And Nanny Makes Three by Enchantress

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    And Nanny Makes Three

    by Enchantress

    Tradotta: Manu (kaikan)
    Subject: AU (tutti umani)
    Pairing: Spike/Buffy
    Raiting: NC17
    Warning for: Violenza; linguaggio adatto ad adulti; sesso.
    Genere: Romance, Angst.
    Summary: Spike ha appena perso sua moglie, Cecily, e uno dei loro gemelli, Emily. Tutto ciò che gli rimane è il gemello sopravvissuto, Thomas, e sua sorella Willow, che si deve trasferire. Lei assume qualcuno per farlo vivere con Spike così da aiutarlo a superare questo periodo nero.
    Disclaimer: Appartiene tutto a Joss Whedon & Co.
    Link dove trovare la ff originale:
    http://thehookupzone.net/SpuffyRealm/viewstory.php?sid=6032

    Traduco con il permesso dell’autrice.

    PERMESSO AUTRICE:

    Sure, I'd be happy for you to translate it.

    Thanks for checking first. Best of luck!


    Vi avverto che i capitoli sono 23.



    Capitolo 1- May she rest in peace [Lei può riposare in pace]

    Qui giace Cecily Hartley, moglie e madre adorata. Una tragedia ha rubato ai suoi cari lei e Emily, ma vivrà sempre nei loro cuori.

    1976-2004

    Riposa in pace.


    Spike fissò la tomba di sua moglie, stringendo protettivo il suo piccolo bambino. Thomas si accollò sulle spalle di suo padre, capendo che stava piangendo.

    Il dolore lo stava distruggendo, e non dava segni di diminuire. Spike strinse gli occhi tentando di fermare le lacrime.

    Era troppo. Thomas iniziò a piangere, disturbato da dei tuoni. Spike mise il bambino nella carrozzina e tirò su la capotta per proteggerlo dalla pioggia. Si inginocchiò e mise una rosa bianca sulla tomba di Cecily e una rosa rossa per la sua bambina. Emily era nata solo pochi minuti dopo Thomas, ed era la seconda luce dei suoi occhi.

    E’ lei William Hartley?

    Spike seppellì la testa tra le mani, cercando di scacciare i ricordi.

    Mi dispiace dirglielo, signore. Ma sua moglie e sua figlia sono morte. C’è stato un incidente automobilistico… un incidente automobilistico… un incidente automobilistico.

    Sentì Thomas piangere, implorando di essere portato via dalla pioggia.

    Thomas sta bene, la cintura di sicurezza l’ha salvato. Cecily e Emily sono state gettate fuori dal finestrino… gettate fuori dal finestrino… gettate fuori dal finestrino.

    Thomas gemette, quando un tuono e un lampo risuonarono rumorosamente nel cielo. Spike alzò la testa e gridò verso i tuoni, sperando di stare meglio.

    ****

    “Shh, Willow è qui” mormorò la ragazza coccolando Thomas tra le braccia, mentre con l’altra mano accarezzava i capelli bagnati di Spike “Avrebbe potuto prendersi un raffreddore, lo sai? I raffreddori possono uccidere i bambini- devi stare attento”

    Un altro singhiozzo uscì dalla gola di Spike mentre lui seppelliva la faccia nella spalla di Willow “Stavo per uccidere mio figlio”

    “Oh…no!” lo rassicurò Willow “Non volevo dire questo”

    Lei si tirò Spike più vicino e cercò di rassicurarlo. Thomas si sporse verso il padre e gli arruffò i capelli “Papà”

    “Aww… hai sentito? Ti ha chiamato papà!” Willow baciò il bambino sulla fronte “Sei un ragazzo molto, molto intelligente”

    Thomas rise facendo segno a Spike per farsi prendere. Spike lo ignorò e si alzò “Vado a letto”

    “Metterò Thomas a letto” disse Willow leggermente, guardando suo fratello sparire di sopra. Lei sospirò e si diresse in cucina, mettendo Thomas sull’isola “Tuo padre ti ama, lo sai. Ma sta passando un momento difficile”

    Thomas annuì lentamente a sbadigliò. Willow lo prese e lo portò di sopra. Lo mise nella culla e accese la stellina che penzolava sopra e la canzone ‘Twinkle, Twinkle, Little Star’ iniziò a suonare.

    Spike all’inizio aveva rifiutato l’aiuto di chiunque, insistendo che era lui il meglio per Thomas. Ma col tempo tuttavia le cose erano andate sempre peggio e Willow era andata in suo aiuto. Ma gli era arrivata un’offerta di lavoro conveniente, e non aveva il cuore di mollare Spike in quella situazione. Tornò di sotto e prese il giornale dove aveva cerchiato l’annuncio la mattina.

    Babysitter esperta a tempo pieno, nubile e brava in casa. Offre i suoi pieni servigi e una stanza dove dormire. Nome: Buffy Summers.

    Fissò la fotografia di Cecily, Spike, Em e Thomas sul frigo e si sentì un po’ male. Erano così felici e contenti - Willow prese il telefono e digitò il numero. Poteva sentire Spike che piangeva ancora, e tutti i dubbi le abbandonarono la mente.

    Suo fratello aveva bisogno d’aiuto, doveva tornare a sorridere.



    Capitolo 2- The nanny [La babysitter]

    Spike strisciò fuori dal letto e afferrò Thomas che si lamentava, per colpa di qualcuno che colpiva la porta. Scese le scale, e aprì la porta “Chi diavolo è?”

    Una ragazza bionda lo stava fissando, accigliandosi per il suo modo maleducato “Ciao…sono Buffy Summers. Devi essere William?”

    “Oh. Sei la babysitter” roteò gli occhi Spike “Su entra”

    Buffy lo seguì un po’ meravigliata della sua mancanza di tatto “Come mai mi avete chiamato?”

    “Questo è il bambino” disse Spike passandogli il bambino “Si chiama Thomas. Io lo chiamo Teddy, ma tu non puoi, perché quello è il mio nome personale per lui”

    Buffy sorrise a bambino, ignorando il padre “Ma come sei bello”

    Spike restrinse gli occhi, studiando attentamente la ragazza. Era brillante e coccolava il suo bambino come se fosse suo. Ammetteva che era bella, ma decise che già la odiava. “Hai capito che mi hai svegliato?”

    Buffy lo fissò “Um, sono le 11 passate”

    Spike sospirò “E’ ancora presto per me”

    “Tommy ha mangiato?”

    “Non chiamarlo Tommy” Spike si riprese il figlio “Me ne occuperò io di questo!”

    “Lui non è ‘questo’!” lo sgridò Buffy.

    “Intendevo la dannata colazione, donna!” gridò Spike andando in cucina.

    Buffy non sapeva se seguirlo o no - era davvero sconcertata da quel ragazzo, allora rimase ferma. Ma prima che si decidesse a raggiungerlo, Spike ritornò indietro con Thomas e un omogeneizzato “Sai cucinare?”

    “Si” disse leggermente Buffy guardandolo mentre dava da mangiare al piccolo. Le sue azioni erano un po’ grezze, ma Thomas era felice lo stesso.

    “Sai pulire?”

    "Sì."

    “Bene. Farai tutto quello che faceva Willow. Ti mostro la tua stanza” Spike salì le scale, facendo segno a Buffy di seguirlo. Thomas si contorse tra le sue braccia, lamentandosi leggermente “Calmati, Thomas. Aspetta un minuto e ti metterò giù”

    “Posso tenerlo io” si offrì Buffy.

    Spike le diede il bambino ed estrasse un pacchetto di sigarette dalla tasca “Eccoci qui”

    La fece entrare in una stanza dipinta di giallo pallido. Il sole passava attraverso le finestre e si scontrava contro un armadio. Buffy se ne innamorò immediatamente “E’ bellissima”

    “Era lo studio di mia moglie” aggrottò le sopracciglia Spike mentre si accendeva la sigaretta. Lui scosse la testa cercando di non pensare a Cecily.

    “Mi dispiace molto per tua moglie e per tua figlia” disse sincera Buffy mettendogli la mano sul braccio.

    Spike strattonò il braccio, e le soffio intenzionalmente il fumo in faccia “Non sono affari tuoi”

    “Um, William?” disse piano Buffy mordendosi il labbro inferiore “Io non fumo”

    “Non ti ho offerto nessuna sigaretta”

    “Voglio dire…” sospirò Buffy “Non dovresti fumare con un bambino intorno. Ed è maleducato fumarmi addosso”

    Gli occhi di Spike si spalancarono “Mi dici cosa devo fare?”

    “Si” disse Buffy “Penso che sia per il meglio di Thomas, è meglio se la smetti”

    “Mi stai dicendo di smettere?” chiese Spike sempre più sconvolto. Lei non poteva decidere cosa doveva fare.

    “Odio i fumatori. Si fanno solo del male. Mia madre è morta per un cancro ai polmoni. O la smetti o me ne vado” disse fermamente Buffy, sfidandolo con gli occhi.

    Spike prese la sigaretta e la spense nel portacenere. “Va bene?”

    Buffy gli sorrise “Grazie”

    “Puoi tenermi il bambino?” disse Spike accarezzando la testa a Thomas “Torno dopo, piccolo”

    “Dove vai?” chiese Buffy, mentre Thomas rideva felice.

    Spike non rispose e scomparve in una stanza, una stanza che Buffy presumeva fosse la sua. Guardò Thomas e lo coccolò “Perché non troviamo qualcosa di divertente da fare?”

    Thomas rise scioccamente e gli strofinò il naso contro il suo. Buffy ghignò e lo portò in cucina.
    Quando entrò si immobilizzò sulla soglia.

    Pentole, tegami e piatti erano accatastati sul lavandino insieme a molte bottiglie di liquore. La stanza odorava di fumo e liquore. Allibita corse di sopra mise Tommy nel box insieme ai suoi giocattoli.

    “Stai qui piccolo, okay?”

    *****

    Spike entrò nella stanza di Thomas e fissò suo figlio. Thomas appena lo vide gridò “Papà!” e si buttò tra le sue braccia .

    Spike sorrise e lo prese in braccio, alzandolo in aria per farlo roteare. Thomas strillò felice e afferrò la testa di suo padre.

    “Oh, mi uccidi così!” ridacchiò Spike “Ti voglio bene, Ted”

    Thomas fissò suo padre con i suoi grandi occhi blu “Papà?”

    Spike ridacchio e se lo mise sulle spalle “Ti va un po’ di gelato? Io penso che te lo meriti”

    Scese le scale e si bloccò sulla soglia, trovandosi faccia a faccia con una Buffy furiosa.

    “Io ci rinuncio!”

    “Scusami?” disse Spike passandogli Thomas e entrando in cucina “Wow fantastico lavoro con la pulizia, piccola”

    “Non chiamarmi così!”

    “Come vuoi, tesoro”

    “Smettila!” Buffy lo guardò mettere il gelato al cioccolato nella ciotola.
    Era il suo preferito- crema al cioccolato doppio- però si ricordò la sua decisione di andarsene “Me ne vado”

    “Sei qui solamente da un giorno. Non credi sia troppo presto?” disse Spike sedendosi con Thomas sulle ginocchia, iniziando a dargli un po’ gelato “Cosa vuole il mio ragazzo?”

    “Crema!” esclamò Thomas, mentre gli scivolava la crema per il mento.

    “Buono è?” sorrise Spike “Non è grazioso?”

    “Sono stata sulle mani e sulle ginocchia dalle 11 e 15 fino ad adesso! Sono le 5 passate!”

