-I'm only human-

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  1. keiko89
     
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    CITAZIONE (Kiki May @ 11/10/2012, 17:23) 
    Per adesso ho capito le ragioni della paura di Buffy e del suo blocco, istintivo, dinanzi a certe situazioni. William è un po' il punto interrogativo: è davvero difficile inquadrarlo in questo contesto e, nella fase in cui affoga il dispiacere in Darla, mi ha ricordato più che altro l'Angel della Seconda Stagione che, effettivamente, è quello più tormentato, mangiato vivo dal senso di colpa e tentato perennemente da Darla.

    Forse non mi sono spiegata bene io, ma William non va mai con Darla.
    Lui va al bordello, dove Darla lavora, ma si intrattiene con un'altra donna. La ragazza col vestito rosso che lo porta in camera è sì bionda con gli occhi verdi ma non è Darla.
    Devo riscrivere il pezzo?
     
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    No, ho fatto confusione io.
    Mi ha ricordato molto la scena che si vede in Angel, credo sia per questo.
     
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  3. keiko89
     
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    C'è una scena del genere? :ph34r:
    Non sapevo!

    *una che ha guardato proprio tanto Angel eh*

    Certo che l'idea di una Darla che tenta William :woot: :shifty: oddio no, non farmi venire strane ideeaògjaoigjangiangnapgn. Questa storia è un gran casino già di suo ç_ç
     
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    La scena del concepimento di Connor! XDDD
    La scena di sesso tra Angel e Darla è praticamente una scena di sesso disperato, un po' come hai descritto tu. Per questo mi ha ricordato moltissimo la cosa e in qualche modo la considererei una cosa proprio angeliana.
    Spike e Darla nuoo! XD Nun se possono vedè! XDDD
     
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  5. p.i.a
     
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    Io non commento questa perla di rara bellezza se tu non posti
    ORA!!!
    Ma perchè ho letto sapendo che non era finita???? :cant: :cant: :cant: :cant: :cant: :cant: :cant: :cant: :cant: :cant: ci casco e ci ricasco :wall2:

    Voglio vedere che succede!
    Ma Buffy ha capito male le intenzioni di Spike che la stringeva, o è Spike che non si è reso conto di quello che faceva per colpa dell' alcol? :wrong: mi hai riempito di dubbi...cattiva!
    Il fatto che Buffy e Riley siano fratellastri mi inquieta :ph34r: :sick: ...sappilo!!!
     
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  6. piccola06
     
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    Ho letto questa fic solo oggi e devo farti i complimenti sei bravissima. Concordo con chi ha detto che sembra di vedere un film. Ogni volta che descrivi qualche scena le immagini mi si formano nella mente e vedo tutto come se fossi lì con loro. La cosa che mi piace di più è il fatto che ricorda molto il telefilm. Comunque hai ragione Hank e Raley si assomigliano molto non ci avevo mai fatto caso. Ora non vedo l'ora di vedere come va a finire. Aggiorna presto!!!
     
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  7. keiko89
     
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    Ci sono!

    E' un pezzettino cortissimo, lo so, ma tra oggi e domani dovrei riuscire a finire il capitolo. Almeno spero!
    Ve lo posto così vi lascio con un po' di suspance XDDDD e perché l'ultimo capitolo risale ad una vita fa ormai.


    *sbacina tutte*



    Kiky: William è molto fragile, ora. Ha dovuto affrontare tante cose tutte insieme (la pazzia sempre maggiore di Dru, la morte della madre, il rapporto complicato con Buffy). Diciamo che ho anticipato un po' lo Spike della settima stagione.


    Pia: mo' me lo lasci un commentino? :wub: Non scancararmi dietro però!


    Piccola
    : grazie mille *-* Contenta che lo stile e la storia ti piacciano. Più che fanwriter sono una fanarter e prima di scrivere devo visualizzare la scena, il contesto, per poi far sviluppare le situazioni. Mi fa piacere che voi percepiate ciò che vedo io *C*



    Ed ora, mini capitoletto!



