Inside my heart

by *SpikeJem* e kaikan

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  1. keiko89
     
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    E dall'unione fantastica di due amiche - "Kaikan e SpikeJem" - nasce questa favolosa FanFiction ...

    TRAMA : William ed Elisabeth detta Buffy… sono fratelli … lui 18 anni lei 16 …
    Spike è innamorato di sua sorella, da quando si è accorto che crescendo Buffy incarna ciò che lui desidera… un giorno non resiste più … il sentimento che prova per lei è troppo grande e lui è troppo geloso di tutti quelli che le ronzano intorno … così accade … la bacia … in una notte in cui restano entrambi svegli nella loro camera a parlare … Buffy ne resta scioccata all’inizio, ma dopo quel bacio comincia a guardare suo fratello in modo diverso … lo pensa troppo e pensa a cose che mai avrebbe immaginato di pensare …. Come al suo corpo e al sapore delle sue labbra … si sente in colpa perché sono fratelli, sarebbe incesto, ma quando lui la bacia di nuovo questa volta si lascia andare … Ma ....

    Autore: Kaikan – SpikeJem ( Manu / Army)
    Subject: AU (tutti umani)
    Raiting: NC17
    Genere: Romance, Angst
    Disclaimer: Tutto appartiene a Joss Whendon & Co. niente scopo di lucro.
    Parti : Kaikan/Manu ( è William ) – SpikeJem/Army ( è Buffy)



    Inside my heart … (nel mio cuore)…





    Prologo (Manu)

    Mi sento sporco, mi sento impuro, mi sento schifoso e malato…

    Ma perché mi sento così?

    Sono malato…lo so è così, ma non riesco a smettere, il mio cervello continua a pensarla.
    Non riesco a smettere di sentire la sua pelle sotto le mie dita, anche se non c’è mai davvero stata.
    Continuo a sentire il mio nome sussurrato dalle sue labbra, il profumo dei suoi capelli, le sue labbra morbide…

    Basta smettila!

    Dio fammi smettere o impazzirò….

    2001…

    Buffy entra in casa piangendo e corre nella sua stanza, subito da fratello maggiore salto in piedi e la rincorro.
    Entro nella sua stanza e la vedo con la testa nascosta nel cuscino che piange disperata.
    - Buffy?- la chiama ma lei non alza il volto.
    Mi siedo al suo fianco e subito lei butta le braccia intorno al mio collo – Cos’è successo?- le sussurro.
    Lei continua a non rispondere … mi stringe semplicemente e il cuore mi salta in gola.



    2005…

    - William daii dammelo! - urla Buffy mentre io corro per il salotto con in mano un suo assorbente.
    Mi fermo di colpo e la guardo intensamente negli occhi, gliela porgo e quando lei sta per afferrarlo la tirò a me e le faccio la linguaccia.
    - NO! - Urlo mentre corro su per le scale diretto alla nostra stanza.
    - Williammm!! Sei un’idiota! - Ppiagnucola lei rincorrendomi – Mamma! William fa il cretino!
    Ma dalla cucina non arriva nessuna risposta, così Buffy entra nella mia stanza come un fulmine.
    Si guarda in giro ma non mi vede, finchè non si sente afferrare per la vita e buttare sul letto.
    - Ahhh sei pazzo! - Mi accusa cadendo sul letto – Non sai cosa ti fareii -Ringhia cominciando a picchiettarmi sulle spalle.



    Capitolo 1 (Manu)

    E’ già ora di pranzo, sicuramente Buffy mi aspetta al tavolo con Cordelia e Angel.
    Sospiro mentre attraverso la mensa, diretto al ‘nostro’ tavolo.
    Mi guardo in giro cercando di imprimete tutto dentro di me.
    Questo è il mio ultimo anno, non vedrò mai più in tutta la mia vita questo posto. Non sentirò più l’odore schifoso di quando la cuoca ci cucinava il polpettone … nessuno osava mai toccarlo… dicendo che se veniva usato come “colla per le pareti” era molto meglio.
    Sorrido salutando con un cenno della testa Willow, la mia speciale compagna di classe.
    So che è innamorata di me da molto tempo ormai, ma purtroppo non riesco a ricambiare.
    Non perché lei non sia bella o interessante.
    Soltanto perché il mio cuore traditore appartiene ad un’altra e non so se riuscirà mai ad appartenere a qualcun altro.
    Lei mi saluta con un sorriso radioso e mi manda un bacio. Lo sa che purtroppo non ci sarà mai niente tra di noi, ma non le pesa. Mi ha sempre detto di voler essere mia amica piuttosto che non essere niente… e io spero che lo sia sempre …
    Sto quasi per arrivare al tavolo quando vengo affiancato da “Cecily” …
    Cecily il mio tormento.
    Un’altra che è persa di me, ma al contrario di Willow non demorde .
    - Ciao Cecily - La salutò mentre mi segue fino al mio tavolo.

    Come avevo immaginato ci sono tutti e tre e mi aspettano.

    Cordelia sta parlando con mia sorella.

    Cordelia…

    La reginetta non si smentisce mai. Indossa un abito firmato che le fascia il corpo rendendo evidente le sue forme, i capelli sono perfettamente in ordine e le sue unghie super curate. Questo mi fa capire sempre di più perché il mio amico Angel ci sta insieme.

    Angel…

    Il ragazzo più bello e popolare dopo di me. Non è per vanità che dico di esserlo, è la gente che lo rende tale.
    Bello e affascinante, occhi e capelli neri. Fisico massiccio costruito da ore di palestra e sguardo intenso. Uno sguardo che fa sciogliere tutte le ragazze, ma purtroppo per loro è già occupato.
    Cordelia lo ha accalappiato prima che potesse farlo qualcun’ altro.

    I miei pensieri vengono interrotti da Cecily che si siede, mi strattona il braccio facendomi sedere accanto a lei. Angel alza il sopracciglio e mi guarda chiedendo spiegazioni. Alzo le spalle e mi butto sul mangiare, cercando di non guardare mia sorella che parla allegramente con Cordelia.

    Buffy….

    Buffy la mia sorellina….

    Buffy la mia sorellina dai capelli biondi e gli occhi verdi che possono scavare nella mia anima.

    Inevitabilmente alzo lo sguardo, la fisso mentre ride.

    Ride…

    Ride con quel sorriso che sa stregare chiunque in ogni momento.
    - Spike? Spike mi stai ascoltando?- mi domanda Angel sventolandomi la mano davanti.
    - Eh? Cosa?- domando confuso guardandolo.
    - Si … ciao … domani - sbuffa pulendosi la bocca – Ti ho chiesto se oggi posso venire a casa tua a studiare -

    Rimango in silenzio un minuto, valutando i miei impegni del giorno.
    - Va bene - rispondo infine con un sorriso.

    Spero soltanto che il mio amico mi faccia dimenticare per qualche ora quelle labbra…

    ****

    Cammino al fianco di Angel sulla strada del ritorno. Alla fine le nostre ore di studio si sono trasformate in ore di passeggio. Abbiamo parlato un po’ di tutto, è da molto che non rimanevamo soli e ci facevamo una chiacchierata. E’ anche colpa mia purtroppo, di questi tempi non sono molto di compagnia.
    E’ l’ultimo anno di liceo, ho un sacco da studiare per potermi iscrivere in una scuola facoltosa fuori Sunnydale.

    Devo andarmene da qui o diventerò pazzo…
    Oppure …
    Farò qualcosa di cui mi pentirò amaramente….

    Angel mi saluta davanti alla porta di casa con una pacca sulla spalla. Gli lancio un sorriso abbagliante e entro in casa.

    In casa…
    Nel mio personale inferno ….
    Si perché …
    Per tutti la casa è un luogo di pace, dove poter staccare da tutto…
    Per me invece è una tortura…
    Non sopporto di dovermi barricarmi in queste mura con lei…
    Non sopporto di dover provare tutto questo…
    ◦William sei tornato!! - urla la voce che tormenta i miei sogni da tutta una vita.
    ◦Si Buffy sono tornato - rispondo mentre mi dirigo verso la nostra stanza …



    Capitolo 2 (Army)

    - William sei tornato!!!
    - Si Buffy … sono tornato!

    Guardo il mio fratellone e gli sorrido gettandogli le braccia al collo …
    Lui si ferma sulle scale per un secondo e poi le sue braccia mi stringono forte …
    Siamo così uniti, così vicini …
    Neppure Cordelia riesce a capire come sia possibile essere così …
    Di solito i fratelli urlano e strepitano, invece la nostra vita gira attorno a noi …
    Io non sarei niente senza William e per lui è la stessa cosa …
    Neppure fossimo gemelli …

    Sorrido felice, perché è così che mi sento …
    E lo guardo …
    Vedo i suoi occhi … completamente blu …
    Completamente puri e brillanti e so che su di lui posso sempre contare …
    Ha gli occhi di papà, mentre i li ho verdi come la mamma …

    Pensando ai mie genitori, ricordo della telefonata …
    Mi stacco da lui e lo fisso.
    ◦Ah Will … la mamma ha chiamato … ha detto di ordinare la pizza … lei e papà sono a cena fuori con i capi …

    William alza gli occhi al cielo e annuisce.
    Per l’ennesima volta …
    E si! Perché i nostri genitori non ci sono mai …
    Giles e Joyce Summers lavorano per una grande multinazionale … ognuno di loro dirige una filiale e ne sono orgogliosi …
    È così che si sono conosciuti e innamorati …
    Sono fiera di loro, ma a volte mi mancano …
    Forse per questo io e William siamo così uniti …
    Dipendiamo l’uno dall’altro …
    Se fossi stata figlia unica, sarei diventata pazza in questa grande casa … tutta sola …
    ◦Hai chiamato?

    Lo guardo sorpresa.
    - Cosa?
    - L’hai ordinata … la pizza?

    William gira gli occhi esasperato e io scoppio a ridere.
    - Oddio scusa Will … volevo farlo e poi …
    - Certo … certo … ci penso io … come la solito …
    - Grazie fratellino … per me con qualcosa di piccante ….

    Mi volto per andare in cucina e lui resta a guardarmi …

    Ultimamente è strano …
    Lo vedo sempre pensieroso …
    Infastidito per ogni cosa …
    E mi dispiace da morire … vorrei poterlo aiutare e non so come …
    Forse è innamorato?
    Forse lo è di quella “cozza” di Cecily?
    Oddio …
    Ripenso a come era vestita stamattina e arriccio il naso disgustata.
    La minigonna che indossava era inguinale …
    E non faceva altro che strusciarsi su di lui …
    Spero tanto che mio fratello non sia così imbecille da perdersi dietro ad una come lei …
    Una che tutti gli idioti della Sunnydale High si sono portati al letto …
    Bella carriera non c’è che dire …
    Se già è così alle superiori … Cecily all’università diventerà una celebrità …
    Spero solo che riesca a sedersi col tutto il da fare che ha!!!
    Sorrido alla mia battuta mentale …
    Oddio … diventerò come Cordelia se continuo a spettegolare anche nella mia testa!

    La pizza arriva venti minuti dopo …
    Ho una fame da lupo …
    Mangio la mia, rubando i carciofini da quella di William e lui mi guarda storto …
    - Se ti piacciono tanto, perché ti ostini a non prenderla come la mia?

    Mi chiede ringhiano.
    Sorrido beffarda e faccio spallucce.
    - Perché mi piace vedere la tua faccia quando te li rubo.
    - Spero che ti strozzi Buffy Summers!

    Faccio la faccia scandalizzata e prendendo un altro carciofino dal suo piatto e alzo la forchetta.
    - Rimangiati quello che hai detto!
    - No niente affatto … sei una ladra di carciofi …
    - Ah si?
    - Si …

    Muovo la forchetta nella sua direzione e il carciofino rubato si spalma direttamente sulla sua faccia. Proprio in mezzo agli occhi.
    William mi guarda sconvolto per un’ attimo e io mi blocco.
    Lui si alza piano …
    Mette le mani sulla sponda del tavolo ed è lì che sembro superman …
    Più veloce della luce ….
    Scappo e salgo le scale per chiudermi in camera …
    Rido così forte che mi sento male …
    Mi ucciderà questa volta …
    Mi appoggio alla porta ma non faccio in tempo …
    William la spalanca e mi afferra gettandomi sul letto …
    E so già che morirò dal ridere …
    Sa che il solletico è l’arma migliore per la vendetta e adesso sono qui … che urlo e mi agito …
    Mi muovo e non riesco a smettere di urlare e ridere, mentre lui continua a solleticarmi dappertutto …
    - Will … oddio … ti prego … non ce la faccio più …
    - Così impari ….

    Quando smette mi sento spossata …
    Forse mi è venuta una paralisi al volto?
    La mia faccia sembra quella di Joker per il troppo ridere?
    E allora perché William è fermo a fissarmi in quel modo?
    Ecco che il William strano torna alla carica …
    Cos’ha? Perché ha quell’espressione?
    E non faccio in tempo a pensare che si alza e sparisce dalla porta dicendo che va a sistemare la cucina.
    Forse dover sempre restare a casa con me comincia a pesargli?
    Forse si è stancato di farmi sempre da babysitter?
    Ed ha anche ragione …
    Lui ormai è un’ uomo …
    Forse dovrebbe uscire con le ragazze … divertirsi … non stare in casa a fare compagnia a me!

    E’ l’una di notte e i nostri genitori sono appena rientrati …
    Un po’ brilli come al solito …
    Sono sicura che anche lui li ha sentiti e che non sta dormendo …
    Mi alzo piano dal mio letto e salgo la scaletta …
    William si gira a guardarmi …
    Nel buio della camera i suoi occhi brillano come fari …
    E so che è così …
    Lui è il mio faro … la mia guida …
    Mi avvicino piano e scivolo sotto le coperte con lui …
    Gli do le spalle e William si volta e mi stringe …
    Sin da quando ero piccola lo faccio …
    Quando non riesco a dormire vado da lui e tra le sue braccia mi addormento serena …
    - Ti voglio bene Will …

    Sussurro assonnata.
    Sento le sue braccia stringersi di più a me e poi il suo viso si avvicina all’incavo del mio collo e lo sento sospirare …
    E così mi addormento …
    Perché nelle sue braccia mi sento al sicuro …



    Capitolo 3
    (Manu)

    Apro gli occhi e la prima cosa che vedo sono una massa bionda sul mio petto. Sbatto le palpebre un paio di volte per capire cosa sta succedendo, e mi ricordo di quando Buffy è scivolata nel mio letto la notte precedente.
    Avrei voluto cacciarla… ma non ci sono riuscito…

    Sono un vigliacco…

    Anzi no, diciamo la verità, non sopporto di vederla piangere.

    Sospiro rassegnato e la stringo ancora di più a me.
    Affondo la testa nei suoi capelli e ispiro il loro profumo.
    Una cosa di cui mi sono sempre meravigliato, è che hanno sempre avuto lo stesso odore.
    Un odore che mi ha sempre inebriato, facendomi rizzare i capelli in testa.
    Volto lo sguardo lentamente verso la sveglia.
    Sono le sette è ora di alzarsi, ma non voglio.
    Sto così bene tra le sue braccia…
    Mi sento così al sicuro, così al caldo… tra le sue braccia…
    Anche se tecnicamente sono io che la sto abbracciando.
    ◦William! Buffy! In piedi! E’ pronta la colazione - ci urla nostra madre da dietro alla porta.

    Chiudo gli occhi sospirando, il mio sogno ad occhi aperti è finito.
    La sento stiracchiarsi tra le mie braccia, prima di aprire gli occhi e guardarmi.
    Mi lancia un sorriso brillante e mi bacia sulla guancia.
    ◦Buongiorno, fratellone - sussurra con voce roca prima di alzarsi a sedere – Sarà meglio alzarci prima che la mamma diventi isterica - sorride cominciando a scendere la scaletta.

    Come al solito sarà lei ad andare in bagno per prima. Fortunatamente non è come le altre ragazze che ci mette ore prima di lasciar libero per gli altri.
    La guardo uscire dalla stanza con i vestiti in mano, appena chiude la porta dietro di se, mi appresto a scendere la scaletta.
    Prendo i vestiti da indossare, un paio di jeans e una camicia. Li appoggio sulla scrivania e intanto preparo i libri per la giornata scolastica.
    Quando ho finito, Buffy entra vestita di tutto punto.
    Indossa una gonna e una camicetta…
    Stringo la mascella e impreco contro Cordelia che la convince ad indossare quelle cose.

    Quelle cose che…

    Che…mi fanno andare il cervello in fumo con un solo sguardo.

    Ci manca solo che la convinca a truccarsi e il quadro sarà completo!

    Con un gesto arrabbiato afferro i miei vestiti e esco sbattendo la porta. Sono nervoso ancora prima di iniziare la giornata!

    Mi chiudo in bagno cercando di non pensarla … aggiustandomi i capelli …
    Sto prendendo in considerazione di tingermeli…magari ossigenarli…
    Quando l’ho detto ad Angel mi ha riso in faccia… però l’idea mi alletta parecchio… magari in futuro.
    Qualcuno bussa alla porta facendomi ritornare coi piedi per terra.
    - Si? -
    - Ho bisogno urgente del bagno- mi dice mio padre con voce strana, allarmato apro la porta e lui senza nemmeno salutarmi corre al water e vomita la sbronza della sera prima.

    Okay, mi è passata la fame…
    Penso schifato mentre mi dirigo in cucina, probabilmente non farò colazione. Lo show del bagno mi ha fatto stringere lo stomaco.

    Quando entro in cucina, Buffy sta già mangiando e guarda il telegiornale assorta nelle notizie.
    Credo d’averla sconvolta con quel mio atteggiamento di poco prima… non ci posso far niente, perdo le staffe in continuazione e la faccio soffrire.
    - Mangi?- mi domanda mia madre.

    Guardo le frittelle che sta preparando e mi ricredo – Si, volentieri- dico leccandomi le labbra.
    Mi siedo di fianco a Buffy che si volta a sorridermi esitante.

    Santo cielo… l’ho proprio spaventata.

    Mia madre mi mette il piatto davanti e comincio a mangiare con gusto, la pizza di ieri sera non me la sono gustata come si deve.

    Stiamo per uscire quando mi ricordo di qualcosa di superimportante. Butto lo zaino in anticamera e corro su per le scale. Entro nella nostra stanza e cerco con lo sguardo il mio…

    Eccolo!

    Afferro il mio album da disegno, tirando un sospiro di sollievo.
    Non posso uscire di casa senza questo…



    E’ ora di pranzo al Sunnydale High, io me ne sto seduto alla fontana senza mangiare. Oggi non avevo proprio voglia di chiudermi in mensa in una giornata bella come questa, e poi avevo ispirazione per un altro disegno.
    Faccio scorrere la matita sul foglio con estrema facilità e sorrido.
    Il mio soggetto preferito, è perfetto… come sempre del resto.
    Rimarco gli occhi chiusi guardando il disegno con un sorriso ebete.

    Quanto vorrei poter toccare quelle labbra con le mie…
    Cercando di imprimere dentro di me quella perfezione che so già a memoria…

    Sospiro e mi guardo in giro cercando di tornare con la mente a quello che sto facendo.

    Quando la vedo…

    La vedo parlare con lui…
    Con Riley…
    Riley… quello per cui si era presa una cotta alle medie…
    Riley il giocatore di football, con più muscoli e meno cervello di tutta la scuola.
    Stringo la mascella e sbatto la mano aperta sul foglio, mente con le dita spezzo la matita che ho nell’altra.
    La vedo ridere scioccamente dandogli un buffetto sulla spalla.

    Stringo la mano attorno al foglio e lo accartoccio come se fosse un volantino di cui non m’interessa nulla.

    E vedo passare Cecily …
    Con le sue amiche proprio di fianco a loro. Mi alzo di scatto gettando a terra quel che rimane del foglio, e le corro incontro.
    - Cecily - la chiamo raggiungendola. Lei che riconosce la mia voce, si volta con un sorriso smagliante.


    - Si?- risponde contenta.

    E lo faccio….
    Quello che mi ero ripromesso di non fare mai.
    Schiaccio le labbra contro le sue…
    Le mie labbra contro quelle della ragazza di cui non m’importa niente…

    Lei ricambia stringendo le braccia intorno al mio collo. Io la bacio con disperazione, sperando che Buffy mi stia guardando e che provi la metà della gelosia che provo io, nel vederla soltanto parlare con quel pallone gonfiato.
    Mi stacco da Cecily e senza un parola o un sorriso, me ne vado lasciandola in mezzo al cortile.

    Il senso di colpa si fa strada in me e comincio a correre verso la scuola.

    Che cosa ho fatto?

    Mi chiedo … mentre corro su per le scale… spalanco la porta che da sul tetto, getto a terra l’album e subito afferro la balaustra.
    Chino la testa e chiudo gli occhi.
    Comincio a respirare pesantemente, mentre un dolore al cuore m’impedisce di pensare razionalmente.

    Perché sono così stupido?



    Capitolo 4 (Army)

    “ Oh mio Dio” …
    “ William ….”
    Guardo con gli occhi sbarrati la scena che mi si presenta davanti …
    Scanso Riley con una mano e fisso mio fratello …
    Che … diavolo …
    Oddio … William …
    Che sta baciando …
    Cecily!!!
    Non posso crederci … Come è possibile? Come?
    Lui non è quel tipo di ragazzo … lui è il mio William, lui è il mio eroe … colui che non si metterebbe mai con una ragazza insulsa come lei …
    Mi porto la mano sulle labbra nel tentativo di non urlare …
    Sento Riley ridere … e lo guardo …
    Sarebbe perfetto per quella Cecily … Stupidi al quadrato e semplicemente identici …
    ◦Hey, il grande William Summers è caduto nella rete a quanto pare!

    Dice lui beffardo …
    E io lo fisso disgustata.
    Come ho potuto pensare tempo fa che fosse carino?
    Ignorandolo mi faccio strada verso mio fratello e poi lo vedo scappare via …
    Va verso la scuola … e so che va sul tetto …
    Cosa ti succede Will?
    Perché non sono in grado di aiutarti?

    Quando apro la porta della terrazza, esco all’aria aperta piano …
    Spaventata da ciò che potrei vedere nei suoi occhi …
    Lui è di spalle …
    Ha la testa bassa e lo sento respirare ansante, come se avesse corso per km …
    Appoggio una mano sulla sua spalla e lo sento sobbalzare …
    Si volta di scatto e mi fissa …
    Io faccio lo stesso sconvolta …
    Non l’ho mai visto così …
    Con i pugni serrati e gli occhi pieni d’ira …
    Mi guarda come se io fossi un’estranea, come se fossi la causa di ogni male e tremo …
    Rabbrividisco e soffro terribilmente …
    Perché sono lì e sono impotente …
    ◦William …

    Sussurro impaurita.
    Lui con uno strattone si allontana da me.
    - Che diavolo vuoi?

    Mi urla contro.
    Faccio un passo indietro e sbarro gli occhi.
    - Che sta succedendo? Perché hai baciato Cecily?

    William mi guarda … scuote il capo con forza e si passa una mano fra i capelli …
    Poi sorride …
    E non l’ho mai visto sorridere in modo così artificiale …
    ◦Perché sono un’ uomo Buffy … cosa credi?

    I suoi occhi diventano due fessure e mi si avvicina piano.
    Io lo guardo e non capisco …
    - Non ti riconosco più … cosa è successo a mio “fratello”?

    A quella frase sembra che lui si svegli improvvisamente …
    Fa un passo indietro e mi guarda triste …
    I miei occhi si riempiono di lacrime e gli volto le spalle.
    Non so perché piango … ma so che non posso trattenermi …
    Poi lo sento …
    Sento la sua presenza vicina e le sue braccia …
    - Mi dispiace … tu non c’entri nulla e me la prendo sempre con te … - Mi sussurra;

    Mi volto di scatto fra le sue braccia e lo stringo forte singhiozzando.
    Ecco il mio William …
    E’ tornato … e da adesso in poi cercherò di capire sempre più … di stargli vicino …
    Perché è evidente che qualcosa c’è …
    Qualcosa che non capisco e che lui non vuole dirmi …
    Lo stringo ancora e poi lui mi prende il viso fra le mani …
    Mi asciuga le lacrime con i pollici e poi mi sorride …
    Ricambio il sorriso e mi aggrappo alle sue mani …
    Sembra essere tornato tutto normale …
    Ma quando siamo sulle scale …
    Mentre scendiamo verso il basso della scuola …
    William si ferma …
    Di spalle senza voltarsi …
    Sospira e lo vedo stringere il passamano …
    ◦Ti ho vista con Finn … non farlo più Buffy, non voglio che si parli male di te in questa scuola …

    Resto di sale e lo vedo scendere velocemente gli ultimi gradini …
    Sbatto più volte le palpebre e abbasso il capo …
    Ecco che è tornato l’alieno ..
    William è sparito di nuovo?
    Oddio non voglio …
    Sospiro e lo raggiungo …
    Lo vedo sorridermi … e mi tranquillizzo …
    “ No è sempre mio fratello, l’alieno è andato via …di nuovo …”


    - Allora Will, che fai?

    Guardo Angel che stringe Cordelia per i fianchi e sorride.
    Sta invitando William ad una festa a casa sua …
    Ma io sono concentrata su di loro.
    Come vorrei avere anch’io un ragazzo che mi ami …
    Vedo la mia amica felice quando è fra le sue braccia e il suo sorriso è così radioso …
    Chissà quando mi innamorerò?
    Chissà cosa proverò in quell’ istante?
    Quando sarò pronta a fare l’amore e quando solo un suo sorriso mi renderà felice …
    E chissà quando accadrà soprattutto …
    Già … perché non c’è mai stato nessuno che mi ha fatto battere il cuore …
    Trovo tutti i ragazzi della scuola troppo stupidi e troppo bambini per attirarmi …
    - D’accordo …

    Mi volto mentre William annuisce e Cordy mi sorride.
    - Hey sei invitata anche tu … sveglia Summers … e andiamo a fare compere per stasera …

    Sbarro gli occhi.
    “ Ancora?” mi chiedo …
    Abbiamo fatto compere la scorsa settimana e mi ha fatto comperare la mini che ho addosso.
    Mia madre mi ucciderà …
    Poi ci penso e sorrido …
    No forse non mi ucciderà …
    Dal momento che non c’è mai pensa sia giusto compensare con i regali e quindi … perché non approfittarne.
    Do un bacio sulla guancia a William e poi sparisco con Cordy …

    Shopping arriviamo ….

    Due ore dopo torno a casa con un tubino nero …
    Lo scollo è tipo reggiseno a balconcino e mi sta d’incanto …
    Forse stasera riuscirò a trovare il principe azzurro?
    Mi prendo in giro da sola, mentre mi preparo e William mi urla che Angel è arrivato …
    ◦Arrivo subito …

    Urlo anch’io …
    E un’ attimo dopo sono sulle scale e vedo mio fratello sbarrare occhi e bocca per lo stupore …
    Oddio …
    Avrò esagerato col vestito?



    Capitolo 5 (Manu)

    Oh…Santo…Cielo….

    La fisso e per poco non mi cadono le braccia. Mi si secca la bocca mente fisso il suo seno quasi del tutto esposto ai miei occhi. Mi accorgo che sarà esposto anche agli occhi di tutti i ragazzi della festa.

