Homophobia: I don't like you!

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  1. keiko89
     
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    "Odio la parola omofobia. Non è una fobia. Non sei spaventato. Sei solo un coglione."


    Con le parole - sacrosante - del caro Morgan Freeman inizio questo nuovo topic tutto dedicato all'omosessualità; lo spunto me l'ha dato la notizia della celebrazione del primo matrimonio gay in Francia e la diatriba che si è scatenata su tutti i social network.
    In Buffy l'omosessualità è stata toccata, seppur di striscio con Tara, ma non si è mai andato a scavare a fondo in tutta la serie di problematiche che comporta il "coming out".
    Willow e Tara vivono un rapporto sostanzialmente idilliaco, senza grossi traumi di accettazione della loro sessualità da parte degli amici e della famiglia.
    Ma la realtà non è sempre così, anzi, spesso non lo è mai.
    L'omosessualità, oggi, è ancora vista come una malattia da curare, come qualcosa di abominevole e sbagliato, qualcosa di sporco e corrotto.
    Io credo che non ci sia nulla di orribile in due persone che si amano, credo che dovremmo imparare ad accettare le scelte o le inclinazioni degli altri senza puntare il dito contro ma offrendo supporto e comprensione, credo non ci sia cosa più bella che vedere due persone innamorate.
    Mi si gela il sangue ogni sacrosanta volta in cui sento commenti omofobi o volgari contro coppie dello stesso sesso ed empatizzo tantissimo con tutti quelli che subiscono discriminazioni ogni giorno.

    Vi lascio con il discorso di Debbie dal min. 06.40 al 07.24




    Edited by keiko89 - 30/5/2013, 19:38
     
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    Topic azzeccatissimo... Anch'io odio la parola omofobia, non si può paragonarla ad una paura come le altre, che ne so come l'aracnofobia... al diavolo stai discriminando delle persone, è una forma di razzismo, non c'è nulla di scusabile.
    Non è concepibile la discrimizione sulla base dei propri gusti sessuali, sono personali e non identificano la persona.
    In Buffy credo che la tranquillità e la naturalezza con cui viene affrontato il tema siano volute. Immagino che si sia voluto creare quello che dovrebbe essere nella realtà, mostrando cosa accade, di bellissimo, se si vivesse il tutto come per le coppie eterosessuali...
    Spero tanto che un giorno anche nel nostro paese si possano celebrare matrimoni tra coppie omosessuali, ma ricordo lo scandalo che ci fu quando si provò a fare una legge per le coppie di fatto.
    Al tempo andai in piazza a manifestare con la comunità omosessuale per i loro diritti e mi emozianai a sentire le loro storie... Purtroppo il nostro paese è pieno di pregiudizi, legati ad un'antica ipocrisia, come per la questione della donna, siamo ancora molto indietro.
    Non riesco minimamente a capire le motivazioni delle persone contrarie ai matrimoni omosessuali, davvero non capisco. Il dare diritti a loro non significa diminuire quelli delle coppie eterosessuali, non riesco per cui a capire perchè viene visto come una minaccia!!
    Vi consiglio, tra l'altro, se non lo avete già visto un film italiano che racconta cosa successe in italia quando si provò a fare la legge per le coppie di fatto (i cosidetti DICO), che poi non era una vera e propria legge sui matrimoni.. il film è: "Improvvisamente l'inverno scorso"
    Sta risposta mi è uscita di botto, spero abbia un senso...
     
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  3. kasumi
     
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    Sì, infatti.. maledetti bigotti.. >__<
    Posso capire il dibattito quando si parla di adozioni per le coppie omosessuli, perchè lì ci va di mezzo il benessere di un bambino ed il discorso è più complesso, ma non capisco davvero tutto questo ostruzionismo verso i matrimoni omosessuali...
    Come dice Giada, non c'è niente di più bello che vedere una coppia che si ama <3
    Non è più bello vedere due omosessuali che si amano veramente piuttosto che una coppia infelice etero?

    Cmq, riguardo l'origine della parola.. penso che non sia così sbagliato parlare di paura. Ma non paura verso un omosessuale/uno diverso da noi, bensì paura di accettare una parte di noi stessi!
    Perchè a una persona che sta bene con se stesso e con gli altri, non da assolutamente fastidio vedere una coppia omosessuale.
    Quello che ne ha paura, invece, e che ne è disgustato, è quello che non accetta che una persona come lui possa provare amore e attrazione verso una persona dello stesso sesso.
    E' paura di ammettere i propri istinti -assolutamente naturali-, paura di sentirsi diversi...
    Eliminare le coppie gay, è un modo per loro di aggirare il loro problema, ma è anche assolutamente sbagliato perchè significa decidere cosa è meglio per gli altri!
    Perchè non vanno loro a curarsi da uno psicologo, per i loro blocchi psicologici, invece che rompere le palle alle persone che hanno imparato ad accettarsi e a volersi bene per quello che sono??
    Mah.. -__-
     
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  4. piccola06
     
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    D'accordissimo con tutto quello che avete detto.

