  5. Redan
     
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    CITAZIONE (kasumi @ 26/9/2016, 11:42) 
    Grazie Redan! ^^ Non so quando aggiornerò, perché il prossimo capitolo dura ben 23 pagine O_O Ma la scena finale del capitolo ripaga tutte le fatiche! LOL

    Ad ogni modo, non voglio tener ferma FTTP per troppo tempo. Scarterei l'idea di alternare le due fiction, perché lo stile è totalmente diverso. Ogni volta che cambio, mi ci vuole un po' ad abituarmi. Pensavo di tradurre il quarto di POL e poi di tornare a Forward To Time Past. Devo anche decidere quanto e cosa tagliare della seconda parte.. mhh.. lavoraccio ^^

    A presto! E grazie come al solito per le vs recensioni! :scoobies: :wub: :wub:

    Va benissimo!
    Amo entrambe le storie quindi sono solo contenta :D
     
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  6. Silvia_1899
     
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    Sta benissimo anche a me, ci mancherebbe!!
    Le amo anch'io entrambe ma possiamo anche ritardare un pò i pianti a dirotto!! ;)
     
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  7. kasumi
     
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    PREVIEW 4° CAPITOLO

    Capitolo 4: Escalation


    Buffy camminava in modo alterato lungo la strada per il cimitero più vicino, trattenendo saldamente il polsino dello spolverino di Spike per assicurarsi che non si distraesse (o decidesse di fare il cretino) e restasse indietro, facendo suonare nuovamente le cavigliere.

    Spike trotterellava allegramente dietro di lei, offuscato piacevolmente da una nebbia di ottimo (e non ottimo) liquore. Era davvero piacevolmente ubriaco. Si sentiva... tutto liquoroso. Come se fosse stato tutto di Scotch, che sguazzava allegramente nei suoi anfibi. Naturalmente, non era quello che la parola voleva dire, l'aveva imparato ai tempi di Cambridge. Quella parola era una forma arcaica per indicare qualcuno a cui piaceva leccare, che a sua volta era una forma arcaica di lascivo, con il significato aggiuntivo di avido, o voglioso, e lui era anche questo. Aveva sempre segretamente amato la parola 'leccaminoso', persino nel suo periodo sdolcinato/sentimentale all'università. Si sentiva segretamente malizioso quando, nella biblioteca, pensava a quante leccate il leccante a cui piaceva leccare avrebbe fatto, e adesso guardalo, da maledetto vampiro leader, era un libidinoso ragazzo liquoroso che, era orgoglioso di dire, aveva un dono per il leccare. Inoltre, con la sua pelle nera e i suoi jeans neri e anfibi neri e maglietta nera, sembrava proprio un bel bastoncino di liquirizia. Liquorizioso. Era una liquirizia lasciva leccaminosa e liquorosa. La sua camicia rossa poteva essere giusto una striscia di vino rosso sopra il suo delizioso essere liquirizia. Mmmm.

    Si tenne un po' indietro, facendo in modo che Buffy si girasse a guardarlo. “Ti piasce la liquirischa, amore?”

    Lei si fermò di botto e lo guardò dall'alto al basso, gli occhi sottili come lame di pugnali. “Sei UBRIACO?”

    Lui si raddrizzò orgogliosamente. “Completamente sbronzo, Casciatrice.”

    Buffy serrò gli occhi ed emise un ringhio alterato e inarticolato per l'esasperazione. Il cervello liquoroso e fertile di Spike, sentendosi in vena di trovare sinonimi per tutto (eccetto che, esistevano dei sinonimi per i ringhi? Beh, ad ogni modo era un conoscitore di ringhi, un dannato professionista, e conosceva tutti i sinonimi per questi) richiamò alla mente dozzine di cose che poteva fare alla Cacciatrice per farla ringhiare così di nuovo, eccetto che adesso lo stava trascinando con sé brontolando qualcosa sottovoce che suonava come “stupido vampiro alcolizzato casinista” e questo lo infastidì, perché sapeva di non essere un alcolizzato, visto che non era mai stato a una riunione di questi in tutta la sua vita.
     
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  8. elijem
     
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    solo io se fossi buffy gli salterei addosso??? :xd:
     
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  9. Redan
     
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    Mamma mia! è adorabile :xd: fastidioso e adorabile. Lo amo! E mi piace tantissimo anche l'immagine iniziale di Buffy che lo tiene per il polsino
    Sono stupendi!

    p.s.: sì, Spike: ci piace la liquirizia!
     
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  10. Silvia_1899
     
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    Molto bene!!! Da ora in avanti potete anche chiamarmi "curiosità".... :shifty:

    Cmq io li amo!!! :wub:
     
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  11. kasumi
     
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    Capitolo 4: Escalation





    Buffy camminava in modo alterato lungo la strada per il cimitero più vicino, trattenendo saldamente il polsino dello spolverino di Spike per assicurarsi che non si distraesse (o decidesse di fare il cretino) e restasse indietro, facendo suonare nuovamente le cavigliere.

    Spike trotterellava allegramente dietro di lei, offuscato piacevolmente da una nebbia di ottimo (e non ottimo) liquore. Era davvero piacevolmente ubriaco. Si sentiva... tutto liquoroso. Come se fosse stato tutto di Scotch, che sguazzava allegramente nei suoi anfibi. Naturalmente, non era quello che la parola voleva dire, l'aveva imparato ai tempi di Cambridge. Quella parola era una forma arcaica per indicare qualcuno a cui piaceva leccare, che a sua volta era una forma arcaica di lascivo, con il significato aggiuntivo di avido, o voglioso, e lui era anche questo. Aveva sempre segretamente amato la parola 'leccaminoso', persino nel suo periodo sdolcinato/sentimentale all'università. Si sentiva segretamente malizioso quando, nella biblioteca, pensava a quante leccate il leccante a cui piaceva leccare avrebbe fatto, e adesso guardalo, da maledetto vampiro leader, era un libidinoso ragazzo liquoroso che, era orgoglioso di dire, aveva un dono per il leccare. Inoltre, con la sua pelle nera e i suoi jeans neri e anfibi neri e maglietta nera, sembrava proprio un bel bastoncino di liquirizia. Liquorizioso. Era una liquirizia lasciva leccaminosa e liquorosa. La sua camicia rossa poteva essere giusto una striscia di vino rosso sopra il suo delizioso essere liquirizia. Mmmm.