    Stringo i pugni, faccio un passo in avanti pronto a dirle qualcosa, ma il sorriso che ha in questo momento non lo vedo da così tanto tempo che non ho il coraggio di rovinarle la serata.
    Con un sospiro mi rassegno e afferro la mia giacca di pelle appesa sull’appendiabiti.
    ◦Andiamo?- dico impaziente.

    Prima arrivo alla festa, e prima mi mischio tra la gente per non vederla.
    - Santo cielo quanta fretta - sbuffa Cordy guardandomi storto, venuta da noi per farsi accompagnare dato che il suo ragazzo deve accogliere gli invitati a casa sua.
    - Pronta?-

    Buffy annuisce e vedo le sue mani sudate, non è molto abituata a queste cose.
    L’ultima volta che è andata ad una festa è stata quella dei 12 anni di Cordy, ricordo quando Tom Thomson l’aveva buttata in piscina con il suo vestito nuovo.
    Era corsa da me e io gli avevo spaccato il naso… mi era costata un mese di punizione, ma ne era valsa la pena per vedere il viso felice di Buffy.
    Le ragazze escono e io gli tengo la porta aperta per farle passare, quando sono fuori dalla mia portata, chiudo la porta di casa e gli faccio segno di avviarsi alla macchina.
    Stasera sono il taxista, borbotto tra me e me, camminandogli dietro.
    Salgo al posto di guida e Buffy mi affianca allacciandosi subito la cintura. Ha sempre odiato la mia guida … dice che sono troppo spericolato.
    ◦Mi raccomando vai piano- dice Buffy con sguardo terrorizzato. Io ridacchio e accendo la macchina ingranando la prima.

    Subito lei si attacca al cruscotto come se ne valesse della sua vita e io la guardo male mentre partiamo.



    Arriviamo a casa di Angel in orario, l’ideatore della festa ci apre la porta con un sorrisone, ci invita ad entrare e afferra Cordy per la vita e la bacia.
    Okay è già brillo…
    Attraverso la porta con il cuore pesante, subito dietro Buffy. Cordy afferra la mia sorellina e la trascina nella mischia pronta a presentargli chissà quale idiota.
    Spero per lei che nessun bamboccio ubriaco la tocchi.
    Angel è sparito e io sconsolato cammino verso il tavolo che è stato imbandito come banco alcolici.
    Afferro una birra, con disinteresse mi appoggio al muro e osservo la gente che balla non curandosi delle altre persone attorno a loro.
    La mia canzone preferita inizia a suonare dallo stereo e io chiudo gli occhi per sentire meglio le parole che mi arrivano al cuore.
    Sono assorto nella musica quando mi sento toccare la spalla, mi volto e mi trovo davanti Willow.
    Gli sorrido e l’abbraccio forte. Ho così bisogno di vedere una persona che mi vuole bene.
    Lei ricambia l’abbraccio e quando ci stacchiamo mi accarezza la guancia.
    Capisce che sono turbato, lo vede dai miei occhi.
    ◦Dimmi cosa ti turba- dice sorridendomi dolce.

    Annuisco e parliamo.
    Willow…la mia dolce amica…l’unica che sa tutta la verità.
    Non l’ho detto nemmeno ad Angel, non per mancanza di fiducia in lui, so che capirebbe.
    Lui è quello del il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce
    Si è una frase fatta, ma ha volte lo dice sul serio!
    Finiamo di parlare e Willow viene rapita dal suo ragazzo, che la porta in pista dopo avermi salutato.
    Sto per prendere un’altra birra quando Cecily mi si para davanti e mi sorride.
    Sorrido di rimando per non essere scortese, ma so bene di cosa vuole parlare.
    Quel bacio…
    Quel bacio dato per gelosia…
    Quel bacio che in realtà non significa niente per me.
    ◦Balliamo?- mi chiede in un sussurro abbassando lo sguardo, ha capito che non voglio parlare di quello.

    Rimango in silenzio e faccio vagare lo sguardo per la stanza in cerca di lei.
    Sta ballando con Riley…ballando è un una parola grossa, lui le sta mettendo le mani dappertutto.
    Indurisco la mascella e Cecily segue il mio sguardo. Aggrotto la sopracciglia cercando di capire, io senza dire niente le afferro la mano e la trascino in pista.
    Subito lei nasconde la testa nel mio collo e sento il suo respiro accarezzarmi la pelle.
    Continuo a contrarre la mascella e fisso i due che si muovono in pista.
    Distolgo lo sguardo e lo faccio vagare di nuovo per la sala.
    Vedo Angel e Cordelia intenti a baciarsi vicino al tavolo degli alcolici e sorrido.
    Come vorrei essere come loro…
    Così spensierati.
    Così liberi di amarsi senza doversi preoccupare degli altri.
    Così liberi di confessarsi i loro sentimenti.
    Non come me…
    Stringo gli occhi e scuoto la testa. Come attratto da una calamita torno con gli occhi su di lei.
    Che grande novità, i miei occhi sono sempre attratti da lei.
    Lei è la luce che mi illumina la strada.
    Lei è la mia vita.
    Lei è il mio cuore.
    La amo purtroppo non ci posso far niente.
    Ma scelgo il momento meno opportuno per voltarmi…
    Riley mette le sue sudice mani sul sedere di Buffy, lei prova a divincolarsi ma lui non la molla
    Qualcosa dentro di me scatta, facendomi scintillare gli occhi di rabbia pura.
    Lascio andare Cecily come se fosse un sacco di patate, attraverso la sala e mi dirigo verso i due.
    Metto una mano sulla spalla di Riley facendolo voltare, lui si gira e mi guarda con uno sorrisino.
    Buffy mi lancia uno sguardo all’armato.
    Sa di cosa sono capace quando qualcuno l’ha tocca contro la sua volontà.
    - Non vuole essere toccata- ringhiò tra i denti.
    - Tu che diavolo ne sai predente- mi sputa addosso spingendomi –E’ grande può fare quello che vuole, sono sicuro che è bravissima a fare lavori…-
    - Zitto- urlo prendendolo per la maglietta.

    Riley mi fissa e scoppia a ridere –Che credi di fare? Non vorrai rovinarti la tua bella faccia-
    A quel punto scoppio del tutto e gli assesto un pungo in pieno volto che lo arretra di un paio di passi. Subito lui torna verso di me e me lo rende, io approfitto e lo colpisco allo stomaco facendolo piegare in due.
    Tutti iniziando a urlare parole che non capisco.
    - William!- urla Buffy portandosi le mani alla bocca.

    Non l’ascolto e lo colpisco di nuovo in faccia. Gli faccio vedere io chi si rovina la faccia.
    - Fermateli- urla qualcuno che non riconosco.
    - William smettila!- urla Buffy –Non ne vale la pena-

    Riley prova a colpirmi ma io mi scanso e gli tiro un altro pungo in pieno viso, facendogli sanguinare il naso.
    - Vediamo chi dei due torna a casa con la faccia livida stasera- ghigno.

    Mi preparo a colpirlo di nuovo, ma vengo afferrato da dietro.
    - Fermo!- mi sbraita Angel bloccandomi col suo corpo –Che ti è preso? Non è da te comportati così- mi fa notare.

    Io non rispondo continuo a fissare Riley che si rimette in piedi a stento, lanciandomi uno sguardo carico d’odio. Sposto lo sguardo verso Buffy che mi fissa con le lacrime agli occhi, e incrocio anche lo sguardo di disapprovazione di Willow, che continua a scuotere la testa in modo negativo.
    ◦Mi vuoi rispondere!- ringhia Angel.

    Me lo scrollo di dosso con uno strattone.
    Guardo Cecily che è rimasta in disparte per tutto il tempo, le corro incontro le prendo la mano e la trascino via con me, lasciando tutti in sala sbalorditi.
    Appena arriviamo nel corridoio buio, la sbatto contro il muro e attacco la bocca alla sua.

    Fammi dimenticare…
    Cecily fammi dimenticare i suoi occhi pieni di lacrime.
    Ti prego…
    Non c’è la faccio più…sto per affondare…sto per cedere.
    Lo so…presto succederà.



    Capitolo 6 (Army)

    - Riley … finiscila …
    - Andiamo Buffy non fare la difficile … divertiti per una volta …
    Guardo con disgusto l’idiota tutto muscoli che ho davanti e con uno strattone mi faccio indietro.
    Sentire le sue sudice mani sul mio sedere mi ha fatto davvero infuriare …
    Ma come si permette?

    - Toglile le mani di dosso!
    Improvvisamente la voce di William …
    È furioso …
    Lo guardo e lo vedo livido di rabbia …
    Mi porto una mano alla bocca sconvolta …
    Oddio … e adesso?
    Mi chiedo spaventata …
    Succede tutto senza che io riesca a fare nulla …
    William colpisce urlando Riley e lui fa lo stesso …
    Si colpiscono ripetutamente fino a quando non arriva Angel a separarli e a tenere mio fratello…

    Guardo William … i segni rossi che ha sul viso e vorrei potermi avvicinare …
    Scusarmi per ciò che è successo …
    Capire …
    Sono orgogliosa che lui mi difenda in questo modo … so che mi vuole bene, che farebbe qualsiasi cosa per me, ma così …
    Così … è troppo …
    Cordelia mi si avvicina più scioccata di quanto non lo sia io e quando Angel gli chiede cosa è successo … William si fa largo fra tutti e raggiunge Cecily …
    Le prende una mano e insieme escono dalla sala …
    E’ un brutto colpo per me …
    Perché è andato da lei e non è venuto da me?
    Cosa sta succedendo William? Cosa ho fatto di tanto grave anche stavolta?

    Vedendomi con le lacrime agli occhi Cordelia, mi prende per mano e mi trascina in bagno …
    - Meglio che lo spettacolo finisca qui …
    La sento dire.
    Quando siamo sole, mi guarda comprensiva e mi passa un fazzolettino.
    Ho il mascara sotto gli occhi e se non mi aiuta sono sicura che non saprò cosa fare …
    Lei lo capisce e mi rimette a posto il trucco … poi con un sorriso mi abbraccia.
    - Hey … cos’è quella faccia? I fratelli sono così … arrivano sempre anche se non li chiami … Xander fa lo stesso con me ….
    Mi dice fissandomi.
    Io scoppio a ridere e immagino il fratello di Cordy.
    Xander non è come si dice “ un temerario” … è lei quella più forte fra i due e mi riesce difficile immaginare lui che protegge lei e non l’inverso …

    Quando usciamo dal bagno Angel ci viene incontro e io mi scuso e mi allontano.
    Devo trovare William …
    Devo scusarmi e capire cosa ….
    Non faccio in tempo a pensare che mi scontro con qualcuno.
    Alzo gli occhi e vedo Willow …
    Un’amica di mio fratello … la sua fan più grande credo …
    Ecco se uscisse con lei non mi dispiacerebbe, ma quella Cecily proprio non la sopporto ….

    - Scusami Willow … non ti avevo visto …
    - Dove vai così di fretta?
    Mi chiede la rossa sorridente al braccio al suo ragazzo Oz ….
    Sembrano fatti l’uno per l’altra … rossi entrambi e sempre sorridenti … anche se credo che lei si sia accontentata, dato che non può avere William.
    - Stavo cercando mio fratello … l’hai visto per caso?
    Willow annuisce e mi fa segno verso la porta che va in giardino … dove c’è il gazebo.
    - Ok grazie …
    - Buffy …
    La rossa mi richiama e la vedo imbarazzata.
    La guardo senza capire e poi scuote il capo.
    - Lascia stare …
    Annuisco e la vedo voltarsi e andare via.
    “ Cosa voleva dirmi?”
    Faccio spallucce e mi avvio fuori.
    Spero solo che William non sia ancora arrabbiato e che …

    Una voce mi fa gela il sangue nelle vene.
    E’ tutto buio, si vede solo il gazebo illuminato dalla poca luce della casa e io stringo gli occhi …
    Faccio un passo avanti e poi …
    Oh Mio Dio …
    Lo vedo … anzi … li vedo …
    E il cuore mi balza in gola.
    Sento l’aria lasciare il mio corpo e mi blocco sperando che nessuno dei due mi veda …
    E anche se non voglio …
    Sento …
    Ascolto …
    E non so perché, ma fa male …
    “ Ecco cosa voleva dirmi Willow… ”

    “ Oh Will … ti adoro … hai questo sapore di buono … di fresco …”
    “ Mmmmmhh”
    Il gemito roco di mio fratello mi fa sbarrare lo sguardo.
    Fisso dritto davanti a me e vedo ciò che mai avrei voluto vedere.
    Cecily è inginocchiata …
    Fra le gambe di William …
    Lui ha la testa ferma all’indietro …
    Stringe con una mano la ringhiera del sedile dov’è seduto e ansima …
    Cecily alza e abbassa il viso e dice cose che …
    Oddio … vorrei urlare … dirle di smettere …

    Faccio un passo indietro e mi copro le orecchie con le mani.
    Non voglio sentire …
    Non voglio vedere …
    Ma non ce la faccio …
    I miei occhi non riescono a distogliersi da ciò che vedo …
    Poi accade …
    William apre gli occhi e si volta …
    Come se sapesse che sono qui …
    I nostri occhi s’incontrano …
    Un lungo attimo …
    Un lungo silenzio …
    E io mi sento morire …
    Non dovrei essere lì … lui sta facendo sesso … e io sono rimasta a guardare …
    William sbarra gli occhi e si alza in piedi di scatto …
    Io lo fisso un’ ultima volta e poi scappo via …
    E scappando spero con tutta me stessa di riuscire a dimenticare ciò che ho visto …

    Lungo tutta la strada che ho percorso correndo però, non è successo …
    Non riesco a levarmelo dalla testa …
    I suoi gesti …
    I suoi occhi chiusi e la sua bocca semi aperta che sospira …
    E poi quello sguardo …
    Quando arrivo a casa mi chiudo la porta alle spalle e mi appoggio …
    Scivolo in terra tremante e mi chiudo le ginocchia al petto.
    Cosa mi sta succedendo?
    Perché sono così scossa?
    Perché dovrebbe importarmi che lui fosse lì con Cecily e che stesse godendo di quelle attenzioni?
    Sento una lacrima cadermi in grembo e mi prendo al testa fra le mani …
    Sono sconvolta e non riesco a capire perché …
    Poi il suo viso mi torna alla memoria …
    La sua bocca …
    La sua nudità …
    E un brivido mi percorre tutta …
    “ Che sta succedendo? Cosa è cambiato nella nostra vita … cosa?”



    Capitolo 7 (Manu)

    Spalanco la porta di casa con violenza, non mi preoccupo di essere delicato.
    I nostri genitori come al solito non ci sono, fuori per lavoro.
    Respiro pesantemente per la corsa e vedo le scarpe di Buffy abbandonate in corridoio e sento dei singhiozzi provenire dalla nostra stanza.
    Con il cuore in gola salgo le scale…
    Mi sento un peso nel petto che non so spiegare.
    Lo sguardo che aveva quando mi ha visto non si può spiegare…
    Era delusa…e mortificata…
    E per qualche strano motivo mi sento in colpa, l’ho fatto perché potessi dimenticarla almeno per un momento, ma non è servito a niente.
    Cecily usava la sua bocca su di me e io immaginavo che fossero le sue labbra.
    Quelle parole bisbigliate nel buio speravo fossero dette con la sua voce.
    Quei capelli mori che si muovevano su e giù, all’improvviso erano diventati biondi.
    Scuoto la testa scacciando quei pensieri e piano piano apro la porta della stanza.
    Vedo il suo vestito gettato sulla scrivania come se fosse uno straccio che non serve a nulla.
    Lei è sul letto in pigiama e piange con la testa nascosta nel cuscino.
    Con un sospiro mi sfilo la giacca e l’appoggio sulla mia scrivania.
    Vorrei dire qualcosa…ma non so proprio cosa… le parole mi sono volate via lasciandomi solo un’infinta tristezza.
    Prendo coraggio e mi avvicino al suo letto.
    - Buffy…- la chiamo e lei scatta in piedi voltandosi verso di me.
    Evidentemente stava piangendo talmente forte, da non aver sentito nemmeno la porta che sbatteva.
    La guardo e la vedo in uno stato pietoso.
    I capelli che aveva legato in una coda, si sono sciolti e le ricadono sul viso in ciocche dorata, ci sono delle strisce nere sulle sue guance date dal mascara che le è colato per le lacrime.
    La vedo distogliere lo sguardo e asciugarsi le lacrime con la manica del pigiama.
    -Va via- mi intima ributtando la testa nel cuscino.
    Perché stava piangendo?
    Cos’è successo quando nel tempo in cui sono stato via con Cecily?
    Il sospetto s’insinua in me, cammino lentamente verso il letto e proprio mentre sto per sedermi lei si volta incenerendomi con lo sguardo.
    -Perché sei andata via da sola?- le domando piegano la testa di lato.
    -Sono affari tuoi?- mi dice in malo modo alzandosi di scatto –Io non credo, vado dove voglio, quando voglio e con chi voglio-
    Stringo la mascella mentre la vedo camminare avanti e indietro per la stanza.
    Quel con chi voglio non mi piace affatto.
    Sto per parlare quando la vedo fermarsi di colpo e guardarmi fisso.
    -E come ti sei premesso di prendere a pungi Riley?- mi chiede con voce alta.
    Spalanco gli occhi colpito.
    Come può chiedermi una cosa del genere?
    Quando lui l’ha toccata ho visto spostargli le mani.
    - Credevo che ti desse fastidio il suo tocco… ho visto la tua faccia disgustata -
    - Beh hai pensato male - dice ricominciando a camminare – Non è mica il primo ragazzo che mi tocca in quel modo - continua – Ero un po’ titubante perché aveva bevuto ma probabilmente saremo finiti per…
    - STA ZITTA! - urlo tirando un pugno al legno che separa i nostri letti.
    La vedo saltare dalla paura e indietreggiare.
    - Wil-William che ti prende?- chiede impaurita.
    Comincio a respirare forte per tenere sottocontrollo la rabbia…
    Perché dice queste cose?
    Perché mi deve far perdere la pazienza così?
    Io non voglio mettergli paura, l’ultima cosa che voglio e farla star male.
    Chiudo gli occhi e cerco di cancellare le sue parole.
    - William?- mi chiama titubante lei con le lacrime che nuovamente gli scendono sulle guance.
    Alzo lo sguardo e la guardo intensamente.
    E il mio cervello non connette più… una sola parola continua a girarmi nella mente.
    Baciala….
    Senza più speranza mi raddrizzo in posizione eretta e le vado incontro.
    Ha chiuso gli occhi mentre i singhiozzi gli scuotono il corpo.
    - Sei crudele… - continua a sussurrare – Perché ti comporti così con me? Che cosa ho fatto?- continua a chiedersi incessantemente.
    MI avvicino e l’abbraccio stretta. Lei si divincola e continua a piangere.
    - Non toccarmi!- urla battendomi i pugni sul petto – Non toccarmi con quelle mani con cui hai toccato Cecily!-
    - Buffy… ti prego…- la prego ma lei continua a picchiarmi.
    La lascio e la vedo scivolare sul muro sedendosi sul pavimento. La guardo dall’altro e la vedo così vulnerabile e bella.
    Senza pensarci la raggiungo e mi inginocchio davanti a lei.
    Metto le mani hai lati della sua testa e la vedo irrigidirsi ma continua a tenere gli occhi chiusi. Probabilmente ha paura di un’altra mia sfuriata o che la tocchi.

    Scusami….
    Scusami amore…
    Scusami per essere un’insensibile….
    Scusami se ti amo e mi comporto da egoista…
    Scusami perché voglio baciarti e voglio fare l’amore con te…
    Scusami…

    Senza aspettare un altro minuto unisco le labbra alle sue.
    La vedo spalancare gli occhi sconvolta, ma ormai non mi interessa più…
    La vedo mettermi le mani sulle spalle e spingermi via.
    Apre la bocca sconvolta e io provo a baciarla di nuovo. Ma lei si alza in piedi e subito si porta le mani alla bocca.
    La guardò negli occhi e mi alzo anch’io.
    - Buffy io…- comincio ma non so cosa dire.
    Non è stato un bacio passionale…
    Solo le mie labbra sulle sue in un bacio casto e pieno d’amore…

    Ti amo amore mio…
    Ti amo da morire….
    E questo mi fa star male….
    Non so cosa fare, non so cosa dire…
    Ma ti prego non cacciarmi… o ne morirei…



    Capitolo 8 ( Army)

    Sbarro gli occhi …
    “ Che cosa fai William?”
    Le sue labbra accarezzano le mie …
    Come una piuma leggera … un tocco morbido …
    E il mio cuore si ferma …
    “ Mio fratello … colui che amo più al mondo … mi ha baciata ….”
    Mi alzo in piedi con gli occhi ancora sgranati e mi tengo la bocca …
    Sentendo ancora il calore della sua … mi sento bruciare fino in fondo all’anima …
    Le parole mi si strozzano in gola …
    Lo sbalordimento è totale …
    Tutto sembra divenire buio … incomprensibile … surreale …
    Sento il mio cuore accelerare i battiti … il respiro venire meno e mi tocco lo stomaco …
    Vorrei piegarmi in due e urlare … ma i suoi occhi me lo impediscono …
    E’ scioccato …
    Il velo di tristezza li ha resi scuri come la notte che ci avvolge e allora io abbasso la testa per non vedere, per non sentire …
    ◦Buffy … io …

    La sua voce roca …
    Chiudo gli occhi mentre le lacrime mi rigano il viso e allora scappo …
    Ancora una volta … scappo!
    Lo sento urlare il mio nome e mi chiudo in bagno …
    Non posso guardarlo di nuovo …
    Non posso parlarci …
    Che cosa posso dire …
    Mi ha baciata!
    Ha baciato sua sorella …

    Mi chiudo il viso fra le mani e piango …
    Piango forte …
    Lo shock è passato subito però …
    Sento tutto più leggero …
    La mia mente vola e i ricordi mi assalgono …
    Lui e Cecily …
    Lei che è tra le sue gambe e il viso di William …
    La sua bocca semiaperta …
    La mano che stringe la panchina …

    Alzo gli occhi e mi guardo allo specchio … mentre una fitta dolorosa al cuore mi blocca …
    Cosa mi sta succedendo?
    Perché non faccio altro che pensarci?
    Dovrei pensare al fatto che mio fratello ha cercato di baciarmi e invece l’unico mio pensiero è …
    E’ ciò che lui stava facendo con “lei” …
    Mi sento persa …
    Il mascara nero continua a colare sul mio viso e io non riesco a smettere di piangere …
    E poi mi tocco le labbra …
    Improvvisamente le lacrime si fermano …
    I miei occhi cominciano a luccicare …
    E mi sento diversa …
    Come nata in quel momento …
    William …
    William …
    Il mio eroe …
    La persona che amo di più dall’istante in cui mi ha preso in braccio …
    Lui che mi è stato sempre accanto …
    La mia vita …

    I ricordi percorrono la mia anima e vedo cose che non ricordavo neppure …
    “ Lui che esce dalla doccia con solo una tovaglia in vita …
    I suoi muscoli scolpiti nel petto …
    La collana d’oro che gli ha regalato la mamma per il compleanno che gli penzola sul collo …
    I capelli bagnati e scomposti …
    I suoi occhi blu …
    Che s’incendiano di luminosità quando sorride …
    I suoi disegni …
    Le sue creazioni …
    Occhi immortalati e momenti di noi … di me …”

    Oh mio Dio ….
    Ma che cosa sto pensando?
    William è … mio …. Fratello!

    Mi getto dell’acqua sul viso e mi accovaccio in terra …
    Non uscirò da questo bagno … non posso …
    Non fin quando gli ultimi eventi non saranno spazzati via dalla mia mente insieme a tutto il resto …
    Tutto quello che mi sta confondendo!

    Il giorno dopo … lascio un biglietto in cucina dicendo a William che sono già uscita per andare a scuola.
    Come posso affrontarlo subito?
    Sicuramente lui era ubriaco …
    Si era l’unica spiegazione possibile …
    Era ubriaco e confuso da quella “ Cecily” …
    E si è confuso … ha immaginato fossi lei …
    Solo pensando a lei rabbrividisco …
    Ha messo le mani e gli occhi su di lui e questo mi rende irrequieta …
    Non la sopporto …
    E’ sempre la prima a fare casini per tutta la scuola …
    Si prende i ragazzi degli altri e nessuno ha il coraggio di dirle o farle nulla …
    A parte Cordelia …
    E si, perché la mia amica l’ha rimessa al suo posto ….
    Si è accorta che guardava Angel e ha fatto in modo che non lo guardasse più, neppure per sbaglio …
    Quando Cordy ci si mette sa essere convincente …
    E poi stupida di una puttanella …
    Angel neppure la vedeva …
    E’ innamorato perso di Cordy ed era nauseato quanto lei dall’interesse che Cecily aveva mostrato …
    E allora perché William ci sta?
    Mi chiedo esasperata.
    Come diavolo fa a farsi toccare da una come lei?
    Come?
    Immagino un momento in cui possono avere fatto sesso e rabbrividisco …
    Mi stringo la giacca sulle spalle e scuoto il capo …
    “ Oh Dio … fa che non sia successo … non lui …”
    Mi ritrovo a pensare e pregare …
    E so con tutte le mie forze che non vorrei mai che accadesse, anche se non voglio pensare al perché …
    Immagini dei loro corpi nudi mi passano davanti …
    E la scena del gazebo torna alla carina …
    ◦AAAAAAAhhhhhhhhhh ….

    Urlo senza rendermene conto.
    Mi volto scioccata e mi copro la bocca con la mano.
    “ Oh mammina …”
    I miei compagni di scuola si voltano a fissarmi scioccati e io sbarro gli occhi …
    Corro così veloce che non so neppure come ho fatto ad arrivare in classe e a sedermi …
    Appoggio la testa sul banco e la sbatto ripetutamente …
    La situazione sta diventando insostenibile …
    E io sto diventando pazza?

    A mensa lo vedo seduto accanto ad Angel come al solito.
    Cordy mi fa segno di avvicinarmi e io abbasso gli occhi.
    “ Dio Buffy … è tuo fratello … smettila …”
    Urlo nella mia testa e allora lo vedo …
    Mi fissa … come se aspettasse un segnale da me … e allora so cosa devo fare.
    Gli sorrido …
    Perché lui è il mio Will …
    Il mio fratellone …
    E io lo adoro …
    Senza di lui sarei persa …
    Mi avvicino e faccio il giro …
    Invece di sedermi accanto a Cordelia, vado da lui e mi accoccolo vicino .
    Sento il suo profumo, il suo calore e vedo i suoi occhi sorpresi e poi sorridenti e sento la sua mano sotto il tavolo che stringe la mia … e so che è passato …
    E’ tutto passato … dimenticato …
    Siamo di nuovo noi …
    E io rincaro la stretta …
    Perché lui per me è tutto …
    Per me è la vita intera da vivere insieme …
    E niente deve separarci …
    Niente …



    Capitolo 9 (Manu)

    Non le lascio aprire nemmeno la porta che le sono addosso…
    Lo so non dovrei farlo, mi sento un verme.

    Ma devo…
    Devo dimenticare…
    Devo togliermi dalle labbra il suo sapore….