    CITAZIONE
    ricordo lo scandalo che ci fu quando si provò a fare una legge per le coppie di fatto.

    Ricordo anche io Lucia e in quel periodo mi arrabbiai moltissimo, gli omosessuali sono persone normali come noi e secondo me dovrebbero avere i nostri stessi diritti. Purtroppo sono anche convinta che qui in Italia una legge del genere non la faranno mai, vuoi perchè siamo dei falsi bigotti, vuoi perchè la chiesa risiede nel nostro paese penso proprio che stiamo sperando invano ... naturalmente spero di sbagliarmi.
     
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  5. keiko89
     
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    Vediamo se riesco a fare una risposta unica toccando tutti i punti.

    In Btvs penso anche io che la mancanza di ostacoli esterni e di un rapporto sano e felice fossero voluti ma non nego che mi sarebbe piaciuto un tocco in più di realismo.
    Purtroppo la situazione non è per niente idilliaca, forse in america di più - non sono particolarmente aggiornata sul clima americano - ma sicuramente in Italia c'è troppo bigottismo.
    Nonostante la laicità del nostro Stato il peso della Chiesa si fa sentire fortemente e, volente o nolente, influenza le correnti di pensiero e ostacola per certi aspetti l'emancipazione e l'apertura mentale.
    Siamo un paese molto chiuso e questa chiusura mentale, purtroppo, la riscontro in molti giovani come me che invece dovrebbero essere più propensi alla comprensione e all'accettazione del "diverso".
    C'è tanta paura, tanta ignoranza. E concordo con Alessandra, spesso la paura non è verso gli altri ma verso se stessi e le proprie pulsioni. Molti omofobi sono gay repressi, tanti molto più semplicemente sono stupidamente ristretti mentalmente.
    Ricordo una discussione accesa con l'amico di un ragazzo che conosco che basicamente disse "i gay mi fanno schifo, dovrebbero ammazzarli, ma le lesbiche van bene perché mi fanno eccitare".
    Non vi sto a raccontare che polverone è venuto su.
    Il modo per sconfiggere i pregiudizi è l'educazione: parlarne, spiegarla, rendere l'omosessualità una cosa normale e non deviata e deviante.
    Se un tuo amico è gay non significa che standogli vicino lo diventi automaticamente anche tu, non è una malattia che si attacca, non è qualcosa di cui si deve vergognarsi e che bisogna nascondere.
    Ricordo il mese scorso, camminavo per il centro di Verona, e davanti a me c'erano due ragazzi stranieri gay che si tenevano per mano e chiacchieravano normalmente come fa una coppia di innamorati.
    Avrei voluto abbracciarli.
    Mi hanno fatto una tenerezza incredibile perché quella dovrebbe essere la normalità: due persone che si vogliono bene e vivono la loro vita serenamente.
    Il concetto di omosessuale = pervertito/stupratore di bambini/ sodomita non dovrebbe neanche esistere.
    Quanti uomini eterosessuali picchiano, stuprano donne e bambine? Tanti. Troppi.
    Per non parlare dello stupro dei bambini (maschi si intende), di cui si sente parlare sempre pochissimo.
    A volte vorrei davvero poter aprire il cervello della gente e capire se c'è qualcosa, se le rotelle funzionano tutte.

    Per quanto riguarda l'adozione da parte delle coppie gay ho qualche perplessità anche io.
    Non perché li ritenga incapaci di crescere un figlio o di chissà quali bestialità nei confronti delle creatura ma quel che mi frena è la nostra società.
    Non si riescono ancora ad accettare le coppie di fatto - non capirò mai perché - figurarsi una coppia di omosessuali che convivono ed hanno un bambino.
    Mi preoccupano le ripercussioni che questo schifo di mondo ha su dei bimbi già fragili e con un passato difficile alle spalle.
    E' inutile essere ipocriti: ci sarebbero sempre le frecciatine, le prese in giro, i commenti dei loro compagni di scuola. Se è vero che i bambini sono la voce dell'innocenza è anche vero che sanno essere maledettamente crudeli.
     
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  6. kasumi
     
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    CITAZIONE (keiko89 @ 30/5/2013, 13:37) 
    Per quanto riguarda l'adozione da parte delle coppie gay ho qualche perplessità anche io.
    Non perché li ritenga incapaci di crescere un figlio o di chissà quali bestialità nei confronti delle creatura ma quel che mi frena è la nostra società.
    Non si riescono ancora ad accettare le coppie di fatto - non capirò mai perché - figurarsi una coppia di omosessuali che convivono ed hanno un bambino.
    Mi preoccupano le ripercussioni che questo schifo di mondo ha su dei bimbi già fragili e con un passato difficile alle spalle.
    E' inutile essere ipocriti: ci sarebbero sempre le frecciatine, le prese in giro, i commenti dei loro compagni di scuola. Se è vero che i bambini sono la voce dell'innocenza è anche vero che sanno essere maledettamente crudeli.

