Love against

di *SpikeJem*

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  1. keiko89
     
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    DISCLAIMER: I nomi dei personaggi appartengono a J.W. e nulla è a scopo di lucro.

    SUMMARY: Buffy viene espulsa dalla ricca scuola che frequenta e viene mandata alla Sunnydale High alla quale essendo ricca e viziata non è abituata … fortunatamente Tara fa amicizia con lei e la porta nel suo gruppo, ma suo fratello Spike le renderà la vita impossibile fino a che tra loro nascerà un’ amore contrastato dalle classi sociali …

    ROMANCE – ANGST – NC17

    TITOLO: Love against … ( Amore contro …)





    CAPITOLO 1

    Buffy guardò fuori dal vetro oscurato della limousine che aveva appena parcheggiato accanto alla Sunnydale High e vide migliaia di visi voltarsi scioccati a guardare …
    Il nervosismo le fece sudare le mani e una stretta al cuore la fece sentire per la prima volta nella sua vita meno sicura si se stessa …
    Ogni viso, ogni ragazzo che stava guardando la lunga auto nera , era come se la stesse giudicando per i suoi soldi e perché così sfacciatamente si era fatta accompagnare dall’autista di casa Sunnydale.
    Giles la guardò dallo specchietto retrovisore con occhi tristi.
    Lui, il maggiordomo e autista, l’aveva vista crescere e sapeva che quello era un brutto momento per lei …
    Ricca e viziata non si sarebbe mai abituata al “Ghetto” …
    Così veniva chiamata la Sunnydale High … dato che non era frequentata dalla classi ricche …
    Buffy guardò il suo riflesso nel vetro della limousine e tremò.
    Chissà cosa l’aspettava?
    Chissà cosa stavano facendo i suoi amici?
    Chissà cosa poteva capitarle lì dentro?
    Aveva sentito storie di ragazzi che portavano anche coltelli dentro la scuola e ne aveva paura … una paura che non riusciva a farla muovere …
    Le parole del giudice le tornarono alla mente con tutto quello che era successo …

    Non era stata lei ad appiccare l’incendio alla biblioteca della scuola privata che frequentava fino a due settimane prima …
    Lei si era ritrovata solo in mezzo …
    La sera della festa del primo mese, Angel l’aveva passata a prendere alla villa … sembrava tutto come doveva essere, poi lui si era ubriacato, aveva dato di matto e per uno stupido scherzo la biblioteca che adesso suo padre stava ripagando fino all’ultimo foglio di carta bruciato, era andata in fumo … e lei si era presa la colpa per salvare la borsa di studio del suo ragazzo …
    Il giudice che si era occupato del caso era un vecchio amico di famiglia … non le aveva fatto scontare la sua punizione in altri posti ai quali lei non era abituata, ma l’aveva espulsa da ogni scuola privata e l’aveva fatta iscrivere alla S.H. …
    Doveva frequentare l’ultimo anno lì e portare a casa ottimi voti … altrimenti sarebbe stato anche più severo …

    Buffy rabbrividì e guardò Giles che le sorrise.
    •Vuoi che ti accompagno Buffy? Posso farlo, lo sai …

    Lo fissò spaventata, ma poi scosse il capo.
    Se non l’avesse fatto da sola il primo giorno, non l’avrebbe più fatto … disse a se stessa … doveva prendere coraggio e affrontare tutti quelli che continuavano a guardare la sua limousine … anche perché non poteva fare altro per altri 10 mesi …
    Abbozzò un sorriso e si apprestò a scendere …
    Quando lo fece i migliaia di visi corrucciati, si trasformarono in ghigni divertiti …
    Buffy abbassò lo sguardo e tenendo stretta la sua borsa si avviò su per le scale per raggiungere l’ufficio del preside …
    Sentì ogni mormorio e ogni risata fino alla porta che cercava e solo quando entrò nell’ufficio si rese conto di essere tornata a respirare regolarmente.

    Il preside Wood la accolse con un sorriso cercando di tranquillizzarla.
    •So che per lei signorina Summers è tutto difficile, ma vedrà che riuscirà ad ambientarsi qui, la Sunnydale High non è quell’inferno che si dice in giro!

    Buffy lo guardò ancora spaventata e annuì.
    •Venga, la accompagno nella sua classe …

    Le disse infine facendosi seguire lungo i corridoi.
    Appena entrò in classe però la tranquillità che credeva di trovare sfumò.
    Tutti i suoi compagni iniziarono a parlare sottovoce e si zittirono solo quando il preside iniziò a parlare.
    •Buongiorno a tutti … vi presento la signorina Elisabeth Summers … frequenterà l’ultimo anno con voi e voglio che tutti, nessuno escluso vi comportiate bene e che la facciate sentire parte integrante delle attività scolastiche …

    Buffy alzò lo sguardo e si sentì gelare.
    Il ghigno divertito sulla faccia dei suoi compagni non sparì.
    •Buongiorno signorina Summers, io sono Willow Rosemberg l’insegnante di letteratura … prego si accomodi …

    La rossa insegnante le sorrise e la scortò fino all’ultimo banco … l’unico libero.
    Buffy la ringraziò e si sedette.
    Il preside Wood uscì dopo aver parlato in disparte con la professoressa e Buffy abbassò il capo sentendosi sempre più osservata …
    Alzò lo sguardo solo quando sentì la rossa cominciare a parlare e quando capì che i suoi compagni stavano seguendo la lezione.
    Prese il suo libro e aprì il suo block notes per prendere appunti …

    Ascoltò la professoressa per qualche istante e poi si guardò intorno.
    L’aula non era come se l’aspettava … era pulita e i ragazzi sembravano seguire la lezione a parte qualche volta, quando qualcuno si voltava a guardarla …
    Sembravano tutti ragazzi normali …
    Tutti ascoltavano e prendevano appunti …
    Tutti tranne uno …
    Un ragazzo alla sua destra ….
    Lo fissò per qualche secondo …
    Era stravaccato sulla sedia … rigirando una sigaretta fra le dita …
    Era vestito tutto di nero e i suoi capelli erano tinti di un biondo quasi bianco, tirati indietro dal gel …
    Buffy lo fissò scioccata …
    Chi poteva presentarsi in una scuola con quell’aria da bulletto? Pensò contrariata.
    Poi il ragazzo si voltò e due occhi gelidi e azzurri la inchiodarono sulla sedia.
    Lui la fissò studiandola dalla testa ai piedi e poi sorrise beffardo … alzando un sopracciglio si voltò verso di lei e si passò la lingua sulle labbra.
    Buffy sentì il rossore salirle dritto sul viso e voltandosi repentinamente dall’altro lato sentì un brivido percorrerle la schiena.
    Perché diavolo l’aveva guardato?
    Lo sentì ridere sommessamente e si irrigidì.
    •Spike!

    La voce della professoressa interruppe i suoi pensieri e alzò il viso a guardarla.
    “ Spike?” che razza di nome è? Pensò tornando a fissarlo.
    •Apri il libro e smettila …

    Lo apostrofò la rossa.
    Lui sorrise sornione e annuì … poi tornò a guardare lei e mettendosi la sigaretta in bocca la derise con gli occhi.
    Buffy sbarrò lo sguardo e fortunatamente in quell’istante la campanella suonò e tutti si precipitarono fuori dall’aula compreso lui …

    Si alzò sospirando e piano si avviò anche lei a cambiare aula …
    Che bella giornata l’aspettava …
    Pensò affranta …
    Se tutti erano come quello “Spike” … poteva davvero passare i 10 mesi successivi a nascondersi nel bagno …





    CAPITOLO 2



    Come al solito tornata a casa, i suoi non c’erano …
    Joyce ed Hank Summers erano nuovamente in viaggio …
    Sospirò e salutò Genny la governante prima di chiudersi in camera.
    Meno male che ci sono Genny e Giles … pensò triste.
    Loro erano sposati e vivevano alla villa dalla sua nascita … erano il suo punto fermo.

    Si sdraiò sul letto e la prima cosa che fece fu, prendere il telefono e chiamare Cordelia Chase.
    La cheerleader … la sua amica …
    •Allora racconta … com’è il “ghetto”?

    Le chiese subito lei.
    Buffy sbuffò e strinse la cornetta.
    •Oh una meraviglia … non vedo l’ora di tornarci domani ed essere guardata ancora come se fossi un extraterrestre vestito alla moda!

    Cordelia scoppiò a ridere e per Buffy fu una salvezza.
    Rise anche lei per la prima volta quel giorno e si tranquillizzò…
    Non poteva andare tutto male dopotutto … aveva ancora i suoi amici e poteva contarci …
    •Allora che fate stasera? – Chiese speranzosa.
    •Tu non sei in punizione?
    •Si, ma posso uscire dalla finestra …

    Cordelia rise ancora.
    •Beh, andiamo al privè …
    •Se riesco a beffare Giles, vi raggiungo …
    •Ok … allora a stasera!

    Chiusa la comunicazione con l’amica, Buffy guardò ancora il telefono …
    Angel non l’aveva ancora chiamata …
    Probabilmente era in punizione anche lui … anche se era stata lei a finire all’inferno …
    Contrariata lasciò cadere il cordless sul copriletto e si appoggiò ai cuscini.
    Angel era il suo ragazzo da qualche mese, ma lo conosceva da una vita …
    Stesso asilo, stesse scuole … stesse feste …
    E il fatto che non l’avesse chiamata la faceva soffrire …
    Io avrei fatto di tutto per sentirlo … pensò triste.

    Dopo poco decise di scacciare quei pensieri e di togliersi di dosso l’odore della Sunnidale High …
    Si fece una doccia, scese a cena e poi si preparò per uscire …

    Quando fu sicura che Giles e Genny fossero andati a dormire, scattagliolò fuori dalla porta di servizio e chiamò un taxi.
    Non si sarebbe fatta imprigionare …
    Aveva ancora 18 anni, poteva godersi la vita fino in fondo …

    Quando arrivo al Bronze, salì subito nel privè raggiungendo Cordelia e Harmony …
    Loro la informarono che Angel era a casa …
    •Suo padre deve fare la scena del papà cattivo almeno una volta all’anno …

    Rise Harmony.
    Rise anche lei, soprattutto perché conosceva i genitori di Angel, erano come i suoi, sempre assenti … se non fosse stato per il giudice che aveva convocato la scuola, anche lei se la sarebbe cavata con poco.
    Ma non importava …
    Avrebbe stretto i denti il giorno e la sera si sarebbe divertita con i suoi amici … e presto Angel l’avrebbe chiamata …
    •Allora, nessun bel ragazzo in quella scuola?

    Chiese la biondina interessata mentre bevevo il suo cocktail.
    Buffy scosse il capo prima ancora di ricordarsi dell’unico che aveva suscitato la sua attenzione, ma questo non lo avrebbe detto comunque alle sue amiche …
    1.Oh andiamo Buffy, qualcuno che si è avvicinato a te ci sarà pure stato, dopotutto, tu sei la principessa Summers … anche solo per i tuoi soldi devono caderti ai piedi!

    Continuò Cordelia sorridendo …
    •No, davvero … sembra che io sia un’extraterrestre … nessuno mi si avvicina …
    •Vedrai che quando si saprà in giro che tuo padre è Hank Summers … “ il milionario” faranno la fila per seccarti …

    Buffy fissò le amiche e fece spallucce …
    Già Hank il milionario … chissà perché a lei questo non faceva nessun effetto!

    Il giorno dopo, quando Giles la lasciò davanti scuola, nessuno si voltò a guardarla … sembrava inesistente…
    Si fermò sul marciapiede guardando i volti di ragazzi sconosciuti e si sentì una nullità …
    Nella sua vecchia scuola, quando arrivava, ogni ragazza l’ammirava e ogni ragazzo gli sbavava dietro … e invece lì sembrava che a nessuno importasse niente ne di lei, ne di altro …
    Guardò i suoi vestiti …
    Un paio di jeans di Armani e un maglioncino beige D&G … aveva scelto quelli proprio per passare inosservata e adesso che lo era, si sentiva proprio una nullità …

    Raggiunse la classe di letteratura come la mattina seguente … e prese posto …
    Il biondino non la guardò neppure e almeno questo non le diede fastidio, lui la innervosiva …
    All’ora di pranzo però quando uscì nel parco per mangiare il suo yogurt si sentì ancora più depressa.
    I gruppetti di ragazzi intorno a lei ridevano e scherzano … e lei era sola …
    Si avvicinò ad una panchina e sedendosi aprì un libro e iniziò a sfogliarlo …
    Un’ora libera in cui poteva sentire la mancanza dei suoi amici, della sua vita o sfruttarla per cercare di studiare?
    Era meglio studiare … pensò sospirando.
    Dopo circa dieci minuti, un’ombra le coprì il sole e dovette alzare il capo.
    Una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi azzurri le stava davanti e le sorrideva apertamente.
    Buffy la fissò stupefatta.
    Non era poi così trasparente allora?
    •Ciao …

    Non rispose per la sorpresa …
    La ragazza senza smettere di sorridere, le sedette accanto e le tese la mano.
    •Io sono Tara … Tara Maclay …
    •Piacere io sono …
    •Buffy Summers … lo so, tutti parlano di te, dicono che hai incendiato la tua vecchia scuola …

    Tara rise e Buffy arrossì.
    •Beh, non è andata proprio così …
    •Oh non preoccuparti, qui un po’ tutti hanno fatto qualcosa che ha intaccato il curriculum scolastico …

    Buffy la guardò e sorrise … sembrava simpatica e socievole.
    Tara fece segno verso la fontana al centro del parco.
    •Io e i miei amici stiamo sempre lì a pranzo, ti va di unirti a noi?

    Le chiese.
    Guardò il punto che lei segnalava e fece spallucce.
    •Se non disturbo…
    •Ma no … dai vieni, ti presento!

    Tara si alzò sorridendole e lei la seguì.
    Arrivati alla fontana, i presenti si voltarono a guardarla …
    Tara le poggiò una mano sulla spalla e disse:
    •Buffy Summers ti presento … partendo da destra … Faith …

    La ragazza bruna vestita di pelle le sorrise e le fece segno con la mano.
    •Oz e Xander …

    Due ragazzi vicino a Faith …
    •Drusilla …

    Una ragazza ossuta e vestita di nero, che la guardò senza il minimo cenno di saluto…
    •E infine, mio fratello William …

    Buffy trattenne il fiato …
    Non si accorse subito di lui, impegnata com’era a guardare gli altri …
    •Spike!

    Disse quest’ultimo sgarbatamente fissandola.
    Già, Spike …
    Il ragazzo che le sedeva vicino a letteratura.
    Lo guardò un secondo e poi distogliendo lo sguardo, sorrise .
    •Piacere di conoscervi …
    •Dai vieni a sederti qui …

    Le disse Faith sorridente … mentre gli altri la incoraggiavano.
    Seduta fra Tara e Faith improvvisamente si sentì a suo agio…
    Il gruppo la trattò come se fosse un’amica di vecchia data, a parte Drusilla e Spike che fermi nella loro posizione non la degnarono di uno sguardo.
    •Allora ti piace la Sunnydale High?

    Le chiese Xander.
    Buffy annuì.
    •Mi sto ancora ambientando ma … mi piace …

    Cos’altro poteva dire?
    •Certo come no …

    La frase di scherno venne proprio da Spike.
    Si voltò a guardarlo e lo vide alzarsi.
    •Will smettila …

    Tara guardò torvo il fratello, ma lui si avvicinò accendendosi una sigaretta e disse:
    •Cos’è offendo miss milione?

    Buffy sentì un brivido correrle lungo la schiena e abbassò gli occhi.
    Tara le appoggiò una mano sulla spalla e le sorrise.
    •Tranquilla, non ce l’ha con te, solo col mondo intero …

    Annuendo non alzò lo sguardo, sapeva che lui la stava guardando con aria minacciosa .
    •Già principessa, lascia stare …. E smettila di chiamarmi William, Tara!

    Detto questo, Spike voltò loro le spalle e s’incamminò per rientrare a scuola, mentre Drusilla lo seguiva arrancando.
    Buffy lo fissò andare via e non capì.
    Perché era stato così odioso?
    Lei infondo non aveva fatto nulla?
    E comunque poco importava … avrebbe continuato la sua sfida personale in quella nuova scuola anche sapendo di non piacergli affatto!



    CAPITOLO 3

    Una settimana dopo, Buffy era molto più tranquilla …
    Tara e Faith si erano rivelate una buona compagnia e a pranzo lo erano anche gli altri …
    Tranne Spike ovviamente e Drusilla …
    Lei stava quasi sempre zitta e seguiva Spike come un cagnolino, Spike invece non le rivolgeva mai la parola, faceva solo qualche battuta odiosa ogni volta che qualcuno le chiedeva della sua vecchia scuola e di casa sua …


    •Oggi è sabato! Tu cosa fai di solito?

    Le chiese Faith quella mattina.
    Buffy la fissò.
    •Vado al privè con i miei amici … voi invece?
    •Parli del privè del Bronze? Caspita …

    Xander le si avvicinò sorridente.
    •Dicono che sia una figata …è vero?

    Buffy lo fissò sbattendo gli occhi …
    Per lei non era mai stato un posto speciale, ma forse perché era abituata a frequentare quei luoghi e non le importava.
    •Si, credo di si …
    •Smettila idiota, è ovvio che miss milione non lo trovi tanto speciale, lei è abituata al lusso!

    La voce di Spike li interruppe.
    Buffy si voltò a guardarlo e lui sostenne il suo sguardo.
    •Posso sapere perché diavolo ce l’hai tanto con me?

    Quasi urlò senza rendersene conto.
    Spike la fronteggiò e allora Buffy dovette alzarsi.
    •Forse perché le principesse sul pisello mi danno fastidio …

    Le disse.
    Buffy sentì una furia cieca montarle dentro.
    •Tu non sai niente di me …
    •E neppure voglio saperlo, riccioli d’oro, è quella stupida di mia sorella che ti ha voluta qui …
    •Bene, e allora se ti sono tanto indifferente perché non la smetti e mi lasci in pace!

    Detto questo Spike fece un passo avanti pronto a ribattere, ma Tara fulminea si mise in mezzo e guardandolo truce, disse:
    •Smettila “Spike” …

    Lo spinse indietro e Buffy si sentì gelare.
    Che cosa voleva fare intimidirla?
    Fece un passo indietro e sospirò …
    C’era riuscito! Pensò tremando …
    Non era abituata a ragazzi come lui e questo la spaventava …
    •Comunque anche noi andiamo al bronze … solo che stiamo vicino al karaoke … perché non vieni con noi e provi qualcosa di diverso?

    Le chiese Tara sorridendole.
    Buffy ci pensò su.
    Se Cordelia e Harmony la vedevano con loro l’avrebbero di certo presa in giro.
    •E ci pensa pure ... cos’è hai paura che i tuoi amici ricchi ti diano addosso?

    Spike la fissò torvo …
    Come diavolo faceva a sapere cosa stava pensando ogni volta?
    •No, ci vengo molto volentieri … grazie dell’invito Tara …

    E così senza dare più importanza a Spike e alla loro litigata si mise d’accordo con sua sorella per incontrarsi nel retro del bronze alle nove …
    Da sola poi ripensò alle sue parole …
    Era vero …
    Era preoccupata per ciò che potevano dire le sue amiche …
    Sapeva che loro l’avrebbero derisa e che l’avrebbero raccontato a tutti, ma cosa poteva fare?
    Essere scortese e darla vinta a lui?
    No non l’avrebbe mai fatto …

    Arrivò puntuale al Bronze e notò che entrando dal retro nessuno dei suoi amici poteva vederla …
    Il privè era al lato opposto e di certo Cordelia non sarebbe scesa per mescolarsi ai comuni mortali …
    Vide Tara farle segno di raggiungerla e sorridendo lo fece …
    Il sorrise le si allargò in viso notando l’assenza di Spike e si accomodò subito fra le sue nuove amiche.
    Dopo poco cominciò a divertirsi …
    Il karaoke che non aveva mai provato la fece ridere a crepapelle …
    Xander era stonato come una campana e quando cercava di correggerlo lo era anche Oz.
    •Vado a prendere da bere … cosa ti porto?

