Prisoners of Love di Bewildered

(commedia romantica molto divertente)

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  1. elijem
     
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    An dimenticavo complimenti a Angela per la traduzione. . sono dei capitoli molto lunghi e anche pieni di doppi sensi, quindi ancora più difficili da tradurre !!!
     
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  2. kasumi
     
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    Sì! Non è una storia facile da tradurre e i capitoli sono lunghi. Qualche frase l'abbiamo vista insieme, ma il resto ha fatto tutto lei :)
    Ora le ho chiesto se riesce a fare qualche capitolo di Pet, così andiamo avanti anche con quella traduzione.
    È una fortuna che si sia offerta di aiutare. È stata molto gentile.
    Ciaooo
     
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  3. kasumi
     
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    Capitolo 11: Rilassamento


    (Traduce Angela)



    Il Capo della Polizia di Sunnydale Brenson Non Era Felice.



    Prima di tutto, aveva sulla scrivania una richiesta rifiutata per un mandato di perquisizione nell'appartamento di un certo Rupert Giles. Apparentemente il giudice non considerava una chiara impronta di scarpa e la testimonianza giurata degli Agenti Kemp e Thomas che individui somiglianti alla Signorina Buffy Summers e al suo vandalico amante erano stati visti abbandonare la scena del crimine, “ prove sufficienti” per una perquisizione-e-cattura correlata all'efferata distruzione dell'Insegna “ Benvenuti a Sunnydale” pagata-con-i-fondi-delle-tasse. Per sommare il danno alla beffa, il giudice aveva aggiunto un post-it solo per gli occhi di Brenson. Recitava “ Non dovrebbe essere più preoccupato per la minaccia dei subdoli e prolifici coyote?” Brenson aveva rimosso l'appunto con precisione, lo aveva strappato in due e gettato nel cestino. Maledizione ai giudici attivisti e alla loro convinzione che anche i peggiori criminali avessero dei “diritti”. Se solo le Speciali Cavigliere Elettroniche tramandate dal suo predecessore fossero giunte con un'appropriata documentazione legale, il Signor Spike e la Signorina Buffy Summers avrebbero avuto un altro obbiettivo aggiunto alla loro lista di riparazioni, e una cospicua multa, l'Insegna Molto Cara di Sunnydale sarebbe stata riparata, e Brenson avrebbe potuto vantarsi un altro po'. Era un crimine come i tecnicismi della Legge potessero interferire con il percorso della Giustizia.



    In secondo luogo, aveva sulla sua scrivania una richiesta ufficiale da parte dell'Agente Marie Michaels per un nuovo incarico, il che significava che avrebbe dovuto trovare un altro Agente per il Turno Spike. E mentre non c'era penuria di agenti, investigatori o personale amministrativo che volevano assumersi l'incarico, trovarne uno che fosse interessato a fare il loro reale lavoro nel Turno Spike era del tutto un'altra questione. Avrebbe dovuto essere la sua assistente amministrativa ( che per fortuna era ESTREMAMENTE leale) a fare un controllo dei precedenti dei candidati, dello stato civile, e dell'uso personale ( rabbrividì) di Internet, prima che lui potesse prendere una decisione. E avrebbe dovuto pagare gli straordinari per il lavoro della Signora Frazier, se voleva che fosse fatto entro Lunedì. Che era una grossa cifra di denaro di cui rendere conto. Dannazione ai contratti degli impiegati governativi.



    Sistemò i fogli vicini, aggrottando la fronte con fare pensoso. Lui sapeva, sapeva nel profondo, che Spike era una Cattiva Nuova per Sunnydale, e che l'apparentemente innocente Buffy Summers era altrettanto cattiva, se non peggio. Anche senza una prova evidente, c'era un po' di volontà politica nel farli pagare. Era davvero un enigma complesso, ma supponeva che la soluzione sarebbe stata semplice.



    Avrebbero dovuto cogliere quei perfidi criminali sul fatto.



    Chiamò la Signora Frazier sull'interfono, chiedendo che gli portasse i turni di servizio di quella sera. I dati del monitoraggio potevano non essere ammessi in tribunale, ma erano comunque molto utili per tenere d'occhio degli irriducibili vandali. Che erano quasi altrettanto sicuramente anche ladri, assassini ed evasori fiscali ( davvero conveniente quella storia della documentazione distrutta).



    Avrebbero sicuramente infranto di nuovo la legge. Probabilmente quella stessa notte.



    E i suoi agenti sarebbero stati lì, con le manette pronte, quando fosse accaduto.



    *****



    Il Bronze era in subbuglio, anche per un Venerdì sera, cosa che Buffy pensò fosse da aspettarsi nel primo week-end della pausa invernale, ma era un po' frustrante, perchè lei non era molto dell'umore adatto alla folla, specialmente per una folla che poteva includere un certo numero di commando segreti in cerca di Spike. Inoltre c'era sempre una certe tensione fra la folla degli studenti e quella dei ragazzi del posto, che era particolarmente irritante per lei, visto che era entrambe le cose, benché si fosse schierata dalla parte dei ragazzi del posto al Bronze per un po' di nostalgia. Voleva una serata carina e rilassante con i suoi amici, un po' di chiacchiere da buona migliore-amica con Willow, un po' di ballo e forse un po' di sbaciucchiamento segreto con Spike in un angolo, ma questo sarebbe stato difficile se gli stupidi ragazzi delle confraternite avevano già preso tutti i buoni tavoli ( benché Xander fosse davvero bravo a segnare il territorio, specialmente ora che aveva Anya, che dava occhiatacce da demone con migliaia di anni di vendetta dietro di sé.)

    Era una terribile tentazione, guardando la lunga fila, chiudere la serata e portare Spike in qualche posto appartato per la loro personale festa del Venerdì sera.



    Ma Buffy rimase comunque in fila, perché lo aveva promesso a Willow e Xander, strattonando Spike al suo fianco quando lui sembrò pensare di intimidire il buttafuori per far sì che facesse saltare loro la fila, e cercò nella borsetta dal colore vivace i soldi per l'ingresso. Il necessario per due persone, perché era abbastanza sicura che Spike non avesse contanti per pagare la sua parte.



    Spike la fissò. “ Non dovresti aspettare, Cacciatrice. Tu sei una VIP:”



    Buffy gli diede un'occhiata sarcastica. “ Bhe, NO. La Caccia non da particolari privilegi al Bronze. Posso risalire la fila solo in caso di caos e morte prematura.” Prese uno dei suoi passanti. “ Inoltre, non mi dispiace stare qui ancora un po'.” Alzò la testa per un bacio.



    Spike la baciò, duramente, in un modo che faceva capire che era di nuovo irritato. “ Già.” borbottò guardando da parte.



    “ Cosa c'è che non va?” chiese Buffy gentilmente. Bhe, non così gentilmente, perché le vecchie abitudini sono dure a morire, ma scelse una frase più carina al posto di “ Cavolo, qual è il tuo problema?”, cosa che le avrebbe fatto guadagnare alcuni punti in gentilezza. La dolce e tenera Buffy era ancora in divenire.



    Spike accese una sigaretta, prendendo tempo, quindi la guardò ferocemente. “ Solo, cos'è questo?”



    “ Cos'è cosa?” Buffy aggrottò la fronte.



    “Questo.” Spike mosse la sigaretta intorno, indicando il Bronze e Buffy e forse la coppia che stava limonando di fronte a loro, anche se forse no, perché era abbastanza sicura che Spike potesse gestire quel tipo di cose.



    “Io...” Buffy sospirò. “ Non sono sicura. Stavo solo, sai, seguendo la corrente. Carpe-ndo il diem.” Appoggiò la spalla contro il muro, guardando verso l'oscurità. “ Vivendo.”



    Spike si appoggiò al muro vicino a lei con un sospiro di frustrazione. Rimase in silenzio facendo alcuni tiri dalla sigaretta, finché la fila non si mosse e dovettero muoversi con essa. “ Così” disse alla fine, con voce bassa. “ Quando saremo dentro, cosa si suppone che debba fare?”



    “ Di solito cosa fai al Bronze? Bevi birra, giochi a biliardo?” Lo guardò con curiosità. “ Tu balli?”



    “ Sai cosa intendo” disse Spike amaramente. “ Non è il punto in cui mi dici di stare lontano da te mentre sei con i tuoi amici Scoobies, in modo che nessuno sappia di noi?” Prese un altro tiro dalla sigaretta. “ Non che mi infastidisca evitare la loro compagna, intendiamoci. Solo non sono incline ad essere il tuo piccolo, sporco segreto.” Le diede un'occhiatina bollente, che disse che non pensava davvero la parte sporca dell'ultima frase.



    Buffy lo guardò pensosamente. “ Non so” disse alla fine. “ Non ho mai dovuto fare questo prima. Intendo, ovviamente no, ma DAVVERO non ho mai fatto nulla del genere prima.” Si appoggiò di nuovo contro il muro, con i capelli che strisciavano contro la superficie ruvida. “ Mi dispiace. Non so davvero cosa voglio fare.”



    Spike si mosse all'improvviso, in modo che i suoi gomiti fossero ai lati della sua testa, le mani contro il muro, la sua faccia proprio di fronte a quella di lei. “ Hai detto che ero il tuo ragazzo.”



    “ L'ho fatto” disse Buffy tranquillamente, guardandolo dritto negli occhi. “ Lo sei. Ma ci vuole un po' per abituarmi. Io, uhm, non me lo aspettavo. Per niente. E' come... tutto mescolato nella mia testa. Tutto il volere, e il cogliere l'attimo, e il pensare troppo, ed è come... E' come se mi servisse un po' di tempo per elaborarlo da sola, capisci? Non voglio entrare ed essere tutta ' ehi ragazzi, io e Spike abbiamo fatto un sacco di sesso davvero fantastico' , perché davvero non è qualcosa che li riguarda, giusto? Intendo, non è qualcosa di cui di solito parlo. E' personale, riguarda me e riguarda te, ma non loro.” Spostò lo sguardo.” Non voglio che la mia vita sessuale sia il principale argomento di discussione della serata. Ne ho avuto abbastanza con... Ne ho avuto abbastanza. Ed è stato quando NON STAVO NEMMENO facendo sesso. Stasera voglio parlare di cose stupide e senza senso, e forse ballare un po' o forse giocare a biliardo, e solo rilassarmi.”



    Spike appoggiò la sua fronte contro quella di lei, un po' più calmo, ma ancora tremante di frustrazione. “ Voglio poterti toccare.”



    Buffy cominciò a piegarsi per un bacio, ma sentì una forte schiarita di gola dietro di loro, e un 'prendetevi una camera' detto a mezza voce, e vide che dietro di loro la fila era andata ancora avanti. Si nascose sotto il braccio di Spike e lo spinse avanti con lei, appoggiandosi fermamente al muro quando ebbero colmato il gap. Catturò di nuovo il suo sguardo risentito. “ Allora toccami. Puoi toccarmi, Spike.” Abbassò leggermente il mento, guardando severamente la faccia di Spike. “ Ma non voglio mettere in scena un sexy show per tutto il locale. Possiamo essere d'accordo su questo?”



    Spike la guardò soppesandola, quindi si chinò più vicino. “ E se mi assicuro che nessuno guardi?” Passò le labbra sul lobo del suo orecchio. “ Perché scommetterei che posso farti venire senza che nessuno dei tuoi preziosi Scoobies si accorga di niente.”



    Buffy tremò. “ Oh. Questo sarebbe... Sì. Potresti farlo.”



    Spike ghignò. “ Non mi infastidisce essere questo genere di segreto. Il genere malvagio.”



    “ Perché non sono sorpresa?” Buffy sorrise ironicamente, strattonando Spike un po' più avanti nella fila. Qualcosa dall'altra parte della strada catturò il suo sguardo, e tirò di nuovo Spike davanti a lei, guardando al di sopra della sua spalla. “ Cavolo. Non voltarti.”



    Spike si raddrizzò, gli occhi accesi di anticipazione, pronto per la battaglia. “ Demoni?”



    “Peggio” sibilò Buffy. “ Poliziotti.”



    Spike le diede uno sguardo-che-diavolo. “ Odio dirtelo, Cacciatrice, ma davvero non stiamo violando alcuna legge qui.”



    “ Sì, ma...” Buffy fece una smorfia di frustrazione “ Stanno assolutamente GUARDANDO noi. E' inquietante.”



    Spike alzò il mento, guardando verso il basso con atteggiamento di sfida, le narici che fremevano. “ Posso farti venire senza che nemmeno la polizia se ne accorga.”



    “ Questo è DAVVERO quello che non intendevo.”



    Spike le prese la mano e la alzò per un evidente bacio tenero sul polso. “ Sarò felice di interpretare il maritino rispettoso-della-legge, se può essere di aiuto.” Sorrise lentamente. “Scommetto che gli Scoobies sarebbero felici di stare al gioco.”



    Buffy lo guardò storto. “ Tu vuoi soltanto... ottenere quello che vuoi. Passare tutta la sera con me, facendo lo sdolcinato, e far sì che i miei amici ci sbattano la faccia, e non subire nessuna reale conseguenza.” In realtà, tutto ciò le sembrava molto buono, esposto in quel modo. Specialmente la parte sdolcinata.



    Spike scrollò le spalle.” Bhe, sì.” La osservò meditabondo. “ Suppongo che adesso mi dirai che tu non vuoi?”



    Buffy lo guardò ancora più a lungo, quindi cedette e scosse la testa. “ Tu sei impossibile.”



    “Impossibilmente sexy” disse Spike con voce profonda e vellutata, gli occhi che ridevano. “ So da fonte sicura che sono anche una fantastica scopata.”



    E Buffy rise a ciò, perché lui lo era, DAVVERO lo era, e ad ogni modo erano in cima alla fila, così lei pagò le loro entrate all'annoiato buttafuori – ignorando Spike che brontolava di non avere mai pagato per il dannato Bronze- e scivolarono all'interno, e con la coda dell'occhio Buffy vide un poliziotto mostrare il distintivo al buttafuori e seguirli dentro, e rise e non se ne preoccupò, perché il divertirsi non era illegale e poteva vedere che Xander aveva in effetti preso per loro il MIGLIORE dei tavoli, quello basso con i sedili comodi tutto intorno, e Anya lo stava sorvegliando come fosse Fort Knox, e anche se Willow non era ancora arrivata, Buffy sentiva fin nelle ossa che quella sarebbe stata una splendida serata. Specialmente visto che lei non avrebbe dovuto alzarsi per aiutare Spike a pulire fino a LUNEDI'.



    Prese Spike per mano, agitò l'altra mano verso Xander e sorrise.



    *****

    Xander stava decisamente dando loro un'occhiataccia, o meglio uno sguardo-profondamente-traumatizzato, ma fortunatamente Spike non perse tempo impegnandosi nella parte di programma per la serata che prevedeva che ci sbattesse la faccia, facendo invece una grande scena sulla sua

    ' timida sposina' e parlando della loro soleggiata luna di miele hawaiana, e mentre Xander sembrava sempre più confuso per questo, Anya vide i poliziotti che stavano prendendo posizione intorno al loro tavolo come schifosi avvoltoi, e fece un commento sulle manette, e una volta che Xander febbe capito, sprofondò nel suo sedile, lasciando che Anya sussurrasse cose probabilmente-sconce nel suo orecchio, mentre continuava a guardare Spike e Buffy con un'aria di perplessa ripugnanza. Cosa che Buffy trovava davvero piuttosto divertente, perché tutto quello che stavano facendo era tenersi per mano e farsi reciprocamente gli occhi dolci in maniera schifosamente esagerata, a beneficio del loro pubblico di poliziotti, e non stavano facendo DAVVERO niente di sexy. Bhe, almeno non dove Xander poteva vedere. Lo spolverino di Spike aveva fornito un'opportuna copertura per quello.



    Poi Willow si fece vedere dopo circa venti minuti, e Buffy spinse Spike in là, in modo che Willow potesse sedere di fianco a lei, tutta allegra e sorridente nel suo top viola. E fu una pura coincidenza che questo significasse che Buffy dovette praticamente sedersi in braccio a Spike, davvero, consentendogli di posare evidenti baci sul suo collo e giocare con i lacci che chiudevano lo scollato top rosso. Xander osservò con impazienza per un minuto, poi improvvisamente prese la scusa di andare a prendere altra Coca.



    Anya sorrise in modo rassicurante. “ Non ti preoccupare, Buffy. Si abituerà al vostro finto-matrimonio prima o poi.”



    Willow roteò gli occhi. “ Certo, lo farà.” Diede a Spike uno sguardo attento. “ Ehi, casanova. C'è qualche possibilità che io possa fare, sai, un discorso-da-ragazze con la tua finta moglie?”



    Spike la guardò cautamente, poi scrollò le spalle. “ Sì, va bene.” Afferrò Buffy per la vita e la sollevò, in modo da poter scivolare da sotto di lei. “ Stavo pensando a un po' di biliardo.” Lei gli mise il broncio.



    Anya si illuminò. “ A me e Xander piace il biliardo. Mi stava insegnando a fare i tiri di sponda. Anche se il modo di Xander di insegnare ha più a che fare con lo strofinare il suo corpo contro il mio in pubblico, che con angoli e tecniche.” Guardò felicemente verso Xander, al bar. “ Penso che sia il motivo per cui ci piace il biliardo.”



    Spike la guardò con attenzione, poi fece spallucce. “ Puoi giocare anche tu. Recupera il tuo uomo e prendi un tavolo, ti spiace, amore?” Guardò verso Buffy con uno strano sorriso. “ Voi signore godetevi la vostra chiacchierata. Vuoi una bibita, gattina?”



    Buffy sollevò il suo bicchiere pieno di Diet Coke. “ Sono a posto.”



    “ Io vorrei una Club Soda.” disse Willow allegramente. Spike annuì e andò verso il bar.



    Buffy lo guardò andare. “ Uh.” Stava prendendo davvero seriamente il suo ruolo di persona rispettosa-della-legge, educata e non-cattiva. Poi si voltò e diede una rapida controllata a Willow. “ Come stai bene, Willow. Ti avevo detto che quello viola era la scelta giusta.” Buffy scrutò il viso di Willow nella luce soffusa. “ Oh, ma hai tirato via tutto il gloss. Vuoi che te lo ritocchi?”



    Willow arrossì un poco. “ Oh, certo.”



    Buffy tirò fuori Pink Rhapsody e lo picchiettò sulle labbra di Willow. “ Ecco qui. Come nuova.”



    Spike ritornò con il Club Soda di Willow, dando un rapido bacio sulla cima della testa di Buffy prima di dirigersi al biliardo dove Anya stava aspettando impaziente con uno Xander dall'aria nauseata.

    Buffy lo osservò andare, un po' triste, ma Willow voleva un discorso-fra-ragazze e un discorso-fra-ragazze avrebbe avuto. Buffy si sedette di nuovo sul sofà e si appoggiò con il gomito allo schienale.



    “ Così, Willow, avevi promesso di darmi tutti dettagli dello scaricamento di Riley.” Buffy ghignò con aria assetata di sangue. “ Ha pianto? Avrebbe dovuto piangere.”



    “ Purtroppo, anche l'essere stato scaricato da una donna fantastica come me non lo ha portato alle lacrime.” Willow scosse la testa tristemente. “ Era come fosse una canzone di Johnny Cash fatta persona, tutto Midwest e stoico.”



    “ Che peccato.” disse Buffy in modo ironico, perché ovviamente sarebbe stato crudele ridere alla rovina di un uomo rifiutato, ma del resto, se Riley era davvero uno dei comando che avevano reso miserabile la sua vita – e anche se aveva ancora problemi a crederlo, l'accusa di Spike nei confronti della Walsh, lo rendeva molto più plausibile- meritava davvero di avere una vita amorosa schifosa. Non che la sua vita fosse miserabile. In realtà, i commando erano più come un ronzio diffuso, come moscerini al bordo della sua vita, noiosi ma patetici, ma a lei non piaceva che spaventassero ancora il suo amante. Anche se pensava che lui non avrebbe né voluto né potuto essere il suo amante se non gli avessero fatto quella cosa del chip. Così, probabilmente, in realtà avrebbe dovuto mandare un biglietto di ringraziamento a Riley e alla Walsh... Improvvisamente realizzò che Willow era ancora silenziosa, mentre guardava pensosamente la sua bibita, e le diede una piccola strizzata al braccio, ghignando. “ Ma in ogni caso, sono certa che riuscirà a trovare qualche noiosa ragazza del Midwest a cui piace veramente lo yougurt magro, un giorno o l'altro.”



    Willow prese un sorso della bibita, guardando verso la pista da ballo. “ Già, decisamente lo yogurt magro non fa per me. Veramente, non sono sicura, Uhm, di essere affatto interessata ai prodotti caseari.” Sorseggiò di nuovo la bibita, il viso illuminato di rosso sotto le luci del Bronze. “ Io stavo, ehm, cercando in qualche altra categoria di cibo.” I suoi occhi si fecero sfuocati per un attimo, un piccolo sorriso che si arrampicava sulla sua faccia, ma poi si riscosse. “ Oh! Ma in realtà Riley ha detto che stava lasciando la città. Tipo oggi.”



    Buffy scrollò le spalle. “ Bhe, è la pausa invernale. Sono certa che ci sia qualche questione di vitale importanza legata al mais invernale in Iowa per cui deve correre a casa.”



    “ No, intendevo che parte per davvero. Almeno è l'impressione che ho avuto. Ha detto che è stato trasferito.”