    “E’ parte del tuo lavoro” gli fece notare Spike. Un sorriso furbo gli incurvò le labbra “Ti pago per stare sulle ginocchia. Potrei comprarti un costume, tesoro. Così faresti un piccolo show con me”

    Buffy gridò “Sei un maiale!”

    “Vuoi un massaggio?” la prese in giro Spike.

    Buffy sospirò di rassegnazione “Willow doveva avere molta pazienza”

    “Dici? Beh, è lei che se ne andata” disse Spike, poi si voltò verso Thomas arrabbiato, stava battendo il cucchiaio nella ciotola vuota “Ehy? Ci sono delle persone con un dopo-sbornia”

    “Questo è il problema!” gridò Buffy “Tu fumi, bevi e non pulisci, sei orribile! Non meriti di tenere questo bambino! Dovrebbero portarlo da dei genitori che LO AMANO!”

    Spike si alzò di scatto fissandola con rabbia “Pensi che io non lo ami?”

    Buffy rimase in silenzio.

    ”Lui è tutto quello che mi rimane. Lo amo più di ogni altra cosa” gli occhi di Spike si riempirono di lacrime, ma provò a non farlo “Forse bevo e fumo…lo faccio perché non hai una maledetta idea di quello che sto passando. Ecco perché sei qui. Per aiutare”

    “Lo so” disse con voce piccola Buffy “Io…io…beh mi dispiace”

    “Ci mancherebbe” mormorò Spike e lasciò la stanza senza un’altra parola.

    Buffy si sedette al suo posto, scioccata da quello che era successo. Si tirò Thomas sul grembo e gli fece qualche carezza. Lui si accoccolò su di lei, poi alzò lo sguardo fissandola “Vai via?”

    “No, piccolo” lo baciò sulla fronte “Non me ne vado”



    Capitolo 3- Feelings [Sentimenti]

    “Pronto?” rispose Buffy al telefono, bilanciando Thomas sull’anca.

    “Sono Willow…volevo controllare i miei ragazzi”

    “Si…ma quando ho accettato, mi hai detto che c’era un solo bambino, non due”

    “Infatti è uno” sospirò Willow “Vivere con Spike è difficile?”

    “Spike?” Buffy aggrottò le sopracciglia.

    “Oh…è il soprannome che gli hanno dato a scuola. Come sta?”

    “Um…” Buffy si chiese se doveva dirle la verità o no “Sta bene”

    “Sii onesta”

    “Beve molto, passa la maggior parte della giornata nella sua stanza - a bere- è maleducato e-” fece una pausa “Non penso di riuscirci”

    “Riuscire a fare cosa?” chiese Spike e per poco Buffy non fece cadere il telefono e Thomas.

    “Oh…stavo parlando con Willow” rispose Buffy mettendo apposto la cornetta “Nulla”

    “E’ pronta la mia colazione?”

    “E’ 1:30” rispose Buffy passandogli Thomas.

    “Okay, è pronto il mio pranzo?” chiese sedendosi con Thomas sulle ginocchia “Che voleva mia sorella?”

    “Voleva controllarvi” Buffy tirò fuori dal frigo il cibo di Thomas “Ti va bene mangiare il cibo cinese di ieri”

    Spike accennò col capo “Suona bene. Raccontami qualcosa, gattina”

    Buffy si voltò verso di lui “Che cosa ti ho detto per questi soprannomi?”

    Spike sorrise furbo “Di usarli?”

    Lei gli lancio un’occhiataccia e mise il cibo a scaldare nel microonde.

    “Quanti anni hai?” le domandò.

    “Io 26, tu?”

    “29. Oh cavolo!”

    Buffy ridacchiò- Thomas aveva gettato tutto il suo mangiare sulla camicia di Spike “Gli insegnerò a non farlo”

    Spike aggrottò le sopracciglia e gli passò Thomas così che lei potesse ripulirlo. Poi si tolse la camicia e la gettò nel cesto della biancheria sporca. Buffy lo fissò, desiderando però distogliere lo sguardo da quel petto meraviglioso. Ma non ci riusciva, era ammirata dai suoi muscoli definiti - le sue braccia- i suoi pettorali…

    Thomas cominciò a sporcare anche lei, così gli rivolse l’attenzione, ringraziandolo mentalmente per l’interruzione. Andò al frigorifero per prendergli altro mangiare, e notò la foto di Spike, sua moglie, Thomas e l’altra figlia. Buffy si sentì immediatamente terribili per essere attratta da un uomo che stava ancora piangendo la morte della moglie, scosse la testa per scacciare quei pensieri e l’attrazione che sentiva per lui.

    Era lì solo per lavorare. E quello era tutto.

    *****

    Spike era seduto in modo scomposto sul divano con Thomas tra le braccia, mentre guardavano la tv. Buffy era seduta alla fine del divano in una posizione scomoda. Anche se aveva i talloni di Spike che gli scavavano nella gamba, e lui era maleducato, in quel momento sembravano una famiglia.

    “Credo che andrò letto” disse leggermente Buffy.

    “Rimani e guardalo tutto” disse Spike, fissando lo schermo “E’ un buon film”

    “Era uno di quelli di Cecily?” domandò Buffy.

    Spike non rispose, Buffy gli gettò uno sguardo e vide le lacrime nei suoi occhi e si pentì di averla tirata in mezzo “Spike…uh...William stai bene?”

    “Si, guarderò il resto domani mattina” Spike gli passò Thomas e scomparve di sopra “Buonanotte”

    Buffy lo vide scomparire di sopra e giurò di aver sentito un singhiozzo, mentre chiudeva la porta dietro di se. Appoggiò Thomas sul divano e silenziosamente camminò su per le scale, appoggiando l’orecchio alla porta.

    Stava piangendo. E sentirlo gli spezzava il cuore. Non era come se lei e Spike fossero vicini - sapeva che lui la odiava. Ma lo considerava un uomo forte, ed ora stava piangendo come un bambino.

    Gli venne voglia di entrare e consolarlo, parlargli, ma dubitava che Spike avrebbe accettato quella cortesia. Così si voltò tornando di sotto.

    Tornò da Thomas “E’ ora di andare a letto, tesoro”

    "Papà? "

    “No..” Buffy coccolò il piccolo “Papà non si sente bene adesso”

    Thomas appoggiò la testa sulla sua spalla e lui sbadiglio mentre tornavano di sopra. “Notte, notte, amore”

    Azionò la giostra sopra la culla e in punta di piedi lasciò la stanza.

    ****

    ”Lasciami stare” gemette Spike, quando Buffy gli toccò la schiena.

    “Io e Tommy stiamo andando al parco. Vuoi venire?”

    “Voglio dormire” Spike seppellì la faccia nel cuscino aspettando che se ne andasse.

    “Thomas vuole che vieni” disse piano Buffy, posando il bambino per terra “Vero Tommy?”

    Thomas ridacchiò e baciò Spike sulla guancia.

    “Vai via” mormorò Spike, scacciando di malavoglia suo figlio.

    Thomas lo fissò con i suoi grandi occhi blu e ridacchiò “Papà!”

    “Vedi?” sorrise Buffy.

    “Che ore sono?”

    “Le 10:30. Tommy ha già mangiato, ed ho pensato che io e te potessimo fare colazione e pranzo al parco”

    Sbuffando si accorse che Thomas non avrebbe perso un no come risposta “Papà?”

    “Okay” borbottò Spike e uscì dal letto, facendo scivolare accidentalmente il lenzuolo.

    “Oh!” Buffy si coprì la bocca girandosi di colpo “Dio…mi dispiace tanto. Non sapevo che saresti stato…nudo”

    Spike si coprì e fece scendere Thomas dal letto “Va bene, gattina. Non fa niente”

    “Sicuro…il corpo umano è una bella cosa” disse Buffy, arrossendo mentre lei e Thomas lasciavano la stanza. Ecco ci mancava solo che sbavasse sul suo corpo.

    Si affrettò giù per le scale e raccolse il cesto da picnic.

    Non farti problemi per quello che pensa Spike…lui non sarà mai attratto da te.

    “Pronta ad andare, gattina?” domandò Spike avvicinandosi a Buffy e, per un momento lei era sicura che la stesse per baciare, quando comprese che si era avvicinato per prendere Thomas “E tu sei pronto, Teddy?”

    “Papà!” alzò le mani Thomas.

    “Su vieni qui” Spike alzò il ragazzo sopra le spalle “Hai scelto il posto per la colazione e il pranzo, gattina?”

    “Sono andata a comprare dei cornetti alla panetteria” sorrise Buffy timidamente “Voi andare al parco o fare una passeggiata? E’ abbastanza vicino, no?”

    “Certo dietro l’angolo” disse Spike aprendo la porta.

    Buffy sorrise e si rivolse a Thomas “Sei pronto per il parco, piccolo?”

    Thomas urlò di felicità, mentre Spike e Buffy giravano l’angolo. Spike si tolse il figlio dalla spalle e lo depositò sull’erba. Gli passò un orsacchiotto di pezza e iniziò a giocare, mentre Buffy e Spike stendevano una coperta per il picnic.

    “Non mi hai raccontato nulla di te” disse Spike, mentre mangiavano i cornetti, guardando attentamente Thomas che giocava.

    “Beh…” gli sorrise Buffy “Vivevo con mia mamma e mia sorella, ma quando avevo 18 anni mia madre è morta. Dawnie aveva soltanto 14 anni ed è andata a vivere con mio padre”

    Spike osservò la faccia di Buffy mentre parlava di suo padre “Non era un brav’uomo?”

    Cercando di non sputare troppo veleno, Buffy rispose arrabbiata “Ci ha abbandonata quando avevo solo cinque anni”

    Spike sorrise comprensivo “Anche il mio. Solo che ne avevo sette. Ma fa ancora male. Si è costruito un’altra famiglia, con altri bambini”

    “Ah” disse piano Buffy mentre entrambi guardavano Thomas.

    Il bambino si alzò in piedi e gridò “Papà!”

    Spike si alzò in piedi e lo prese in braccio “Che c’è, amore?”

    “Altalena! Altalena!” disse felice Thomas.

    Buffy guardò Spike portare il bambino all’altalena. Si sentiva così bene a guardarli giocare. Thomas urlava felice, mentre suo padre rideva.

    Spike voltò lo sguardo a guardarla, e Buffy gli sorrise. Raccolse la macchina fotografica e scattò delle foto, ai due suoi ragazzi.

    Erano ricordi che voleva tenersi per tutta la vita. Buffy desiderò che anche Spike si sentisse così.



    Capitolo 4- Teething [Mettendo i denti]

    “Oh mio dio!” esclamarono Tara e Anya, vedendo le foto di Spike e Thomas.

    “E’ così gustoso” disse Anya sollevando le sopracciglia.

    Buffy accennò col capo timidamente “E’ davvero bello”

    “Pensi di piacergli?” chiese Tara, bevendo il suo caffé.

    “No, voglio dire, lui pensa ancora a sua moglie. E’ sempre triste e dal pianto facile. Credo che non pensi nemmeno ad una relazione” spiegò Buffy riponendo le fotografie nella sua borsa.

    “Ma non vuol dire che non voglia fare del sesso, no?” disse troppo forte Anya, attirando l’attenzione di molte persone che erano nel bar “Davvero! Il corpo maschile chiede istintivamente l’attività sessuale. E come Thomas - il bimbo ha bisogno di cibo e di cure, mentre Spike ha bisogno di sesso”

    “Abbassa la voce!” disse Buffy imbarazzata.