    Le chiese Tara d’un tratto.
    •No aspetta vado io … così mi sgranchisco le gambe …

    Tara annuì.
    Arrivò al bancone del bronze scansando i ragazzi che ballavano e sorrise sentendosi leggera, diversa dal solito e soprattutto si stava divertendo…
    Di solito al privè le bastava ordinare e le portavano subito da bere, lì voleva provare la sensazione di urlare contro il barman …
    Dopo aver preso i bicchieri si voltò per ritornare al tavolo, ma sentendo come se qualcuno l’avesse colpita forte si bloccò.
    “Angel e Cordelia!”
    Sbarrò gli occhi e le bibite le caddero di mano.
    La sua amica Cordelia e il suo ragazzo ballavano al centro della pista strusciandosi e baciandosi …

    Il mondo le cadde letteralmente sulle spalle …
    Ecco perché non la richiamava … era impegnato a palpare Cordelia … Pensò tremando di rabbia.
    Non si mosse e non fiatò …
    Era solo colpa sua dopotutto …
    Un’ idiota che pensava di avere tutto solo perché era ricca …
    Guardò verso il tavolo in cui Tara l’aspettava e strinse le mani a pugno.
    I suoi nuovi amici non erano ricchi come lei, non avevano la reputazione di Angel o Cordelia eppure ridevano, si divertivano ed erano felici …
    Mentre lei era vissuta solo a metà, ovattata dal suo regno dorato e piena di “niente” in realtà …
    •Hei cosa c’è riccioli d’oro?

    La voce sprezzante di Spike la fece voltare di scatto.
    I suoi occhi velati di lacrime lo colpirono.
    La guardò in modo strano e fece un passo in avanti verso di lei …
    Buffy ricacciò indietro le lacrime e alzò una mano a bloccarlo.
    Spike la fissò .
    •Buffy aspetta …

    Era la prima volta che la chiamava per nome, ma in quell’istante non importava …
    Niente importava a parte il fatto che la consapevolezza improvvisa di non avere nulla di che essere felice la colpì come una doccia gelata …
    Si voltò e correndo uscì dal locale …

    Corse come mai aveva fatto nella sua vita …
    E quando arrivò finalmente nella sua gabbia dorata si guardò intorno e al buio si ritrovò sola … come lo era da sempre …



    CAPITOLO 4
    •Buffy … posso entrare?

    Genny fece capolino sulla porta della sua camera e la fissò.
    Buffy alzò le coperte fino al viso e si girò dall’altro lato.
    Non voleva che vedesse i suoi occhi gonfi.
    Genny le si sedette accanto e le appoggiò una mano sulla spalla.
    •Cosa c’è? Perché non ti alzi? - Le chiese col suo fare comprensivo.

    Sospirando si voltò a guardarla e la donna si sorprese di vederla tanto sconvolta.
    •Non puoi mancare da scuola tesoro … il giudice ha detto che …
    •Non m’importa, che mi mandi ai lavori forzati …

    Biascicò sull’orlo delle lacrime.
    Si alzò a sedere e si prese il viso fra le mani.
    •Oh Genny … mi dispiace … ma stamattina non ce la faccio proprio …

    La governante le sorrise bonariamente e le fece togliere le mani dal viso.
    •Cosa ti succede? Non ti stai inserendo bene?

    Buffy scosse il capo.
    •No, la scuola va bene, ho trovato anche dei nuovi amici …
    •E allora cosa c’è?

    Si alzò stancamente dal letto e si guardò intorno alzando le braccia.
    •Tutto … io …

    Genny la seguì in piedi e la guardò.
    •E’ un periodo brutto lo so tesoro, ma tu sei forte, ce la farai …
    •No, non ce la farò … e non sono così forte Genny … sono solo una stupida ragazzina viziata …
    •Non è vero …

    Buffy fissò l’unica donna capace di calmarla con poche parole e abbozzò un sorriso.
    La governante le prese le mani fra le sue e le sorrise.
    •Ti ho vista crescere e so che non sei così … non sei una ragazzina, sei forte e dolce … e quest’anno devi godertelo, devi arrivare alla fine e dimostrare che si sono sbagliati …
    •Tu pensi che io possa farcela da sola? – Le chiese.

    Genny annuì.
    •Non sei da sola tesoro … hai me, Giles, i tuoi genitori e nuovi amici …

    Buffy sentì una lacrima rigarle il viso.
    I suoi genitori … già … quelli assenti da sempre …
    La donna l’avvicinò abbracciandola.
    1.Prova a cambiare tutto … il tuo modo di vivere … cerca di integrarti maggiormente nella scuola, sii coraggiosa come so che lo sei …

    Buffy la strinse forte e poi annuì.
    Si allontanò e le sorrise.
    •Vado a vestirmi …
    •Ok …

    La fissò apprestarsi ad uscire e la richiamò prima che poggiasse la mano sulla maniglia.
    •Genny …

    La governante si voltò.
    •Dii a Giles che vado a piedi …

    Genny annuì e le sorrise.
    La sua bambina stava crescendo …



    Quando arrivò davanti la Sunnydale High, molti visi si voltarono a guardarla.
    Molti ragazzi la fissarono scioccati e molti altri le parlarono dietro nei corridoi.
    Quando arrivò al suo armadietto, poggiò le sue cose dentro e raggiunse la classe di letteratura.
    Era in ritardo … la professoressa la fissò e le sorrise.
    •Signorina Summers … - La salutò.

    Buffy la guardò imbarazzata.
    •La prego di scusarmi …
    •Non importa, adesso vai a sederti …

    Annuendo raggiunse il suo posto senza degnare di uno sguardo Spike che la fissava sorpreso.
    •Benissimo, adesso che siamo tutti, vorrei sottoporvi un test …

    La rossa passò fra i banchi dei fogli e dopo si accomodò dietro la sua cattedra.
    •Rispondete alle domande senza copiare mi raccomando …

    Buffy fissò il foglio e le domande …
    Era un test inaspettato e lei non era una cima in letteratura, odiava tutta quella roba inglese e odiava i poeti …
    Si guardò attorno e vide che tutti scrivevano, compreso Spike che solitamente era svogliato e scontroso.
    Un’ora dopo quando la professoressa raccolse tutti i test, imbarazzata la guardò.
    La rossa le sorrise e lesse subito il suo …
    Scosse la testa e quando tutti si apprestarono ad uscire, la richiamò.
    •Signorina Summers …

    Buffy si sentì avvampare.
    Fissò la professoressa e lei le sorrise.
    Era sempre molto cordiale e professionale.
    •Elisabeth …
    •Buffy la prego … non sono abituata a sentirmi chiamare così …

    La rossa annuì e riprese a parlare.
    •Buffy … il tuo status di studentessa di letteratura non mi convince molto … vorrei che prendessi delle ripetizioni …

    La guardò annuendo.
    •Il preside Wood mi ha informato sulla tua situazione, so che devi presentare buoni voti alla fine del semestre e vorrei aiutarti … ti affiderò un tutor …

    Buffy le sorrise.
    •Lei è molto gentile …

    La professoressa ricambiò il sorriso.
    •Sceglierò fra i miei studenti migliori e ti farò sapere …
    •D’accordo, grazie …

    Detto questo, Buffy uscì dall’aula.
    In corridoio alzò il capo e sospirò.
    Quando lo fece la prima persona che incontrò fu Spike.
    Era fermo a fissarla appoggiato al suo armadietto.
    Buffy lo fissò ricordandosi della magra figura che aveva fatto al locale e subito distolse lo sguardo cambiando strada.

    Incontrò Tara anche prima di uscire fuori per pranzo.
    •Buffy … ma che fine hai fatto sabato?

    Le chiese la ragazza preoccupata.
    Buffy la guardò.
    Era una brava persona, una buona amica … l’unica che l’aveva accolta nella sua nuova vita.
    Le sorrise.
    •Mi dispiace … avrei dovuto avvertire …

    Tara la guardò e capì.
    •Va bene … tranquilla … William mi ha detto che hai detto a lui che andavi via …

    Buffy la guardò sorpresa.
    Perché Spike aveva fatto una cosa del genere?
    Si avviarono verso la fontana dagli altri componenti del gruppo e lo vide.
    Era seduto al solito posto con la sua Drusilla vicina che gli accarezzava un braccio.
    Quella scena senza capire perché le diede fastidio.
    Lo fissò e lui fece lo stesso.
    Non capiva il rapporto che quei due avevano e neppure voleva capirlo, ma vedere Drusilla sempre appresso a lui come un cagnolino scodinzolante era fastidioso …

    La giornata passò senza intoppi …
    Nel pomeriggio riprendendo le sue cose dall’armadietto vide la professoressa Rosemberg andarle incontro.
    •Ah Buffy … ti cercavo …

    Buffy la guardò e le sorrise.
    •E’ successo qualcosa? – Le chiese.

    La rossa scosse il capo e le porse un bigliettino.
    Lo guardò e vide che era un mini programma di ripetizione.
    •Ho trovato il tuo tutor … ho segnato le ore di ripetizione e gli argomenti in cui credo tu abbia lacune … se per te va bene, ti fermerai tre pomeriggi a settimana nella mia aula …

    Buffy la guardò e leggendo annuì.
    La professoressa fece lo stesso e poi si allontanò.
    Il primo incontro era segnato per l’indomani alle 15,00 …
    Lesse l’argomento correlato e sospirò.
    “Romeo e Giulietta …”
    Proprio la tragedia che più di tutte non riusciva ad entrarle in testa …

    CAPITOLO 5

    “Romeo e Giulietta di William Shakespeare …”
    Buffy guardò la copertina del libro e sbuffò … il suo famoso tutor era in ritardo …
    Guardò di nuovo la copertina in cui erano rappresentati gli amanti e sorrise.
    •Bene vedo che almeno le immagini ti piacciono …

    La voce boriosa di Spike la fece sussultare.
    Alzò il capo di scatto e lo vide avvicinarsi col suo solito sorriso di scherno sulle labbra e improvvisamente capì.
    Lui era il suo tutor!
    Lo fissò con gli occhi sgranati e aprì la bocca, ma la richiuse subito vedendo che la guardava divertito.
    •Non mi dire che la rossa non ti ha detto che sono il migliore studente del suo corso?

    La derise.
    Buffy lo fissò furiosa.
    •Se me lo avesse detto stai pur certo che non avrei accettato …
    •Poco male, dato che chi rischia sei tu principessa!

    Spike sorrise e prese una sedia … la mise al contrario e si accomodò fissandola.
    Lo guardò per un lungo istante, poi decise che non valeva la pena discutere, a lei servivano ripetizioni e lui poteva dargliele … questo era l’unica cosa importante, che non si piacessero non contava.
    •D’accordo … perché non la facciamo finita e mi fai da tutor e basta?

    Disse porgendogli il libro.
    Spike lo spinse indietro e sorrise.
    •Non mi occorre … so tutto a memoria …

    Buffy lo fissò stupefatta e poi senza riuscire a sostenere il suo sguardo, abbassò gli occhi e aprì l’introduzione.
    •La rossa ha detto che hai lacune riguardo tutta la storia … ti farò un breve riassunto e ti esporrò le tematiche tragiche …

    Annuì e lo guardò nuovamente.
    Spike prese la sigaretta che aveva appoggiata sull’orecchio e cominciò a rigirarla fra le dita noncurante.
    •Il titolo originale è: The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet composto da 5 atti, è ambientato fra Verona e Mantova nel 500 … la tragedia è il modello dell'amore perfetto ma avversato dalla società… Narra le vicende di due nobili famiglie di Verona, i Montecchi e i Capuleti, come si siano osteggiate per generazioni e che "dai fatali lombi di due nemici discende una coppia di amanti, nati sotto una cattiva stella", il cui tragico suicidio porrà fine al conflitto…
    •Come diavolo fai ad essere così preciso? Sembri un libro di letteratura inglese!

    Sbottò Buffy facendolo voltare di scatto.
    Spike la fissò dapprima sorpreso e poi scoppiando a ridere, disse:
    •Sono inglese e mia madre adorava questo tipo di letteratura …

    Buffy guardò i suoi occhi, improvvisamente intristiti e gli sorrise.
    •Vuoi leggere qualcosa? – Le chiese serio.

    Annuì e gli passò il libro.
    •Trova la parte della balconata … quello è l’unico pezzo che mi ricordo …

    Spike trattenne un sorriso e subito prese la pagina e le ripassò il libro …
    Fissò le parole, che come d’incanto non sembravano più parole messe lì a casaccio, sembravano scorrevoli e avevano significato …
    O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre; e rifiuta il tuo nome: o, se non vuoi, legati solo in giuramento all'amor mio, ed io non sarò più una Capuleti… Il tuo nome soltanto è mio nemico: tu sei sempre tu stesso, anche senza essere un Montecchi. Che significa "Montecchi"? Nulla: non una mano, non un piede, non un braccio, non la faccia, né un'altra parte qualunque del corpo di un uomo. Oh, mettiti un altro nome! Che cosa c'è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un'altra parola avrebbe lo stesso odore soave; così Romeo, se non si chiamasse più Romeo, conserverebbe quella preziosa perfezione, che egli possiede anche senza quel nome. Romeo, rinunzia al tuo nome, e per esso, che non è parte di te, prenditi tutta me stessa……

    Io ti piglio in parola: chiamami soltanto amore, ed io sarò ribattezzato; da ora innanzi non sarò più Romeo……

    Buffy lo fissò a bocca aperta …
    Stava recitando insieme a lei …
    I loro occhi s’incontrarono e lui sorrise per la prima volta da quando lo conosceva.
    Così invogliata da quella strana tranquillità andò avanti.
    Se ti vedono, ti uccideranno…
    Ahimè! c'è più pericolo negli occhi tuoi, che in venti delle loro spade: basta che tu mi guardi dolcemente, e sarò a tutta prova contro la loro inimicizia…

    Occhi negli occhi, Buffy sorrise ancora e Spike la fissò in modo tranquillo.
    Io non vorrei per tutto il mondo che ti vedessero qui… - Disse soavemente.
    Ho il manto della notte per nascondermi agli occhi loro; ma a meno che tu non mi ami, lascia che mi trovino qui: meglio la mia vita terminata per l'odio loro, che la mia morte ritardata senza che io abbia l'amor tuo…

    Alzò gli occhi e lo fissò ancora.
    Lo guardò bene, come mai lo aveva fatto …
    Pelle liscia e chiara, i capelli che aveva trovato tanto strani all’inizio adesso sembravano perfetti su quel viso dagli zigomi scolpiti … e i suoi occhi …
    Erano azzurri come il cielo più terzo …

    Spike piegò il viso di lato leggermente e rimase fermo a fissarla.
    Buffy rimase immobile, quasi non riusciva a dire altro …
    Sentì uno strano brivido gelarle la schiena e quando lo vide sorridere sobbalzò.
    Che diavolo stava facendo?
    Perché lo guardava in quel modo?
    Si alzò scostando la sedia e Spike fece lo stesso.
    Erano state le parole di Romeo ad incantarla non lui …
    Pensò nervosa.
    •Devo andare …

    Disse cercando di tirarsi fuori dall’impaccio.
    Spike la fissò alzando un sopracciglio e portandosi la sigaretta alla bocca portò una mano verso di lei e chiuse il libro.
    Buffy fissò la sua mano e poi di nuovo i suoi occhi.
    1.Come vuoi principessa …

    Quella parola detta sempre col solito tono di derisione la infastidì.
    Perché cambiava atteggiamento ogni secondo?
    1.I voti sono i tuoi …

    Senza rispondergli prese il libro e gli passò oltre.
    Ma facendolo una foto volò in terra proprio fra i piedi di Spike, che curioso si accasciò e la raccolse.
    Buffy si fermò e voltandosi vide che guardava piuttosto interessato.
    Si fece avanti riconoscendo subito la foto sua e di Angel.
    •Ridammela …

    Disse con urgenza.
    Spike la fissò e sorridendo mordace, disse:
    •E così il bamboccio che fissavi sabato sera è questo qui!

    Buffy si bloccò all’istante.
    Quella cattiveria gratuita la colpì nel profondo …
    Era stato l’unico a vederla piangere quella sera, eppure non gli importava … doveva ferirla ugualmente …
    Afferrò la foto con furia e nel ritirarla indietro un’estremità si strappò … il lato del suo viso sorridente restò fra le mani di Spike che la guardò scioccato.
    Buffy aprì la bocca sconvolta e prima che lui potesse dire altro, si voltò e scappò via …

    Spike fissò la porta e poi la foto rimastagli in mano.
    I suoi capelli sciolti sulle spalle e il suo sorriso sincero, lo colpirono più di quanto volesse ammettere …

    Buffy rimase per ore seduta sul letto a contemplare il libro in terra …
    Migliaia di pensieri le passarono nella mente e uno solo era sempre lo stesso …
    Spike …
    Non riusciva a capirlo e allo stesso tempo lui la spaventava …
    Ricordò la sua voce, mentre recitava la parte di Romeo e rabbrividì …
    Come faceva una persona ad avere tante sfaccettature?
    Come poteva cambiare repentinamente ogni volta che erano vicini?


    CAPITOLO 6

    Buffy entrò nell’aula puntuale come un’ orologio …
    Appena la sentì Spike alzò il viso e rimase a guardarla.
    Era certo che non sarebbe tornata a studiare con lui e invece doveva ricredersi, era coraggiosa …
    •Ciao …

    Lo salutò.
    Spike la fissò e come la volta prima le si sedette davanti.
    Buffy prese il libro di Romeo e Giulietta e lo aprì alla pagina della volta precedente.
    Fu un’ora del tutto tranquilla e lei non accennò a nulla a parte lo studio … ascoltò con attenzione tutto ciò che diceva lui prendendo appunti e poi solo ad ora terminata alzò il viso a guardarlo.
    Lo fece solo quando si rese conto che non parlava più e che lei era rimasta troppo in attesa.
    Quando lo guardò Spike le sorrise e alzò tutte e due le sopracciglia divertito.
    Buffy si sentì presa in fallo come una scolaretta e tossicchiando, riabbassò gli occhi e cercò un’ appiglio che potesse distrarli ancora.
    •Potresti dirmi … le tue considerazioni … ciò che pensi della tragedia?

    Disse sempre senza guardarlo.
    Spike rise e poi alzando la mano la indirizzò al suo viso e la toccò.
    Le prese il mento fra le dita e piano glielo sollevò.
    •Forse se mi guardi in faccia riusciamo a capirci meglio principessa …

    Sbattendo gli occhi si fece indietro e nervosamente annuì.
    Spike divenne improvvisamente serio e la fissò dritto negli occhi.
    •Credo sia la più grande storia d’amore di tutti i tempi … Il tenero amore verso Giulietta, non impedisce però a Romeo di vendicare il suo amico … e alla società di dividerli … trovano pace solo nella morte e questo dice molte cose …

    Buffy lo fissò esterrefatta.
    •Cosa per esempio? – Chiese come già sapesse la risposta.

    Spike sorrise malizioso e rispose fulmineo.
    •Che niente è per sempre … che l’amore non può sconfiggere le avversità come decantano i poeti e gli scrittori, per questo adoro Shakespeare… non c’è menzogna nel suo dramma …

    Colpita Buffy lo guardò negli occhi.
    I suoi occhi verdi lo incatenarono e Spike fu il primo a distogliere lo sguardo.
    Si alzò e prima che lei potesse dire altro, alzò una mano in segno di saluto e disse:
    •Alla prossima miss milione … studia mi raccomando!

    Rimase inebetita a fissare l’ aula vuota …
    Il cuore era un tumulto di emozioni …
    Le sue parole l’avevano colpita e l’avevano ferita …
    Non riusciva a capire il perché … era solo la sua opinione in fondo …
    Eppure quel pensiero …
    Il suo pensiero …
    Che nulla era per sempre e che l’amore era solo menzogna la facevano star male …
    Che cosa l’aveva indurito così tanto?
    Si chiese triste …
    E lei perché non riusciva a toglierselo dalla testa?



    Quella sera una piacevole telefonata di Tara le risollevò il morale …
    Andavano al Bronze a festeggiare il compleanno di Xander e la voleva nel gruppo.
    Contenta scelse un’ abitino nero e stivali abbinati da indossare, e chiese a Giles di accompagnarla a fare spese … doveva prendere qualcosa di speciale per il suo nuovo amico …
    Comperò un’ orologio … e le piacque così tanto da farla sentire soddisfatta della scelta …

    La serata si rivelò piacevole come ogni volta era in loro compagnia …
    Ci fu il Karaoke e ballarono tutti insieme …
    Quella sera non le diede fastidio neppure la presenza di Spike scortato dalla fidata Drusilla… era tutto perfetto …
    Almeno fino al momento della torta e dei regali …
    Ognuno di loro aveva regalato qualcosa che sapevano poteva piacere a Xander … e lui ne fu felice.
    Quando arrivò il momento di scartare il suo … già la confezione della gioielleria Tiffany li rese tutti al silenzio.
    Buffy fissò i presenti sorpresa e rimase in attesa …
    Quando Xander vide l’orologio costosissimo che Buffy gli aveva comprato, la fissò scioccato cominciando a balbettare.
    •Oh … io … Buffy …. Io …

    Lo guardò senza capire per qualche istante e vide i visi dei suoi amici scuri e imbarazzati.
    Li guardò uno per uno e poi scosse il capo.
    •Non ti piace Xander? Io… posso sempre cambiarlo …
    •No … è che …

    Lo fissò ancora senza capire e poi uno sbuffo la fece voltare.
    Spike si avvicinò e prese il regalo di mano all’amico.
    •Come diavolo fate voi ricchi a non capire mai?