    Si tenne un po' indietro, facendo in modo che Buffy si girasse a guardarlo. “Ti piasce la liquirischa, amore?”

    Lei si fermò di botto e lo guardò dall'alto al basso, gli occhi sottili come lame di pugnali. “Sei UBRIACO?”

    Lui si raddrizzò orgogliosamente. “Completamente sbronzo, Casciatrice.”

    Buffy serrò gli occhi ed emise un ringhio alterato e inarticolato per l'esasperazione. Il cervello liquoroso e fertile di Spike, sentendosi in vena di trovare sinonimi per tutto (eccetto che, esistevano dei sinonimi per i ringhi? Beh, ad ogni modo era un conoscitore di ringhi, un dannato professionista, e conosceva tutti i sinonimi per questi) richiamò alla mente dozzine di cose che poteva fare alla Cacciatrice per farla ringhiare così di nuovo, eccetto che adesso lo stava trascinando con sé brontolando qualcosa sottovoce che suonava come “stupido vampiro alcolizzato casinista” e questo lo infastidì, perché sapeva di non essere un alcolizzato, visto che non era mai stato a una riunione di questi in tutta la sua vita.

    Continuarono per la loro strada, mentre lui veniva trascinato dietro di lei, galleggiando tra i piacevoli fumi dello Scotch nel quale era immerso il suo organismo, e cominciò a comporre un poema:

    Lei mi fa sentire così liquoroso

    Sto volando in alto come Icaro

    Mi chiedo se lei soffra il solletico

    Il suo sedere mi rende tutto febbricitante

    Questo poema è totalmente privo si senso…

    Era spazzatura, naturalmente, come tutti i suoi componimenti, ma gli piaceva l'immagine di Icaro. C'era questo dipinto che aveva visto una volta, quando lui e Dru avevano fatto la bella vita a Brussels. Era forse Bruegel? Qualcuno del genere. Il paesaggio e l'oceano erano stati dipinti deliziosamente e accuratamente e poi lì nell'angolo, giusto sotto la scogliera, c'era un accenno di ali e di piedi, appena una pennellata ciascuno, che avrebbero dovuto essere Icaro che cadeva dal cielo verso il suo tragico destino, e Dru aveva riso e aveva detto, indicando la figura con una luce pura e febbricitante negli occhi “sei tu, mio principe, se volassi troppo vicino al sole!” e lui aveva riso con lei e l'aveva presa in braccio, facendola ruotare, fino a che non avevano trovato dei turisti appetitosi con cui fare uno spuntino in uno dei corridoi del museo, e poi più tardi a New York avevano assaggiato la fine della Beat Generation, anche se la maggior parte si trovava a San Francisco, e avevano frequentato dei salotti o partecipato a serate o come cavolo si chiamavano le riunioni a scopo letterale in quei giorni, e c'era stato un vecchio poeta, che veniva da solo e si portava dietro i beatniks (NdT: esponenti della Beat Generation), Spike poteva sentire gli attacchi di cuore e gli ictus che marciavano lungo le sue vene come Spartani, e aveva letto un poema su quel dipinto e questa volta Dru aveva fatto una smorfia ed era stata più severa e l'aveva avvertito di non volare troppo vicino al sole, cosa che naturalmente lui non avrebbe fatto, le aveva assicurato con baci e leccate e buone leccate liquorose come se lui avesse potuto volare, ad ogni modo, e poi si erano divisi un giovane aspirante beatnik con un basco, prima che i baschi facessero ridere, e lei non ce l'aveva fatta comunque a diventare un'aspirante hippie, e il punto di tutto questo era che Icaro era un'immagine dannatamente buona per un poema e non gliene fregava il culo di un ratto se la cosa non faceva rima, ed aveva comunque senso perché i capelli di Buffy che stavano saltellando davanti a lui, gettandogli in faccia il profumo del suo shampoo, erano come il sole, e il suo sedere stretto e sexy in quei pantaloni verdi e i ringhi e il piegarsi in avanti su tutte le cose e FANCULO adesso aveva dimenticato l'intero fottuto poema.

    Doveva ricominciare daccapo.

    DIO quanto amava lo Scotch.

    ---

    Buffy aveva veramente bisogno di uccidere IMMEDIATAMENTE qualcosa perché se c'era qualcosa che la faceva impazzire di più dello stare vicino a Spike per tutto il tempo, era lo stare vicino a Spike quando era decisamente ubriaco.

    Lui aveva continuato a borbottare tra sé mentre lo trascinava, e non voleva davvero sapere che cosa stava dicendo, visto che ogni volta che guardava dietro di sé, lui le stava fissando il sedere, e anche se sapeva di avere un bel sedere (nonostante tutti quei biscotti) era abbastanza sicura che lui la stesse osservando più come se fosse un antipasto, il che era abbastanza disgustoso. In più, era sicura che lui avesse detto qualcosa sul leccare, e questo le aveva fatto pensare a tutti i posti interessanti dove qualcuno potrebbe voler leccare e PERCHE' NON AVEVA ANCORA TROVATO QUALCOSA DA UCCIDERE?!?

    Ma alla fine arrivarono al cimitero, e nel bosco Buffy aveva notato del muco proveniente quasi sicuramente dai demoni lumaca a cui stava dando la caccia la notte precedente. Fermò Spike poggiandogli una mano sul petto, e lui sorrise e si premette un poco contro la sua mano, facendo debolmente 'mmhh'. Oooh, pensò lei con sorpresa. Pettorali. Poi colse uno sbuffo dei vapori che circondavano la sua bocca.

    “Ugh. Spike, sei disgustosamente ubriaco. Puoi semplicemente stare qui e... beh, stare fuori dai piedi?”