     

    Capitolo ottavo




    Biscotti.
    Qual'era l'esatto quantitativo di farina e zucchero? Non ricordava. Dove aveva messo la ricetta della madre? Maledizione!
    Elizabeth guardò con occhio critico l'ammasso giallastro e troppo liquido davanti a sé. Cercò di fare mente locale, aveva dimenticato qualcosa? Forse più farina. O uova?
    O forse non doveva aggiungere l'acqua. Perché aveva messo dell'acqua, poi? Da quando in qua serviva?
    Sbuffando frustrata si tolse il grembiule, diede un ultimo sguardo sconsolato al campo di battaglia che era il bancone della sua cucina e si recò al lavandino per pulirsi le mani.
    Appoggiò i palmi sull'acciaio freddo, piegando mestamente il capo mentre sentiva le lacrime pizzicarle gli occhi. Era un'imbranata, ecco.
    Perché non riusciva a fare una cosa tanto semplice? Voleva solo preparare degli stupidi biscotti per Faith ed il signor Giles.
    Il cenone della Vigilia si avvicinava e lei voleva stupire i suoi ospiti con dei dolcetti fatti in casa, ben sapendo che loro si sarebbe occupati di tutte le pietanze.
    Ma lei non era brava quanto Joyce.
    Joyce amava cucinare, ci metteva tutta la sua passione. Diceva che cucinare era come creare un quadro, bisognava dosare gli ingredienti senza eccedere con uno o con l'altro così come facevano i pittori giustapponendo le diverse tonalità sulla tela.
    Tutto doveva essere calibrato, dosato... in equilibrio.
    Equilibrio.
    Da quanto la sua vita non era più in equilibrio? Lo era forse mai stata?
    Era cresciuta con un padre alcolizzato che la ripudiava, aveva dovuto lasciare gli studi d'arte perché la madre si era malata, si era buttata a capofitto nel lavoro cercando di racimolare i soldi per l'intervento di Joyce ma a nulla erano valsi i suoi sforzi. Anche se il tumore era stato asportato la madre era morta a causa di un aneurisma cerebrale, poche settimane dopo l'operazione. Ora si ritrovava nel bel mezzo di un processo contro Hank ed aveva appena scoperto di avere un fratellastro, Riley.
    E poi c'era William.
    William con la sua arroganza e quel ghigno impertinente. William dalla battuta sempre pronta, dagli zigomi affilati e dagli occhi più blu che avesse mai visto. William lo scopatore incallito che sembrava aver perso la testa per lei.
    William che professava di amarla.
    William che l'aveva consolata dopo la morte di Joyce, che non l'aveva mai lasciata sola nonostante tutte le liti, tutte le volte che lei lo aveva insultato, sbeffeggiato e deriso.
    William che era sempre pronto ad accoglierla nel suo letto, tra le sue braccia, a donarle tutto se stesso ricevendo in cambio solo il freddo di un letto vuoto il mattino seguente e l'etichetta di scopata da non ripetere.
    William che le preparava la cioccolata calda come quella di sua madre. Quante volte li aveva sorpresi a chiacchierare davanti a una tazza fumante dopo una delle mostre? O a confabulare rapiti davanti ad uno degli scatti del fotografo.
    Scacciò rabbiosa le lacrime che le bagnavano il volto al pensiero dell'uomo.
    William era come tutti gli altri, come suo padre o come quello stronzo di Parker.
    Lo ricordava ancora, Parker. Il primo ragazzo di cui si era innamorata al liceo. Il primo con cui aveva fatto l'amore.
    Lui, che il giorno dopo non l'aveva nemmeno salutata.
    Lui, che aveva fatto una scommessa e l'aveva vinta: essere il primo a portarsela a letto.
    Buffy strinse forte i pugni, scuotendo il capo per cancellare quei ricordi spiacevoli.
    Afferrò la terrina e gettò il composto nella spazzatura. Di sicuro non sarebbe uscito nulla di commestibile da quella cosa appiccicosa e giallognola.
    Stanca e affranta decise di dirigersi di sopra, una doccia calda l'avrebbe rilassata un po'.
    Aveva appena terminato di vestirsi quando sentì il suono del campanello. Controllò l'ora, le 19.15, corrucciando leggermente le labbra al pensiero di chi potesse essere.
    Giles era fuori città e Faith era in palestra. Pregò con tutto il cuore che non fosse Riley.
    Da quando si erano conosciuti il ragazzo continuava a tormentarla: telefonate, inviti a cena, si era addirittura presentato alla galleria prendendosi una lavata di capo da Faith che stava terminando di sistemare le luci mentre lui era inciampato giusto sul cavo elettrico.
    Scese le scale a passo svelto ed aprì la porta d'entrata. Rimase ferma sull'uscio con gli occhi spalancati incerta sul da farsi.