    Ringhiò furioso.
    Buffy lo guardò senza parole.
    Spike gettò l’orologio sul tavolo sdegnato e la guardò.
    •Pensi davvero che comprando un regalo così costoso avresti fatto bella figura?

    Le chiese rabbioso.
    Buffy si portò una mano alla bocca e improvvisamente la realtà la colpì.
    Si voltò a guardare i regali degli altri e si sentì gelare.
    Lei aveva esagerato …
    Come sempre … non aveva capito che spendere tanto denaro avrebbe ridicolizzato i suoi amici e li avrebbe fatti fraintendere.
    Scosse il capo e guardò Xander che non osava alzare il viso.
    •Io … mi dispiace … io non volevo essere così …
    •Offensiva? Stupida?

    La canzonò Spike.
    Buffy si voltò a guardarlo cercando di trattenere le lacrime.
    •Spike smettila …

    La voce di Tara le arrivò da lontano.
    Ma lui continuò inespressivo …
    Le si avvicinò e la fissò negli occhi.
    •Ci frequenti da un po’ eppure non hai capito che i tuoi trucchetti da ricca ereditiera su di noi non hanno leva … oppure sei completamente egoista ed idiota che volevi solo farci fare la figura dei poveracci?

    Sbattendo gli occhi Buffy abbassò il capo ferita e lasciò scorrere le lacrime senza fermarle.
    Tara mise una mano sul petto del fratello e lui improvvisamente capì di essersi spinto troppo oltre.
    Buffy si alzò senza guardare nessuno e mentre le sfuggiva un singhiozzo dalle labbra si voltò e si diresse all’uscita…



    CAPITOLO 7
    •William …

    Spike si voltò verso sua sorella e la vide furiosa.
    •Non c’era bisogno di essere così duro, Spike …

    Xander parlò per la prima volta dopo il lungo silenzio e fissò l’amico dispiaciuto.
    Spike si voltò …
    Guardò il corridoio di uscita ormai vuoto e prima che qualcuno potesse dire altro, corse dietro a Buffy.



    Buffy si strinse le braccia al corpo per il gelo del vicolo e rabbrividì.
    Si guardò intorno in cerca di un riparo e singhiozzò ancora.
    Spike aveva ragione …
    Come aveva fatto ad essere tanto stupida?
    Come aveva potuto non capire che quei ragazzi non erano come i suoi vecchi amici?
    Non aveva pensato minimante al fatto che potevano sentirsi offesi dal suo comportamento, non aveva pensato e basta …
    Troppo abituata ad essere quella che era … non si era resa conto di ciò che probabilmente avrebbe potuto compromettere …
    E se pensavano male di lei avevano ragione …
    Frettolosamente si asciugò le lacrime e si rese conto di aver sbagliato strada…
    Era andata dalla parte opposta.
    •Hey signorina … dove vai tutta sola?

    Si voltò di scatto vedendo avanzare tre ragazzi.
    Sbattendo gli occhi ancora colmi di lacrime li vide sfocati, ma la paura l’attanagliò subito.
    Uno dei tre rise e le si avvicinò.
    Le prese una ciocca di capelli fra le dita e guardandola fece un ghigno.
    •Oh povera … stavi piangendo …

    Buffy si tirò indietro con un balzo, ma lui fu più veloce e la prese per un braccio.
    Spaventata urlò …
    Il ragazzo però la tirò a sé e le tappò la bocca con una mano.
    Sbarrando gli occhi lo vide avvicinarsi.
    •Sta zitta, vedrai che ti divertirai … - le disse sogghignando.

    Scosse il capo terrorizzata e vide gli altri avvicinarsi.
    Copiose lacrime le offuscarono ancora la vista e cercò di urlare, ma il ragazzo la teneva troppo stretta.
    Sentì due mani sollevarle l’orlo del vestito e dimenandosi iniziò a singhiozzare più forte.
    •Hey …

    La voce di Spike ruppe il silenzio.
    I tre si voltarono a guardarlo e Buffy sbarrò gli occhi incontrando i suoi.
    Spike la guardò sconvolto e quando abbassò guardò meglio e vide le sue gambe scoperte, con un ringhio sommesso fece un balzo.
    •Vi consiglio di sparire e lasciarla andare …

    Disse furente.
    Uno dei tre si fece avanti.
    •Non sono affari tuoi amico …
    •Oh tu non sai quanto …

    Ringhiò ancora Spike facendosi sempre più vicino e minaccioso.
    Il ragazzo fece un passo indietro e si voltò verso gli altri.
    Quello che la teneva la liberò e i tre si guardarono l’un l’altro.
    Spike ne fece due avanti con gli occhi fiammeggianti d’odio e allora i tre alzarono le braccia in segno di resa e si dileguarono.

    Buffy alzò il viso rigato di lacrime verso di lui e Spike avanzò verso di lei piano …
    La guardò amareggiato e quando le fu vicino, Buffy fece un passo indietro spaventata.
    •Buffy …

    Sussurrò con enfasi sentendosi tremendamente in colpa.
    Chissà cosa sarebbe successo se non fosse arrivato in tempo?
    Si chiese tremando di rabbia.
    La guardò.
    Scossa dai singhiozzi e tremante dal freddo, aveva ancora le gambe scoperte.
    Il petto di Spike si alzò e si abbassò per lo sforzo di contenere la rabbia.
    Poi s’inginocchiò e con delicatezza appoggiò le mani ai lati dei suoi fianchi e prese i lembi del suo vestito.
    Buffy abbassò gli occhi al suo viso e incontrò i suoi occhi…
    Sentì la stoffa accarezzarle la pelle insieme alle sue mani e rabbrividì mentre quelle pozze azzurre non la lasciavano un attimo.
    Poi lo vide rialzarsi … lentamente … vicino a sfiorare il suo corpo …
    Sentì il calore del suo corpo e vide il fuoco nel suo sguardo.

    Alzò gli occhi al suo viso e tutto sembrò scomparire …
    Ciò che era accaduto, le sue parole dure, quei ragazzi … adesso non vedeva altro che lui …
    Spike non disse nulla proprio come lei …
    Si fissarono intensamente …
    Buffy perse la cognizione del tempo, fino a quando non sentì le sue mani calde accarezzarle nuovamente i fianchi.
    Abbassò lo sguardo sulle sue mani e poi lo rialzò di scatto imprigionandosi in lui.
    Spike si avvicinò sempre più …
    Sentì il suo profumo, l’odore della sua pelle … e rimase incantata a fissarlo …
    Poi fu lei a muoversi contro di lui …
    Senza staccare mai lo sguardo dal suo, si appoggiò al suo corpo caldo e lo vide chiudere gli occhi al contatto.
    Quando li riaprì Buffy vide qualcosa che mai aveva scorto …
    Con un sospiro rabbioso Spike la strinse a sé … spasmodicamente, con ansito e poi appoggiò le labbra sulle sue …
    E in quell’istante Buffy fu persa …
    Persa in lui …
    Nel suo abbraccio, nelle sue viscere … e la sua anima si accese per la prima volta in vita sua …
    Si sentì viva …
    Si aggrappò alle sue spalle e rispose alle sue labbra, lambendo la sua lingua …
    Strofinando il corpo al suo e si sentì trasportata in un altro mondo …

    Spike si appoggiò al muro trascinandola con sé …
    Scese nell’incavo del suo collo e ne sentì l’essenza con la lingua e con le labbra e Buffy rabbrividì e si aggrappò alle sue spalle.
    Passò le mani lungo le sue gambe per risalire alla sua schiena nuda e quando si staccò per riprendere aria vide i suoi occhi …
    Buffy respirando affannosamente lo guardò.
    Vide ciò che in tutta una vita aveva desiderato e un brivido la percorse …
    Lo guardò così in profondità che Spike si ritrovò confuso e stordito …
    Poi una porta che sbatteva li fece sobbalzare e ruppe l’incanto.
    Buffy si allontanò repentinamente e Spike raddrizzò la schiena.
    I loro occhi s’incrociarono ancora e lei si portò una mano sulle labbra come a voler soppesare il sapore che lui le aveva lasciato e sbarrò lo sguardo.
    Spike alzò una mano verso di lei … pronto a dire qualunque cosa …
    Ma Buffy non glielo permise … si voltò e scappò nuovamente …
    E poi che dire?
    Neppure lui si rendeva bene conto di ciò che era appena accaduto …

    CAPITOLO 8

    Guardare il soffitto per tutta la notte non la aiutò minimante …
    Si alzò a sedere mentre i primi raggi del sole spuntavano irrorando il copriletto e si strinse le gambe al petto.
    Si era innamorata di Spike …
    Quando era successo? Come?
    Lui era sempre stato così scostante … così cattivo con lei …
    Eppure da quando lo conosceva non faceva altro che pensare a lui …
    Ai suoi occhi …
    Al suo modo di recitare Romeo …
    Alle sue labbra …
    Oddio … sospirò gemendo …
    “Le sue labbra … non ho mai provato nulla del genere neppure con Angel …”
    Disse a se stessa sentendo il cuore battere velocemente.

    Si erano baciati …
    Lui l’aveva stretta a sé …
    Ma questo non cambiava le cose!
    Il fatto che lui non la potesse soffrire, il fatto che odiasse il suo mondo e la sua personalità … ogni cosa …
    Il fatto che fosse così stupida da offendere i suoi amici con un regalo pretenzioso …
    E la durezza delle sue parole …
    Avrebbe fatto meglio a stare lontano da loro e cercare di finire quell’anno come meglio poteva … niente di più …

    E il problema di convivere coi suoi propositi, si presentò anche troppo presto …
    Entrando in classe quella mattina, vide che Spike non era nel suo banco …
    E all’ora di pranzo fu lei a non lasciare il suo posto …
    Evitò il più possibile Tara e il gruppo, fino all’uscita …
    Quando sulle scale si sentì chiamare a tutta voce.
    Si girò e sorpresa vide proprio Tara correrle incontro.
    •Buffy … dov’eri oggi, ti abbiamo aspettato per pranzo, ma tu …
    •Scusami Tara … io devo andare …

    Le disse volgendo le spalle alla scalinata.
    L’amica la guardò scioccata e prima che potesse richiamarla, Buffy era già lontana, salita sulla sua limousine.
    •Tara …

    La voce di Spike richiamò la sorella.
    Lei si voltò arrabbiata.
    Lui la fissò avendo visto quello che era successo e lei gli passò davanti alzando le braccia in segno di resa.
    •Complimenti … - Gli disse; - Adesso sarai contento!

    Spike fissò le spalle di sua sorella e poi la lunga auto scura che voltava in strada e sospirò.

    Buffy guardò dal finestrino oscurato e lo vide.
    Il cuore le si spezzò in mille pezzi …
    Il solo pensiero di lui la rendeva triste e debole e questa la spaventava ancora di più …
    “Forse è stato tutto un sbaglio … forse non sono innamorata di lui … è stato solo un riflesso per ciò che quei ragazzi stavano per …”
    Scosse la testa scacciando quel pensiero e chiuse gli occhi.
    Ma chi voleva prendere in giro?
    Sapeva benissimo di esserne innamorata … il problema vero era …
    Come avrebbe fatto a sopprimere quel sentimento?



    Il giorno dopo alle tre in punto dopo che neppure quella mattina aveva visto Spike si fermò davanti la porta dell’aula convinta che lui non ci sarebbe stato.
    Entrò piano … e quando alzò il viso …
    Stupefatta lo trovò seduto su un banco a fumare e ad aspettarla.
    Appena i loro occhi s’incontrarono Buffy si bloccò all’istante sulla porta.
    Spike si voltò a fissarla, ma prima che si accorgesse la professoressa Rosemberg le comparve davanti tutta sorridente.
    •Buffy … entra … oggi starò qui con voi, ma non preoccupatevi ho molti compiti da correggere … fate come se non ci fossi!

    Buffy la fissò scioccata.
    Come se non ci fosse?
    Si certo! Pensò andando verso Spike.
    Gli si sedette davanti e cercò di fare tutto il possibile per evitare di guardarlo negli occhi.
    •Continuiamo con Romeo e Giulietta?

    Chiese aprendo il libro.
    Spike le si avvicinò.
    Il contatto dei loro corpi le procurò un dolore esistenziale tale che non osò respirare.
    •No, passiamo ad altro …

    Aprì la pagina del libro sempre su William Shakespeare.
    •Sogno di una notte di mezza estate …

    Lesse ad alta voce.
    Spike annuì e la fissò.
    Buffy si sentì bruciare e si scostò lievemente.
    •Questa commedia fu composta, da Shakespeare mentre stava scrivendo Romeo e Giulietta, ed è possibile capire che nella trama i protagonisti “Piramo e Tisbe” siano una rielaborazione in chiave comica della tragedia…

    Lo sentì dire.
    Alzò il viso verso di lui e vide che la guardava in modo fisso.
    •Uhhh bravi, sono soddisfattissima … Sogno di una notte di mezza estate è la mia preferita …

    La professoressa li fece voltare entrambi per quanto urlava.
    Buffy scoppiò a ridere e Spike la seguì.
    La rossa imbarazzata agitò una mano e sorrise.
    •Oh non badate a me, continuate …

    Spike alzò un sopracciglio e sorrise ammiccante.
    •Sicuro … come se lei non ci fosse!

    Buffy lo fissò e sorrise divertita.
    Mentre sentiva la tensione sfumare gradatamente.

    Quando finirono di studiare, Buffy raccolse le sue cose e si alzò in piedi.
    Spike la seguì e salutando la professoressa uscirono dall’aula.
    Improvvisamente tutto l’imbarazzo tornò e si sentì un pesce fuor d’acqua.
    Senza alzare il viso a guardarlo, s’incamminò verso l’uscita.
    •Buffy …

    La voce di Spike la bloccò a metà strada.
    Senza voltarsi rimase dov’era.
    Fu lui a raggiungerla …
    •Mi dispiace per l’altra sera, non volevo …
    •Lascia stare, va bene così …

    Lo interruppe a pezzi.
    Spike fissò le sue spalle e rimase zitto, mentre lei tornava sui suoi passi e andava via.

    “Va bene così…”
    Così come?
    Si chiese esasperata.
    A lui dispiaceva … non avrebbe voluto che accadesse nulla fra loro, quindi cos’altro poteva dire?
    Meglio lasciare le cose com’erano …
    Meglio per lei …





    CAPITOLO 9
    •Buffy, ma che fine hai fatto?

    Sentendo la voce squillante di Harmony, Buffy si voltò e la fissò.
    Vestita sempre di rosa con i capelli sempre più biondi sembrava una barbie.
    Come aveva fatto a frequentarla?
    Si chiese.
    Era un’oca senza cervello e una traditrice.
    Harmony saltellò e l’abbracciò.
    •Tesoro sono molto in collera con te … sei sparita …

    Squittì la bionda.
    •Non penso che abbiate sentito la mia mancanza …

    Harmony la guardò sorpresa e Buffy incrociò le braccia al petto.
    •So tutto di Angel e Cordelia e non mi piace essere presa in giro …

    La biondina arrossì violentemente e fece un passo indietro alzando le mani.
    •Ti giuro che io volevo dirtelo … ma Cordy è la mia capo Cheerleader … non potevo andarle contro e poi tu sei sparita e io … io …
    •Oh andiamo Harm smettila … non m’importa niente delle tue spiegazioni … e neppure di loro due…
    •Allora perché sei arrabbiata? – Le chiese senza capire.

    Buffy sorrise e scosse il capo esasperata.
    •Non sono arrabbiata … adesso non più … addio …

    Le voltò le spalle e la lasciò lì a guardarla corrucciata.
    Era inutile parlare con lei, tanto non avrebbe capito … pensò sorridendo.
    E poi perché sprecare energie?
    Non li avrebbe visti più … nessuno di loro …
    Dopo quell’ultimo anno avrebbe fatto richiesta a qualche università e sarebbe partita, lontano da tutti quelli che una volta credeva amici e che non lo erano … lontano persino dai suoi che non c’erano mai …



    Appena la vide rientrare Genny la richiamò.
    •Tesoro c’è un messaggio per te da parte della professoressa Rosemberg!

    Buffy la guardò sorpresa e prese l’appunto che aveva scritto di suo pugno.
    Sbarrando lo sguardo fissò Genny.
    •Sei sicura che abbia detto questo?

    Le chiese nervosa.
    •Si, anche perché lui è in camera tua che ti aspetta!

    Buffy si sentì sprofondare …
    Gemendo alzò gli occhi al cielo e sentì la gola secca.

    Nel messaggio la professoressa l’avvertiva che avevano cambiato giorno delle ripetizioni …
    L’aula serviva a lei e Spike l’avrebbe raggiunta a casa col benestare della governante.
    E adesso lui era di sopra in camera sua …
    Magari a guardare le sue stupide cose e a capire sempre più quanto fosse viziata.
    •Perché lo hai fatto salire?

    Chiese arrabbiata ad una Genny sorpresa.
    Senza aspettare risposta si girò e salì le scale.
    Era in ritardo … avere incontrato Harmony le aveva fatto perdere un sacco di tempo e si era dimenticata persino delle ripetizioni.

    Aprì la porta preoccupata.
    Spike era di spalle che fissava fuori dalla finestra il parco della sua enorme e solitaria villa e Giles che lavava la limousine.
    Appena sentì la sua presenza si voltò e i loro occhi s’incontrarono per l’ennesima volta.
    Buffy gli sorrise imbarazzata.
    •Scusami, non sapevo del cambiamento …
    •Non preoccuparti sono arrivato prima perché ero di strada …

    Ferma sulla soglia Buffy lo fissò e gli fece segno di accomodarsi.
    La sua camera era grande e divisa in due parti.
    Aveva la zona notte e la zona giorno e Spike era proprio lì.
    Si accomodò sul divano e rimase fermo ad aspettare che lo facesse anche lei … ma Buffy si allontanò, prese la sedia dalla sua scrivania e si sedette lontano il più possibile da lui.
    Spike sorrise scuotendo il capo e la fissò.
    •Non mordo principessa …
    •Si, lo so …

    Arrossendo annuì.
    Prese il suo libro e aprì una pagina a caso …
    Il dialogo di Romeo e Giulietta la bloccò sul nascere.
    Spike la guardò e prima che lei potesse capire le si avvicinò.
    Appoggiò una mano sul libro e le sorrise.
    •Ti sei proprio affezionata a questa tragedia eh?

    Buffy lo fissò e si alzò di scatto facendo ricadere il libro in terra.
    •Oh mi dispiace …

    Scuotendo il capo si perse di nuovo nei suoi occhi.
    Si chinarono entrambi a raccoglierlo e quando le loro mani si sfiorano, Buffy sentì un’elettricità attraversarle tutto il corpo.