    “Stare giusto qui. Giusto. Giustissimo.” Spike sorrise, e lei dovette ammettere che almeno era di buon umore, nonostante puzzasse di tutta quella roba disgustosa che lui e Giles pensavano inspiegabilmente fosse deliziosa, e apparentemente il suo buon umore lo rendeva molto cooperativo e disponibile. Ma non veramente furtivo, e i demoni lumaca avevano un ottimo udito, nonostante non avessero orecchie.

    Seguì il muco fino a un boschetto non troppo distante, e si preparò per un attacco a sorpresa. Stava quasi per lanciarsi in avanti, quando si congelò sul posto. Quanto era distante da Spike?

    Guardò verso di lui. Stava appoggiato ad un albero, in quella che avrebbe potuto essere una posa elegante di GQ se solo non desse la chiara impressione che l'albero era la sola cosa che lo tenesse in piedi in quel momento. Era a più di quaranta piedi? O quarantacinque? E quanto erano distanti cinquanta piedi, comunque?

    Porca miseria, non aveva il tempo di andare lì a misurare. Aveva solo da sperare. Lei era la Prescelta, giusto? La fortuna doveva essere dalla sua parte.

    Fece un altro passo.

    BEEP! …BEEP! …BEEP! Suonarono in unisono le cavigliere, e sembrava persino che facessero più rumore qui nel bosco, e Spike cadde giù, ed un demone lumaca esplose nel bosco proprio davanti a lei, imbrattando tutti i suoi bei pantaloni verdi in pelle.

    Iniziò ad agitare l'ascia che aveva preso da Giles, le orecchie che le fischiavano per il rumore costante dell'allarme. “SPIKE!” urlava mentre fendeva con l'ascia. “Porta il tuo culo subito qui!”

    “Subito!” rispose lui allegramente, alzandosi in piedi con poca grazia e barcollando baldanzosamente nella sua direzione. L'allarme smise di suonare, e tutta la sua attenzione tornò al demone lumaca. Un altro po' di colpi con l'ascia ed esso cadde a terra, iniziando a dissolversi tra l'erba. Bleah, fertilizzante.

    Si diede un'occhiata con seccata rassegnazione. I demoni lumaca erano sempre disgustosi, ma questo l'aveva imbrattata per le feste. Spike terminò la sua camminata da spaccone e la guardò dall'alto in basso. Poi fece spallucce. “Potrei leccartelo via.”

    “Leccarlo… BLEAH! Spike, è così disgustoso!”

    “Sì vabbé, dubito che sia un maledetto nettare. Era solo un'idea. Mi sentivo leccaminoso.” La sua lingua incredibilmente malvagia stava facendo giusto capolino fuori dalla sua bocca e lui stava guardando in modo affamato certe parti di lei che lei era sicura fossero scappate all'imbrattamento. Oh, buon Dio. Si affrettò a rispondergli.

    “Ti senti liquorizioso? Che hai stasera con le caramelle? E' forse un nuovo slang britannico? … No aspetta, non rispondere, non voglio veramente sapere che cosa significa.” Camminò con passo pesante via da lui, assicurandosi di sentire i suoi passi dietro di sé prima di allontanarsi troppo, perché DIO quell'allarme era atroce.

    Uccidere quel demone lumaca le aveva appena scalfito tutta la frustrazione che aveva in corpo, così trovò una pompa da giardino dietro uno dei mausolei e iniziò a inaffiare i propri vestiti per tornare ad uccidere. Il tempo era piuttosto mite, persino per il dicembre della California, ma di notte l'acqua fredda era FREDDA, e stava tremando ancor prima di finire con i suoi pantaloni. (E notò con disgusto che la cavigliera sembrava a prova di acqua, anche se ci indirizzava lo spray giusto al di sopra) Ma non le importava, perché 'bagnata e infreddolita' era sempre meglio di 'imbrattata col muco'. Si tolse il cappottino per pulirlo – non era preso così male, la lana era di buona qualità ed era repellente sia per il muco che per l'acqua – ma una bella chiazza di muco era scesa sul retro della maglietta, così indirizzò lo spruzzo un po' goffamente lungo la schiena.

    Spike la guardava con un piacevole e alticcio interessamento, mormorando qualcosa che ovviamente lei non riusciva a capire perché ascoltava solo buona musica e lui ascoltava solo quello stupido punk perché lei era buona e lui era stupido e punk. Dopo un po', piegò il collo all'indietro per cercare di guardarsi sulla schiena. “Spike, l'ho tolto tutto?” chiese alla fine.

    “Ce n'è ancora un po' qui.” Indicò.

    “Dove?” Spruzzò ancora, storgendosi per vedere dove l'acqua andava a finire. “Lì?”

    “Nah, più sotto. Ne hai un po' anche sui capelli.”

    “Sui capelli!” Buffy alzò una mano e, abbastanza sicuro, c'era del muco. Poté sentire che il proprio labbro inferiore stava iniziando a tremare e si sforzò di tramutare la sua espressione in un cipiglio arrabbiato. Spike avanzò lentamente verso di lei.

    “Qui, lascia fare a me, amore.” Prese la pompa dalla sua mano e si posizionò dietro di lei, e dopo uno spruzzo sbrigativo sulla sua parte bassa della schiena, iniziò a sciacquarle i capelli. “Piega la testa all'indietro, così.” Iniziò a lavorare con lo spruzzo d'acqua dalle radici, e Buffy chiuse gli occhi. Lui aveva già ovviamente lavato i capelli ad una ragazza con una pompa da giardino dietro ad un mausoleo in precedenza, e sebbene ci fu un momentaneo flash di disgusto sapendo che l'aveva fatto ovviamente per la pazza di Drusilla, era comunque bello farsi risciacquare i capelli da quelle dita forti che le pettinavano via il muco, sebbene l'acqua fosse fredda e lo spruzzo meno gentile rispetto a quello del parrucchiere. E nonostante Spike fosse ancora probabilmente alticcio, era riuscito a non farle andare alcuna acqua sugli occhi. Era giusto per chiudere quella strana giornata, che lei si trovasse dietro a un mausoleo con un vampiro ubriaco neutralizzato che le pettinava i capelli con le dita come al salone di bellezza per toglierle il muco dai capelli.