    “ Aspetta, non sarà più il nostro assistente?” Questo avrebbe potuto essere un bene, visto che era lui quello che avrebbe dovuto correggere i loro compiti, e lei non era sicura che lui non sarebbe stato un ragazzo meschino che avrebbe abbassato i voti delle ragazze che lo avevano scaricato. Che è il motivo per cui si suppone che gli assistenti non escano con gli studenti dei loro corsi. E in realtà il fatto che ci avesse provato, due volte, era decisamente un grande punto nelle colonna 'avrebbe abbassato i voti delle ragazze che lo avevano scaricato'. Ovviamente non ci si poteva fidare dello yogurt magro.



    Willow si avvicinò, con occhi grandi ed eccitati. “ E' quello che ho chiesto. E allora lui ha detto che anche la Walsh non sarebbe tornata, e che non potevo dirlo a nessuno, perché è un segreto e non avrebbe dovuto dirmelo. Così ho pensato che dovevo raccontartelo, perché è STRANO, huh?”



    “ Assolutamente strano.” Buffy bevve un po' di Diet Coke, gli occhi che vagavano nella direzione in cui Spike stava giocando a biliardo, facendo a uno dei loro cani da guardia della polizia un cenno ironico lungo il percorso. “ Spike mi ha detto che pensa che Riley sia uno dei commando che lo hanno catturato, e che anche la Walsh si trovasse lì, per qualche motivo.” Studiò ancora la folla. WOW, c'erano davvero molti rappresentanti del Meglio di Sunnydale presenti quella sera. La maggior parte dei quali radunati intorno ai tavoli da biliardo. Socchiuse gli occhi. Soprattutto agenti DONNE erano radunate intorno ai tavoli da biliardo.

    “ Huh.” Willow ci pensò per un attimo. “ Ci posso credere. Ha tipo quel fare teutonico, di persona- a-cui-fare-facilmente-il-lavaggio-del-cervello. Come una specie di alto, vecchio Giovane Hitleriano.”



    Buffy sputacchiò la sua bibita. “ Willow! Questo è orribile.” Ma ora che Willow l'aveva menzionato, poteva davvero vedere Riley con quel grande sorriso vuoto e una grande e vecchia fascia con la svastica. Che sogghignava in modo vacuo e con allegria mentre torturava Spike. E improvvisamente guardò verso Spike perché quella era davvero un'orribile, orribile immagine e voleva che se ne andasse dalla sua testa, tipo SUBITO.



    Willow stava ancora parlando. “ E poi cè quello che è successo alla Lowell House...”



    Ma Buffy si stava già muovendo, con un distratto “ un attimo, Wills”, e corse verso Spike, che stava osservando Xander preparare il suo tiro, e gli diede un rapido abbraccio da dietro. Solo che non fu veloce come aveva programmato, perché non poté impedirsi di indugiare, visto che era così piacevole.



    Spike la guardò da sopra la spalla, gli occhi stretti. “ Cos'è questo, Cacciatrice?”



    Lei lo strinse, chiudendo gli occhi. “ Ti credo, riguardo a Riley” sussurrò, avvertendo che si tendeva , per poi rilassarsi, mettendo una mano sulle sue braccia in riconoscimento. Lo lasciò andare, lisciandogli lo spolverino sulle spalle. “ Volevo solo essere sicura che non ti stessi battendo con Xander troppo duramente, dolcezza.” disse con voce più alta.



    Spike ghignò a questo,voltandosi ed attirandola a sé per la vita della gonna. “ Certo che no, pet.” disse ad alta voce, facendo correre dolcemente una mano sul viso di lei. “ Xander è un tuo amico molto importante, e come tuo marito, sono più che felice di legare con lui in un'occasione di cameratismo maschile socialmente e legalmente accettabile.” Si avvicinò per baciarle un orecchio. “ In realtà non ha parlato da quando abbiamo iniziato a giocare. Penso che lo abbiamo davvero sconvolto.”



    Buffy sorrise a Xander da sopra la spalla di Spike. Egli sembrava piuttosto traumatizzato, congelato durante il tiro mentre li fissava. “ Bhe, dovrà conviverci, perché considero il convincere il Dipartimento di Polizia di Sunnydale del nostro matrimonio rispettoso-della-legge molto più importante della sua psiche da Re del Dramma. Quella cella PUZZA.”



    “ Anche io sto legando” cinguettò Anya, alzando una mano. Xander trasalì al suono della sua voce, tirando per sbaglio il suo colpo. Riuscì a mandare in buca tre palle e il pallino che rotolava piano, fino a fermarsi perfettamente in linea per un altro tiro.



    Spike imprecò sotto voce. “ Ti spiace andartene, gattina? A quanto sembra Xander gioca meglio quando il suo cervello è scollegato. Sto cercando di ottenere un giro di bibite da lui, qui.” Fece scivolare le mani intorno alla schiena di lei, facendo scivolare le dita sotto i lacci dello scollo. “ Puoi venire a limonare ancora dopo che lo avrò separato da un po' dei suoi soldi duramente guadagnati.”



    Buffy gli fece il broncio. “ Non derubare i miei amici. Neanche Xander, l'unico fra noi con un vero lavoro pagato.” Si premette leggermente contro di lui, cercando di trasmettergli in maniera sottile, che lei era al cento-per-cento pronta a limonare in qualunque momento avesse voluto. Tipo subito.



    Spike guardò il suo labbro imbronciato, il viso rassegnato. “ Non imbroglierò, amore.” Guardò indietro verso Xander, che si stava preparando per il suo prossimo colpo. “ Non ne avrò bisogno se tu torni al tuo passatempo da ragazze con la strega.”



    Buffy spinse ancora più in fuori il labbro inferiore, finché lui alla fine colse il suggerimento e la baciò, leggermente, e lei sorrise e premette la fronte contro il suo mento per un attimo, e tornò verso Willow sotto gli sguardi furiosi di una mezza dozzina di donne in uniforme. Willow la stava guardando con aria riflessiva, e Buffy le rivolse un innocente e luminoso sorriso. “ Sono spiacente di essere corsa via in quel modo. Dovevo dare a Spike delle, um, informazioni.” Fissò il poliziotto in-ascolto-senza-vergogna che con nonchalance stava addosso ai loro sedili. Davvero non era giusto che, dalla scorta della polizia, Spike avesse le groupies e a lei toccassero gli energumeni. “ Informazioni da persone-sposate-che-fanno-un'uscita- perfettamente-legale. Grazie per aver controllato la mia bibita-senza-alcol-perché-sono-al-di-sotto-dell'età-legale-per-bere.”



    Willow si mise comoda con aria consapevole, le mani che facevano oscillare il suo Club Soda come fosse un Martini. “ Capisco perfettamente, Buffy. Continua a mantenere Spike informato.”



    Buffy affondò nel sedile di fianco a lei. “ Quindi, saprò qualcosa in più su questi tuoi Piani che in qualche modo hanno meritato il Sexy Top Viola della Sensualità?”



    L'atteggiamento di Willow passò immediatamente dall'essere rilassata all'essere a disagio. “ Um, sono una cattiva amica se ti dico di no?” Piegò le sue mani in atteggiamento protettivo intorno alla sua bibita.



    “ No! Tu non potresti mai essere una cattiva amica.” Buffy prese di nuovo la sua bibita, pensando che se c'era una Cattiva Amica su quel divano, era quasi certamente quella che passava il tempo con un non- morto davanti ai suoi migliori amici, e alla maggior parte della Polizia di Sunnydale, e che faceva altre-cose-oltre-a-passare-il-tempo quando non era davanti a un pubblico.



    Willow la guardò fissamente per un momento, quindi appoggiò la sua bibita e si avvicinò. “ Io non intendo dire che voglio essere riservata e nascondere le cose. Solo...” Si spostò i capelli dalla faccia. “ Non è com'era al Liceo, quando ognuno sapeva chi si teneva per mano agli armadietti, e non eravamo ci preoccupavamo solo con chi saremmo andate a ballare e tutto era davanti a tutti che tu lo volessi o no. Solo sento che ci sono cose di cui non voglio ancora parlare. Cose da adulti. E non è perché non mi fidi dei miei amici, o perché non credo sia importante, o perché cerco di essere tutta come James Bond e in grado di negare in maniera credibile. Io, um, voglio solo avere qualcosa che sia tutto mio, capisci? Qualcosa che posso lasciare in sospeso, e pensarci su, e su cui arrivare a una decisione, senza che tutti si intromettano nel mio processo per prendere una decisione.” Guardò Buffy con incertezza. “ Sai che quando sarò pronta per parlare, parleremo, giusto?”



    Buffy la guardò a sua volta, sentendosi stranamente vulnerabile. “ Certo. Noi, um, parleremo quando sarà il momento giusto.” Di un sacco di cose.



    Willow fece un mezzo sorriso forzato verso Buffy. “ Perché possiamo essere entrambe d'accordo che il nostro gruppo sociale è piuttosto intenso.”



    Entrambe guardarono verso il tavolo da biliardo, dove Spike e Anya stavano parlando allegramente di qualcosa, mentre Xander imbucava un'altra palla, gli occhi come buchi neri.



    “Sì.” Buffy assentì con fervore. “ E' un modo per metterla.”



    Willow colpì il ghiaccio con la piccola cannuccia rossa da cocktail.” E, um, sai, posso capire se anche tu hai delle cose di cui non vuoi ancora parlare.” Alzò lo sguardo con un piccolo sorriso. “ Sai che quando sarai pronta a parlare, io sarò qui.”



    Buffy pensò a Spike, e ai baci, e al sesso, e al non essere DAVVERO pronta, e guardò Willow con gratitudine. “ Sì. Se avrò qualcosa del genere, sai che te ne parlerò. Quando sarò pronta.”



    “ E va bene se non sei pronta subito. O per un lungo periodo.” Willow guardò di nuovo il ghiaccio, poi sollevò il bicchiere per sgranocchiarne un pezzo. “ Non darò di matto.”



    “ Nemmeno io.” Buffy rivolse a Willow un sorriso smagliante. “Adesso mi aspetto una seria chiacchierata, quando sarà il momento. Sono stata al dormitorio per ORE e non sei mai tornata.”



    “ Sono tornata al dormitorio!” protestò Willow. “ Appena prima di venire qui.” Diede a Buffy un'occhiata poco convinta. “ E mentre rimango coerente con la mia idea del non-parlare-finché-non -sarai-pronta, penso che dovrei avere una spiegazione per quel buco nella porta.”



    “Oh, um, wow.” Buffy balbettò. “ C'è un buco nella porta adesso? Io, um, non l'avevo notato.” Ricordò colpevolmente di avere calciato la porta, in mezzo al pomeriggio, mentre Spike si stava comportando in modo malvagiamente orale sulla sporca, sporca se stessa. Si augurò che Willow non fosse stata troppo curiosa riguardo alla biancheria nell'angolo. “ Immagino che dovrei farla aggiustare.”



    Willow sogghignò, la maggior parte della tensione se n'era andata. “ Fino a che non ti aspetti che paghi per questo.”



    “ Oh, no, è tutto a mio carico.” disse Buffy velocemente. Sedettero in silenzio per un po'. Alla fine Buffy sospirò. “ Sai, sono completamente d'accordo con nostro Nuovo Ordine Mondiale dell'aspettare fino a che si è pronti a parlare delle cose, ma ho davvero voglia di un po' di pettegolezzi-da-migliori-amiche.”



    Willow annuì con aria cupa. “ Già.” Improvvisamente si sedette dritta. “ Oh, forse dovremmo concordare una specie di codice.”



    “ Un codice?”



    “ Sì, come dei numeri o qualcosa del genere, così potremmo parlare delle cose-di-cui-non-siamo-pronte-a-parlare senza doverne parlare davvero. Tipo, non so, 1 per il tenersi per mano, 2 per il baciarsi e così via.”



    Buffy pensò confusamente a quale numero sarebbero stati lei e Spike usando questo codice. 8?

    753? “Um, potremmo farlo” tergiversò.



    Willow continuò, eccitata. “ In questo modo potremo parlare dei nostri compagni di coccole senza rivelare alcuna informazione pertinente.” Batté le mani in modo deciso e puntò un dito verso Buffy. “ Potremmo chiamarlo Scala delle Coccole.”



    Buffy rise per questo, e si avvicinò a Willow e cominciò a definire i dettagli della Scala delle Coccole, anche se lei Spike erano già fuori scala, perché sospettava che questo sarebbe stata la cosa più intima di cui lei e Willow avrebbero parlato davvero per un po' di tempo, e questo era meglio di nessun discorso-da-ragazze del tutto. Una volta che ebbero elaborato una classifica da-uno-a-dieci carina ( in base alla quale Buffy stabilì che lei e Spike erano andati decisamente a undici), Willow ammise timidamente che era arrivata a TRE proprio quel pomeriggio, e Buffy sorrise e l'abbracciò e fu opportunamente impressionata e davvero non parlò dell'undici.



    I migliori amici non ti sbattono in faccia questo genere di cose.



    *****



    Spike osservò Buffy in tutto il percorso per tornare al divano, il modo in cui i fianchi si muovevano sotto la gonna corta con la cerniera sul retro, e i capelli che ondeggiavano sulla sua schiena-a-tutti-gli-effetti-nuda attraversata da stringhe sottili, e i morbidi stivali con la cerniera che aveva infilato sopra la cavigliera lampeggiante, e poiché sapeva dannatamente per certo che lei non stava indossando biancheria sotto la gonna – lei gli aveva rivolto una cattiva, cattiva occhiata mentre si vestiva per fargli sapere che non era un caso- ciò faceva sì che lei fosse a tre cerniere e un vivace intreccio di lacci di distanza dall'essere di nuovo completamente nuda, cosa che lui stimava avrebbe richiesto circa trenta secondi, una volta che fossero stati finalmente in un posto privato a sufficienza per Sua Signoria. Dieci secondi se le avesse lasciato su gli stivali, il che sarebbe stato in pratica una facile situazione vantaggiosa, perché erano due cerniere in meno e stivali. Tre se non avesse perso tempo con nessuna chiusura e e l'avesse semplicemente alzata sulla più vicina superficie orizzontale, avesse sollevato il suo top striminzito per arrivare ai suoi seni perfetti e avesse sollevato la sua gonna sui fianchi per portarsi dritto nella sua dolce, calda fichetta, perché il liberare il suo uccello avrebbe richiesto un bottone e una cerniera, quindi altri cinque secondi, e...



    “ Spike, è il tuo turno!” disse Anya in tono impaziente. “ Smettila di pensare a fare sesso con Buffy.” Spike fu indotto a una piccola risata da queste parole, chiedendosi per un momento se Anya gli stesse leggendo la mente, ma quando la guardò, il suo viso era sgombro da qualsiasi consapevolezza, ma solo chiaramente ansioso di continuare a giocare a biliardo. Lei fece un gesto con la stecca verso il tavolo. “ Puoi pensare agli orgasmi quando non è il tuo turno.”



    Spike occhieggiò il tavolo con disgusto. Il piccolo periodo di Xander come Mago del Biliardo dal polso sciolto, aveva lasciato lui con tre palle e Anya con due, mentre Xander ne aveva ancora cinque. ( Sospettava che parte dell'impazienza di Anya fosse frustrazione perché il suo ragazzo non ci era andato piano con lei, a giudicare dalle occhiate niente-sesso-per-te che gli lanciava con la coda dell'occhio.) Xander stava bevendo la sua Coca ed evitava con cura di guardare Spike, il che indicava chiaramente che la strategia migliore per Spike era di mettersi proprio davanti ai suoi occhi, ma in un modo-che-non-gli-ricordasse-della-situazione-con-Buffy, in caso lui diventasse di nuovo un Rain-Man-mago-del-biliardo.



    Spike camminò tutto intorno al tavolo, guardando con ostentazione per la migliore angolazione per il suo tiro successivo, ma soprattutto cercando di essere incredibilmente irritante. Cosa che sapeva essere uno dei suoi migliori talenti, perfezionato con cura nel corso degli anni. Era un dannato GENIO nell'essere seccante.



    “ Hai un ottimo tiro per la palla cinque di Xander” suggerì Anya gentilmente.



    “ Davvero” disse Spike con un amichevole e grato tono di voce. “ Grazie, tesoro.” Si chinò e la imbucò con un colpo energico e volutamente noncurante.



    Xander lo guardò. “ Hey. Non le devi parlare, Testa di Chip.”



    Anya sorrise con aria beata. “ Stai diventando geloso? Perché mi piace.”



    Spike mise il gesso alla sua stecca con fare teatrale, scrutando di nuovo il tavolo. Aveva un'impostazione perfetta per la undici di Anya, ma sospettava che nel complesso sarebbe stata una scelta strategica scarsa, e quindi cercò di colpire la numero tre di Xander. Ci mancò poco, ma riuscì a spedirla in una buca laterale. Sfortunatamente, non gli lasciò nessuna possibilità per il tiro successivo, a meno che non decidesse di tagliarsi la gola, imbucando la sua palla sette, e dopo una breve valutazione di come si sarebbero messe le cose, rovinò il tiro successivo con un fallito tentativo disperato per la palla due di Xander. Anya fu raggiante quando lui le fece un cenno, e si avvicinò al tavolo per il suo turno.



    Spike si mosse casualmente verso Xander, accendendosi una sigaretta nel cammino. “ Difficile giocare a biliardo se non posso parlare ai miei avversari” disse disinvoltamente.



    Gli occhi di Xander erano puro veleno. “ E' già abbastanza brutto che Buffy ti permetta di provarci con lei stasera - e non riesco a capire il motivo, perché penso che la prigionia a vita in un gulag sarebbe una punizione più lieve che l'avere a che fare con te per più di cinque secondi – ma decisamente non devi flirtare con la mia ragazza.” Anya ebbe un piccolo guizzo compiaciuto nel sentire questo, dando a Xander uno sguardo provocante da sopra la sua spalla, mentre prendeva di mira la sua palla due.



    “ Nessun flirt” disse Spike con un ghigno. “ Sono un uomo felicemente sposato, davvero.”



    Xander gemette. “ Ricordi che ti odio, vero?” Si udì lo schiocco delle palle che si urtavano venire dal tavolo, e Anya strillò per il successo.



    “ Sarei deluso se non lo facessi” replicò allegramente Spike. “ Ad ogni modo, la sola cosa che conta davvero in questo amabile scenario è ciò che Buffy pensa.” Guardò nella direzione in cui Buffy e Willow stavano ridacchiando sul divano, spostandosi leggermente a sinistra e inclinando la testa in modo da vedere tra gli agenti di polizia. Lei era raggiante. “ E lei non mi odia.” Quest'ultima frase uscì un po' meno furba-e-irritante di come aveva pianificato, più tranquilla-e-riverente, come se quasi non potesse crederci lui stesso. Cosa che, bhe, non poteva fare. Aveva pianificato di dire qualcos'altro di sgradevole, per mantenere Xander irritato e concentrato, ma guardare Buffy gli aveva fatto dimenticare cosa fosse, e anche lo aveva reso indifferente all'irritare Xander o al vincere il loro gioco spietato, perché il suo sorriso era fantastico e lei era fantastica e quando avesse finito con il Bronze, l'avrebbe portata in qualche posto carino e privato, e avrebbe aperto tutte le sue cerniere e la propria cerniera e sarebbe stato fottutamente fantastico. E anche una fantastica scopata.



    Sentiva che Xander lo stava guardando, ma non poteva distogliere lo sguardo dai denti e dagli occhi brillanti di Buffy. Era come se fosse una dannata trappola elettrica per vampiri, o forse solo per lui, un fulmina-Spike, irresistibilmente affascinante e mortalmente scintillante, che lo stava conducendo inesorabilmente alla rovina.



    Un momento dopo Anya fece il broncio verso di loro, sporgendo il labbro verso Xander. “ Ho provato a colpire la palla nove di Spike, ma i colpi di sponda non mi riescono senza di te che strusci il tuo pene contro il mio sedere. Penseresti che dovrei fare meglio senza distrazioni, ma a quanto pare lo trovo davvero rassicurante.”



    Spike prese un tiro dalla sigaretta, guardando Xander con la coda dell'occhio. Bhe, questo era a suo vantaggio. Lo Xander imbarazzato-e-eccitato era un giocatore molto peggiore dello Xander fuori-di-sé-per-lo-shock. Se questo fosse durato, il prossimo giro di bibite era praticamente già vinto.



    Poi Anya si voltò verso di lui e disse “ Quindi, Spike, come va il sesso con Buffy?” e gli occhi di Xander divennero cupi e distanti, e Spike gemette e si augurò che Buffy avesse abbastanza denaro per pagare un altro giro di bibite per gli Scoobies e un Johnny Walker etichetta nera per lui, perché era al verde, e in ogni caso, se ci si rifletteva abbastanza, dalla giusta angolazione, era del tutto colpa sua se Xander entrava in quella specie di trance mistica in cui riusciva a comprendere la fisica e la geometria complessa.



    Sorrise in modo affascinante ad Anya. “ Molto bene, grazie. Ma temo che se vuoi i dettagli, dovrai chiedere alla signora in questione. Un gentiluomo non parla delle sue conquiste.” Al diavolo, se comunque doveva perdere a biliardo, e doveva aspettare per poter liberare Buffy dal fardello delle troppe cerniere, nel frattempo avrebbe comunque potuto divertirsi nell'infliggere il massimo trauma psicologico possibile. Xander stava praticamente mandando scintille in quel momento, mentre camminava come uno zombie intorno al tavolo e preparava il prossimo tiro. “ Dimmi, amore, hai qualche raccomandazione per un bel regalo per Buffy? Qualcosa... di adulto. Magari che richieda delle batterie.” Con un doppio schianto, le palle sette e nove di Spike finirono in due buche differenti, la schiena di Xander che fremeva mentre si muoveva come un fantasma intorno al tavolo per allinearsi per il tiro successivo. Anya si avvicinò a Spike e si lanciò in un turbine di suggerimenti che erano Davvero Illuminanti. Xander era un tipo molto, molto fortunato.