    Spike alzò gli occhi sul suo viso divenuto rosso e le fissò le labbra.
    Di nuovo il mondo sembrò sparire attorno a loro …
    Buffy si alzò in piedi … fece un passo indietro e si morse il labbro inferiore.
    Spike a quel punto alzò gli occhi al cielo e sospirando strinse le mani e a pugno .
    •Oh … al diavolo …

    Lo disse un secondo prima … poi eliminò la distanza fra di loro e la prese fra le braccia.
    Buffy rimase con le mani appoggiate al suo petto e sbarrò gli occhi stupefatta.
    I loro occhi s’incontrarono, si cercarono …
    E poi Spike scese su di lei e la baciò …

    Arrivò con le mani sino al suo viso prendendolo a coppa …
    Sospirò sulle sue labbra lambendole con la lingua gemendo estasiato …
    Buffy si sentì subito in paradiso …
    Si aggrappò al suo collo, lo tirò verso di sé e ricambiò il bacio con passione crescente …
    Spike scese le mani ad accarezzarle la schiena infilandole sotto la maglietta mentre lei rabbrividiva …
    Voleva toccarlo e sentirlo anche lei …
    E allora seguì il suo istinto …
    Fece ciò che faceva lui … infilò le mani sotto la camicia, tirò fuori la maglietta nera dai pantaloni e sentì guizzare i suoi massicci muscoli sotto il suo tocco.
    •Cristo santo …

    Il suo sussurro roco … la sua voce roca e appassionata …
    La stava facendo impazzire …
    Spike si mosse e nel farlo ricaddero indietro sul divano dove prima era seduto .
    Buffy si fermò … sollevandosi su se stessa lo fissò.
    I suoi occhi erano diventati scuri come la notte e fermi nei suoi come se volessero scavarle dentro …
    •Spike …

    Fu un sussurro poco udibile e soprattutto spaventato da ciò che stava accadendo …
    Spike la strinse a se dalla vita e appoggiando la bocca sul suo orecchio, le disse:
    •Sta zitta …

    Buffy chiuse gli occhi e sospirò beata.
    Nulla importava …
    Niente a parte la sua bocca e le sue mani sul suo corpo …





    CAPITOLO 10

    Aprì gli occhi solo quando si sentì sollevare …
    Lo guardò e il cuore sembrò bruciarle …
    Spike le sorrise e lei si strinse al suo petto nudo …
    Non ricordava come avesse fatto a spogliarlo, ma adesso la sua pelle era l’unica cosa che voleva sentire…
    Si ritrovò adagiata sul letto … sulle sue lenzuola di raso rosso e lo vide avanzare carponi con un sorriso seducente sulle labbra …
    Spike si fermò e tornato serio fissò tutto il suo corpo …
    Poi aprì le gambe e si posizionò su di lei …
    Le sue mani esperte le alzarono la maglietta …
    Dolcemente la sfilarono e Buffy rabbrividì … poi scese sul suo ventre …
    Con la lingua accarezzò la sua pelle liscia … e scese ancora …
    Sentì i jeans abbandonarla e con essi anche gli slip neri che aveva indossato quella mattina e poi anche il reggiseno di pizzo fece la stessa fine …
    E quando lo guardò non si sentì in imbarazzo …
    Nuda sotto di lui si sentì desiderata e infuocata di desiderio …
    Si alzò verso di lui e sorrise …
    Portando le mani al suo petto tracciò una scia lungo il suo stomaco e arrivando alla zip dei pantaloni lo vide chiudere gli occhi.
    Voleva sentirlo …
    Sentire il suo odore e imprimerlo nella mente …
    E quando vide il desiderio di Spike pulsare fra le sue mani rabbrividì e fece ciò che mai aveva pensato di fare …
    Discese col viso su di lui …
    E lo assaggiò sospirando di beatitudine …
    Spike ansimò forte e strinse le mani a pugno accanto al suo viso …
    Buffy sorrise e alzò gli occhi a guardarlo …
    Poi fu lui a muoversi …
    La fece sdraiare e le si coricò di lato …
    Sentì una delle sue mani accarezzarle l’interno coscia mentre con la bocca scendeva sul suo seno …
    Sentì qualcuno urlare in estasi e capì che era la sua voce, solo quando Spike rise e le si avvicinò all’orecchio.
    •Sshh … o ti sentiranno …

    Le disse sussurrando.
    Buffy chiuse gli occhi e inarcando la schiena sentì il suo ventre sciogliersi mentre lui con la mano stuzzicava la sua femminilità …
    Spike cercò le sue labbra e lei lo stesso, fino a che nessuno dei due riuscì più a resistere …
    Le divaricò le gambe e piano si posizionò su di lei …
    La guardò negli occhi così avidamente che Buffy quasi urlò …
    Le accarezzò una coscia portandosela sopra la schiena e sorrise …
    Sexy … e dannatamente bello … fece un unico movimento …
    E Buffy si sentì piena … completa …
    Sbarrò gli occhi e inarcò la schiena verso di lui mentre il calore le inondava tutto il corpo e l’anima …
    Spike la fissò stupefatto …
    Quando i loro occhi s’incontrarono di nuovo, fu lei a muoversi …
    Lo attirò verso il suo petto e Spike chiuse gli occhi e si lasciò andare con un ringhio sommesso.
    Cominciò a muoversi in lei …
    Dapprima dolcemente, piano … poi mentre la baciava e le sfiorava ogni parte del corpo, accelerò le spinte …
    Buffy non aveva mai provato un’emozione così grande, così profonda …
    Ed era felice …
    La sua prima volta era qualcosa che mai avrebbe dimenticato …
    Lo capì quando l’esplosione dei sensi le disse la verità sul suo corpo e sul suo cuore …
    Spike si riversò in lei un’ istante dopo e ricadde sul suo seno sospirando …



    Lo squillo incessante dell’interfono la destò dal suo sonno beato …
    Sbattendo gli occhi e alzandosi a sedere di scatto, Buffy si guardò intorno …
    Era stato un sogno o Spike aveva fatto l’amore con lei?
    Si chiese stringendosi il lenzuolo al corpo …
    Vide i suoi vestiti sparsi in terra e il letto un groviglio ammassato e sorrise …
    No … era successo davvero …

    Non ricordava il momento in cui si era addormentata …
    Forse subito dopo …
    Ricordava solo si avere sentito le sue braccia stringerla e poi la tranquillità …
    Quella tranquillità che non sentiva da tempo …
    Che forse non aveva mai sentito …

    Si alzò dal letto avvolgendosi nel lenzuolo e si guardò in giro.
    Lui se n’era andato …
    Guardò fuori dalla finestra e vide che era sera …
    Aveva dormito un bel po’, era logico che lui non fosse lì …
    Si disse …
    Doveva essere così …
    Avevano fatto l’amore e questo era importante, sapeva che lo era …
    Ripensò a tutto …
    Rivide ogni attimo, ogni secondo e sorrise felice …
    Lo amava e desiderava con tutto il cuore che ciò che era successo fosse importante anche per lui …
    Lo sperava con tutto il cuore …

    E seppe che avrebbe lottato …
    Gli avrebbe fatto capire quanto lo amava e quanto fosse importante per lei …
    Gli avrebbe fatto cambiare idea sul suo conto e lo avrebbe fatto innamorare …

    Sentì una lacrima rigarle la guancia e sorrise …
    Erano lacrime di gioia in fondo, perché adesso non si sentiva più sola …
    C’era Spike nella sua vita …
    Lo voleva disperatamente …



    CAPITOLO 11
    •Buffy …

    La voce di Faith la fece sobbalzare.
    La bruna le sorrise e le si sedette accanto.
    •Ciao Faith … cosa ci fai qui?

    Buffy la guardò sorpresa …
    Non l’aveva mai vista a lezione di letteratura.
    Faith sorrise.
    •Ho cambiato corso … l’altro era una palla!

    Buffy scoppiò a ridere e alzò il viso.
    Era stata la prima ad arrivare quella mattina …
    E ogni volta che sentiva un rumore, si aspettava di vedere Spike e il suo cuore perdeva un battito.
    Cosa gli avrebbe detto?
    Come comportarsi?

    E lui arrivò …
    Mentre lo pensava Spike apparve sulla porta e si fermò.
    I loro occhi s’incontrarono e arrossendo abbozzò un sorriso.
    •Hey fratello … hai visto? Sono qui!

    La voce di Faith spezzò l’incantesimo e Spike abbassò il viso e corse a sedersi accanto a lei senza degnarla di un saluto.
    Sbarrando gli occhi li fissò.
    Spike sorrise a Faith e si acquattò a parlare con lei.
    Tutto ciò che aveva immaginato, tutto ciò che aveva pensato fino a quel momento si frantumò.
    Ciò che era successo fra loro non aveva cambiano le cose.
    Lei era ancora la viziata Buffy e lui l’irraggiungibile Spike.
    Il suo comportamento era inequivocabile.
    Abbassò il viso sul libro e non lo alzò neppure quando sentì la professoressa Rosemberg salutare la classe.

    Si sentì esclusa e imbarazzata.
    Nessuno mai l’aveva trattata in un modo tanto assurdo …
    Era come se non esistesse, come se non fosse lì …
    Sentì Faith ridere e si voltò di scatto.
    La ragazza si stava sbellicando dalle risate e Spike le intimava di stare zitta.
    Buffy li fissò e sentì gli occhi bruciare.
    Spike alzò il viso e la guardò …
    Un secondo … e poi si voltò dall’altro lato …
    Buffy restò di stucco e s’immobilizzò.
    Possibile che gli era tutto così indifferente?
    Che lei fosse così invisibile?

    Alla fine dell’ora il suo corpo si rifiutò di muoversi.
    •Vieni con noi?

    Buffy alzò il viso verso Faith.
    Spike si era già infilato verso l’uscita.
    Guardò prima le sue spalle e poi scosse il capo.
    •No … io, ho da studiare …

    Faith la fissò, poi le sorrise e facendo spallucce si avviò a raggiungere lui.
    Rimase seduta a fissare la porta per un tempo indefinito …
    Quando si decise ad alzarsi, si sentì svuotata.

    Percorse il corridoio ormai isolato e si avviò verso l’uscita.
    Guardò vicino la fontana e vide il gruppo riunito.
    Drusilla era seduta come al solito vicino a Spike e Faith era con Tara.
    Quest’ultima appena la vide le fece segno e Buffy si costrinse a sorridere.
    Si avvicinò piano.
    •Buffy …

    Lei guardò direttamente verso Spike.
    Lui ricambiò lo sguardo e poi si accese una sigaretta.
    Questo diede a Buffy la consapevolezza che si era immaginata ogni cosa …
    Ciò che per lei era stato importante per lui non lo era e non lo sarebbe mai stato …
    •Ti siedi con noi?

    Chiese Xander per rompere il ghiaccio.
    Buffy lo fissò e lo ringraziò con un sorriso.
    •Grazie, ma devo tornare a casa …
    •Cosa? Ma oggi non hai le ripetizioni?

    Le chiese Tara per convincerla a restare.
    Abbassando lo sguardo Buffy si sentì in preda al panico.
    Restare sola con lui dopo il suo comportamento la spaventava.
    Scosse il capo.
    •Oggi non posso …

    Tara la guardò per un lungo istante.
    •Stasera saremo al Bronze se vuoi raggiungerci …

    Buffy annuì e poi con un gesto di saluto si allontanò.

    Arrivare fino al portone della scuola fu un tormento.
    Si sentì, come se avesse milioni di occhi addosso e soprattutto quelli irriverenti di Spike.
    •Buffy … dove stai andando?

    La voce della professoressa la fermò sulle scale.
    La guardò e l’unica cosa che le passò per la mente la esternò.
    1.Non mi sento molto bene e vorrei andare a casa …
    2.Oh mi dispiace … dirò a Spike di spostare le ripetizioni da te anche oggi se vuoi …
    3.No …

    Il suono della sua voce risultò acuto.
    La professoressa la guardò sorpresa.
    Buffy arrossì e strinse i libri fra le mani.
    •Se fosse possibile, signorina vorrei prendere lezioni per conto mio … io non mi sento a mio agio qui …

    La rossa la guardò comprensiva e annuì.
    •Se per te è un problema, va bene … informerò Spike allora …
    •Grazie …

    Detto questo uscì.
    Era fatta … si era tolta da quell’immenso guaio …
    Non poteva stare ancora con lui dopo essersi sentita così malamente rifiutata.
    Non poteva sopportare anche quello …



    Quando arrivò a casa con sua sorpresa trovò i suoi genitori appena tornati dal solito viaggio.
    •Tesoro …

    Sua madre corse ad abbracciarla e ne fu felice.
    Le era mancata.
    •Allora … come ti trovi nella nuova scuola?

    Le chiese.
    Buffy sorrise … non voleva che si preoccupasse.
    •Bene … e voi … com’è andato il viaggio?
    •Al solito … tuo padre ti aspetta nello studio … deve darti una cosa …

    Per nulla sorpresa, raggiunse suo padre con un sorriso sulle labbra.
    Sapendo già che le aveva portato un regalo, fece finta di esserne sorpresa … ma questa volta lo fu davvero.
    Suo padre era seduto alla sua scrivania ed Angel gli era seduto davanti.
    •Papà … Angel …

    Il ragazzo si voltò a guardarla e le sorrise.
    •Ciao Buffy …

    Suo padre le sorrise.
    •Tesoro … vieni a sederti … appena arrivati abbiamo incontrato Angel e l’abbiamo invitato a cena …

    Sbigottita avanzò verso di loro e si fermò vicino al suo ex ragazzo.
    Lui si alzò e l’abbracciò stretta.
    Buffy rimase ferma e non disse nulla.
    Cosa doveva dire ad uno sporco traditore?
    E soprattutto, cosa, davanti a suo padre che lo adorava?

    La cena si svolse come una delle tante il loro compagnia.
    Joyce ed Hank raccontarono per filo e per segno tutto il viaggio e Buffy si sentì la mascella intorpidita a forza di sorrisi forzati.
    Una volta ritirati i suoi, Buffy si voltò verso Angel.
    •Non posso credere che tu sia qui …

    Angel la guardò dispiaciuto.
    •So che hai saputo di me e Cordy …

    Buffy si alzò dal tavolo e andò in salone sbuffando.
    Lui la seguì e la prese per le spalle.
    •Ero confuso e tu non c’eri …
    •Oh e questo è un buon motivo vero?

    Lo guardò con rabbia.
    Angel si allontanò e poi le sorrise.
    •Io ti amo … lei è stata solo un’ incidente …

    A quelle parole, Buffy rimase di sale … non le aveva mai detto che l’amava…
    Angel la fissò con dolcezza e poi le si avvicinò di nuovo.
    •Mi perdoni?

    Buffy alzò il viso e gli occhi le si riempirono di lacrime.
    Quanto avrebbe voluto che fosse Spike a dire quelle parole.
    E che fosse li con lei in quel momento.
    Angel però capì in modo diverso il suo stato d’animo.
    L’abbracciò e la baciò con trasporto …
    Poi con la promessa di chiamarla all’indomani andò via … e Buffy si ritrovò ancora fidanzata con lui e innamorata di un altro ….

    CAPITOLO 12

    La mattina dopo quando Buffy trovò la sua sedia nell’aula di letteratura, si sedette e sospirò.
    Spike arrivò con tutti gli altri.
    Si fermò davanti al suo banco e la fissò.
    Buffy alzò il viso stupefatta e lui la guardò con occhi infuocati.
    •Alla fine della lezione aspettami fuori!

    Le disse.
    Poi si voltò e prese posto.
    Buffy non osò neppure voltarsi a guardarlo.
    Cosa voleva da lei?
    Avevano fatto l’amore e non gli era importato dei suoi sentimenti e adesso pretendeva di darle ordini?

    Finita la lezione Buffy uscì in corridoio.
    Spike era appoggiato al suo armadietto mentre fumava.
    Appena gli fu vicino, lui alzò lo sguardo e piegando la testa di lato, disse:
    •Hai detto alla prof che non hai più bisogno di un tutor?

    Lo fissò ad occhi sbarrati e poi annuì.
    Spike sorrise beffardo.
    •Ti stanchi facilmente di tutto vero principessa?

    Buffy lo guardò risentita e fece un passo indietro.
    •Credo sia meglio così!

    Spike fece un passo avanti e le si avvicinò fino a sfiorarla.
    •Hai ragione … non ne vale la pena …

    Detto questo si allontanò a grandi passi e a lei non rimase altro da fare che voltarsi e correre via.
    All’uscita poi fu tutto ancora più difficile.

    Angel era fermo in strada ad aspettarla con la sua nuova Corvet nera.
    Appena lo vide Buffy trasalì.
    Lui invece le sorrise e le corse incontro prendendola fra le braccia.
    •Che ci fai qui? – Gli chiese imbarazzata mentre tutta la scuola si voltava a guardarli.
    •Sono venuto a prendere la mia ragazza …

    Buffy lo fissò.
    Alzò il viso verso di lui, ma si perse appena incontrò un altro sguardo.
    Spike si fermò dietro di loro …
    Con occhi fiammeggianti li fissò …
    La guardò dritto negli occhi e poi mimò una frase.
    “Non ne vale la pena…”
    E per Buffy fu la fine …
    Lo vide avvicinarsi alla Corvet e guardarla disgustato … come aveva fatto prima con lei … e poi lo vide andar via …

    Quella notte non dormì affatto e non lo fece neppure in seguito.
    Le sembrava d’impazzire …
    Angel che continuava a fare progetti e a baciarla …
    Spike che non la degnava neppure di uno sguardo e lei che sentiva di soffocare …
    Non aveva neppure più avvicinato Tara per paura di essere classificata ancora come la riccona di turno che si diverte nel ghetto …
    Era tutto così malevolo che non riusciva più a districare la propria vita ….


    •Perché siamo venuti qui?

    Chiese Buffy fissando la porta del Bronze.
    Angel le sorrise e la trascinò con sé dentro la sala gremita di ragazzi che ballavano.
    •Voglio divertirmi con la mia ragazza e voglio che lo faccia anche tu … da quando sei in quella nuova scuola sei cambiata …

    Lo fissò triste e poi abbozzò un sorriso.
    Angel aveva ragione doveva reagire e tornare alla sua vecchia vita, dato che non faceva progressi con la nuova.
    Ballò un po’ con lui e poi trovarono un tavolino al privè.
    •Sai tuo padre mi ha proposto un’ appartamento a New York … vuole che lo condividiamo per andare all’università!

    Voltandosi di scatto Buffy urtò il bicchiere e la sua coca le cadde di sopra.
    Angel la fissò colto alla sprovvista, ma mai quanto lei alla notizia.
    •Hey tutto bene? – Le chiese.

    Buffy sgranò gli occhi e si alzò.
    •Si… scusa vado solo in bagno!

    Corse così veloce giù per le scale che non si accorse neppure di chi urtava.
    Una volta entrata nel bagno si guardò allo specchio e ciò che vide la lasciò senza parole.
    Ma che le stava succedendo?
    Non voleva stare con Angel … non voleva che i suoi decidessero il suo futuro, non voleva essere lì in quel momento … eppure aveva paura dei cambiamenti, di lottare per ciò che desiderava …
    Soprattutto perché ciò che desiderava aveva il potere di frantumare il suo cuore…
    Si disse …

    Cercò di ripulire la sua minigonna e poi uscì.
    Quando lo fece s’ incamminò per riprendere le scale …
    •Oh … ma guarda chi si vede … la principessa è scesa fra noi poveri mortali? O sei col principe azzurro?

    La voce di Spike la colpì come una frustata.
    Si voltò a guardarlo e drizzò le spalle.
    I suoi occhi mandarono lampi e Spike sorrise mordace.
    •Cos’è che ti da più fastidio Spike? Che io non sia con te o che io non voglia esserlo?
    •Non m’importa niente di ciò che fai principessa …

    Le rispose lui avvicinandosi minaccioso.
    •E allora smetti di punzecchiarmi …
    •E perché? Sei un divertimento continuo con i tuoi sguardi da ragazzina sperduta …

    L’ apostrofò lui prendendole una ciocca di capelli fra le dita.
    Con uno strattone lei si tirò indietro e lui scoppiò a ridere.
    •Questa è l’ultima volta che te lo dico … lasciami in pace …

    Detto questo gli voltò le spalle per lasciarlo lì, ma lui l’afferrò per un braccio, la fece roteare su se stessa e se la spalmò al petto digrignando i denti.
    •Perché sennò cosa farai?

    La sua voce roca la fece rabbrividire e il contatto col suo corpo fu devastante.
    Buffy alzò il viso al suo e lo fissò negli occhi.
    L’espressione di Spike cambiò …
    Lasciò la presa e lei non si mosse …
    Poi d’improvviso la spinse contro il muro facendola sbattere e non le diede neppure il tempo di reagire …

    Le coprì la bocca con la sua e le alzò le mani con le sue sulla testa.
    Buffy gemette sotto il suo corpo e si lasciò andare …
    Lo desiderava da impazzire …
    Voleva lui e non le importava ciò che si erano appena detti, voleva solo lui … il suo corpo … il suo cuore …
    Spike le insinuò la lingua a toccare la sua e poi scese le mani sul suo corpo sfiorandola tutta …
    Arrivò alla sua femminilità e le alzò la minigonna …
    Strappò via gli slip con un’ unica mossa e Buffy tremò dal desiderio …
    Poi si fermò e la fissò negli occhi.
    Buffy ansimò forte quando le sue mani raggiunsero l’apice del suo desiderio e si morse le labbra per cercare di non urlare …
    Spike la fissò famelico e nascose il viso nell’incavo del suo collo aspirandone l’odore …
    Poi la sollevò e la trattenne ancora al suo corpo …
    Buffy lo guardò armeggiare con la cintura dei pantaloni e inarcò la schiena …

    Quando lo ebbe dentro si sentì rinascere …
    Si aggrappò a lui con tutto il desiderio possibile e ansimò nel suo orecchio.
    Spike la baciò ancora e ancora …
    Poi anche lui rilasciò un lungo gemito e si appoggiò al muro spingendosi ancora di più in lei.

    Quando riuscirono a respirare, si fissarono …
    Buffy si aggiustò la gonna e lui l’aiutò con mani tremanti …
    E i loro occhi s’incontrarono …
    Tremò al solo pensiero di vederlo andar via ancora e lo prese per un braccio …
    Spike la guardò sorpreso.
    •Resta con me … - Sussurrò.