    “E poi tu sei attraente Buffy” constatò Tara “Spike probabilmente non fa sesso da un sacco di tempo”

    “Quindi che dovrebbe fare? Piangere sempre perché sua moglie è morta?” domandò Anya sbattendo il pugno sul tavolo per enfatizzare la sua questione “No, sono sicura che la sua babysitter giovane e pimpante sia la scelta giusta!”

    “Non essere sciocca” disse Buffy, aggrottando le sopracciglia “Ed è anche molto vile”

    Anya sospirò “Stavo solo suggerendo”

    “Su cambiamo argomento - com’è Thomas?” domandò Tara all’amica.

    “E’ bellissimo” sorrise Buffy, scaldatosi al solo pensiero del bimbo “E’ così dolce, bello…io lo
    amo”

    “Tale padre tale figlio” constatò Anya.

    “E’ meglio se torno a casa. Thomas è un po’ di notti che piange sempre…credo stia mettendo i primi dentini”

    “Buona fortuna con il padre sexy!” gli augurò Anya.

    ****

    Buffy rientrò a casa e vide Spike litigare con Thomas, che piangeva mentre il padre provava a calmarlo, senza successo.

    “Cosa diavolo c’è che non va?” chiese Spike, scaricando Thomas nelle braccia di Buffy “Non riesco a farlo smettere!”

    “Gli ho comprato un anello per i denti mentre tornavo…credo sia questo. Ha l’età giusta ormai” Buffy prese l’anello dalla borsa e lo mise in bocca a Thomas. Il bambino rimase silenzioso per un momento, prima di cominciare a mangiare rumorosamente l’oggetto.

    Buffy guardò Spike, che aveva gli occhi lucidi “Ehy…calmati. Starà bene”

    “Non sono capace di maneggiare tutto questo” disse Spike leggermente, mentre piangeva “Io non sono capace di farlo da solo”

    “Non sei solo. Ci sono qui io” prima che potesse fermarsi, Buffy lo abbracciò stretto “So che è dura, ma ti aiuterò io”

    “Dici davvero?” domandò Spike scostandosi e sorridendogli.

    “Lui è pazzo di te” disse Buffy rivolgendosi a Tommy, che stava masticando rumorosamente la plastica “Non è vero, biscottino?”

    “Papà” disse leggermente Thomas, aggrappandosi a suo padre.

    Spike lo prese e gli accarezzò la testa “Stai bene, Ted?”

    Thomas sorrise, mettendo la testa sulla spalla di Spike.

    “Forse si addormenta ora” suggerì Buffy. Spike mise di nuovo Thomas nel seggiolone.

    Il bambino lo guardò con occhi larghi, prima di iniziare a piangere, battendo i pugni sulla plastica. Spike gli offrì di nuovo l’anello, ma lui continuò a piangere.

    ”Mi sa che avremmo una notte davvero lunga” disse Buffy “Cosa facciamo?”

    Spike sorrise a Thomas prendendolo in braccio “Beh sarà meglio affittare un film”

    ****

    “Il film non è servito a niente” notò Buffy cullando Thomas.

    Spike si afferrò la testa tra le mani e la fissò con gli occhi rossi “Sono le due del mattino…non possiamo dargli un sorriso o qualcosa?”

    “Ha ha” Buffy si sedette e passò Thomas a Spike “Prova a calmarlo”

    “Perché non facciamo dei turni?” suggerì Spike, fissando il bambino strillare.

    “In che senso?”

    “Tu dormi fino alle 3:30, poi ti svegli e vado a dormire io, fino alle 5. E spero che per quell’ora si sia addormentato”

    “D’accordo” sorrise Buffy “Grazie tante”

    “E’ okay, gattina. Vai e goditi la tua ora e mezza di sonno” rispose Spike, tentando disperatamente di calmare Thomas, ma sembrava che il bambino non riuscisse proprio a calmarsi.

    Buffy corse di sopra e si tuffò nel letto, addormentandosi immediatamente.

    ****

    “Svegliati, è il tuo turno” disse Spike, scuotendola “Avanti, Buffy”

    “Vai via. Bambino cattivo, sto dormendo bene” bofonchiò Buffy accollandosi sotto la coperta, cercando di ignorare i versi di Thomas.

    Spike mise Tommy sulla sedia, non badando che iniziò a strillare. “Alzati, donna!”

    “No!” si lamentò Buffy, arricciandosi a palla.

    Spike afferrò la coperta, scoprendola completamente. Buffy si lamentò in protesta e si alzò “Fino alla 5”

    Gli passò Thomas galoppando verso la sta stanza “Bastardo fortunato”

    Buffy portò Thomas giù per le scale appoggiandolo sul divano “Per favore stai buono, piccolo”

    “PAPA’!” gridò Thomas, piangendo così forte da diventare rosso.

    “Avanti” disse Buffy, prendendolo in braccio e cullandolo, passandogli una mano nei capelli. Si sorprese quando Thomas fece una pausa, chiudendo gli occhi per un breve momento. Buffy continuò ad accarezzandogli la testa, e lo guardò addormentarsi.

    Assicurata che fosse davvero addormentato, si stese con Thomas sul divano, gli accarezzò un’ultima volta i capelli, mormorando “Ti amo, Tommy”

    ****

    Buffy si svegliò al suono delle voci che sentiva, e si alzò cercando di non svegliare Thomas che era ancora addormentato. Spike e un altro uomo la stavano fissando.

    “Non so come hai fatto, Summers, ma è stato brillante!”

    “Che ore sono?” domandò lei, sbadigliando rumorosamente.

    “Le 9:30” disse il ragazzo che lei non conosceva.

    “Ti sei svegliato presto oggi” notò Buffy, riferendosi a Spike.

    “Sono andato a correre. Mi calma i nervi” Spike la guardò e si tolse la giacca passandogliela “Tieni indossa questa, gattina”

    Buffy gettò uno sguardo al suo abbigliamento, e si accorse di indossare solo la biancheria intima. Afferrò la giacca di Spike e se l’avvolse intorno, arrossendo imbarazzata.

    “Sono Xander” si presentò il ragazzo, offrendole la mano.

    “Si, lui è Xander, questa è la mia babysitter, Buffy” spiegò Spike, sventolando la mano in direzione della ragazza.

    “E come sta il mio ragazzo preferito?” domandò Xander, accennando a Thomas, prendendolo in braccio prima che Spike o Buffy riuscissero a fermarlo.

    Guardarono impotenti Thomas svegliarsi, guardarsi intorno confuso. Thomas era sconvolto da essere stato disturbato dal suo sonno e iniziò a piangere.

    ”Whoa, non volevo sconvolgerlo!” gridò Xander passando il bambino a Spike.

    “Sei un dannato idiota!” disse Spike, poi si girò a guardare Buffy “Come hai fatto a farlo addormentarlo? Sonnifero o qualcos’altro?”

    Buffy prese Thomas tra le braccia e lo coccolò “Un nuovo trucco”

    Xander e Spike, guardarono la ragazza passare la mani attraverso i capelli di Thomas. Il bambino chiuse gli occhi, facendo le fusa nelle braccia di Buffy.

    “Tesoro, sai fare miracoli. Potrei baciarti!”

    Buffy abbassò lo sguardo arrossendo furiosamente.

    Ti prego, ti prego, fallo….

    “Ti va qualcosa da bere, uomo?” domandò Spike a Xander conducendolo in cucina.

    “Dove hai trovato una babysitter così calda?” domandò Xander, mentre l’amico gli offriva una birra.

    Spike sospirò “E’ stata Willow. Ha cercato bene a quanto pare”

    “Dici solo questo? Sei cieco? E’ assolutamente un sogno!”

    “Suppongo di si” rispose Spike. Aveva notato quanto Buffy fosse bella, ma aveva presupposto che lei stesse con qualcuno.

    “Devi davvero andare avanti” mormorò Xander.

    “E cosa, provare con Buffy?” domandò Spike “Non gli piacerebbe un ragazzo come me”

    “Hai visto come diavolo ti mangia con gli occhi?” domandò Xander alzando le sopracciglia “Guarda devo andare. Solo…perché non consideri di stare con lei?”

    Spike non rispose.

    “Okay, passa una buona serata”

    “Si, ogni notte con Ted è divertente” roteò gli occhi Spike “Un piccolo angioletto urlante”

    ”Se Buffy fosse la mia babysitter, avrei qualche altra priorità invece che un bambino urlante” Xander sospirò “E’ tua la decisione, uomo”



    Capitolo 5 - Seaside [Spiaggia]

    “Noi andiamo fuori” disse improvvisamente Spike, portando via Thomas da Buffy.

    “Dove andate?”

    ”Non sono affari tuoi”

    “Posso venire?” domandò lei studiandolo attentamente. La preoccupazione gli aveva fatto venire un nodo nello stomaco - Spike era pallido e anche se cercava di nasconderlo stava tremando.

    “Preferirei di no” mise Thomas nel passeggino e uscì senza dire un’altra parola.

    Buffy si sedette silenziosamente sul divano. La relazione con Spike sembrava aver fatto due passi avanti, e subito dopo due passi indietro – per due giorni era stato meraviglioso, ma gli altri due era ritornato ad essere la persona maleducata e poco di compagnia che era all’inizio.

    Chiedendosi quale era stato il vecchio Spike, Buffy si alzò andando allo scaffale, prendendo un album di fotografie. Sorrise vedendo le varie foto di Spike con un sorrisone. Ne vide una dove stava coccolando Thomas, baciandogli dolcemente la testa e aveva un sorriso sincero. La sfilò e dopo essersela messa in tasca, andò di sopra. Prese una cornice e la mise dentro, riponendola affianco alle altre foto che aveva di Spike e Thomas.

    Sperava che Spike non fosse mai entrato nella sua stanza, e avesse visto il piccolo santuario che aveva dedicato a lui e al bambino - probabilmente si sarebbe arrabbiato, e l’avrebbe licenziata all’istante. Dopo aver dato un’ultima occhiata alle fotografie, sospirando si lasciò crollare sui cuscini, sorridendo.

    Per quando potesse negarlo, lei era innamorata - sia di Thomas che di suo padre.

    ****

    Spike sbatté la porta d’entrata, e dopo aver preso Thomas dal passeggino, si diresse verso le scale.

    “Ehy” lo salutò Buffy uscendo dalla cucina.

    “Ciao” disse piano Spike, voltandosi di malavoglia. La sua faccia era piena di macchie rosse, per aver pianto tanto. Spike deglutì cercando di far sparire il grumo che aveva in gola.

    “Stai bene?” chiese Buffy, vedendo il suo aspetto “Vieni qui”

    Si sedette sul divano e si passò una mano nei capelli “Sei andato a vedere Cecily?”

    Spike la guardò con sguardo di fuoco, mentre si sedeva affianco a lei “Che cosa ti interessa?”

    “Mi interessa molto” disse piano Buffy “Hai pianto”

    Spike distolse lo sguardo, impaurito che lei vedesse altre lacrime “Sto bene”

    Buffy lo abbracciò “Parlami”

    “Non so come andare avanti” si lamentò Spike, appoggiando la testa sulla sua palla “Dicono che dovrei andare avanti, ma non ci riesco, mi sento morto…non provo più niente”

    “Cosa provi per Thomas?” chiese leggermente Buffy, vedendo il bambino frignare tra le sue braccia

    “Lo amo…davvero” sorrise Spike “Ma non so come allevarlo, o qualsiasi altra cosa. Io e Cec avevamo progettato tutto per farlo insieme…ma ora lei se ne andata, e io non ho idea di come diavolo si faccia”

    “Sono qui per aiutarti” gli ricordò Buffy “E andrà tutto bene. I genitori sanno sempre cosa fare”

    “Mi prometti che rimarrai qui?” chiese Spike impaurito “E’ solo…non voglio che Teddy perda qualcuno che ama, ancora. Lui ti ama, lo sai”

    Buffy sorrise “Lo amo anch’io”

    ****

    ”Sei pronta, gattina?” la chiamò Spike, aspettando Thomas e Buffy “Non dimenticarti di portare la crema solare!”