    Sono d'accordo. Si dice che un bambino dovrebbe crescere bilanciato da una figura materna ed una paterna, ma io credo che la cosa più importante sia l'amore che viene dato a questo bambino. Se il bambino cresce amato, non credo abbia problemi.

    Quello che mi spaventa, però, (e che dice giustamente anche Giada) sono le critiche della gente. Sappiamo quanto sia grande il desiderio di un bambino di essere apprezzato dai suoi compagni, di averne l'approvazione.. e di quanto possa essre umiliante crescere con dei coetanei (e loro genitori) che ogni giorno ti deridono e ti guardano come un alieno, deridono i tuoi genitori, ecc.
    Credo che questo sia lo scoglio più grande, in effetti.
     
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    Ragazze sono d’accordo con tutte voi…
    In primis ci tengo a porre l’accento, come avete a ragione già fatto, sul tema della chiesa che influenza, maledettamente, le scelte politiche del nostro paese. Badate non parlo della religione, scelta spirituale e personale, ma della chiesa, come organo di potere. Essa da secoli influenza le scelte del nostro paese e le modella secondo la loro dottrina, non a caso già Dante parlava del problema.
    Non so bene come riusciremo, e se mai riusciremo, a dividere definitivamente i dettami spirituali della chiesa, validi solo per i fedeli, dalle leggi dello stato laico valide per tutti i cittadini di qualsiasi religione o credo. Libera chiesa in libero Stato. Spero davvero che un giorno ci riusciremo.
    Per quanto riguarda il tema della paura di noi stessi, probabilmente avete ragione, ciò che spaventa queste persone è semplicemente loro stessi, la possibilità di essere diversi anche loro, da come la società ci ha insegnato che dovremmo essere. Purtroppo la società crea degli stereotipi da seguire, che ci rassicurano e ci proteggono, ma al tempo stessi ci creano il terrore di essere diverso.
    Non amo le etichette e per ciò non mi piace definire le persone eterosessuali o omosessuali, credo che nessuno possa scegliersi ciò che ama e ciò che lo attrae, le nostre scelte sessuali non dovrebbero individuare una categoria di appartenenza. Conosco persone che hanno fatto più esperienze nella vita, sia con individui dello stesso che dell’opposto sesso, e non sanno cosa li farà innamorare in futuro. Come conosco persone che provano attrazione sempre per l’opposto sesso, o sempre per il loro stesso sesso. Insomma ancora una volta mi trovo a dire che la passione non è un fatto di cervello, non lo puoi sapere cosa l’accenderà in futuro.
    Detto questo passo all’argomento più complicato, quello delle adozioni. Anch’io, come voi, ho i miei dubbi, assolutamente non sono legati alla capacità o meno di una coppia di omosessuali di crescere un figlio. Anch’io come Kasumi sono convinta che un bambino abbia bisogno di affetto per crescere bene, ma mi pongo lo stesso vostro problema, come lo tratterà la società?
    E di nuovo la società che entra in ballo… i bambini come giustamente ricordavate voi sanno essere spietati con chi ha qualsiasi cosa di diverso. Lo so per esperienza personale, sono figlia di una famiglia cosiddetta diversa. Mia madre è divorziata ed ha più di 10 anni più di mio padre, i miei non sono sposati ed io in più non sono battezzate perché non sono cristiana ma atea, quindi nella mia famiglia non si festeggiano le cose religiose. Mi ricordo che finché non sono arrivata all’elementari nessuno mi aveva mai detto che ero diversa, da lì però non hanno fatto altro che ripetermelo in continuazione. Il momento peggiore sicuramente sono state le medie, ma alle superiori ho iniziato a fregarmene, anzi ora sono fiera della mia famiglia e delle loro scelte. La mia esperienza mi ha rafforzato.
    Però mi rendo conto che può essere pesante, non tutti hanno un carattere forte, poi il fatto di avere genitori omosessuali è di gran lunga più “diverso” di quello che avevo io…
    Però credo che si debba iniziare a preparare la società, si deve lavorare perché in futuro ciò sia possibile. Magari non adesso ma prima o poi si potrà fare. Si deve sempre un po’ rischiare per cambiare le cose attuali, la società. Come diceva qualcuno molto più saggio di me, si devono rompere delle uova per fare una frittata. :P
     
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  8. kasumi
     
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    CITAZIONE
    Purtroppo la società crea degli stereotipi da seguire, che ci rassicurano e ci proteggono, ma al tempo stessi ci creano il terrore di essere diverso.

    Sì..
    Invece la cosa che ci dovrebbe far sentire rassicurati e protetti, secondo me, dovrebbe essere la sensazione di essere accettati per quello che si è (e non di doversi conformare per essere accetati!).
    Si dovrebbe educare la gente che la diversità arricchisce.
    Sempre che questa diversità non crei danni agli altri, naturalmente. Un pedofilo ha una diversità potenzialmente dannosa per gli altri, un omosessuale no.
    IMO, fino a che una diversa 'attrazione sessuale' non è nociva per se stessi e per gli altri, non dovrebbe essere impedita.
     
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7 replies since 29/5/2013, 21:14   97 views
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