    Sono venuto da Cecily perché so che i suoi sono fuori città.
    Senza dire una parola la prendo in braccio e la porto in camera sua.
    Reduce della ripetizioni che gli davo qualche estate fa so bene dov’è.
    Spalanco la porta con un calcio e la butto sul letto con violenza.

    Non voglio dolcezza…
    Voglio passione…
    Passione disperata e distruttiva…
    Voglio cancellare tutto dalla mia testa per una notte…

    Ho bisogno che lei mi artigli la schiena con le unghie facendomi uscire il sangue, mentre io spengo dentro di lei facendola urlare di piacere.
    Ho bisogno di sentire un’altra voce dire il mio nome…
    Ho bisogno di dimenticare…di dimenticarla.

    La spoglio velocemente e lei fa lo stesso con me senza chiedermi niente. Sono venuto qui anche per questo, so che non mi chiederà il perché delle mie azioni.
    Del resto vuole il mio corpo, chi sono io per negarglielo?

    Appena siamo nudi, non aspetto più la stendo ed entro in lei con una ponderosa spinta.
    Urla di piacere e si inarca.
    Chiudo gli occhi per non vederla.

    Non voglio vedere…
    Voglio solo sentire…
    Sentire per poter dimenticare…

    Ma purtroppo il mio cervello non è dello stesso parere. Continua a pensarla ininterrottamente.
    Non dicono sempre tutti che quando si fa sesso il cervello va in vacanza?
    Allora perché per me non è così?

    ….
    “Si, Angel arrivo presto devo solo farmi una doccia e sono da te” dico al telefono roteando gli occhi “Ho capito! Arrivo presto! Si, ciao a dopo” sbuffo e butto il l’apparecchio sul letto sfatto.
    Buffy non è ancora tornata, dovevo darle gli appunti di matematica che mi aveva passato Cordy per lei. Scrollo le spalle e lo tolgo il quaderno dallo zaino e glielo appoggio sulla scrivania.
    Quando torna lo trova lì.
    Prendo i vestiti puliti dall’armadio e correndo mi dirigo in bagno.
    Devo muovermi o Angel diventerà intrattabile.
    Entro in bagno e vengo investito da una nube di fumo e note che escono dalla radio che Buffy ha portato lì per quando si fa la doccia.
    La musica è talmente alta che i miei timpani piangono e fra un po’ sanguineranno.
    Quando il fumo si dissolve, intravedo il corpo di Buffy.
    Rimango paralizzato.

    E’ nuda….
    Nuda… senza nessun vestito addosso…

    La vedo muovesi a tempo di musica mente si fraziona i capelli con l’asciugamano e spalanco gli occhi.

    Santo cielo…
    Qualcosa dentro i miei pantaloni si tende e chiudo la porta di scatto.
    Corro in camera e mi appoggio contro la porta chiusa… .”

    E’ stato quello il giorno della mia fine…
    Dall’ora non ho fatto che pensarla e volerla…
    E piano piano mi sono innamorato…
    Innamorato…
    Mente nel mio cuore c’era una battaglia giornaliera.
    Vederla tutti i giorni e non poterla toccare.
    Vederla ridere con altri ragazzi e pensare che presto quella pelle che tanto desideravo tanto sarebbe stata toccata da qualcun altro.

    Vengo dentro Cecily con un gemito basso e roco pensando a mia sorella.
    Subito rotolo via e mi porto le mani al visto, nascondendo i miei occhi dove grosse lacrime si stanno formando.
    Non è servito a nulla.
    Nemmeno mente usavo il corpo di Cecily nel peggiore modo possibile, sono riuscito a dimenticarla.

    E’ una persecuzione, una dannazione, un peccato.
    Signore, se sono un peccatore uccidimi adesso.
    Perché continuerò a peccare all’infinito…
    Perché io voglio solo lei.

    ***

    Cammino verso la mensa come un fantasma.
    Ieri sera come sono arrivato a casa di Cecily così sono corso via.
    Mi sono vestito di fretta con le lacrime che mi correvano lungo le guance.
    Sono entrato nella stanza e lei stava già dormendo, senza far rumore ho preso le cose per il giorno seguente ed ho dormito sul divano.
    Sono uscito prima che lei si svegliasse così da non incontrarla.
    Ma ora è inevitabile, purtroppo andiamo nella stessa scuola.
    Entro in mensa e sospiro profondamente andando incontro al mio destino.

    Un destino che si prende gioco di me giorno dopo giorno…
    Un destino che mi odia così profondamente da bucarmi il cuore ad ogni ora.
    Un destino che mi costringe a vederla in ogni secondo mozzandomi il fiato.

    Guardo al nostro tavolo e ci sono solo Cordelia ed Angel di lei nessuna traccia, sarà stata trattenuta.
    Mi stampo un bel sorriso di sufficienza e raggiungo i miei amici prendendo subito posto.
    Da lontano vedo avvicinarsi Willow che si sedia affianco a Cordy e mi fissa accusandomi di qualcosa.
    So che mi ha visto l’ha notte scorsa con Cecily…
    Mi sento così incolpa anche nei suoi confronti.
    Distolgo lo sguardo e vedo Buffy avvicinarsi e non so cosa aspettarmi.
    La vedo sorridere timidamente e si siede affianco a me.
    Il mio cuore si scalda…
    E’ tutto apposto…
    Le sorrido e le prendo la mano sotto il tavolo stringendola forte nella mia.
    Mi volto a sorridergli quando sento una voce chiamarmi.
    Alzo lo sguardo e vedo Cecily che mi sorride.

    Oh no… ti prego fa che non dica quello che è successo ieri notte…

    -Perché sei scappato così ieri notte, Spike?- mi chiede con voce mielosa.
    Sento lo sguardo di tutti su di me, compreso il suo…
    Ma il suo mi accusa…
    E mi uccide…
    Non rispondo mi limito solo a fissarla.
    -Fare l’amore con me ti ha sconvolto tanto da lasciarti senza parole?- ridacchia.
    E vorrei morire…
    Sento Buffy togliere la mano dalla mia con uno strattone e alzarsi di scatto.
    I suoi occhi mi trapassano il cuore, vedo le lacrime formarsi nei suoi occhi e scappa via.
    Faccio per raggiungerla ma qualcuno mi afferra la mano.
    E’ Willow…
    MI guarda con sguardo deluso e scuote la testa.
    -Lasciala un po’ sola- sussurra prima di alzarsi anche lei e dopo avermi lanciato uno sguardo di delusione pura scompare tra la folla.
    Io guardo Cecily e stringo la mascella.
    -Spero che ti sia divertita!- urlo prima di andarmene a grandi passi.

    Che magnifica giornata!



    Capitolo 10 ( Army)

    “Fare l’amore con me ti ha sconvolto tanto da lasciarti senza parole?”
    E’ successo …
    E’ successo davvero …
    Sento le lacrime rigarmi il viso ed entro in bagno …
    Il bagno della scuola maledettamente affollato e mi chiudo una porta alle spalle …
    Appoggio la testa sul legno freddo e chiudo gli occhi.
    Ecco dov’era la notte scorsa …
    Con lei …
    Nel suo letto …
    Fra le sue sudice gambe …
    E allora lo sento dentro come un’esplosione …
    Gelosia …
    Sono gelosa … e livida di rabbia …
    Perché lui non doveva cadere nella sua rete, lui è diverso …
    Lui doveva esserlo …
    Lui è mio …
    Mi porto una mano sulle labbra e scuoto il capo …
    Mio?
    Che sto dicendo?
    Lui è solo mio fratello …
    Sono arrabbiata perché non sono più il fulcro del suo mondo … ecco perché …
    Deve essere così …

    Quando rientro a casa lo trovo in cucina al telefono.
    Sta parlando con la mamma.
    Come al solito il viaggio d’affari durerà più del previsto …
    Lo fisso negli occhi … un’ attimo … e poi distolgo lo sguardo …
    Non posso guardarlo senza sentire una voglia irrefrenabile di buttargli in faccia il mio disprezzo.
    ◦Dicono che resteranno fuori fino alla settimana prossima …

    La sua voce è vicina.
    Lo guardo di sottecchi, mentre apro l’anta del frigo.
    ◦Ok …

    Rispondo seccata.
    Non voglio parlare con lui … voglio solo che mi stia lontano … perché sento solo la puzza di Cecily su di lui… e lo odio …
    ◦Buffy … io …
    ◦Scusami … devo studiare …

    Gli passo oltre senza lasciarlo parlare e salgo in camera.
    Mi infilo in bagno e mi metto sotto la doccia …
    Sperando che l’acqua scacci via ogni cosa …
    Ogni pensiero …
    Ogni sensazione …
    Perché tutto questo mi sta uccidendo …
    E non riesco a sopportarlo …

    Quando esco dal bagno, mi stringo l’asciugamano addosso e lo vedo.
    E’ seduto sul letto …
    Alza gli occhi e mi guarda …
    Ha un’espressione strana e io mi sento persa…
    Vorrei abbracciarlo, stringerlo e ritrovare il mio William …
    Eppure non riesco …
    Adesso mi sembra che siamo distanti come mai lo siamo stati …

    Si alza in piedi e mi fissa negli occhi.
    Io abbasso lo sguardo sulle gocce che cadono dai miei capelli alle mie spalle e sospiro.
    - Mi dispiace …

    Quelle parole sussurrate mi straziano il cuore.
    - Di cosa?

    Gli chiedo arrabbiata.
    - Mi dispiace che lei abbia detto …
    - Cosa? La verità?

    Lo guardo con disprezzo e mi stringo le braccia al corpo.
    William abbassa il capo ferito e io mi sento uno straccio.
    - Già …Dice sconsolato.
    Io chiudo gli occhi e vorrei rimangiarmi tutto …
    - Ho commesso un’ errore e io … io …
    - Diavolo … smettila …

    Lui alza lo sguardo e mi fissa sbalordito.
    Gli volto le spalle e chiudo gli occhi ancora una volta rabbrividendo.
    ◦Sei uno stupido … Cecily è una puttanella e tu fai solo il suo gioco … ma di cosa mi sto meravigliando, poi? Sei un ragazzo … è semplice capire perché lo fai ...
    ◦Smettila Buffy, tu non capisci …
    ◦Io non voglio capire … non voglio sapere …
    ◦D’accordo … come vuoi … lasciamo perdere …
    ◦Ecco si, bravo!

    Lo sento respirare forte, come se si sta trattenendo e allora mi volto a fissarlo.
    Ha le mani strette a pugno lungo i fianchi e la testa bassa.
    E allora non ce la faccio più …
    Con le lacrime agli occhi gli volo incontro …
    Perché lui è tutto per me …
    Tutto …
    Allaccio le braccia al suo collo e nascondo la testa nell’incavo del suo viso.
    E poi le sento …
    Le sue braccia che mi circondano …
    Mi sfugge un singhiozzo … e lo stringo di più …
    William mi stringe forte …
    Sembra volermi non lasciare più e io anche …
    E poi accade qualcosa che ci sorprende entrambi.
    La mia tovaglia …
    Quella di cui mi ero scordata …
    Scivola giù …
    Sul mio corpo come una carezza …
    William sbarra gli occhi e io mi allontano con un riflesso con non avrei dovuto avere.

    Rimango nuda davanti ai suoi occhi e stupefatta …
    William mi guarda …
    Percorre il mio corpo … e io non ho neppure il coraggio di muovermi … di coprirmi …
    Lo vedo abbassarsi e prendere la tovaglia da terra e i suoi occhi hanno uno strano bagliore …
    La tovaglia striscia lungo le mie gambe insieme alle sue mani e io trattengo il respiro e chiudo gli occhi.
    Che cosa mi sta succedendo?
    Il mio corpo brucia …
    Le sue mani arrivano alla mia vita e poi sento il suo alito caldo vicino al viso.
    Riapro gli occhi e lui è lì fermo … troppo vicino per essere mio fratello e troppo lontano da farmi esplodere.
    Sospiro …
    Sento le sue dita appoggiarsi sulla mia pelle e sembra che io abbia perso la parola …
    William si avvicina ancora di più.
    Io mi perdo nei suoi occhi …
    E poi la lascia cadere di nuovo …
    William lascia cadere la tovaglia in terra e rimane con le dita sul mio stomaco …
    Percorre col dito una scia e arriva al mio collo …
    E il mio corpo sembra tendersi sotto il suo tocco …
    Sembra avere vita propria … sembra che io non lo controlli …
    I mie capezzoli diventano turgidi e mi sento ansimare piano …
    Perdere fiato e respirare forte … come se non riuscissi a respirare bene …
    Lo vedo avvicinarsi al mio viso …
    I suoi occhi bruciano … come fiaccole ardenti … e …
    E poi si allontana velocemente… si toglie la maglietta e la mette su di me …
    Mi fissa negli occhi e vedo il suo petto alzarsi e abbassarsi rapidamente …
    ◦Vestiti … prenderai freddo …

    E’ solo un sussurro roco, ma io sbarro gli occhi e afferro al sua maglietta imbarazzata, frastornata.
    La indosso e poi torno a guardare il suo viso …
    E’ rosso e i suoi occhi sembrano scuri come l’oceano in tempesta.
    Non so cosa dire…
    E soprattutto cosa posso dire?
    William mi volta le spalle ed esce dalla stanza …
    E io chiudo gli occhi e cado seduta sul letto …
    Perché … Dio solo sa … che ho desiderato con tutta me stessa che lui mi toccasse …. E questo è sbagliato… è perverso …è malato … urlo a me stessa …
    E allora perché lo sto desiderando ancora?



    Capitolo 11 (Manu)

    Appoggio le mani sull’isola della cucina e chino il capo sconfitto.

    Dio che cosa stavo per fare…
    Avevo la sua pelle esposta al mio sguardo e alle mie mani…
    E non l’ho toccata…
    Dio perché non l’ho toccata?

    Ma che sto dicendo!
    Non posso…
    Non posso…
    Non posso…

    Continuo a ripetermi ininterrottamente come una cantilena.

    Ma avrei voluto…
    Avrei tanto voluto toccarla come nessuno ha mai fatto…
    So che nessun ragazzo ha osato posare le sue sporche mani su di lei.

    Sospiro sconfitto e apro di scatto il frigorifero prendendomi una birra.
    Ho bisogni di qualcosa di freddo che mi faccia abbassare il calore.

    Mi sento un tale idiota.
    Ieri per poco non l’ho baciata…
    Oggi per poco non facevo l’amore con lei.



    Prendo un sorso dalla birra, quando la sento entrare in cucina.
    - William…- mi chiama e io mi volto a guardarla.
    Si è vestita e si abbraccia il corpo con le braccia.
    Mi schiarisco la gola –Si?-
    -Mangiamo?- mi domanda abbassando gli occhi.
    -Certo- rispondo prontamente.
    Meglio buttare l’attenzione sul cibo che sul suo corpo, prontamente coperto dai vestiti.
    -Cosa vuoi mangiare?- le domando continuando a guardare tutto tranne che lei.
    -Non so- dice titubante –Pasta?-
    -Quello che vuoi tu. Scegli io vado a mettermi una maglietta- le passo affianco senza guardarla e mi sento afferrare la mano.
    Abbasso lo sguardo su di lei che mi guarda implorante prima di buttarsi tra le mie braccia.
    Affonda la faccia nel mio petto e inizia a singhiozzare.
    Chiudo gli occhi appoggiando il mento sulla sua testa.
    Rimaniamo in quella posizione per quella che sembra un’eternità…

    Non voglio staccarmi…
    Sento il suo alito caldo che mi carezza il petto…
    I suoi soffici capelli dorati che mi solleticano il viso soffocandomi del loro dolce odore…
    Le sue piccole mani sulla mia schiena, che mi segnano come impronte di fuoco…

    Lei…
    Solo lei…
    Come sempre…

    ***



    Alla fine non abbiamo cenato, dopo il suo sfogo ci siamo messi sul divano.
    Ci siamo guardati un film come hai vecchi tempi e non mi ha permesso di mettermi la maglietta.

    Sto impazzendo…
    Diventerò pazzo…
    Ma che dico lo sono già…
    Pazzo di lei…

    Si è addormentata su di me e non voglio svegliarla.
    Guardo l’orologio attaccato al muro che segna già le due del mattino.
    Sarà meglio che la porto a letto e che vada a dormire anch’io.
    Sarà impossibile lo so ma devo almeno provarci.
    Mi alzo e senza svegliarla la trasporto in camera.
    L’adagio sul letto e gli do un bacio sulla fronte.
    Dormi angelo mio.
    Riposati e sogna qualcuno che ti possa amare alla luce del sole.

    Perché io ti amo…
    Ma non posso stare con te allo scoperto…

    Sogna qualcuno che ti porti in giro per negozi…
    Sogna qualcuno che ti tenga per mani…
    Sogna qualcuno che non è tuo fratello…
    Sogna qualcuno che non ti faccia soffrire…

    Sogna qualcuno che non sono io




    Edited by keiko89 - 13/7/2012, 18:23
     
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    Capitolo 12 (Army)

    Sento un guanciale morbido e profumato e apro gli occhi.
    Vedo William di spalle.
    Riconosco il mio letto e lo vedo salire nel suo.
    Sento l’odore della sua pelle e un brivido mi divora l’anima …
    Cosa mi succede?
    Perché sento ciò che sento?
    Perché sono qui e voglio essere fra le sue braccia?
    Perché desidero stare fra le braccia di mio fratello come desidererei quelle di un’ uomo?
    E allora il mio corpo si muove …
    Senza che io lo comandi, senza che io sia capace di ragionare …
    Salgo la scaletta …
    I suoi occhi sono aperti, rivolti al soffitto …
    E quando mi vede si alza con i gomiti appoggiati alle lenzuola …
    E io tremo …
    Tremo perché mi sento una nullità …
    Una stupida …
    Mi trascino vicino e mi sdraio accanto …
    Non voglio stare sola …
    Voglio lui …
    Voglio sentirlo …
    E mi maledico …
    Perché sono malata …
    I miei pensieri si sovrappongono … e mi sento male …
    Sto deformando la nostra vita …
    Me stessa …

    Poi il suo braccio mi circonda …
    Sento il suo petto nudo sulla mia schiena …
    Apro la bocca sconvolta …
    Sto immaginando cose che non dovrei …
    I miei capezzoli si inturgidiscono e io perdo fiato …
    Mi sento avvampare …
    Diventare fuoco liquido …
    E tremo di nuovo …
    ◦Hai freddo?

    La sua voce dolce mi arriva all’orecchio da vicino.
    Scuoto il capo velocemente.
    E non parlo …
    Le parole spariscono dalla mia gola …
    William tira su il lenzuolo e copre i nostri corpi …
    Poi mi stringe di più a se e io rabbrividisco ancora …

    Le sue gambe accarezzano le mie …
    Immagini di corpi avviluppati mi confondono e desidero …
    Desidero ardentemente che mi tocchi …
    Che mi tocchi come mai nessuno lo ha fatto …
    Alzo una mano e stringo la sua …
    Lo sento sospirare …
    Forte …
    Ansiosamente e io gemo mentalmente …
    Cosa ci sta succedendo?
    Perché reagiamo così?

    E sbarro gli occhi …
    Ritrovandomi a trattenere il respiro …
    Sta accarezzandomi …
    William muove la mano sul mio fianco lasciato nudo dalla maglietta …
    Percorre il mio fianco col dorso della mano …
    Avanti e indietro …
    Lentamente …
    E non si ferma …
    Scende fin giù …
    Tremo nuovamente … e sospiro di beatitudine …
    Perché mi sto struggendo …
    Il mio corpo s’inarca …
    Lo invita a continuare e lui non si ferma …
    Arriva alla mia coscia e poi risale …
    Sento il suo respiro nell’incavo del mio collo e le sue labbra si appoggiano su di me …
    ◦Fermami Buffy … ti prego …

    Le sue parole sono appena sussurrate e sembrano sofferte …
    Il mio corpo s’immobilizza …
    E il mio cuore diventa tumultuoso …
    Mi volto piano … non so perché, ma voglio farlo …
    E non voglio cha si fermi …
    I nostri occhi s’incontrano …
    Vedo quelli di William velati di lacrime …
    E io sbarro i miei sconvolta …
    Perché quelle lacrime?
    Cosa ti sto facendo?
    ◦Fermami …

    La sua voce roca … è sempre più vicina …
    E io chiudo gli occhi …
    No …
    No …
    Quando li riapro …
    Sento la sua mano appoggiata al mio ventre e il suo viso vicino …
    S’infila fra i pantaloncini del mio pigiama …
    Nell’elastico degli slip …
    E io tremo ancora …
    Ma questa volta so perché …
    Di piacere …
    Un piacere che mai ho conosciuto e che m’incendia i sensi …
    La sua bocca scende su di me …
    La sua lingua lambisce le mie labbra chiuse e la sua mano si muove fin giù …
    Quando le sue dita entrano in me …
    Un’esplosione incandescente si fa strada in me …
    Stringo il lenzuolo con le mani libere e gemo forte …
    William affonda il viso nel mio collo e continua a muovere la mano …
    Le dita …
    E io mi sento urlare …
    Mi sento gemere e muovermi sotto i lui …
    - Vuoi che mi fermi?

    Mi chiede sussurrando.
    - No …

    Sospiro … e urlo ancora …
    E poi accade …
    Le nostre labbra sono fuse … le nostre lingue s’incontrano e io alzo le braccia al suo collo, alle sue spalle e lo stringo a me …
    Mentre lo sento dentro di me …
    Sempre più, fino in fondo alla mia anima …



    Capitolo 13 (Manu)

    Il bacio si fa sempre più infuocato e io rimuovo tutti i pensieri dalla mia testa.

    Non posso…
    Non devo…
    Che cosa sto facendo?

    Ma ormai il mio corpo e la mia mente sono alla deriva, non posso più fermarmi.
    Come potrei…
    Quando le sue labbra di fragola sono sulle mie?
    Quando la sua lingua duella con le mia in questo modo?
    Dove ha imparato a baciare?
    Perché non mi ferma?
    Che diavolo sta succedendo dentro di me?

    Mille domande, mille interrogativi che vengono spazzati via dal suo gemito.
    Stacco le labbra dalle sue e scendo a baciarla il collo mentre lei mi passa le mani nei capelli.
    -Vuoi che mi fermo?- gli sussurro di nuovo.
    -No- si lamenta lei e con un gesto veloce le alzo la maglietta.

    Non indossa il reggiseno…
    Il suo seno per la seconda volta nello stesso giorno mi fa girare la testa.
    Non è enorme…
    Tondo e sodo…
    E’ perfetto…
    Perfetto per le mie mani.
    Subito chiudo le mani intono a qui piccoli angoli di paradiso e lì vedo sparire sotto il mio palmo.
    - William…- la sento sussurrare mente mi fissa intensamente.
    -Se vuoi che mi fermo devi solo dirlo…-bisbiglio distogliendo lo sguardo e togliendo immediatamente le mani.
    -Non fermarti…non fermarti mai- mi esorta portando le mani alla mia nuca e spingendola verso i suoi seni.
    Non mi faccio pregare e senza aspettare circondo uno capezzolo con le mie labbra.
    S’inarca e io sono perso…

    Perso nel suo sapore…
    Perso nei suoi gesti…
    Perso nel suo corpo…
    Perso in lei…

    Come mi succede sempre…
    E come sempre sarà…

    Dopo pochi minuti mi stacco e le risistemo la maglietta.
    Non è il caso di sfidare oltre la fortuna.
    Ha gli occhi chiusi in attesa di un mio gesto.
    Mi sistemo dietro di lei e l’abbraccio forte.
    La vedo irrigidirsi quando sente la durezza che le spinge contro il fondoschiena.
    -Stai tranquilla fra poco passa- le sussurro all’orecchio dandole un bacio gentile sul collo.
    - William cosa…-
    - Ssshh- la zittisco –Non ora, godiamoci il momento- l’abbraccio stretta e lei mi prende le mani nelle sue.
    -Dormiamo- dice convinta e la stanza cade nel silenzio più assoluto.

    Il mattino dopo quando mi sveglio lei non è più tra le mie braccia.
    Mi alzo di scatto guadandomi in giro e tutta la colpa mi cade addosso.
    Che cosa ho combinato?

    E se l’avessi spaventata?
    E se fosse andata in giro nel bel mezzo della notte?
    E se fosse semplicemente in cucina a preparare la colazione?
    Mi dice il mio cervello ponendo freno alle mie supposizioni.

    Scendo velocemente la scaletta e afferro la maglietta che gli ho dato ieri e la indosso velocemente.
    Apro di scatto la porta della mia stanza, sospiro di sollievo quando sento dei rumori provenire dalla cucina.
    Sta solo cucinando…
    Mi passo una mano nei capelli e lentamente entro in cucina.
    E’ hai fornelli e prepara la colazione come nella nostra normalissima routine quotidiana.
    Mi schiarisco la gola e lei si volta verso di me con la padella in mano.
    Mi sorride dolcemente e si volta di nuovo verso i fornelli.

    Vuole fare finta di niente?

    Mi domando avanzando scalzo verso di lei.
    Appoggio la spalla al frigorifero e la guardo cucinare per un tempo indefinito.
    Finché non si volta e mi fronteggia.
    -Cosa c’è?- mi chiede in ansia –Ho-ho fatto qualcosa di sbagliato? Se è per ieri sera io…-
    Le metto un dito sulle labbra per zittirla.
    -Volevo solo guardarti- le dico semplicemente –Sei bellissima…e io ti voglio guardare- le sorrido sistemandogli una ciocca di capelli dietro l’orecchio –E per ieri sera…abbiamo colpa tutti e due-
    Lei mi fissa intensamente.
    - E’ la colpa più bella che abbia mai avuto- sussurro prima di tiratala nel mio abbraccio.
    Lei subito mi abbraccia forte e io annuso i suoi capelli.
    -Anche tu sei bello- mi dice piano contro il collo –Sono sempre stata gelosa- mi confessa guardandomi negli occhi.
    -E di cosa?- chiedo sorpreso.
    -Sei sempre stato il più bello, carismatico e popolare della famiglia. E io solo la piccola ed insignificante Buffy-
    -Non è vero. Anche gli angeli sono invidiosi di te, piccola- le confido –Io sono geloso di te. Nessuno deve posare gli occhi su di te, sei mia…- dico con un ringhio mettendogli le mani sotto la maglietta.
    La vedo sussultate e l’appoggio contro il frigorifero.
    -Sai una cosa?- le chiedo.
    La vedo scuotere la testa negativamente.
    –Voglio far aumentare la mia colpa- ridacchio prima di impossessarmi delle sue labbra con passione.

    Al diavolo tutti…
    Al diavolo tutto…

    Il diavolo…
    Se prima o poi dovrò incontrarlo voglio che sia per un buon motivo…



    Capitolo 14 (Army)
    ◦Perché sorridi?