    Non fortunato come Spike, ma dannatamente fortunato.



    *****



    Quando il discorso-fra-ragazze si fu esaurito, Buffy disse a Willow di andare alla pista da ballo, cosa che avrebbe fatto sparire la stranezza di dover parlare quando si erano accordate di non parlare di nulla di importante, ed era anche la cosa preferita di Buffy da fare al Bronze, e inoltre avrebbe dato a Buffy una vista migliore di Spike che stava radunando le palle al tavolo da biliardo. Lo faceva con una marcata efficienza che parlava di una lunga pratica e forse di un po' di rabbia, e quando rivolse a Xander un inchino breve e infastidito e si fece da parte per permettergli di spaccare, lei indovinò che fosse dovuto al fatto che aveva perso l'ultima partita e probabilmente lei avrebbe dovuto sganciare per un giro di bibite, perché sapeva che lui non aveva denaro con sé. Lui incontrò il suo sguardo mentre tirava fuori la fiaschetta per una sorsata, e lei sogghignò e fece la sua mossa più sensuale, un ondeggiamento che fu molto più sensuale per la mancanza la biancheria, e gli occhi di lui fiammeggiarono in maniera gratificante.



    La pista da ballo al Bronze era, abbastanza stranamente, uno dei luoghi per ballare più rispettosi in cui fosse stata - alcuni dei locali al campus erano sovraccarichi di idioti pieni-di-Sè che pensavano che il modo migliore per rimorchiare una ragazza che non avevano mai visto fosse strusciarsi dietro di lei, mentre stava ballando, senza nemmeno un come-stai. Ma qui al Bronze poteva ballare con Willow, scambiandosi risate e sorrisetti da migliori-amiche, senza preoccuparsi minimamente che la pelvi di qualcuno comparisse nel suo spazio senza-esserne-richiesta, e poi era pieno di vittime volenterose per una ragazza che fosse dell'umore giusto per un po' di compagnia, ottimi piccoli extra nello show personale di Buffy.



    Era ancora dolorante, dolorante in modo meraviglioso, e il ballo la rese iper-consapevole di ogni punto debole, rendendo il ricordo di come si era guadagnata ogni deliziosa fitta ben presente nella sua mente. Guardò Spike attraverso le ciglia mentre si piegava sul tavolo da biliardo e sogghignava verso Anya e tormentava Xander. Giocava a biliardo nello stesso modo in cui faceva ogni cosa, scrutando come un falco e valutando la situazione, gli ingranaggi nella sua testa che giravano in modo visibile, mentre pianificava la sua senza-dubbio astuta strategia – per poi sporgersi in avanti con un movimento impaziente delle spalle e fare i suoi tiri quasi senza programmazione, rapidi e veloci e come un lampo, con risultati prevedibilmente altalenanti. Dopo ogni tiro, lui si voltò e la cercò con gli occhi, e lei pensò a qualcosa di extra-sconcio ogni volta che i loro occhi si incontrarono, e lui guardò ancora, gli occhi fiammeggianti come se sapesse esattamente quale pensiero sconcio lei avesse scelto, e poi lei si voltò verso Willow e lui tornò a giocare e lei si ricordò della sua scommessa di farla venire di fronte a tutti senza che nessuno si accorgesse di qualcosa, e lei seppe in quel momento che lui aveva del tutto ragione, che poteva farlo davvero, perché lei era già oltre la metà strada e questo solo GUARDANDOSI.



    Dopo un po', la partita di biliardo terminò, e Spike cominciò a girare intorno alla pista da ballo, come uno squalo, e lei reagì guardando ovunque tranne lui ed amplificando il quoziente di sensualità del suo ballo, dicendogli col corpo quello a cui stava pensando, e quando la musica divenne un ballo lento, un pezzo ossessionante e malinconico di una delle band che suonavano regolarmente al Bronze, non fu sorpresa di sentirlo avvicinarsi dietro di lei, le mani sui suoi fianchi. Si avvicinò per posare la guancia di fianco alla sua, ma rimanendo distante, solo le sue mani, ferme ma allo stesso tempo tremanti e la guancia fresca che toccava la sua mentre si muovevano insieme.



    Lei si voltò per guardarlo in faccia e lui lasciò che le mani scivolassero intorno alla sua vita, solo mantenendo un minimo contatto, e premette la fronte contro la tempia di lei, gli occhi chiusi, e questo fece male fisicamente, essere così vicini e toccarsi a malapena, e lei rise piano.



    “ Quindi, amore” cominciò Spike in tono tranquillo e discorsivo. “ Abbiamo fatto con i discorsi-da-ragazze, il biliardo, le bibite e ora il ballo. Cos'altro avevamo programmato per questa serata?”



    Lei poté sentire il suo respiro farsi affannoso e i muscoli dello stomaco stringersi in anticipazione. “ Credo si fosse parlato di una scommessa.”



    Spike sorrise, gli occhi ancora chiusi. “ Ah già.” Ondeggiarono ancora per un momento, l'aspettativa che si muoveva tra loro come fumo. “ Gli Scoobies stanno guardando?”



    Buffy guardò pigramente sopra la spalla di lui. Xander e Anya stavano ballando poco distante, con Anya che tratteneva la testa di Xander contro la sua spalla e gli dava dei colpetti sulla schiena con atteggiamento confortante. Willow era da sola, nelle vicinanze, ondeggiando senza scopo, uno sguardo lontano sul viso. “Più o meno. A meno che tu non voglia fare un annuncio.”



    Le dita di Spike si strinsero sui suoi fianchi. “ E la polizia?”



    Era buio, ma Buffy poteva vedere la sagoma rivelatrice dei cappelli della Polizia inframmezzati intorno ai limiti della pista da ballo, le luci che creavano riflessi sui distintivi qui e là. “ Stanno guardando.”



    “ Bene,” Spike aprì gli occhi, guardando verso di lei, lo sguardo scuro ed imperscrutabile. “ Mettimi le braccia intorno al collo.”



    Buffy lo fece, facendo scivolare le sue mani sul petto di lui, lungo la strada.



    “Adesso chiudi gli occhi.”



    Spike prese l'orlo dello spolverino con una mano, facendolo scivolare finché non avvolse un fianco, il bordo posteriore che le penzolava su un polpaccio, le mani di lui che trattenevano la pelle contro la parte bassa della sua schiena. Cominciarono a girare, lentamente, e Spike si avvicinò ed iniziò a parlare, piccoli dettagli di ricordi di quel pomeriggio, e lei si fece più vicina, premette la guancia contro il cotone della sua maglia, le luci della pista da ballo che lampeggiavano contro i suoi occhi chiusi, e lei non sapeva cosa stessero facendo, ma quando fu tentata di aprire gli occhi per controllare se qualcuno stesse guardando, lui le bloccò la testa e sussurrò sulla sua sommità “ Non devi lasciare che nessuno veda.” Quindi la sua mano scivolò tra di loro e bloccò il tessuto leggero della sua gonna contro di lei, e le sue dita astute trovarono all'istante il punto migliore, e strinsero una volta, due volte, e ancora, e lei venne così forte da vedere le stelle dietro le palpebre chiuse, aggrappandosi disperatamente al collare di pelle di Spike, e lui ridacchiò, il petto che vibrava sotto di lei, e fece scivolare di nuovo la mano sul fianco, e lei riaprì gli occhi e ogni cosa fu di nuovo uguale. Anya che confortava Xander, Willow persa in un mondo immaginario, e innumerevoli altre persone senza volto che continuavano con il loro divertimento del venerdì sera e uno sprovveduto squadrone che li scrutava alla ricerca del minimo segno di violazione della legge, tranne che nulla era per niente lo stesso, era come guardare dopo un temporale e tutto era chiaro e fresco e nuovo, e lei deglutì, la bocca all'improvviso completamente secca, e alzò la testa per guardare verso Spike, e lui stava guardando lei con un misto di euforia e terrore e autocompiacimento che era così tipicamente DA SPIKE, che lei sorrise in modo splendido, e fece scivolare una mano sulla sua guancia, catturando il suo zigomo con il pollice. Lui chiuse gli occhi, godendosi la sua carezza, e continuarono a ondeggiare in quel modo fino alla fine della canzone, e poi continuarono ancora un po', anche se la canzone successiva era un rock movimentato, finché Anya non comparve vicino a loro, con il viso ansioso, e Spike guardò verso di lei e sospirò.



    Buffy si augurò che Anya se ne andasse, ma lei era la ragazza di Xander e cominciava a piacerle nonostante la sua schiettezza – o forse a causa di essa- , inoltre pensò sarebbe stato saggio costituire un precedente nel loro gruppo per i benvenuti ai fidanzati difficilmente accettabili, così sorrise in modo neutro e disse: “ Ti serviva qualcosa Anya?”



    “ Bhe, Spike ha perso due partite a biliardo, e adesso che abbiamo tutti finito di ballare con i nostri innamorati, si suppone che debba offrire a tutti delle bibite. Oh, e anche degli anelli di cipolla. Non so cosa siano ma sono ansiosa di provarli. Ne ha parlato molto.”



    Buffy diede a Spike uno sguardo sagace. “ Quindi, quanto denaro dobbiamo spendere, TESORO?”



    Spike guardò verso il bar. “ Ti pagherò più tardi” brontolò. “ Dovrebbe entrarmi qualcosa. Niente di illegale o malvagio. Solo... un lavoro pagato.” Sembrò vergognarsi un po', il che era un atteggiamento a cui Buffy non era abituata, ma lei suppose che l'idea di lavorare per vivere o... per non-vivere, perché lui non era vivo... come avrebbe dovuto chiamarla? Qualunque cosa fosse, era un grande passo indietro. Sospirò e tornò al divano su cui aveva lasciato la borsa, Anya e Spike che la seguivano. Un'altra cosa carina del Bronze, avrebbe potuto lasciare la sua borsa più o meno ovunque ed essere certa che il suo denaro fosse ancora lì quando fosse tornata. Specialmente quella sera, con metà del Dipartimento di Polizia di Sunnydale che allenava i suoi occhi d'aquila sulla folla. Anche se la folla era notevolmente diminuita ora, forse perché una massiccia presenza della polizia implicava che non ci fosse rischio confusione – i cittadini erano abbastanza ignari, ma la selezione naturale tendeva a lasciare quelli con gli istinti migliori - o speciale attenzione all'alcol; il barista stava chiaramente fissando i poliziotti, non apprezzando la riduzione degli affari.



    Willow e Xander erano già seduti sul divano, con Willow che dava dei colpetti sulla mano di Xander e gli parlava dolcemente. Entrambi guardarono in su quando Buffy si avvicinò, Willow con un'espressione ironica e divertita, Xander vagamente terrorizzato, come se si aspettasse che Buffy si sarebbe trasformata inun insetto gigante o qualcosa del genere. Cosa che, realizzò lei, era un pericolo che Xander aveva davvero dovuto affrontare in diverse occasioni. Nessuna meraviglia che si fosse sentito così sollevato, quando aveva cominciato a uscire con Anya; alla fine lei non nascondeva la sua natura di ex-demone e non cercava attivamente di ucciderlo, e. bhe, non era Cordelia, perché anche la versione più carina e gentile di Cordelia era davvero, davvero spaventosa. Qualunque cosa Willow gli avesse detto, pareva avergli fatto bene, perché Xander riuscì a salutare lei e Anya e Spike senza occhiate-mortali o occhi-che-avevano-guardato-nell'abisso, solo il normale goffo Xander. Willow lasciò il suo posto ad Anya – brontolando un po' perché non era ancora molto affezionata all'ex-demone – e si spostò sulla seda di fronte, lasciando l'altro comodo divano a Buffy e Spike.



    Buffy tirò fuori il denaro e lo allungò a Spike con un'occhiata – non un'occhiata severa, perché lui era nella sua lista dei buoni dopo il loro ballo, ma piuttosto una del genere bada-a-ciò-che-fai. “ Portami indietro il resto, ok? E' tutto quello che ho, finché non vado da Mamma a battere cassa.”



    Spike le rivolse un ghigno sfrontato, la vergogna sparita da un pezzo, o, quantomeno, ben nascosta. “ Sì. Pagare le scommesse è sempre importante, non è vero? Grazie di non avere fatto di me un cattivo pagatore.” Camminò orgogliosamente verso il bar, fischiettando qualcosa che stonava terribilmente con la musica da ballo.



    Buffy si appoggiò al divano, abbassandosi per massaggiarsi la caviglia. Nascondere il braccialetto elettronico sotto gli stivali aveva impedito che sembrasse un individuo pericoloso in libertà condizionata, ma le aveva datto un po' fastidio, mentre stava ballando, anche con i calzini spessi. “ Quindi, ho sentito che Xander ha stravinto a biliardo.”



    “ Anche io l'ho sentito” replicò Xander. “ Ma, um, io davvero non ricordo molto. Era come se fossi al top, col mio naturale talento per il biliardo che è venuto a galla per l'occasione.” Diede a Buffy un'occhiata di sguincio. “ Sarebbe stato molto più soddisfacente se non fossi stata tu a pagare per la sconfitta cocente di Spike.”



    Buffy scrollò le spalle. “ Mia la responsabilità, mia la spesa. O spesa, di Mamma, visto che è lei che paga davvero ogni cosa.” Sorrise ricordando Spike e sua madre che chiacchieravano imbarazzati sul divano, ai tempi della loro prima tregua. “ Penso che a Mamma piaccia davvero Spike, più o meno.”



    Xander guardò cupamente verso il bar. “ Credo che lo renda uno di noi.” Scrollò le spalle, dando un'occhiata a Willow. “ Comunque, credo sia una cosa tra te e lui. Ma tu fammi un favore, e fagli ripagare tutto.”



    Buffy avrebbe desiderato avere la sua bibita, così da poter attribuire il suo piccolo colpo di tosse a un sorso di Diet Coke andato di traverso. “ Non preoccuparti, Xander. Ci penserò io.”



    Spike tornò in quel momento, porgendo a Buffy un mucchietto di banconote e monete. “ La cameriera arriverà in un attimo con le bibite. Ci vorrà qualche minuto per gli anelli di cipolla e le ali.” Si allungò con disinvoltura di fianco a Buffy sul divano, mettendo il braccio sullo schienale.



    Buffy gli diede un'Occhiata. “ Ali?”



    Fece spallucce. “ Avevo fame. La salsa piccante qui è eccellente.” La guardò con un sorrisetto sapiente. “ Le ali di pollo vengono servite con accompagnamento di gambi di sedano, se vuoi sentirti virtuosa, pet.”



    “ I gambi di sedano a mezzanotte...” disse Xander in tono casuale. Willow risw. Buffy, Anya e Spike si guardarono confusi.
    Willow mosse la mano verso di loro. “ Spiacente, ragazzi. Una cosa delle scuole elementari. Fa parte di una delle mie serie di libri preferite. Xander di solito me lo leggeva ad Halloween, prima di andare a fare dolcetto-o-scherzetto.” Poiché gli sguardi vuoti continuavano, Willow roteò gli occhi. “ Ok, Anya e Spike posso capire, ma davvero, Buffy? Non hai mai letto Conigliettacula?”




    Anya emise un piccolo grido. “ Sembra orribile.”




    “ No, è davvero carino, parla di un coniglietto vampiro, e...”




    Anya gemette e seppellìil viso nella spalla di Xander. Lui le diede dolcemente dei colpetti sulla schiena. “ Scusate, ragazzi. Anya, um, ha questa COSA con i conigli.”




    “ Continui a dirlo, Xander. Basta parlarne.” La voce di Anya era attutita dalla maglia di Xander.




    Buffy scambiò uno sguardo confuso con Willow. “ Non ha problemi con vampiri, demoni o interiora fumanti, ma è spaventata da teneri e soffici coniglietti?”




    Anya alzò la testa quanto bastava per guardarle. “ Possiamo smettere di dire la parola con la C, per favore?” Xander li supplicò con occhi-da-cucciolo da sopra la sua testa , e Buffy scambiò un altro sguardo con Willow, quindi fece spallucce.




    “Certo, nessun problema. Abbiamo tutti le nostre piccole stranezze.” La cameriera arrivò in quel momento, e il processo di distribuire le bibite fece sparire un po' dell'imbarazzo. Anya si raddrizzò un po', ma rimase il più vicina possibile a Xander, e tutti presero delle grandi sorsate che resero convenientemente impossibile parlare. Grandi, saporite sorsate, che apparentemente richiesero una pausa di riflessione dopo, almeno a giudicare dal silenzio – Bhe, non silenzio, pensò Buffy, perché c'era la musica alta e il rumore della folla, e di tanto in tanto un rumore dalle radio dei poliziotti, ma era stupefacente come la mancanza-di-persone-che-parlavano rendesse tutto questo non importante- silenzio che durò per alcuni minuti. Gli anelli di cipolla e le alette arrivarono nel mezzo del silenzio, dando loro un'altra scusa per non parlare mentre si servivano.




    “ Quindi, Buffy” disse Anya alla fine, con voce realistica. “ Spike dice che sei quella a cui devo chiedere riguardo il sesso che fate.”

    Buffy quasi si strozzò con la cipolla fritta, prendendo velocemente un sorso per schiarirsi la gola. ” Spike ha detto che facciamo sesso?” Si voltò verso di lui, gli occhi spalancati per l'offesa, perché avevano ASSOLUTAMENTE parlato riguardo il non parlare di questo.

    “ Oh, no, in realtà non ha detto niente. Ho solo immaginato che faceste sesso, perché siete sposati per finta, e questo è quello che fa la gente sposata. Ma quando gliel'ho chiesto, ha detto che avrei dovuto parlare con te.” Anya la guardò con aria interessata, come se stesse parlando dell'hobby delle composizioni di fiori di Buffy. “ Quindi, parlamene.”

    Buffy poteva sentire la sua bocca muoversi, ma nessun suono stava uscendo. Spike si allontanò lentamente, mordicchiando con attenzione un'aletta di pollo.




    Fra tutti, fu Xander a ssalvarla, mettendo una mano sul ginocchio di Anya. “ Tesoro, credo che Buffy preferisca che la sua vita privata rimanga privata.” Fissò Spike, come se volesse dire altro, ma un'occhiata di avvertimento di Willow lo mise in silenzio.




    Anya sembrò delusa. “ Oh. Che peccato. Avevo ogni genere di domanda sul sesso coi vampiri, e non è come se avessi la possibilità di fare una ricerca diretta.” Guardò verso Xander, gli occhi grandi e adoranti. “ Non mi spaventano i vampiri, ma non voglio che tu lo diventi, ok? Nemmeno se significa maggiore resistenza e tempi di recupero più veloci.” Willow fece una piccola risata, e Anya la guardò in modo confidenziale. “ Questo è quello che ho sentito. Volevo solo che Buffy lo confermasse.”




    Xander guardò verso di lei, il volto che passava attraverso diverse emozioni, prima di fermarsi finalmente su una via di mezzo tra il disturbato e il felice. “ Ok, um, ci lavorerò su. Il non-diventare-un-vampiro.”




    Anya lo abbracciò strettamente, le braccia intorno alla sua vita. “ La tua resistenza e tempo di recupero sono magnifici, tesoro.”

    “ Ok, grazie.” Xander si strofinò le mani, ansioso di cambiare argomento. “ Quindi! Qualche parola sui nostri amici commando, Buffster?”

    Buffy annuì con impazienza, altrettanto felice del cambio di soggetto. “ Spike ha identificato per me uno dei membri del commando e il loro capo. Un professore e un assistente dell'università.” Guardò Spike, il quale stava leccando la salsa piccante dalle dita, lui le sorrise, dando una leccata extra-lussuriosa con la sua lingua davvero, davvero malvagia. “ Stavo pensando che dovremmo fare una piccola ricognizione alla Lowell House, vedere se qualche altro ragazzo della confraternita è coinvolto. Magari hanno un'entrata segreta...”




    Willow la interruppe. “ Cavolo, Buffy, non mi hai sentita prima?” Buffy la guardò confusa e Willow roteò gli occhi. “ Ma certo che non stavi ascoltando, dovevi andare a dire qualcosa di 'importante' a Spike e non mi hai lasciato finire.” Si avvicinò, con grandi occhi. “ La Lowell House è ANDATA.”




    “ Aspetta, cosa? Come può essere andata una casa? E' una CASA! Di solito non si muovono.” Buffy guardò Spike, che era improvvisamente teso e guardingo.




    “E' andata a fuoco!” Willow fece un piccolo saltello sull'orlo del suo cuscino.




    “ Stai scherzando!” Willow scosse solennemente la testa. “ Non stai scherzando? Lowell House è davvero andata a fuoco? Tipo fino-alle-fondamenta?” Buffy guardò Spike, gli occhi stretti pensierosamente. Forse c'era un qualche tipo di accesso o di prova tra le macerie o nel seminterrato...




    “Già, la mia, um, amica ha detto che i Vigili del Fuoco hanno lottato per tutta la mattina, ma non hanno potuto fare nulla per salvarla,il fuoco è cresciuto come quella volta che il padre di Xander ha acceso il barbeque, sai, con troppo combustibile? Hanno detto che non ci sono state perdite, che tutti i ragazzi sono usciti in tempo, né morti né feriti o altro, ma che non hanno prorpio potuta salvare la casa. E poi sono arrivati con i bulldozer nel pomeriggio e hanno rimosso le rovine, e poi hanno riempito il seminterrato con del cemento per precauzione. E' del tutto andata.”




    Buffy e Spike si guardarono con costernazione. “ Wow” disse Buffy alla fine. “ Questo è, um, wow...”