    Buffy finalmente scese le scale, con Thomas sull’anca che indossava il suo costume da bagno e il berretto. Spike prese il bambino e sorrise “Il mio ragazzo non è bello?”

    “Stai portando degli Speedos?” chiese incredula Buffy.

    “Hai già visto cosa ho qui sotto, gattina. Non ho niente da nascondere” la stuzzicò Spike prendendo le chiavi della macchina”

    “Volevo dire…sei praticamente nudo e hai un bambino innocente” Buffy sentiva le guance in fiamme, e non riusciva a guardalo “E quando ti ho visto è stato un incidente”

    “Beh, scusami se ti offendo. Ma sono sicuro che Thomas non ci sta facendo caso” disse Spike sorridendo “Ora a meno che non ci sia un problema esistenziale, possiamo andare?”

    “Certo” ansimò Buffy, seguendolo fuori dalla porta, guardando il suo sedere modellato dai quel costume attillato.

    ****

    Buffy si tolse la maglietta e diede un bacio a Thomas “Sei pronto per andare in acqua? Aspettiamo che arrivi papà”

    Spike li raggiunse con tutti i giocattoli di Thomas. I suoi occhi si allargarono quando vide Buffy e ghignò “Poi ti lamentavi del mio costume”

    ”Zitto!” arrossì Buffy schiaffeggiandolo sul torace.

    “Vieni con noi in acqua, gattina?” domandò Spike, sperando di vederla con le goccioline d’acqua che la percorrevano.

    Buffy sentì i suoi occhi addosso e sorrise “Um, non mi piace molto nuotare. Ma vi guarderò e vi riempirò di fotografie”

    “Okay” Spike afferrò Thomas “Sei pronto per nuotare, piccolo?”

    Thomas batté le mani felice e Spike lo portò in acqua. Buffy lì guardo giocare, mentre un sorriso gli solcava le labbra. Thomas gridava felice, mentre il padre lo schizzava.

    Spike aggottò le sopracciglia, e fece segno a Buffy di raggiungerli. Buffy scosse la testa e guardò da un’altra parte, facendo finta di non vederlo. Quello che sentì dopo fu la risata di Thomas, si girò per vedere Spike e il bambino tornare in spiaggia, mentre il bimbo reggeva un secchiello in mano.

    “Thomas vuole che vieni a fare il bagno con noi” disse lui in tono minaccioso.

    “Non mi piace l’acqua!” rispose lei facendogli la linguaccia.

    “Molto bene” un sorriso attraversò la faccia di Spike mentre lui guardava Thomas “Sei sicura che non vuoi entrare in acqua gattina?”

    “Alla gattina non piace l’acqua” disse Buffy in tono infantile e sorrise furba.

    “Ah beh”

    Prima che Buffy potesse fermarlo, Spike afferrò il secchiello d’acqua di Thomas e la bagnò tutta. Thomas iniziò a ridere e Buffy spalancò la bocca. Quando finalmente riuscì a riconnettere il pensiero, iniziò ad inseguire Spike per la spiaggia.

    “Sei un vigliacco!” gridò, schizzandolo con il piede.

    “Mi dispiace” disse Spike, per niente dispiaciuto.

    Buffy afferrò Thomas “Adesso buttiamo in acqua papà, okay?”

    Spike sorrise e per farsi perdonare disse “Che ne dite di un gelato?”

    “GELATO!” urlò Thomas stringendosi a Buffy. Spike subito avvolse le braccia intorno alla vita di Buffy. Lei si rese conto che in quel momento assomigliavano ad una famiglia felice, ma era così bello stare vicino a lui, che si accoccolò sul suo torace e dimenticò tutte le preoccupazioni.



    Capitolo 6- Say a little prayer [Di una piccola preghiera]

    “Dimmi qualcosa di più su Thomas”

    “Beh” Spike sorrise, mentre il suo braccio rimaneva avvolto attorno alla sua vita, mentre mangiavano il loro gelato “Ha solo un anno. Abbiamo festeggiato il suo compleanno prima che Cec è morta, ha cominciato a parlare prima che succedesse. Solo poche parole, nulla di speciale. Sa dire ‘papà’, ‘gelato’ e ‘bag’, credo intenda bagno. Adorava la sua sorellina, che aveva iniziato a mettere i denti a circa 6 mesi, mentre lui ha aspettato 11 mesi. Presto ne metterà molti altri, huh?”

    “Credo che ormai sia il tempo” disse Buffy, coccolando Thomas “Ieri gridava per quello”

    Thomas rise innocentemente.

    “Non hai mai voluto dei bambini tuoi?” chiese Spike, accarezzando i capelli umidi di Thomas.

    “Si, ma mi manca il papà. Non ho trovato mai un uomo con cui mi importasse farlo”

    Fino ad ora…

    Aggiunse Buffy mentalmente.

    “Puoi rimanere con me è Teddy finché non succede” disse piano Spike, guardando suo figlio.
    Thomas era mezzo addormentato, e stava accoccolato su Buffy, che aveva uno sguardo pieno di felicità. Un sentimento strano passò attraverso di lui, voleva baciarla…Si avvicinò lentamente a lei, così vicino da poter assaggiare la sua pelle salata. Rendendosi improvvisante conto di quello che stava facendo. Spike si tirò via alzandosi in piedi, tentando di scacciare il pensiero di baciare Buffy

    “Sei pronta ad andare?”

    “Certo” peccato…pensò Buffy, alzandosi in piedi, tendendo Thomas sull’anca “Spike…”

    “Si?” lui si girò e lei vide rabbia nei suoi occhi, che le smorzò qualunque cosa stesse per idre.

    “…nulla”

    ****

    “Era un’occhiata del tipo ‘Ora ti prendo’ o qualcosa del tipo ‘E’ uno di quei momenti con la musica in sottofondo?” chiese Anya, mentre la cameriera metteva le bibite sul tavolo.

    “Tutti e due. Omettendo il fatto che lui evidentemente non lo voleva così tanto” rispose Buffy, fissando miseramente il suo cocktail “Ad ogni modo, come potrebbe mai funzionare? Io sono la sua babysitter”

    “Forse è solo spaventato” suggerì Tara “Voglio dire, forse prova qualcosa per te-”

    “Certo che prova qualcosa, altrimenti non avrebbe provato a baciarla!” esclamò Anya “La prossima volta si presenterà da lei nudo, e lo farà sembrare ‘un incidente’”

    “Vale se è già successo?” chiese timidamente Buffy.

    “L’hai visto nudo?” urlò Anya “E’ com’era?”

    “Oh mio dio” sospirò Buffy “Qualcosa di immaginabile”

    Comunque, stavo cercando di dire…” disse Tara per attirare la loro attenzione “Forse sente qualcosa per te, ma ha paura di aprirsi perché non vuole perderti come ha perso Cecily”

    Anya accennò col capo “Stai tenendo dietro a suo figlio. Lui prova qualcosa per te comunque”

    “Immagino di si” disse tristemente Buffy.

    “Buffy…c’è un ragazzo che ti sta puntando” disse Tara, guardando in direzione del bar.

    Buffy si girò e vide Xander . “Quello è Xander un amico di Spike”

    “E’ così carino!” esclamò Anya.

    “Tu credi?” disse Buffy.

    “Beh, non è Spike, ma ha fascino!” Anya fece segno a Xander di raggiungerle.

    “Ehy Buffy” sorrise lui “Hai la serata libera?”

    “Si” rispose lei, fissando l’uomo accanto a Xander.

    “Oh, questo è Riley, uno dei ragazzi che lavoro con me. Riley queste è la babysitter di Spike, Buffy”

    “Piacere” sorrise Riley.

    Cercando di fuggire da quella situazione, Buffy controllò l’orologio “Sarà meglio che vada, avevo promesso a Spike di non fare troppo tardi”

    “Ti accompagno fuori” si offrì Riley, aiutando Buffy con il cappotto.

    Lei salutò tutti e seguì Riley fuori.

    “Allora…posso avere il tuo numero?”

    “Io vivo con Spike” disse Buffy, cercando di allontanarsi

    “Quindi posso chiamarti lì?” urlò Riley.

    “Come ti pare” rispose Buffy roteando gli occhi, dirigendosi verso la casa dell’uomo che gli interessava davvero.

    ****

    Spike fissò l’orologio, domandandosi perché Buffy non era ancora tornata. Sentì Thomas frignare nel suo box e andò a vedere.

    ”Che c’è, Ted?”

    Thomas cominciò a piangere, alzando le braccia in aria.

    “Non hai sonno?” disse Spike, prendendo in braccio il bambino “Che ne dici se ci guardiamo la fine del film preferito della mamma?”

    Thomas continuò a frignare e Spike lo portò giù in salotto. Accese il lettore DVD e mise la televisione nel canale giusto.

    Appena il film The moment I wake up iniziò e Rupert Everett compare sullo schermo, Thomas sorrise felice. Spike ridacchiò, ricordando lui e Cecily che ballavano su quella canzone.

    “Vuoi ballare con me, Ted?” domandò Spike alzandosi in piedi, e iniziando a ballare per la stanza.

    ...The moment I wake up
    Before I put on my makeup
    I say a little prayer for you..
    While combing my hair now
    And wondering what dress to wear now
    I say a little prayer for you...


    Spike non notò Buffy sulla porta, che guardava lui e Thomas con un sorriso enorme sulla faccia. Era la cosa più adorabile che avesse mai visto.

    ...Forever, and ever, you'll stay in my heart, and I will love you
    Forever, and ever, we never will part, oh I love you
    Together, forever, that's how it should be
    Living without you
    Would only mean heartbreak for me...


    “Siete così graziosi” disse piano, guardando attentamente Spike

    Lui saltò all’indietro spaventato “Guarda che alle persone non piace quando qualcuno arriva così all’improvviso”

    “Scusami” sorrise Buffy, avvicinandosi per baciare Thomas “E’ un problema se vado a letto?”

    “Stanca?”

    “Si” Buffy si tolse il cappotto “Thomas sta bene?”

    “Si, dovrebbe crollare a momenti” Spike aggrottò le sopracciglia “Se dici a qualcuno di questa cosa, ti licenzierò. Anzi no, probabilmente ti ucciderò”

    “Non lo farò” disse baciandolo piano sulla guancia “Buonanotte, Spike”

    “Notte” rispose lui piano, toccandosi la guancia dove lei lo aveva baciato.


    TBC

    Edited by strawberry85 - 9/7/2012, 22:34
     
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    Capitolo 7- Rejection [Rifiuto]

    Buffy si svegliò perché Spike la scosse dolcemente. “Cosa c’è?”

    “Ha chiamato Riley” disse aggrottando le sopracciglia “Ha chiesto di te”

    “Cosa ha detto?” domandò ancora assonnata.

    Per favore dimmi che gli hai detto di lasciarmi stare.

    “Gli ho detto che eri ancora addormentata. Ti va di dirmi che è successo?” domandò Spike sedendosi sull’orlo del letto.