    CAPITOLO 13

    I suoi occhi blu erano divenuti come il cielo scuro senza stelle …
    Pieni di passione …
    Di desiderio …
    Buffy si mosse su di lui e strinse le sue mani …
    Lo sentì così dentro che non riuscì neppure ad immaginare di essere più felice …
    Si mosse ancora e lo vide chiudere gli occhi e sospirare …
    Le loro mani intrecciate e il suo corpo nudo la resero senza inibizioni …
    Si alzò e scese …
    Poi Spike la tirò a se e la rovesciò sorridendole …
    Prese a leccarle un capezzolo e Buffy urlò e lo trattenne sul suo petto passando le mani fra i suoi capelli scomposti …
    Erano ore che erano lì a fare l’amore …

    Dopo avergli chiesto di restare, Spike l’aveva trascinata fuori facendole dimenticare persino Angel e l’aveva portata in una radura nascosta …
    Aveva preso un plaid dall’auto e l’aveva steso in terra dietro i cespugli …
    E poi piano, con dolcezza, come se avesse paura che lei potesse rompersi l’aveva amata e continuava a farlo …

    Quando si ritrovarono nudi e scossi dalla passione, Spike l’avvicinò a se e l’abbracciò.
    Buffy gli si strinse contro e intrecciò le dita alle sue.
    •Cosa succede adesso? - Chiese senza riuscire a non persarci.

    Spike si voltò a guardarla.
    •Cosa vuoi che succeda? – Fece eco lui.

    Alzandosi a sedere lo guardò.
    •So di non piacerti, ma …

    Spike le si avvicinò e prendendola per la vita scosse il capo e lo appoggiò alla sua fronte.
    •Tu non hai neppure idea di cosa penso di te, Buffy …

    Lo fissò negli occhi con una linea di speranza nel cuore e lui sorrise.
    •Non è facile stare con me e tu non sei abituata a gente che …
    •Io voglio te …

    Lo disse sussurrando e lui la fissò.
    Portò una mano al suo viso e poi la fece scendere lungo il suo collo fino al seno.
    Buffy chiuse gli occhi e ansimò.
    Gli occhi di Spike si scurirono ancora di desiderio e avvicinandosi, la baciò lievemente seguendo la scia della sua mano.
    •Mi vuoi perché sono una sfida … una cosa nuova nella tua bella vita …

    Sussurrò fra i baci.
    Buffy si scansò proteggendosi il corpo con le mani e lo fissò inorridita.
    E lui sostenne il suo sguardo.
    •Ho fatto l’ amore con te per la prima volta nella mia vita, come puoi solo pensare una cosa del genere?

    Gli urlò contro.
    Spike la fissò negli occhi e poi sospirò girandosi.
    Buffy non voleva allontanarlo …
    Questa volta doveva lottare …
    Gli si avvicinò e gli mise una mano sul viso.
    •Io ti amo …

    Disse con tutta la speranza possibile.
    Spike sbarrò gli occhi e si voltò.
    Buffy gli sorrise tremando …
    Lui “doveva” sapere che era la verità … che gli stava dicendo solo ciò sentiva …
    Poi si avvicinò piano e con lentezza scese sulle sue labbra …
    Spike chiuse gli occhi e accettò il bacio.
    Poi capovolse la situazione e la trasportò giù …
    La guardò negli occhi e prima di avventarsi ancora sul suo corpo, disse:
    •Giurami che non mi deluderai …
    •Te lo giuro …

    Rispose lei in un sussurro …
    E quella fu l’ultima cosa coerente che riuscì a dire …

    Quella notte dormì felice e appagata … e il mattino dopo quando si svegliò l’unica cosa che desiderava era vedere lui e i suoi occhi …
    Sentire che tutto ciò che era accaduto era la verità …
    Che lui adesso era suo … che voleva lei …


    •Buffy…

    Si voltò vedendo suo padre sulla porta.
    •Cosa è successo ieri? Angel ha chiamato preoccupato … cadetto che lo hai lasciato in un locale e sei sparita!

    Lo guardò negli occhi e annuì.
    •Papà, per favore, lascia che sia io a decidere della mai vita … con Angel è finita …

    Hank la fissò stupefatto, poi lei si girò e uscì …
    Giles le sorrise e l’accompagnò a scuola.
    Appena Buffy mise piede fuori dall’auto il timore di essere respinta ancora l’attanagliò.
    Guardò le scale piene di ragazzi e si fece coraggio.

    Raggiunse la classe col cuore in gola …
    Appena vi entrò, Spike alzò lo sguardo.
    La fissò per un lungo momento e lei fece lo stesso.
    “Ti prego … ti prego…” sperò con tutta se stessa…
    E poi lui le sorrise e le fece segno di avvicinarsi …
    Arrivata davanti al suo banco Spike si alzò e la fronteggiò.
    Sorrise ancora e poi le appoggiò le mani sulla vita.
    •Cos’è non mi saluti?

    Le disse scherzoso.
    Buffy sentì il cuore esploderle in petto.
    Spike continuò a sorridere e poi le si avvicinò e la baciò.

    Un gruppo di compagni più avanti rise e fischiò e altri urlarono …
    Quando Spike si allontanò rise e la fece sedere sulle sue ginocchia.
    •Ok … adesso basta …

    Urlò scherzando agli altri …
    Buffy fissò tutti e poi il suo ragazzo …
    Lui le accarezzò il viso e la sospinse verso la sua sedia … e Buffy ricambiò il sorriso con amore … ringraziando finalmente il cielo di averlo incontrato …





    CAPITOLO 14
    •Bronze? Ancora?

    Tara fece il broncio e fissò Faith.
    Buffy si sistemò meglio fra le gambe di Spike e lui se la strinse contro baciandole il collo.
    •E dove diavolo vorresti andare? E’ l’unico locale decente qui in città …
    •Lo so … smettila di fare la predica …

    Spike continuò a baciarle il collo e Buffy ridacchiò …
    Era stata una settimana magnifica.
    Di giorno studiavano insieme e di sera facevano l’amore … e Spike cominciava ad essere diverso, quasi irriconoscibile … rideva spesso e l’abbracciava continuamente.
    Persino Drusilla si era abituata alla nuova situazione …
    Non seguiva più Spike come un cagnolino e a volte parlava pure.
    Tara era felice di vedere suo fratello così diverso ed era felice di riavere lei nel gruppo … lo diceva continuamente … e infine anche tutti gli altri ragazzi a scuola avevano preso a salutarla e a parlarle, come se fosse una di loro …
    Dato che Spike l’aveva accettava, per tutti gli altri era stato facile unirsi al coro …
    •Hey voi due … smettetela con questa specie di lezione da’amore e aiutateci a decidere cosa fare!

    Disse Faith sogghignando.
    Spike staccò il viso da Buffy e la fissò.
    •Per me va bene tutto …
    •Si certo …

    L’apostrofò lei facendo spallucce.
    Buffy sorrise e si alzò.
    •Ok, premetto che non voglio offendere nessuno …

    Fissò Spike e lui fece lo stesso.
    Appena annuì, Buffy sorrise e continuò a parlare.
    •Io ho una casa al mare … potremmo passare il fine settimana lì e dimenticarci il bronze … che ne dite?

    Rimanendo col fiato sospeso, aspettò che Spike dicesse qualcosa.
    Appena lui si alzò e le andò incontro, Buffy trattenne il fiato.
    •Premettendo che nessuno ti incolpa di nulla …

    Cominciò dicendo.
    Buffy lo fissò e lui sorrise.
    •Per me va bene …

    Tara e Faith urlarono di gioia e loro continuarono a fissarsi sorridenti.
    Poi Spike l’avvicinò ancora a sé e la baciò.
    •Passo a prenderti fra due ore …

    Le disse e lei annuì.
    Due interi gironi lontano da tutto, ecco cosa ci voleva …


    Quando Xander e Oz varcarono la soglia della villa a due piani di Buffy, fischiarono ammaliati …
    Tara e Faith si guardarono intorno con gli occhi illuminati di gioia e Spike si aggirò per casa serio e silenzioso.
    Drusilla fortunatamente non li aveva seguiti …
    Buffy li invitò a mettersi comodi e a scegliere le camere che preferivano …
    Trovò Spike dopo pochi minuti al piano di sopra nella camera che di solito occupava lei, fermo davanti la vetrata che dava sull’oceano …
    •Spike …

    Voltandosi a guardarla non si mosse.
    Buffy si morse il labbro inferiore e si fece avanti.
    •Qualcosa non va?

    Gli chiese.
    Lui la fissò e fece un passo avanti avvicinandosi.
    •Questa è camera tua immagino …

    Buffy annuì.
    Spike la prese fra le braccia e la sospinse sul letto ricadendole di sopra.
    Lo guardò sorpresa e d’un tratto sentì le sue mani che cominciavano a sbottonarle la camicetta.
    •Spike, gli altri …
    •Shhhshhh …

    Si alzò … andò a chiudere la porta a chiave e poi tornò su di lei.
    Le sorrise e finì ciò che stava facendo.
    Buffy inarcò la schiena verso di lui e tremò.
    •Ti voglio Buffy …
    •Anch’io ti voglio …

    Si alzò verso di lui e lo baciò con dolcezza.
    Spike ricambiò con ardore e poi lei si fermò.
    Si guardarono a lungo e poi Buffy gli prese il viso fra le mani.
    •Sicuro che va tutto bene? Spike se io …
    •No, va tutto bene … voglio solo fare l’amore con te …

    La sua voce le procurò un brivido di piacere … e allora felice si lasciò andare …
    E Spike la fece sua …
    Sussurrandole parole piene di desiderio … la trasportò in un’ angolo di paradiso che ormai conosceva solo grazie a lui …

    La serata fu una sorpresa continua.
    Buffy non si era mai sentita più felice.
    Ridendo e scherzando avevano cucinato, guardato film in tv e Spike era stato perfetto.
    Alla fine dell’ennesimo film, lui si alzò e uscì sul portico accendendosi una sigaretta.

    Buffy lo guardò dalla finestra e sorrise.
    Dopo averlo conosciuto tutto era cambiato … lei stessa era cambiata … ed era felice … Spike la rendeva felice con poco …
    Non c’era bisogno di auto sportive, di feste e sorrisi falsi di cui si era sempre circondata, bastava solo lui e ciò che avevano insieme.
    Uscì anche lei e gli sorrise.
    Spike la fisso interrompendo i suoi pensieri.
    Gli si avvicinò e lo abbracciò con dolcezza e lui l’attrasse più vicino.
    •Ti amo …

    Sussurrò sul suo torace.
    Voleva dirglielo, voleva che lo sentisse, come lei lo sentiva nel cuore.
    Spike le alzò il viso con una mano e le sorrise.
    Poi scese sulle sue labbra e la baciò …

    L’intera notte la tenne stretta a sé, continuando a baciarla e ad accarezzarla …
    Non le aveva ancora detto cosa provava per lei e Buffy non voleva spingere …
    Avrebbe aspettato finché sarebbe stato pronto …
    A lei bastava ciò che avevano e sapeva che anche lui teneva a lei in modo speciale …
    Questo era già molto per una come lei che aveva sempre vissuto in una gabbia dorata …
    Perché Spike la voleva per ciò che era non per ciò che rappresentava …
    E si fidava di lui ciecamente …



    CAPITOLO 15



    Il Summer Island era un locale all’aperto …
    La terrazza dava sulla spiaggia e la gente era per metà in costume e per metà in abiti succinti e molto estivi.
    Buffy ci era stata spesso quando era lì per le vacanze …
    E i ragazzi appena vi entrarono furono entusiasti …
    Trovarono un tavolo appartato in bocca all’oceano nella parte alta della terrazza e ordinarono da bere.
    Faith trascinò subito Tara a ballare e le seguirono anche Xander e Oz …
    Si avvicinò a Spike e sorseggiando la sua bibita lo fissò.
    Spike non sembrava troppo contento di trovarsi in quel locale e lei voleva distrarlo il più possibile.
    •Perché Drusilla non è venuta?

    Gli chiese.
    Lui la fissò per un secondo alzando un sopracciglio.
    •C’è bisogno che ti risponda?

    Buffy arrossì ma non per l’imbarazzo … per la gelosia.
    Aveva immaginato che Drusilla fosse interessata a lui, ma pensare che lui fosse stato con lei era diverso, doloroso.
    Spike le si accostò e la guardò negli occhi.
    •Io sto con te … lasciamo stare tutto il resto, ok?

    Buffy gli sorrise dimenticando Drusilla.
    Gli si avvicinò e lo abbracciò.
    •Perché non mi fai mai domande? Non mi hai chiesto neppure di Angel …

    Spike s’irrigidì.
    •Te lo ripeto … siamo io e te e nient’altro m’interessa …
    •Ma …
    •Buffy … che diavolo ti succede?

    La sua voce aspra la fece voltare di scatto.
    Spike la fissò irritato.
    •Io volevo solo parlare … penso che dobbiamo poter parlare liberamente e …
    •E io ti ho già detto che non m’importa nulla di ciò che è stato o di altre persone … - La interruppe.
    •Spike io …

    Spazientito lui si alzò.
    •Vado a prendere da bere …

    Disse.
    Poi sparì fra la folla e Buffy rimase ferma a fissarlo andar via.
    Non riusciva a capirlo a volte … non capiva perché non voleva parlare di ciò che era stato o del suo modo di vivere prima di lui …
    Sospirò sconfitta …
    Prima o poi le cose sarebbero cambiate …
    Quando avesse imparato ad avere più fiducia in lei si sarebbe aperto … lo sapeva …
    E lo sperava con tutta se stessa.
    •Wow Buff … che meraviglia incontrarti qui … sei con i tuoi?

    La voce di Parker Adams, il figlio del socio di suo padre la sorprese.
    Gli sorrise e si alzò a salutarlo.
    Parker come sempre la prese per la vita e la strinse a sé.
    Sin da piccoli aveva usato con lei un’ atteggiamento molto intimo e per Buffy era normale … erano cresciuti insieme …
    •No sono qui con amici … e tu?
    •Oh solita storia … sono con Fred … passiamo qualche giorno qui prima del grande passo …
    •Il grande passo? Non dirmi che ti sposi?

    Buffy lo fissò scioccata.
    Parker scoppiò a ridere e giocò con le sue braccia accarezzandole.
    •No, ma che dici? Sono ancora troppo giovane … io e Fred abbiamo deciso solo di prendere un’appartamento insieme altrimenti non riusciamo mai a vederci …

    E allora anche lei scoppiò a ridere.
    •Devi abbracciarla da parte mia … Fred è deliziosa e finalmente ti ha fatto mettere la testa a posto!

    Parker la fissò annuendo.
    •Sei diversa … - Le sorrise - Sembri cresciuta piccola Summers!

    Buffy sorrise felice.
    •Spero di non disturbare …

    La voce roca di Spike li fece voltare entrambi e i suoi occhi che mandavano lampi spensero il sorriso di Buffy.
    Si allontanò da Parker e gli andò incontro.
    •Spike … sei tornato …
    •A quanto pare …

    Parker lo fissò sorpreso e lui ricambiò lo sguardo in modo serio.
    Buffy guardò l’uno e poi l’altro e mettendosi in mezzo, disse:
    •Parker ti presento Spike il mio ragazzo … Spike lui è un mio vecchio amico …

    Spike la guardò mentre Parker si avvicinava con la mano tesa.
    E ciò che avvenne la gelò.
    Spike oltrepassò Parker senza stringergli la mano e andò a sedersi.
    L’amico rimase così scioccato che non osò muoversi.
    Fissò lei e senza neppure avvicinarsi, le sorrise dispiaciuto.
    •Ci si vede Buff … ti farò telefonare da Fred …

    Lei annuì e rimase ferma a guardarlo camminare in ritirata.

    Quando si girò a guardare Spike … furiosa e umiliata, lo vide seduto a bere della birra e a fumare la sua solita sigaretta indifferente.
    •Cosa diavolo ti ha preso?

    Lui piegò la testa di lato e la fissò duro.
    •Cerca di calmarti principessa … non sono obbligato a fare amicizia con i tuoi amici milionari …

    Buffy si sentì così ferita che abbassò la testa per cercare di non piangere.
    •Le cose non cambieranno mai, vero Spike?

    Sussurrò triste.
    •Se tu la smettessi di farti palpeggiare da chiunque forse potrebbero cambiare!

    Gli urlò contro Spike alzandosi e gettando la bottiglia di birra in terra furioso.
    Buffy lo fissò con gli occhi sbarrati e scosse il capo.
    •E smettila di fissarmi in quel modo …

    Le ringhiò sempre infuriato.
    Buffy si portò una mano alle labbra e tremò.
    •Non hai il diritto di parlarmi così …

    In due falcate Spike la prese per le spalle e la tirò verso di se.
    •Il diritto me lo hai dato tu principessa o devo forse ricordarti che sei stata tu a pregarmi di restare con te?

    E quello fu troppo.
    Una lacrima le rigò la guancia e subito fece un passo indietro divincolandosi dalla stretta.
    Spike la fissò rendendosi improvvisamente conto di ciò che aveva detto, ma non fece in tempo a parlare che lei si mescolò fra la gente e sparì.



    La sabbia bagnata la fece rabbrividire …
    Si asciugò le lacrime con furia e diede un calcio ad una conchiglia.
    Per lui non sarò mai qualcosa di diverso …
    Disse a se stessa con frustrazione.
    Spike pensava che lei fosse solo “ la principessa” …
    Come odiava quel nomignolo …
    Non aveva nessun rispetto dei suoi sentimenti …
    Le aveva fatto fare una magra figura davanti a Parker e senza nessuna ragione …
    Solo perché odiava le persone ricche …

    Poteva stare con lui sapendo che non l’avrebbe mai creduta diversa?
    Poteva riuscire il suo amore a cambiare
    tutto?
    Non ne era più tanto sicura …



    CAPITOLO 16

    Quando rientrò alla villa … era tutto al buio …
    Era così tardi che sicuramente tutti erano già a dormire …
    Si sedette sul divano in salone e si accucciò sospirando.
    Non voleva salire in camera, ne parlare con lui …
    Piuttosto avrebbe dormito lì … da sola …

    Le luci si accesero improvvisamente e sussultando si alzò a sedere.
    Spike avanzò verso di lei furioso e le si fermò davanti.
    •Dove diavolo sei stata?

    Buffy voltò il viso per non guardarlo e non rispose.
    •Rispondimi …

    Le urlò contro.
    Sentendolo urlare, lo fissò spaventata.
    •Che t’importa? A te non interessa niente di me …

    Spike strinse le mani a pugno e la fissò in cagnesco.
    •Non fare la bambina viziata Buffy …
    •E se io volessi essere così … se io fossi così? A te cosa importa? Tanto non mi vedrai mai diversamente … vero Spike?

    La prese improvvisamente per le spalle e la scosse.
    Buffy lo fissò stupefatta.
    •Smettila …

    Le urlò ancora.
    Buffy con uno strattone si allontanò e a grandi passi s’incamminò verso le scale.
    Salì di corsa e s’infilò in camera.
    Ma quando cercò di chiudersi la porta alle spalle, Spike la spalancò.
    La chiuse con un calcio e poi le si avvicinò minaccioso.
    •Non osare toccarmi …

    Gli intimò alzando un dito verso di lui.
    Spike sorrise mordace e avanzò fino a fermarsi vicino …
    Gli voltò le spalle e chiuse gli occhi.
    Spike avvolse le braccia al suo corpo …
    Buffy sospirò e si allontanò ancora.
    •Non toccarmi Spike … lasciami in pace …

    Un sospiro frustrato la fece voltare di scatto.
    Lui alzò il viso e la guardò serio.
    •Sono stufa di non poterti parlare … di avere paura di essere ciò che sono … ma io sono così Spike… tu devi accettarlo … devi …
    •Dannazione Buffy …

    I loro occhi s’incontrarono e lei rabbrividì.
    Con un peso nel cuore disse ciò che sentiva.
    •Se non puoi fare niente per accettarmi non possiamo stare insieme!

    Spike la fissò con occhi sgranati e rimase immobile.
    Buffy gli diede di nuovo le spalle e singhiozzando si avvicinò a guardare fuori dalla finestra.
    •Mi dispiace …

    Quella parole la fecero tremare.
    Si voltò piano.
    Spike chiuse gli occhi e li riaprì … poi fece un passo avanti e le si riavvicinò.
    •Ti ho vista parlare con quel ragazzo … ho visto che ti toccava e non ci ho visto più … io … non volevo dirti quelle cose …

    Buffy lo guardò sotto un’altra luce.
    •Sei geloso?

    Gli chiese sorpresa.
    E Spike spazientito la prese fra le braccia e l’avvicinò.
    •Credi che sia fatto di pietra?