    Spike si passò una mano sulla testa con una smorfia. “ Cazzo.” Ricadde indietro sui cuscini del divano. “ Speravo... Bhe. Ci Speravo.” Diede a Buffy un'occhiata angosciata di sguincio, una che diceva che lui riconosceva il dilemma, che non avrebbe potuto togliere il chip e avere ancora Buffy, ma che comunque stava segratamente sperando di trovare un modo di ottenere tutto ciò che voleva. O forse solo di vedere Buffy picchiare qualche soldato in suo onore. Qualcosa.




    Buffy diede dei colpetti rassicuranti sul suo ginocchio. “ Possiamo ancora andare a controllare. Magari troveremo qualcosa che hanno tralasciato.” Si guardò intorno, al mare di divise blu che aveva invaso il Bronze. “ Dobbiamo seminare i nostri ragazzi-in-blu, comunque, o probabilmente troveranno un modo per appiopparci anche l'incendio.” Diede a Xander uno sguardo significativo. “ Pensi che potresti fare un po' di confusione per noi, Xander?”




    Xander annuì e cominciò a parlare ad alta voce dei meriti di questo o quel film. Willow guardò Buffy e cominciò a discutere, a voce altrettanto alta. Anya ovviamente non sapeva cosa stessa accadendo, ma poiché era una donna dalle Forti Opinioni, partecipò alla discussione solo per una questione di principio. E Buffy si accoccolò su Spike, gli sfiorò l'orecchio e gli sussurrò il suo piano. Egli le baciò la guancia e le mormorò il suo assenso. Quindi si strinsero ancora un po', solo così.




    Qiondi si unirono alla discussione e aiutarono a finire gli anelli di cipolla e le alette, perché, accidenti, la Mamma di Buffy stava pagando per quel banchetto e loro stavano per entrare in azione. Buffy dovette concordare con Spike: gli anelli di cipolla erano FANTASTICI.




    Ne presero un'altra porzione da asporto.




    *****




    Una volta che ebbero il contenitore da asporto, Buffy e Spike si scusarono con la compagnia, e proposero tranquillamente di incontrarsi la sera successiva all'appartamento di Gile per una Riunione degli Scoobies, e raggiunsero mano nella mano la porta sul retro che portava nel vicolo. Fuori nel vicolo, Buffy cercò un posto dove appoggiare gli anelli di cipolla e la borsetta, ma non c'era davvero altro posto oltre il cassonetto, che era troppo disgustoso per poterlo anche solo considerare, così li tenne con una mano di lato e si appoggiò al muro.




    Spike si avvicinò, guardando in basso. ( QUELLA COSA! Buffy gemette internamente.) “ Non ti avevo preso per una persona romantica, amore” disse tranquillamente, con un piccolo sorriso sul volto.




    “ Dimostra quanto mi conosci” sogghignò Buffy con sfida. “ Io sono super- romantica.”




    Spike tracciò dei disegni con un dito sullo stomaco di lei. “ E' così che lo chiami, amore? Quando flirti e ti coomporti male in mia compagnia?”




    Buffy gli mise il broncio. “ Pensavo ti piacesse flirtare.” Diede una veloce carezza sulla sua lunghezza, guardandosi attorno per assicurarsi che fossero ancora soli. “ A questa parte di te sembra piacere.”




    “ Non ho mai detto che non mi piace.” Spike le fece un sogghigno malvagio. “ Solo non sono sicuro che sia qualificabile come 'romantico'. Bollente, meraviglioso, fantastico, sì. Romantico? Non ne sono molto sicuro.”




    “ Così, cosa c'è di così romantico in questo vicolo” disse Buffy con curiosità, guardandosi intorno.




    “ Non dirmi che te ne sei dimenticata.” Spike le prese la mano, posando un bacio leggero sul polso. “ Questo vicolo, amore mio, è il posto dove ci siamo visti per la prima volta.”




    Buffy alzò un sopracciglio verso di lui. “ Intendi quando hai minacciato di uccidermi? Già, è davvero un ricordo romantico.”




    Spike si avvicinò. “ Ti ho guardata combattere dalle ombre laggiù. Eri dannatamente fantastica. E' un bel ricordo per me.”




    “ Io ricordo meglio la parte successiva, quando io e Mamma ti abbiamo preso a calci nel sedere a scuola.” Buffy sorrise allegramente. “ Hai ragione, è davvero un bel ricordo.”




    “ Vedi? Romantico, se solo pensi a quanto siamo andati lontano.” Si avvicinò per strusciare le labbra sul suo orecchio. “ Abbiamo compagnia. Due battiti, uno appena dietro la porta, sembra che stia solo di guardia. L'altro sta avanzando lungo il vicolo.”




    “ Allora baciami. Ma che siano solo baci. Non vogliamo dagli una scusa per arrestarci.”




    Spike non rispose, solo mise le mani ai lati della vita di lei, i palmi piatti contro il muro, e la baciò dolcemente sulle labbra. Lei mosse la mano libera fra i suoi capelli e lo baciò a sua volta, attenta a mantenere bassa l'eccitazione, anche se avrebbe voluto di più. Ma avevano un pubblico, e non uno amichevole, così mantenne il bacio dolce e leggero, tenero e romantico. Comunque appoggiò un piede contro il muro, in modo che la coscia si strofinasse sul suo inguine, perché aveva dei Piani per dopo.




    Dei passi si avvicinarono, e la luce di una torcia scivolò su di loro. “ Chiedo scusa.” disse una voce autoritaria.




    Buffy interruppe il bacio con quella che sperava sembrasse una convincente espressione di sorpresa. “ Oh, mio Dio!” ansimò.




    Spike fece un passo indietro, con l'aria di un uomo che è stato interrotto nel bel mezzo di un'opera di seduzione. Cosa che, naturalmente, era davvero, per cui non gli richiese alcuna dote di recitazione. “ C'è qualche problema, Agente?”




    Il poliziotto – uno nuovo questa volta- mosse la torcia sulla scena. “ Abbiamo avuto una soffiata su, um, una consegan di droga in corso nel vicolo.” La torcia si fermò sul contenitore da asporto in mano a Buffy.




    “ Nessuna droga qui, signore” disse Buffy dolcemente. Aprì il contenitore. “ Solo uno spuntino.”




    Il poliziotto serrò la mascella, chiaramente irritato per essersi mosso troppo presto, prima che gli obiettivi avessero commesso un reato. “ Vi stiamo tenendo d'occhio” disse alla fine.




    “ Oh, è disgustoso” disse Buffy, arricciando il naso. “ Ci guardate mentre ci baciamo? E' nauseante.”




    Spike incrociò le braccia. “ E' contro la legge che io baci mia moglie?”




    Con gli occhi stretti, l'agente ammise brontolando che non lo era.




    “ Bene, allora” disse Spike educatamente. “ Potremmo ricominciare, allora? Questa è una specie di anniversario per noi, sa?” Guardò Buffy con aria adorante. “ Molto romantico.” Buffy lo guardò a sua volta con tenerezza. Stavano diventando davvero bravi in quella finzione-di-essere-innamorati.




    A suo credito, l'agente sembrò imbarazzato. “ Spiacente per l'intrusione.” Diede loro uno sguardo di avvertimento. “ Ma tenete in ordine, o dovrò arrestarvi.”




    Spike annuì con aria affabile. “ Certamente. Saremo lo spirito stesso della discrezione.” Attese quindi che l'agente se ne andasse.




    Una volta che il poliziotto fu fuori vista, si chinò e baciò ancora Buffy. “ Una mostra di innocenza davvero convincente, amore.”




    “ Non stavo fingendo” sussurrò indietro Buffy. “ Penso davvero che sia disgustoso che ci guardino mentre ci baciamo.”




    Spike sorrise contro le sue labbra. “ E' all'imboccatura del vicolo, adesso. La visuale è bloccata dal cassonetto. Sta aspettando altri ordini alla radio.” Inclinò la testa per baciarla sul lato della gola. “ Adesso?”

    Buffy gli porse il contenitore da asporto e la sua bosetta, quindi si chinò per sollevare con facilità il tombino nascosto sotto i loro piedi. “ Dopo di te, marito mio.”




    Spike sogghignò e scese la scaletta, Buffy lo seguì velocemente, facendo scivolare in silenzio il coperchio del tombino al suo posto sopra di loro, e poi si pulì le mani. Era davvero buio là sotto, senza alcun raggio di luce solare che filtrava. Spike accese una sigaretta e fu come se il suo volto, debolmente illuminato, fosse l'unica cosa esistente al mondo. La guardò da sopra il luminoso puntino rosso, quindi sospirò esalando il fumo. “ Cazzo. E' difficile non farti proprio qui. Come un cane di Pavlov. Le fogne mi fanno sbavare al pensiero di metterti nuda.”




    Buffy si avvicinò in silenzio, cercando la sua mano. “ Già, anche a me” ammise quietamente. “ Ma se ne accorgeranno abbastanza alla svelta. Dobbiamo fae alla svelta se vogliamo avere il tempo di setacciare le macerie prima che ci raggiungano.” Strinse la sua mano dopo che l'ebbe trovata. “ Non ho portato la mia torcia.”




    Spike strinse a sua volta. “ Non ti farò cadere, amore” disse rudemente.




    “Lo so” disse lei con un sorriso, chiedendosi se lui potesse vederlo. Le labbra di lui le sfiorarono la guancia e smise di chiederselo. “ Facciamola finita” disse velocemente. “ Si suppone che sia la nostra serata libera”




    Si avviarono per il tunnel buio come la pece il più velocemente possibile, mano nella mano.




    *****




    L'uscita delle fogne più vicina alla Lowell House era appena fuori dal campus, che era silenzioso e tranquillo per la vacanza. Buffy masticò l'ultimo boccone di cipolla e gettò il contenitore nella spazzatura mentre correvano attraverso il prato erboso per ragiungere lo spazio dove prima sorgeva la Lowell House. Anche gli alberi che avevano ombreggiato l'antica dimora erano scomparsi, i tronchi tagliati di fresco come unico ricordo. Buffy si mise su un ceppo e guardò in basso alla superficie senza segni di cemento grigio che riempiva interamente il grande spazio delle fondamenta. Bhe, non senza segni: i bordi del soffice cemento fresco erano stati segnati da studenti che speravano di lasciare il loro segno, con nomi scarabocchiati in malo modo, impronte di mani e piedi e quella che sembrava in modo sospetto l'impronta di un sedere, sparpagliati lungo il bordo. Proprio sotto i piedi di Buffy qualcuno aveva scritto “Lowell House fa schifo!” a grandi letttere; appena a sinistra c'era un piccolo, timido “ T.M.+ W.R.” e ancora un poco sotto, quello che sembrava un Haiku commemorativo per la quercia abbattuta.




    Spike camminò a grandi passo lungo tutto il perimetro di cemento, la faccia scura quando raggiunse la postazione di Buffy. “ Niente, amore” sputò fuori, furioso. “ Non un dannato indizio.” Rimase in piedi davanti a Buffy; lei guardò in basso, sentendosi molto, molto alta.




    “ Non è la nostra sola pista” disse con vigore. “ Sono sicura che ci sia un altro modo per scendere in quello stupido posto. E dopo tutto, Riley e la Walsh sono andati, si spera per davvero. Mi evita il problema di affrontarli.” Spike la guardò in modo sardonico. “ Cosa? Nessuno colpisce con tazer e droga e fa esperimenti sul mio vampiro, nella mia città, sotto i miei occhi.” Tracciò un anello col piede sul ceppo. “ Stavo solo aspettando che arrivassero i voti finali. Penso che avrei avuto una A. Mi chiedo come sarà il nuovo professore...”




    Spike la prese per la vita e la fece scendere. “ IL TUO vampiro?”




    “ Bhe, non lo sei?” Buffy lo guardò fermamente.




    Spike guardò lontano. “ Bhe, sì” ammise brontolando. Guardò di nuovo alla superficie di cemento che si stava asciugando. “ Fammi fare ancora un giro, solo per essere sicuri. Poi possiamo tornare a casa dell'Osservatore e fare rapporto.” La fissò. “ e con 'fare rapporto' intendo aspettare che Giles sia del tutto pronto per le ninne, chiuderci a chiave e scopare. Ti ho guardato in questa tenuta per tutta la serata. Sto per esplodere.”




    Buffy sorrise timidamente. “ Anche io.”




    Lui la guardò per un momento, gli occhi indecifrabili, poi si voltò e cominciò il giro delle fondamenta. Al lato opposto, si fermò e si chinò, picchiettando sul cemento.




    “ Hai trovato qualcosa?” gridò Buffy, cominciando a camminare verso di lui.




    Lui scosse la testa. “ Niente di importante. Stai lì.” Dopo un altro momento, si alzò in piedi e continuò sulla sua strada, fischiettando.

    Quando la raggiunse di nuovo, Buffy si girò e cominciò a camminare in direzione dell'appartamento di Giles; Spike le si mise a fianco, cantando tranquillamente, quella stupida canzone punk che utilizzava sempre per infastidirla, quella riguardo all'essere sedato e andare allo spettacolo su una sedia a rotelle. ( Piuttosto Ironico?) Lei decise di ignorarlo questa volta. O almeno di ignorare la canzone, facendo scivolare la mano in quella di lui. Ignorare la totalità di Spike non era proprio possibile.



    Quando udirono delle deboli sirene in lontananza, sogghignarono uno verso l'altra e cominciarono a correre.


    TBC
     
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  4. Redan
     
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    Bel capitolo!
    E' bello vedere Buffy e Spike insieme come una coppia quasi normale, che vanno a ballare con gli amici ecc. Mi piace molto l'atteggiamento di Willow nei confronti della loro relazione in questa ff, per nulla giudicante ma allo stesso tempo molto protettiva nei confronti dell'amica. Mi chiedo che cosa abbia detto a Xander per farlo calmare. Lui tra l'altro è davvero esilarante, con la sua espressione vuota e l'improvviso talento per il biliardo! XD Geniale!
     
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  5. kasumi
     
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    Io sono rimasta terrorizzata da Willow per gran parte della storia :lol: :lol: Avevo paura che agisse in qualche modo sulle sue minacce, prima o poi! :D :D del resto stiamo sempre parlando di una strega molto potente. Non sai mai cosa aspettarti dalle storie canon :ph34r:

    Però è bello vederla protettiva nei confronti di Buffy, come dici te, e che non giudica le sue scelte. Mi piace molto il discorso che ha fatto a Spike capitoli fa, sul non ferire Buffy. Sul fatto che lei sia un faro per le altre persone :)

    È interessante come il personaggio di Willow sia uno di quelli che cambia totalmente da storia a storia.. a volte egoista e presuntuosa, davvero insopportabile, altre volte cattiva dentro e strega malvagia o giudicante all'inverosimile sulle scelte di Buffy, nonchè manipolatrice... e altre volte è l'amica dolce e timida del cuore di Buffy. È anche il bello del personaggio e della sua evoluzione. Dipende da come la guardi...

    Grazie cara per la recensione! Almeno qui sul forum abbiamo un po' di soddisfazione... su efp è una disperazione. Pochissime recensioni. Il capitolo precedente aveva 27 letture dopo due settimane... O_____O

    Sono curiosa di vedere come andrà Pet.
     
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  6. elijem
     
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    con Pet avrai il botto kasumi.. te lo assicuro io 😀 . cmq buffy in questa ff anche se si lascia andare con Spike in mille modi, è molto in linea con il personaggio, le piace ma non sa se è pronta a dichiararlo agli altri..e lui be..dire che è sexy da paura, è dire poco..
     
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  7. kasumi
     
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    Ahahah! Spike è illegalmente sexy in questa storia :lol: ora non li sto leggendo, li pubblico e basta i capitoli di pol, ma ricordo che c'erano delle scene talmente epiche!
    Quella sulla doccia della scuola... e poi la fantasia di Buffy di farlo in una cascata! Ahahah roba fuori di testa, troppo divertente. E il bello è che l'autrice lo rende plausibile!

    Grazie anche a te Eli per seguire la storia! :wub: :wub:
     
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  8. kasumi
     
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    Capitolo 12 FANTASTICHERIA

    Traduce Angela


    Fu esilarante, il vento sulle loro facce mentre correvano via dalle rovine della Lowell House, ma quando alla fine uscirono dal campus e spostarono la loro corsa attraverso il Cimitero Restfield, Spike e Buffy rallentarono gradualmente a una corsa leggera, e infine a una camminata, abbastanza veloce e risoluta, ma in qualche modo ancora lenta abbastanza per cui Spike poteva godere per la consapevolezza della mano calda di Buffy nella sua, un po' sudata per la fatica, le dita intrecciate fermamente con le sue, e lui stava facendo moltissima fatica a impedire che la sua faccia scivolasse in un sorrisetto sciocco, molto poco da Big Bad, perché stava camminando mano nella mano con la sua ragazza, in una romantica passeggiata serale che prometteva di includere abbondante violenza e seduzione e sesso disinibito e, bhe, fanculo!, dopo tutto si permise di sorridere, perché dopo la sua caduta lunga settimane nell'abisso della disperazione, era sicuramente atterrato in piedi.

    Ma si assicurò di avere una buona presa della mano di Buffy mentre camminavano, perché era terrorizzato che lei lo lasciasse andare.

    Sapeva che era dannatamente ridicolo, dopo tutto quello che era successo nei pochi giorni appena trascorsi, ma non poteva impedirsi di essere sopraffatto dall'incertezza, perché anche se era ovvio che Buffy aveva deciso che il sesso-con-Spike era una cosa buona, c'era qualcosa riguardo il tenersi per mano che era di PIU', più del sesso e più dei baci, lui non avrebbe saputo come fare sì che lei prendesse di nuovo la sua mano; ogni volta che lei aveva fatto scivolare la mano nella sua, era stato come un miracolo, una manna dal cielo, non il genere di cosa che un mostro depravato come lui avrebbe mai potuto sperare di ottenere attraverso le sue azioni.

    Qualcosa era cambiato fra loro quel giorno, qualcosa di memorabile, come un terremoto, cambiando il paesaggio della loro relazione di arcinemici-con-benefici in una topografia completamente nuova, un nuovo territorio che era bellissimo e spaventoso, selvaggio e instabile, costellato di trappole, sabbie mobili e scogliere, e lui lo amava, amava il modo in cui l'adrenalina schizzava ogni volta che lei lo guardava, non sapendo se quello sarebbe stato il momento in cui l'umore variabile di lei sarebbe cambiato e lei avrebbe tentato di nuovo di ucciderlo, ma era anche irritante allo stesso tempo, perché lui aveva dei problemi a restare al passo di dove diavolo erano in questa splendida nuova terra dei perduti, e questo gli ricordò di quel giorno, il giorno in cui era stato mutato, ma non la parte felice, non Drusilla e le stalle e il chiudere con gratitudine gli occhi sull'umanità – no, era la parte precedente, quella vergognosa, seduto su un divano scomodo e offrendo le sue poesie e il suo cuore e la sua vita, e lo sguardo compassionevole e freddo negli occhi di Cecily mentre considerava tutti loro immeritevoli. Drusilla lo aveva salvato dalle tortuose, intricate ragnatele della società, aveva spazzato via la nebbia, e la confusione, e l'aveva ridotto alla sua essenza, dandogli SE STESSO come un dono, e le cose erano state semplici per oltre un secolo. Amare Drusilla era stato semplice – non sempre felice, ma semplice.

    Amare Buffy era complicato in un modo pazzesco. ( Cosa che era dannatamente divertente, dato che era lei quella che si supponeva fosse sana di mente.) E mentre lui era sicuro come l'inferno di non voler tornare indietro ora – come se potesse farlo!- di tanto in tanto si sentiva come se fosse tornato proprio su quel sofà, tutto avvolto nella camicia di forza della Società, aspettando solo di avere il cuore spezzato.