    “Xander me la presentato la notte scorsa, ed era interessato” mormorò Buffy “Ha chiesto di richiamarlo?”

    “Ti piace?”

    “Ha chiesto di richiamarlo?”

    “Buffy, rispondi alla mia domanda”

    “Te l’ho chiesto prima io”

    “D’accordo” disse arrabbiato Spike “Si, mi ha chiesto di dirti di richiamarlo. E ora dimmi se ti piace questo coglione!”

    “E’ a posto” mentì Buffy, guardando attentamente la reazione di Spike. La sua mascella si strinse, e i suoi occhi lampeggiarono di rabbia, anche se non poteva definirlo con esattezza.
    “Cosa c’è, sei geloso?”

    “No” disse con rabbia dandogli un pezzo di carta “Qui c’è il numero”

    Gli lanciò il telefono e uscì, e Buffy sentì sbattere delle cose in cucina. Lei gettò uno sguardo sul numero di Riley, considerando le scelte.

    Con un sospiro Buffy compose il numero.

    ****

    “Hai chiamato?” chiese Spike, facendo finta di essere casuale.

    “Si. Andremo fuori a cena stasera” disse Buffy, prendendo il piatto che Spike aveva in mano.

    “Non ho bisogno del tuo aiuto” mormorò Spike.

    “Non preoccuparti” sorrise Buffy “Fai qualcosa oggi?”

    “Faccio qualcosa?” disse lui amaramente “No, devo stare dietro a Thomas tutto il dannato giorno”

    “Spike, se vuoi che non vado”

    “Fai quello che vuoi” ringhiò Spike “Possiamo parlare d’altro ora?”

    ****

    Lei sapeva che doveva vestirsi per l’appuntamento con Riley – ma ogni volta che ci pensava, non vedeva soltanto l’ora che Spike la vedesse. Decise infine per un vestito rosso, con una gloriosa scollatura.

    “Riley è qui” disse Spike sulla porta. La fissò per un momento, prima di aprire la bocca come un pesce “Sei bellissima”

    Buffy sorrise “Grazie”

    “Stai bene” Spike avanzò nella stanza, guardandosi intorno “E’ bello quello che stai facendo per lui”

    Buffy vide che Spike stava andando diritto verso la montagna di foto, che ritraevano lui e Thomas. Lui gettò uno sguardo verso di lei e ghignò “Cos’è quella roba?”

    “Solo..um…nulla” arrossì Buffy “E’ solo che…Thomas è così grazioso…io non sono ossessionata da voi due, giuro…ti prego non licenziarmi”

    “E’ tutto apposto, gattina” ridacchiò Spike “Sarei matto a licenziarti”

    Lui gli prese la mano e la baciò “Riley ti sta aspettando”

    Buffy sorrise “Starai bene con Thomas?”

    “Su finiscila, staremo bene” disse Spike, seguendola giù per le scale.

    “Ho aspettato mezz’ora” disse Riley impaziente.

    “Ma Spike è venuto solo…” si girò verso Spike sospettosa.

    Lui sorrise innocentemente “Divertiti, piccola. Puoi tornare per le 11?”

    “Cos’è sei sua madre?” chiese Riley “Può stare fuori quanto vuole, non ha 16 anni”

    Buffy sentì la tensione tra i due uomini.

    “Di ciao a Tim per me” disse Riley.

    Buffy mise una mano sul petto di Spike, prima che questo si mettesse a tirare pugni.
    “Tornerò per le 11. Dai a Ti-Thomas un bacio da parte mia”

    “Bene. Ciao” Spike strinse i pugni, poi sorrise ironico a Riley prima di andarsene di sopra. Buffy gli prese il braccio girandolo verso di lei.

    “Ciao” mormorò lei baciandogli una guancia, prima di seguire Riley fuori dalla porta.

    ****

    Spike si diresse in camera di Thomas che era sveglio “Ehy, piccolo. Abbiamo bisogno di parlare”

    Thomas lo fissò. Un momento di silenzio passò tra di loro. Poi lui iniziò a frignare.

    “Su calmati” disse Spike, prendendo in braccio il bambino “Ascoltami…credo che Buffy presto se ne andrà”

    “Ba?”

    “No, niente Ba” Spike aggrottò le sopracciglia “Lei ha trovato questo altro ragazzo. Ci sta uscendo. Presto si sposeranno, poi se ne andrà. Stiamo per perderla, Ted. So che può sembrare strano, ma lei è mia…no, lei è nostra non posso lasciarla andare”

    Thomas frignò, ancora più sconvolto.

    “Per dio scusa. Voglio dire…so che è poco che hai perso la mamma, e abbiamo avuto questa altra occasione e lei decide di abbandonarci. Non gli permetteremo di andarsene”

    *****

    Riley le aveva fatto passare una bella serata. Le aveva offerto una cena meravigliosa e l’aveva trattata come una regina, ma all’improvviso gli suonò il cellulare.

    “Lascialo suonare” bisbigliò Riley, baciandole la mano.

    “Non posso…è Spike” disse Buffy, rispondendo al telefono, ignorando il sospiro frustrato di Riley “Ehy?”

    “Buffy, sono io, piccola” disse Spike coccolando Thomas che piangeva “Puoi tornare a casa?”

    “Ma sono solo le 9:30!” sibilò Riley, mentre Buffy tirava su il cappotto.

    “Certo. Thomas sta male?”

    “Tesoro, ho bisogno che viene qui” si lamentò Spike, poi guardò Thomas e sorrise trionfante.

    “Arrivo subito” Buffy mise giù il telefono “Okay, grazie. Ciao”

    Si mise il giubbotto e si diresse verso la porta.

    “Buffy!” Riley la rincorse “Hai bisogno di un passaggio?”

    “Uhmm…” sospirò Buffy “Si, sarebbe carino”

    Riley si diresse verso la macchina “Mi sono divertito”

    ”Già”

    “Forse potremmo uscire anche domani sera?”

    “Certo…se ti va…” Buffy girò la testa per guardare fuori dal finestrino.

    Riley mise una mano sul suo ginocchio e sorrise “Sei una donna sorprendente, Buffy”

    “Mhm” Buffy gioì quando arrivarono nel vialetto di casa di Spike.

    “Tu meriti molto di più che stare dietro ai bambini degli altri” disse leggermente Riley, baciandole il collo.

    “Si certo. Ci sentiamo, Riley” disse improvvisamente Buffy, lottando contro la voglia di schiaffeggiarlo per quello che aveva detto. Uscì dalla macchina e si diresse velocemente in casa.

    ”Spike?” chiamò lei quando entrò dalla porta.

    Lui scese dalla scale con Thomas tra le braccia. Il bambino sorrise quando vide Buffy.

    “Stai bene? Cosa c’è che non va?” Buffy coccolò Thomas prendendolo in braccio “Stai bene, biscottino?”

    “Non voleva andare a dormire senza la sua ‘BA’” spiegò Spike, sorridendole “Mi aiuterai a metterlo a letto?”

    “Sicuro” rispose Buffy seguendola di sopra.

    “Com’era il tuo appuntamento?” chiese Spike tirando le coperte.

    “Era…era bello, davvero. Riley è molto dolce”

    Spike mise Thomas nella culla “Ci uscirai di nuovo?”

    “Domani”

    “Bene” disse Spike, chiedendosi se potesse dirle qualcosa per non farla andare.

    “Ad ogni modo…” Buffy si piegò a baciare dolcemente Thomas “Notte-notte, Tommy”

    Poi si alzò sulle punte dei piedi per baciare Spike sulla guancia, ma lui inclinò la testa per baciarla sulle labbra. Si baciarono appassionatamente per un momento. Poi lui si tirò via di colpo.

    “Mi…mi dispiace”

    “Non esserlo” mormorò Buffy abbracciandolo per baciarlo nuovamente.

    Spike si sciolse dall’abbraccio “Non posso. Mi dispiace. Notte”

    Si girò per andarsene, Buffy l’oltrepassò e corse giù dalle scale prendendo il cappotto.

    “Dove stai andando?”

    “Esco”

    “Sono le 10. Non essere stupida” disse Spike correndo giù dalla scale e la prese per un braccio.

    “Lasciami andare” ringhiò Buffy “Andrò da una persona che mi voglia davvero bene”

    “Oh cosa vorresti dire con questo?” domandò Spike “La tua casa è qui ora”

    “Si, beh non è vero. Non posso lavorare per te se non posso amarti”

    “Tu non mi ami, Buffy” sospirò Spike, mettendosi le mani in faccia.

    “Dovrei essere io a giudicarlo” disse Buffy aprendo la porta.

    “Almeno dimmi dove vai, voglio sapere se sarai al sicuro” disse Spike, seguendola fuori sotto la pioggia.

    “Va al diavolo, Spike” gridò Buffy, salendo in macchina “Vado da Riley”

    “Buffy, aspetta!” disse Spike, mettendo le mani sul cofano della macchina “Rimani. Mi dispiace. Io voglio…”

    “Cosa?” gridò lei attraverso le lacrime “Thomas sta piangendo”

    Spike sentì le urla di Thomas e si sentì diviso a metà. Non sapeva se rimanere lì con Buffy o correre da suo figlio. “Gattina, non farlo”

    Buffy non ascoltò, con uno strillo dei pneumatici, se ne andò nella notte.



    Capitolo 8- Comfy [Comodità]

    La mano di Spike tremò mentre cercava di imboccare Thomas. Il bambino rise scioccamente, fissando il suo bellissimo papà.

    “Cos’è c’è, Ted?” chiese Spike, guardando una foto di Buffy alla spiaggia “Vuoi indietro quella stronza?”

    Thomas lo guardò confuso.

    “Forse no” Spike lo tirò nelle sue braccia “Lei non è…”

    Il telefono iniziò a squillare e lui lo prese “Buffy?”

    “Si” disse leggermente lei, piangendo piano “Puoi venire a prendermi?”

    “Sono dannatamente preoccupato, dove per l’inferno sei?”

    Buffy cominciò a singhiozzare, mentre parlava “Mi sento stupida… per tutto quello che è successo. Io che fuggo, che grido…mi dispiace tanto. Ti prego vienimi a prendere”

    “Certo. Dove sei?” Spike afferrò Thomas mentre parlava.

    “Sono da Riley” bisbigliò Buffy.

    Spike gelò, incassando il colpo. L’ira e l’invidia presero il sopravvento, mentre la nausea gli saliva su per la gola. Arrabbiato sbatté il telefono. Thomas si spaventò e iniziò a piange.

    “Oh, sta zitto!” gridò Spike mentre correva alla macchina.

    ****

    Buffy stava aspettando fuori dalla porta, guardando la porta dell’ascensore con ansia. La sua faccia era macchiata di mascara, i capelli erano scompigliati e i singhiozzi gli scuotevano il corpo.

    Spike corse verso di lei, e Buffy era sicura che l’avrebbe colpita. Ma invece lui la prese tra le braccia e lei pianse ancora più forte.

    “Mi dispiace” mormorò Buffy “Mi sento così terribile”

    “Va tutto bene, gattina. Torniamo a casa, ti farai un bel bagno caldo e ti riposerai” Spike avvolse le braccia intorno alla sua vita, mentre entravano nell’ascensore“Sei mancata molto a Thomas. Non è vero, Ted?”

    Thomas sorrise a Buffy, gettandosi tra le sue braccia gridando ‘Ba’.
    Buffy lo prese tra le braccia comprendono di baci “Mi dispiace, Tommy”

    “Stai bene, piccola?” chiese Spike dandole un bacio sulla tempia, mentre lei coccolava Thomas.