    Il sorriso comparve sulle sue labbra e Spike la guardò sorpreso.
    •Sei geloso!

    Ripeté contenta.
    Allora anche lui sorrise e la strinse di più
    •Non userai mai questo contro di me … sappilo …

    Le disse dolcemente.
    Buffy gli passò le braccia intorno al collo e si appoggiò al suo petto.
    •Non userò mai nulla contro di te Spike … io ti amo e voglio che ti fidi di me …
    •Buffy … io …
    •Promettimi che cercherai di farlo … solo … promettilo …

    Lo guardò e Spike annuì.
    •Te lo prometto … e scusami non volevo dire ciò che ho detto …

    Buffy sorrise e si avvicinò.
    Gli sfiorò le labbra con le sue e Spike sospirò e la trascinò sul letto.
    Quando si ritrovarono supini allacciati l’uno all’altra.
    La fissò ancora e accarezzandola, disse:
    •Non farmi preoccupare mai più sparendo, ok?

    Buffy annuì per l’ennesima volta e gli si strinse contro.
    •Stai zitto gelosone e baciami …

    Spike rise e fece ciò che gli veniva richiesto …

    In poco tempo si ritrovarono nudi e ansimanti.
    E quando Spike finalmente entrò in lei …
    Buffy rilasciò un gemito sommesso e felice e lo fissò negli occhi.
    Spike ricambiò lo sguardo incatenandola a lui …
    •Sei mia …

    Le sussurrò roco.
    Buffy chiuse gli occhi sentendosi completa e sorrise.
    “Sempre…”
    Disse mentalmente mentre esplodevano insieme e rimanevano così …
    Stretti e stremati, ma pieni di tenerezza e desiderio …

    Spike era geloso e questo voleva dire che teneva a lei …
    Tanto … forse più di quanto volesse ammettere anche con se stesso …



    CAPITOLO 17

    Tre mesi passarono e Buffy grazie all’aiuto di Spike passò il test di Letteratura con ottimi risultati …
    La professoressa Rosemberg si complimentò con entrambi e il preside Wood presentò al giudice i suoi ottimi voti, consentendole di tirare un sospiro di sollievo.

    Ormai tutto procedeva per il meglio …
    Lei e Spike erano affiatatissimi … parlavano praticamente di tutto.
    E Tara era divenuta il suo punto di riferimento, la sua migliore amica …
    Grazie al gruppo e alla nuova scuola Buffy capì cosa voleva davvero dalla vita e cosa si aspettava dalle persone.

    Tara le raccontò di sua madre … e dopo anche Spike le accennò qualcosa …
    Ma per lui era tutto più doloroso … lui ne aveva risentito di più …
    Sua madre era una nobile inglese … aveva sposato suo padre per amore, ma il suo modo di vivere diverso da quello a cui era abituata l’avevano depressa.
    Era una donna fragile e al secondo figlio, non aveva sopportato più quella vita …
    Aveva richiamato alcuni parenti ed era tornata in Inghilterra lasciandoli col padre.
    Spike le aveva detto che qualche volta scriveva, ma era solo Tara a risponderle … per lui invece era un capitolo chiuso.
    Buffy capì così il perché di quell’astio contro le persone ricche …
    Misurava tutti allo stesso modo …
    Paragonando ogni persona al carattere debole della madre ed era solo un miracolo se aveva accettato lei…
    Questa consapevolezza, rafforzò in lei la certezza di essere effettivamente importante per lui …
    E promise a se stessa di non deluderlo mai …
    E allora prese anche una grande decisione …
    Spike doveva entrare nella sua vita definitivamente e il grande passo doveva farlo conoscendo Hank Summers …
    Suo padre non era una persona difficile …
    Veniva anche lui dal ceto medio …
    Essere diventato ricco non voleva per forza dire che si era dimenticato quanto aveva lottato per farcela.
    E Spike l’avrebbe capito …


    •Posso chiederti un favore?

    Spike si voltò a guardarla.
    Buffy si tirò sul seno il lenzuolo e gli sorrise mentre lui le accarezzava i capelli.
    •Vieni a cena da me sabato …

    Lo disse tutto d’un fiato e lo vide irrigidirsi.
    Poi si alzò a sedere …
    Buffy trattenne il fiato …
    Gli si avvicinò e lo guardò negli occhi.
    Gli sfiorò le labbra con le sue e lo riguardò.
    Spike sorrise beffardo.
    •Non mi convincerai facendo le fusa …

    Buffy sorride maliarda e allora lasciando cadere il lenzuolo gli spostò le mani e gli salì in grembo.
    Il corpo di Spike reagì subito e lei sorrise soddisfatta.
    Iniziò a muovere il corpo sul suo e lui gettò la testa indietro soffocando un’imprecazione.
    •Buffy …
    •Mmmm …

    Spike ansimò forte e la prese per la vita facendola fermare.
    •Se vuoi continuare a parlare … ti consiglio di star ferma …

    Buffy sorrise, si leccò le labbra e allora lui scoppiò.
    Rigirò le loro posizioni e lei rise forte.
    Spike sorrise malizioso e bloccandole le mani sopra la testa scese col viso al suo seno.
    Le prese un capezzolo in bocca e cominciò a lambirlo …
    Continuò a scendere lungo il suo stomaco e arrivò fino al suo monte …
    Rialzò il capo … i loro occhi s’incontrarono e la lasciò andare …
    Buffy portò le mani dentro i suoi folti capelli platinati e lui scese in basso… fino a toccare la sua profondità.
    La sentì urlare e sorrise risalendo verso il suo viso.
    Poi le allargò le gambe e con un’unica spinta la rese parte di lui …
    •Oh … piccola … sei stupenda … - Sussurrò in preda al desiderio.

    Buffy ansimò forte nel suo orecchio e lo accarezzò con la lingua.
    Spike gemette e spinse più forte …
    Fino a confluire in lei …
    Quando Buffy lo strinse a sé, gli sorrise.
    •Verrai?

    Gli chiese.
    Spike rotolò accanto a lei e annuendo col fiato corto fece segno di si col capo.
    Lei sorrise ancora felice e si appoggiò al suo torace mentre le sue braccia la stringevano cullandola.



    E la grande serata sopraggiunse …
    Spike arrivò alle otto in punto e Buffy corse alla porta per accoglierlo.
    Quando lo vide gli occhi le risplendettero …
    Spike la sorprese …
    Indossava un paio di jeans chiari e una camicia nera con cravatta annessa e in mano aveva un grande fascio di rose rosse.
    Sua madre arrivò alle sue spalle e lui dopo averla baciata, le passò oltre e posando le rose sulle braccia di Joyce sorrise.
    •Queste sono per lei signora Summers …

    A sua madre Spike piacque subito …
    Lo prese sotto braccio e lo portò in sala da pranzo dove Hank li aspettava …
    Buffy lo presentò e i due si guardarono prima con circospezione e poi si strinsero la mano.
    Suo padre aveva sempre adorato Angel, ma lei sapeva che Spike era migliore di lui …
    L’avrebbe capito … doveva farlo … perché lei voleva amarlo per tutta la vita …

    La cena sembrò procedere bene …
    Hank Summers fece un terzo grado velato a Spike, ma lui rispose ad ogni domanda con intelligenza e spontaneità …
    Quando i loro occhi s’incontrarono Buffy gli sorrise grata e Spike addolcì il viso.
    Al dolce si spostarono in salone …
    Genny per la serata aveva dato il meglio di se stessa …
    Tutto per la sua bambina …
    Aveva preparato persino il suo dolce preferito … il tiramisù! Ed era felice di vederla finalmente serena …
    •Cosa hai intenzione di fare dopo Spike?

    Chiese improvvisamente suo padre.
    Buffy alzò il viso e lo fece anche Spike.
    Sperò con tutta se stessa che non cominciasse con qualche discorso sul futuro o qualcosa di simile, ma sapeva invece che l’avrebbe fatto … come lo aveva fatto con Angel … lui doveva prevedere il domani di sua figlia e controllarlo magari … pensò frustrata.
    •Sarà tutto più difficile … dovrai impegnarti …
    •Lo so perfettamente …

    Rispose Spike impassibile appoggiando il suo piatto sul tavolino.
    Buffy trattenne il fiato.
    L’espressione di Spike non le diceva nulla, ma sapeva che odiava le domande intime.
    •Ho appena saputo che hanno accettato la mia domanda d’iscrizione ad Harvad … e ho una borsa di studio in letteratura …

    Buffy lo fissò scioccata.
    Non ne sapeva nulla …
    Lo guardò sbattendo gli occhi ma Spike rimase fermo a fissare suo padre.
    Abbassò gli occhi e sentì la pressione della mano si sua madre sulla spalla …
    Alzò gli occhi a guardarla e lei le sorrise per tranquillizzarla.
    Hank sorrise soddisfatto e annuì.
    •Si, mi è stato riferito che hai aiutato mia figlia nello studio … sono contento per te ragazzo … voglio solo che tu sappia che Harvad è importante non puoi permetterti errori e Buffy potrebbe essere una distrazione!

    A quel punto Buffy sbiancò.
    Come poteva suo padre dire una cosa simile?
    Spike annuì e non lasciando trasparire nessun nervosismo, disse:
    •Io e Buffy non abbiamo parlato del futuro, per ora viviamo il presente signor Summers, quando e se sarà … allora sarò io stesso a dirle i miei piani!

    Con questo chiuse la discussione … e Buffy si sentì ferita …
    “Quando e se sarà?”
    Harvad era lontana da Sunnydale, da lei …
    Per quanto potesse essere importante per Spike sapeva … che lui non avrebbe mai messo nessuno davanti a se stesso …
    Si sentì esclusa come non le accadeva da tempo …
    Ma essere esclusa da lui era ancora peggio …




    CAPITOLO 18
    •Mi hai sentito?

    Buffy si voltò a guardare Spike …
    Non aveva sentito neppure una parola …
    Dalla sera a casa sua, non faceva altro che pensare a ciò che aveva detto …
    Al fatto che presto l’avrebbe lasciata per seguire la sua strada …
    Non lo aveva affrontato … non poteva, doveva essere lui ad aprirsi e non se non l’aveva ancora fatto, lei non poteva obbligarlo …
    •No … scusami stavo pensando ad altro …
    •Ho visto …

    Spike la fissò per qualche secondo.
    •Vuoi parlarne? – Le chiese prendendola per la vita.

    Buffy lo fissò negli occhi …
    Lo amava così tanto …
    Era la prima persona che aveva amato senza riserve …
    La prima in cui aveva creduto e che l’aveva fatta crescere …
    Come poteva dirgli che soffriva …
    Che non avere mai sentito dalle sue labbra un semplice “Tiamo” le straziava il cuore …
    Che voleva che le chiedesse di andare con lui …
    Voleva che le dicesse di amarla e che non voleva lasciarla, ma sapeva benissimo che non sarebbe accaduto …
    •Non è nulla … tranquillo …

    Disse invece.
    Spike l’avvicinò di più e annuì.
    •Ok … allora te lo ripeto … vuoi che ti aiuti a scrivere le domande per l’università?

    Quella frase la colpì nel profondo.
    •Hai già scelto?

    Le chiese ancora.
    Buffy appoggiò il capo sulla sua spalla e scosse il capo.
    •Te le porto nel pomeriggio … allora …



    Buffy guardò la sveglia …
    Spike sarebbe arrivato a momenti e lei si sentiva ancora più triste.
    Non voleva scrivere nessuna domanda d’ammissione … non se questo poteva separarli …
    Ma in fondo cosa doveva fare?
    Seguirlo come un cagnolino ad Harvad e aspettarsi che lui ne fosse contento?
    Non poteva …
    Non poteva se non era lui a chiederglielo …
    E poi Harvad era fuori dalla sua portata … solo grazie ad una cospicua donazione di Hank Summers avrebbe potuto passare la selezione e questo non voleva farlo …
    Spike aveva studiato come un matto per avere quel privilegio, lei non poteva sottraglierlo solo perché ne aveva il potere economico …
    Pensò a Tara …
    Lei aveva detto che si sarebbe iscritta alla Sunnydale University International …
    Forse era più giusto restare in città …
    Forse dopotutto non si sarebbero separati …
    Lui sarebbe tornato a casa per le feste e …

    Una lacrima le rigò il viso …
    Ma chi voleva prendere in giro?
    Spike stava costruendo il suo futuro … non aveva alcun diritto di farne parte se lui non lo voleva …
    Aveva ragione suo padre …
    Sarebbe stata solo una distrazione e sicuramente lui lo sapeva …
    Per questo non le aveva detto nulla …
    Compilò la domanda senza aspettarlo e la ripose sulla scrivania …
    Non era necessario che l’aiutasse a decidere …
    Aveva già deciso per entrambi lui …



    Il giorno dopo entrando in aula, la presenza di Drusilla la sorprese.
    Era accanto a Spike e con la mano gli accarezzava il braccio in un gesto intimo.
    Buffy si fermò a guardarli e quando Spike si accorse della sua presenza anche Drusilla si voltò.
    Disse qualcosa sottovoce e poi si allontanò.
    Passandole accanto la salutò e poi sparì.
    Spike alzò un sopracciglio e la guardò …
    Buffy era rimasta immobile, come se qualcuno le bloccasse il passo …
    Come se un macigno sul petto le impedisse di muoversi …
    E così era …
    Vederlo in quell’atteggiamento con Drusilla, oltre a tutto ciò che stava succedendo la rese nervosa.
    Si avvicinò al suo banco e facendo finta di nulla, gli sorrise.
    Spike la fissò sorpreso.
    •Tutto ok? - Le chiese.

    Buffy lo guardò e annuì.
    Poi si voltò per aprire un libro, e ringraziò mentalmente la professoressa Rosemberg quando iniziò la lezione …
    Non voleva parlargli …
    Doveva calmarsi … altrimenti nervosa com’era gli avrebbe detto tutto ciò che provava … e questo non doveva accadere …

    A pranzo, si ritrovarono come al solito col gruppo …
    Ognuno di loro descriveva le proprie aspettative sull’università …
    Anche Faith aveva scelto la stessa di Tara e Buffy ne fu felice …
    Perlomeno le avrebbe avute vicine!
    •Io ho appena ricevuto la risposta da Harvad … mi hanno accettata!

    La voce di Drusilla ruppe inesorabile il suo già fragile equilibrio.
    La fissò sbiancando e si accorse che lo fece anche Tara.
    Sentì le mani di Spike stringerle la vita e s’irrigidì.
    Ecco di cosa parlavano …
    Ed ecco che Drusilla continuava a seguirlo, ad essere presente …
    E lui?
    Perché continuava a tenerla allo scuro di tutto?
    Era così poco importante la sua opinione? Ciò che avevano costruito insieme in quei mesi?

    Si alzò di scatto.
    Spike rimase con la mani a mezz’aria per la sorpresa e la guardò.
    •Hey …

    Disse lui.
    Buffy lo fissò cercando di mantenersi calma … non avrebbe dato nessuna soddisfazione a Drusilla …
    •Mi sono appena ricordata che ho un’ appuntamento …

    “Ci vediamo dopo …”
    Urlò correndo via …
    Aveva bisogno di restare sola … di urlare, di rompere qualcosa … e possibilmente la faccia arcigna e ossuta di Drusilla …
    L’aveva vista così soddisfatta …
    Sapeva cosa voleva … Voleva riprendersi Spike e la sua tela si stava tessendo anche intorno a lei …
    Ma la cosa che la feriva di più … era la sua indifferenza ….
    Come poteva Spike essere così calmo?
    Come poteva credere che andasse tutto bene?
    Che fosse tutto normale?
    E soprattutto come poteva non sentire ciò che lei provava?



    CAPITOLO 19

    La limousine arrivò nell’istante in cui Buffy mise piede fuori dal portone della scuola.
    Fece cenno a Giles e si apprestò a scendere le scale.
    Lo aveva chiamato per chiedergli di essere lì a quell’ora …
    Non sarebbe tornata con Spike, non voleva neppure vederlo …
    •Mi spieghi che diavolo ti succede?

    La sua voce la bloccò.
    Si voltò subito e incontrò il suo sguardo irato.
    •Te l’ho detto … ho da fare e Giles mi è venuto a prendere …
    •Qualunque cosa tu abbia da fare, potevo accompagnarti …

    Le disse Spike duro avvicinandosi.
    Buffy lo guardò …
    Doveva mantenere la calma …
    Doveva farlo …
    Si disse respirando a fondo …
    Spike piegò il viso e rimase in attesa.
    •Adesso vado … ci vediamo domani …

    Ma lui non la lasciò andare …
    La prese per un braccio e la tirò verso di se.
    •Dannazione Buffy … dimmi cos’ hai …

    Con uno strattone lei si allontanò e fece un passo indietro.
    Si sfidarono con lo sguardo e poi Buffy scoppiò.
    Era inutile, tanto prima o poi avrebbero dovuto parlare…
    •Dillo tu a me …

    Disse furiosa.
    Spike contrasse la mascella e la fissò negli occhi.
    •Se ti riferisci a Drusilla io …
    •Tu cosa? Cosa diavolo vuoi dirmi Spike?

    La sua voce risultò così astiosa che lui ne rimase stupefatto.
    Buffy si portò una mano alle tempie che pulsavano dolorose e abbassò il capo.
    •Ma sai una cosa? Non m’interessa …

    Alzò le spalle in segno di resa e lo guardò.
    •Non mi dici mai nulla in fondo … ho saputo di te e di Harvad solo perché mio padre te l’ha chiesto… ma scommetto che Drusilla lo sapeva, che avete persino fatto la stessa maledettissima domanda …

    Spike rimase serio a guardarla.
    Spazientita Buffy lo sfidò.
    •Ma in fondo perché sorprendermi? Hai detto che non sai cosa accadrà nel tuo futuro, se io sarò con te… quindi perché informarmi? Perché farmi partecipe della tua vita se già hai deciso che io non ne farò parte!

    Sentì le lacrime bruciare sugli occhi e si fermò per riprendere fiato.
    Spike la fissò ancora duro.
    •Non sai neppure di cosa parli…
    •Infatti … non lo so … perché tu con me non parli … perché tu non hai fiducia in me e sono stanca… stanca di essere solo … Oddio lascia stare …

    Buffy gli voltò le spalle esasperata.
    Scese i primi gradini aspettandosi che lui la fermasse, ma non lo fece.
    Ormai lo conosceva …
    Troppo orgoglioso per chiedere scusa …



    Quella sera Spike non la chiamò …
    Buffy non fece altro che prendere il telefono e guardarlo nella speranza che squillasse …
    Quando si rese conto che era inutile aspettare andò a dormire …
    Il sonno però la vinse solo all’ alba …

    Arrivò a scuola in ritardo e trovò il preside Wood ad aspettarla.
    •Signorina Summers, se non le dispiace vorrei parlarle …

    Buffy annuì e lo seguì nel suo ufficio.
    Si accomodò e rimase ad aspettare nervosa.
    “Cosa ho fatto adesso?”
    Wood le sorrise e le mostrò la sua scheda.
    •Ho parlato col giudice proprio stamani al telefono … dati i suoi ottimi risultati … mi ha chiesto di dirle che ha rivisto l’intera sua situazione … sa che non è abituata a questo ambiente e che se vuole può farla tornare nella sua vecchia scuola per diplomarsi con i suoi compagni!

    Buffy lo fissò sconvolta.
    •Cosa?

    Wood le sorrise.
    •Si prenda il tempo che le serve per decidere … non c’è fretta …

    Buffy annuì e si alzò.

    Tornare alla sua vecchia scuola?
    Lasciare tutti … Spike?
    No … ormai la sua vita era diversa, lei stava bene lì, aveva tutto ciò che desiderava …
    Era …

    Appena uscì in corridoio, i pensieri le si bloccarono in mente …
    Drusilla allacciata al braccio di Spike …

    Li fissò immobile per un tempo indefinito …
    Quando anche Drusilla alzò lo sguardo e la vide, si allontanò troppo in fretta da lui e le sorrise.
    Spike si voltò a guardarla.
    •Buffy …

    La salutò la bruna.
    •Ciao Drusilla … - Disse sentendo la rabbia montarle dentro.
    •Hey …

    Spike le sorrise e le si avvicinò.
    Buffy avrebbe voluto dargli un pungo in faccia, ma per non dare la soddisfazione di vederli litigare per lei, non disse nulla.
    Si fece abbracciare e insieme si avviarono per il corridoio.
    Quando arrivarono davanti l’aula, si allontanò da lui e andò spedita a sedersi nel suo banco.
    Spike la fissò alzando un sopracciglio e poi la seguì.
    Le si parò davanti con le mani puntate sui fianchi e Buffy alzò il viso a guardarlo.
    •Avanti spara … cosa c’è adesso?