    Cordelia mi guarda sorpresa e io smetto immediatamente qualunque cosa stia facendo.
    Oddio sorrido davvero come un’ebete senza rendermene conto?
    E poi lo sento …
    Il sorriso che aleggia sulle mia labbra …
    E il mio pensiero va a lui …
    Alle sue mani …
    Alla sua bocca…
    E non mi sento sbagliata, non mi preoccupo di quello che è accaduto …
    Perché sono felice!
    Si, lo sono …
    Il mio cuore si gonfia di gioia ogni volta che lo intravedo passare nei corridoi …
    Che i nostri occhi s’incontrano …

    Mio fratello …
    Si, il mio eroe …
    E adesso lo sento ancora di più ..
    Sento che mi appartiene e io appartengo a lui …
    Non ho mai provato nulla del genere per nessuno e lo provo per lui …
    Lui che adoro …
    Che è mio …
    ◦Allora? Cosa succede? Racconta!
    ◦Niente … davvero …

    Faccio spallucce e raggiungo il tavolo della mensa …
    E il cuore comincia a tamburellare nel mio petto.
    Perché William è lì …
    Mi guarda e mi sorride …
    E io gli scivolo vicino … intreccio la mia mano alla sua sotto il tavolo e lo stringo forte …
    E’ questo ciò che ho desiderato per tutta la vita?
    Non lo so …
    Ma è questo ciò che desidero adesso …
    - Allora che facciamo stasera?

    Angel si rivolge a William e lui si muove nervoso sulla sedia.
    ◦Ho promesso a Buffy di darle ripetizioni.
    ◦Ma stasera al Bronze suonano dal vivo … non potreste fare domani?

    Guardo Cordelia che pende dalle sue labbra e annuisco.
    ◦Certo, studieremo domani …. Stasera facciamo baldoria!

    William mi guarda sorpreso … e io gli faccio l’occhiolino …
    Staremo comunque insieme è questo ciò che conta …

    Il Bronze come al solito è pieno di ragazzi …
    Vediamo Willow e il suo Oz seduti e li raggiungiamo …
    Ci sediamo con loro, sennò addio tavolo …
    William è diventato la mia ombra, non mi lascia neppure con lo sguardo … e io non so se sentirmi felice o preoccuparmi, che qualcuno veda cosa accade …
    Quello che c’è fra noi …
    E allora il dubbio mi assale …
    Guardo i ragazzi intorno a noi e vedo le coppiette …
    Si baciano, si abbracciano … e so che questo a me non accadrà …
    A noi non potrà mai succedere …
    E mi sento morire …
    Mi volto verso di lui, vedo i suoi occhi incupirsi e io abbasso lo sguardo …
    Oh William … che cosa abbiamo fatto?

    Quando rientriamo a casa … siamo silenziosi entrambi …
    Io non so che dire …
    Quei pensieri non riescono ad abbandonarmi …
    E ho paura …
    Una paura folle che qualcuno scopra che amo lui …
    Che mi sto innamorando di mio fratello …
    Salgo su in camera scioccata dalla rivelazione fatta a me stessa …
    Lo amo?
    E’ questo l’amore?
    E’ questo?
    E’ sentire il cuore in tumulto e non pensare ad altri che a lui?
    E’ vivere dei suoi sguardi e sperare ogni giorno di vederli?
    E’ volerlo con tutta l’anima?
    E’ questo?
    Io non lo so …
    E ho paura …
    Paura che tutto finisca e che tutto continui …
    Perché lui è William …
    È mio fratello …
    Il mio amore …
    La mia vita …

    La porta si apre …
    I miei occhi sono nei suoi e nulla ha più importanza …
    Niente pensieri …
    Niente paura …
    Solo io …
    E lui …
    Mi prende fra le sue braccia e io mi stringo al suo petto …
    Le sue labbra cercano le mie …
    Mi vogliono disperate …
    E io voglio lui allo steso modo …
    Passo le dita fra i suoi capelli e lo sento sospirare …
    Ti voglio William …
    Ti voglio per sempre …
    Ma cosa accadrà al nostro presente se continuerò a volerti?
    Cosa ne sarà di noi?



    Capitolo 15 (Manu)

    Le mie labbra sono subito sulle sue.
    La stingo a me come a non volerla lasciare mai.

    L’amo…
    L’amo come mai amerò nessun altra lo so…me lo sento.
    L’amo come nessun uomo amerà un altro essere umano.
    L’amo e l’amerò per sempre.

    Ci sediamo sul letto e ci fissiamo intensamente.
    - Non dobbiamo fare niente- bisbigliò accarezzandogli i capelli –Ho visto il tuo sguardo di stanotte, se ti senti male possiamo anche…-
    Mi mette un dito sulle labbra.
    - Ero solo pensierosa stasera- mi sorride e porta le mani alla mia camicia –Ho voglia che mi tocchi…che mi baci…che mi accarezzi- inizia a slacciarmi i bottoni tenendo gli occhi incollati ai miei –Ti prego William…toccami- sussurra.
    Abbasso la testa e unisco di nuovo le labbra alle sue. Le sue mani iniziano ad esplorarmi il petto.
    La mia pelle brucia sotto il suo tocco, come il resto di me.
    Quando ci separiamo io le sfilo la maglietta con un gesto veloce e la getto per la stanza.
    Non mi stanco mai di vedere il suo corpo.
    Sono due giorni che abbiamo iniziato a conoscerci intimamente e gia sono drogato della sua vita.
    - Lo tolgo?- gli domando con un sorriso.
    Lei annuisce e io glielo sfilo gettandolo anche questo per la stanza.
    Subito mi riempio le mani dei suoi seni e la vedo chiudere gli occhi.

    Magari stasera possiamo andare un po’ più avanti…

    Le faccio correre la zip della gonna, senza mai staccare gli occhi dai suoi.
    Basterebbe una sola parola e mi fermerei.
    Ma non dice niente, si limita a fissarmi con quei suoi occhi stupendi.
    Si alza in piedi e si sbarazza della gonna, deglutisco e la fisso intensamente.
    E lì davanti a me in tutta la sua gloriosa bellezza.
    Ogni volta che la vedo mi si ferma il respiro.
    E’ bella da togliere il fiato e mi sento quasi in soggezione e non degno di guardare tanta bellezza.
    Si avvicina a me ancheggiando e si ferma a pochi centimetri da me.
    Il mio sguardo è sul suo stomaco, alzò la testa e vedo i suoi occhi di un verde intenso da mettermi quasi paura.
    Improvvisamente si inginocchia davanti a me e spalanco gli occhi.
    - Buffy…cosa?- gli domandò senza fiato mentre lei porta le mani ai miei pantaloni.
    Non risponde mi fissa e intanto mi slaccia i bottoni.
    -Toglili- mi dice con un sussurro.
    Alzo il sedere e lei li afferra facendogli scivolare per i miei fianchi.
    Deglutisco a vuoto mentre lei prende in mano il mio sesso.
    Butto la testa all’indietro e gemo.

    Non ci credo…
    Non posso…
    Non riesco…

    Urlo quando sento qualcosa di morbido e umido avvolgermi la virilità.
    La fisso e rimango paralizzato.
    Questo è davvero troppo.

    Con questo gesto è come se volesse marchiare il territorio su di me.
    Chiudo gli occhi e gli passo la mano tra i capelli.
    - Buffy…non devi…- sussurro mentre lei intensifica il movimento –Ferma ti prego…-
    Alza lo sguardo e toglie la bocca da me.
    - Non…non ti piace?- dice mortificata, alzandosi in piedi.
    Spalanco gli occhi sconvolto.
    - Ma che dici?- le domando prendendole la mano –Non pensarci nemmeno- sussurro facendola sedere di fianco a me –Sei stupenda- le confesso.
    - Allora perché…-
    - Non mi devi provare nulla- le dico nascondendo la testa nel suo collo –Tu sei perfetta così. Non devi far niente di cui non ti senti pronta-
    La sento sorridere.
    -Tutto a suo tempo. Mi basta solo tenerti stretta e sono contento-
    Mi circonda con le braccia facendoci cadere all’indietro uno sopra l’altro.
    I suoi capelli mi inondano il petto, e la mia virilità le sfiora lo stomaco.
    -Io voglio provare tutto- mi confessa fissandomi –Tutto finché è con te-
    La guardo intensamente sorridendo.

    E muoio….

    Perché lei è la mia morte e la mia vita…
    Perché lei è il mio tutto e senza non potrei vivere…
    Perché lei è il mio amore e io l’amo…



    Capitolo 16 (Army)

    - Will, il campanello …

    Urlo dal bagno mentre sono sotto la doccia.
    Chi può essere?
    Mi avvolgo nell’accappatoio ed esco la testa fuori dalla porta.
    La voce di William mi arriva alle orecchie e sorrido ricordando la sera prima …
    Ho fatto una cosa che mai avrei creduto di fare …
    Mi tocco le labbra e sento ancora il sapore della sua virilità in bocca …
    Non credevo che lui fosse così buono …
    Così dolce …
    Così mio …
    ◦Oh … non dovevi farlo … mi sei mancato …

    Cecily …
    Sbarro gli occhi sentendo quella voce arcigna e sento un’ ira immane prendere il sopravvento su di me.
    Cosa diavolo ci fa qui?
    Corro in camera e indosso un abitino corto … velocemente …e con le ali ai piedi corro di sotto …
    Quando arrivo all’ultimo gradino …
    Mi blocco …
    Cecily, è in cucina con William e lo tocca …
    Ha le mani appoggiate al suo torace …
    La vedo continuare a sfiorare la sua maglietta nera …
    Vedo quel suo modo orribile di appiccicarsi a lui …
    E mi avvicino …
    ◦Mi manchi … mi manca il tuo corpo …

    Ancora una volta sbarro gli occhi …
    Maledetta … come osa venire qui?
    Vedo William voltarsi a guardarmi e allontanarla con una mossa …
    Lei si gira a guardarmi e per nulla imbarazzata, mi sorride e si riappiccica a lui …
    ◦Oh, Buffy, ci sei anche tu … non ti dispiace se ti rubo tuo fratello per un paio d’ore vero?

    E qui immagino di poter saltarle alla gola e ucciderla …
    William mi fissa …
    I nostri occhi s’incontrano e io abbasso il capo scontrosa …
    ◦Fate pure …

    Ringhio e torno sui miei passi …
    Con la coda dell’occhio vedo Cecily prendere William per mano e trascinarlo su per le scale.

    Nella nostra camera?
    Noooo ….
    Urla il mio cuore …
    ◦Cecily … aspetta …

    Lo sento dire …
    Ma lei non è facile da convincere …
    Lo trascina via e io mi sento morire …
    Guardo la scala vuota …
    La sento ridere …
    Quella risata che odio …
    E immagino loro due stesi sul mio letto …
    E lei che lo tocca … che lo manda in estasi come in non so fare …
    E mi salgono calde lacrime agli occhi …

    Stupido …
    Questo non te lo perdonerò …

    Esco di casa come un fulmine …
    Non voglio sentire …
    Non voglio ascoltare le loro voci …
    Come ha potuto farmi questo?
    Come?

    Cammino per due ore senza meta e quando vedo il tramonto sorprendermi … mi volto e torno verso casa…
    A quest’ora avranno finito …
    A quest’ ora lei avrà avuto ciò che voleva e sarà andata via …
    Una lacrima mi riga il viso e io l’asciugo subito …
    L’immagine di quella sera torna alla mia mente e rabbrividisco …
    Mi tappo le orecchie con le mani e scuoto il capo …
    Non devo pensare…
    Non devo immaginare …
    ◦Buffy …

    Una voce alle mie spalle mi sorprende e mi volto sorpresa.
    ◦Ben!

    Il ragazzo mi sorride e si affaccia dal finestrino della sua auto.
    Ben … il mio ex compagno di classe …
    ◦Ben … oddio … ciao …

    Lui scende e mi si avvicina prendendomi subito tra le braccia.
    ◦Sapevo che eri tu … non potevo sbagliarmi …

    Ricambio l’abbraccio e poi lo fisso e gli sorrido.
    Sono proprio felice di rivederlo …
    Mi racconta che è appena tornato in città …
    Anni addietro si era trasferito per il lavoro del padre …
    ◦Ma adesso sono qui …

    Mi dice felice.
    Io ricambio il sorriso e lo guardo.
    Non è cambiato per niente … cresciuto forse … ma il suo viso è sempre dolce e gentile.
    ◦Andiamo ti accompagno a casa …

    Mi prende per mano e mi fa salire sulla sua auto sportiva …
    Quando arriviamo davanti casa mia, si gira a guardarmi e io arrossisco …
    ◦Mi piacerebbe rivederti … posso chiamarti?

    Annuisco sorpresa e lui si china e mi da un bacio sulla guancia per salutarmi.
    Sulla porta lo saluto con la mano e gli sorrido.
    Ben …
    Sono contenta di averlo rivisto …
    Penso contenta …

    Entro in casa dimenticandomi di ciò che è accaduto oggi col sorriso sulle labbra …
    Ma non faccio neppure un passo, che due mani e due occhi furenti mi bloccano il passo …
    William mi scaraventa contro il muro e io tremo di paura.
    ◦Dove diavolo sei stata? Chi era?

    Lo guardo.
    Vedo la sua furia e allora la rabbia prende anche me …
    ◦Cosa t’importa tu avevi da fare, no?

    Mi stringe le spalle e io gemo di dolore.
    ◦Lasciami mi fai male …

    A quelle parole lui sembra scuotersi e mi lascia andare …
    Ma non lascia mai i miei occhi.
    ◦Con chi diavolo eri?

    Ringhia furioso.
    Io volto il viso e faccio spallucce.
    ◦Non sono affari tuoi …
    ◦Cosa?
    ◦Hai capito bene …

    William mi si avvicina pericolosamente …
    ◦Te lo chiedo per l’ultima volta Buffy … chi era?

    Impaurita lo fisso e sento le lacrime sputare sui miei occhi.
    ◦E io te lo ripeto … non sono affari tuoi … pensa alla tua Cecily piuttosto …

    Lo sposto spingendolo e corro verso la nostra camera, ma non faccio neppure in tempo ad entrare …

    William mi prende per la vita gettandomi contro la porta e si avventa subito sulla mia bocca …
    Le sue labbra sono dure e fanno male …
    Ma qualcosa in me si risveglia …
    Una passione forte… struggente …
    Mi appiattisco contro il legno freddo e sento le sue mani sul mio corpo …
    Mi alza il vestito e io ricordo improvvisamente di essere nuda…
    Per scappare di casa, non ho indossato niente …
    William sbarra gli occhi e con un ringhio soffocato mette le mani sul mio sedere …
    Mi stringe forte alzandomi verso il suo viso …
    ◦Vuoi il gioco pesante? Beh l’avrai …
    ◦William … no …

    Le mie parole vengono fermate dalle sue labbra …
    Sento il legno ruvido della porta alle mie spalle e non riesco a non ricambiare quel bacio …
    E’ rude e inferocito, ma io lo voglio …
    Voglio che mi tocchi…
    Che mi baci …
    Che cancelli l’odore di lei dal suo corpo …
    William scende a prendere un mio capezzolo in bocca e succhia con avidità …
    Mi sento urlare e gemere …
    E in un’ attimo mi ritrovo stesa sul mio letto …
    Con lui fra le gambe …
    Vedo scendere il suo viso in basso …
    Tracciare una scia con la lingua …
    E raggiungere il centro della mia femminilità …
    Sento la sua bocca umida che mi avviluppa e urlo di piacere che diventa quasi un dolore fisico …
    E poi mi volto inarcandomi sul letto …

    E sbarro gli occhi …
    Una doccia gelata sembra essermi caduta sulla testa …
    Mi immobilizzo …
    Perdo ogni segno di ragionamento …
    E gli urlo di fermarsi …
    Mi contorco sotto di lui e urlo disperata, mentre le lacrime bagnano il materasso …

    E il mio sguardo si fissa in terra … dove un paio di slip che non sono mie giacciono …
    William si ferma sconvolto e punta il mio sguardo …
    Io mi ritiro in un angolo e fisso quegli slip ….

    William alza una mano verso di me e io mi faccio indietro scuotendo il capo con forza tra le lacrime …
    ◦Buffy …
    ◦Va via …

    Gli urlo senza riuscire a guardarlo …

    Come ha potuto farlo?
    Come ha potuto stare con lei e poi venire da me?
    Come?

    Singhiozzo e il mio corpo è scosso dal freddo … un freddo che proviene da dentro …
    Dal profondo della mia anima ferita …



    Capitolo 17 (Manu)

    La fisso e la vedo singhiozzare disperata, chiudo gli occhi.
    - Buffy…non è successo niente- sussurro.
    -Non ti credo!- urla –Vattene! Vattene!- dice disperata.
    Da vigliacco che sono, dopo avergli dato un’ultima occhiata esco dalla stanza e la lascio sola.
    Subito mi precipito fuori dai casa, con le lacrime che mi rigano il volto.
    Da quando mi sono innamorato di lei non faccio altro che piangere come un bambino.
    Ma mi è inevitabile…
    Quando si arrabbia con me io muoio….

    Cammino per le via della città come un fantasma.

    Vorrei poter sfogare la mia rabbia con qualcuno.
    Vorrei che Cecily finisse all’inferno.

    Come si è permessa di farmi questo?
    Come ho potuto permettere che mi facesse diventare un traditore hai suoi occhi?
    Come ho potuto farla entrare in casa?
    Il suo unico scopo era quello di separarci…
    Me lo sento…
    Lei ha capito e vuole distruggere il mio amore…
    Non ci riuscirà, glielo impedirò.
    Ma ora ho bisogno di parlare con qualcuno.



    Busso alla porta e aspetto che Willow mi venga ad aprire.
    Non me la sentivo di andare da Angel, ho bisogno di qualcuno che sappia tutta la verità.
    Willow mi apre la porta con un sorriso, ma appena mi vede diventa seria.
    Quello che è successo in mensa, le parole di Cecily hanno ferito anche lei.
    Non dico niente, mi limito a fissarla con le lacrime che mi scorrono lungo le guance.
    I suoi occhi si addolciscono e apre le braccia.
    Immediatamente mi ci rifugio cominciando a singhiozzare.

    Aiutami Willow…
    Sono disperato…
    Non so più che fare…
    Questo amore mi sta distruggendo…
    Distrugge il mio cuore e la mia anima…
    Facendomi rimanere vuoto…
    Ma non posso smettere di amarla, so che potrei morire…già il pensiero mi svuota…

    -Ssshh- mi sussurra la mia amica nell’orecchio –Raccontami cos’è successo-
    Prendendomi per mani mi porta in salotto e mi fa sedere sul divano.
    Con il corpo ancora scosso dai singhiozzi, le racconto l’accaduto.
    Non mi dice niente, mi tiene soltanto stretto a se e mi sussurra parole nei capelli.

    Willow sei il mio angelo…
    Non saprei come fare senza di te….
    Solo tu riesci a farmi sentire bene…capito…apprezzato…
    -Aiutami Willow - singhiozzo stringendola forte a me –Aiutami a sistemare le cose- urlo.



    Entro in casa che è tutto buio e silenzioso.
    Sono rimasto quasi un’ora e mezza tra le braccia della mia amica.
    Alla fine quando mi sono calmato mi ha convinto a tornare a casa per sistemare tutto.
    Per dirle la verità e far smettere i nostri cuori di sanguinare all’unisono.
    Perché lo so…
    Il suo cuore sta sanguinando…
    Lo sento…
    Sento il suo battito nelle mie orecchie, perché siamo collegati da un filo che nessuno spezzerà mai.
    E ora il mio compito e quello di tappare i buchi che ho causato con la mia impulsività.

    Mi passo le mani sul viso stanco.
    Non ho più lacrime da versare, tutto il mio essere è svuotato.
    Ho solo bisogno di vedere il sorriso di Buffy per riprendermi.

    Mi sorriderà ancora?
    La sentirò di nuovo ridere?
    Mi sorriderà ancora?

    Con tutte queste domande che mi frullano nella testa, mi dirigo verso la nostra stanza.
    Apro la porta lentamente e la vedo…
    Stesa sul suo letto…
    Quel letto che solo la sera prima è stato testimone della nostra passione…
    Che è stato testimone dell’amore che provo per lei.
    Quando sente la porta aprirsi non si volta nemmeno.
    Io lentamente mi avvicino e mi siedo affianco a lei.
    - Buffy…- sussurro piano con voce rotta.

    Se mi respingerà smetterò di vivere.
    Perché tutto il mio essere vive soltanto per stare con lei.

    -Cosa vuoi?- bisbiglia con la testa nel cuscino senza nemmeno degnarsi di guardarmi.
    -Chiederti scusa- dico semplicemente.
    -Non le voglio- ribatte lei secca alzandosi a sedere –Non c’è niente che puoi fare-
    -Non ho fatto quello che pensi- le dico fissandola intensamente –Non avrei potuto toccarla dopo aver assaggiato le tue labbra e la assaporato la tua pelle-
    Abbassa lo sguardo e sussurra –E le mutandine?-
    -Voleva farlo con me, lo ammetto. Ma l’ho rifiutata e cacciata- dico piano –Quanto non ti ho visto sono impazzito e quando…quello ti ha riaccompagnato a casa sono morto di gelosia-
    -Era solo un mio vecchio amico- si giustifica sempre con lo sguardo basso.
    -Lo so, mi dispiace tanto- mi scuso senza azzardarmi a toccarla –Sono solo uno stupido geloso…non avrei dovuto perdere il controllo-
    Rimaniamo in silenzio alcuni minuti e io fisso l’orologio appeso al muro.
    E’ ora di cena, sarà meglio se preparo qualcosa da mangiare.
    -Vado a preparare la cena- le dico alzandomi in piedi –Ancora scusa, Buffy. Non lo farò più te lo prometto- dico prima di uscire dalla stanza, chiudendomi la porta alle spalle.



    Capitolo 18 (Army)

    Guardo la porta che adesso ci divide e abbasso gli occhi.
    “Ancora scusa, Buffy. Non lo farò più te lo prometto …”
    Gli occhi mi si riempiono di lacrime e allora mi alzo in piedi e corro spedita …
    Appena sono nel corridoio William si volta di scatto e io mi fermo a guardarlo.
    Ha gli occhi rossi e gonfi e io mi sento in colpa …
    So quanto è sensibile …
    So che non mi avrebbe mai fatto del male di sua spontanea volontà …
    E allora in uno slancio gli corro fra le braccia e singhiozzando lo stringo forte a me …

    Dapprima lui resta di sasso …
    Poi sento le sue forti braccia stringermi …
    Sento la sua disperazione …
    ◦Mi dispiace …

    Sussurra sulla mia testa …
    ◦Ho sbagliato tutto .. ti sto solo facendo del male …

    La sua voce rotta e tremolante mi fa alzare il capo con gli occhi sbarrati …
    ◦No … no …

    Scuoto il capo con decisione e vedo la tristezza sul suo viso …
    Le mie mani arrivano fino al suo viso e scuotendo il capo con vigore lo guardo negli occhi …
    ◦No, Will è solo colpa mia … sono una ragazzina stupida …

    Lui mi guarda scioccato …
    Io continuo a scuotere il capo scossa dai singhiozzi e lo vedo serrare la mascella.
    Poi le sue mani prendono a coppa il mio viso e si avvicina con le labbra alle mie …
    ◦Non piangere …

    Mi sussurra.
    Io annuisco tremante e lo tiro dalla maglietta spaventata che possa andare via, lasciarmi …
    E capisco che è davvero così …

    Sono terrorizzata …
    Al solo pensiero che lui si allontani da me …
    Che io non possa più guardare i suoi occhi …. Mi sento disperata …
    ◦Promettimi … promettimi che non mi lascerai mai Will … mai …

    Sussurro piena d’ansia …
    Lui sbarra gli occhi e il suo sguardo diviene dolce …
    ◦Potrei mai farlo?

    Mi dice sorridendomi …
    E allora sorrido anch’io …
    E lo stringo di nuovo …
    Perché lui è tutto per me …
    Tutto ciò che non sapevo di desiderare …
    Ma che desidero con tutta l’anima ….

    Si allontana un po’ e poi cerca qualcosa in tasca …
    Esce un foglio spiegazzato e me lo da in modo solenne, quasi con vergogna …
    E io so già cos’è …
    E’ uno dei suoi capolavori …
    Quando lo apro però …
    Rimango stupefatta …
    Piacevolmente stupefatta da tanta perfezione …

    Sono io …
    E’ il mio viso … mentre sorrido …
    E allora le lacrime mi salgono di nuovo agli occhi …
    Mi avvicino e piano …
    Con tutta la dolcezza che posso provare per lui …
    Mi avvicino alle sue labbra e lo bacio …
    William si lascia baciare e poi quando mi stacco mi sorride e mi prende per mano ….
    ◦Andiamo signorina … devi mangiare qualcosa …



    Quella notte non ho lasciato che andasse via dal mio fianco …
    Mi ha tenuta stretta tutta la notte, accarezzandomi i capelli e sussurrandomi parole che nel sonno sono state per me incomprensibili, ma che mi hanno cullato e tranquillizzato …
    ◦Ciao …

    Mi volto nel sentire la voce di Willow.
    Le sorrido e lei fa lo stesso.
    ◦Come va?

    Mi chiede.
    Io la guardo sorpresa e poi sorrido di nuovo.
    ◦Bene, Willow … e a te?

    Lei mi fissa per qualche secondo e poi cambia espressione.
    ◦Oh al solito … volevo invitarti a casa mia questo sabato …
    ◦Ah si? come mai?
    ◦Do una festicciola per Oz … fa il compleanno …
    ◦Allora ci sarò …

    Sorrido alla rossa contenta.
    Lei ricambia il mio sorrido e prima di andare, mi guarda …
    ◦Oh … a tuo fratello l’ho già detto …

    La saluto con la mano e subito mi viene in mente una bella giornata da passare con William fuori casa.
    Andremo a comperare il regalo per Oz … e così usciremo e ci rilasseremo …

    Ma questa volta voglio che sia speciale …
    E’ la nostra prima uscita e voglio andare lontano …
    Dove nessuno ci conosce, dove posso prenderlo per mano e non sentirmi sporca …
    Dove nessuno sa che amo il mio eroe …
    Dove nessuno sa che amo disperatamente e con tutto il mio cuore … lui …
    Mio fratello!



    Capitolo 19 (Manu)

    Camminiamo mano nella mano nel centro commerciale di Los Angeles.
    Quando mi ha detto che dovevamo andare a comprare il regalo per Oz e ha proposto Los Angeles.
    C’è mancato poco che la baciassi nel corridoio.
    Dopo scuola siamo tornati a casa, appena sorpassata la porta ho unito la bocca alla sua, mentre la felicità m’invadeva.

    Un giorno solo noi due fuori…
    Dove nessuno ci conosce.
    Dove potrò baciarla in pubblico come fanno tutte le coppie.
    Dove posso comprarle un gelato e stringerla a me mentre lo mangia, senza sentirmi sbagliato.

    Dopo il bacio, siamo corsi in camera e ci siamo cambiati.
    Mamma e papà non sono ancora tornati, quindi ho deciso che mangeremo fuori.
    Ho voglia di passare una serata solo noi due.

    Nessuno in giro…
    Nessun rimpianto…
    Nessuna colpa…

    Solo io e lei, due cuori e due anime unite per sempre.