     
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  8. piccola06
     
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    Sarà lui o non sarà lui? Certo ci hai lasciato con un bel dilemma. Questa Buffy è sempre più assomigliante al quella del telefilm e mi piace. Aspetto il prossimo aggiornamento.
     
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  9. p.i.a
     
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    Ti sto riempiendo di male parole per come mi lasci appesa con questo capitolo!
    Ma sorvolerò...oggi mi sento buona :)

    Allora si è capito che lei è spaventata,quale donna non lo è? Ma a sta poveraccia le hai dato più guai che all' ufficio delle imposte.
    A questo punto sospetto che alla porta dell' incapace pasticcera ci sia William...giusto?
    Spero non sia il fratellastro, quello mi puzza di guai e di voglia di incesto...e io lo odio già
    Non è che puoi fargli fare la fine della massa dei biscotti?
    A proposito:geniale il riferimento alla pasta dei biscotti della Buffy settima serie ;)
    è una metafora della vita della povera Elisabeth e di come lei stessa non sia pronta per essere biscotti?
    Mi piace un sacco questa ff,trova l' ispirazione e continuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
     
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    Ma io voglio vedere gli sviluppi dell'interazione tra Buffy e Spike! Dovranno pur risolvere il problema chiarissimo di comunicazione, che si va a sommare a tutti gli altri problemi.
    Troppi problemi.
    My OTP çWç
     
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    ...Oh...finalmente ho recuperato...e adesso mi lasci, così????
    Spero sia William, ma non credo!
    Capisco Buffy, non ha per niente avuto una vita facile...ma quello che non sopporto è il non chiarirsi, cazzarola William quando aveva bisogno di lei, forse è stato troppo.... per lei dopo quello che ha vissuto con sua Joyce...ma non può finire tutto per un non chiarimento!
    William, dovrebbe smettere di piangersi addosso tirare fuori le palle, ed affrontarla!
    E Dru??? pazza pazza da legare...e questo mi piace!!!!!

    Adesso ti stolkerizzo anche io :buffy: :buffy: !!!!!!!!!!
     
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  12. keiko89
     
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    Ce l'ho fatta, adesso posto questo e il prossimo chissà quando mai sarà XDDD

    Vi lascio con la fine dell'ottavo capitolo, i dialoghi sono sempre il mio punto debole perché non mi convincono mai fino in fondo.
    Se avete qualche suggerimento, dite pure! *CC*


    Piccola: Sì, Buffy assomiglia molto al tf. Spero che anche il resto del capitolo ti piaccia ^^


    Pia: Sto già postando, vedi che brava sono? Grazie tesoro, contenta che la storia ti piaccia. Riley non può finire nella spazzatura -_- almeno non per ora :lol: :lol: :lol:
    Spero che questa seconda parte non deluda le tue aspettative.


    Kiky: So che vuoi vedere il confronto ma è un po' presto, ancora. Pazienta *CCC*


    Stefy: Sì, William è un po' sofferente ma porello anche lui ha le sue. Vedrai che s'aggiusterà tutto. Dru, pazzerella lei ♥




    Bene, eccovi la seconda parte! E un grazie immenso a tutte :wub:




    L'ospite inatteso la osservava attento in piedi sulla soglia di casa, le labbra stirate in un mezzo sorriso, gli occhi splendenti di una luce sinistra. La sera era ormai calata sulla capitale, il vento freddo dell'inverno inoltrato sibilava minaccioso annunciando l'arrivo del temporale.
    Elizabeth rabbrividì, stringendo le mani attorno al corpo a mo' di protezione. Rendendosi conto di essere ferma lì da un paio di minuti in religioso silenzio si decise a dire qualcosa.
    “Drusilla. Come posso aiutarti?”
    Il sorriso della mora parve allargarsi per poi morire sulle sue labbra.
    “E' tempo. E' arrivato il giorno. Sta per piovere, vedi?” - disse rivolgendo gli occhi al cielo - “Luce e tenebra si scontrano. Ti piacciono i temporali, Elizabeth?”
    “No... non proprio. Ehm, vuoi entrare? Fa freddo qui.”
    Elizabeth si spostò di lato, lasciando che la ragazza entrasse all'interno, richiudendo poi la porta e facendole strada verso il salotto.
    Non aveva mai avuto molto a che fare con la sorellastra di William e, onestamente, preferiva così.
    Ricordava un episodio, durante una delle mostre in cui partecipava Spike; lei e il ragazzo si erano appartati in un angolo per discutere lontano da occhi indiscreti quando, all'improvviso, ebbe la netta sensazione che qualcuno li stesse osservando. Voltandosi lentamente scorse Drusilla, dall'altro lato della stanza. Quando i loro occhi si incontrarono dovette trattenere il fiato e forzarsi di non scappare via. Era come se la ragazza volesse incenerirla sul posto, aveva avvertito distintamente un brivido freddo scorrerle dalla base della nuca lungo tutta la spina dorsale.
    Elizabeth si riscosse quando avvertì la mano gelida della sua ospite posarsi sulla sua. Rimase immobile mentre Drusilla le girava il palmo sinistro verso l'alto attardandosi ad osservarlo.
    La mora studiò con cura le linee che si intrecciavano sulla pelle chiara, sfiorandole con l'indice, per poi scoppiare in una risata priva di allegria.
    “Non sei pronta, non sei per niente pronta!” - sbottò irritata mentre Elizabeth strabuzzava gli occhi - “Sei come la pasta frolla, indefinita, malleabile, debole. Non sei ancora cotta! Non sai quello che vuoi.” - terminò in tono grave. Quasi la stesse accusando.
    “L'hai trascinato nel tuo baratro...il mio... il mio principe...” - mormorò lasciando la mano della bionda e cullandosi tra le braccia.
    Elizabeth si ritrovò spiazzata, guardò Drusilla come se fosse pazza. Beh, in effetti, sapeva che la ragazza aveva dei gravi problemi mentali ma non capiva perché fosse venuta a casa sua e perché le stesse parlando in quel modo.
    Il fatto di essere sola nella stanza con lei le metteva ansia. Fece qualche passo indietro, lentamente, così da potersi avvicinare al telefono e contattare qualcuno in caso di pericolo.
    Drusilla alzò di scatto la testa, inclinandola poi di lato per osservarla meglio.
    Mio padre diceva che sono maledetta. Che avere delle visioni è un affronto al Signore. Che solo Lui ha il diritto di vedere le cose prima che accadano*...ma io ho visto. Ti ho vista arrivare, eri bianca. Eri luce, pura. Il raggio di sole che catturava il mio principe. Poi sei scomparsa, inghiottita dal buio, dalle tenebre. Ti stanno mangiando, io lo vedo, sai?”
    Elizabeth continuava a fissarla con gli occhi sgranati mentre una sgradevole sensazione si impossessava del suo corpo.
    “Le tue paure” - si avvicinò - “ti corrodono. Hai paura. Ed hai paura di avere paura, eh?” - disse ad un palmo dal naso della bionda, fissandola negli occhi.
    Elizabeth era immobile, non riusciva a dire niente, a fare niente, si sentiva ipnotizzata da quello sguardo.
    Un tuono assordante ruppe quel momento di silenzio surreale mentre la pioggia cominciava a battere incessante sulle finestre, rimbombando nella casa semivuota.
    Drusilla voltò il viso verso la porta, allontanandosi da Buffy.
    “È tornato debole a causa tua. Era mio e hai voluto portarmelo via.” - disse, afferrando il pomello della porta - “Hai mai pensato al male che gli stavi facendo?”
    Drusilla spalancò la porta, incamminandosi sotto la pioggia battente senza voltarsi indietro, intonando una vecchia canzone che sua nonna usava cantarle: Run and catch, run and catch, the lamb is caught in the blackberry patch**.
    Elizabeth si appoggiò al muro, scivolando contro la parete, una mano premuta contro il cuore mentre tentava di regolarizzare il respiro.
    Pianse in silenzio finché non cessò di piovere.