    Erano passati attraverso i cancelli di Restfield mentre lui era perso nei suoi pensieri e si aggrappava alla mano di Buffy come a una corda di sicurezza, e Buffy lo strattonò verso sinistra, verso il piccolo capanno bianco che fungeva da ufficio per i becchini, al momento scuro e vuoto. Appena fuori della porta una cartelletta era appesa a un chiodo, pochi fogli di carta sporchi che si muovevano per il vento. Buffy scorse le pagine con la mano libera; Spike colse l'occasione per avvicinarsi e posare un bacio leggero sul lato del suo collo, sollevato quando lei sospirò e piegò la testa per dargli un migliore accesso.
    “ Quindi, cos'è questo, amore?” domandò, muovendosi per mettersi di fronte a lei e far scivolare le labbra sulla sua mascella. Mise la mano sotto l'orlo della gonna, seguendo lentamente la piega del suo interno coscia dal fianco con le nocche. Premette le loro mani strettamente intrecciate sull'altro fianco di lei.
    “ Programma delle sepolture” ansimò Buffy, gettando la testa all'indietro, gli occhi chiusi. “ Così posso controllare le tombe nuove.” Mosse i fianchi lateralmente per incoraggiare le nocche di lui verso il suo centro.
    Spike toccò leggermente i suoi ricci umidi, baciando intanto la colonna della sua gola. “ Il personale qui sa che sei la Cacciatrice?” chiese tranquillamente, sorpreso.
    “ No” sussurrò Buffy, spingendo in avanti i fianchi; egli la obbligò aprendo le dita e facendole scivolare tutte e quattro in una lunga carezza lungo la sua nuda umidità. Ah, quello era un suono fantastico, quel gemito. Strofinò ancora, più lentamente; la fronte di lei cadde contro la sua spalla e lei chiaramente si sforzò per schiarirsi i pensieri. “ Non sanno chi sono” riuscì a buttare fuori. “ Ma sanno che succede qualcosa. Noi non – oddio! - parliamo, ma mettono fuori il programma, e io li tengo al sicuro.”
    “ Mmm” Spike si permise un'altra deliziosa carezza, un altro dolce sorso alla sua gola, poi con riluttanza allontanò la mano e fece un passo indietro. “ Penso faresti meglio ad occupartene, allora” disse con rassegnazione. “ Prima ti occupi dei Nuovi Vampiri del Quartiere ( Riferimento al poster dei New Kids on the Block in camera di Buffy N.d.T.), prima potremo ricominciare a profanare la camera degli ospiti di Giles.” Fece un sospiro, guardando il viso di lei con attenzione.
    Anche Buffy sospirò, aprendo gli occhi e fissandolo. “ Da quando sei la voce del Sacro Dovere?” borbottò facendo il broncio.
    Spike le strizzò la mano. “ Da quando la polizia ha cominciato a seguirci dappertutto, amore. Tu fai il tuo lavoro, ma mi pare di ricordare che qualcuno qui non voglia venire buttato in cella.”
    Buffy si spostò la frangia dal viso. “ Oh, già.” Scosse la testa con forza e girò di nuovo il primo foglio della cartella, con atteggiamento determinato e pragmatico. “ Ok allora. Sembra che ci siano due possibilità. Una vicino al muro a nord e una proprio vicino al bosco. E dovremmo fare un giro alla Cripta Mondragon, che sembra essere il luogo per gli appuntamenti dei demoni alla moda in questi giorni.”
    “ A nord prima?” disse Spike senza indugi, camminando all'indietro e trascinando Buffy.
    Buffy aggrottò la fronte con aria giudiziosa. “ Prima la cripta Mondragon. Poi a nord, poi il bosco.” Ghignò con un tocco di malizia. “ Sembrerebbe essere più frustrante per i nostri cani da guardia, non pensi?”
    Spike ricambiò il suo ghigno. “ Come dici tu” concordò, cambiando direzione velocemente. “ Indicami dove hai bisogno di me.”
    “ Dove ho bisogno di te?” Buffy si morsicò le labbra, gli occhi brillanti nella luce della luna mentre esitava. Poi sorrise maliziosamente e indicò con decisione le sue labbra incurvate. “ Prima di tutto, mi servi qui.”
    Lui si chinò in modo servizievole per un bacio, veloce ma tenero, quindi premette le labbra contro la fronte di lei, sussurrando silenziosamente il suo amore contro la sua pelle soffice. Inspirò a fondo, l'odore unico di Buffy, shampo, sudore e un vago sentore di morte, quindi fece un passo indietro, sogghignando di nuovo. “ Adesso, indicami dove vuoi che uccida.”
    Buffy rise e indicò sopra la sua spalla, e cominciarono a correre insieme.
    Spike non le lasciò andare la mano.

    ****

    La cripta Mondragon era davvero il luogo di una demoniaca festa del Venerdì sera – avevano anche una palla di specchi, che rifletteva leggermente scintille di luce delle candele dai candelabri onnipresenti negli angoli della cripta. Buffy avrebbe dovuto sentirsi cattiva per avere rovinato la festa, se non fosse stato per la coppia terrorizzata legata sopra il sarcofago, che attendeva mezzanotte o le 11:11 o qualunque ora si supponesse fosse quella giusta per il sacrificio. Buffy non poté evitare di roteare gli occhi mentre lasciava cadere la mano di Spike e prendeva i coltelli dagli stivali ( l'unico posto dove aveva potuto nascondere delle armi, nel suo abbigliamento da uscita) perché niente poteva per certo rovinare le sue rilassanti vacanze come gli infiniti rituali e sacrifici demoniaci che inevitabilmente si verificavano intorno al Solstizio d'Inverno. Spike si gettò nella battaglia al suo fianco con un ringhio, e lei si prese un momento per ammirare il suo sedere così carino, ma solo un secondo perché c'erano dei sacrifici da salvare e lei non voleva avere del sangue di demone sul suo abito sexy per il Bronze, e lei sospettava che questo tipo macchiasse particolarmente e lei aveva già speso DAVVERO troppo del suo prezioso tempo in lavaggi.
    Fu una buona battaglia, una grande battaglia, ma poiché avevano un pubblico umano, Buffy dovette fare un piccolo sforzo per non abbagliarli con il suo inguine senza mutandine. ( Sarebbe stato più facile se, nello stesso tempo, non si fosse sforzata MOLTO spudoratamente di abbagliare SPIKE con il suo inguine senza mutandine, ma PER DIO, lei era la Cacciatrice e ci riuscì. Due volte.) Quando fu terminata, guardò Spike attraverso le nuvole di polvere, gli occhi di lui affamati su di lei, e dovette sforzarsi per voltarsi verso le vittime e liberarle invece di lanciarsi attraverso la cripta come una maniaca del sesso depravata. Cosa che naturalmente era, ma ancora una volta, ( c'era un) pubblico.
    Lei accantonò i sentiti ringraziamenti dei sacrifici salvati, e diede loro indicazioni per il cancello, suggerendo di raccontare la loro intera storia a qualunque poliziotto avessero incontrato, in particolar modo quanto gentili e di aiuto fossero stati Buffy Summers e Spike, e difatti avrebbero potuto voler considerare di inviare delle lettere di encomio presso il Dipartimento di Polizia di Sunnydale, se non fosse stato troppo un disturbo. Mentre lei parlava, Spike le si accostò, così vicino che la sua mano si strofinava sulle sue, e non appena la porta della cripta si fu chiusa con un tonfo dietro la sfortunata coppia, lei si avvolse attorno a Spike, baciandolo disperatamente, e lui la sollevò tenendola per i fianchi e lei fu su un sarcofago, strofinandosi freneticamente contro i suoi jeans sotto i bagliori discontinui della palla di specchi mentre le labbra di lui viaggiavano lungo il suo corpo, ma lei sapeva che non c'era tempo, dovevano controllare gli altri punti sospetti, così dopo un po' lo tenne vicino e fece grandi sospiri tremanti finché il suo corpo si calmò, e Spike le pesò addosso come se avesse bisogno di respirare, finché alla fine lei scivolò di nuovo in piedi e lui fece un passo indietro e la guardò mentre si tirava in basso la gonna.
    “ Una gara fino al muro nord?” ansimò lei, e gli occhi di lui brillarono.
    “ Qual è il premio?” chiese lui bruscamente, con la voce che era poco più di un bisbiglio.
    “ Cosa vuoi che sia?”
    Egli rise soltanto, una risata rotta strozzata, che fu più seducente di qualsiasi indizio a cui lui avrebbe potuto pensare, e Buffy corse fuori dalla porta, ridacchiando. Poteva sentire una debole sirena in lontananza, e corse e corse, i piedi di Spike che calpestavano dietro di lei, e non appena furono sul punto di raggiungere il muro nord, lui la acchiappò, la mise con le spalle al muro e la baciò con atteggiamento punitivo.
    “ Ho vinto” buttò fuori, seppellendo il viso sulla sua clavicola.
    “ Ho toccato il muro per prima” ribatté Buffy.
    Le mordicchiò la clavicola delicatamente. “ Ti ci ho spinta io.”
    “ Non è colpa mia se hai fatto un autogol” rise Buffy, tirandogli su il viso per altri baci. Quando si fermarono per permetterle di respirare, lei premette la fronte contro la sua. “ Qual è il mio premio?”
    “ Cosa vuoi che sia?” mormorò lui contro la sua guancia arrossata.
    Te pensò lei con fervore. Ma non avrebbe potuto dirlo, era un passo troppo grande, una cosa troppo esposta, così invece fece scivolare le mani sotto la sua maglia e appoggiò la testa contro il suo petto. “ Penserò qualcosa di buono” sorrise lei, sbirciando da sopra la spalla di lui verso la nuova tomba, la lapide di granito nuovo e luccicante. Una mano spuntò attraverso il terriccio come una margherita piuttosto brutta. “ Su la testa, Spike. Abbiamo compagnia.”
    Spike fece scivolare un paletto fuori dalla tasca e lo premette nella mano di lei, come un bacio. “ Tre è una folla, amore” sussurrò, e camminò verso il vampiro che stava uscendo, afferrando il braccio esposto e tirandolo fuori attraverso la terra smossa.
    “ Grazie, amico!” disse il vampiro allegramente.
    “ Piacere mio” fece le fusa Spike, poi Buffy entrò in gioco e lo impalettò senza cerimonie.
    Appena la polvere si posò, Buffy afferrò Spike per il bavero dello spolverino e lo baciò, perché era lì ed era magnifico ed era suo. “ Sicuramente sai come far divertire una ragazza” ridacchiò contro le sue labbra.
    “ Posso farti divertire di più” suggerì Spike, facendo correre le mani sulle curve del sedere di lei.
    “ Ancora una tomba” lo richiamò Buffy. “ E poi dobbiamo andare al prossimo cimitero. Tecnicamente non abbiamo fatto la ronda, la scorsa notte.”
    Spike curvò le dita per toccare la sua umidità. “ Ne è valsa la pena” mormorò con voce roca nell'orecchio di lei.
    “ Ne varrà la pena anche questa sera” promise Buffy, voltandosi e correndo verso il bosco.
    Spike corse al suo fianco, le mani che si muovevano imbarazzate strofinandosi contro quelle di lei. “ Come sempre, amore” disse lui.
    Lei lo guardò di sguincio. “ Davvero?”
    “ Sì” disse lui brevemente, gli occhi concentrati sui boschi distanti.
    Corsero in silenzio per alcuni minuti. Alla fine apparve la nuova tomba, chiaramente visibile dal tumulo di terra marrone – ancora senza erba- e i mazzi freschi di fiori che circondavano la lapide.
    Buffy si fermò al limite della terra nuda. Era ancora intatta. Batté il piede sull'erba con irritazione. “ Dannazione. Non si può sapere se è un normale ragazzo morto o un ritardatario.”
    Spike inclinò di lato la testa, ascoltando con attenzione. “ Ritardatario. Posso sentire che gratta contro l'interno della bara.”
    “ Puoi sentirlo?” Buffy aggrottò la fronte.
    “ Unghie sul satin” Spike scrollò le spalle. “ Abbastanza caratteristico. Probabilmente ci vorrà un poco perché esca, penso.”
    Buffy vagò fino all'alta lapide di fronte, appoggiandovisi contro; era appena un po' troppo alta perché lei ci si potesse sedere. “ Così dobbiamo aspettare.” Lei sospirò rabbiosamente. “ Odio aspettare.”
    Spike passeggiò verso di lei. “ Possiamo trovare un modo per ammazzare il tempo.”
    Buffy roteò gli occhi. “ Dobbiamo controllare la tomba, Spike.”
    “ Fallo tu, amore” fece le fusa Spike. “ Controlla la tomba.” Era quasi di fronte a lei, ma invece di fermarsi, le girò attorno, finché non fu proprio dietro di lei, con solo la lapide e pochi centimetri di aria che li separavano. Posò la mano sulla lapide, vicino a entrambi i suoi fianchi, i pollici che si strofinavano leggermente contro la sua gonna, e soffiò gentilmente sulla pelle esposta del suo collo, sopra il colletto della sua giacca. “ Non smettere di guardare, va bene?” sussurrò con voce dolorosamente tranquilla, e poi le sue mani furono sui seni di lei, strofinando il setoso tessuto rosso del suo top contro i suoi capezzoli sensibili. Buffy inchiodò gli occhi sul fertile terreno marrone della nuova tomba, respirando profondamente.
    “ La polizia...”
    Le labbra di Spike si strofinarono sul suo lobo. “ Non ci sono strade per arrivare qui. Dovranno camminare. Li vedrò prima che loro vedano noi.” Tirò via le mani bruscamente. “ Ma mi fermerò, se lo vuoi.”
    “ Non smettere” sussurrò Buffy.
    Spike rimase silenzioso dietro di lei per un lungo momento. “ Allora non mi fermerò” disse alla fine. Improvvisamente la sua fronte fu fresca contro nuca di lei, le mani che scivolavano ancora intorno alla sua vita, questa volta intrufolandosi sotto l'orlo del suo top, salendo sempre più su e quando i suoi pollici ruvidi e furbi raggiunsero i capezzoli, lei si morse le labbra si appoggiò di nuovo contro la lapide, le ginocchia deboli. Gli occhi le si chiusero.
    “ Tieni gli occhi aperti, amore.” La voce di Spike era ipnotica. “ Guarda la tomba.” Ci fu un rumore dietro di lei, che era una via di mezzo tra una risatina e un gemito mentre lui l'accarezzava, le labbra tremanti contro i suoi capelli.
    Guardare il terriccio immobile con le mani ruvide e sapienti di Spike sulla sua pelle era irreale, e in qualche modo meraviglioso, come una poesia, e quando le mani di lui scivolarono di nuovo in basso attraverso il suo stomaco verso l'esterno delle sue cosce, cominciò ad ansimare per l'anticipazione.
    Oh, Dio. Il suolo si stava muovendo o lei stava avendo un'allucinazione? Sperava che non si stesse muovendo, non ancora, perché le mani di Spike si stavano spostando sulla parte interna delle sue cosce, tracciando motivi causali sulla pelle sensibile, stuzzicanti, e lei poteva avvertire i suoi respiri spezzati tramutarsi in gemiti, quindi in leggere imprecazioni, mentre le dita di lui si muovevano sempre più in altro, ma mai in alto a sufficienza. Lui era avvinghiato a lei ora, il petto teso contro la sua schiena mentre si appoggiava al blocco di granito che separava i loro fianchi, le braccia premute contro i suoi lati, e lei fece scivolare le mani intorno al suo collo in modo che tutto il suo corpo fosse aperto verso di lui e lui stava sorreggendo il suo peso e il suo mondo si ridusse alle mani di lui sul suo corpo e al terriccio immobile davanti a lei – Oh, ti prego, non muoverti ancora pregò lei internamente- e le mani di lui alla fine arrivarono alla congiunzione delle sue cosce, le dita che la aprivano delicatamente in esplorazione, e lei si morse le labbra con forza per evitare di gridare.
    Spike rise con voce rotta contro il suo lobo, prendendolo fra i denti. “ Dio, sei bagnata” scherzò lui, saggiandola teneramente con le dita. “ Non ti fa male?”
    “ Un po'” ammise lei. “ Ma non fermarti.”
    Una delle mani di lui tornò indietro, per afferrarle con sicurezza il seno, lasciando una traccia di umidità su tutto il suo stomaco, fresco nell'aria notturna, mentre l'altra mano di lui testava e strofinava, e i suoi denti tiravano il suo orecchio, finché lei non ebbe una scossa e venne sibilando un'oscenità.
    Le mani di Spike sostarono a coppa su di lei, con atteggiamento di protezione e possessività, e le sue labbra la sfiorarono proprio dietro l'orecchio. “ Ma che linguaggio, gattina. Ho sempre saputo che eri una cattiva, cattiva ragazza.”
    Lei cominciò a voltarsi, per mostrargli che cattiva ragazza fosse, ma le braccia di lui la bloccarono e le fecero guardare ancora avanti. “ Controlla la tomba, amore. Potrebbe uscire in qualunque momento, ora.”
    Lei mise la testa indietro, contro la sua spalla, frustrata. “ Ma tu hai promesso di non fermarti.”
    Spike le si strinse addosso, le dita forti e sicure. “ Non lo farò. Potrei farlo per tutta la notte” disse con voce rauca.
    Buffy si raddrizzo, risoluta. “ So che potresti” disse in tono determinato. ( La sua aria determinata era leggermente rovinata dal modo in cui stava muovendo il bacino contro le sue dita talentuose, ma seriamente, una ragazza può resistere solo fino a un certo punto.) “ E tu sai che questo è buono. Davvero buono.” Ondeggiò contro di lui. “ Già. Wow. Buono.” Coprì le mani di lui con le proprie, quindi le afferrò saldamente e le tolse via, non senza un sospiro. Lui fece un suono che lei fece fatica ad interpretare – Delusione? Incoraggiamento? Anticipazione? - ma mantenne gli occhi fissi sul pezzo di terriccio silenzioso e sgattaiolò intorno alla lapide finché lei e Spike furono fianco a fianco. “ Togliti il cappotto” disse con voce cupa.
    Lui lo fece; lei poteva sentirlo tremare come una corda di violino. Allungò la mano, e dopo un attimo di esitazione, lui mise la pelle sulla sua mano, indietreggiando cautamente, stazionando nella sua visione periferica. Lei tenne il cappotto di fronte a lei per un attimo, poi lo drappeggiò cerimoniosamente sulla lapide davanti a lei, lisciandolo con le mani. Spike fece un altro rumore, ma lei conosceva questo rumore, era il suo rumore affamato, e lei sorrise comprendendo che lui stava capendo, e lei fece un passo avanti finché il suo bacino fu proprio contro la lapide ricoperta di pelle, continuando a guardare la tomba fresca, e senza guardare Spike, sapendo che i suoi occhi erano su di lei, portò indietro le mani e prese l'orlo della gonna e lo sollevò finché fu totalmente esposta all'aria notturna, muovendosi lentamente finché le gambe si aprirono e i fianchi si inclinarono indietro e la cima della lapide fu contro il suo stomaco. Sentì una brusca inalazione dietro di lei, e sorrise.
    L'erba fece rumore sotto i piedi di lui quando si avvicinò, e alla fine le sua mani furono sul suo sedere, gentili, ma sicure. Lei immaginò lo sguardo sul viso di lui, mentre la fissava. E tremò leggermente. Lui fece di nuovo quel suono affamato, e lei rispose alzandosi in punta di piedi, spingendo i fianchi verso di lui mentre la modellava con le dita.
    “ E cosa si suppone che io debba fare con questo?” disse lui alla fine, la voce che tentava di essere indifferente, fallendo miseramente.
    Buffy considerò brevemente delle risposte argute e degli indizi sottili, ma “ arguto” e “sottile” erano solo dei “ritardi” quando si trattava di concludere, cosi allungò solamente una mano dietro finché non incontrò il suo fianco coperto-di-denim,e da quel punto di riferimento scivolò proprio al centro per toccare fermamente il suo pene. “ Spike” disse tranquillamente, con la calma-nell'occhio-dell'uragano. “ Sai dannatamente bene cosa devi fare.”
    Queste furono apparentemente abbastanza parole per lui, e lei cominciò a tremare in modo incontrollabile, quando sentì il rumore del denim e il il ringhio della cerniera, e poi lui fu duro contro di lei, e poi fu duro dentro di lei, le dita che sprofondavano nei fianchi di lei, e lei poteva sentire le lacrime straripare dagli occhi mentre si spostavano contro la lapide finché lui fu più a fondo possibile e lei fu bloccata con sicurezza, e lui cominciò a scivolare dentro e fuori da lei, le braccia tremanti per lo sforzo di andare piano.
    “ Controlla la tomba” buttò fuori Spike duramente.
    “ Controlla la polizia” rispose Buffy, mentre aveva difficoltà a concentrarsi sul terriccio perché gli occhi volevano rigirarsi nella sua testa. Si stava muovendo adesso? Lei pensò forse, ma ancora avrebbe potuto essere Spike che muoveva la terra sotto i suoi piedi.
    Ma un attimo dopo dovette ammettere che il terreno si stava davvero muovendo, perché una mano sudicia spuntò dal terriccio, cercando un appiglio, e lei sibilò e spinse più forte indietro contro Spike. “ Non osare fermarti!”
    Lui cominciò a ridere. “ I paletti... sono nella tasca, amore” ansimò fra le spinte.
    Gli occhi fissati sulla mano del vampiro che si stringeva e il terriccio che sussultava, Buffy spostò la gamba sul bordo della lapide per fare leva mentre tirava su il fianco dello spolverino di Spike. Spike colse l'occasione per cambiare angolo e far scivolare una mano per carezzarla, fuori ritmo in modo esasperante, e lei ansimò e armeggiò nella tasca dello spolverino e riuscì ad afferrare un paletto mentre il nuovo vampiro usciva fuori col torace e gradualmente si arrampicava fuori dalla tomba. Spike spostò l'altra mano fino ad afferrare quelle di lei intorno al ruvido legno intagliato.
    Il risorto cominciò a spazzolare lo sporco dal suo abito da funerale, poi notò Buffy e Spike, gementi e ansimanti. “ Whoa.”
    “ Sera, Amico” disse Spike rudemente, senza rallentare. Buffy indietreggiò, ridendo. Poteva dire dalla voce che lui aveva assunto il volto-da-vampiro; fece scivolare malvagiamente le labbra sulla gola di lei, cosa che lei sapeva avrebbe dovuto spaventarla anche sapendo che lui non poteva morderla, ma in qualche modo questo la rese più eccitata, come se stessero mettendo in scena uno spettacolo. Fortunatamente per un pubblico destinato-all'impalettamento.
    Il vampiro li guardò eccitato. “ Um, wow. Mi spiace interrompere, amico.”
    “ Per niente” ansimò Spike, ( la voce) un po' spezzata. “ Ti stavamo aspettando.”
    Buffy gli diede un'occhiata di sguincio. Pensò vagamente che avrebbe davvero dovuto far fermare Spike in quel momento, in modo da poter eseguire l'impalettamento, ma era così vicina a qualcosa di eccezionale che davvero, davvero non voleva.
    Spike stava ghignando ferocemente al vampiro che sbavava. “ Penso che la mia signora abbia qualcosa che vuole dividere con te.” Spinse più forte. Buffy spostò il peso sulla mano senza paletto, usando la pietra tombale per fare leva.
    “ Davvero?” il nuovo vampiro si fece più vicino. “ C'è qualcosa da dividere?” Snudò le zanne con fare speranzoso.
    La mano di Spike uscì da sotto la gonna di Buffy, veloce come un serpente, afferrando il rinato alla gola. “ In realtà, io non divido” ringhiò, l'atteggiamento cordiale scomparso, e il paletto apparve nelle loro mani intrecciate e lui mosse il pene duramente dentro Buffy mentre guidavano insieme il paletto nel petto del vampiro, guardando la sua faccia delusa farsi polvere, poi il paletto cadde a terra mentre Spike afferrava di nuovo i fianchi di lei in modo frenetico, e sbatterono insieme come animali, ma a Buffy bastarono poche spinte per crollare, gridando e collassando sulla pelle e la pietra, e Spike non era molto indietro, muovendosi in modo convulso dietro di lei, e in qualche modo rotolarono entrambi sull'erba, intrecciati e tossendo per l'inalazione di polvere e ridendo in modo isterico.
    A Buffy ci volle un minuto per capire dove stavano i suoi arti rispetto a Spike, ma finalmente riuscì a sistemarli e avvolgerli attorno a lui, finché a sua testa fu infilata sotto il mento di lui, mentre le faceva cadere una pioggia di dolci piccoli baci tra i suoi capelli. “ Cosa diavolo è appena successo?” lei rise ansimante.
    Spike fece correre le mani in lunghe carezze lungo il suo corpo. “ Qualcosa di dannatamente fantastico” riuscì a dire, la voce tremante. “ Dio, sapevo che eri una che urla.”
    Buffy poté sentire la faccia arrossire. “ Io, uh... wow. Ho urlato?” Sapeva di averlo fatto, naturalmente, aveva la gola ancora rauca per questo, ma era davvero imbarazzante. Lei non AVEVA SAPUTO di essere un'urlatrice, e sembrava il genere di cosa che lei avrebbe dovuto conoscere di se stessa, nello stesso modo in cui sapeva che le piacevano la pizza e gli IceCapades.
    “ Musica per le mie orecchie” mormorò Spike, carezzandole il fianco con le nocche.
    Buffy si accomodò per un altro po' di coccole, poi alzò di scatto la testa, ricordandosi all'improvviso. “ Santa merda, la polizia!” Balzò in piedi ed esaminò freneticamente il cimitero intorno a loro.
    “ Non nelle vicinanze, pet” Spike sospirò, alzandosi sui gomiti e inclinando la testa per una migliore visione sotto la sua gonna. “ Probabilmente non dovremmo indugiare, vero? Un altro cimitero da pattugliare.”
    Buffy guardò in basso verso di lui, sdraiato tutto ghignante e soddisfatto e compiaciuto, il suo pene semi-eretto che usciva in modo allettante dai suoi jeans, e sentì le labbra che le si curvavano da sole in un sorriso, ma uno ansioso, perché realizzò improvvisamente di avere riso di più nelle ultime quarantotto ore di quanto avesse fatto nelle settimane precedenti, forse anche per mesi, e se lei era certo abituata a ridere quando era con i suoi amici, il SESSO davvero non aveva mai avuto a che fare col ridere, era sempre stato una Cosa Seria con Dramma ed Emozioni, accoppiati con l'incertezza se lei ne fosse capace – qualche volta era una ferma convinzione di non essere capace, che lei fosse in qualche modo carente – e ora lei e Spike stavano solo scopando e ridendo e ridendo e scopando, il tutto mescolato, e da dove diavolo veniva tutto questo? Il sesso, bhe, lei aveva preso una decisione su quello, ma non aveva pianificato tutto il ridere, e questo la mandava fuori di testa.
    Quindi si accorse che stava fissando Spike, che il suo ghigno era scomparso e che stava guardando verso di lei con incertezza, come se si aspettasse che lei lo impalettasse da un momento all'altro, così lei si riscosse e gli porse la mano. Lui la guardò con occhi seri per un momento, quindi accennò con la testa in un piccolo moto di riconoscimento, gli occhi che si ammorbidivano, e si sporse per prenderla, lasciando che lei lo tirasse in piedi.
    Quando fu in piedi, guardando verso di lei con una strana luce negli occhi, lei tirò la mano di lui sul suo petto, trattenendola sul suo cuore per un attimo prima di lasciarla andare. “ Meglio mettere via quella cosa prima che qualcuno si faccia male” scherzò in tono sbarazzino, ricompensata da un sardonico, suggestivo movimento delle labbra di lui quando si allacciò di nuovo i jeans e raccolse lo spolverino di pelle. Lo guardò per un momento prima di indossarlo, la bocca che si piegava in modo strano, ma dopo una veloce occhiata laterale verso di lei se lo gettò sulle spalle, infilando le mani in tasca in modo provocatorio. Buffy diede una piccola sistemata ai propri abiti spiegazzati, anche se temeva che fosse una causa persa e che era condannata a passare il resto della serata di pattuglia con l'aspetto di una che aveva combattuto con un grizzly.
    Una volta che si furono sistemati nel modo in cui avrebbero dovuto essere, Spike prese un sigaretta e l'accese, guardandosi attorno. “ Da quale parte, amore? Usciamo dal cancello principale?”
    Buffy scosse la testa con decisione. “ Da quella parte abbiamo la maggiore possibilità di un arresto ingiusto” disse con tono fermo. “ Scavalcheremo il muro a sud, seguendo il limitare del bosco fino alla strada, e continuiamo da là.”
    Spike annuì seccamente e si voltò verso sud, facendo scivolare di nuovo le mani in tasca. Buffy trotterellò per raggiungerlo, tenendo le mani dietro la schiena mentre camminavano.
    Non sembrava giusto.
    Dopo circa un minuto, Buffy sospirò di rassegnazione e infilò la mano nella sua tasca, intrecciando le dita con quelle di lui finché furono fermamente serrate. Lui le lanciò uno sguardo sorpreso, dando un forte tiro alla sigaretta, quindi strinse gentilmente, tirando fuori le loro mani dalla tasca per farle oscillare fra di loro. Buffy si avvicinò e strofinò la guancia arrossata contro il suo braccio fresco.
    Così era MOLTO meglio.