    Ecco, quella era la sua vita se la si voleva riassumere in poche parole.

    ---

    Spike non era molto sicuro di quello che stava succedendo, ma il suo cervello confuso l'aveva ridotto a due possibili ipotesi.

    Uno, stava avendo un sogno erotico, nel qual caso da un secondo all'altro la Cacciatrice si sarebbe girata sotto il getto d'acqua, avrebbe strofinato i suoi capezzoli duri e bagnati (senza reggiseno!) contro di lui, l'avrebbe leccato tutto, e l'avrebbe scopato come un'animale per una decina o una ventina di ore, e poi gli avrebbe offerto il collo per farsi uccidere (e lui ne sarebbe stato in grado, perché nei suoi sogni non aveva il chip) eccetto che magari avrebbe posticipato il suo assassinio per scopare un altro po', perché DIAVOLO la Cacciatrice era figa quando era bagnata fradicia. Avrebbero potuto esserci cambi di guardaroba, stivali, e forse anche quelle catene. Da un momento all'altro, stava per accadere. Da un momento all'altro.

    Due (perché non aveva vissuto più di cent'anni senza avere un minimo senso della realtà), la Cacciatrice gli stava permettendo di giocare alla donna di servizio solo perché lo trovava leggermente meno disgustoso rispetto al muco di lumaca e significativamente meno minaccioso di un comune eunuco, e dopo aver sbandierato il suo corpo bagnato (e senza reggiseno!) e aver fatto eccitare il povero Spike, se ne sarebbe andata via con disinvoltura a uccidere cose e Spike non sarebbe stato in grado di giocare con niente, a parte sé stesso.

    Voleva veramente, veramente che si trattasse dell'opzione numero uno. Ma anche da ubriaco com'era, sapeva che la cosa era improbabile.

    Tuttavia, questo non significava che non poteva godersi lo spettacolo, con la testa della Cacciatrice piegata all'indietro, il collo esposto, i suoi seni belli in piedi (e senza reggiseno!) sotto quella maglietta bagnata fradicia, tutta illuminata dal chiaro di luna. Se spostava la testa appena un poco, poteva vedere il pulsare delle sue vene nel collo, con una deliziosa cornice di capezzoli e una ciocca bagnata di capelli color miele, e seppe che questo, QUESTO era esattamente l'angolo che avrebbe voluto quando si sarebbe finalmente fatto togliere il chip e avrebbe potuto banchettare di nuovo. Questo, e magari altri dieci angoli. No, aspetta, venti. Magari di più. Ma sarebbe partito da lì, avrebbe riempito le proprie mani con quei seni perfetti e l'avrebbe fatta eccitare proprio come era eccitato lui in questo momento, fino a che lei l'avrebbe implorato di divorarla.

    Così, preso allegramente da questa piacevole fantasia, continuò a sciacquarle i capelli e a togliere il muco mentre canticchiava tra sé la canzone che gli si era fermata in testa dal momento dell'incidente con il demone lumaca, gli occhi fissi su quell'arteria palpitante. Era ipnotico, quel battito del cuore, e iniziò a chiedersi se Buffy avrebbe notato se lui si fosse sporto un attimo in avanti e avrebbe dato giusto... una leccatina. Giusto un assaggio, un piccolo assaggio, così avrebbe potuto sentire il sangue che pompava sotto la propria lingua, per tirare avanti fino a quando non avrebbe avuto la cosa reale. Ma era abbastanza sicuro che lei se ne sarebbe accorta, anche perché per come se lo stava immaginando adesso, con queste lunghe e lascive (e liquorose!) carezze della sua lingua, avrebbe fatto bene ad accorgersene. Ma la domanda era, l'avrebbe poi lasciato andare senza impalettarlo? E in quel caso, quando avrebbe potuto andare avanti prima di raggiungere la soglia critica dell'impalettamento? (Perché aveva tutta una serie di idee su altre parti di lei di cui avrebbe potuto occuparsi.) Ma immaginò che la risposta a questo non importava, e con il piccolo diavolo rosso dello Scotch su una spalla e il piccolo diavolo rosso della Lussuria dall'altra (non aveva l'angioletto, perché naturalmente era cattivo) che lo stavano incoraggiando con gioia, si sporse in avanti con intensa anticipazione e…

    Che fu giusto il momento in cui un paio di vampiri vestiti da funerale girò l'angolo. Merda. “In arrivo, Cacciatrice.” Diresse il getto della pompa verso i vampiri mentre lei esaminava velocemente la situazione e si preparava all'azione.

    Spike guardò la bellissima Cacciatrice (senza reggiseno!) nella sua danza di violenza, mentre trasformava velocemente in polvere uno dei vampiri e la polvere si appiccicò addosso al suo corpo bagnato come se avesse rotolato nel fango, o magari ci avesse combattuto nel mezzo, ed era gloriosamente sporca, e Spike non ce la fece più. Un poche di strofinate vigorose sopra i jeans fu tutto quello che bastò per finirlo, facendolo vibrare con un orgasmo talmente acuto da fargli curvare le dita dei piedi, e poi continuò a guardarla attraverso un delizioso afterglow mentre finiva il secondo vampiro e si metteva in posizione di all'erta, controllando con lo sguardo tra i cespugli per ulteriori pericoli. Quando la costa sembrò libera, si rilassò e osservò mestamente il proprio corpo ricoperto di polvere, poi guardò Spike, che ebbe abbastanza presenza di spirito da sembrare casuale e far finta di non essersi appena strofinato alla vista di una sporca, sporca Cacciatrice.

    “Mi bagni di nuovo con la pompa?” disse lei sarcasticamente.

    “Naturalmente, amore,” disse Spike, facendo le fusa.