    ***

    Dal giorno in cui si era svegliato sul divano di Liam, dopo la confessione, William aveva cominciato a sentirsi un po' meglio. Il cugino l'avevo capito e supportato, gli era stato vicino offrendogli una spalla su cui piangere e un luogo dove rifugiarsi. L'aveva anche costretto a tornare dal medico per una visita. Gli avevano prescritto nuovamente degli antidepressivi.
    Odiava essere così debole, come quando era uno stupido diciottenne che non conosceva il mondo e temeva qualsiasi cosa.
    Necessitava anche di un bel bicchiere di bourbon ma Liam era stato chiaro: niente più alcol almeno fino a quando non avesse finito la cura. Maledetto inferno!
    Detestava quella sensazione di impotenza, di nullità completa. La vecchia paura di essere inadeguato bussava di nuovo alla sua porta. Avrebbe voluto parlare con Elizabeth, spiegarle... ma la realtà era che era troppo codardo per farlo.
    Aveva paura. Di nuovo.
    Ma aveva dovuto affrontare troppo ultimamente. La malattia della madre lo aveva devastato, lui l'amava. Ma più lei peggiorava più i loro rapporti divenivano tesi finché Anne disse di non volerlo più vedere. Preferiva la compagnia di Liam.
    Drusilla, intanto, stava attraversando una delle sue crisi acute e solo lui era in grado di starle accanto in quei momenti. La paura di tornare a casa e trovarla in un lago di sangue lo terrorizzava. La sorella aveva una mania particolare per il sangue, l'autolesionismo era diventato il mezzo attraverso cui si sfogava e William era spaventato a morte dalla possibilità di perderla. E poi c'era quel rapporto malato con Elizabeth. Lui era diventato il suo giocattolo. Per amore aveva messo l'orgoglio sotto i piedi, aveva accettato qualsiasi cosa. Ed ora aveva bisogno di tornare in carreggiata.
    Aveva bisogno di un cambiamento, subito.


    TBC



    Note:

    * La quote originariamente diceva: "Mia madre diceva che sono maledetta" ma l'ho cambiata perché in questa fanfiction è il padre di Drusilla ad inveire contro di lei e a non considerarla più una figlia pura.

    ** Quote tratta da Angel 2x10. Non so se esista davvero una canzone che faccia così ma Dru in quella puntata canticchiava quella strofa. Va a sapere da dove l'ha tirata fuori XDD


     
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    ...Lo sapevo , lo sapevo che era Drusilla!!!!!!!
    Cmq ...tralasciando il fatto che è davvero completamente fuori....ma quello che vede è la realtà!!!!!!

    Cmq Giada...Bravissima , hai eseguito correttamente il tuo compito!!!!!! ihihihihihihihihih
     
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    Com'è creepy Dru. ò_ò
    E, comunque, tra Buffy, Dru e Spike che prende anti-depressivi stiamo messi bene, eh!
    Tuttavia Buffy si mette a piangere, cosa che non fa così spesso come sembra: non credo che sia nella fase di stronzaggine acuta e se ha percepito la verità nelle parole di Dru, sarà anche pronta ad affrontarla. Forse.
    Posta presto!
     
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  15. piccola06
     
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    L'intervento di Drusilla forse farà capire a Buffy l'errore che sta facendo con William, o almeno spero. Questo capitolo mi è piaciuto tanto lo sai, non mi aspettavo proprio che fosse lei. Mi ha piacevolmente sorpreso :D
     
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130 replies since 9/8/2012, 19:20   4050 views
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