    *****

    “ Tua madre ha chiamato.”
    Giles era seduto alla scrivania quando infine arrivarono, la posa noncurante della testa che indicava che era già al suo secondo bicchiere di Scotch. La scrivania era ricoperta con frammenti di carta vecchia e qualche piccolo volume che gridava chiaramente CONOSCENZA PROIBITA. Buffy se ne stette alla larga da Giles, nel caso fosse in modalità osservazione, e andò in cucina per prendere una Diet Coke. “ Per favore, mi dica che non l'ha invitata per cioccolatini e coccole” disse, prendendo una sacca di sangue per Spike dal momento che era lì. Tagliò un angolo della sacca con le forbici da cucina di Giles e riempì una tazza, infilandola nel micro-onde, perché dopo quell'assaggio sulla pietra tombale, avrebbe avuto bisogno di un serio rifornimento di energia. Specialmente considerando quello che lei aveva in mente per lui più tardi nella notte.
    Attraverso il passavivande vide che Giles si era tolto gli occhiali e li stava pulendo con furia. Bhe, il ricatto della Candy Band aveva funzionato ancora come una somma distrazione. Scommise che lui non si era nemmeno accorto dello stato pietoso del suo abbigliamento.
    Giles fece qualche suono di disagio, prima di arrivare al punto. “ No, in effetti no” rispose alla fine. “ Piuttosto ti stava cercando. Mi ha dato l'impressione che tu fossi attesa a casa? Qualcosa collegato alle vacanze?”
    Buffy quasi sputò il suo sorso di aspartame. “ Oh cavolo.
    Spike abbassò la testa per sbirciare verso di lei. “ E' meglio che questo non sia il rumore di te che muori lì dentro, Cacciatrice.” La sua voce era preoccupata, ma poi i suoi occhi passarono su Giles e la sua voce si alzò in modo melodrammatico. “ Almeno lascia che un compagno assista alla tua sfortunata dipartita.”
    Buffy spinse la tazza di appiccicoso vigore verso di lui attraverso la credenza, sperando che lui bevesse e smettesse di esagerare. “ Speraci, Spike!”
    “ Ti assicuro, Spike, che se Buffy ha sopportato per tre notti la tua brillante compagnia durante la pattuglia, è improbabile che incontri la morte per un semplice promemoria dei suoi doveri familiari” sospirò Giles in tono ironico.
    “ Lei non ha mai incontrato mia zia Arlene” replicò Buffy in modo automatico, la mente che correva. “ Seriamente, davvero, questo... non è un bene. Come si suppone che dovrei giustificare la presenza di Spike?”
    Spike scosse le spalle. Aveva appeso lo spolverino di fianco al cappotto di lei sull'attaccapanni di Giles e buttato da qualche parte la sua camicia rossa, così era rimasto con la maglietta. La sua maglietta aderente. Mmm. Buffy pensò di fargli un'altra tazza di cibo, perché davvero, aveva delle Idee. “ Joyce è una brava persona. Credo si limiterà a darti uno sguardo serio e comincerà a scaldare la cioccolata.”
    “ E questo si suppone che accadrà prima o dopo che le diremo degli atti vandalici, degli arresti, della sorveglianza della polizia? O forse potremmo accennarglielo dopo che avremo parlato del ragaz...ARCINEMICO convivente.” Buffy lo fissò.
    Un ghigno fece capire che lui non aveva perso il suo piccolo lapsus freudiano. “ A Joyce piaccio” rispose allegramente. “ Ha occhio per la qualità.”
    Buffy lo guardò seccata. “ Hai VISTO cosa vende nella sua galleria?”
    “ Buon Dio, voi due non la smettete MAI?” Giles fissò entrambi allo stesso modo. “ Buffy, sarei felice di assisterti nella creazione di una storia di copertura furba ed audace, ma per il momento mi limiterò a suggerirti di chiamare tua madre domani mattina. Era piuttosto preoccupata perché non hai risposto al messaggio che ti ha lasciato sulla segreteria. E' difficile per lei, essendo a conoscenza della tua missione. Merita contatti regolari in modo da essere sollevata dal fardello di chiedersi se tu sia viva.” In un qualche punto della battuta, la sua voce era passata alla modalità lettura.
    Buffy doveva riconoscerglielo, sapeva davvero come farti sentire in colpa. Sospirò. “ Ha ragione, Giles. La chiamerò.” Diede a Spike un'occhiata colpevole. “ Non intendevo essere così egoista, solo, lo sa, ho passato un sacco di tempo da sola, così è capitato.”
    Giles sorrise gentilmente. “ Va tutto bene, Buffy. Sai che tua madre vuole che ti goda la tua vita universitaria. Solo... sii gentile. “ Fissò Spike. “ E non prenderei troppo sul serio il gusto di Joyce, vista la sua propensione per maschere di dubbia provenienza che finiscono col risvegliare i morti.”
    Spike ghignò. “ Sapevo che era il mio genere di signora.”
    “ Comunque io non punterei il dito, Signor-due-volte-sul-sedile-di-una-macchina-della-polizia.” Gli occhi di Buffy si spalancarono. “ Aspetta, è questo il motivo per cui sto avendo tanti problemi con la polizia? Ho ereditato il disprezzo per la legge da mia madre?”
    Giles scrollò le spalle, l'espressione accuratamente neutra. “ Mi sento abbastanza sicuro nell'affermare che tua madre è meno responsabile della tua attuale situazione di certi vampiri in questa stanza che, naturalmente, resteranno anonimi.”
    Giles aveva uno sguardo sul volto che disse a Buffy che aveva terminato col discutere circa la sua crisi-adolescenziale-di mezza età- sulla cioccolata, e lei era totalmente d'accordo nel cambiare argomento, perché il divertimento di mettere in imbarazzo il suo noioso mentore era stato del tutto rovinato dalle sgradevoli immagini che le erano venute in testa quando ci aveva pensato troppo. Immagini che erano abbastanza cattive quando lei aveva solo il suo timido momento-sotto-le-coperte con Angel per alimentare la sua immaginazione, ma che ora erano piccanti e colorate in maniera stressante, grazie a Spike. Lei davvero non voleva immaginare sua madre e Giles che facevano questo, o QUELLO e, oh mio Dio, davvero non QUELLO, e lei davvero non voleva sapere se aveva ereditato la cosa dell'urlare da sua madre insieme alla delinquenza giovanile. No. Mai.
    Così Buffy prese una fetta di pizza avanzata dal frigorifero ( Spike non era il solo ad avere bisogno di energia) e uscì per andare a sedersi sul divano di fianco a Spike. Cosa che realizzò immediatamente essere un errore, perché le sue dita e le dita dei piedi – e ogni centimetro del suo corpo nel mezzo- improvvisamente cominciò a prudere per la voglia di toccarlo, ma Giles le stava rivolgendo tutta la sua attenzione, così non era di certo la migliore delle idee al momento. Sfortunatamente, alzarsi a quel punto sarebbe stato ancora più ovvio, così si appoggiò contro lo schienale cercando di sembrare indaffarata. “ Qualche colpo di fortuna?” Diede un morso alla pizza, finendola velocemente.
    Giles guardò in basso. “ Se intendi riguardo i braccialetti elettronici, non ancora. Per quanto riguarda le tue opzioni legali, ho fatto una chiamata ad un ufficio legale di cui il Consiglio degli Osservatori si è servito in qualche occasione, ma di certo non risponderanno durante il fine settimana. “ Alzò lo sguardo, gli occhi accesi con il fuoco della sacra ricerca. “ Comunque, ho trovato informazioni su un certo numero di demoni verdi che potrebbero corrispondere alla descrizione di quelli di cui mi ha parlato Spike ieri sera. Dimmi, descriveresti il verde come verde malachite? O più come il colore della zuppa di piselli?”
    A Buffy servì un minuto per ricordarsi dei demoni verdi nel bosco – Quanti orgasmi fa era successo?- in parte anche perché Spike aveva steso un braccio con noncuranza attraverso lo schienale e le sue dita stavano tirando gentilmente i lacci del suo top, tracciando dei disegni sulla sua schiena nuda , e lei si era davvero eccitata. Di nuovo. “ Io, um, non ho mai mangiato la zuppa di piselli” disse infine. “ Comunque, sembra davvero disgustosa. La zuppa non dovrebbe essere verde. Cos'è la malachite?”
    Lei non avrebbe saputo dire se l'aria arrabbiata sul volto di Giles fosse dovuta alla sua scarsa conoscenza dei minerali ( qualcosa-ite indica una roccia, giusto? Come la kriptonite e, um, la tanzanite, e probabilmente ogni altro genere di roccia, ma sicuramente la Kriptonite) o perché stava disprezzando la disgustosa zuppa verde della sua patria, ma non gliene importava, perché Spike aveva trovato uno dei lacci della sua chiusura, e stava cominciando a scioglierlo.
    “ I demoni verdi sono storia” disse Spike con disinvoltura. “ I protagonisti della rissa di stanotte erano più sul Beige. Forse color talpa.” Guardò Buffy con aria innocente, mentre tirava con forza il laccio. “ Tu diresti beige o talpa, Amore? E' piuttosto difficile da dire per colpa della palla di specchi.” Il nodo si sciolse.
    Giles la guardò con aria di aspettativa. Buffy prese un respiro davvero intenzionale, cercando di non ansimare. “ Probabilmente talpa. Avevano delle corna come...” cominciò ad alzare le braccia per indicare la forma sulla sua fronte, ma sentì scivolare il tessuto della sua maglia e velocemente riportò le braccia sui fianchi, tenendo il tessuto a posto con i gomiti. “ Corna. Come attorcigliate.”
    Spike annuì saggiamente. “ Davvero eccitati ( gioco di parole tra Horns- corna e Horny- eccitati)”.
    Con un sospiro Giles tornò a guardare i suoi libri. “ Talpa, Con corna attorcigliate.”
    “ Ohh, e stavano facendo una specie di sacrificio. Con un sacco di candele.” Buffy all'improvviso aveva voglia di farla finita con questo rapporto sulla ronda. “ Abbiamo anche fatto fuori due vampiri a Restfield, e altri tre a Shady Rest.”
    “ Cinque vampiri?” Giles diede uno sguardo a Spike. “ Davvero impressionante.”
    “ Già” Spike strascicò. “ Io e la Cacciatrice abbiamo davvero dato una pulita.” Diede un'occhiata laterale a Buffy, la quale avrebbe voluto che la sua faccia non diventasse rossa. Aveva detto durante il loro cammino verso il muro sud di Restfield che avrebbe dovuto cominciare a portare un asciugamano durante la ronda, perché tra gli orgasmi di lui e quelli di lei, sentiva come le cascate del Niagara là sotto- non la situazione più confortevole del mondo- e Spike l'aveva obbligata a stendersi su un soffice tappeto di muschio dall'altra parte del muro e l'aveva ripulita in Modo Davvero Approfondito, con la lingua. Quindi l'aveva messa di nuovo in disordine ( con la sua lingua) in modo da poterla ripulire ancora un po' ( con la sua lingua). Davvero lui aveva questa cosa per le lingue. Il che era conveniente, dato che anche lei aveva sviluppato una cosa per la sua lingua. Stava anche iniziando ad apprezzarla quando la usava solo per parlare, anche se non l'avrebbe mai ammesso con lui.
    In ogni modo lei pensava che non avrebbe avuto davvero bisogno di un asciugamano dopo tutto – perché se la scelta era tra “asciugamano” e “tanto sesso orale”, bhe, non c'era davvero gara- ma stava seriamente cominciando a pensare di preparare uno zaino con altre cose utili per la ronda, tipo la panna montata. Forse anche delle ginocchiere. Era tutto parte del suo Sacro Dovere di ripulire quella città, e lei poteva iniziare e finire con Spike
    Giles stava sfogliando i tomi più spessi e vecchi sulla scrivania. “ Sei abbastanza sicura che fosse talpa?” domandò. “ Forse potrei prendere i campioni di tinta per restringere ulteriormente il campo...”
    Buffy si alzò in piedi velocemente, nascondendo la schiena da Giles. Spike aveva ancora in mano il laccio rosso; lei fece un passo di lato per essere sicura che Giles non potesse vederlo. “ Cavoli, Giles, guardi che ora è. Forse potremmo discutere dei nostri amici demoni dal colore neutro domani, quando mi sarò riposata un poco?” Sbadigliò, cercando di recitare, e fu piuttosto sorpresa quando diventò un vero sbadiglio, un grande sbadiglio spacca-mascelle. Conteggiò mentalmente quanto avesse riposato nelle ultime notti. Bhe. Questo spiegava tutto. Non avrebbe ammesso la sua stanchezza con Giles, comunque, quindi gli sorrise con gentile preoccupazione. “ Probabilmente anche lei dovrebbe dormire un po'. Si sta buttando sui libri davvero duramente negli ultimi tempi.”
    Giles guardò di nuovo la scrivania con rimpianto. “ Potrei stare sveglio per un'altra ora circa” suggerì in tono speranzoso. “ Credo di ricordare un riferimento a dei demoni marrone chiaro nel Bestiario Gilbert...”
    Buffy sentì Spike strattonare il suo laccio, il quale avrebbe potuto benissimo essere collegato direttamente alle sue parti intime, visto l'effetto che stava avendo su di lei, e ghignò ferocemente a Giles. “ No! No! Le dovrebbe assolutamente andare a riposare. Adesso.” Mise gli occhi da Bambi. “ Non posso avere il mio Osservatore tutto assonnato e con gli occhi appannati. Sono davvero certa che Non Sia Sicuro.”
    “ Possiamo parlare di lavoro in mattinata” concordò Spike, dando al laccio un altro strattone. Buffy non osò dare un'occhiata dietro, ma era abbastanza sicura che le uniche cose che le tenevano addosso il top in quel momento fossero le sue braccia premute sui fianchi, e il potere del pensiero positivo. Che lei era abbastanza sicura avrebbe perso contro la gravità da un momento all'altro.
    Giles strinse gli occhi verso Spike, aprendo la bocca come per dire qualcosa, poi sospirò e scosse la testa. “ Hai ragione, Buffy” disse con un'ultima involontaria occhiata ai libri. ( Buffy pensò brevemente che Giles vedesse le sue ricerche nel modo in cui lei vedeva Spike, come se i libri fossero deliziosi bocconcini sexy, il che richiamò immagini oscene che si affrettò a chiudere fuori dal suo cervello. Come avrebbe dovuto essere chiamato? Bibliosessuale?) “ Forse dovrei ritirami per la notte.” Spense la luce sulla scrivania con un click riluttante.
    “ Allora ok. Buona notte Giles!” Buffy scivolò di lato attraverso il corridoio. Spike lasciò andare il laccio e si ributtò sul divano, rimbalzandoci sopra e facendo finta di mettersi comodo. Lei poteva avvertire il finale del laccio che si strofinava sul suo polpaccio e spostò di nuovo l'angolazione per non farlo vedere.
    Giles la guardò con attenzione. “ Non sei ferita, vero? Stai camminando in modo strano.”
    “ Oh, no” ribatté Buffy in fretta. “ Solo, sa, vesciche. Per gli stivali.” Lo guardò mestamente. “ Non la scelta migliore per la ronda.”
    “ All'opposto del resto del tuo abbigliamento, che è perfettamente pratico.” Giles aveva quell'espressione in faccia, quella che chiaramente implorava tutte le divinità che esistevano di liberarlo dalle adolescenti.
    “ Mi ha beccata, Giles.” Buffy sorrise in modo affascinante, spostandosi più vicino all'entrata. “ Buona notte!”
    Giles le fece un cenno, poi si voltò per salire le scale verso la propria camera. “ Buona notte, Buffy!”
    “ Buona notte, Giles!” Scimmiottò Spike in modo odioso dal divano, muovendo le sopracciglia verso Buffy. Lei lo fissò.
    “ Buona notte, Spike.” Giles sospirò in modo irritato mentre si muoveva pesantemente sulle scale, la schiena rigida che tradiva il fastidio di dover rispondere a Spike dopo tutto.
    Buffy attese che i suoi piedi fossero fuori vista, quindi corse verso Spike, afferrandogli le mani e trascinandolo in piedi e attraverso l'entrata fino alla camera degli ospiti, premendolo contro la parte interna della porta mentre la chiudeva.
    Lui la guardò con sorpresa. “ Non vuoi aspettare finché non si addormenta?” La sua voce era un duro bisbiglio.
    Lei ghignò verso di lui. “ No.” Le sue mani maneggiarono con furia la cintura di lui. “ Non voglio aspettare per niente.”
    Lui sogghignò a questo, afferrandola per le braccia e facendola girare, in modo che fosse lei in piedi contro la porta. “ Bene. Nemmeno io.” Cadde sulle ginocchia e lei chiuse gli occhi in attesa della sua lingua, ma invece lui prese il suo piede coperto dallo stivale e lo alzò con entrambe le mani, posandole un tenero bacio sulla tibia, che ancora aveva un livido per la caccia notturna. Fece scendere la cerniera, facendo scivolare via lentamente lo stivale e posandolo di fianco alla porta, insieme alle armi che ve erano contenute. “ Uno.” Tirò via lo spesso calzino, baciando il collo del piede a massaggiando la pianta per un attimo, prima di poggiarle il piede a terra.
    “ Uno cosa?” Buffy ansimò alla sensazione delle mani di lui sulle gambe. Si stava bagnando ancora. Pulizia nella Corsia Due pensò confusamente.
    “ Una cerniera” rispose Spike dolcemente, alzandole l'altro piede e ripetendo il processo. Le sue labbra tremarono contro la sua caviglia. “ Due.”
    “ Così ti piace contare le cose” Buffy scherzò debolmente mentre le mani di lui scivolavano sui suoi polpacci, sostando sul retro delle sue ginocchia, che minacciarono di cedere. “ Anche il conte di Sesame Street ti ha rubato questo sketch? Come Billy Idol?”
    Spike si alzò lentamente, facendo scorrere le mani lungo il retro delle sue cosce e sul suo sedere e in alto sulla sua vita e incontrandosi sulle sue reni. Era proprio contro di lei, gli occhi che bruciavano nei suoi, mentre una mano afferrava la cintura della gonna e l'altra faceva scendere lentamente la cerniera finché la gonna cadde dai suoi fianchi e lei fu nuda al di sotto della vita. Si strofinò contro il punto pulsante sul collo di lei, quindi la sfiorò con i denti smussati. “ Tre.” Fermo in modo leggero le mani sui fianchi di lei, strofinando la guancia contro la sua mandibola. “ Tre cerniere.” Piegò la testa per prenderle il lobo fra i denti, tirando leggermente. “ Ah-Ah-Ah.” Simulò una risata in un terribile accento della Transilvania, e lei sentì tuoni e fulmini che esplodevano dentro di lei; lasciò andare la testa all'indietro, contro la porta e rise e rise, ma in modo silenzioso, perché Giles probabilmente era ancora sveglio, e prese la faccia di Spike fra le mani e lo baciò gentilmente, le dita che scorrevano sui suoi zigomi e sulla mascella e sulle orecchie, ridacchiando ancora contro le sue labbra, e le mani di lui furono sulla sua schiena, terminando con i lacci e sciogliendo il nodo al collo e gettando da parte il top scollato, e lei gli strappò la maglia da sopra la testa, perché erano passate diverse ore da quando aveva sentito la pelle nuda di lui contro la propria, e strofinò i suoi seni e il suo stomaco contro di lui, finché non ringhiò e la sollevò contro la porta, cosa che produsse un terribile rumore. Si immobilizzarono, cercando di sentire Giles, ma non per molto tempo, solo un ascolto simbolico, perché erano già troppo avanti per preoccuparsene realmente, e Spike alzò Buffy di peso e incespicò lontano dalla porta e caddero sul letto. Lei sgusciò all'indietro e lui la seguì, le labbra che si strofinavano sulla spalla e sul ginocchio di lei, su qualunque parte del corpo fosse abbastanza vicina alla sua bocca in quel momento, e quando entrambi furono allungati sul letto, Buffy lo fece girare sulla schiena e e fece scivolare la mano lungo il centro del suo petto e lo stomaco, facendo scivolare il suo intero corpo tra le gambe divaricate di lui, e si spinse ad aprire il bottone dei suoi jeans, e osservò la sua faccia disperata e avida con un sorriso fintamente ingenuo,mentre prendeva la cerniera fra le dita e la faceva scorrere in basso lentamente.
    “ Una” sussurrò.