    “No, è stato orribile” disse Buffy.

    “Come mai dici così?” chiese leggermente Spike.

    “E’ stato così disordinato, e lui è stato così grezzo con me” sentì che la stretta di Spike aumentò “E… non è proprio come volevo che fosse. Non ho aspettato così a lungo per avere una cosa così schifosa.”

    “Cosa diavolo vuol dire?” la fissò Spike con orrore “ Vuoi dire che lui è stato il…”

    “E’ stato il mio primo!” gemette Buffy stringendo Thomas a se, singhiozzando nella spalla del bambino.

    Spike schiacciò il tasto di stop, facendo bloccare l’ascensore improvvisamente. Buffy gridò di paura, osservando Spike dargli le chiavi della macchina.

    “Cosa stai facendo?”

    “Gli insegnerò una lezione” ringhiò Spike “Vai in macchina.”

    “Spike, non credo sia una buona ide-”

    “Vai nella dannata macchina, Buffy!” gridò Spike, pigiando il bottone del pianterreno.

    “Papà?” chiese Thomas spaventato.

    “Non preoccuparti, papà sta per fare una cosa stupida” mormorò Buffy, mentre si dirigeva verso la macchina.

    Prese posto in macchina con Thomas sul grembo, completamente rigida con una paura nel corpo. Buffy era preoccupata per quello che stava per fare Spike, non gli importava niente di Riley, era solo preoccupata per Spike.

    “Bene, questo se lo ricorderà per un pò” mormorò Spike entrando in macchina.

    “Che cosa hai fatto?” chiese Buffy in panico.

    Spike gli prese la mano, e lei vide il sangue sulle sue nocche “Gli ho dato un po’ di pugni, gridandogli che non si tratta così una signora”

    “Il mio eroe” mormorò Buffy baciandogli la guancia “Grazie tante”

    “E’ okay, gattina” sorrise lui “Sono contento che stai bene. Stai bene vero?”

    “Starò bene” rispose leggermente lei “Solo andiamo via da qui”

    ****

    Buffy fece cadere l’acqua calda sulla sua pelle, sperando che gli lavasse tutto il dolore. Non sapeva cosa pensare, sapeva soltanto che la notte con Riley, la faceva sentire sporca e rivoltante. Appoggiando la fronte sulla mattonella, Buffy si chiese perché Spike non avesse menzionato quello che era successo la sera prima.

    Spike non sapeva da dove iniziare a parlare con Buffy. Era così confuso.

    Lei mi ama? Come può amarmi? Sono un caso senza speranza…sono uno zoticone, sono maleducato, bevo…e Dio, sono davvero irrecuperabile. Inoltre, Buffy è troppo buona con me. Merita un buon fidanzato, uno che può amarla veramente e può darle quello che sogna- una casa, un matrimonio e una bella famiglia…io ho già fatto tutto questo con Ceccy, e ora non posso dare a Buffy i cocci della mia vecchia vita.

    Lui fissò Thomas e gli sorrise. Il bambino era lì che giocava divertito.

    Non posso fare questo. Thomas crescerà credendo che Buffy sia sua madre. Buffy non lo vorrebbe, non perché non vuole bene al bambino. Ma lui ha bisogno di sapere chi è Cecily…sarebbe così felice se lei fosse qui.

    Gli occhi di Spike si riempirono di lacrime, e le ricacciò indietro.

    Se io amo ancora così tanto Cecily, perché desidero che Buffy rimanga qui per sempre, con me?

    “Ehy” sorrise Buffy scendendo le scale nel suo accappatoio “Qualcosa non va?”

    “No, nulla” sorrise Spike “Hai voglia di guardare un film?”

    “Non c’è niente in tv?” Buffy passò tra gli scaffali, guardando i DVD “Ohh, questo!”

    “Il re leone?” Spike sollevò le sopracciglia “Hai 26 anni o 6?”

    Buffy gli schiaffeggiò il braccio “E’ un film carino!”

    “D’accordo” Spike andò a metter il dvd, per poi mettersi sul divano, sbattendo i piedi sul tavolo da caffè.

    “Sei così indisciplinato!” disse Buffy, fissandolo “Non so come diavolo fai”

    Spike ridacchiò “Sei adorabile lo sai? Ad ogni modo sono comodo”

    Buffy copiò la sua posa, mettendo i piedi sul tavolino “Hai ragione, è comodo”

    “Sai cosa è ancora più comodo?” disse Spike tirandola in piedi, e facendola sedere tra le sue gambe, mettendogli Thomas tra le braccia. Buffy posò la testa sulla sua spalla sospirando.

    “Questo è bello” bisbigliò lei, accoccolandosi su Spike.

    “Mmm” Spike gli baciò la fronte “Principessa?”

    “Si?”

    ‘Credo dovremmo metterci insieme’ disse nella sua mente.

    Le parole erano lì sulla punta della lingua, ma non lo disse “Nulla”



    Capitolo 9- House Guests [Ospiti]

    “Dawn! Andrew!” Buffy si gettò tra le braccia della sorella e del cugino “Che ci fate qui?”

    “Volevamo venirti a trovare” Dawn sorrise “Spike…Thomas?”

    “Bene, questo è Thomas” disse Buffy, trascinandoli in cucina, dove Spike stava dando da mangiare a Thomas “Quello è Spike…senza maglietta. Spike, questa è mia sorella Dawn e mio cugino Andrew”

    Spike si voltò a guardarli “Ciao”

    La mascella di Dawn era sul pavimento. Invece Andrew sorrise a Spike “Abbiamo sentito tanto parlare di te”

    “Invece Buffy non vi a mai menzionato” disse Spike pulendo Thomas.

    “Beh, lei si imbarazza” rise Andrew scioccamente “E’ lui Thomas?”

    “Vuoi tenerlo?” disse Spike, mettendo dolcemente Thomas nelle braccia di Andrew “Stai attento, lui si contorce quando sta con un estraneo”

    Buffy spinse leggermente Dawn, facendola uscire fuori dalla trance “Dawnie, lo stai fissando!”

    “E ne ho una maledettamente ragione!” sibilò Dawn.

    “Dove soggiornate?” chiese Buffy prendendo Thomas dalle braccia di Andrew.

    “Possono stare qui” offrì Spike, cercando di sfuggire allo sguardo di Andrew “Ma dovrete accontentarvi del divano letto o del pavimento della stanza di Buffy”

    “Non sul pavimento della tua stanza?” mormorò Andrew, mentre Dawn scoppiava a ridere.

    Buffy gli lanciò un’occhiataccia “Quanto tempo rimanete?”

    “Solo un fine settimana, credo” mormorò Dawn “Cosa fate oggi, ragazzi?”

    “Stavamo per andare in spiaggia. Ma se voi siete qui, possiamo-”

    “No, no! Andiamo in spiaggia” insistette Andrew, ghignando pazzamente al pensiero di Spike bagnato.

    “Buffy perché non prepariamo Thomas?” chiese Spike, trascinandola per la stanza. Una volta arrivati di sopra e sibilò “Non possono stare qui!”

    “Perché no? Non ti piacciono?”

    “Mi piacciano molto. Ma quell’Andrew mi mette a disagio, sembra…” aggrottò le sopracciglia.

    “Cosa gay? Sei omofobico, Spikey?” rise Buffy mentre metteva il costume da bagno a Thomas.

    “Non sono omofobico! Mia sorella è gay. Ma è diverso…quando…quando…”

    “Quando cosa? Quando Andrew ci sta provando con te?” ghignò Buffy “Lui è innamoratooooo ti te, Spike”

    “Sta zitta” borbottò Spike, mettendo la crema solare a Thomas.

    “Anche Dawn è interessata a te”

    “Ma che diavolo succede? Sono un pasticcino? E’ grandioso. Rimaniamo solo io e Thomas d’ora in poi” Spike prese il bambino, facendolo girare in aria “Vero, piccolo? Solo io e te”

    Buffy schiaffeggiò il braccio “Non essere sciocco”

    “Bene, andiamo” Spike ci pensò bene “Puoi essere la mia guardia del corpo, vero gattina?”

    “Certo” disse Buffy ansimando, appena lui le baciò la guancia “Lascia solo che mi cambi”

    ****

    Thomas si lamentò per il freddo, così lo avvolsero nell’asciugamano. Quel giorno faceva più freddo del solito, ed era meglio tenere il bambino al sole.

    “Andiamo a fare una passeggiata!” suggerì Andrew, trascinando Buffy per un braccio.

    “Io rimango qui con Ted. Non mi piace molto passeggiare” disse Spike, stendendosi affianco al bambino “Ti diverti, Ted?”

    Thomas baciò il padre sulla guancia, sorridendogli.

    “Starò qui con te” disse Dawn sorridendo a Spike “Non ti infastidisce?”

    “No, va bene briciola”

    Andrew prese la mano di Buffy e la trascinò via “Quindi…perché non state insieme?”

    “Non è così semplice” disse piano Buffy, mettendo la testa sulla spalla di Andrew, mentre passeggiavano per la spiaggia.

    “Sicuro…però voglio dire, lui è sexy, tu sei sexy. Lui è single, tu sei single. Tu lo ami, lui evidentemente ti ama. E’ destino” disse Andrew “Siete perfetti insieme”

    “Sta passando un periodo duro. Ha perso solo da due mesi sua moglie” sospirò Buffy “Voglio dire…siamo vicini. Questo è già molto per me…avere una amico”

    “Hai già molti amici!” esclamò Andrew “Hai bisogno di un innamorato!”

    “Non ho bisogno di un innamorato” aggrottò le sopracciglia Buffy “Inoltre, Spike non è in vena”

    “Gli hai detto quello che senti per lui?”

    “Molte volte. Voglio dire…ci siamo baciati due o tre volte, gli ho detto che lo a-voglio dire gli ho fatto capire che voglio stare con lui” Buffy arrossì.

    “Lo ami?” gli domandò Andrew, fissandola “Elizabeth Anne Summers si è innamorata?”

    Buffy accennò col capo colpevole “Mi sento così stupida”

    Andrew sorrise brillantemente “Non avrei creduto che ti saresti innamorato. Voglio dire non dopo Angel”

    “Noi non stiamo parlando di Angel” lo avvertì Buffy.

    “Va bene, va bene” sospirò Andrew “Amore. Wow..e com’è?”

    “Non lo so” rispose Buffy mordendosi il labbro “Mi sento come se galleggiassi quando sono con lui.. come se volassi in alto, e anche se cadessi... lui sarebbe là per prendermi."


    ****

    “Allora ti trovi bene a vivere con Buffy?” domandò Dawn dando la gelatina a Thomas.

    “Si va bene” mormorò Spike “E’ così buona con Thomas”

    “Ti piace?”

    “Certo, lei è grandiosa”

    “Sai cosa intendevo” disse Dawn “Ti piace come ragazza?”

    “Perché insistete tutti su questo punto” gemette Spike rotolando sullo stomaco, mentre fissava Thomas “Ci importunano tutti, vero Teddy?”

    “Beh tu piaci a lei, lei piace a te, perché non state insieme?” domandò Dawn arruffando i capelli di Thomas mentre lui rideva “Avanti. Saresti felice”

    “Non è così semplice” disse leggermente Spike “Sto ancora tentando di accettare la morte di Ceccy”

    “Buffy mi ha detto…sono veramente dispiaciuta”

    Spike sospirò e fissò silenziosamente l’oceano.