    ---

    Pulita alla fine, Buffy indossò il cappotto e riprese la ronda, sperando d'incappare in un paio di uccisioni prima che il disagio provocato dai vestiti bagnati diventasse troppo per lei. Il buon umore di Spike sembrava essere aumentato; passeggiava con un sorriso beato sul volto e cantando un poco. Era incredibilmente inquietante, come lo sono i clown. Dovrebbero essere divertenti ma tu sai che in realtà sono tutti serial killer, e mentre ti stanno facendo un cappello con il palloncino tu continui ad aspettare il momento in cui si abbassano per recuperare il machete da quelle scarpe grandi e flosce. (La maggior parte delle persone non riesce a nascondere un machete nelle scarpe, ma le scarpe dei clown sono davvero grandi, e in più fanno quella cosa con tutti i pagliacci che entrano in quella macchina davvero piccola, che tutti sanno che è una sorta di spaccatura dimensionale o qualcosa del genere, e quindi chi lo sa quante armi potrebbero nascondere in quelle cose? Per non parlare di quei grandi calzoni a pois tutti larghi e di quelle enormi parrucche raccapriccianti.)

    Non che i vestiti di Spike fossero larghi, a lui i jeans e le magliette piacevano abbastanza stretti da mettere in mostra, ma abbastanza larghi per permettere i movimenti - anche se ora che era tutto bagnato stavano appiccicati a lui come spandex, ma senza l'effetto Richard Simmons che evoca solitamente lo spandex. (Si chiese brevemente perché anche lui si fosse bagnato con la pompa, visto che solo lei si era sporcata con il muco, ma pazienza, era davvero uno strano, strano vampiro, e a differenza di quei clown inquietanti aveva degli addominali davvero carini, come si poteva vedere dalla sua t-shirt nera tutta bagnata. Forse quando avrebbero innestato il suo modo di baciare in un essere umano decente per creare l'Uomo Perfetto per Buffy, avrebbero potuto prendere anche i suoi addominali come un bonus.)

    Era il suo cantare che la stava facendo andare via di testa. (Beh, il canto, e il fatto che continuava ad avere quell'espressione compiaciuta in viso da gatto che ha appena mangiato il canarino, quando lei sapeva benissimo che lui non aveva mangiato un accidente.) Era ancora un po' intontito dall'alcol, e non si stava sforzando molto nell'interpretazione, ma lei continuava a sentire frammenti di testi e per quanto ci provasse, non riusciva a capire di che diavolo si trattasse. Qualcosa sul camminare nei boschi, e poi forse qualcosa su qualcuno che doveva andare, e poi un lamentoso "Perché va sempre in questo modo?" E poi continuava a ripetere qualcosa tipo "Essel Eugene" più e più volte, e lei non riusciva davvero a darne un senso.

    Alla fine, cedette alla curiosità. "Che diavolo significa quello che continui a cantare? Chi è Eugene? "

    "No Eugene, tesoro. E' lo spelling di S-L-U-G. (ndT: lumaca)" Disse lentamente, arricciando la lingua in modo seducente attorno alla L. "Sta dicendo 'lumaca', come la bestia contro cui hai combattuto prima. Si è bloccato nella mia testa e ora non posso toglierlo da lì a meno che non lo canti, ok?"

    "Stai cantando una canzone su una lumaca." Buffy gli sorrise con la propria espressione patentata d'incredulità.

    "Beh, sì, è sembrata a proposito."

    "Non può essere una vera canzone. È totalmente inventata."

    Spike sembrò offeso. "E' maledettamente una vera canzone. Dei Ramones. La tua educazione musicale è gravemente carente, signorina. "

    "Allora, che cos'è, un inno al muco delle lumache?"

    "No, è una tragica storia d'amore con una svolta nascosta. Vedi, c'è questo tizio che una notte vede una lumaca che si sta arrampicando sul suo braccio e lui è tutto 'arr, vai via' ma quello che non sa è che la lumaca è in realtà un demone lumaca, una lumaca demone DONNA, e lei è tutta innamorata dei suoi bicipiti virili e più tardi prende la forma umana e diventa la sua ragazza, ok? Ma poi una notte la vede camminare nel bosco e lui è tutto, perché la mia ragazza va a camminare nel bosco di notte? Mi sta forse tradendo con qualcuno di nascosto? Così la segue tutto geloso e la vede trasformarsi in lumaca, e allora è in preda al panico perché si stava facendo una lumaca, ok? Se l'è fatta ogni notte, praticamente, ma ad ogni modo lei si gira con questi occhi tristi e gli dice 'adesso che hai visto la mia vera forma, devo tornare al mio magico regno delle lumache sulla luna, e non ti rivedrò mai più', e poi sparisce in una sguazzata di muco, e lui adesso è tutto che la rivuole indietro, no? Ma ormai lei se n'è andata ed è tutta colpa sua che non ha avuto un minimo di fiducia in lei. C'è una teoria dei fan che si tratti di una storia vera, qualcosa che è accaduto a Joey Ramone, ma io non credo. Sono dell'opinione che fosse Dee Dee."

    Quando fu sicura che lui ebbe finito, Buffy incrociò le braccia e lo fissò. "Questo è tutto nella canzone?"

    "Beh, no, non è scritto proprio in questo modo," Spike ammise sfacciatamente. "E' per lo più sottotesto."

    "Sei ancora ubriaco," Buffy era furiosa.

    "Beh, sì," Spike sorrise. "Sono passate, cosa, una o due ore da quando abbiamo lasciato l'appartamento dell'Osservatore? Non mi passerà tanto a breve, tesoro. Però ti avverto che posso diventare un po' sdolcinato nella fase in cui mi sta passando la sbornia. Se questo accade, la cosa migliore da fare è versarmi un altro po 'di Scotch. La roba buona funziona meglio. Magari dammi anche una bella pomiciata."

    "NON succederà di certo." 'Pomiciata' era uno di quegli slang britannici di cui era abbastanza sicura, perché Giles l'aveva usato un paio di volte quando lei e Spike erano stati fidanzati, e dal momento che Giles non aveva potuto vedere dove erano andate a finire silenziosamente (e malignamente) le mani di Spike, la parola avrebbe dovuto significare solo 'baciare', giusto? A meno che lei non avesse emesso dei rumori rivelatori, perché seriamente le mani di Spike erano talentuose quanto la sua lingua, anche se non l'avrebbe MAI detto a nessuno, nemmeno a Willow, ma cosa se Giles avesse capito tutto il resto che era successo oltre al bacio e avesse usato quello slang solamente per nascondercisi dietro e non dover riconoscere effettivamente di aver sentito quei rumori che lei aveva cercato così difficilmente di non fare? Quelle erano le domande dinanzi alla Corte Suprema: aveva fatto dei rumori rivelatori e, in caso affermativo, 'pomiciare' voleva dire di più di quello che pensava? Non che importasse, ricordò a se stessa, perché qualunque cosa 'pomiciare' significasse davvero, non sarebbe accaduto di nuovo. Non importa quanto fighi sembrassero quegli addominali.