    *****

    C'era un forte rumore che non voleva smettere, anche se Buffy aveva tentato di colpire la sveglia ( che lei alla fine ricordò di non avere puntato, perché era Sabato), e il cuscino, e la testiera e anche Spike ( il quale ringhiò e si rotolò per strofinarsi ruvidamente contro il suo collo, ancora addormentato) e infine i suoi occhi si spalancarono e lei comprese che qualcuno stava bussando alla porta chiusa a chiave della camera degli ospiti, non molto forte, in modo piuttosto educato in realtà, cosa che indicava che quasi certamente si trattava di Giles, e SANTA MERDA! GILES ERA SVEGLIO E STAVA BUSSANDO ALLA PORTA E LEI ERA NUDA A LETTO CON SPIKE.
    Balzò fuori dal letto, e istintivamente afferrò un capo di abbigliamento per coprirsi, perché anche se Giles non poteva vederla, lei non avrebbe potuto parlare con lui NUDA, anche attraverso la porta, ma naturalmente quello che riuscì ad afferrare fu il suo top scollato, che era grande come un francobollo. Comunque se lo mise contro il petto - perché era in ogni caso meglio che essere completamente nuda, dato che tecnicamente era un capo di abbigliamento- e strisciò nervosamente verso la porta. Spike si era svegliato e la stava guardando dal letto, le palpebre socchiuse; evidentemente non avvertiva il suo stesso bisogno di coprirsi, rimanendo solo sdraiato tutto nudo e delizioso e tentatore, e lei non poteva smettere di guardarlo, gli occhi che correvano sui suoi deliziosi spigoli e sulle curve, anche sapendo che Giles era praticamente a un piede di distanza ( Circa 30 cm).
    “Buffy?” La voce di Giles suonò preoccupata, quasi frenetica, e Buffy si affrettò a rispondere, solo nell'eventualità che stesse pensando di buttare giù la porta.
    “ Sì, Giles? Um, buon giorno?”
    “ Un sospiro affannato risuonò attraverso la porta. “ Grazie a Dio. Quando ho visto che Spike non c'era, ho pensato...” Si fermò; Buffy poteva praticamente sentire gli ingranaggi del suo cervello che giravano. “ Buffy, dov'è Spike?”
    Lei chiuse gli occhi con rassegnazione. “ E' qui dentro.”
    Ci fu un lungo silenzio. Guardò verso Spike e lui la guardò a sua volta, mentre entrambi si stavano chiaramente chiedendo se avrebbe fatto irruzione attraverso la porta con un paletto. Buffy prese un profondo respiro e si mise contro la porta, puntando i piedi. Solo nell'eventualità. Gli occhi di Spike si spalancarono per qualcosa che somigliava allo stupore.
    Infine Giles parlò, con voce controllata. “ Posso chiedere PERCHE' Spike è lì dentro?”
    Arrampicandosi sugli specchi, Buffy rise. La risata risuonò falsa, anche a lei stessa. “ Giles, lei sapeva che il suo divano è distante più di quindici metri dalla stanza degli ospiti? Che fatto buffo!”
    Ci fu un altro lungo silenzio. Buffy pregò che Giles non facesse caso al fatto che la vasca da bagno che era servita come letto di Spike per qualche tempo era notevolmente più vicina.
    Spike si schiarì la gola ed intervenne. “ Non ti preoccupare, Osservatore. La Cacciatrice mi ha messo al mio posto.” La guardò in modo seducente, alzandosi in piedi come la più pallida pantera mai esistita e si avvicinò a lei, mordendosi le labbra. Era davvero la cosa più sexy che lei avesse mai visto. Si fermò proprio di fronte a lei, gli occhi quasi chiusi, solo un luccichio tra le ciglia, e mise il suo indice sulla sua guancia, e lungo la gola e attraverso il capezzolo e lungo lo stomaco, giù dritto fra le sue gambe, e nel tempo che ci mise a raggiungere la sua destinazione, lei era già bagnata e pronta, e separò le gambe tese e chiuse gli occhi e si mise una mano sulla bocca in modo da non fare alcun rumore. “ Me le ha suonate come si deve, mi ha fatto dormire sul pavimento. Non mi ha nemmeno dato una coperta.” Spinse tutta la mano attraverso la sua umidità; lei si morse le nocche. “ Dio, quanto la odio.” I suoi occhi erano duri e intensi in quelli di lei mentre la toccava, e lei lottò per rimanere completamente ferma, in modo che la porta non scattasse.
    Ancora silenzio. Le nocche di Buffy cominciavano a fare male; la tirò fuori dalla bocca e Spike l'afferrò e la baciò con tenerezza, piazzando la mano sul proprio cuore. Accarezzò la guancia di lei con le proprie nocche, quindi la fece scivolare fra i suoi denti, ghignando duramente. Lei fissò gli occhi nei suoi, quindi lo morsicò forte alla sua successiva spinta sapiente fra le sue gambe. Gli occhi di lui rotearono all'indietro e lui spinse di più, ma non esattamente in modo più duro, solo più intensamente, come se tutta la sua esistenza fosse focalizzata nelle sue mani, come se un'energia stesse scorrendo dal bianco dente affilato di Buffy dritto fino a dove lui stava spingendo e stringendo il suo clitoride con le dita così sapienti. Lei fece scivolare la sua mano dal cuore di lui per toccare le sue labbra, e lui le catturò il pollice tra di esse, succhiandolo a fondo nella sua bocca umida e fresca.
    “ Avresti dovuto dirmelo.” La voce di Giles la sorprese, aveva quasi dimenticato che fosse lì, e Spike si avvantaggiò della sua sorpresa e le morsicò il pollice e spinse le dita contro di lei, e lei tremò per un orgasmo improvviso, i denti che affondavano nelle nocche di Spike. Lei sentì il sapore del sangue.
    Alzò gli occhi umidi sul viso di lui. “ Mi scusi.” Gli occhi di lui erano teneri ora; stuzzicò gentilmente le sue labbra con le nocche insanguinate, quindi le spinse sulla sua guancia. L'altra mano tracciava motivi umidi lungo il suo fianco.
    Giles sospirò bruscamente. “ Bene. Vuoi qualcosa per colazione?”
    Dio, era ancora lì? “ Certo. Arrivo in un attimo.” Spike premette la fronte contro la sua, quindi piegò la testa per leccare via il sangue dalla sua guancia. Lei vibrò come una campana.
    Ci fu un altro sospiro dal corridoio, quindi i passi di Giles indietreggiarono verso l'ingresso, e Buffy lasciò che le gambe si rilassassero e cadde sul pavimento, portandosi dietro Spike. Lui sembrava essere sul punto di passare alle coccole, il che sarebbe stato un'idea carina in teoria, ma Buffy sentiva ancora scorrere l'adrenalina, e le coccole non l'avrebbero fermata, quindi lo spinse indietro sul tappeto e gli prese le mani fra le sue, le dita intrecciate, e le spinse in basso vicino alla sua testa. Fece passare le gambe sopra di lui. Il suo membro era già duro in un modo gratificante, e lei lo guardò con fare imperioso, nei suoi occhi blu spalancati, mentre si metteva contro di lui, angolando e spostando i fianchi finché alla fine lo prese dentro di sé con un sospiro di completamento.
    Lui sembrava così sorpreso di essere dentro di lei, lo sembrava sempre, ogni singola volta, e lei si chinò in avanti e lasciò che i capelli cadessero come un sipario intorno ai loro visi, mentre si inebriava con la sua sorpresa, rassicurandolo con un tocco delle labbra contro quelle di lui, un pizzico di segreta tenerezza mentre si muoveva contro di lui e lui guidava il suo membro dentro di lei, le dita bloccate tra quelle di lei, entrambi che lottavano per rimanere in silenzio, perché potevano sentire i contenitori che sbattevano in cucina, il che significava che Giles li avrebbe sicuramente sentiti se si fossero lasciati andare in modo troppo entusiastico con i gemiti e i ringhi.
    Il che significò che ovviamente Buffy dovette ingoiare le grida quando poco dopo venne intorno a lui; seppellì il viso nel collo di lui e collassò, e Spike si avvantaggiò del fatto che lei avesse lasciato la presa, per rotolare e prendere il controllo, avvolgendo le braccia intorno alle spalle di lei e tenendola vicina mentre spingeva e spingeva, finché non venne con un'imprecazione mormorata.
    Buffy gli si avvinghiò, stringendogli gentilmente la schiena mentre rabbrividiva contro di lei. ADESSO poteva pensare alle coccole. Comunque stava cominciando a realizzare come scopare in modo atletico sul tappeto ( il tappeto DA SCOPATA, ridacchiò dentro di sé) non era sicuramente la migliore delle idee, perché le sue ginocchia e la schiena avevano bruciature-da-tappeto. Di sicuro quello sarebbe stato un giorno da dolcevita-e-pantaloni.

    ****
    Dopo una doccia ( tragicamente solitaria), Buffy indossò il suo dolcevita bianco preferito ( che la faceva sembrare dolce ed innocente) e i suoi pantaloni di pelle nera ( Che facevano apparire il suo sedere peccaminoso), caricò nuovamente la lavatrice con le lenzuola e si spostò in cucina, legandosi i capelli in una coda di cavallo. Giles aveva diverse padelle sul fuoco, piene di cose varie, alcune delle quali non era certa di riconoscere, ma c'erano uova, e pancetta, e salsicce e fagioli ( proteine!) e pane e patate ( carboidrati!) e pomodori ( lei non ricordava mai se fossero catalogati come frutta o verdura nella piramide del cibo, quindi, dannazione, li avrebbe contati come tutte e due le cose!) e lei era così affamata che pensò che avrebbe potuto provare quelle piccole fettine nere tipo salsiccia, o la carne misteriosa nella pentola subito a destra.
    “ Cosa c'è per colazione?” chiese in tono allegro e con fare innocente, come se lei fosse il
    tipo di ragazza che non avrebbe mai scopato un vampiro sul pavimento della stanza degli ospiti del suo Osservatore mentre il suddetto Osservatore le stava preparando un pasto nutriente.
    “ Roba fritta” disse lui in breve, ovviamente ancora un po' seccato per non essere stato informato sulla sistemazione per la notte di Spike. E non sapeva nemmeno delle parti-da-svegli. Lei sperava.
    “ Yum” disse Buffy con un tocco di ironia, anche se tutto sembrava saporito. Questo era molto probabilmente il nome meno descrittivo che lei avesse mai sentito per un piatto – appropriato, certamente, visto che stava friggendo, ma non diceva niente di più oltre il metodo di cottura, certamente non cosa fosse la carne misteriosa, ma lei intuì che questa era una di quelle cose sottintese a cui Giles era così affezionato. Era una carne sottintesa.
    Giles si diede ancora da fare con la roba fritta per un attimo prima di guardarla con attenzione. “ Ci vorrà ancora qualche minuto. Forse potresti utilizzare questo tempo per chiamare tua madre.”
    “Certo.” Quindi Giles non aveva intenzione di chiedere altro sui Misfatti della Camera degli Ospiti. Questo era forse un grande sollievo, o un segno che lui stava aspettando un'occasione in cui lui non fosse coperto di schizzi di unto per la Grande Ramanzina. Magari aveva bisogno di avere le mani libere per usare gli occhiali al fine di ottenere l'effetto migliore dagli sguardi severi, e il pulirli e il progenitore di tutte le manovre-con-gli-occhiali-di-Giles, quella da sono-così-stanco-che-mi-tolgo-gli-occhiali-ma-non-ho-nemmeno-la-forza-per-pulirli.
    Lei prese il telefono e compose il numero di casa, muovendosi un po' nell'entrata. Spike era nella doccia, che cantava allegramente quella canzone sulla lumaca, stonando un po'; si posizionò all'angolo dell'entrata, dove poteva controllare se Giles usciva dalla cucina, ma anche tenere d'occhio se Spike usciva dal bagno, nel caso fosse nudo.
    Sua madre rispose al primo squillo, come se stesse aspettando vicino al telefono, cosa che era probabilmente vera, così Buffy si sentì realmente colpevole. “ Ciao, Mamma” cinguettò.
    “ Oh, Buffy!” La voce di sua madre era sollevata. “ Sono così felice che tu stia bene.”
    “Già, mi dispiace di non averti richiamata.” Le dita di Buffy si contrassero per torcere un filo del telefono che non esisteva – dannati miglioramenti tecnologici che le negavano le abitudini nervose della sua infanzia! “ Sono successe un sacco di cose.”
    “ Quindi cos'é questa cosa che mi stava dicendo il sig. Giles riguardo a Spike?”
    Buffy si gelò. “ Io, um, non lo so. Cosa ti ha detto?”
    “Ha detto che eri fuori di ronda con lui. Pensavo che Spike avesse lasciato la città per tornare insieme alla sua ragazza.”
    “ Oh, già. Questo è stato l'anno scorso.” Buffy sentì un piccolo nodo allo stomaco, pensando a Drusilla, a come Spike avrebbe fatto qualunque cosa per lei, anche attraversare interi continenti solo per avere una seconda possibilità. Un uomo per una sola donna. “Lei lo ha scaricato. Lui è tornato.” La sua voce suonò sprezzante alle sue stesse orecchie; sospirò e moderò il tono. “ Sono davvero successe molte cose. Posso raccontarti l'intera storia questa sera?”
    Joyce rimase in silenzio per un momento. “ Penso di sì. Pensavo che saresti venuta a casa dal dormitorio per le vacanze ieri, prima di uscire con gli amici. Ho cenato aspettandoti.”
    Grande. Ancora più colpa. “ Mi spiace, Mamma. E' successo... qualcosa.” E non era un intero carico di eufemismi?
    “ Quindi hai intenzione di tornare a casa oggi?”
    “Sì. Devo fare un salto al dormitorio, fare una lavatrice e prendere qualche cosa.” Buffy si appoggiò al muro. “ Avremo una riunione degli Scoobies questa sera a casa di Giles, ma prima tornerò a casa.”
    “ Bene. E domani abbiamo sempre in programma di andare a far compere?
    “Oh. Già. Um. Forse.” Questo sarebbe stato interessante. “ Poi, uh, Mamma? Devo portare a casa un... ospite. La camera degli ospiti è pulita?”
    “ C'è qualche scatola, ma nulla che venti minuti di lavoro non possano mettere in ordine.” Ci fu una lunga pausa. “ Quindi, conosco quest'ospite?”
    “...Sì.”
    “ Oh, grazie al cielo. Ho pensato per un attimo che mi avresti presentato il tuo nuovo ragazzo e non sono davvero pronta per questo.”
    Tu non hai idea. “ No, è...” Buffy prese un profondo respiro. “ Mamma, è Spike.”
    “... Tu vuoi che Spike dorma nella nostra camera degli ospiti.” C'era una chiara nota di disapprovazione nella voce di sua madre.
    Io voglio che Spike dorma nella MIA camera, tranne che non voglio dormire, ma sono sicura che non saresti d'accordo con questo. “Già. Tipo che lui... ne ha bisogno.”
    “ E suppongo che questo faccia parte della 'lunga storia' che mi racconterai questa sera.”
    “Già.”
    “Comincio a farmi l'idea che non mi piacerà questa storia.”
    No. Non ti piacerà. “ E' davvero piuttosto divertente...” Buffy tergiversò, interrompendosi quando realizzò che le parti più divertenti, per lo più, coinvolgevano Spike che maneggiava il suo corpo, e sua madre non avrebbe riso per questo. Non che lei avrebbe mai sentito quelle parti. No, decisamente avrebbe avuto la versione censurata-per-la-televisione. La quale, in realtà, ora che ci pensava, non sarebbe stata così lunga dopo che lei avesse tagliato fuori tutto il sesso.
    “Oh, sono sicura che lo sia.” La voce di sua madre grondava sarcasmo, un'altra cosa che Buffy aveva ereditato da lei. Anche se sua madre riusciva a farlo sembrare dolce. Come ci riusciva? Buffy sentiva che lei era sempre sembrata cattiva, il che era utile per i giochi di parole da battaglia, ma un po' meno utile per mantenere le amicizie.
    “ Quindi ci vediamo questo pomeriggio?” Buffy era pronta per terminare la conversazione., prima che sua madre le chiedesse qualcosa di veramente scomodo, ma in quel momento la porta del bagno si aprì e Spike uscì avvolto in un asciugamano, e lei sentì la voce di sua madre nell'orecchio ma non aveva idea di cosa stessa dicendo, perché i capelli di Spike erano umidi e arricciati e arruffati, e anche se lei lo aveva visto nudo un dannato mucchio di volte nella settimana passata, il desiderio la colpì comunque come un pugno nello stomaco, non il pugno imbranato di un umano, ma come quella volta in cui un demone Chirago infuriato l'aveva fatta volare attraverso la cripta Alpert, e poi Spike la vide e ghignò e lasciò cadere l'asciugamano per rovistare nel cesto della biancheria pulita, e, wow, stava davvero sbavando? Lo stava facendo. Di nascosto si asciugò.
    La voce di sua madre risuonò di nuovo, in tono più alto, e Buffy si riscosse. “ Uh, sì. Scusa. Mi ero distratta.”
    “ Per che ora devo aspettarti?”
    Spike si stava prendendo il suo dannato tempo per prendere i vestiti, mettendosi deliberatamente in una posa che metteva in mostra i suoi deliziosi addominali. E altre parti deliziose. Buffy approvava. “ Um, le cinque?” Questo avrebbe lasciato abbastanza tempo per lavare, fare i bagagli e un paio d'ore per altro sesso. Da qualche parte. Dovunque.
    Spike infine prese la sua decisione fra due identiche magliette nere, e spinse quella prescelta sopra la sua testa, lentamente, in uno streap-tease al contrario. Il colletto della maglia si impigliò nel suo labbro inferiore, mentre la testa ci passava attraverso, spingendolo un po' verso il basso, e lei si fermò a malapena prima di fare un rumore di un tipo che decisamente non voleva condividere con sua madre. Oh, merda, lei stava ancora parlando. “ Cos'è stato?” Spike sogghignò in modo vittorioso, volgendo la sua attenzione al soppesare i meriti di due paia di identici jeans neri. ( C'era anche un paio di jeans blu, ma lei glieli aveva visti indossare una volta sola. Ovviamente era stata solo una fase.)
    “ Ho detto, ci vediamo alle cinque. Sei sicura di stare bene?”
    “ Sono assolutamente a posto.” A parte il fatto di essere una ninfomane furiosa con una fissazione per i cattivi ossigenati. “ Non ti preoccupare.”
    Joyce rise. “ Oh, tesoro, mi devo preoccupare. Sono una mamma.”
    “ Lo sei. Sei la mamma migliore.” Buffy sospirò. “ Ti voglio bene.”
    Spike rapidamente le voltò la schiena, tirando su i jeans. Il che era un crimine, ma era necessario se avevano intenzione di uscire di nuovo in pubblico. Anche il fatto che dovessero di nuovo uscire in pubblico era un crimine, che non potessero solo ordinare del cibo e passare il resto della sua vita a letto, ma nessuno aveva mai detto che il mondo fosse un posto leale. Specialmente non per Buffy Summers.
    “Comunque non credo che mi piacerà questa storia” disse in tono malizioso sua madre. “ Ma ti voglio bene anch'io.”
    “Ciao.” Buffy riagganciò e appoggiò il telefono sulla lavatrice, facendo scivolare le braccia intorno alla vita di Spike da dietro. “ Mamma sistemerà la stanza degli ospiti per te.”
    “Mmmm.” Lui sembrava un po' rigido, ma si appoggiò al suo abbraccio. “ Lenzuola di seta?” Entrambi mantennero la voce bassa, appena più di un bisbiglio, attenti a Giles che cucinava industriosamente in cucina.
    “ No di certo, ma il letto è abbastanza comodo.”
    Lui sospirò in modo drammatico. “ Immagino che potrò sopportare la tortura di un letto degli ospiti confortevole.”
    Buffy gli diede una forte stretta. “ Il mio letto è più comodo. Quindi una volta che mamma sarà addormentata...”
    “ Giusto.”
    “ Dovremo fare piano.”
    Spike ringhiò dal profondo della gola. “ Come il sentirti urlare.” Lei non poteva vedere il suo viso, ma poteva avvertire il broncio.
    A Buffy piaceva urlare, o forse non il fatto di urlare in Se stesso quanto l'avere bisogno di urlare e poterlo lasciare uscire del tutto, così baciò la sua maglietta tra le scapole e gli diede un'altra stretta. “ Abbiamo un seminterrato. E mamma ha un lavoro.”
    Spike si voltò fra le sue braccia e le diede un rapido bacio sulla sommità della testa. “ Fantastico!” sospirò, e poi le sue labbra furono su quelle di lei, e lei si perse in questo per pochi secondi, ma il rumore dalla cucina la distrasse e lei fece un passo indietro di malavoglia.
    “ La colazione” disse in tono di scusa, e lui le fece un sorrisetto e batté con forza sulle sue spalle.
    “ Buona idea. Un'abbondante colazione inglese da l'energia per un duro giorno di lavoro.” Si avvicinò di nuovo, strofinando le sue labbra sull'orecchio di lei. “ E ho in mente di lavorare su di te MOLTO duramente, oggi.”
    “ Temo che tu stia dimenticando chi è il capo qui.” Buffy si tirò indietro, sorridendo perché lui sapesse che stava scherzando. Più o meno. Ma Spike inalò bruscamente, gli occhi che si appannarono per un attimo, in un modo tale da far capire che era incredibilmente eccitato dal fatto che Buffy fosse al comando, avendo un uomo potente e mortale come Spike sottomesso a lei, così lei avvolse una mano nella sua maglietta e lo attirò più vicino e un po' verso il basso in modo che la sua faccia fosse esattamente davanti a quella di lui. “ Più tardi dovrò proprio insegnarti una volta per tutte chi è che comanda.”
    “ Sono uno che impara lentamente” sussurrò Spike con voce tremante.
    “ Quindi dovrò insegnarti ancora e ancora. Finché non avrai IMPARATO.” Lo lasciò andare, risistemando la maglietta stropicciata, lanciando un'occhiata verso i suoi occhi, che erano spalancati in maniera gratificante. “ Su! Andiamo a fare colazione!” Si voltò e si allontanò attraverso l'ingresso, sentendo che Spike la seguiva.
    Mangiò tutto quello che Giles le servì. Anche la carne sottintesa.