    Sono ore ormai che giriamo per il centro commerciale e non abbiamo ancora trovato uno straccio di regalo.
    Che cosa regalare ad un ragazzo che conosci appena?
    Ad un ragazzo al quale vai alla sua festa soltanto perché conosci la sua fidanzata?
    Sbuffando continuo a guardarmi in giro, senza veder nulla di interessante.
    -Che c’è?- mi domanda Buffy guardandomi.
    -Non riusciamo a trovare un cavolo di regalo buono- le faccio notare.
    Lei alza le spalle e continua a camminare guardandosi in giro.
    -Che dici? Andiamo sul classico?-
    Alzo un sopracciglio in cerca di spiegazioni –Tipo?-
    -Non so una maglietta, un maglione-
    Sospiro e mi immobilizzo quando vedo un negozio di magliette.
    -Okay aggiudicato! Una maglietta! Così ci togliamo il pensiero-
    La trascino verso il negozio con l’intenzione di comprare qualsiasi cosa, basta che sia una maglietta.



    Un’ora dopo ringraziando il cielo, usciamo con un sacchetto con dentro un pacchetto regalo.
    Sono soddisfatto.
    Ci siamo comportati come una vera coppia.
    Abbiamo litigato su cosa scegliere e lei ha messo il muso, finchè non ho ceduto accettando quello che voleva lei.
    Ho pagato io e abbiamo comprato anche un bigliettino d’auguri firmato da entrambi.
    -Hai fame?- le domando unendo subito la mano nella sua.
    -Un po’-
    -Che ne dici di cibo e poi un cinema?-
    La vedo voltarsi a guardarmi con gli occhi spalancati, le sorrido e le accarezzo una guancia.
    -Voglio questa serata tutta per noi-
    -Accetto la proposta- mi dice sorridendo poi avvolge le mani intorno alla mia vita e appoggia la testa sulla mia spalla.
    Sospiro felice appoggiando il mento sulla sua fronte e ricominciamo a camminare.
    -Che mangiamo un panino?- le domando, mentre scorriamo per i locali del centro commerciale.
    -Si- rispose subito lei –Voglio tenermi leggera, mi devo abbuffare di pop-corn poi- ridacchia mentre io sorrido.

    Alcuni minuti dopo siamo seduti in un locale a mangiare un gustoso panino.
    Decidiamo cosa andare a vedere e mangiamo in fretta per paura che il film inizi.
    Mentre camminiamo per andare alla macchina, lei comincia a parlarmi del ballo di homecoming, e mi rattristo.

    Non c’è la posso portare io…
    Chissà con chi ci andrà…
    Probabilmente io rimarrò a casa…
    Non potrei sopportare di vederla tra le braccia di un altro ragazzo…
    Mentre balla con lui…
    Mentre lui le porta da bere…



    Arriviamo al cinema in orario e io scaccio quei pensieri.
    Non è il caso di farsi abbattere in quella serata.
    E’ tutta per noi.

    Arriviamo alla cassa e subito pago due biglietti per The butterfly effect.
    So per certo che avrà paura e lasceremo il film a metà, ma ha insistito e come al solito non ho saputo resistere.
    Prendiamo posto in fondo mentre lei sorride soddisfatta al suo cesto super di pop-corn e alla sua coca media, mi chiedo come faccia a mangiare ancora.
    Le luci si spengo e io subito l’abbraccio.
    Mentre lei comincia a fare commenti sul protagonista dicendo che è veramente bello e cose del genere.

    Se continua così stasera quando torneremo a casa la dovrò punire…



    Capitolo 20

    (Buffy)

    Siamo a casa …

    Passare la giornata come due fidanzatini mi ha fatto sentire felice … diversa …
    Sento nel mio stomaco le farfalle …
    Quella leggerezza che mai ho sentito prima …
    E mentre lo guardo il mio cuore vola … libero …
    Lo amo …
    Sono irrimediabilmente innamorata di lui …
    Dei suoi occhi dolci …
    Del suo sorriso …
    Del suo modo di parlarmi e del suo modo di stringermi …
    Non avrei mai immaginato che tutto ciò sarebbe mai accaduto …
    Nei miei più intimi pensieri non ho mai creduto potesse succedere …
    Ma è così …
    Un bel giorno non ho più visto “mio fratello” ho visto solo colui che amo e che sempre amerò …
    E voglio essere sua … per sempre …

    E allora decido …
    Voglio essere sua… anima e corpo e voglio dirgli che lo amo … e sentirmi felice …
    Felice come adesso, mentre vedo i suoi occhi sorridenti …
    E non pensare più a nulla tranne che noi …

    E allora lo prendo per mano …
    William mi sorride e io rimango seria … voglio che senta ciò che provo, che lo senta davvero …
    Gli sfioro le labbra con un bacio e poi lo guardo …
    ◦Ti amo William …

    Il mio è un sussurro roco …
    Gli sorrido e poi sfilandomi la maglietta dalla testa lo guardo ancora.
    Lui ha gli occhi sbarrati e mi fissa incessantemente.
    Mi tolgo anche i jeans e rimango mezza nuda davanti a lui …
    Voglio che mi veda e senta ciò che provo …
    Mi avvicino piano, mentre lui ancora mi guarda stupefatto e avvicino la sua mano al mio cuore … il mio cuore che batte forte e che spezza l’aria …

    (William)

    Sento il suo cuore sotto il mio palmo che batte furiosamente.
    E mi sento mancare l’aria…
    Non posso credere hai miei occhi…
    Buffy si è spogliata… beh in questo non c’è niente di strano dato quello che abbiamo fatto in questi giorni…
    La cosa che mi sconvolge è la luce nei suoi occhi…

    E’ pronta…
    E’ pronta a fare…

    Non riesco nemmeno a pensarlo…
    Lei mi fissa con un sorriso e mi prende la mano nella sua.
    La stringo e mi faccio portare al letto.
    Ci sediamo e lei mi bacia dolcemente, portandomi le mani al suo seno.
    - Spogliami…- mi sussurra sulle labbra e io come un automa le slaccio il reggiseno.
    - Non dovremo…- mi scappa mentre faccio correre le mie mani su tutta la sua schiena.
    - E chi lo dice?- mi risponde lei con un sorriso.
    Sorrido anch’io e mi chino sul suo seno.



    (Buffy)

    - Oh …
    Il contatto della sua bocca mi fa rabbrividire di piacere …
    Oddio quanto lo desidero …
    Quando voglio sentire le sue mani su di me…
    Il mio capezzolo si tende sotto la sua lingua e io lo stringo vicino …
    Sento il suo respiro farsi affannato e quando alza lo sguardo io ne rimango incantata…
    Appoggia le labbra sulle mie e io ricambio il bacio …
    Ci stacchiamo solo per riprendere aria …
    E allora il mio cuore esplode …
    Mi sento come se volassi …
    - Ti amo …
    Sussurro dolcemente mentre si avvicina ancora a me …
    E vedo i suoi occhi allargarsi …
    Diventare da blu a neri come la pece …
    Trattiene il respiro e mi guarda ossessivamente …
    - Ti amo ...
    Ripeto con un sussurro …
    Devo dirglielo, deve capire e sentire cosa io provo …
    Vorrei poterlo urlare al mondo intero …
    Dire che lui è mio e che io sarò sempre sua … sempre ….

    (William)

    - Ti amo- mi ripete in un sussurro.
    E il mio cuore mi salta in gola.

    Mia ama…
    Mi ama come io amo lei…

    La fisso negli occhi e sorrido.
    ◦Ti amo anch’io. Da morire- le confesso unendo dolcemente la bocca alla sua.

    Ci baciamo con disperazione e lei porta subito le mani ai miei pantaloni.
    Mi slaccia la cintura velocemente e infila la mano.
    ◦Oh piccola…- mormoro appoggiando la fronte contro la sua –Che cosa mi fai?- sussurro.

    Non risponde concentrandosi su quello che sta facendo.
    ◦Farai l’amore con me, William?- mi domanda guardandomi fisso negli occhi.



    (Buffy)

    I suoi occhi diventano subito famelici e la sua bocca si abbatte sulla mia ….
    Ricado indietro sul letto e sospiro beata…
    Sento il suo corpo fremere …
    Contro di me … contro il mio cuore …
    Sento le sue mani sui miei seni e poi scendere al centro del mio piacere …
    Mi tocca così profondamente e così dolcemente che mi sento urlare come se fossi in un altro mondo …
    Le sue dita arrivano al mio monte e io innalzo la schiena contro di lui sentendo la forza della sua virilità e il suo desiderio e lo sfioro con le dita…
    È così forte …
    Così pieno …
    Lo sento fremere al mio tocco e sorrido …
    Perché è ciò che anch’io provo …
    Fremo di piacere e di eccitazione …
    ◦Ti voglio …

    Sussurro al suo orecchio leccandolo e lui mi tira indietro la testa per i capelli …
    Mi sorride …
    Sembra diverso, quasi diabolico… e poi piano scivola tra le mie gambe …
    ◦Non posso più aspettare …

    Dice …
    E io trattengo il respiro …
    Anch’io …
    Non posso e non voglio più ….

    (Manu)

    Con una gentile spinta entro dentro di lei e la vedo chiudere gli occhi e stringere i denti…
    - Adesso passa- le sussurro sulle labbra, fermandomi immediatamente nella mia posizione.
    - M-mi fido di te…- dice tra i denti.
    Stringo gli occhi pregando di non farle più provare dolore.
    Per aiutarla abbasso la testa catturandole un capezzolo nella mia bocca, almeno la distraggo.
    La sento ansimare e piano piano comincio a muovermi dentro di lei.

    Ed è bellissimo…

    I suoi occhi chiusi, i suoi capelli sparsi sul cuscino, le labbra semi aperte…
    Sto diventando pazzo, i suoi lamenti sono come musica per me.
    ◦Va meglio?- le domando cercando di moderare il ritmo.

    Annuisce furiosamente stringendomi le gambe alla vita, invitandomi a penetrarla più a fondo.
    Appoggio le mani ai lati della sua testa per sorreggermi e guardarla bene negli occhi.

    La sensazione del suo corpo contro il mio è meravigliosa…
    Riesco a sentire il suo respiro da qui…

    Apre gli occhi e mi fissa intensamente.
    ◦Ti amo- sussurro spingendo dentro di lei.



    (Army)

    Lo sento dentro …
    Ogni parte di me lo sente …
    Ansimo e mi stringo a lui …
    E’ così bello …
    Così giusto …
    ◦Ti amo …

    Quel sussurro disperato mi arriva al cuore …. E la sua ultima spinta è qualcosa che mai potrò scordare …
    Urlo il suo nome in estasi e affondo le unghie sulla sua schiena …
    Lo sento sospirare e contrarre i muscoli del corpo nello stesso istante …
    Poi si accascia su di me e si perde nell’incavo del mio collo…
    ◦Ti amo anch’io William …

    Lo sento sorridere piano …. Felice … come lo sono io …

    (Manu)

    Rotolo di fianco e subito l’abbraccio.
    Mi sento così bene, così in pace…
    E’ il momento più felice di tutta la mia vita…
    Non lo dimenticherò mai … è impresso a fuoco nel mio cuore…
    Come il suo nome…

    Dentro di me si legge solo un nome…

    Buffy!

    E rimarrà lì fino alla fine del tempo…

    - Tutto bene?- le chiedo nascondendo la testa nel suo collo.
    - Mai stata meglio- la sento sorridere.
    - Bene- ridacchio felice, mentre il mio cuore è in tumulto.



    Che abbiamo fatto?
    So che è sbagliato, ma allora perché lo sento così giusto?

    Dobbiamo parlare, lo so…
    Ma ora non è proprio il momento, più avanti.
    Ora voglio godermi lo stare tra le sue braccia.



    – Dormiamo?- le domando in un sussurro appoggiando la bocca sulla sua fronte.
    - Si- sospira –Sono stanca è stata una giornata faticosa. Ma il finale rimarrà sempre nel mio cuore-
    Sorrido e chiudo gli occhi, questa è la nostra serata.
    Non devo rovinarla con pensieri cattivi.



    Capitolo 21 (Army)

    La luce del sole riscalda le mie gambe …
    Apro gli occhi stiracchiandomi e un flashback mi fa tornare tutto alla mente …
    Guardo giù e vedo i suoi piedi intrecciati ai miei …
    La nostra nudità avvinghiata …
    La sua mano appoggiata al mio fianco …
    E sorrido …
    Mi volto piano per non svegliarlo e lo guardo …
    Oddio com’è bello!
    Sembra un’ angelo …
    Il mio angelo …

    Ancora mi chiedo come sia potuto accadere tutto questo …
    Come io abbia fatto ad innamorarmi di lui …
    Come non mi si mai accorta dell’amore che avevo dentro …

    Mi avvicino al suo viso e gli bacio la punta del naso …
    ◦Ti amo …

    Sussurro sulle sue labbra e allora i suoi occhi si aprono e il suo sorriso mi riscalda all’istante …
    Sento le sue braccia stringermi e mi faccio cullare dal suo calore …
    Perché è questo tutto ciò che voglio …
    Stare qui, con lui, per sempre …

    La mattina a scuola passa velocemente …
    Cordy non c’è è malata e io a mensa mi ritrovo sola con Angel e William e coi loro discorsi di sport …
    Ma sono felice …
    Mi basta stare qui ad osservarlo e tutto si colora di bello …
    ◦Hey tesoro …

    La voce di Cecily, mi fa accapponare la pelle.
    In un secondo si è avvicinata e seduta sulle sue ginocchia.
    William sbarra gli occhi e mi fissa e io sono costretta a voltarmi di lato per non far capire cosa provo.
    ◦Sai che non è carino… sedurre una ragazza e poi sparire, Will!
    ◦Cecily, smettila …
    ◦Oh ti prego non fare così … voglio solo che ci vediamo …

    Mi giro tenendo le mani strette a pugno e li guardo.
    Lei ha le braccia intorno al suo collo e questo mi fa star male.
    Poi William si alza e si allontana, mentre Angel sghignazza.
    Fisso Angel con odio puro e lui mi guarda sorpreso.
    Ma in fondo cosa c’entra lui?
    E’ meglio andare in classe …
    ◦Ti ho detto l’altra volta che non ho intenzione di uscire con te …
    ◦E io ti ho detto che non mollerò facilmente …

    Oddio come odio quella voce squittente!
    La mia camminata si fa più veloce e quando entro in classe non c’è nessuno …
    Meno male …
    Ho bisogno di calmarmi e ho bisogno di piangere …

    Perché io non potrò mai fare ciò che lei ha fatto …
    Perché io sarò sempre e solo sua sorella …
    Perché non ho il diritto di pretenderlo agli occhi del mondo …

    Una lacrima mi riga il viso e appoggio la testa sulle braccia …
    Il un solo secondo tutta la mia felicità è stata spazzata via e mi sento svuotata …
    Vorrei poter parlare con qualcuno …
    Sfogarmi …
    Ma chi potrebbe capire?
    ◦Mi dispiace …

    La sua voce interrompe i miei pensieri.
    Alzo la testa e lo guardo con le lacrime agli occhi …
    Mi si avvicina e si siede accanto a me.
    ◦Non è stata colpa tua …

    Dico sincera.
    Lo so che non lo è …
    Ma questo non cambia le cose …
    Io non posso toccarti …
    Non posso amarti …
    Non potrò mai …

    La sua mano si appoggia sulla mia e appena sentiamo delle voci la ritira e si alza imbarazzato …
    Lo guardo…
    I nostri occhi e la nostra tristezza s’incontrano e allora sento il peso della realtà farsi strada in me …

    Quando torniamo a casa … lo facciamo in silenzio …
    E appena apriamo la porta …
    Un’altra realtà ci crolla addosso…
    Mamma e papà … sono tornati …



    Capitolo 22 (Manu)

    Mamma e papà…sono tornati…
    Il cuore mi si stringe.
    Ora che sono qui le cose saranno molto diverse.

    Niente più baci in casa…
    Niente baci a scuola…

    E’ una tortura!

    - Come sono andati questi giorni?- ci domanda nostra madre.
    - Bene- sussurra Buffy con gli occhi bassi –Scusate ma devo fare un sacco di compiti- si conceda andando a passo spedito verso la sua stanza.
    Stringo la mascella e volto lo sguardo verso i miei genitori che si sono seduti sul divano.
    - Sei sicuro che Buffy stia bene?- mi domanda preoccupato mio padre guardando verso le scale.
    - Si- rispondo subito – Di questi tempi è molto sotto pressione, molte interrogazioni e compiti in classe-
    - Ah capisco- dice con un sorriso – Che dite stasera facciamo una cena speciale per il nostro ritorno?-
    - Si, perché no- dico senza entusiasmo –Scusate anche me…devo studiare molto per domani- e senza dire un’altra parola salgo le scale lentamente.

    Il mio cuore pesa come un macigno.
    Ora che sono tornati tutto sarà diverso.
    Non che non sia felice…
    Ma così non potrò toccarla…
    Non potrò stringerla a me e al mio cuore…

    Entro nella stanza e la vedo seduta alla scrivania con i libri aperti.
    Sta ripetendo qualcosa ad occhi chiusi, mentre delle lacrime gli sfuggono dalle ciglia.
    Sospiro e chiudo a chiave la porta dietro di me.
    La vedo sobbalzare e voltare lo sguardo verso di me.

    - Mi dispiace- mormoro di nuovo pieno di colpa.
    - Non è colpa tua… infondo dovevo saperlo- sorride amaramente tornando con lo sguardo al suo libro.
    Mi gratto il retro della testa e mi vado a sedere sul suo letto.
    Non mi degna nemmeno di uno sguardo e io mi stendo chiudendo gli occhi.

    Questa situazione è così assurda…
    Il giorno prima a quest’ora, eravamo nel centro commerciale e ci tenevamo per mano…
    Ora sembriamo due estranei…
    Non mi parla nemmeno..
    La vita è così ingiusta…

    Mi porto le mani alla faccia e cerco di organizzare le idee.
    Sto per farlo quando sento qualcosa sui pantaloni…
    Immediatamente apro gli occhi e vedo Buffy slacciarmi i pantaloni.
    Rimango di sasso a fissarla mentre me lì abbassa per le gambe.

    - Buffy…cosa?- gli domandò allibito.
    Subito mi sale sul corpo e mi metto un dito sulle labbra.
    - Sshh, voglio soltanto sentirti…- sussurra prima di tirarmi la maglietta da sopra la testa.
    - Ma…ma i nostri genitori…- cerco di protestare.
    - Dimenticali- mi impone e rimango sconvolto.
    Da quando Buffy è così impulsiva?!

    Mi sfila la maglietta da sopra la testa e subito si butta sul mio petto, riempiendomi di baci.
    Butto la testa all’indietro sentendo quelle labbra calde sulla mia pelle.
    La vedo percorrere un sentiero che va dal mio stomaco al mio…
    Non vorrà mica…

    - Buffy…- dico piano, ma il respiro mi si blocca in gola quando la sento accogliermi dentro la sua calda bocca.
    Mi mordo le labbra per non gemere, mentre il suo fuoco mi fa sciogliere.
    La fisso negli occhi e vedo una fame che non ho mai visto…

    Mi vuole divorare…
    Mangiarmi…
    Farmi capire che sono suo…
    Non devi dimostrarmelo così amore…
    Io sono tuo…
    Lo sarò per sempre lo sai…

    Sento tra le mie labbra il sapore acre del sangue…
    Ho morso talmente forte che non mi sono accorto di averle fatte sanguinare.

    - Buffy…basta…- sussurro cercando di fermarla ma ormai è troppo tardi…
    La sento gemere mentre quello che provo in quel momento la inonda…
    La inonda…
    Come la pioggia quando inonda una regione secca…



    Dopo cena mi sono ritirato nella mia stanza quasi subito…
    Buffy non mi ha fissato molto dopo quell’episodio nella nostra stanza.
    Credo di essere senza cuore…
    E’ scappata subito dopo aver commesso il fatto e non si è fatta vedere sino a cena.

    Ora sono nel mio letto e fisso il soffitto.
    La luce è spenta e tutto è silenzioso.
    Sto aspettando che venga a letto…

    Voglio abbracciarla…
    Voglio baciarla…
    Voglio coccolarla…
    Voglio dirle che la amo più della mia stessa vita…

    Sento la porta aprirsi e la luce del corridoio inondare la stanza.
    - Buonanotte Buffy- sento dire da nostra madre prima che chiuda la porta.

    Santo cielo mi sono dimenticato dei nostri genitori!

    Okay, cambio di programma…

    Niente baci…
    Niente coccole…
    Niente dirle che la amo…

    La sento mettersi sotto le coperta e il mio corpo si tende verso la scaletta…

    No!
    Non posso…
    Devo stare qui…
    Mamma e papà potrebbero entrare da un momento all’altro…

    Ma io la voglio stringere…
    Voglio che il mio cuore parli al suo…
    Voglio che le nostre anime si sussurrino…
    Voglio amarla…



    Capitolo 23 (Army)

    Non credevo che alla festa di Oz ci fosse così tanta gente …
    Ho lasciato William dopo aver dato il nostro regalo al festeggiato e mi sono praticamente nascosta.
    Dopo l’altra sera l’ho evitato come la peste, anche se sto male …
    A volte vorrei che tutto fosse come prima …
    Che non fosse mai successo nulla fra me e lui …
    Che non mi fossi innamorata perdutamente di mio “fratello” …
    Ma adesso so che non potrei vivere senza di lui …
    Mi mancherebbe l’aria …

    Mi vergogno di ciò che ho fatto …
    Aver visto Cecily sulle sue ginocchia, e i nostri genitori a casa, che hanno ribaltato la mia realtà … mi ha sconvolta …
    Volevo che sentisse che io ci sono …
    Che lui è mio …
    Ma dopo ho avuto paura … paura che lui fosse disgustato …

    Lo vedo seduto su una sedia che sorride mentre guarda e parla con Angel e il mio cuore fa una capriola …
    Lo amo così tanto …
    Così disperatamente …
    E non posso toccarlo …
    Non posso dire al mondo che sono sua e che lo sarò sempre …
    E ogni ragazza che gli si avvicina, ogni ragazza che lo guarda, mi fa ribollire il sangue perché non posso fare nulla … nulla che non pregiudichi ciò che siamo … ciò che non saremo mai …
    ◦Ti diverti?

    La voce di Willow mi arriva alle spalle e io sobbalzo.
    ◦Oh si … grazie dell’invito …
    ◦Figurati … sono felice che tu e William siate qui …

    Sorrido e abbasso lo sguardo …
    Da un po’ di tempo sento che i miei sentimenti sono dipinti sul mio viso e che tutti possano capire …
    ◦Perché non balli, Buffy … è una festa …
    ◦Si … si … lo farò …

    Willow mi sorride e mi appoggia una mano sulla spalla prima di lasciarmi di nuovo sola …
    E quando alzo il viso, lo vedo.
    Ci guardiamo un’ istante … un’ eternità forse …

    I suoi occhi si soffermano seri sul mio viso e io sento le lacrime bruciarmi gli occhi.
    Perché sono così triste?
    Perché devo esserlo?
    In fondo … lui mi ama … lo so, lo sento …
    Eppure sono triste e infelice …

    Gli volto le spalle e mi avvio per il corridoio …
    Ho bisogno di stare sola, ed è stato un’ errore venire qui …
    Quando apro l’ennesima porta, mi guardo in giro …
    Deve essere la camera degli ospiti e sono sorpresa che non sia occupata da una coppietta in cerca di intimità …
    Mi siedo sul letto e sospiro …
    Come vorrei che tutto fosse diverso …
    Che io non fossi Buffy e che lui non fosse … mio …

    Il rumore della porta che viene chiusa a chiave mi paralizza …
    William …
    E’ lì, fermo a fissarmi e io scatto in piedi …
    Un pensiero mi passa per la testa e rabbrividisco …
    Se qualcuno ci vede …
    Se qualcuno tenta di entrare … come lo potremmo spiegare …
    ◦William, apri la porta …

    Dico con voce stanca .
    Lui nega col capo e serio mi si avvicina.
    Piano … lentamente, mentre sento il mio corpo tendersi verso di lui come attirato da una calamita.
    Quando le sue mani sfiorano il mio viso … mi sento persa …
    ◦Non starmi mai più così lontana …

    Mi sussurra sulle labbra.
    Io punto le mani sul suo torace, ma non riesco ad allontanarlo.
    Mi stringe a se e mi bacia…
    Rispondo a quel bacio, con la forza della mia malinconia.
    ◦Will … ti prego potrebbero vederci …
    ◦Non m’importa … che ci vedano, che sappiano dannazione … io ti voglio …

    Sbarro gli occhi e mi fisso nei suoi e so …
    So che anche lui prova ciò che io provo …
    Tutta l’ansia, la tristezza di non poterci amare alla luce del sole … e allora mi attacco al suo collo, alle sue labbra …
    E lo sento …
    La frenesia della passione …
    Le sue mani sul mio corpo …
    Le sue carezze, i suoi sospiri …
    E non so come … e forse non voglio saperlo …
    Mi ritrovo con le spalle al muro …
    Con la minigonna alzata, avvinghiata al suo bacino, mentre lui entra in me con un'unica spinta …
    Con un unico respiro…
    E i nostri occhi non smettono di essere gli uni negli altri …

    William entra ed esce da me …
    Sospira nell’incavo del mio collo …
    Mentre io gemo il suo nome …
    Mentre lo sento …
    Sento la sua essenza , la sua anima …
    Il suo cuore …
    ◦Non lasciarmi mai solo …
    ◦No … non lo farò …
    ◦Dimmi che sei mia …
    ◦Sono tua William … tua …

    I nostri respiri e i nostri sussurri si perdono nel silenzio della camera …
    Poi con un’ultima spinta William si riversa in me … e io in lui …

    Quando riappoggio le gambe in terra, lui mi sostiene, mi stringe al suo petto …
    E poi rimango scioccata …
    Senza parole …
    Singhiozza fra le mie braccia, stringendomi convulsamente …
    ◦Mi dispiace, Buffy … mi dispiace … è tutta colpa mia …

    Lo sento dire fra i singhiozzi e allora io cerco di essere forte …
    Per entrambi …
    Per il nostro amore …
    Gli prendo il viso fra le mani e lo guardo …
    ◦Ti amo William … non devi scusarti di niente …

    Vedo i suoi occhi chiudersi … e sento il suo tormento, perché è identico al mio …
    Lo abbraccio forte e poi lo spingo verso la porta …
    Prima di uscire, si volta e mi guarda e allora io tento un sorriso …
    ◦Ti amo …

    Gli dico trattenendo le lacrime …
    Lui mi sorride stanco e annuisce …
    ◦Lo so … ti amo anch’io …

    E poi esce …
    E allora io non mi trattengo più …
    Scoppio in lacrime e sfogo tutto …
    Ti amo William …
    Ti amo e so che quest’ amore ci distruggerà …
    Ci farà male …
    Ma non posso farne a meno …
    Non voglio …

    Quando esco dalla camera mi guardo in giro …
    Mi appoggio alla porta e guardo in alto …
    Sospiro e mi avvio per il corridoio …
    Non mi ha visto nessuno …
    E adesso …

    Forza Buffy, vai da lui … fallo sentire bene, al sicuro, fagli sentire che è tutto a posto e che stai bene …
    Perché se lui soffre, allora ciò che io sento sarò troppo, da sopportare … da sola …



    Capitolo 24 (Manu)

    Entriamo in casa in silenzio.
    I nostri genitori non ci sono, il sabato sera sono sempre fuori, come al solito…
    Buffy si toglie le scarpe davanti alla porta e subito corre su per le scale.
    Chiudo gli occhi e sospiro, prima di raggiungerla.
    Apro piano la porta e la vedo già nel letto, con il pigiama.
    E’ girata vero il muro e non parla.
    Mi svesto e vado a chiudere la porta a chiave.
    Non mi metto il pigiama e mi infilo nel suo letto e l’abbraccio forte.
    La vedo irrigidirsi di colpo e metto la testa sul suo collo.
    -Ti amo- dico soltanto quello e la stringo forte al mio petto, chiudendo gli occhi.