    “Però è ora che ti riprenda. Non solo per te…” coccolò Thomas nelle sue braccia “Ma per Thomas”

    “Lo so” fu d’accordo Spike, prendendo Thomas “Ma non ho idea da dove cominciare”

    “Con lei” suggerì Dawn, aguzzando la vista vedendo Buffy e Andrew comminare verso di loro “Io conosco Buffy… sta amando, è d’appoggio…e ama Thomas”

    Spike sorrise “Si”

    “E sono molto sicura che anche nello stesso modo il papà” disse piano Dawn, guardandolo fisso “So che senti lo stesso. Posso vederlo”

    “Guarda tutte le conchiglie che ho trovato!” gridò Buffy, mostrando a Spike quello che aveva nelle mani “Ci farò dei gioielli”

    “Mi sembra carino” disse Spike piano, alzandosi in piedi “Qualcuno vuole un gelato?”

    “Io” disse Andrew saltellando.

    “Anch’io” Dawn prese la mano del cugino e lo trascino al chiosco, dietro di loro Buffy e Spike raccoglievano le cose ti Thomas.

    “Spero che Dawn non ti abbia importunato” disse leggermente Buffy prendendo in braccio Thomas.

    “No…stava solo cercando di fare cupido” Spike sorrise a Buffy.

    “Huh?”

    “Nulla, gattina” si infilò la maglietta, prima di iniziare a camminare per la spiaggia “Buffy?”

    “Si?”

    “Ti andrebbe di venire con me a vedere Ceccy?” chiese nervosamente Spike, chiedendosi come avrebbe reagito “E’ solo…che mi piacerebbe che tu venissi con me”

    “Certo” Buffy si accoccolò su di lui “Se hai bisogno di me con te, allora vengo”

    Spike non aveva pensato di aver bisogno di lei con lui, ma ora che ci pensava, era così. Aveva bisogno che lei ci andasse con lui.



    Capitolo 10- Mistaken [Opinione sbagliata]

    “Le porto sempre le rose” disse piano Spike, mettendo le rose rosa sulla tomba di Cecily “Erano i suoi preferiti. Lì ha voluti anche al matrimonio. La chiesa era piena di rose gialle e bianche”

    Spike rimase silenzioso, inginocchiandosi a terra per guardare meglio la tomba.


    Qui giace Cecily Hartley, moglie e madre adorata. Una tragedia ha rubato ai suoi cari lei e Emily, ma vivrà sempre nei loro cuori.

    1976-2004

    Riposa in pace.



    Odiava leggere quelle parole. Odiava che sua moglie se ne fosse andata per sempre. Quando era successo la prima cosa che aveva provato, era ira assoluta. Aveva tentato di colpire il poliziotto, ma le sue braccia erano troppo pesanti anche solo per essere alzate. Poi era crollato in ginocchio a piangere, finché la paura non l’aveva preso.

    Di solito quando andava lì piangeva, gridava e singhiozzava, così tanto che Thomas si spaventava. Ma quel giorno non pianse, lo aveva fatto abbastanza nei mesi passati.

    Spike prese Thomas della braccia di Buffy “Di ciao alla mamma, Ted”

    Thomas guardò in giù verso la tomba, con gli occhi larghi. Spike prese la mano di Tommy e gli fece salutare la madre e la sorella.

    “Sei pronta ad andare?” chiese Spike a Buffy, non guardandola. Anche se non stava piangendo, le lacrime erano nei suoi occhi. Lacrime per la sua dolce bambina - Spike la ricordava bene, si ricordava quanto gli dava fastidio che Thomas e lei si mettessero a piangere. Ma ora comprendeva che era la cosa più bella del mondo.

    “Spike? Stai bene?” chiese Buffy avvolgendogli le braccia intorno “Lo so che è dura”

    Spike si costrinse a fargli un sorriso “Starò bene, tesoro”

    ”Sei sicuro?”

    “Si” mormorò baciandole dolcemente la fronte “Grazie di essere qui”

    “Non preoccuparti” rispose Buffy cominciando a camminare attraverso il cimitero.

    ****

    “Il latte è nel frigo, se hai bisogno di scaldarlo. Ci sono anche le gelatine se ha fame…” gli ricordò affrettatamente, mentre Anya la trascinava fuori dalla porta “Sei sicuro che starai bene?”

    “Non preoccuparti gattina, divertiti” Spike gli fece vedere Thomas “Vuole darti un bacio”

    Buffy diede un bacio sul naso a Thomas “Starai bene, biscottino?”

    “Ba” rise scioccamente Thomas strofinando il naso contro quello di Buffy.

    “Credo che forse è meglio se non vado” disse Buffy, tentando di scappare dalla stretta di Anya “Anya…non mi sento molto a mio agio…”

    “Buffy, solo vai. Ad ogni modo devi portare Andrew e Dawn all’aeroporto” insistette Spike, accarezzando Thomas.

    “Ma io sono la babysitter, dovrei rimanere qui”

    “Si, ma io sono suo padre. Possiamo stare per una notte da soli”

    ”Ciao, Spike!” lo salutò Andrew con un sorriso stupido, Dawn saltò nella macchina di Anya.

    “Ci vediamo dopo” Buffy baciò Spike sulla guancia “Sei hai bisogno di-”

    “Starò bene!” disse esasperato Spike spingendola fuori dalla porta “Vai. Divertiti”

    “Ba?” chiese Thomas con una voce piccola, fissando suo padre.

    “No, Ba è andata a divertirsi con i suoi amici. Saremo solo io e te stasera” disse Spike alzando Thomas in aria “Andiamo a farci un bagno, piccolo”

    “Bag!” ripeté Thomas urlando.

    Spike ridacchiò, arruffando i capelli dei ragazzi “Si, bag”

    ****

    Spike stese il bambino nel letto, e azionò la giostrina.

    “Papà?” Thomas alzò le braccia per farsi coccolare. Spike riprese il bambino e lo coccolò.

    “Ti amo, Teddy. Davvero tanto. Mi piacerebbe che tua madre fosse qui” ammise leggermente Spike “Dovrebbe vederti mentre cresce. Ma hai me e…Buffy. Cosa pensi di lei?”

    “Ba?” disse leggermente Thomas, chiudendo gli occhi per dormire.

    “Si lei. E’ grande vero? Voglio dire…lo so che tecnicamente è una babysitter, ma mi piace quello che fa per noi. E’ speciale. Anche se non abbiamo ancora parlato di quello che è successo con Riley…ma lei mi ha detto che mi ama. Voglio dire dovrei essere spaventato, invece mi sento bene ad essere ancora amato. Non credevo che qualcuno mi avrebbe amato dopo la mamma... ma Buffy si. E lei è così stupenda Ted, tutto quello che fa, quello che dice…che dici mi ha fatto una magia?” ridacchiò Spike “Beh se si, deve avere molto magia”

    Spike guardò giù al bambino tra le sue braccia.

    “Dormi bene, piccolo mio” mormorò Spike, mettendolo nella culla.

    Il telefono suonò e Spike lo afferrò al volo, prima che svegliasse Thomas.

    “Pronto?”

    “Ehy tesoro mio, sono io”

    “Ehy rossa” Spike sorrise al suono della voce di sua sorella “Come stai?”

    “Volevo solo controllare come stai…sapere come va da quella parti. E volevo dirti una cosa importante”

    “Stiamo tutti bene. Buffy al momento è fuori, Thomas sta dormendo. Beh che genere di notizia devi darmi?”

    “Ho conosciuto qualcuno” disse Willow con voce piccola “Avevo bisogno che lo sapessi, prima di giudicare. Lei è dolce è bella, mi ha rubato il cuore Spike”

    “Beh e ha un nome questa fantastica donna?”

    “E’ qualcuno che conosciamo…dai tempi della scuola…è Faith”

    Spike gelò sul colpo. Si prese la testa tra le mani “Faith?”

    “Mhm”

    “Faith?”

    “Spike, ti prego non ti arrabbiare. Voglio che tu sappia che la amo”

    “Willow lei è una sgualdrina!” si lamentò Spike non vedendo Buffy sulla porta della stanza “E’ una donnaccia! Cosa per l’inferno…voglio dire…perché tu…come hai potuto. Cristo santo! Non voglio avere a che fare con lei!”

    Gli occhi di Buffy si riempirono di lacrime. Non doveva veramente sentire quelle cose.

    “Willow davvero, non puoi pensare che Faith sia giusta per te. Merito molto di più, piccola”

    “Grazie, Spike. Davvero. Non mi era mai piaciuta Cecily, ma ti ho sostento! Sei un cazzone!” sbatté giù il telefono e Spike strinse la mascella.

    Nella sua stanza, Buffy chiuse la porta a chiave, lasciandosi andare alla lacrime.

    Lui pensa che sono una sgualdrina? Che ci faccio qui? Come ho potuto credere che mi avrebbe amato?



    Capitolo 11- Icy [Freddezza]

    “Cosa farai oggi, gattina?”

    “Nulla” rispose gelida Buffy, evitando il suo sguardo “Probabilmente andrò in palestra”

    “Beh…bene” disse piano Spike, vedendo che qualcosa non andava “Stai bene?”

    “Si, bene” disse Buffy scomparendo in cucina.

    “Gattina, puoi fare da mangiare a Thomas? Mi farò la doccia” la seguì in cucina e gli mise in braccio Thomas. Buffy non lo guardò “Sei sicura di stare bene?”

    “Sono solo stanca” disse Buffy “Vai a farti la tua doccia”

    Spike esitò un momento, poi andò di sopra, dandole lo spazio di cui aveva bisogno.

    ****

    “Vuoi portare Thomas al parco?” chiese Spike, sorridendole “Sembra annoiato”

    “Vai pure” disse Buffy in malo modo “Probabilmente non vuoi essere visto con me”

    “Cosa?” chiese Spike sconvolto prendendole un braccio.

    “Non toccarmi”

    “Buffy-”

    “Io sono qui solo per lavorare Spike! Non sono una sgualdrina!” disse lei spingendolo e correndo di sopra.

    “Ba?” Thomas guardò suo padre e cominciò a piangere.

    “Sono confuso come te, piccolo” sospirò Spike, prese in braccio Thomas e corse di sopra “Principessa? Posso entrare?”

    “Vai al diavolo lontano da qui!” sibilò lei dalla stanza, con la voce roca segno che stava per piangere.

    Spike aprì la porta di scatto arrabbiato “Non parlare così! Specialmente quando c’è mio figlio!”

    “Scusa-mi” disse Buffy tirando via gli occhi dal suo orso di pezza, troppo arrabbiata per guardare Spike, guardò Thomas.

    “Cosa diavolo ti prende?” chiese Spike sedendosi sul letto, sconcertato dal suo comportamento “Ti ho sconvolto in qualche modo?”

    “No, sto bene” insistette Buffy, prendendo Thomas e coccolandolo. Dopo tutto, era Spike che l’aveva chiamata sgualdrina, non Tommy…

    “Buffy…so che c’è qualcosa, avanti parlami” disse Spike circondandole la vita, e baciandole il collo, sperando di fare pace, ma a quel punto Buffy si tirò via.

    “Va via da qui” sibilò.

    “Perfetto” Spike portò via Thomas e uscì fuori dalla stanza, sbattendo la porta. Buffy iniziò a piangere, voleva tanto coccolare Thomas.

    “Se pensi che sono una tale sgualdrina, è questo che ti meriti!” gridò lei singhiozzando.

    ****

    “Pronto?” rispose Buffy al telefono.

    “Sono Willow. C’è Spike lì?”