    Doveva fare qualcosa per ... neutralizzare Spike. Renderlo tranquillo, docile, ed esattamente 45 piedi distante da lei in modo che potesse andare avanti con la strage di demoni senza tutte quelle distrazioni.

    "Cosa FAI con un vampiro ubriaco?" Mormorò.

    "Lo metti in una bara fino a che non diventa sobrio!" Spike la guardò in attesa.

    "Di che diavolo stai parlando?"

    Spike scosse la testa, deluso. "No, vedi, si suppone che si debba ripetere la frase tre volte, e poi si finisce con 'presto al mattino'."

    Buffy si voltò e cominciò a camminare nuovamente in modo alterato attraverso le lapidi, ignorandolo come meglio poteva. Spike trotterellava spavaldamente alcuni passi dietro di lei, cantando a bassa voce.

    "Cosa fai con un vampiro ubriaco, cosa fai con un vampiro ubriaco, cosa fai con un vampiro ubriaco, presto al mattino..."

    "Lo ficchi al sole fino a che non bruci, lo ficchi al sole fino a che non bruci, lo ficchi al sole fino a che non bruci, presto al mattino ..."

    Che idea fantastica, Buffy brontolò a se stessa, sperando che lui non stesse spaventando tutti i demoni. Stava diventando ancora più incazzata di prima, che era davvero un record tutto considerato, e in qualche modo questo si stava mescolando insieme nel suo cervello con il pomiciare e gli addominali e i ricordi segreti delle sue mani che facevano cose molto, molto malvage, al punto che lei temette che avrebbe ceduto da un momento all'altro e l'avrebbe gettato a terra, non sapeva se per ucciderlo una volta per tutte o per riavere le sue mani malvage e audaci su di lei in tutti i posti giusti (err, terribilmente sbagliati). Aveva veramente bisogno di un demone. Se un demone si fosse presentato in quel momento, avrebbe potuto ucciderlo e svuotare al contempo il proprio sistema da tutti quei Pensieri Molto Malvagi, in un modo che il suo Osservatore avrebbe approvato, e la questione uccidi-o-limona-con sarebbe stata risolta.

    Spike continuava a cantare, ignaro. "Hey ho, e lei si alza, hey ho, e lei si alza, Hey ho e lei si alza, presto al mattino ..." Fece una pausa per riflettere un attimo e poi riprese.

    "Colpiscilo con un paletto fino a quando è polvere, colpiscilo con un paletto fino a quando è polvere, colpiscilo con un paletto fino a quando è polvere, presto al mattino..."

    "Hey ho, e lei si alza, hey ho, e lei si alza, Hey ho avanti andiamo, presto al mattino ..."

    "Seriamente, puoi startene zitto?" Scattò Buffy, voltandosi di scatto.

    Spike sorrise e continuò a cantare. "Toglili tutti i vestiti e succhia il suo ..."

    Buffy gli diede un pugno. Lui rotolò un paio di volte, finendo disteso sulla schiena, continuando a sorriderle. "Presto al mattino!", concluse. Poi si allungò come un grosso gatto che sperava di ricevere un bel massaggio alla pancia.

    "Io vado con 'colpiscilo sul naso fino a che non TACE!' " Buffy lo raggiunse velocemente, ma tenne i pugni saldamente sui fianchi per evitare di eccitarsi per quel togliere i vestiti e succhiare quello-che-è e il pomiciare ed evitare quindi di gettarcisi addosso a cavalcioni.

    "Vedi, hai capito come funziona, tesoro." Spike annuì in segno di approvazione.

    "Guarda, Spike," Buffy sibilò a denti stretti. "So che tutto questo per te sono solo il divertimento e i giochi di un ubriaco, ma io ho un lavoro vero da fare qui. Un lavoro che richiede un po' di segretezza e discrezione. Non ho davvero bisogno di avere la colonna sonora di tutti i tuoi più grandi successi. "

    "Aw, tesoro, ti sto facendo effetto?" Lui abbassò le palpebre a metà strada. "Questo significa che mi merito una sculacciata?"

    "Oh, certo che ti meriti una sculacciata!" Buffy stava per saltare su di lui, senza pensare alle conseguenze, quando un ruggito risuonò nell'aria e fu come un secchio di acqua fresca, e si girò di scatto per vedere un trio di cose squamose verdi che emergevano dai cespugli, occhi gialli luminosi fissi su di lei.

    "Oh, grazie a DIO!" Sospirò, e iniziò a prenderli a calci nel sedere.

    ---

    Alla fine dovette comunque sgattaiolare con Spike nel dormitorio, per recuperare lo spazzolino da denti ed il pigiama e il trucco e un paio di cambi di vestiti prima di tornare a casa di Giles, ma lo fece attendere giusto fuori dalla porta mentre lei impacchettava a tutta velocità perché Willow si era già disturbata una volta per fare l'incantesimo del disinvito e non voleva farlglielo fare di nuovo. Spike non aveva scherzato sul diventare un po' sdolcinato; ora stava mezzo cantando, mezzo tirando su col naso per qualcosa che suonava morbosamente deprimente, ma per fortuna stava tenendo basso il volume, così fino a che il responsabile del suo dormitorio non si svegliava, poteva piagnucolare fino a farsela passare. Infilò il suo kit di pigiama party nella federa del cuscino e scivolò fuori dalla porta.

    "... E sono solo, solo io... solo io ..." Spike canticchiava mentre lei apriva la porta.

    "Puoi, Spike," Buffy lo interruppe con un aspro sussurro. "Dobbiamo passare davanti alla porta di Mandy di nuovo, per andarcene. Ha orecchie come una ... come una ... beh, come un animale che sente molto bene." Dio, era stanca.