    Le disse.
    Buffy cercò di mantenere la calma.
    •Dimmi una cosa Spike … cosa c’è fra te e Drusilla ultimamente?

    Lui la fissò sorpreso.
    •Cosa ti fa credere che ci sia qualcosa?
    •Oh, forse il fatto che da quando sa di Harvad ti si è appiccicata di nuovo addosso!

    Spike sorrise e andò a sedersi al suo posto.
    •Sei solo gelosa …

    A quel punto Buffy lo guardò furiosa.
    •Gelosa?

    Si alzò in piedi e strinse i pugni.
    •Certo che sono gelosa … sei il mio ragazzo … io ti amo … e tu non fai altro che sfuggirmi …
    •Buffy … non alzare al voce …

    Le intimò Spike calmo.
    Esasperata guardò il soffitto.
    •Ecco parlo proprio di questo … Tu sei sempre calmo … a te non importa nulla … non t’importa neppure che io mi senta male al solo pensiero che lei possa avere mire su di te …

    Spike a quel punto scattò in piedi e le andò vicino.
    •E non ti è passato per la mente che sono io a non avere mire su di lei?

    Buffy lo guardò negli occhi.
    Poi abbassò il capo …
    Sentì le voci dei suoi compagni e si guardò indietro, mentre entravano tutti in classe.
    Alzò gli occhi a guardare Spike e lo vide fermo davanti a lei.
    •Non posso immaginare cosa pensi Spike … tu non me lo dici mai …

    Gli occhi di Spike si addolcirono per un’ istante … poi i suoi compagni lo fecero distrarre e Buffy scosse il capo.
    Si voltò e scappò via.
    Non voleva piangere davanti a tutti …
    La voce di Spike la seguì, ma lei non si girò …



    Capitolo 20

    Buffy fissò la mela che aveva fra le mani e sospirò.
    Seduta sotto un’ albero lontano dalla fontana e da chi poteva vederla sperava di stare meglio, ma non era così.
    Dopo essere scappata dalla classe … si era sentita un’idiota … e si sentiva ancora così …
    Sospirò nuovamente e appoggiò la mela sul libro aperto ai suoi piedi.
    Tanto non avrebbe mangiato …
    •Mi dispiace …

    Si voltò di scatto e lo vide.
    Spike appoggiato al tronco dell’albero vicino, sorrise con imbarazzo e poi fece un passo avanti.
    Buffy lo guardò.
    Lo amava così tanto …
    Era così bello … così misterioso …
    E d’un tratto capì perché lo amava così tanto …
    Sorrise e incontrò di nuovo i suoi occhi …
    Incoraggiato Spike andò a posizionarsi dietro di lei e l’abbracciò.
    Buffy appoggiò il capo al suo torace e chiuse gli occhi.
    Le era mancato da morire …
    •Sono una persona orribile a volte!

    Le disse.
    Scosse il capo.
    •Dispiace anche a me … è solo che non sopporto di stare fuori dalla tua vita …

    Spike sospirò e la strinse più forte.
    •Tu non ne sei fuori … è solo che io sono abituato così …
    •Ho paura …

    Si girò un po’ a guardarlo e gli accarezzò il viso.
    Spike se la tirò in grembo e le sorrise.
    •Di cosa?

    Gli occhi di Buffy s’intristirono.
    •Ho paura di perderti …

    Spike le prese il viso fra le mani e appoggiò il capo contro il suo.
    Poi le sfiorò le labbra con le sue e Buffy lo strinse forte.
    •Non devi … non voglia che tu abbia questo timore …
    •Mi dispiace, è più forte di me …

    I loro occhi s’incontrarono ancora.
    •Harvard è stata decisa prima di te … io e Dru abbiamo fatto domanda insieme, ma questo non vuol dire che io …
    1.Lo so …

    Buffy annuì e gli sorrise.
    •So che non mi faresti mai soffrire …

    Spike la fissò serio …
    Sembrò volerle dire qualcosa, ma poi scosse il capo e la baciò.
    Lei ricambiò quel contatto con tutta se stessa.

    Le loro lingue duellarono per diverso tempo e quando finalmente riuscirono a riprendere aria …
    Spike la fissò ansante e appoggiò il viso nell’incavo del suo collo.
    •Andiamo via di qui?

    Le chiese con trasporto.
    Buffy annuì.



    Il calore del suo corpo e i suoi movimenti la fecero urlare di piacere.
    Guardò i suoi occhi divenuti scuri per la passione e sorrise.
    Spike ricambiò il sorriso e si spinse in profondità.
    Allacciata alle sue spalle non riuscì a fare altro che morderlo e stringerlo convulsamente.
    •Ti piace?

    Le chiese sussurrando al suo orecchio.
    Buffy annuì affannata e Spike rise.
    •Cosa vuoi? Dimmelo … voglio sentirtelo dire …

    Parlando Spike si mosse in lei …
    Buffy arcuò la schiena e ansimò.
    Incontrò i suoi occhi e alzò le mani per insinuare le dita fra i suoi capelli …
    •Voglio te …

    Spike uscì dal suo corpo e lei sbarrò gli occhi.
    Poi lo vide sorridere e scendere a baciarle un seno.
    Ansimò così forte che Spike dovette allungare una mano e tapparle la bocca sghignazzando.
    •Sshhh … vuoi che ci sentano tutti?

    Quel piccolo angolo di paradiso, sembrava posto lì solo per loro …
    Ma qualcuno poteva sempre scoprirli …
    Buffy annuì e Spike tolse la mano facendola scendere lentamente su di lei …

    Arrivando alle costole deviò e s’insinuò fra le gambe.
    Buffy trattenne il respiro fino a che la sentì … dentro di lei …
    Fissò Spike e arcuò ancora di più il corpo.
    Lui le si avvicinò.
    Mosse le dita in lei con eccitazione e poi le sussurrò:
    •Ripeti cosa hai detto …

    Buffy lo fissò mentre uno spasmo la raggiungeva.
    •Voglio te … te … sempre …

    Disse cercando di non urlare.
    Spike sorrise malizioso e poi tolse la mano e tornò su di lei.
    La baciò con trasporto … con passione crescente e poi in un’unica mossa la penetrò ancora.
    Buffy questa volta, urlò e lui la lasciò fare …
    •Urla amore mio … voglio sentirti godere …

    Le disse spingendo più forte.
    Quando poi lei raggiunse l’apice, gli inchiodò le unghie nella schiena e Spike ansimò ringhiando …
    Un secondo dopo si riversò in lei stringendola al suo corpo e perdendosi fra i suoi seni …

    Allacciandosi l’ultimo bottone della camicia Spike alzò il viso e vide Buffy che lo guardava.
    Alzò un sopracciglio e sorrise.
    •Che c’è?

    Le chiese.
    Buffy gli si avvicinò con occhi adoranti.
    •Mi ami?

    Gli chiese col cuore in gola.
    Spike sbarrò gli occhi e la fissò.
    Buffy appoggiò le mani al suo petto in attesa.
    Col cuore che batteva all’impazzata … come se aspettasse quel momento da una vita …
    Aveva sperato di non fargli mai quella domanda, di saper aspettare …
    Ma non ci riusciva …
    Doveva sapere …
    Capire …

    Spike le prese il viso fra le mani e la guardò diventando improvvisamente serio.
    •Devi davvero chiedermelo?

    Le disse piano, con dolcezza.
    Buffy addolcì lo sguardo e scosse il capo.
    Come poteva non amarla?
    Sentiva che era così …
    Annuì e si lasciò abbracciare …
    Forse Spike non glielo avrebbe mai detto … ma adesso poteva anche non importare, perché sapeva …



    Capitolo 21

    Appoggiando la forchetta al piatto, Buffy sospirò.
    Spike si volse a guardarla.
    Era passata un’altra settimana …
    In cui lui aveva accuratamente evitato Drusilla solo per non darle fastidio.
    •Che c’è? – Le chiese.

    Buffy lo guardò.
    Il preside Wood quella mattina l’aveva richiamata per sapere cosa aveva deciso …
    Non riusciva a capire cosa la spingesse a non dare la sua risposta negativa o cosa la facesse aspettare … era solo insicura …
    Da quando era andata nella nuova scuola non aveva più certezze …
    O almeno, un giorno sembrava di si e l’altro si sentiva il peso del mondo addosso …
    Non aveva detto neppure nulla a Spike e adesso non sapeva come farlo …
    Aveva paura che lui fraintendesse …
    •Allora?

    Incalzò lui teso.
    Buffy sorrise bonariamente e fece spallucce.
    •Wood mi ha detto che il giudice ha revocato la mia punizione … posso tornare alla mia vecchia scuola se lo desidero …

    Lo vide allargare lo sguardo e poi spostarlo per concentrarsi sul suo piatto.
    •E tu? – Chiese come se non fosse interessato.

    Buffy lo fisso.
    Quando si sentiva minacciato si estraniava e questo le dava su i nervi.
    Perché non dirle mai cosa pensava, invece di far sembrare che fosse sempre tutta colpa sua?
    •Non gli ho risposto ancora …

    Rispose con sincerità.
    Spike si voltò a guardarla e lei sostenne lo sguardo.
    •Se non l’hai fatto vuol dire che sei indecisa!

    Annuendo abbassò il capo.
    •Capisco …

    Buffy allora lo guardò.
    •No, non capisci, io …

    I loro occhi s’incontrarono e Spike si alzò.
    Andò a cercare le sue sigarette e ne accese una.
    •Non so neppure io perché ancora non ho deciso … per me dovrebbe essere facile in realtà, ma non lo è …
    •Stai straparlando …
    •Ti sto dicendo la verità.

    Spike la fissò truce.
    •Per me non è stato facile inserirmi … e la storia con te è stato ciò che ha cambiato tutto ..
    •Non capisco cosa vuoi dire … - La fissò irritato.
    •Voglio dire che ti amo e non vorrei mai tornare a ciò che ero prima d’incontrarti, ma a volte mi sento esclusa, allontanata e questo mi fa essere prudente …
    •Quindi mi stai dicendo che aspetti per vedere come va fra noi? Stai dicendo che se nei prossimi giorni noi ci lasciassimo, tu saresti tentata di tornare lì?

    Buffy lo fissò.
    Forse era così …
    Forse lui era stato in grado di spiegare ciò che gli passava per la testa in un secondo …
    Spike spense la sigaretta nel posacenere e scosse il capo.
    Poi prese il suo giubbotto di pelle si avviò alla porta.
    •Dove stai andando?

    Lui si fermò di spalle.
    •Ho bisogno d’aria …

    Detto questo lasciò la stanza …

    La sua camera in cui un’ attimo prima stavano pranzando normalmente … dove avrebbero dovuto studiare, ridere … essere contenti e invece …
    Nuovamente avevano litigato.
    Buffy abbassò il capo e un singhiozzo le fuggì dalle labbra …

    In quello stesso istante la porta si riaprì.
    Spike le fu subito di fronte furioso.
    Lei lo fissò con gli occhi sbarrati e velati di lacrime.
    •Stai sempre a dire belle parole … ti amo, ho paura … mi sento esclusa, ma quando si tratta di fatti sei la prima a tirarti indietro …

    Lo vide serrare la mascella nel tentativo di calmarsi.
    •Sai questa cosa da quanto? E poi sarei io quello che tiene i segreti?
    •Spike …
    •No, non voglio più sentire niente … vattene nella tua scuola da ricchi e riprendi a vivere come prima … è inutile continuare così no? Tu non ti fidi di me … e adesso per me è la stessa cosa …
    •No …

    Il sussurro roco di Buffy lo fermò.
    Lo guardò fra le lacrime … e Spike rimase fermo a fissarla.
    •Non voglio perderti …

    Pianse lei scossa dai singhiozzi.
    Spike la guardò per un lungo momento … poi le si avvicinò e la prese fra le braccia …
    Buffy si aggrappò a lui senza riuscire a trattenere le lacrime e lui la strinse forte.
    •Scusami … scusami Spike …
    •Ok … ma smetti di piangere …
    •È tutta colpa mia … avrei dovuto dirtelo e farti capire cosa penso … ma …
    •Ho capito, lo so …

    Spike le alzò il viso e le sorrise.
    •Siamo due idioti … ci teniamo tutto dentro e poi …

    Buffy annuì e tirò su col naso.
    •Per me è difficile Spike, io … non ho mai amato così tanto una persona … neppure i miei genitori… e ho questa continua paura … e mi sento oppressa …
    •Adesso smetti di piangere …

    Sollevandola da terra la portò sul letto e appoggiandola le si sdraiò accanto.
    Tenendola sempre fra le braccia le fece appoggiare il capo al suo petto e la cullò.
    •Voglio che tu sia sempre sincera con me Buffy anche se dobbiamo litigare in questo modo …

    Annuendo si sollevò a guardarlo.
    Spike le sorrise.
    •Se per te è difficile allora io cosa dovrei dire? Mi sono innamorato di una ragazza che tempo fa avrei evitato come la peste …

    Buffy sgranò gli occhi e lo fissò ammutolita.
    Le stava dicendo che l’amava?
    Glielo stava davvero dicendo?
    Spike divenne improvvisamente serio e come se le leggesse nel pensiero, le si avvicinò, appoggiò le labbra sulle sue dolcemente e poi disse:
    •Si … ti sto dicendo che ti amo Buffy … e che anche io ho paura di perderti …

    E in quel momento calde lacrime di gioia le offuscarono la vista, ma non il cuore …
    Sorrise felice e Spike la ricambiò.
    Poi la sdraiò supina e abbracciandola la sfiorò con un bacio pieno d’amore e desiderio …

    Una pacata calma la avvolse …
    Adesso poteva davvero essere tranquilla …
    Lui era la sua tranquillità … la sua pace …

    Capitolo 22

    Il preside accolse la decisione di Buffy con un sorriso.
    •Sono felice che lei resti con noi, signorina Summers …
    •Grazie lo sono anch’io …

    Rispose Buffy davvero felice e convinta di ciò che faceva.
    Subito dopo uscita dall’ufficio del preside, si avviò per andare alla fontana dove Spike l’aspettava.
    Lì vide Drusilla vicino a lui …
    La gelosia si era affievolita da quando le aveva detto cosa provava …
    Adesso la ragazza in questione non le faceva più paura …
    Si avvicinò loro con un sorriso e abbracciò Spike da dietro.
    Lui sorrise e voltandosi di poco le baciò la fronte.
    Drusilla diventò rossa in viso e si allontanò subito …
    Buffy incontrò lo sguardo di Tara non distante e la vide ridere insieme a Faith …
    Il comportamento di Drusilla era plausibile a tutti … solo che adesso non aveva più importanza …
    •Allora? Che ha detto? – Le chiese Spike rigirandosi fra le sue braccia.
    •Ha detto che è contento che io resti …
    •E non è l’unico …

    Le disse lui avvicinandosi e baciandola.
    Buffy ricambiò il bacio con trasporto e poi sorrise sulle sue labbra.



    Da quella mattina passarono vari mesi …
    Il diploma fu alle porte … e un giorno Buffy ricevette la lettere d’ammissione all’università di Sunnydale.
    Non sopportava l’idea di non poter stare con Spike, ma era felice del fatto che avendone parlato avevano stabilito di vedersi ogni volta che fosse stato possibile e di sentirsi tutti i giorni.
    Nulla sarebbe cambiato … glielo aveva promesso …

    Suo padre però non fu affatto contento di saperla in una semplice università.
    Una sera a cena, Buffy gli mostrò la lettera e lui sbuffò.
    •Non posso credere che mia figlia debba frequentare un’università di secondo ordine quando io posso permetterle il meglio!

    Le disse irato.
    Buffy lo fissò sconvolta.
    Possibile che suo padre non riuscisse a capire?
    Lei voleva essere normale e soprattutto non scavalcare nessuno che aveva lavorato sodo per essere ammesso in qualche prestigiosa università.
    •Papà sono stata io a decidere …
    •Lo so dannazione, e non mi piace …

    Le urlò contro Hank.
    •Un’ anno fa mi avresti permesso di volere il meglio per te … e adesso da quando hai conosciuto quel ragazzo sei diversa, non ti riconosco più …

    Sentendo che suo padre metteva Spike in mezzo, Buffy scattò.
    •Tu non mi riconosci perché non mi conosci affatto papà … per la prima volta in vita mia so cosa voglio, e non voglio che tu mi compri nulla … comprare la gente con una fastosa donazione non mi renderà migliore di come sono adesso … e Spike non c’entra nulla … ho deciso da sola!
    •Sciocchezze …

    Suo padre si alzò da tavola indignato e la guardò.
    •Voglio che tu vada nella stessa università di Angel … non voglio che suo padre e i nostri amici ci ridano dietro …

    Buffy sbarrò gli occhi.
    •E io non posso credere che tu sia così cocciuto … come diavolo fai a non capire? Angel e io abbiamo chiuso, non lo amo … non lo amerò mai e non voglio essere ancora la principessa Summers … voglio essere solo Buffy, farcela con le mie forze … papà ti prego … anche tu hai lottato per avere tutto quello che hai …
    •Appunto! Mia figlia deve avere di più di ciò che io ho avuto!

    Quella frase la colpì.
    Sapeva che suo padre voleva il meglio per lei, ma lo avrebbe avuto solo con le sue forze … nient’ altro …
    Si alzò, guardo dispiaciuta sua madre e lasciò la sala.
    Joyce si rivolse a suo marito e lo guardò preoccupata.
    •Forse è meglio che richiami il rettore e gli dici che hai cambiato idea, Buffy non ti perdonerà questa volta …

    Hank fissò sua moglie ancora più arrabbiato e anche lui se ne andò per chiudersi nel suo studio.



    Faith e Tara la raggiunsero pochi giorni dopo alla fine delle lezioni.
    •Ci hanno messo in camera insieme …

    Le disse felice Tara.
    Buffy sorrise sia a lei che a Faith.
    Finalmente avrebbe avuto la sensazione straordinaria di condividere la vita con qualcuno …
    Vere amiche … un vero amore …
    Stava andando tutto secondo i suoi desideri …
    •Un mio amico mi ha detto che ci hanno assegnato l’appartamento più grande perché era l’unico con tre camere …

    Annunciò Faith contenta quanto Tara.
    •Benissimo … sono sicura che sarà magnifico …

    Buffy sorrise e annuì.
    Sarebbe stato davvero perfetto …
    L’unico cruccio restava suo padre …
    Non si erano più parlati da quella sera …
    Lui e sua madre erano partiti per affari e Jenny le aveva detto che sarebbero rientrati solo qualche giorno prima del ballo di fine anno…



    Il ballo …
    Quello che preannunciava la cerimonia dei diplomi …
    Il ballo … denominato … Sweet Becoming, per il tema associatogli …
    Tutti dovevano essere vestiti in bianco, anche gli uomini … l’unica cosa che potevano portare di colorato erano i fiori all’occhiello e al polso.
    E per Buffy vedere Spike in smoking bianco fu un sogno …
    Un’ angelo caduto dal cielo … e imprigionato fra le sue braccia …

    Fu una festa da ricordare …
    Successero persino cose che lei ancora non aveva capito …
    Pur frequentando il gruppo per tutto l’anno era all’oscuro dei sentimenti di Xander verso Tara …
    E solo quella sera … sorpresa, ma felice per l’amica … seppe che Xander si era dichiarato e che Tara lo amava da tempo …
    •Oh Dio Spike, a volte credo di non vedere al di la del mio naso …

    Spike la fece volteggiare mentre ballavano e la guardò sorpreso.
    •Perché dici così?

    Le chiese.
    Buffy guardò verso Tara e Xander che ballavano vicino a loro.
    •Sono amica di tua sorella da quasi un’ anno e non avevo capito che era innamorata … sono proprio terribile …
    •Non è vero, eri solo presa dai tuoi problemi …
    •No … è solo che non ero abituata a preoccuparmi degli altri …

    Disse rammaricata.
    Spike le si avvicinò e le baciò il naso.
    •Con le mie vecchie amiche non c’erano mai problemi, sentimenti … noi avevamo la nostra vita perfetta… nessuna di noi si preoccupava dell’altra … e forse io sono ancora così …
    •No …

    Buffy alzò il viso e lo guardò negli occhi.
    Spike le sorrise e la fissò con occhi dolci.
    •Hai avuto un’ anno difficile … molti cambiamenti … ma ti ho visto cambiare … ti ho visto crescere Buffy ed è per questo che posso dirti che non è così … tu sei una persona speciale lo sei sempre stata, solo che il meglio di te è venuto fuori adesso …
    •Oh Spike …

    Buffy lo fissò con le lacrime agli occhi e lo abbracciò.