    _______

    Il letto di Willow non sembrava essere stato toccato, il che era forse la cosa migliore perché la stanza puzzava un po'; Buffy radunò rapidamente le lenzuola nel suo cesto della biancheria e lo fece portare a Spike attraverso l'entrata fino alla lavanderia, avviando il lavaggio, quindi radunò la biancheria sporca che-non-odorava-di-sesso e li impilò nella cesta per portarla a casa. D'altro canto la maggior parte di ciò che le serviva era già a casa di Giles – l'avrebbe preso dopo la riunione degli Scoobies- e poteva sempre tornare per prendere qualcos'altro, ma riempì un'altra borsa con tutta la biancheria intima che le era rimasta ( probabilmente ancora non sufficiente, Spike era un diavolo con la lingerie) e una piccola selezione di vestiti, e Mr. Gordo, che fece sbuffare Spike con derisione, ma lei non se ne preoccupò.
    Per qualche ragione quel giorno non indossava il suo spolverino, ma aveva infilato una camicia verde a maniche lunghe sulla maglietta nera, portando la sua malconcia coperta militare di lana per difendersi dal sole, ma quando lei vi aveva accennato mentre camminavano attraverso le fogne, lui aveva semplicemente scosso le spalle e brontolato “ Non ne avevo voglia.” Lei si chiese se avesse il suo odore, se questo fosse il motivo, perché ci si era sicuramente strofinata sopra ovunque, ma non avrebbe discusso con lui per questo, anche se le era mancata la sensazione della pelle morbida-come-il-burro contro la guancia. Anche il cotone andava bene, specialmente con sotto il bicipite di Spike.
    Dopo che lei ebbe finito di fare i bagagli, misero la pesante biancheria nell'asciugatrice; Buffy mise sei quarti di dollaro in più, perché il suo piumino richiedeva un po' di tempo prima di essere asciutto, anche nelle grandi asciugatrici industriali che erano a disposizione degli studenti. Dopo che alla fine (L'asciugatrice) ebbe cominciato a far rumore, lei sospirò, guardando speranzosamente verso Spike. “ Così, cosa facciamo adesso?” C'erano altri due studenti nella lavanderia, il che poneva il veto al suo piano originale di Spike che la scopava contro l'asciugatrice calda e vibrante. Per ora. Aveva un intero rotolino di quarti di dollaro.
    Lei si aspettava che lui suggerisse di tornare alla sua stanza in dormitorio e fare qualche altro buco nella porta ( perché, davvero, il buco non si poteva aggiustare con lo stucco, avrebbe dovuto probabilmente pagare per una porta nuova, così avrebbe potuto fare in modo che valesse la pena di spendere il suo denaro per questo), ma invece lui si strofinò il retro del collo con atteggiamento imbarazzato.
    “Ho bisogno di usare un computer.”
    Lei sapeva che Spike era in grado di usare un computer- si era vantato del modo in cui aveva trovato il numero di camera di Buffy nell'archivio dell'università- ma non sapeva perché lo volesse fare al momento. L'aveva già trovata, giusto? Aggrottò la fronte. Forse Drusilla usava la posta elettronica. Forse lui stava solo aspettando che lei inviasse un messaggio attraverso internet, in cui diceva di volerlo indietro. Forse... Poi Buffy immaginò Drusilla davanti allo schermo di un computer, che scriveva un messaggio in una chat, e rise forte, ignorando lo sguardo perplesso di Spike, perché era davvero matta se pensava che Drusilla avrebbe creato un account su AOL. Usare un computer richiedeva intelligenza e allenamento; questo era il motivo per cui era pieno di persone intelligenti che avevano discussioni elevate e... oh, chi stava prendendo in giro, era a malapena andata on line e già sapeva che era zeppo di porno e discussioni inutili, ma anche così, non pensava che Drusilla avrebbe usato una e-mail se avesse voluto Spike indietro; avrebbe trovato un modo più bizzarro, tipo inviare un viscero-gramma, o semplicemente tornare a Sunnydale e tentare di infilzare Buffy.
    Così lanciò a Spike un'occhiata indulgente e disse; “ C'è un laboratorio di informatica nel seminterrato. Ma devi promettere di non fare niente di malvagio. O di illegale.” Spike annuì in modo composto, ma stava facendo dei saltelli per l'eccitazione, così lei gli rivolse uno sguardo severo. “ Dillo.”
    “ Prometto di non fare nulla di malvagio o illegale. Accederò solo a social sani.” Fece un ghigno presuntuoso. “ Per te, pet, non farò nemmeno il troll. Neanche sul Newsgroup di Scientology.”
    Questo non aveva molto senso per Buffy- anche se sapeva che la gente poteva fingere di essere chiunque in rete, non capiva come fingere di essere un troll invece di un vampiro potesse essere utile o divertente ( N.d.T. Ovviamente Buffy non ha capito in che senso Spike usa la parola troll) – ma sapeva che lui la stava comunque prendendo in giro. “ Social SANI? Davvero?”
    Spike scrollò le spalle. “ Forse un po' di porno. Ma mi assicurerò che sia tutto porno legale.”
    “Oh.” Lei ci pensò sopra per un momento, poi scrollò le spalle. “ Penso sia Ok.” Perché, davvero, se lui voleva cercare consigli in rete su come far venire una donna? Doveva solo continuare a fare ciò che stava facendo.
    Ma lei lo avrebbe tenuto d'occhio. Solo nell'eventualità.
    *****
    Spike attese finché Buffy si fu sistemata al proprio computer con un sospiro annoiato, prima di mettere in pratica il suo piano, perché per quanto fosse fantastica e meravigliosa e fantasiosa e mortale, la Cacciatrice viveva nel mondo reale, non in quello dell'Immaginazione, e non avrebbe capito. Controllandola con la coda dell'occhio, si loggò e diede una serie di comandi che lo portarono in Paradiso.
    O, meglio, ad alt.fan.passions.creative.
    Oddio, non aveva avuto modo di connettersi da quando aveva fatto irruzione nell'ufficio dell'amministrazione per cercare il numero della camera di Buffy, e aveva dato la priorità allo stanare la Cacciatrice che al cercare fanfictions, quindi non era andato su Usenet da quando i fottuti soldatini lo avevano colpito col taser, il che voleva dire diverse fottute SETTIMANE. Scorse rapidamente i post. Cazzo. Quanti patetici imbecilli erano saliti sul carro di Ethan/Gwen? I fans dei Gwethan gli facevano venire voglia di vomitare.
    Ah! Ecco! DUE INTERI CAPITOLI della sua storia preferita erano stati postati! Dio, sperava che questa volta non fossero tutta-storia-niente-sesso! Fece un ghigno malvagio. ( Bhe, non così tanto cattivo, più da nerd, tranne che lui non poteva per definizione essere un nerd, lui era Spike, e quindi i suoi ghigni erano malvagi indipendentemente da quello che stava facendo.) Con un'occhiata di nascosto verso Buffy, la quale stava giocando un gioco in cui lei era una “@” alla caccia di vari mostri rappresentati dalle lettere dell'alfabeto in un infinito sotterraneo ASCII, inviò i capitoli alla stampante. Quando la stampante cominciò a far rumore, controllò velocemente se ci fosse qualche altra cosa promettente, inviando alla stampante alcune possibilità.
    Tornò indietro di una pagina ed era sul punto di scorrere alt.fan.dawsonscreek.creative, perché la storia non stava davvero facendo un buon lavoro con la vita amorosa di Pacey in quei giorni, quando un gruppo in fondo allo schermo attirò il suo sguardo. Scorse verso il basso, certo di aver letto male, ma erano lì, due gruppi che davvero non esistevano l'ultima volta che si era collegato. Perché era sicuro come l'inferno che si sarebbe accorto di alt.fan.spike e di alt.fan.spike.creative.
    Con un'occhiata nervosa verso Buffy, Spike si inserì e scorse in basso verso i post più vecchi. Riconobbe alcuni dei titoli dalle stampate che le Signore del Dipartimento di Polizia di Sunnydale gli avevano dato precedentemente durante la settimana, ma, a quanto pareva, erano state incredibilmente prolifiche da allora: c'erano dozzine di nuovi post, coloriti titoli viola come “ Le quattro stagioni di Spike ( Spichaels)” e alcuni suggestivi come “ Uno Spike nel buio ( Spemp, Spomas)” e alcuni più-che-allusivi come “ Sculacciando Spike ( Spenson)” e altri completamente CHE DIAVOLO come “ Spike ½ (Spakane)LEMON” in cui non riusciva ad immaginare con chi era stato accoppiato, solo che era una cosa dello stato di Washington e lui supponeva che avrebbe dovuto fare sesso con la città di Spokane,mentre non avrebbe saputo dire da dove veniva quella “a” in più, e poi perché Lemon? E...
    “che cavolo è uno Spemp? Quello dei tre Marmittoni? ( N.d.T Gruppo comico americano)”
    Oh! CAZZO CAZZO CAZZO
    Buffy stava leggendo da sopra la su spalla, le sopracciglia corrugate in una completa mancanza di comprensione, che Spike sperava con ardore sarebbe durata per sempre. Le sue mani salirono in automatico a coprire lo schermo senza risultato. Riuscì a farfugliare, “ Cacciatrice!” Si alzò, recuperando un po’ di compostezza e mettendo insieme un’espressione ferita. “ Questo è privato. Forse io spio le tue cose private?”
    Buffy gli diede un’occhiata laterale che suggeriva che lei sapesse tutto delle registrazioni segrete e della sorveglianza dei giorni-in-cui-tentava-di-ucciderla. Le quali, realizzò lui improvvisamente, erano probabilmente ancora ammucchiate in quel vecchio magazzino. Avrebbe dovuto andarle a prendere una volta o l’altra… Ma Buffy stava ancora leggendo intorno alle sue dita allargate, l’espressione che passava da divertita ad incredula. “ E’ tutto su di te?”
    Spike sospirò, abbassando le mani. “ Così sembra.”
    “… Non capisco. Cos’è?”
    Spike fece scivolare una mano lungo il fianco di Buffy, blandendola. “ Posso convincerti ad andare via e fare finta di non averlo mai visto?”
    “NO. Davvero, non puoi. Sono delle storie?”
    “ Lo sembrano”
    “Su di te”
    “Apparentemente.”
    “ Cos’è uno Spemp?”
    “Uh, già. Sono abbastanza sicuro che tu non voglia saperlo.” Spike fissò furioso lo schermo incriminato. “ Preferirei non averlo saputo nemmeno io.”
    “ Aspetta, Spichaels… Ha qualcosa a che vedere con l’Agente Sgualdrina?” Buffy stava cominciando ad avere quello sguardo infastidito negli occhi, che allo stesso tempo lo terrorizzava e gli faceva venire voglia di farla piegare sulla stampante e scoparla forte. L’irritazione di lei glielo faceva solo volere DI PIU’.
    “Uh, forse. Vedi, ho trovato questo newsgroup solo cinque minuti fa. Non ho esattamente approfondito le discussioni…”
    “ OH MIO DIO. Spenson. OH MIO DIO. Sono su di te e il Dipartimento di Polizia di Sunnydale!” Scrutò lo schermo più da vicino. “ Questa sembra davvero spinta. Ti piace sculacciare?”
    “ Vedi, Cacciatrice. Non posso impedire alle persone di scrivere le loro fantasie. “ Si appoggiò di nuovo alla sedia del computer, facendo scorrere una mano sui propri addominali, nella vana speranza che questo attirasse lo sguardo di Buffy. Tuttavia non poteva impedirsi di pensare se A BUFFY piacesse sculacciare, e se sì in che modo avrebbe potuto farlo capitare senza richiamare il fantasma del Capo Benson vestito di pelle alle loro menti, perché quell’immagine gli faceva piacere MOLTO MENO lo sculacciare.
    “ Quindi tutte queste strane parole con SP riguardano tutte il fatto di metterti in coppia con persone diverse?”
    Spike sospirò in tono rassegnato. “ Sì, è così”
    Il viso di Buffy si fece scuro per la rabbia, e la sua mano si mosse, e Spike indietreggiò, aspettandosi che il pugno di lei rompesse lo schermo, ma tutto quello che lei fece fu chinarsi per mettere le dita sulla tastiera e scorrere su e giù, leggendo attentamente i post. Alla fine si rialzò, sbuffando. “ Tutte queste storie e nessuna è SPUFFY?”
    Spike non poté fermarsi, e rise. “ Sei più che bene accetta se vorrai scrivere le tue storie, amore” fece le fusa, muovendo la mano contro il lato interno della sua coscia. Mmmmm, pelle. “ Sarò la tua musa molto volentieri.” Lei lo guardò con occhi di fuoco, e lui si ringalluzzì un poco al pensiero che lei fosse davvero gelosa di lui, e si chiese cupamente se avrebbe potuto intimidire o pagare, o, bhe, avrebbe scelto l’intimidazione ( perché era al verde) gli sfigati che stavano in lavanderia in un giorno di vacanza, affinché se ne andassero e lui potesse assaggiare Buffy conto l’asciugatrice calda e vibrante, perché la Buffy gelosa era persino più calda della Buffy dominatrice o della Buffy tenera o della Buffy infastidita – bhe, forse c’era un legame con la Buffy dominatrice- e più lei era calda, migliore era il suo sapore e lui fece correre la mano contro la cucitura interna dei suoi pantaloni di pelle e…
    Dietro di loro qualcuno si schiarì la gola. “ Chiedo scusa, sono vostre queste?” Il secchione scontento che aveva avuto la sfortuna di dover fare dei compiti delle vacanze- probabilmente un orfano, povero fesso, Spike scrollò le spalle con fare di disapprovazione- era lì in piedi, porgendo le stampate di Spike di “ Passioni scatenate” ( capitoli 23 e 24) e altre fanfictions assortite e Spike non era mai stato così grato per la sua mancanza di circolazione, perché se fosse stato l’umano, effeminato William, sarebbe arrossito fino alle spalle per l’umiliazione.
    Spike strappò lo spesso mucchio di carta perforata dalle mani dello studente , stringendoselo al petto ed evitando lo sguardo di Buffy. “ Sì. Grazie.”
    Buffy fece scivolare le mani sulle spalle di lui, massaggiando gentilmente. “ Pronto per andare?”
    Spike cupamente uscì dal computer. “ Sì.”
    Quando alla fine ebbe fatto svuotare la lavanderia ed ebbe i deliziosi fianchi di lei premuti contro l’asciugatrice rotante che conteneva la sua biancheria da letto- e non era una cosa deliziosa, le risorse del loro passato pomeriggio di passione che fornivano il carburante per l’attuale pomeriggio di passione- si prese la briga di essere particolarmente attento e tenero, portandola al culmine più e più volte, finché lei non raggiunse il suo limite e lo spinse giù e lo sistemò per bene sul pavimento di cemento dipinto, perché non lo prese in giro per le fan fiction nemmeno una volta. E questo fu… Bhe. Fu qualcosa.


    NdKasumi: Spike ½ e Spikane è un omaggio al manga di Ranma ½, di cui l'autrice è un accanita fan :) Akane è la protagonista femminile, quindi Spikane sarebbe la coppia Spike x Akane.
    Nelle note, l'autrice racconta che ha scritto di Usenet con nostalgia (la rete in cui Spike accede per scaricare la fan-fiction), quando nel 1999 frequentava i newsgroup su AOL per leggere fan-fictions. Una volta quando non esistevano i siti che ospitano fanfiction (come efp, fanfiction.net e simili) e la connessione internet andava a velocità giurassiche, si usava scrivere le storie in linguaggio ascii (con il blocco note, per capirsi, senza nessuna formattazione) e condividerle nei newsgroup.
    Se avete più di trentanni e avete iniziato a leggere ff verso il 2000, piangerete anche voi di nostalgia a questi ricordi!! U_____U
     
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  9. Redan
     
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    Bel capitolo, divertente e sexy!
    E' evidente che Buffy è davvero felice con Spike, nonostante l'incertezza causata dai sentimenti di lui per Drusilla, più di quanto lo sia mai stata con Angel.
    La trovata delle fanfiction è GENIALE, solo Bewildered poteva pensarci! ahahahah
     
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  10. kasumi
     
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    Ciao bella! <3

    Ahahah! Anche io sono morta dal ridere quando Spike va a scaricare le fan-fic XDDD
     
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  11. kasumi
     
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    Buone notizie!!
    La traduzione viene ripresa da Giulia, che d'ora in poi gestirà anche il relativo profilo di Bewildered su EFP. Però posterà solo là.

    Trovate i nuovi capitoli qui
    https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3456699
     
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145 replies since 27/5/2016, 13:54   2804 views
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