    Mi sveglio di soprassalto, sentendo qualcosa che si muove vicino a me.
    Apro gli occhi piano e guardo la ragazza tra le mie braccia.
    E’ scossa dai singhiozzi e piange disperata.
    Chiudo gli occhi fingendo di dormire e la stringo più forte a me, cercando di non piangere.

    Perché piangi amore mio?
    Che cosa è successo?
    Che cosa ha il tuo cuore?

    - Dio…aiutami…- la sento singhiozzare –Fammi stare meglio… ti prego…-
    Stringo gli occhi, mentre anche i miei occhi si riempiono di lacrime.

    Che cosa ti ho fatto?

    Mi chiedo disperato…

    Stiamo in questa posizioni per altri dieci minuti, nei quali Buffy piange disperata, finchè non si addormenta stremata.
    Allora mi alzo e senza far rumore indosso una tuta.
    Apro la porta e silenziosamente sguscio fuori.
    Ho bisogno di parlare con una persona.



    Mentre cammino nella notte abbracciandomi con le braccia, i miei pensieri si fanno dolorosi.
    Amo Buffy con tutto me stesso, ma la sto distruggendo.
    I sensi di colpa sono arrivati all’improvviso, facendo star male come non mai.
    Ed è tutta colpa mia…
    Solo mia…
    Questi pensieri turbinano in testa, ho già preso una decisione.
    Arrivo a destinazione e subito busso alla porta.
    Lo so che è tardi, ma solo lei può capirmi.
    - William?- mi domanda assonnata e con i capelli tutti scombinati.
    - Posso entrare? O sei impegnata?- le domando guardandomi in giro.
    - No, tranquillo. Oz sta dormendo, avanti entra- mi fa spazio e io le passo affianco andandomi subito a sedere sul divano.
    - E’ successo qualcosa?-
    Scuoto la testa prendendomi la testa tra le mani –Non c’è la faccio più- sussurro piano iniziando a illustrarle tutto quello che è successo tra me e Buffy.
    La vedo sconvolta mentre mi fissa con gli occhi sgranati.
    -Wow…- bisbiglia abbassando gli occhi.
    - Willow…mi spiace se ti ferisco sempre con le cose che ti racconto, ma sei l’unica di cui mi posso fidare- le confido con le lacrime –Ho bisogno di parlare con qualcuno che sa, con qualcuno che non mi giudichi-
    -Io non ti giudico…- mi assicura –Solo che fa male- mi confida –Voglio dire io sono innamorata di te…e mi fa male vederti soffrire per una ragazza che non sono io-
    - Mi dispiace tanto- dico con sincerità –Avrei tanto voluto innamorarmi di te…sei una ragazza fantastica, ma senza saperlo il mio cuore è sempre stato impegnato, sin da quando sono nato-
    La vedo sorridere amaramente sedendosi affianco a me.
    - Avanti raccontami cosa ti turba-
    Appoggio la testa sulle sue gambe, mentre lei comincia ad accarezzarmi i capelli.
    Le racconto tutto quello che sento e lei mi conforta come può.
    Le dico di aver sentito Buffy piangere nel sogno e lei mi consiglia cosa fare.

    Willow aiutami a mettere a posto i cocci del mio cuore…
    Willow aiutami a non farle del male…
    Willow aiutami a dimenticare i sensi di colpa…

    Ci accordiamo di parlare con Angel il giorno seguente.
    Ho in mente qualcosa, ma ho bisogno del mio migliore amico.
    Torno a casa col cuore pensante, mentre il mio cuore piange.

    Ho mentito ai miei genitori…
    Ho mentito ai miei migliori amici…
    Ho mentito al mio cuore per un sacco di tempo…
    E gli sto mentendo tutt’ora…



    Il giorno seguente è domenica, appena sveglio chiamo Angel dandogli appuntamento per le 15:00, dicendogli che devo parlargli urgentemente.
    Quando ci incontriamo andiamo a bere qualcosa e gli racconto tutto.
    All’inizio si arrabbia perché non gli ho raccontato nulla.
    Poi gli passa e mi abbraccia dandomi tutta la sua comprensione.
    ◦Grazie amico- gli dico sinceramente – Però ora ho bisogno del tuo aiuto per una cosa… devi promettermi che non ti tirerai indietro…



    Capitolo 25 (Army)

    William non c’è …
    Non lo vedo da ore e sono preoccupata …
    Mi sono svegliata con gli occhi rossi e gonfi e mi sento male da morire …
    La testa mi scoppia e gli unici pensieri che mi frullano in testa sono gli unici che mi fanno soffrire …

    Mi avvicino alla finestra e vedo la gente che cammina per strada, coppie felici che si tengono per mano e sospiro …
    A me questo non accadrà …
    Io non camminerò mai con l’amore della mia vita, perché colui che amo è mio fratello …
    Non potrò mai presentarlo ai miei genitori perché mia madre ne morirebbe …
    Non potrò mai raccontarlo a nessuno perché direbbero che sono malata …
    E allora il mio cuore si strazia …
    Perché so che non potrò mai sopportarlo …
    So che non potrò mai amare nessun’ altro, ma so anche che amare lui vuol dire essere prigioniera in una gabbia dorata …
    So che non voglio fare a meno di lui …
    Lo amo come la mia stessa carne … e lo amerò sempre …
    Non riesco ad immaginare di poter vivere senza questo amore …
    Senza di lui ….
    Eppure a volte penso che se tutto questo non fosse mai accaduto …
    Forse …
    Forse adesso non sarei qui a disperarmi …
    E poi scuoto il capo forte per scacciare via questo pensiero orribile, perché il mio cuore si tormenta …
    ◦Buffy …

    La voce di mia madre mi fa voltare di scatto.
    Mi sorride e mi passa il telefono.
    ◦William vuole parlare con te …

    Annuisco e aspetto che esca.
    ◦Will, dove sei?

    Chiedo preoccupata.
    ◦Sono al parco … mi raggiungi ? voglio disegnare e mi serve l’ispirazione …
    ◦Ok arrivo subito …

    La sua voce era strana al telefono …
    Malinconica, e allora corro veloce …
    Perché deve vederlo …
    Sapere che sta bene …

    Quando arrivo al parco, lui è seduto su una panchina … col suo album da disegno in mano …
    Mi sorride e mi guarda.
    ◦Ciao …
    ◦Ciao …

    Sussurro sospirando lieta che stia bene.
    Mi fa segno di sedermi su una roccia vicino al laghetto dei cigni e io lo faccio senza chiedere nulla …
    Passo una buona mezz’ora a guardare i cerchi dell’acqua che si creano col vento e lo guardo.
    Disegna come se fosse perso in un altro mondo e io ne rimango affascinata …
    Ogni mio pensiero cattivo sparisce all’istante …
    Mi basta solo essergli vicino …
    Stargli accanto e vederlo sereno …

    Quando finisce si alza e viene verso di me …
    ◦Ti piace?

    Mi chiedo voltando l’album …
    E io resto estasiata …
    Sono io …
    Mi ha disegnata come una dea … vestita di bianco e lo sguardo sognante …
    E mi salgono le lacrime agli occhi.
    Perché con quello mi dice che mi ama …
    Mi alzo anche io e lo abbraccio forte …
    ◦Ti amo William … davvero …

    Lui mi sorride dolcemente e poi annuisce.
    ◦Lo so, anche io … tanto …

    Mi sorride nuovamente e io ricambio.
    ◦Passiamo la serata fuori io e te?

    Mi chiede.
    Annuisco felice e insieme ci avviamo progettando un cinema …
    Un cinema buio dove posso tenergli la mano e dove nessuno può vederci …

    Ore dopo nel buio della nostra stanza …. Nella penombra del nostro mondo occultato …
    Gemo forte nel suo orecchio e lo sento sospirare beato …
    Lo sento dentro …
    Spinge in me e io tocco la sua pelle, le sue spalle lisce e muscolose e rabbrividisco …
    Mi riempie tutta …
    Ogni parte di me … della mia anima, del mio cuore e ho quasi paura che questo non accada più …
    Lo guardo negli occhi e i suoi splendono di vita …
    Di amore …
    ◦Ti amo … ti amo da morire Buffy, ricordalo sempre …

    Il suo sussurro roco lambisce la mia vita e io lo stringo forte a me …

    Si lo ricorderò sempre amore mio …
    Come potrei dimenticare …
    Come potrei non sentire …
    Quando il mio cuore è unito al tuo …



    Capitolo 26 (Manu)



    Sono passate un paio di settimana da quando sono andato a parlare con Angel.
    Mi ha procurato quello che mi serviva: la moto.
    E’ anche molto più di quello che speravo.
    Una Harley Davidson in perfetta forma e in tutta la sua gloriosa bellezza.
    L’ho usata molto in questi giorni e spesso io e Buffy siamo andati a fare qualche giro fuori città.
    Non ho ancora deciso quando farò la mia mossa, ogni volta che ci penso ho un vuoto nel cuore.

    Ogni volta che ci penso ho un vuoto nel cuore…
    Un peso…
    Un mattone…
    Un buco…

    Il solo pensare di dover vivere senza di lei mi uccide, ma prima o poi…



    Scuoto la testa mentre metto in moto e aspetto che Buffy arrivi.
    L’accompagno sempre io a scuola.
    Sono riuscito anche a convincerla a portarla al ballo di homecoming.
    E’ strano che nessun l’abbia invitata…
    Non che mi dispiace, però…è bellissima perché qualcuno non dovrebbe invitarla?
    I miei pensieri vengono interrotti da Buffy che sale dietro di me, dopo esserci messa il casco.
    -Sono pronta!- dice entusiasta, abbracciandomi la vita.
    Con un sorriso parto e mi dirigo verso la scuola.



    Come al solito all’ora di pranzo mi sto dirigendo in mensa, quando vedo che Andrew ferma Buffy mentre si sta dirigendo al tavolo e le chiede qualcosa con un balbettio.
    Aggrotto le sopracciglia quando la vedo sorridere rassicurante e annuire.
    Scuoto la testa e vado a sedermi vicino al mio amico.
    Da una settimana ormai, Willow e Oz si siedono al tavolo con noi.
    Lei mi ha detto perché vuole passare più tempo con noi, ma io so la verità…
    Vuole controllare le mie reazioni davanti agli altri…

    Non vuole che faccia qualcosa di stupido che faccia soffrire Buffy…
    Non vuole che tutti scoprano quello che io e mia sorella condividiamo…
    Non vuole che soffra più di quanto non lo stia già facendo.

    Buffy ci raggiunge e prende posto affianco a me come al solito.
    Ormai sia Angel che Willow lasciano sempre libero quel posto.
    Iniziamo a mangiare parlando del più e del meno.

    Vedo Cecily dall’altra parte della mensa che mi guarda con occhi di fuoco.
    Mio odia da quando l’ho rifiutata a casa mia, e ha aggiunto altro astio quando gli ho detto che non sarei andato al ballo con lei.
    Distolgo lo sguardo e me ne pento…
    Forse avrei dovuto continuare a guardare di la…
    Così non avrei sentito quella cosa…
    - Allora Buffy sei contenta di andare al ballo con Andrew?- domanda Cordelia ridacchiando.
    Mi si mozza il respiro e spalanco gli occhi, mi volto verso Buffy che ha abbassato lo sguardo imbarazzata.

    Mi ha mentito….

    Mi alzo di scatto rovesciando il vassoio del pranzo sul tavolo e senza troppe cerimonie corro fuori.
    Non sono arrabbiato perché va al ballo con un ragazzo è normale.

    Perché mentirmi?
    Che senso ha?
    Pensava che non avrei capito?
    Pensava che non l’avrei fatta andare?

    Come mi avrebbe spiegato quando un ragazzo si sarebbe presentato alla porta in abito da sera chiedendo di lei?
    Sto per girare l’angolo quando mi sento afferrare per la camicia.
    Mi volto e vedo Buffy che mi guarda con gli occhi lucidi.
    - Cosa vuoi?- dico arrabbiato.
    - William…scusami- sussurra soltanto abbassando gli occhi.
    - Perché…perché mi hai mentito?- le chiedo quasi urlando –Sono così cattivo per te? Sono un orco che ti avrebbe chiuso in casa per non farti uscire?- urlo strattonando il braccio dalla sua presa.
    Non mi risponde, si limita a guardare a terra.
    Colto da rabbia improvvisa sbatto il pugno contro uno degli armadietti.
    - Rispondi dannazione!- gridò nel corridoio deserto o almeno è quello che pensiamo.
    - Non lo so, okay?- mi dice singhiozzando –Non sapevo cosa fare, ero così confusa. Non..non volevo ferirti dicendoti che andavo al ballo con un altro. Avevo paura che tu….tu mi avresti guardato come un’estranea e io…-
    - Sono buono per scopare ma non per dirmi la verità, vero Buffy?- dico stringendo la mascella.
    - Non essere cattivo ora- mi prega.
    - Cattivo?- rido sarcastico –Sono bravo a letto, ma non a parlare!- grido tirando un calcio all’armadietto – Sono solo questo per te!- dico guardandola con rabbia – Solo questo - l’afferro per le spalle a la sbatto contro il muro – E questo sarà se … - dico prima di baciarla profondamente.
    Mi stacco quasi subito e senza dire un’altra parola corro lungo il corridoio.

    Lontano da lei…
    Lontano dalle menzogne….
    Lontano dal mio amore…
    Lontano dal mio cuore…

    Passo davanti alla porta della mensa e non noto una persona che ha guardato tutta la scena con gli occhi sgranati.
     
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  3. keiko89
     
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    CAPITOLO 27 (Army)

    Il sapore del sangue mi gela …
    Ho il labbro che sanguina ma so che me lo sono meritato …
    Come ho potuto fargli una cosa del genere?
    Dovevo dirglielo appena Cordy ha organizzato la sua serata perfetta … dovevo farlo …
    Abbasso la testa sconfitta e sento le lacrime rigarmi il viso …
    Ogni giorno che passa diventa tutto così difficile …
    Insostenibile …
    Ci amiamo, ci cerchiamo … viviamo l’uno dell’altro, ma questo non potrà durare per sempre … ne sono consapevole purtroppo …
    Siamo fratelli, la gente darebbe la caccia alle streghe se solo lo immaginasse ……
    Ma adesso cosa posso farci?
    Non posso dire al mio cervello di disinnamorarsi di lui …
    Io vivo di lui …
    Vivo del suo odore, del suo amore …
    Il mio corpo è scosso da un singhiozzo e mi sento morire …
    Alzo gli occhi al cielo come se sopra di me ci fosse qualcosa di eterno e prego …
    “ Ti prego Dio aiutami …”
    Prego spesso ultimamente e ho paura, paura che lui lo sappia e lo senta …
    Non voglio farlo soffrire ….

    Mi alzo di scatto e corro …
    Devo trovarlo, spiegargli cosa è successo e scusarmi …
    ◦Buffy …

    Sbarro gli occhi e mi volto sconvolta.
    Quella voce …
    Mi gel all’istante …
    Terrorizzata mi giro a guardare Cecily, che sorride beffarda e mi sfida con lo sguardo.
    ◦Devo essere stata tremendamente cieca per non avere visto … lo ammetto …

    Sbarro gli occhi e allora so …
    Ci ha scoperto, ha ascoltato tutto …
    E voglio sparire … volatilizzarmi nel vuoto … perché so che lei adesso ci renderà la vita impossibile.
    La vedo ridere di gusto e avvicinarsi …
    ◦Tu e William … una cosa davvero oscena devo ammetterlo, neppure io sarei mai arrivata a tanto! Ma tu hai superato le mie aspettative …
    ◦Cecily ascolta …

    Lei mi fissa con ira e mi punta un dito addosso.
    ◦No … ascolta tu dannata ragazzina … William deve e dico “deve” essere mio … scopare con sua sorella deve divenire solo un miraggio, tu devi stargli lontano e convincerlo a stare con me o … io…

    La fisso con gli occhi sbarrati e inorriditi e lei lo dice.
    ◦Farò in modo che tutti sappiano … mi hai capito bene? Ti do tempo fino alla fine della serata danzante … non un minuto di più … poi salirò sul palco e dirò a tutti che incesto schifoso siete!

    Abbasso gli occhi e la testa sconfitta e tremante e lei mi urta passandomi accanto.

    Adesso è finita …
    So che è così …
    Adesso devo farlo per forza … altrimenti lei rovinerà tutti …
    La mia famiglia, il mio amore …
    Disperata mi accovaccio in terra e piango …
    Perché devo essere punita così? Perché?
    Perché devo amare e soffrire così tanto?

    Quella sera sto lontana da William …
    Lo vedo fissarmi a volte …
    Mentre disegna alza gli occhi a me che passo accanto a lui e tremo.
    Come farò a fare ciò che Cecily mi ha chiesto?
    Lo guardo un’ attimo mentre mi sdraio nel mio letto e gli occhi mi si riempiono di lacrime.
    E come farò a lasciarlo? Piango dentro …
    Mi volto dall’ altro lato e lo sento avvicinarsi.
    ◦Buffy …

    Chiudo gli occhi al suono della sua voce.
    La voce che amo con tutta me stessa …
    ◦Per favore William lasciami stare …

    Dico sull’orlo delle lacrime.
    Lui mi tocca una spalla e allora mi sposto scoppiando a piangere e so che l’unica cosa da fare è mentire…
    E lo faccio …
    Morendo dentro e uccidendo la mia anima …
    Lo faccio …
    ◦Devi lasciarmi stare … perché non lo capisci, noi non possiamo stare insieme… non possiamo … io voglio essere felice, vivere felice con un ragazzo normale …

    Urlo con tutto il fiato che ho in gola e lui sbarra gli occhi.
    Mi fissa come se vedesse un fantasma e si allontana come se io fossi fuoco liquido.
    Lo guardo mentre le lacrime mi rigano il viso e so che in questo momento l’ho distrutto …
    E ho distrutto anche tutto il resto …
    Non mi perdonerà mai …
    Ma almeno Cecily non lo farà soffrire, non soffrirà più per causa mia …
    ◦E anche tu, devi stare con una come Cecily … e dobbiamo smetterla con questa ossessione!

    I suoi occhi si allargano maggiormente …
    Scuote il capo e fa un passo indietro …
    Ma non dice nulla, non parla …
    Non mi guarda …
    E io non sento niente … il vuoto …
    Perché ormai so di averlo perso …

    Esce dalla nostra camera sbattendo la porta e so che starà andando da lei …
    Chiudo gli occhi e mi accuccio sotto il lenzuolo sperando di smettere di soffrire, sperando che il mio cuore smetta di farmi male…
    “Va da lei William … vai e dimenticami ….”
    Piango disperata…
    “Perché è questo che deve essere …”



    Capitolo 28 (Manu)

    Sto quasi per uscire quando mi madre mi ferma.
    - William!- mi chiama
    Mi volto cercando di cacciare indietro le lacrime.
    -Si?-
    -Io e tuo padre partiamo stasera. Torniamo domani pomeriggio in tempo per il ballo- mi sorride e io cerco di rimanere normale.
    -Okay, mamma ci vediamo domani allora. Sto andando da Willow per una cosa importante- mento.
    -Va bene piccolo- mi dice baciandomi sulla guancia –Avverto io Buffy-
    A quel nome il mio cuore perde un battito.

    Buffy…
    Buffy che è arrabbiata con me…
    Buffy che mi ha appena lasciato…
    Buffy che amo con tutto me stesso….

    E in questo istante capisco cosa devo fare.

    Corro fuori dalla porta e salgo in sella alla mia moto, direzione casa di Willow.


    Dopo essere passato da Willow e averla caricata con me, siamo corsi da Angel.
    Ringraziando il cielo, Cordy non c’è, così non le dobbiamo troppe spiegazioni.
    Ci accordiamo su tutto anche se la rossa non è molto convinta.
    - Non farlo William…- sussurra con le lacrime – Possiamo trovare un’altra soluzione-
    - No, Willow, devo far finire questa cosa una volta per tutte- dico con un sorriso amaro –Rimarrai sempre nel mio cuore lo sai? Mi piccola amica- l’attiro a me e l’abbraccio –Mi dispiace non averti amato come avresti voluto…-
    Scuote la testa negativamente e mi stringe – E tutto okay, mi è passata. Solo non voglio che tu lo faccia-
    Angel rimane seduto in silenzio per tutto il tempo, continuando a guardare fuori dalla finestra.
    - Angel diglielo tu…-
    Il mio migliore amico si volta, con le lacrime che gli scorrono sulle guance.
    - E’ giusto così Willow…- sussurra prima di alzarsi e lasciare la stanza.

    Mi sento così male…
    Sto facendo del male a tutti…
    Buffy…
    Willow…
    Angel….

    Sono come una brutta malattia che colpisce tutti e non lascia più stare nessuno.
    Rimango tra le braccia di Willow per un tempo indefinito e poi mi alzo.
    - Ora devo andare- le sussurro dandole un bacio sulla fronte –Mi dispiace se ti rovinerò il ballo- le dico dispiaciuto.
    Scuote la testa negativamente –Non mi importa un accidente del ballo e poi tu…-
    - Shh- le dico piano –Te l’ho già detto, devo farlo…- l’abbraccio di nuovo e le do un bacio a fior di labbra
    - Ci vediamo domani-
    La lascio andare e me ne vado.



    Rientro in casa ed è tutto silenzioso, i miei genitori sono già partiti sicuramente.
    Senza troppe cerimonie salgo le scale e vado di sopra.
    Apro la porta della stanza e vedo Buffy che guarda fuori assorta nei suoi pensieri, non si è nemmeno accorta che sono entrato.
    Mi schiarisco la gola e lei si volta spaventata verso di me.
    Non dice niente e ritorna a guardare fuori, come se non esistessi.
    Il mio cuore si rompe un altro po’ mentre mi avvicino.
    - Non sono andato da lei- dico in un sussurro come per giustificarmi.
    - Non è più affar mio quello che fai- mi risponde lei senza degnarmi di uno sguardo.
    - L’ho è del tuo cuore- dico piano.
    La vedo sorride ironicamente, mentre le lacrime gli brillano negli occhi.
    - Mi dispiace…- dico sinceramente –Mi dispiace per quello che ti ho detto…non lo intendevo davvero, ero solo arrabbiato-
    La vedo annuire distratta e mi infurio.
    Perché non mi ascolta?
    Che cosa le ho fatto di così grave?
    Mi avvicino un po’ di più, con cautela.
    - Amore parlami- le sussurro all’orecchio con voce roca e distrutta.
    La vedo chiudere gli occhi per non vedermi, e abbasso il capo sconfitto…

    Non potrò salutarla come si deve…

    Sto per scrostarmi quando sento un paio di mani afferrarmi la maglietta.
    Sconvolto alzo lo sguardo e incrocio quello pieno di passione e desiderio di Buffy.
    Mi sbatte contro l’armadio.
    Il vecchio e costoso armadio di nonna Susan.

    Quello con degli specchi enormi incastrati tra le ante…
    Quegli specchi che sono terribilmente fragili…

    Sento un vetro graffiarmi il braccio e gemo di dolore.
    Ma vengo fermato dalle sue labbra insistenti che coprono le mie.
    Senza troppe cerimonie le nostre lingue si incontrano e duellano.
    Quando si stacca, ci guardiamo negli occhi per riprendere fiato.
    Vedo il suo sguardo cadere sul taglio che mi percorre il braccio.
    I suoi occhi sono incantati sulla striscia di sangue…
    La vedo abbassare la testa e chinarsi.

    Non vorrà mica…
    Sospiro quando sento la sua lingua leccarmi via il liquido rosso.
    Che cosa hai fatto, Buffy?

    - Sangue del mio sangue…- la sento sussurrare prima di rimpossessarsi delle mie labbra.

    Si, amore Sangue del tuo sangue…
    Anima della tua anima…
    Noi due siamo angeli…
    Angeli dannati….
    Dannati per l’eternità….
    Dannati per un amore impossibile…
    Dannati perché siamo fratelli…

    Sono stanco di questi giochetti, l’afferro per le cosce e la trascino sul letto.
    Questa è la nostra notte.
    Solo te ed io…
    Per sempre…

    La spoglio in fretta mentre lei quasi mi strappa la maglietta di dosso.
    Sente anche lei lo stesso ardente bisogno che sento io?
    Sente il suo cuore battere all’unisono col mio?
    Spero proprio di si…perché questa notte, giuro su tutto quello che mi è più caro…
    Anche Dio in persona sentirà cosa si sussurrano i nostri cuori nell’ombra.

    Non posso più aspettare, ho bisogno di sentirmi amato.
    Senza dire una parola entro dolcemente dentro di lei.
    S’inarca scoprendo il collo, subito mi chino verso quest’ultimo e lo tempesto di baci.
    - Amami William…- mi sussurra nell’orecchio – Amami come non mi hai mai amato-
    - Ti amo- bisbiglio piangendo –Ti amo da morire-
    Le mie spinte sono dolci e moderate, non voglio che finisca.
    Voglio che il tempo si fermi ora e c’intrappoli in questa perfezione d’orata.
    Dove ci siamo solo io e lei e il nostro amore…

    - William…oh dio- geme – Più forte…più forte- mi incita.
    Non mi faccio pregare, punto le mani ai lati della sua testa e inizio a spingere più forte.
    La vedo incontrare le mie spinte mentre fissa le mie lacrime.
    - Non piangere- mi dice, mi mette una mano sul petto per fermarmi –Vieni qui- sussurra.
    Mi chino verso la sua faccia e lei mi lecca le lacrime.
    - Siamo condannati vero?- mi domanda.
    - Per l’eternità- le confesso.
    Sorride stanco e io nascondo la testa nel suo seno, mentre le mie spinte ritornano ad essere deboli e delicate.
    -Ti amo- sussurra accarezzandomi i capelli –Ti amo…-



    Ti amo anch’io piccola mia…
    Ti amerò sempre…
    Il mio cuore è tuo…
    Ora e per l’eternità….