    Spike la guardò tristemente. "Aspetta un secondo, Summers, devo finire la frase." Chiuse gli occhi e cantò ancora una volta, la voce spezzata "... CHIEDENDOMI." Chinò il capo, oscillando un po' seguendo la musica nella sua testa. O almeno, era quello che Buffy immaginò stesse facendo, perché dopo il conteggio di otto tempi alzò la testa, si strofinò un po' le guance e disse con voce relativamente normale, "Va bene, andiamo."

    "Sei sicuro di aver finito? Non c'è un altro verso in cui ti lamenti per la perdita del cane e del tuo camioncino? "

    "Non è musica country, Cacciatrice. La musica punk è tutta angoli oscuri e spaccature della condizione umana." Spike tirò fuori una sigaretta e iniziò ad accenderla; lei gliela sfilò dalle dita, indicando il cartello 'Qui non si fuma'."

    "Peccato che tu non sia umano. Ora Sssh. "

    Tornarono indietro dal dormitorio senza incidenti (era ora che qualcosa andasse per il verso giusto!) e tornarono di nuovo da Giles, dove una Willow assonnata li accolse con sollievo. Giles era ancora assorbito in qualcosa sulla sua scrivania.

    "Avete avuto fortuna con i libri?"

    "No," disse Willow, il rimpianto evidente nella sua voce. "Abbiamo trovato alcuni buoni incantesimi che potrebbero, sai, farvi sembrare meno due pericolosi criminali rilasciati su cauzione. Oh, e Xander e Anya sono passati e hanno lasciato la tenda e tutto il resto. Xander dice che vi può incontrare la mattina per aiutarvi a preparare tutto, se vuoi. "

    "Suona come un piano. Ooh, la sedia ha un portabicchieri!"

    "Sì, Xander ha detto che ha cercato tutta roba di qualità, veramente di classe. Beh, con la qualità che si può acquistare con i cento dollari che Giles ha dato loro."

    "Wow, grande spendaccione."

    "Sì," mormorò Giles, senza alzare lo sguardo dal suo libro. "Perché un disoccupato ex bibliotecario non ha niente di meglio da fare con i suoi fondi limitati che spendere sulla protezione solare di un vampiro sgradito." Il vampiro in questione era appoggiato contro il bancone della cucina, e stava fissando tragicamente la sua tazza di sangue.

    "Inoltre, Anya ti ha lasciato un biglietto". Willow glielo passò con un sorriso.

    Era tutto bianco e scintillante e confezionato con nastri e colombe e aveva la scritta 'Congratulazioni per il vostro matrimonio!' tutta perlata e in rilievo, in un elaborato corsivo. Anya aveva inserito la parola 'FINTO' prima di 'matrimonio' con la sua solita nonsense. Nascosta all'interno c'era una banconota da cinque dollari un po' logora. Sotto la poesia senza dubbio sdolcinata stampata sulla finta pergamena (Buffy si rifiutò di leggerla) Xander e Anya avevano firmato entrambi con i loro nomi, come promesso; 'Anya' era una distesa gioiosa di ghirigori, mentre 'Xander' era uno scarabocchio quasi illeggibile che sapeva di risentimento e diceva chiaramente: 'non voglio fare questo, ma Anya ha detto che se non lo faccio, stasera non si farà sesso'.

    "Wow." Buffy sventolò il biglietto verso Giles. "Qualcosa da aggiungere al nostro mucchio di regali nuziali, signor Giles?"

    "Ho appena pagato per una tenda montabile, quattro teloni e una sedia da campeggio con un portabicchieri e credo di aver adempiuto ampiamente ai miei doveri. In realtà, dal momento che non ho ricevuto nessun resto o ricevuta, ho il sospetto di aver pagato anche per quel biglietto. Spike, se non togli la mano da quel decanter, te la taglio."

    Spike riprese velocemente la sua posa scomposta poeticamente tragica. "Non si può nemmeno fare un brindisi al giorno delle mie nozze?"

    "Non con il mio Glenlivet."

    "E' come se non ci augurassi affatto la felicità." Spike mise il broncio durante il tragitto verso il divano, dove prese invece un bel sorso del cognac di Giles, re-infilando poi la bottiglia tra i cuscini. "Sei tu quello che ci ha messi insieme, dopotutto."

    "Sì, beh." Giles si tolse gli occhiali e chiuse il libro davanti a sé. "Per quanto divertente sia stata quest'intera giornata, suggerisco che ora tutti noi ci prendiamo il nostro inadeguato periodo di riposo. Willow, vuoi un passaggio fino al dormitorio? "

    Willow accettò con entusiasmo, e dopo una rapida raffica di addii e di abbracci e un piccolo cenno nervoso a Spike, lei e Giles furono fuori dalla porta. Un attimo dopo, Giles rientrò, raccolse un righello dalla scrivania, e misurò con ostentazione il livello di Scotch nel decanter, prima di andarsene di nuovo con uno sguardo di avvertimento verso Spike.

    "Allora, Cacciatrice," disse Spike con voce strascicata, prendendo un altro sorso di cognac. "Finalmente soli." La sua voce era come il velluto.

    "Già. E ora puoi godere il tuo dormire qui da solo su questo divano bitorzoluto, mentre io vado a dormire piacevolmente da sola nella stanza degli ospiti. Su lenzuola di cotone egiziano." Buffy raccolse il suo cuscino pieno di roba e si diresse lungo il corridoio verso il bagno.

    Spike guardò il suo sedere mentre si allontanava, poi si sfilò lo spolverino e lo stese per tutta la lunghezza del divano, facendo penzolare i piedi fuori da una parte. Si assopì al suono della doccia.

    ---

    BEEP! ... BEEP! ... BEEP! Suonò l'allarme della cavigliera, facendolo sobbalzare e terminando bruscamente una versione molto piacevole (vale a dire, sconcia e sanguinaria) del sogno dell'opzione uno. Mentre si metteva a sedere un po' intontito, il suono terminò. Una rapida occhiata confermò che la giacca di Giles era di nuovo sul suo gancio, quindi ovviamente era passato un po' di tempo.