    Aveva lui …
    Lui che era stato in grado di cambiarle la vita in meglio …
    Lui che amava e voleva amare per sempre …
    Lui che la tenne stretta a se tutta la notte ricordandole in ogni attimo, quanto grande fosse la loro storia e quanto grande era il fuoco dentro il suo cuore …



    Capitolo 23

    E arrivò anche il giorno della cerimonia dei diplomi …
    Buffy era elettrizzata …
    Quando era comparsa davanti al giudice non aveva pensato che tutto si sarebbe risolto per il meglio e invece, era lì … ferma sul podio insieme ai suoi amici nell’attesa che venisse chiamato il suo nome.
    Guardò tra le sedie ordinate in fila davanti al palco e vide i suoi genitori … c’erano persino Jenny e Giles e questo la rese ancora più felice …

    Guardò tutti i suoi amici prendere il tanto agognato diploma e stringere la mano del preside Wood …
    Guardò Tara e Spike …
    Li vide felici come non mai, e quando fu il suo turno, emozionata sentì persino le lacrime bagnarle le guance …
    Vide sua madre soffiarsi il naso commossa e Jenny fare la stessa cosa … poi i suoi occhi incontrarono quelli di suo padre …
    Anche lui era commosso … solo che non voleva darlo a vedere …
    E questo la fece sorridere …
    Ringraziò Wood, gli strinse la mano e poi corse verso Spike …
    Era lui quello che voleva abbracciare per primo … quello grazie al quale tutto era stato possibile …
    •Complimenti piccola mia …

    Le disse Jenny abbracciandola.
    Buffy le sorrise grata … e la ringraziò.
    Lei era una seconda mamma e a volte anche la sola che non l’aveva mai abbandonata …
    Giles le regalò un fascio di rose immenso e suo padre le sorrise …
    Ma quello era ciò che Hank poteva fare meglio … purtroppo suo padre,non era incline ai sentimentalismiù…
    Andava bene comunque … l’importante era che fossero lì con lei … pensò contenta.

    Una mezz’ora più tardi, quando riuscì a voltarsi in cerca di Spike, lo vide scherzare con Xander e sua sorella.
    Lasciò la sua famiglia e si diresse verso di loro.
    Spike l’accolse fra le braccia e la baciò.
    D’un tratto però, lo vide irrigidirsi e guardare oltre la sua spalla.
    •Spike …

    Lo richiamò preoccupata, e poi la preoccupazione aumentò vedendo lo sguardo di Tara.
    La sua amica sembrò tremare emozionata e la vide scoppiare in lacrime, prima di oltrepassarli e gettarsi in corsa oltre loro.
    E quando si voltò anche lei ciò che vide la scioccò.
    Una donna bionda stava abbracciando stretta Tara mentre lei in lacrime singhiozzava silenziosa.
    Poi la donna alzò il viso e tutto divenne chiaro.
    Quegli occhi azzurri, quei capelli …
    Era la madre di Spike!

    Buffy guardò tutta la scena scossa …
    Non sapeva cosa fare o cosa dire …
    Sentiva Spike alle sue spalle e non osava voltarsi …
    Il nervosismo del suo ragazzo avrebbe potuto fendere l’aria e questo le spezzava il cuore.
    Poi sentì Tara …
    •Sono così felice che tu sia venuta …

    La sua amica era commossa e felice allo stesso tempo …
    Ma Spike?
    La donna si staccò dalla figlia e le sorrise, poi si voltò verso di loro.
    Guardò prima Buffy e poi suo figlio e abbozzando un sorriso stanco, le disse:
    •Tu devi essere Buffy? Tara mi ha parlato tanto di te …

    Buffy la fissò emozionata e sorpresa … e annuì.
    Cosa poteva dire in fondo?
    La donna le sorrise ancora e poi si voltò verso Spike … e lo fece anche Buffy.
    A capo chino Spike sembrava essersi allontanato mille miglia da tutti.
    Poi la donna si staccò da Tara e fece un passo verso di lui …
    Buffy ne fece uno indietro per non essere d’intralcio preoccupata .
    •William …

    La sentì dire.
    Spike allora alzò il capo e i suoi occhi erano freddi e duri come l’acciaio cromato.
    Questo colpì profondamente Buffy che rimase stupefatta.
    •Tesoro …

    Disse ancora la donna.
    Spike la fissò come se non la vedesse e poi si allontanò.
    •Lo spettacolo è finito … puoi andartene adesso!

    Quelle parole furono una doccia gelata per tutti quanti.
    Tara scoppiò in lacrime e la donna non si mosse, mentre lui la oltrepassava andando verso Buffy.
    Quando le fu di fronte, la prese per mano e la tirò via incamminandosi.
    •William … ti prego …

    Buffy vide la madre di Spike con le lacrime agli occhi, disperata.
    Si fermò piantando i piedi sul selciato e Spike si voltò a guardarla furioso.
    •Spike ti prego …

    Gli disse cercando di trattenerlo, ma lui mollò la presa e prima di voltarle le spalle, le regalò un’ ultimo sguardo duro.
    Spike era il tipo di persona che non perdonava … mai …
    Buffy lo fissò andar via mescolandosi alla folla e sospirò.
    Avrebbe tanto voluto aiutarlo a lasciarsi il passato alle spalle, ma sapeva che se solo ci avesse provato … forse lo avrebbe perso anche lei …


    •Mi dispiace tanto mamma …
    •Non è colpa tua tesoro …

    Buffy sentì lo scambio di battute fra madre e figlia e triste le fissò.
    Si avvicinò loro esitante e sorrise timidamente.
    La donna si asciugò il viso col dorso della mano e ricambiò il sorriso.
    •Tara mi ha detto che mio figlio è felice con te … spero tanto che un giorno potremmo conoscerci meglio …

    Buffy annuì.
    •Lo spero anch’io signora … davvero …

    La donna le sorrise grata e poi prendendo sua figlia per le spalle insieme a Xander che era rimasto ammutolito s’incamminarono.

    Perché Spike non riusciva a perdonarla?
    Come poteva restare impassibile in quel modo?
    Buffy si sentì tremendamente triste …
    Doveva trovarlo e cercare di parlargli …
    Lo amava troppo per vederlo distruggersi la vita con le sue stesse mani …



    Lo trovò dopo tanta ricerca nel loro posto speciale.
    Era seduto col viso riverso alle ginocchia …
    Buffy lo guardò per lungo tempo prima di dire qualcosa …
    Sembrava un bambino sperduto …
    E quello riuscì ad accrescere ancora di più il suo amore per lui …
    •Spike …

    Al suono della sua voce, lui alzò il viso, ma non la guardò direttamente.
    Buffy notò gli occhi rossi e capì.
    Non voleva farle vedere che aveva pianto e allora gli si avvicinò e gli sedette accanto senza toccarlo.
    Spike aspettò qualche secondo, poi si allungò su di lei e appoggiò la testa sulle sue gambe …
    Lei appoggiò la mano sulla sua testa e accarezzandogli i capelli sospirò.
    Sentirlo soffrire in quel modo le straziava il cuore e tutti i suoi buoni propositi di dire, parlare erano svaniti …
    Voleva solo tenerlo stretto a sé e cullarlo nel suo amore …

    Fu lui invece a parlare.
    •E’ andata via?

    Le chiese.
    Buffy bloccò la mano e lui si voltò a guardarla … e potè vedere chiaramente gli occhi gonfi del pianto.
    •E’ andata via con tua sorella …

    Rispose quando i loro occhi s’incontrarono.
    Spike annuì.
    Poi sospirò pesantemente e chiuse gli occhi.
    •Sono passati 10 maledetti anni … - (Iniziò a raccontare) - Ne avevo solo otto, quando lei ha deciso che non poteva essere la moglie di un pover’ uomo … è tornata a Londra ad essere Lady Marianne … è tornata dai suoi parenti con la coda fra le gambe … e chissà quanto ci hanno goduto!

    Buffy lo guardò con le lacrime agli occhi.
    Spike si sollevò e faccia a faccia serrò la mascella con gli occhi lucidi.
    Sorrise beffandosi della sua vita e scosse il capo.
    •Mia nonna è una baronessa lo sai? Sono milionari … ricchi da fare schifo, eppure non si è mai curata di sapere se aveva dei nipoti, se stavano bene o se sua figlia fosse felice … l’ha ripresa con se dettando nuove regole a cui mia madre non ha saputo dire no … si è risposata … con l’uomo che sua madre aveva scelto … con l’uomo che non era mio padre … ha fatto in modo che si dimenticasse di noi …
    •Spike … se lei è qui, forse … forse non vi ha dimenticati …

    Riuscì a dire Buffy esitante.
    Spike la fissò senza vederla riflettendo.
    Poi scosse ancora il capo.
    •Già di noi non poteva dimenticarsi … noi siamo la vergogna della sua famiglia in fondo …
    •Spike …

    Il sussurro cadde nel vuoto.
    Lui la fissò negli occhi e quando una lacrima gli rigò il viso Buffy trattenne il respiro.
    •Mio padre è quello che sofferto più di tutti … ha continuato a lavorare come un matto … io e Tara non lo vediamo quasi mai … in tutti questi anni non è stato in grado di ricominciare a vivere … piuttosto è sopravvissuto cercando di dimenticare … neppure oggi ha avuto il coraggio di uscire dal suo guscio … io non posso perdonarla … non ci riesco … ha lasciato la sua famiglia solo per denaro …

    Il cuore di Buffy esplose di dolore … e allora tutto ciò che era accaduto …
    Tutti i mesi passati le ritornarono alla mente …
    L’avversione profonda verso di lei e i suoi soldi …
    Il desiderio di Spike di farcela sempre da solo …

    La sua vita era stata così difficile …
    Essere abbandonato da sua madre era stato troppo duro per lui …
    Non poteva biasimarlo se provava ciò che provava … ma sapeva che se non lo avesse aiutato a superare tutto … un giorno forse avrebbe potuto pentirsene …
    Così prese il coraggio a due mani e gli si avvicinò.
    Gli prese il viso a coppa e a fior di labbra gli sorrise …
    •Ascoltami ti prego … so che per te non è stato facile e forse io dovrei essere l’ultima persona che può capirti … ma ti amo … sento quanto soffri, sento cosa provi … e ho paura che questo possa segnarti per sempre …

    Spike sbarrò gli occhi e gli strinse le mani.
    Buffy sentì le lacrime rigarle il viso e continuò:
    •Lei non è stata la madre migliore del mondo e io non riuscirò mai a farti capire il perché … neppure io lo capisco, ma è tua madre … ed è qui adesso … per te, per Tara … dalle una possibilità … dalla a te stesso … perché se non riuscirai a farlo lo rimpiangerai per sempre!



    Capitolo 24

    Spike chiuse gli occhi e tremò.
    Buffy lasciò cadere le mani.
    Sentiva quanto si stava trattenendo … sapeva che lo faceva per lei … per non spaventarla … e che invece avrebbe voluto urlare, arrabbiarsi e spaccare tutto.
    Poi lo vide riaprire gli occhi.
    Serio … più calmo di quanto fosse in realtà …
    •Io … non … posso farcela …

    Disse in un fiato serrando i pugni.
    Buffy lo guardò con tutto l’amore che provava e abbassò il viso.
    •Io non posso obbligarti a fare nulla, amore mio … voglio solo che tu sia felice …

    Spike allora le si avvicinò e alzandole il viso con una mano, la guardò negli occhi.
    •Perché?

    Le chiese.
    Una domanda generica …
    Una domanda che non si aspettava e che forse non era destinata a lei …
    Ma doveva rispondere …
    Voleva …
    Lo guardò ancora commossa da ciò che sentiva …
    Col cuore in gola che batteva all’impazzata …
    •Io credo che tua madre non sia felice … che i soldi non siano tutto per lei come pensi … e credo che forse c’è altro che tu e Tara non sapete … se lei è andata via, ci dev’essere un’altra spiegazione … io non posso dirti ciò che vuoi sentire … è lei che deve dirtelo … ma so … so, che ti ama … l’ho visto nei suoi occhi, nella sua disperazione … perché è la stessa cosa che provo io per te … lo stesso amore che sento ogni volta che ti guardo … e sono così orgogliosa di vedere ciò che sei che so che lo è anche lei …

    Spike chiuse gli occhi trattenendo a stento le lacrime.
    Quando li riaprì Buffy sorrise tra le lacrime.
    •Dalle una possibilità … fallo per te e per Tara … fallo per risanare il tuo cuore … per me … perché finchè non perdonerai lei, so che non riuscirai mai a vivere felice e ho paura che non riuscirai mai ad amarmi davvero … penserai sempre che io sono come lei, che potrei ferirti …

    Spike la guardò …
    La vide scossa dai singhiozzi e allora l’avvicinò e la strinse fra le braccia …
    Buffy si fece stringere forte e pianse fra le sue braccia.
    Doveva essere lei a consolarlo e invece adesso la situazione si era ribaltata …
    Ma solo in quel momento era riuscita a capire tutto davvero …
    Spike non avrebbe mai liberato il suo cuore senza perdonare davvero sua madre … e forse lei lo avrebbe perso per questo … e non voleva … doveva salvarlo come lui aveva salvato lei …

    Spike le prese il viso fra le mani e le sorrise asciugandole con i pollici le lacrime che le rigavano il viso.
    •Guardami Buffy …

    Lei lo fissò negli occhi con ansia.
    Spike ritornò serio.
    •Quando ti ho incontrato ho imposto a me stesso di non pensare neppure lontanamente a ciò che sentivo… ma poi ho capito che ti amavo … come non ho mai amato nessuno davvero … e ti amerò sempre… ti amerò comunque vadano le cose fra me e mia madre perché … tu sei la persona più importante per me …

    Buffy lo guardò speranzosa e lui le sorrise dolcemente.
    •Ti amo Buffy … ti amo da morire … e non penso che tu sia come lei … non lo farò mai … perché sento ciò che sei … sento il tuo amore … e mi dispiace amore mio per tutto ciò che ti ho fatto passare … il mio passato ha condizionato le mie azioni … ma d’ora in poi non sarà più così … te lo prometto …
    •Oh Spike …

    Gettandosi fra le sue braccia sentì tutta la calma del mondo avvolgerla …
    Quando si staccarono, Spike l’aiutò ad alzarsi e la prese per mano.
    •Ti amo …

    Le disse, e poi le sorrise con occhi dolci e languidi.
    Buffy lo guardò piena d’amore e di trasporto.
    Spike si avvicinò la sua mano alle labbra e le posò sopra un bacio, poi le fissò e sospirando, le disse:
    •Voglio che tu non abbia mai più dubbi … che tu creda nella nostra storia … quindi voglio che mi accompagni …
    •Spike io … dove?

    Chiese con voce roca.
    Spike la prese per la vita e la trascinò via, e nel farlo, la guardò e le sorrise.
    •Andiamo a risanare il mio cuore … e a legarlo al tuo amore mio …



    Quella sera Spike incontrò sua madre, chiedendole di non lasciarlo solo …
    La volle vicina per tutto il tempo …
    Le loro mai intrecciate, lo rimasero per tutto il tempo …

    All’inizio, Spike non riuscì a sciogliersi …
    I suoi sentimenti contrastanti erano visibili anche a sua madre, ma Buffy lo vide mutare pian piano …
    Vide l’amore che provava per sua madre venire a galla e lo vide guardarla …
    La guardò per scoprire i suoi cambiamenti e associare ciò che ricordava …
    Per scoprire ogni singolo segno del suo viso …
    Ogni ruga, ogni sorriso …
    E ad un certo punto, Buffy lo vide sorridere rassicurato … felice …

    Lo vide guardare sua madre senza l’ombra del passato …
    Lo vide sereno e allora capì … il grande miracolo che avevano compiuto uno nei confronti dell’altro …
    Si erano salvati a vicenda dalla vita che stavano conducendo, per il futuro …
    Quel futuro che li attendeva …
    Quel futuro che avrebbero affrontato insieme …



    Pochi giorni dopo, Spike e Tara accompagnarono Marianne all’aeroporto e la salutarono tranquilli …
    Questa volta l’avrebbero rivista …
    Il perdono aveva aperto la strada della comprensione e cambiato le carte del destino…



    Epilogo
    •O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre; e rifiuta il tuo nome: o, se non vuoi, legati solo in giuramento all'amor mio, ed io non sarò più una Capuleti… Il tuo nome soltanto è mio nemico: tu sei sempre tu stesso, anche senza essere un Montecchi. Che significa "Montecchi"? Nulla: non una mano, non un piede, non un braccio, non la faccia, né un'altra parte qualunque del corpo di un uomo. Oh, mettiti un altro nome! Che cosa c'è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un'altra parola avrebbe lo stesso odore soave; così Romeo, se non si chiamasse più Romeo, conserverebbe quella preziosa perfezione, che egli possiede anche senza quel nome. Romeo, rinunzia al tuo nome, e per esso, che non è parte di te, prenditi tutta me stessa……
    •Io ti piglio in parola: chiamami soltanto amore, ed io sarò ribattezzato; da ora innanzi non sarò più Romeo……
    •Se ti vedono, ti uccideranno…
    •Ahimè! c'è più pericolo negli occhi tuoi, che in venti delle loro spade: basta che tu mi guardi dolcemente, e sarò a tutta prova contro la loro inimicizia…
    •Io non vorrei per tutto il mondo che ti vedessero qui…
    •Ho il manto della notte per nascondermi agli occhi loro; ma a meno che tu non mi ami, lascia che mi trovino qui: meglio la mia vita terminata per l'odio loro, che la mia morte ritardata senza che io abbia l'amor tuo…



    Buffy rivolse lo sguardo dal palcoscenico a Spike sedutogli accanto.
    Sorrise felice e gli strinse la mano con amore …
    Spike si voltò a guardarla e avvicinandosi la strinse dalla vita e le baciò una guancia.

    Erano a Londra da una settimana, ospiti nel castello di sua madre, insieme a Xander e Tara …

    Erano passati degli anni …
    Spike era andato ad Harvad … aveva lottato, studiato e si era laureato col massimo dei voti, mentre lei era rimasta a Sunnydale …
    Ma ogni sera … ogni attimo libero … i loro cuori e i loro corpi erano uno solo …

    Da quel giorno molte cose erano cambiate …
    Buffy era riuscita a conquistare la sua libertà … suo padre aveva capito e continuava a farlo …
    Spike era divenuto ciò che voleva essere …

    All’uscita del teatro … Spike la trattenne per la mano sotto il cartellone pubblicitario di Romeo e Giulietta…
    Buffy lo guardò adorante …
    •E pensare che se non fosse stato per questa tragedia, adesso non saremmo qui, vero?

    Disse sorridente.
    Spike ricambiò il sorriso e la strinse a se.
    •E’ per questo che questo è il posto più adatto del mondo….
    •Adatto? Per cosa?

    Chiese confusa.
    Spike si allontanò di un passo e uscendo dalla tasca qualcosa, le sorrise con dolcezza e le mostrò il pungo.
    Quando lo aprì Buffy rimase con una mano sulle labbra e gli occhi colmi di lacrime felici.
    •Oh Dio …

    Sussurrò fissando la veretta di diamanti che Spike teneva nel palmo.

    Quando i loro occhi s’incontrarono, le si avvicinò e gliela mise al dito commosso.
    •Era di mia madre … e mi sembra giusto che adesso l’abbia mia moglie … soprattutto perché devo a lei, solo a lei, se adesso sono qui e sono felice …

    Spike la fissò negli occhi, s’inginocchiò piano davanti a lei, mentre Buffy tratteneva a stento lacrime di felicità e sorridendole, le disse.
    •Buffy Summers … ti amo e voglio farlo per sempre se me lo concedi … vuoi diventare mia moglie?

    Tra le lacrime Buffy sorrise e rilasciò un respiro profondo e commosso.
    Annuì e gli si gettò fra le braccia …
    •Si … si …

    Fu solo un sussurro, ma Spike lo accolse come una promessa di vita …
    La strinse a se e la baciò con tutto l’amore che aveva dentro …

    Si erano amati contro i pregiudizi e contro le avversità di un passato tramutato in perdono …
    Ma adesso nulla a parte l’amore li avrebbe accompagnati …
    Nulla a parte l’amore che si erano saputi conquistare …

    Buffy alzò il viso a guardare la persona che amava di più al mondo e sorrise felice …

    Lui era ciò che voleva da sempre …
    Il suo futuro …
    Ciò che sarebbe stato per sempre …
    E adesso sapeva che il lieto fine esisteva per tutti …
    Lei ne era la prova …
    Lui lo era …
    Lo erano insieme e insieme lo sarebbero sempre stati …



    FINE

    28.01.2006
    BY ARMY-SPIKEJEM
     
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  2. elijem
     
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    stra mega bellissima !!!!
     
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