    SIAMO ANGELI DANNATI…



    CAPITOLO 29 (Army)

    Ed eccomi al ballo …
    Ho il vestito rosa che mia madre ha insistito per comperare e sono accanto ad Andrew …
    Cordy e Angel, insieme ad Oz e Willow sono già al nostro tavolo e ci fanno segno di avvicinarsi …
    Stare insieme a questo biondino non è la stessa cosa che stare col tuo amore …
    E’ un ragazzo molto simpatico, mi fa il filo da quando siamo usciti da casa mia …
    Mia madre ha voluto farci anche una foto ricordo e io mi sono sentita un’ebete …
    Ho visto gli occhi tristi di William e ho sentito il mio cuore frantumarsi col suo …
    Ci siamo detti addio, lo so!
    E non dimenticherò mai la nostra ultima notte …
    Ho l’impressione che lui sia lontano da me, come su un altro pianeta …
    Ha detto che ci raggiungerà al ballo con la moto, da solo …
    In macchina con Andrew non ho fatto altro che pensare a lui e adesso non riesco a fare diversamente …
    Come vorrei avere una bacchetta magica e cambiare tutto …
    Ma la realtà è diversa… niente mi riporterà indietro e niente mi porterà il futuro …
    Senza di lui io non sono nulla …

    Ho sentito papà e mamma parlare con William prima del ballo …
    Gli chiedevano dell’università …
    Una lontana da qui …
    William ha risposto a monosillabi, ma so che ha già deciso …
    Sono sicura che andrà lontano, dove io non ci sarò, dove lui continuerà a vivere …
    Anche se il nostro amore ci resterà per sempre nel cuore …

    A volte mi fermo a pensare a cosa sarà …
    Immagino il mio futuro e non vedo altro che buio …
    So che non amerò mai più nessuno come amo lui e so che lo amerò sempre …
    Chissà … forse lui un giorno tornerà a casa con una famiglia …
    Dovrò fare la sorella … la cognata e forse la zia …
    Essere quello per cui sono nata …
    Essere ciò che avrei dovuto essere da sempre …
    Sua sorella!
    E lui farà lo stesso …
    Col bagaglio del nostro passato, ci guarderemo e rivedremo i nostri corpi avvinghiati …
    I nostri cuori spezzati e cercheremo di dimenticare …
    Perché questo è ciò che deve succedere …

    Quando abbiamo capito di amarci, non abbiamo pensato alle conseguenze …
    E adesso queste conseguenze ci stanno dividendo …
    Ci hanno già diviso …
    ◦Vuoi ballare?

    La voce di Andrew mi distrae dai miei pensieri.
    Accetto e lui mi porta in pista …
    Le sue braccia non sono quelle di William e io chiudo gli occhi per non vedere, per immaginare lui …
    E quando li apro, lui e lì …
    Mi fissa per un tempo indefinito …
    E la mia anima urla tutto il suo dolore …
    Vedo Cecily avvicinarglisi e abbracciarlo e vedo lui inerme …
    Non fa nulla per allontanarla …
    La mette fra noi come scudo, come io ho fatto con Andrew …
    Si portano in pista e i nostri occhi si incontrano di nuovo …
    Duellano e non si lasciano …
    Perché saranno sempre collegati, sempre uniti, all’infinito e oltre …
    Lo sappiamo entrambi …
    E allora sono io che distolgo lo sguardo …
    Spezzo quell’ultimo brandello di legame e soffro …
    Mi stringo ad Andrew trattenendo le lacrime e soffoco il pianto …
    Il ragazzo mi accarezza la schiena e io tremo …
    Non voglio che qualcun altro mi tocchi … ma sarà così … un giorno …

    Quando il ballo finisce, Angel propone di andare in qualche posto a finire la nottata …
    Siamo tutti d’accordo …
    Cordy mi prende sottobraccio e mi sorride.
    ◦Non dimenticheremo mai questa notte … - mi dice felice;

    Io gli sorrido e so che è così …

    Ma mai … in tutti i miei incubi peggiori, potevo immaginare che l’avrei rivissuta in eterno quella notte …
    Mai avrei pensato che il mio cuore sarebbe andato in mille pezzi e che nulla sarebbe rimasto di me oltre il vuoto …
    Mai mi sarei pentita di più di non averlo stretto a me un’ultima volta …

    Saliamo sull’ auto affittata per l’occasione …
    Andrew mi è vicino … mi tiene la mano e io non ho nessuna emozione …
    Angel mi fissa per qualche secondo e mi sorride …
    Cordy gli appoggia il capo al petto e lui l’abbraccia …
    Willow e Oz fanno lo stesso …
    Poi vedo William … si accosta al finestrino …
    E mi guarda …
    Io mi perdo nei suoi occhi e poi abbozzo un sorriso …
    I miei occhi dicono che ti amo … tu devi sentirlo amore mio … e so che è così perché io sento lui … sento il suo cuore … accanto al mio …
    ◦Vi raggiungo con la moto …

    Dice guardando Angel.
    Lui annuisce e poi si volta nuovamente verso di me …
    Avvicina la mano al mio viso e lo accarezza.
    Gli sorrido dolcemente.
    ◦Fai presto …

    Dico desiderando di andare con lui … di abbracciarlo e scappare lontano, fuori dal mondo, dal nostro mondo che ci divide …
    William annuisce e si allontana piano.

    Sento il rombo della moto …
    La limousine fa un’inversione au e io mi volto indietro …
    Vedo le sue spalle sul bolide nero e qualcosa dentro di me urla …
    Andrew fa una battuta che non sento e Oz risponde, mentre Cordelia ride …
    Vedo gli occhi di Willow ed Angel incontrarsi e un brivido mi percorre il corpo …
    La limousine si mette in strada e William ci sfreccia davanti e svolta l’angolo …

    Poi un rumore sordo, un boato assurdo ci investe …
    La limousine si blocca all’istante e noi sobbalziamo …
    Il mio cuore si ferma completamente, non lo sento più battere e la mia testa esplode …
    William …
    Apro lo sportello e corro fuori …
    Angel è dietro di me …
    Svoltiamo l’angolo e il fuoco ci investe …
    Sento il viso ardere … il fumo intossica ciò che trova sul suo percorso …
    Sento le lacrime rigarmi il viso e urlo con tutto il fiato che ho in corpo …
    Guardo lo scenario di fronte a me e disperata urlo il suo nome …
    Un camion … il fuoco alto sembra che arrivi al cielo scuro e senza stelle …
    La moto in fiamme di William giace in terra e il mio cuore spezzato non vuole riconoscere la verità …
    Sento Angel piangere forte nel mio orecchio e stringermi da dietro per trascinarmi via e io urlo disperata…
    Perché lui non c’è più …
    Perché l’amore della mia vita … il mio eroe … mio fratello …
    È morto … e io con lui …



    CAPITOLO 30 (Army)

    La voce del sacerdote mi arriva da lontano …
    Sono giorni che non sento nulla a parte un dolore sordo che non abbandona il mio petto …
    I miei occhi si sono prosciugati … anche se le lacrime scorrono ancora …
    Guardo la bara scura scendere nel terreno e sento il pianto intorno a me … incessante … invisibile …
    Perché niente ha più importanza …
    Senza di lui niente avrà mai più importanza …
    Il mio cuore è chiuso in quella bara con lui …
    La mia anima morta insieme a lui …
    Tutto quello che ero e che sono non esiste più … non ha più ragione di esistere …

    Vedo rose rosse e bianche …
    Petali sparsi sul tappeto erboso e alzo gli occhi al cielo …
    Mia madre e mio padre mi si avvicinano e accarezzandomi i capelli mi sussurrano che mi aspettano a casa … perché sanno …
    Sanno che io devo restare qui … non posso lasciarlo solo …
    Non posso abbandonarlo … non di nuovo …
    ◦Buffy …

    La voce di Angel mi fa voltare, ma in realtà non lo vedo … non voglio vedere niente …
    ◦Tesoro, se vuoi ti aspettiamo …

    Guardo oltre lui e vedo tutti gli altri …
    Willow che piange disperata e Cordy che l’abbraccia …
    Scuoto il capo e una lacrima mi riga la guancia.
    Angel annuisce e mi volta le spalle …
    Si allontanano tutti e io finalmente sono sola col mio dolore, col mio amore che adesso non c’è più, che adesso mi guarda da un punto indefinito dell’eternità …

    Mi accascio in terra e allora scoppio …
    Le lacrime cadono sull’erba … sui fiori sparsi e i capelli mi ricoprono il viso …
    ◦William … William …

    Singhiozzo disperata…
    Ma lui non c’è …
    Lui non può sentirmi …
    Lui non mi abbraccerà mai più …
    Mai più vedrò il suo sorriso … i suoi occhi dolci infiammarsi nei miei …
    Non sentirò più la sua voce …
    Mai più … perché mi ha lasciato … e si è portavo via il mio cuore …
    Perché senza di lui a me non serve più … non lo voglio …
    Senza di lui io non sono più nulla … solo un corpo che vive aspettando la fine per ritrovarlo …
    E allora lo rivedo nei miei pensieri …
    Nella mia mente offuscata dal dolore …
    Rivedo la sua immagine che sorride e che dice che mi ama … e sento ancora una volta la sua voce …



    La prima volta che mi ha toccata , che ci siamo amati davvero …

    “Fermami Buffy … ti prego …”

    “Anche gli angeli sono invidiosi di te, piccola … Io sono geloso di te. Nessuno deve posare gli occhi su di te, sei mia…”

    “Non mi devi provare nulla … Tu sei perfetta così. Non devi far niente di cui non ti senti pronta … Tutto a suo tempo. … Mi basta solo tenerti stretta e sono contento”

    “Ancora scusa, Buffy. Non lo farò più te lo prometto …”



    “Promettimi … promettimi che non mi lascerai mai Will … mai …”
    “Potrei mai farlo?”
    ◦L’avevi promesso …

    Urlo piangendo …
    ◦L’avevi promesso …

    E sento ancora la sua voce …
    In tutto il tempo che ci siamo amati … lo sento accanto a me …

    “Ti amo …”
    “Ti amo …”
    “Ti amo …”
    “Ti amo …”
    “Ti amo …”

    Il sussurro del vento sembra portare a me la sua voce …
    E il dolore al petto aumenta …
    Non lo sentirò più …
    Non sentirò più il suo calore …
    I suoi abbracci e la sua risata …
    Sentirò solo il vuoto che mi costringe ad esso e che lo farà per sempre …

    Una pioggia incessante sembra essersi scatenata contro il tempo e contro di me …
    Bagnata fradicia rientro a casa e molti visi si voltano a guardarmi …
    Salgo in camera e bagnata mi sdraio nel suo letto …
    Perché devo sentire il suo odore, il suo profumo… voglio imprimerlo dentro di me, perché non devo scordarlo mai … mai …
    Il mio corpo è scosso da mille lamenti e mille singhiozzi e stringo il cuscino a me come se fosse lui …
    E la mia mano sfiora qualcosa …
    Un foglio di carta …

    Lo avvicino al viso e asciugo le lacrime per vedere …
    Quando lo apro un singhiozzo sfugge dalle mie labbra e sorrido disperata …
    E’ un mio ritratto …
    Sorrido felice … come lo ero quando lui era qui, con me …
    E sotto c’è la sua firma …
    C’è scritto:

    “ Ti amo … William …”

    E allora la realtà mi distrugge un’ultima volta e so …
    So che non tornerà mai più da me …
    E allo stesso modo, so …
    So che la mia anima è perduta per sempre …



    Mi volto scorgendo una presenza sulla porta …
    I miei occhi velati di lacrime continuano a piangere …
    ◦Buffy …

    Fisso l’ombra e scuoto il capo …
    Scendo dal letto …

    Ho bisogno che qualcuno mi stringa forte, che qualcuno pianga con me e che asciughi le mie lacrime …
    ◦Ben ...

    Sussurro morta dentro … e lui è lì … e mi stringe forte …

    Non sono le sue braccia…
    Ma sono quelle a cui dovrò aggrapparmi per continuare a vivere …
    Per sopravvivere senza di te amore mio … perché senza di te è questo che farò … sopravvivrò …



    CAPITOLO 31 (Army)

    6 ANNI DOPO …

    Siamo a Londra da una settimana …
    I genitori di Ben si sono trasferiti qui da tre anni … e adesso che il matrimonio è alle porte sono venuta a incontrarli …
    Li ho conosciuti da piccola, ma non li ho più rivisti …
    Io e Ben ci siamo fidanzati e ho accettato di sposarlo …
    Sembra passata un’eternità …
    L’università e gli amici sembrano un ricordo sfocato, ma Ben no … lui è stato sempre presente …
    Mi ha aiutato a riprendere in mano ciò che era rimasto di me stessa … e mi ha amata …
    Anche se mai nessuno ha saputo …
    Mai nessuno saprà …
    Il mio segreto è morto con lui quel giorno …
    Con tutta la parte migliore della mia anima …

    Voglio bene a Ben …
    È stata la mia ancora di salvezza, il mio scudo contro il dolore … e adesso sono qui per lui, per ringraziarlo di esserci sempre stato …
    Per unirmi a lui e finalmente sono pronta a donare almeno un pezzo di quel che resta del mio cuore …



    Londra non è la città grigia che ho sempre immaginato …
    Westminster col suo Big Ben è affascinante …
    Piccadilly Circus è affollata e piena di giovani visi felici …
    Ben mi ha portato ovunque io chiedessi e finalmente sorrido contenta …
    Abbiamo trovato una piccola chiesa a Notthing Hill … ci sposeremo lì fra due mesi …
    Nel frattempo io comincerò ad abituarmi alla nuova sistemazione.
    Ben ha trovato lavoro nell’ufficio di suo padre e io ho bisogno di cambiare aria … Sunnydale ormai era troppo piena di ricordi e io non voglio più ricordare …
    L’appartamento che dividiamo è vicino a Bloomsbury: il quartiere degli artisti …
    Adoro questo posto … sulle strade ci sono tanti giovani pittori e le loro opere mi riscaldano il cuore …
    Perché mi ricordano lui …
    Lui che è sempre dentro di me …
    Che lo sarà sempre …
    Perché è così che deve essere …
    Voglio scordare il dolore ma non lui …
    William deve restare parte di me perché sempre lo sarà!

    Cammino per le strade fra i dipinti e sorrido …
    I giovani artisti sembrano essere felici anche se poveri …
    Acquisto qualcosa per la nuova casa mentre Ben è al lavoro e poi mi dirigo al supermercato lì vicino.
    Passo davanti ad una libreria e vedo un gran numero di persone …
    Sorpresa e curiosa mi avvicino alla vetrata …
    Vedo ragazzine sorridenti ed eccitate che sfogliano un libretto …
    Sorrido nel vedere quell’ilarità …
    E allora entro nella libreria … la curiosità mi spinge a farlo …
    Mi avvicinò ad un gruppetto di ragazzine squillanti e scorgo cosa leggono e commentano …
    E’ un libro a fumetti …
    Lo prendo in mano e lo sfoglio …
    Il cuore mi perde un battito …
    E i ricordi accarezzano la mia mente …
    Sembrano i disegni del mio William …
    Stringo il libro fra le dita e scuoto il capo … e non ci faccio caso … da sempre ho associato ogni cosa a lui… e non mi sorprendo più ormai …
    Lo compro ed esco, mentre qualcuno urla enfatizzando …
    Deve essere arrivato lo scrittore per gli autografi, meglio andar via …
    E così riesco anche a fare la spesa e a tornare a casa per preparare la cena …



    Ben arriva dieci minuti prima che io esca un polpettone dal forno …
    Sono diventata una brava cuoca ormai …
    E molte cose me le ha insegnate Willow …
    Una delle amiche più care …

    Si è poi sposata con Oz e hanno una bambina adesso … si chiama Tara!
    So per certo che ha sempre saputo qualcosa di me e William, ma lei non lo confesserà mai, amava troppo mio fratello …. Forse allo stesso mio modo e ha sofferto quanto me …
    Ci siamo viste il giorno della mia partenza …
    Mi ha abbracciato stretta e mi ha guardato negli occhi in modo strano …
    Ma so che era solo triste perché ci lasciavamo …
    ◦Abbi cura di te Buffy e ti prego …. Ritrova il tuo cuore …

    Mi ha detto …
    Ma io posso trovare solo un po’ di serenità Willow, non il mio cuore … quello è legato a lui e resterà dov’è… il suo posto è al cimitero di Sunnydale …
    ◦Allora com’è Londra?

    Mi chiede Ben sorridente.
    ◦Mi piace molto …

    Rispondo mentre lui mi fa sedere sulle sue ginocchia e incornicia il mio viso con le mani.
    ◦Sono contento …

    Sussurra vicino e le nostre labbra si toccano.
    La dolcezza infinita di Ben … i suoi modi … tutto in lui mi da tranquillità …
    Ma ogni volta che mi tocca, ogni volta che il suo corpo si è unito al mio … io ho visto sempre lui …
    Ho immaginato lui e continuerò a farlo …
    Mentendo al mio cuore e mentendo anche a colui che mi ama senza riserve …

    E mi dispiace … ma non riesco a fare altro …
    Perché in ogni mio alito di vita …
    In ogni mio gesto …
    In tutto il tempo …
    Non passa attimo in cui io non ricordi William e lo senta ancora parte di me …



    Capitolo 32 (Manu)

    Il telefono mi desta dal sogno, un sogno meraviglioso…
    Un sogno dove c’è lei…
    Con gli occhi ancora chiusi prendo la cornetta e la porto all’orecchio.
    -Pronto?- dico con voce impastata dal sonno.
    - Ehy…- sento sussurrare dall’altro capo.

    Willow…

    Mi siedo di scatto e accendo la lampada sul comodino.
    - Willow …è …. è successo qualcosa?- domando preoccupato.
    - L’ha fatto, Will…- dice sommessamente –E’ partita, è andata avanti-
    Chiudo gli occhi e sospiro soddisfatto.
    C’è l’ha fatta… è andata avanti, come volevo io.
    - E’ giusto così…- rispondo io passandomi una mano nei capelli.
    -Si, giusto così…- sussurra lei dall’altro capo –Quando ci rivedremo, Will?- mi domanda.
    -Non lo so- le confesso –Ieri sera è uscito il mio fumetto, sarà richiesto in un sacco di città per interviste-
    -Quindi mai- ridacchia.
    La tensione iniziale si è sciolta e iniziamo a parlare normalmente.
    Sono 6 anni ormai che ci teniamo in stretto contatto telefonico.
    In tutto questo tempo ci siamo visti pochissimo.
    Non ho mai voluto rischiare che lei scoprisse tutto.

    A quanto mi hanno detto Willow e Angel, si è rifatta una vita…
    E’ felicemente fidanzata…
    E’ a quanto sembra sta per sposarsi…
    Non nego di essere un po’ geloso, ma è giusto così.
    Era una vita normale quella che sognavo per lei, ed è quello che è successo.

    -Mi manderai una copia del fumetto, vero?- mi domandò
    -Certo- ridacchio alzandomi dal letto e dirigendomi in cucina –Come non dovrei?-
    -Non lo so, la tua mente ragiona in modo malato-
    Storto la bocca e metto a fare il caffè, prima di aprire un’anta dell’armadietto e prendere un pacco di biscotti.
    -Perché tu e Oz non ve ne venite a fare una vacanza qui?- le domanda, appoggiandomi al mobile della cucina.
    -Non lo so, io ho molto da fare al negozio e Oz a un sacco di lavoro-
    -Okay, capisco- sospiro –Magari vengo io a trovarvi-
    -Ne sarei felicissima, ora però devo andare, ci sentiamo presto, okay?-
    -Si, a presto Willow, ti mando un bacione. Salutami Oz-

    Sospiro e mi volto a mettere il caffè nella tazzina.
    Un altro giorno sta iniziando.
    La mia vita è cambiata radicalmente dopo quel giorno.
    Sono andata avanti…
    A stento, ma è andata avanti…
    Dopo quella famosa notte, me ne sono andato a Londra.
    Ho affittato una casa e ho fatto il mio ultimo anno di liceo.
    Ho trovato un lavoretto per potermi iscrivere all’università.
    Ora sono felicemente diplomato in arte e ho realizzato il mio sogno.

    Sono un disegnatore di fumetti.
    Ieri è uscito il mio primo fumetto in versione integrale.
    E per ironia della sorte è proprio la nostra storia…

    I personaggi si comportano quasi come noi…
    I sentimenti sono simili a noi…
    Ma il personaggio femminile è identico a lei…
    Capelli biondi, occhi verdi, naso all’insù.
    Non avrei mai dimenticato il suo viso…
    Non avrei mai sbagliato a disegnarla.

    Perché è impressa a fuoco nella mia anima.
    Grida tra le pieghe del mio cuore in continuazione.
    La sogno quasi tutte le notti, o almeno le notti in cui sono sobrio.

    Con un sospiro appoggio la tazza nel lavandino e mi dirigo in bagno.
    Devo prepararmi per la giornata, devo incontrare il mio agente.
    Rilasciare interviste e firmare autografi.

    Ma che posso farci? La fama è così.



    Un’ora dopo sono pronto. Lavato, pulito e vestito di tutto punto.
    Afferro la giacca dall’appendiabiti e mi assicuro di aver preso il cellulare.
    Dopo aver dato un ultimo sguardo all’appartamento ed esco.
    Non faccio in tempo a chiudere il cancello del palazzo, che il mio cellulare inizia a squillare.
    -Si?- rispondo mentre cammino per le strada affollate di Londra.
    - Ehy, Spike sono io- mi dice Drusilla, la mia agente.
    Spike…
    Il mio pseudonimo come artista, l’ha scelto lei.
    Dice che attira di più la gente.
    Mi piace come suona su di me, quindi glielo lascio usare senza problemi.
    - Ehy, Dru. Come mai mi chiami a quest’ora? Non dovevamo incontrarci tra mezzora?-
    -Si, si. Volevo solo assicurarmi che fossi davvero sveglio. Sai ieri sera non eri proprio al massimo-
    Eccola qui la mia mammina!
    E’ innamorata di me da quando l’ho conosciuta, ma purtroppo non è il mio tipo.
    Poi è diventata la mia agente, e non mi sembrava proprio il caso di iniziare una relazione con lei.
    Ho delle piccole storielle da niente, tutte da una notte.
    A letto una volta, colazione insieme e poi ciao, ognuno per la sua strada.
    -Sono sveglio- ridacchio mentre saluto il mio amico dall’altra parte della strada –Sto per andare a prendere un caffè con Andrew -
    -Bene, sono felice. Allora ci vediamo in ufficio tra mezz’ora-
    -Si, a dopo-
    -Ah, Spike?-
    -Si?-
    -Non fare tardi- mi ammonisce –Ci saranno parecchi giornalisti per le interviste, non è il caso di farli aspettare-
    -Si, mamma-
    -Non chiamarmi così!-
    Rido mentre lei mi segue –Ci vediamo dopo-
    -A dopo-
    Metto giù la chiamata con un sorriso, soltanto perché non può essere la mia donna, non vuole dire che non può essere mia amica.
    Mi ricorda così tanto Willow, mi sta accanto nonostante io non provi niente per lei.
    Attraverso la strada di corsa, per non rischiare di essere messo sotto e sorrido al mio amico.
    Chissà che cose strambe a combinato ieri sera!



    Capitolo 33 (Army)

    Giro il viso e guardo Ben …
    Nudo si alza dal letto e va verso il bagno …
    Abbiamo fatto l’amore ieri notte …
    Era tanto che non lo facevamo … e il macigno sul mio petto aumenta …
    E così chiudo gli occhi …
    Li chiudo per rivedere il suo viso… il suo sorriso …
    A volte ho paura …
    Non voglio dimenticare quel viso che amo ancora …
    A volte lo vedo così sfumato, così lontano …
    Mi sembra di non riuscire a ricordarlo …
    Calde lacrime mi riempiono gli occhi e mi volto di lato …
    Allungo una mano al comodino e prendo il mio diario …
    Perché da quando lui non c’è più … è questo che mi aiuta a sfogarmi …
    Lo apro nella prima pagina e un singhiozzo mi sfugge dalle labbra …

    Il suo ultimo disegno …
    Il suo ultimo dono d’amore …

    “ Ti amo … William …”
    Leggo con dolore …

    “Ti amo anch’io …”
    Pensò stringendomelo al petto …

    E i ricordi si fanno strada in me …

    Quella notte …
    Il rombo della sua moto e il boato del fuoco che bruciava …

    E’ vero mi sono ricostruita una vita …
    Sono andata avanti …
    Sto per sposare Ben …
    Ma mai in tutti questi anni sono stata felice come quando lui mi stringeva …
    Mai lo sarò davvero …
    E mai potrò perdonarmi di non avergli impedito di essere da solo su quella maledetta moto …
    Avrei dovuto essere forte …
    Stare con lui, perché ci amavamo …
    E invece ho avuto paura …
    Paura …

    Mi manca così tanto …
    A volte non riesco a respirare dall’ ansia …
    Dal forte senso di vuoto che mi opprime …
    E poi guardo Ben …
    Il viso di William si sovrappone senza che io riesca ad evitarlo al suo …
    E nell’anima so …
    So che sposo Ben, perché gli somiglia …
    È dolce come lui e mi ama allo stesso modo …
    “No …”
    Scuoto il capo …
    “Nessuno mai mi amerà allo stesso modo …”
    Neppure i miei genitori lo hanno saputo fare …
    Dopo che ci ha lasciato, la mia famiglia si è sgretolata …
    Non che fossimo mai stati uniti …
    Loro erano sempre in viaggio, ma io avevo William e una volta morto lui … io sono rimasta sola …
    I miei genitori hanno continuato a viaggiare …
    Credo soprattutto per dimenticare …
    Ben e gli amici sono stati gli unici a farmi sentire consolata nel loro piccolo …
    Adesso non so neppure dove siano …
    Mi è arrivata una e-mail di mia madre …
    Forse sono in Giappone … o qualcosa del genere …
    E non li vedo da un anno circa …
    Ma va bene così …
    Stare con loro mi ricorda solo che io non potrò mai sostituire William come loro non potranno farlo mai …

    Ben esce dal bagno con un sorriso sulle labbra e mi si siede vicino …
    ◦Fantasmi?