    Buffy arrivò con passi pesanti nella stanza. "Non posso credere che la camera di Giles sia distante più di cinquanta piedi da questo stupido divano." I suoi capelli erano ancora umidi ed era in pigiama, il riflesso metallico della cavigliera visibile attraverso la flanella.

    Spike la guardò dall'alto in basso. "Che cosa c'è su tutto il tuo pigiama, amore?"

    "E' sushi. E' il mio piagiama Yummy sushi." Buffy avanzò verso il divano. "Qui, girati in modo che la tua testa sia dall'altra parte."

    "Hmm. Yummy Sushi, dici." Spike si appoggiò a lei mentre lei lo tirava per posizionarlo come voleva, inalando il suo profumo di sapone e visto che c'era, catturando anche un'ottima sbirciata lungo la scollatura del pigiama. Era piuttosto appassionato di sushi, lo era davvero, con un sacco di wasabi. Voleva scattare in piedi e dare una bella mangiata al maguro che giaceva giusto sulla cresta del suo seno, ma adesso era molto meno ubriaco di prima (sebbene non ancora sobrio, ovviamente) e aveva riacquistato il proprio senso di autoconservazione, così decise di mangiarla in tutti i modi non letterali, in quei modi che non l'avrebbero portato alla morte immediata. Senza trucco, lei sembrava e profumava più gustosa che mai.

    Aggiunse il pigiama Yummy sushi alla sua lista.

    Buffy guardò in cagnesco i suoi piedi per l'ultima volta e si diresse lungo il corridoio.

    BEEP! ... BEEP! ... BEEP!

    Tornò, e senza dire una parola tirò il divano alcuni piedi più vicino alla sala, e se ne andò di nuovo.

    Dopo alcuni minuti, Spike pensò che le cose fossero disposte come lei voleva, così si girò su un fianco, con la speranza di riprendere quel sogno dell'opzione numero uno, che era stato interrotto in una fase molto interessante. Piegò le ginocchia per stare più comodo.

    BEEP! ... BEEP! ... BEEP!

    Raddrizzò le gambe e il segnale acustico si fermò. Le piegò di nuovo.

    BEEP! ... BEEP! ... BEEP!

    Buffy si precipitò nuovamente fuori in corridoio, con un'aria folle e un po' disordinata. Tirò il divano di un altro piede più vicino al corridoio, stringendogli le caviglie tra le sue mani forti, e si chinò a guardare Spike dritto negli occhi, le pupille illuminate dalla pazzia di chi è privato del sonno.

    "SE MUOVI I PIEDI ANCORA UNA VOLTA, GIURO CHE TI STRAPPO VIA LA TESTA A MANI NUDE."

    Spike era abbastanza certo che la Cacciatrice si sarebbe arrabbiata ancora di più se avesse saputo che in quella posizione aveva una vista perfetta di entrambi i suoi seni, penzolanti come mele mature all'interno del suo pigiama dalla scollatura inappropriatamente larga, così saggiamente non disse nulla.

    Con un'ultima stretta di avvertimento sulle sue caviglie, Buffy scomparve di nuovo. Spike riprese cautamente una posizione comoda, posizionò il braccio sotto la testa, e alla fine scivolò di nuovo nel mondo dei sogni.

    In questo nuovo sogno, aveva un piatto di pasta wasabi, e la Cacciatrice era stesa davanti a lui con delle fette di pesce crudo posizionate strategicamente sul suo corpo nudo. Yummy sushi, davvero. Ne fece una scorpacciata.

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    TBC
     
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  12. elijem
     
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    bravissima kasumi Come sempre. .ma ti sei fermata nel più bello.. e soprattutto le cose cominciano a diventare interessanti per i due me li vedo già, a forza di battibeccare qua ci scappa il bacio!! e spero anche qualcosa di più, in questa storia spike mi sembra ancora più sexy del solito
     
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  13. Redan
     
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    Fantastico, come sempre!
    Spike è arrapatissimo, non riesco proprio a immaginare quanto potranno resistere prima di saltarsi addosso a vicenda!

    Continua presto!
     
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  14. kasumi
     
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    Stiamo a vedere quanto resistono...

    Scusate se ho interrotto il capitolo, ma è davvero lungo e non volevo lasciarvi a secco per troppo tempo ^^

    Che cosa ne pensate? Certi pezzi vi sembrano troppo volgari? Che ne pensate di questa Buffy un po' ribelle e irriverente verso il sig. Giles? Io sono cresciuta con i film di Bruce Willis e Indiana Jones, quindi adoro i protagonisti sfacciati XD Adoro quando fanno Buffy così tosta e un po' ribelle, e al contempo mi annoio quando la fanno troppo 'brava ragazza' e perfettina. Però è un'opinione personale. Voi come la preferite?

    Ps. finito il quarto capitolo non so se continuerò questa storia.. per quanto la trovi divertente e molto interessante come stile, non sta avendo un buon riscontro su EFP. Al contrario di FTTP, che invece è seguitissima. (si vede che i lettori preferiscono il genere drammatico!) Quindi la mia intenzione è che, finito il quarto, abbandono tutto e mi dedico solo a FTTP.
    E' triste abbandonare una storia così, ma mi piace pensare che è valsa la pena tradurla, anche per soli 4 capitoli, per le risate che vi ha trasmesso :) :) Così quando siete tristi perchè state leggendo altre storie drammatiche o anche per motivi personali, potete venire a rifugiarvi qui, nell'angolino di 'Prisoners of love', per tirarvi su il morale.
     
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  15. kasumi
     
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    Nel frattempo, pubblico due disegni dell'autrice, che è anche una bravissima disegnatrice. Si riferiscono ai capitoli successivi, quando Spike e Buffy vengono arrestati per danni alle cose pubbliche, quando durante una ronda finiscono contro il cartello 'benvenuti a sunnydale' e lo distruggono XD
    Queste sono le foto segnaletiche scattate dalla polizia in quell'occasione!



     
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145 replies since 27/5/2016, 13:54   2813 views
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