    Mi chiede fissando il mio diario.
    Io mi sforzo di sorridere e lui si avvicina e mi bacia sui capelli.
    Poco dopo esce …
    Mi alzo, mi faccio una lunga doccia e cerco di scacciare i fantasmi, come li chiama lui …
    Mi avvolgo in una vestaglia pesante e mi siedo a sorseggiare il caffè che mi ha lasciato …
    Guardo sul tavolo e dalla mia borsa vedo fuoriuscire il libro fumetto che ho acquistato ieri …
    Con curiosità lo prendo …

    Le immagini scorrono sotto i miei occhi e un tuffo al cuore mi dice che non sarà mai possibile dimenticare …
    Anche solo un fumetto mi ricorda cosa sono e cosa ero …
    La protagonista della storia …
    “Sarah” sembra assomigliarmi inverosimilmente …
    E la storia sembra uno scherzo del destino…
    “Due cugini che si amano, ma che non possono farlo per via di ciò che sono …”
    La storia finisce con il protagonista, “James”, che alla fine va via … la lascia per non farla soffrire …
    E allora io mi sento morire …
    Mi si strazia il cuore …
    Guardo alla fine del libro e una nota attira la mia attenzione …

    << IL SECONDO VOLUME E’ IN VIA DI PUBBLICAZIONE ... SPIKE ROBERTS DEDICA QUESTO PRIMO A COLEI CHE MAI LASCERA’ IL SUO CUORE … >>

    “Quest’ uomo …” penso con le lacrime agli occhi … “Dev’essere molto speciale …”



    Dopo pranzo esco …
    Devo raggiungere Faith … la sorella di Ben …
    Lei mi porterà in giro per Londra per fare gli ultimi preparativi del matrimonio …
    Ciò che chiuderà, spero, il capitolo triste della mia vita …



    Capitolo 34 (Manu)



    Sono seduto nell’ufficio di Dru, mentre esamino la seconda uscita del mio fumetto.
    Sorrido soddisfatto, la storia è intrigante, i disegni sono fatti bene, la copertina è perfetta.
    Alzo lo sguardo un secondo, per vedere Drusilla che sbraita al telefono.
    Sta parlando con un giornalista, vuole per forza un mio album fotografico.
    Solo interviste scritte, niente foto, niente video, sono stato molto chiaro.
    - Dannazione!- impreca Dru sedendosi alla sua scrivania, continuando a tenere il telefono vicino all’orecchio
    – Lo ucciderò!- promette, iniziando a battere le unghie leccate di nero sulla scrivania.
    La fisso aggrottando le sopracciglia e poi scrollo le spalle, indifferente.
    Lei sa fare bene il suo lavoro troverà sicuramente un compromesso.
    La sento discutere animatamente col giornalista, prima di mettere giù il telefono con rabbia.
    - Lo ammazzo, giuro!- ringhia, poi prendere il telefono e chiama la sua segretaria – Emily potresti portami qualcosa per il mal di testa?-
    - Si, signorina- risponde Emily dall’altro capo.
    Appoggio il fumetto sulla scrivania, mentre lei mette giù il telefono.
    - Che succede?- domando come se non lo sapessi.
    - Tutta colpa della tua avversione alla foto-
    Stringo la mascella, mentre mi alzo per andare alla grande vetrata, che c’è dietro la sua sedia.
    - Non posso Dru - sussurro fissando la grigia Londra.
    In tutti gli anni passati qui, mi sono sempre chiesto perché ho scelto Londra, come posto per ricominciare la mia vita.
    Beh una ragione valida è perché è lontana dagli Stati Uniti, ma se era solo per quello, sarei potuto andare anche in Europa.
    Ma ho scelto Londra, perché la maggior parte delle giornate sono grigie, cupe, un po’ come la mia anima…

    La mia anima macchiata…
    Macchiata ancora da questo amore impossibile…
    Macchiata dal suo sorriso…
    Macchiata dal suo profumo…
    Macchiata da lei…
    Sempre e soltanto da lei…

    - Perché?- mi chiede Dru, distogliendomi dai miei pensieri.
    - E’ complicato…- sospirò appoggiando la mano al vetro freddo.
    - William…-
    - Non mi va di parlarne, magari un’altra volta-
    - Ma…-
    - Dru per favore- dico duro voltandomi per guardarla negli occhi –Non sono pronto … ti basti di sapere che non farò nessun servizio fotografico-
    - Scusami, non volevo insistere- si scusa, sta per dire qualcos’altro, ma veniamo interrotti dall’entrata di Emily, che porta in mano un bicchiere d’acqua e un’aspirina.
    Dru prende la sua aspirina, mentre io continuo a guardare fuori dalla finestra, immerso nei miei pensieri.
    - Che ne dici di andare a pranzo insieme?- mi domanda Dru alzandosi, e rassettandosi il vestito.
    Con un sospiro annuisco e lei mi mette una mano sul braccio.
    - Non volevo rivangare cattivi ricordi- sussurra colpevole.
    - Non preoccuparti non se ne sono mai andati, sono sempre qui- mi tocco il cuore mentre i miei occhi minacciando di riempirsi di lacrime.
    Con un sorriso lei mi prende sotto braccio e usciamo dall’ufficio. Mentre tutto quello che ho cercato, di nascondere nei meandri del mio cuore, torna prorompete a bussare.
    Non mi va di guidare, quindi ci facciamo portare dall’autista di Drusilla.
    Io mi metto in un angolo, mentre la città sfreccia davanti ai miei occhi.
    E penso…

    Ho cercato così tanto di lasciar scivolare via il dolore, ma non ci sono riuscito.
    E’ un peso opprimente nel mio petto.
    Ma cosa mi aspettavo?
    Lei è l’amore della mia vita, non potevo soltanto cambiare città e aspettare che tutto quello che provavo se ne andasse.
    Chiudo gli occhi, e rivedo il suo viso.

    La prima volta che abbiamo fatto l’amore…
    La prima volta che l’ho baciata…
    La prima volta che l’ho toccata…

    Il dolore che ho visto sprigionare, la sera dell’incidente.
    Ogni sua lacrima mi bruciava l’anima.
    Ma non potevo farci niente, era giusto così.
    Mi ripeto in continuazione, anche se…

    Anche se a volte mi domando cosa sarebbe successo se fossi rimasto.
    Se dopo il diploma fossi andato all’ università lì in america.
    Un solo anno di lontananza e poi mi avrebbe raggiunto…
    Forse avremmo potuto…

    No!
    Scuoto la testa scacciando questi pensieri.
    Non avrebbe potuto un bel niente.
    Agli occhi del mondo noi siamo fratelli, e lo saremmo stati anche all’università.
    Questa è una realtà che non possiamo cambiare.
    Ma dentro il mio cuore noi resteremo sempre due angeli…

    Due angeli dannati…



    Entriamo nel ristorante e subito il proprietario, che ormai ci conosce, ci porta al nostro solito tavolo.
    Io e Dru veniamo spesso qui a discutere d’affari.
    E’ l’unico posto tranquillo, dove nessuno po’ ascoltare i nostri discorsi.
    Ma ora non dobbiamo parlare di nulla, che si leghi agli affari.
    Capisco che l’ha fatto per farsi perdonare di essere stata inopportuna.
    Ci sediamo e subito ordiniamo.
    Sappiamo sempre quello che vogliamo in quel posto.
    Per tutto il pranzo, Dru non menziona di nuovo la questione foto, e io la ringrazio dal profondo del cuore.
    - Ti va di parlarne?-
    Eccola qui!
    Lo sapevo che non avrebbe lasciato perdere così facilmente.
    Sospiro e dopo aver bevuto il mio bicchiere di vino, mi faccio forza e decido di parlarne.
    Le racconto tutto, non nei minimi dettagli ovviamente e lei mi guarda con comprensione negli occhi.
    Ordiniamo il caffè, mentre io finisco il mio racconto.
    Quando abbiamo finito, io mi offro di pagare.
    Ci dirigiamo verso la cassa, quando qualcuno mi passa affianco.
    Il suo profumo mi intossica.
    Mi blocco sul posto e sento un brivido percorrermi il corpo.

    Che diavolo…

    Mi volto di scatto verso la porta, e vedo soltanto una ragazza mora che si sta accendendo una sigaretta.
    Non la conosco, allora perché questa sensazione?
    Drusilla mi tocca il braccio e io sobbalzo, mentre il mio cuore comincia a battere all’impazzata.

    Oh mio dio erano sei anni che non mi capitava una cosa del genere…



    Capitolo 35 ( Army)

    Siamo in strada …
    Faith mi fissa sorpresa …
    Io rimango dove sono … con gli occhi sbarrati …
    Col cuore in gola … come se mi volesse esplodere nel petto …
    La testa mi gira vorticosamente e il respiro diventa affannoso …

    Quel profumo …
    Quell’odore di muschio …

    William …

    Sbatto gli occhi più volte e mi giro a guardare fra la gente …
    Uscendo dal ristorante è stato come se quel profumo mi catapultasse indietro nel tempo …
    Nei suoi occhi … nell’odore della sua pelle …
    ◦Ti senti bene?

    Mi chiede Faith preoccupata.
    E io la guardo sconvolta.
    Che cosa mi succede?
    Mi guardo in giro e ho voglia di urlare …
    Una ragazza bruna con la sigaretta in bocca mi fissa per un attimo e io mi sento terribilmente stupida …
    Come potrei mai sentire il suo odore se non lui non c’è più?
    ◦Si, scusa …

    Faccio spallucce e torno a camminarle a fianco.
    Ci avviamo lungo il marciapiede e io torno a voltarmi indietro …

    Nella mente i ricordi bussano forte …
    S’insinuano in me inesorabili …
    E lo rivedo …
    Rivedo il suo sorriso ..
    I suoi occhi dolci mentre mi guardano …
    Se solo potessi esprimere un unico desiderio …
    Se potessi davvero farlo come nelle storie che leggevo da bambina …
    Chiederei solo di riportarmi indietro …
    A quella maledetta sera …
    In cui l’ho lasciato andare …
    E ricordo le parole di Cordelia …

    “Non dimenticheremo mai questa notte …”

    E chiudo gli occhi per il dolore che sento al cuore …
    Come potrei?
    E’ stato il momento più brutto della mia vita … il momento in cui ho lasciato andare la mia anima in quelle fiamme …
    ◦Questo è il negozio di fiori che ti dicevo …

    Faith si ferma davanti ad un grande emporio di piante e fiori e io annuisco.
    Quando entriamo nella serra lei mi consiglia le rose bianche …
    ◦Saranno perfette per mio fratello, lui le adora …

    Mi dice ancora.
    Io guardo le rose e poi lei.
    Il suo sorriso …
    “Mio fratello …” Ha detto …
    E rivedo me bambina quando lui era il mio eroe …
    Quell’amore malato che è cresciuto con me mutando nel tempo …
    E mi chiedo perché?
    Perché Faith riesce ad amare il fratello in modo normale?
    Perché tutti riescono a farlo e io invece non ci sono riuscita?
    Cosa c’era di sbagliato in me?
    In noi?
    E poi ricordo la passione nei suoi occhi …
    L’amore che ci teneva uniti contro il mondo …
    E scuoto il capo con vigore.
    “Non c’era nulla di sbagliato …”
    Urla il mio cuore …
    L’amore non può essere sbagliato … il nostro … così dolce, così disperato non lo era …
    Era il tocco del paradiso per un’ angelo …
    Il fuoco dell’inferno …
    Il blu immenso dell’infinito …
    E una lacrima mi riga il viso.
    Non smetterò mai di amarlo …
    Neppure se vivessi cento anni … mille … riuscirei a dimenticare …
    Perché lui vive in me …
    Io vivo di lui …
    Del suo ricordo che mi tormenta ma che mi tiene in vita …
    ◦Buffy …

    La voce di Faith …
    Mi volto e la vedo preoccupata.
    ◦Che cosa ti succede? – Mi chiede guardandomi piangere.

    Un suono strozzato esce dalle mie labbra e mi ritrovo racchiusa fra le sue braccia scossa dai singhiozzi.
    E ricordo l’ultima volta che ho pianto in quel modo …
    C’era Ben al mio fianco quel giorno …
    E ringrazio Dio che ci sia ancora …
    Perché altrimenti sarei morta anch’io quella notte … insieme alla mia anima … insieme a lui …



    Sono le due di notte ….
    Ben mi dorme accanto …
    Faith non gli ha parlato di ciò che è successo …
    Non voglio che lui si preoccupi …
    Sa che non guarirò mai …
    Che mai dimenticherò …
    Anche se non sa il vero motivo del mio dolore …
    Crede che io pianga mio fratello … e invece io piango e piangerò sempre il mio unico amore …
    Colui che si è portavo via il mio cuore …
    Lui che ha con se l’essenza stessa del mio essere …

    William …

    Chiudo gli occhi cercando di dormire …
    E mi domando cosa mi abbia sconvolto così tanto …
    Ricordo quel profumo … lo stesso che aveva lui …
    Non lo sentivo da così tanto tempo e questo ha abbattuto il muro di cinta che avevo intorno …
    Quel profumo che vorrei poter sentire ancora davvero … oltre che nei miei sogni …



    La mattina dopo, trovo un messaggio sul cellulare.
    E’ Faith ancora preoccupata per me.

    “ Come stai? Lo sai che ti sono vicina … se hai bisogno di una spalla su cui piangere chi meglio della tua cognatina … comunque ci vediamo questo week-end … ti porto in periferia … una giornata fuori, tanto Ben sarà con mio padre per lavoro … ah, andremo anche ad una fiera di fumetti, sarà divertentissimo …”

    Sorrido …
    Faith è davvero dolce e sono felice di aver trovato una nuova amica …



    Capitolo 36 (Manu)

    Mi passo una mano nei capelli per renderli spettinati.
    Mi dirigo verso l’armadio, e apro l’anta.
    Il mio look è quasi completo.
    Indosso dei pantaloni neri attillati, una maglietta nera che evidenzia i muscoli del mio petto, degli anfibi anch’essi neri, il tocco di classe è proprio qui dentro l’armadio.
    Il mio spolverino di pelle nuovo di zecca.
    E’ uno sfizio che mi sono fatto passare, appena l’ho visto in vetrina, ho capito che doveva essere mio.

    Lo prendo e mi dirigo in salotto. E’ un disastro.
    Ci sono fogli ovunque, sul tavolo, per terra…
    Sto lavorando già al terzo numero del fumetto.
    Presto manderò in stampa anche questo.
    Non credevo che potesse avere così tanto successo.

    Appoggio lo spolverino sulla spalliera del divano, e mi siedo al tavolo, dove c’è la mia tazza di caffè che mi aspetta.
    Guardo tutti i disegni che ci sono sparsi e mi focalizzo su uno in particolare.
    C’è Sarah la protagonista, che fissa il cielo d’estate con un’espressione sognante.
    Sento una fitta al cuore e chiudo gli occhi.
    Quanto mi fa male ricordare, e come se mi strappassero il cuore del petto.

    Chiudo gli occhi cercando di pensare alla giornata di oggi.
    E’ una giornata importante…
    Dovrò firmare degli autografi ad una fiera del fumetto.
    A quanto sembra il mio fumetto, ha avuto più successo di quanto credessi.

    Guardo l’orologio rendendomi conto che se non mi muovo arriverò in ritardo.
    Mi alzo ed indosso lo spolverino, dirigendomi alla porta.

    Oggi sono proprio un cattivo ragazzo!



    Sono seduto nel tendone, che è stato eretto per me con Drusilla.
    Controllo i miei appuntamenti, mentre Dru si accorda le ultime cose.
    Distrattamente prendo a sfogliare il fumetto, cercando di farmi venire qualche altra idea sul prossimo.
    Voglio che sia triste all’inverosimile, proprio come ho sofferto io…
    Ma dovrà finire bene, i miei personaggi avranno il lieto fine che non ho avuto io…
    -Siamo pronti- mi annuncia Dru sedendosi affianco a me –Ora aprono i cancelli della fiera. Ho dato disposizioni di far toglierete le macchine fotografiche prima di entrare, okay?-
    -Meraviglioso, grazie tantissimo-
    -Non c’è di che. Voglio dire basta che mi che me lo dici e io ti accontento in tutto, ma mi devi parlare-
    Annuisco e le stringo la mano sotto al tavolo.

    Mi sento nervoso e non ne capisco il motivo.
    Ho firmato così tanti autografi in passato, perché ora dovrebbe essere diverso?
    Forse perché hai una sensazione nel petto, che non se ne va?
    Come se sentissi che quel giorno, sarebbe capitato qualcosa che mi avrebbe distrutto…

    Di nuovo…

    Ho un presentimento…
    Oggi è un giorno diverso dagli altri…
    Spero soltanto che non mi succeda qualcosa di davvero brutto…
    Non riuscirei a sopportarlo…

    Dru mi stringe la mano e poi la lascia andare, alzandosi in piedi.
    La prima ondata di ragazzine sta entrando, dirette verso di me.

    Mi stampo un sorriso in faccia e gli faccio segno di avvicinarsi.
    Molte si avvicinano con dei blocchi per farseli firmare.
    Tra un autografo e l’altro, scambiamo anche quatto chiacchiere.

    Magari non è proprio come penso…

    Non sapevo che quello sarebbe stato il giorno che mi avrebbe cambiato la vita per sempre…

    Di nuovo….



    Capitolo 37 (Army)

    La mattinata è stata davvero rilassante …
    Faith e la sua amica Darla mi hanno portato in giro per le campagne inglesi …
    Abbiamo fatto colazione in un ostello e ho mangiato come una vera inglese …
    The e biscotti dolci … davvero favolosi …
    E Darla è davvero simpatica, lei e Faith sono amiche da quando si è trasferita qui con i suoi …
    È sposata e ha una bambina che stiamo andando a prendere da suo padre per portarla in questa fiera …
    La bambina adora i fumetti e il suo preferito è proprio quello che ho acquistato io giorni fa …
    Sono proprio curiosa di vedere la persona che lo ha creato …
    M’incuriosisce …
    La storia di Sarah sembra scritta proprio per me …

    Arriviamo davanti agli stand della fiera …
    Ci sono migliaia di ragazzine, genitori … giostre e carretti di zucchero filato …
    Adoro lo zucchero filato …
    Mi ricorda quando ero bambina …
    Mi ricorda lui …
    Quando me lo rubava dalle mani e io piangevo …
    Quanto mi mancano quelle giornate spensierate …
    Quanto mi manca lui …
    Ma ora non devo pensarci …
    Ora sono qui solo per divertirmi …
    Solo per la mia nuova vita …
    Io e Ben ci sposiamo fra poco … e i brutti pensieri devono sparire dalla mia mente …
    Devono uscire dal mio cuore …

    Poi immagino la mia vita fra qualche anno …
    Magari anch’io accompagnerò i miei figli ad una fiera simile un giorno …
    Li terrò per mano e …
    Un lampo però invade la mia mente …
    Uno scorcio di pensiero mi blocca tutti gli altri …
    E immagino bambini con gli occhi azzurri e il sorrido dolce di William …
    E sento di nuovo il cuore pesante …
    Mi volto a guardare i visi felici intorno a me e scuoto il capo …
    Anche se lui fosse qui con me non avremmo mai potuto avere nulla del genere …
    Bambini sorridenti?
    Come ho potuto solo pensarci?
    Lui era mio fratello …
    Come avremmo potuto avere dei figli?
    Come avremmo potuto avere una famiglia?
    ◦Buffy?

    Guardo Faith che mi richiama dalla porta di un capannone e mi fa segno di avvicinarmi.
    Mi ero lasciata andare di nuovo e l’avevo persa di vista.
    Annuisco e la raggiungo.
    Vedo Darla e sua figlia dirigersi verso un cartellone pubblicitario di alcuni manga e ci fermiamo …
    La bambina si fa largo fra le altre e la perdiamo di vista …
    Dopo alcuni minuti torna col sorriso stampato sul viso e un mucchio di giornaletti fra le mani.



    Alla fine della mattinata mi sento a pezzi …
    Per trovare il suo fumetto preferito abbiamo girato in lungo e in largo …
    Adesso sappiamo che data la consistenza delle persone che ci sono dentro lo hanno spostato alla fine del viale, in uno stand più grande …
    Così decidiamo di dividerci …
    Sono stanca di camminare … e la curiosità è sparita lasciando posto ai miei piedi gonfi …
    Ho detto a Faith di andare con Darla …
    Io prenderò un caffè e poi le raggiungerò …
    Ho bisogno di una sosta.

    Mi siedo su una panca e prendo la borsa fra le mani ricordandomi improvvisamente di avere portato la mia macchina fotografica.
    Farò qualche foto da far vedere a Ben e da spedire a Willow … le adorerà e magari deciderà di venire a trovarmi prima del matrimonio.
    Faccio qualche foto anche con l’autoscatto e poi mi avvio a raggiungere Faith.
    Davanti l’entrata un energumeno mi guarda sospettoso e poi mi si avvicina.
    ◦Signorina deve lasciare la macchina fotografica qui, è proibito portarla dentro…

    Lo fisso sorpresa, ma annuisco …
    Gliela consegno e gli passo oltre, mentre l’uomo la contrassegna con una targhetta e l’appoggia su un tavolo insieme ad altre.
    Dentro sembra essere in un formicaio …
    Non troverò mai nè Faith, né Darla …
    Farò un giro e poi le aspetterò fuori …

    Sento una marea di ragazzine che urlano e alzano le mani in segno di saluto …
    Mi avvicino … scorgo la figlia di Darla in mezzo al gruppo e poi vedo una donna vestita di nero accanto ad una bancone …
    Seguo il gesto della sua mano … seguo tutto come se il mondo cominciasse a rallentare …

    E improvvisamente il tempo sembra fermarsi … squarciare l’aria …
    La donna appoggia la mano dalle unghie lunghe e nere su una spalla …
    Un’ uomo biondo … di un biondo quasi platino alza il viso e sorride … e io mi gelo …
    Sbarro gli occhi …
    La gola sembra serrarsi in una morsa d’acciaio …
    E il corpo è scosso dal tremore …
    Fisso dritto davanti a me … e un sibilo mi sfugge dalle labbra …

    William …

    Il passato mi investe facendomi male … ferendomi nel profondo … e riesco quasi a sentire il mio cuore che si spezza …
    L’ uomo alza gli occhi come se fossi stata io a chiamarlo …
    E allora so …
    Lui mi fissa allo stesso mio modo … sconvolto … disperato …
    La mano con la quale scriveva si blocca all’istante e la penna gli cade sul banco.
    I nostri occhi s’incatenano per un tempo indefinito, come se nulla esistesse a parte noi …
    E il dolore comincia a bruciare …
    A soffocarmi …
    Non può essere … non può essere lui … lui è morto …
    Mi ha lasciato …
    Quegli occhi che mi fissano non sono i suoi non possono esserlo …
    Lui non può avere finto di sparire …
    Non può avermi ucciso così …
    Non lui …

    Ma quegli occhi azzurri stanno inchiodati ai miei e dicono solo la verità …
    William è vivo ed qui davanti a me …

    Faccio un passo indietro sull’orlo delle lacrime … tremando come una foglia … scioccata nel profondo …
    Lui si alza senza lasciare il mio sguardo …
    Le sue labbra si muovono e il mio nome esce come un sussurro … impercettibile, ma che io colgo benissimo…
    E allora scappo …
    Scappo dal mio passato, dal dolore … da lui … da lui che ha mentito … da lui che ha ucciso la mia anima…
    Da lui che ho amato e che avrei amato sempre …
    Da lui … che è vivo … e allora tutto torna …

    Il fumetto … la storia di Sarah… i disegni …
    La nostra storia …







    Capitolo 38 (Army)

    Corro …
    Corro veloce … mentre visi che non conosco mi passano davanti …
    Una nausea improvvisa mi stringe la gola …
    Le lacrime mi rigano copiose il viso e mi sento il cuore colmo di dolore …

    Come hai potuto? Oh mio Dio … come?

    D’un tratto mi ritrovo fuori dalla fiera, con la vista annebbiata e lo stomaco in tumulto…
    E poi sento un clacson … uno stridere di gomme e mi voltò spiazzata … scioccata …
    E chiudo gli occhi …

    Poi sento le sue mani afferrarmi per la vita e tirarmi indietro, e non occorre che mi volti, perché riconoscerei quelle mani anche all’inferno …
    Dove sono già …
    Mi volto piano … debole e priva di qualunque emozione, se non furia … una rabbia che mi esplode dentro …
    E alzo il viso …
    Lentamente come se ciò che sto per vedere potesse uccidermi ancora …

    E io nostri occhi s’incontrano … dopo 6 lunghi anni, dopo tanta sofferenza e frustrazione, dopo che ho perso la mia anima nel piangerlo … adesso lui è qui, davanti a me …
    ◦Buffy …

    Quella voce …
    Chiudo gli occhi tremando …
    Solo il suono della sua voce mi fa sussultare di dolore folle …
    Poi riapro gli occhi e lo guardo …
    ◦Non puoi essere tu … non puoi avermi fatto questo …

    Sussurro sconvolta …
    E piango … piango come avevo promesso di non fare mai più …
    E la realtà mi piomba addosso …

    (Manu)

    - Non puoi essere tu … non puoi avermi fatto questo...-
    Sussura mentre le lacrime gli inondano il viso.
    Deglutisco mentre la tocco...
    E' così tanto che non sento la sua pelle sotto le mie dita.
    La fisso intensamente e senza pensare l'abbraccio forte.

    Dio quando mi è mancata...
    Mi manca il respiro...
    Il mio cuore mi scoppia nel petto...

    Nascondo la testa nei suoi capelli, ed ispiro il suo odore.
    Mi sembra di essere in paradiso.
    Proprio quando penso di poter morire, lei si strattona staccandosi dal mio abbraccio.
    Mi fissa con astio e senza preavviso, mi schiaffeggia violentemente.

    Spalanco gli occhi sconvolto, e la fissò.

    - Non osare toccarmi- mi dice con rabbia - Non è hai il diritto! Non ti permettere mai più!- dice con rabbia.
    Un altro schiaffo mi colpisce l'altra guancia, prima che lei si giri e corra via.

    Fisso il punto in cui e sparita e mi porto una mano sulla guancia.
    Inizio a piangere in silenzio, mentre la guardo correre via da me...
    Come biasimarla?
    Mi merito tutto.

    Scusami amore...
    Scusami tanto...
    Scusami...

    Ma io ti amo ancora....

    - William?- una voce mi riporta alla realtà.
    Mi volto trovandomi davanti Drusilla che mi guarda preoccupata.
    - Cosa è successo?-
    Rimango in silenzio, girandomi nuovamente, per fissare il punto in cui Buffy è sparita, portandosi via un altro pezzo del mio cuore.

    (Army)
    ◦Buffy …

    Sento un urlo disperato e allora mi blocco.
    Tutto il dolore… il mio cuore che si spezza …
    Lo sento come se l’aria mi mancasse …

    William …

    Mi volto perché non posso andare …
    Non posso …
    Lui è vivo …
    È qui …
    I nostri occhi s’incontrano e lo vedo piangere …
    Si accascia in ginocchio e si copre il viso fra le mani …
    E mi sento morire …
    La sua sofferenza è la mia…
    Come posso andare?
    Lasciarlo ancora …
    Come posso permettere che lui mi lasci ancora?

    Un passo dopo l’altro gli sono di fronte …
    Lo vedo alzare il viso distrutto … e allora sento le mie lacrime …
    E mi accascio anch’io …
    Alzo una mano al suo viso e lo tocco …
    Una scarica elettrica mi attraversa il cuore e so…
    So che lui è l’amore della mia vita …
    Che mai nulla importerà oltre lui … oltre noi …

    Ciò che ha fatto …
    La sua presunta morte …
    Tutto mi dovrebbe portare ad odiarlo … ma non posso …
    Non riuscirò mai ad odiare colui che ha con se il mio cuore …
    E allora la realtà non conta più …
    Nessuna parola, nessuna spiegazione conta …
    Nessuna sofferenza …
    Purchè lui resti con me …
    Purchè lui sia in me …
    E ci resti per sempre …

    E avvicino i nostri visi tremando … scossa dai singhiozzi … e tocco le sue labbra …
    Lo vedo sbarrare gli occhi …
    ◦Perdonami …. Perdonami amore mio …

    Sussurra sofferente …
    E io lo perdono …
    Perdono anche me stessa per ciò che accadrà dopo …
    Perché adesso che l’ho ritrovato non tornerò più indietro …

    Le nostre labbra si toccano e allora il passato, il presente e il futuro… scompaiono …

    Sono libera …
    Siamo liberi e insieme …

    Angeli dannati …
    Angeli caduti …
    Angeli in cerca di una realtà diversa che mai nessuno ci perdonerà, ma che vivremo …
    Insieme …
    Perché lo stesso sangue … lo stesso cuore … lo stesso amore…. Sarà sempre parte di noi …

    FINE

    24.01.2008
     
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    Che bella questa storia.. non so perché ma non l'avevo ancora letta... be come argomenti può piacere oppure no, ma per quanto riguarda spike, come si fa a non volerlo anche se è tuo fratello??? È troppo bello sexy affascinante misterioso.. mille volte meglio di edward cullen e anche di mr grey!!! Il primo e unico resta lui
     
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3 replies since 13/7/2012, 12:36   664 views
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