    “Non ora” disse Buffy asciugandosi le lacrime “E’ fuori”

    “Oh”

    “Vuoi lasciare un messaggio?” chiese leggermente Buffy, lottando per non piangere.

    In sottofondo Buffy sentì gridare “Ehy rossa! Ritorna a letto!”

    “Digli solo…” sospirò malinconicamente “Che lo amo. Anche se sono arrabbiata per quello che ha detto ieri sera, e dagli gli auguri per domani”

    “E’ il suo compleanno?”

    “Si, compie 30 anni. Volevo venire a trovarlo” Willow abbassò la voce “Vorrei portare Faith e Spike la odia. Si vergogna di me perché la mia ragazza è una sgualdrina…ma io la amo”

    “Huh?” domandò Buffy.

    “E’ quello per cui abbiamo litigato ieri. Mi ha detto che Faith è una sgualdrina”

    “Avete discusso di lei la notte scorsa?” Buffy sentì le lacrime scendergli giù per la faccia e le asciugò velocemente.

    “Si. Ascolta devo andare. Dai ai miei ragazzi un bacio per me”

    Il suono dell’orologio a pendolo fece saltare Buffy in piedi. Prese il cappotto e guardò l’orologio. Spike era uscito da venti minuti. Corse fuori di casa, diretta al parco.

    ****

    ”Tu capisci le donne?” chiese Spike a Thomas mentre dondolavano insieme “Non credo. Capisci Buffy?”

    “Ba” ripeté Thomas in un riso soffocato.

    “Ragazzo intelligente” sorrise Spike arruffando i capelli di Thomas “Desidero essere intelligente quanto te, per capire cosa le ho fatto”

    Spike guardò un padre che giocava con il suo bambino, uno aveva circa sei anni e giocava con la sabbia. Vide la madre del bambino, togliere il piatto pieno di sabbia dalla bocca del piccolo.

    “Quello avrei potuto essere io” mormorò Spike coccolando Thomas “ Saremmo potuti essere noi. Tu, io, Em e la mamma. Beh indovina non è così”

    Thomas non disse niente, abbracciò soltanto il padre.

    “Ho perso anche Buffy, lei mi odia e io non so perché” Spike seppellì la faccia nei capelli di Thomas e lottò per non piangere.

    “Spike?” il suono della voce di Buffy lo spaventò, tanto che Spike pensò di star sognando.

    Spike alzò lo sguardo e si asciugò con le lacrime “Ciao”

    “Mi dispiace. Non sapevo che stavi parlando di Faith. Willow mi ha appena chiamato…e io ho capito tutto. Mi dispiace di essermi comportata come una stupida” si sedette accanto a lui “Mi perdoni?”

    “E’ okay” Spike prese la sua mano e la baciò “Quindi l’hai sentita al telefono, che ha detto?”

    “Mmh. Oh che ti ama ancora e di darti gli auguri di compleanno”

    “Oh per l’inferno maledetto” gemette Spike “Non è così importante”

    “Si, invece” affermò fermamente Buffy “Sono i tuoi 30 anni e.-”

    “Sta zitta!”

    Buffy ghignò “E’ il tuo trentesimo compleanno. Trenta sono tanti…devono essere celebrati”

    Spike sorrise “Non posso ancora fingere di avere 29 anni? Thomas non conosce la differenza”

    “No, sembri troppo vecchio per averne 29 anni!” disse Buffy ridendo. Spike mise Thomas sull’erba e si alzò.

    “Sei così insolente!” gridò Spike e cominciò a farle il solletico, Buffy iniziò a ridere, indifesa contro quell’attacco.

    “Fermati! Per favore” si lamentò Buffy, Spike l’alzò e se la mise sul grembo.

    “Rimangiatelo!” rispose Spike, tendendola ferma “Ti terrò qui fino a notte, se non te lo rimangi”

    “Va bene. Non ne dimostri 30” disse leggermente Buffy “Sei così virile e giovane.. e bello…e nessuna ragazza può resistere e-”

    Le parole le morirono quando Spike attaccò le labbra alle sue, baciandola appassionatamente.



    Capitolo 12- Presents [Regali]

    Spike entrò nella stanza di Thomas e fissò il bambino strillante “Vuoi per favore calmarti?”

    Thomas strillò ancora, facendo contrariare ancora di più Spike.

    “Cosa c’è Teddy? C’è una bella donna di la che mi sta aspettando per fare qualcosa di cui tu non puoi sentire parlare, e tu stai dannatamente piangendo!”

    Thomas rimase in silenzio per un momento, poi sorrise e gridò “Papà!”

    “Non provarci. Conosco i tuoi trucchi…” gemette Spike prendendo il bambino in braccio “Vieni, Ted. Perché non dormi?”

    “Papà!” gridò allegro Thomas.

    “Oh avanti” Spike si sedette coccolò Thomas tra le braccia “Sono qui con te”

    Buffy apparve dalla porta con un sorriso comprensivo “Non vuole dormire, è?”

    “Non ancora. Mi dispiace, gattina”

    Buffy si sedette accanto a lui “Non importa. Probabilmente è meglio se aspettiamo”

    Spike sospirò e la baciò leggermente “Grazie di essere così comprensiva”

    “Posso dormire con te?” chiese Buffy timidamente “Solo…tenendoci…abbracciati? Ho sempre voluto dormire con qualcuno che amo”

    Spike sorrise e la baciò “Suona perfetto, amore”

    ****

    “Svegliati” disse Buffy, cadendo su Spike per farlo svegliare.

    “Oh andiamo. Sei maledettamente pesante” borbottò Spike, facendo cadere di lato lei e Thomas “Come mai così presto?”

    “E’ il tuo compleanno!” ghignò Buffy “Ci sono molti regali di sotto”

    “Che genere di regali?” chiese Spike sospettosamente.

    “Molti. La maggior parte dalla famiglia, e Xander è qui. Ti sta aspettando di sotto per la colazione”

    “Gli hai permesso di farmi la colazione?” chiese preoccupato Spike “Stai provando ad uccidermi, per il giorno del mio compleanno?”

    “Non essere sciocco” Buffy lo tirò fuori dal letto, bilanciando Thomas sull’anca “Vieni”

    Xander lì aspettava sui gradini “Ho appena avuto una chiamata da lavoro…devo andare. Buon compleanno uomo!”

    “Non sono felice che sia il mio compleanno. Ho sempre 29 anni e questo è tutto” disse Spike arrabbiato.

    Xander roteò gli occhi “Non puoi sempre avere 29 anni…anche se ti piacerebbe. Thomas cresce e quindi anche tu”

    “Va bene, ora puoi andartene”

    “Dio come sei cattivo” mormorò Xander, poi sorrise a Buffy “Dirai ad Anya che la saluto?”

    “Sicuro. Oh…aspetta” lo afferrò per la mano “Ho un messaggio per te. Ma mi ha detto di dirtelo in privato”

    Lo condusse fuori dalla portata di Spike, perché non potesse sentirli “Devi portarti via Thomas stasera”

    “Io? Il bimbo? No, no, non di nuovo, dovrebbe cadere l’universo, Buffy. Non sono bravo con i bambini”

    “Chiamerò anche Anya” Buffy sorrise “Può venire con te ad aiutarti”

    Xander annuì riluttante “Corruzione perfetta”

    “Avanti lo so che ti piace. Alle 10 starà già dormendo, avrete tutta la serata per voi”

    “Ma perché mi hai chiesto questo favore?” chiese sospettosamente Xander.

    Buffy arrossì “Beh…io e Spike vorremo passare un po’ di tempo insieme”

    Xander ridacchiò “Beh…finalmente si è dato una mossa”

    “No, non ancora ci stiamo lavorando”

    Xander ghignò “ Bene. Verrò qui alle nove in punto”

    ****

    ”Ehy Xan…che ci fai qui?!” Spike portò immediatamente via Thomas da lui.

    Buffy si riprese Thomas e lo passò a Xander “Lo porta via questa notte”

    “Come scusa?” disse Spike sconvolto “Non lo porta da nessuna parte. Una volta gli ho prestato la macchina- mi è tornata rotta!”

    “Ehy è stato solo un caso!”

    “Beh non ti darò il mio bambino!” disse fermamente Spike.

    Xander ghignò “Avanti, uomo. Io e Teddy staremo bene”

    “Non chiamarlo così! Solo io posso!” ringhiò Spike.

    “Spike…” Buffy gli avvolse le braccia intorno al collo “Ci sarà anche Anya. Lei è molto brava con i bambini. E inoltre, se Thomas è qui, non puoi avere del tempo produttivo con me”

    E per enfatizzare la cosa lo baciò, mettendo in chiaro cosa desiderava. Spike si tirò via e accennò col capo a Xander.

    “Bene, puoi prendetelo. Ma niente alcool, niente porno, e non voglio che tu gli faccia vedere quei dannati film da sfigati che ti guardi tu. Okay?”

    “Ehy io non guardo quei film!” disse indignato Xander.

    “Fai del male a mio figlio e ti ucciderò” lo avvertì Spike, inclinandosi giù per baciare Thomas “Ti amo, Ted “

    “Papà?” Thomas inclinò la testa mentre Xander si avviava verso la macchina.

    Spike li rincorse e baciò dolcemente il figlio “Ci vediamo dopo, biscottino. Starai bene con zio Xander stasera”

    Spike chiuse la porta e subito Buffy gli si buttò tra le braccia. Lui ricambiò il bacio, e poi la prese in braccio correndo al piano di sopra. Subito la mise sull’orlo del letto e cominciò a sbottonarle la camicetta, leccandole ogni pollice di pelle esposta. Buffy afferrò una manciata dei suoi capelli e gli prese le mani per fargli togliere la gonna.

    “Sei così bella” disse Spike leggermente, ammirandola nuda “Sei dannatamente stupenda, voglio…”

    “Mmm” Buffy lo tirò a se e lo baciò leggermente “Meno chiacchiere, più sesso”

    “Non sesso” scosse la testa Spike “Faremo l’amore”

    Buffy si sentì sciogliere a quelle belle parole. Lei gli aprì la camicia sfilandogliela dalla spalle, poi si dedicò al bottone dei jeans. Gli prese il membro in mano, e Buffy sorrise quando lui gemette mentre glielo lisciava per tutta la lunghezza. Spike la bacio dolcemente, e Buffy si lasciò andare contro il cuscino, mentre lui le baciava il collo.

    “Fa l’amore con me…” bisbigliò Buffy, sentendo che se lui non la prendeva subito, sarebbe morta.

    Spike le mise le mani sulle cosce e gli accarezzò leggermente le gambe, per fargliele aprire. Le baciò la valle dei seni e succhiò forte, lasciandole il marchio “Con questo ti ho marchiata come mia, principessa”

    “Io sono già tu-oh!” Buffy gridò quando Spike entrò dentro di lei “Oh, dio…si”

    Lui iniziò a spingere, e ansimò quando sentì i muscoli interni di lei stringersi. Non aveva mai sentito così tanta passione per una donna, era come se fosse la sua medicina e lui ne voleva sempre di più. Mise le mani ai lati della sua testa, per spingere più profondamente dentro di lei, ringhiando possessivamente e Buffy gridò il suo nome.

    “OH DIO SI!” Gridò Buffy e venne violentemente, stupita che il suo corpo rispondesse così violentemente a quella passione. Era come se fossero dei fuochi d’artificio, e stessero per esplodere. Sentì Spike crollare su di lei, borbottando il suo nome.

    “E’ stato stupendo” bisbigliò lei.

    “Tu sei stupenda” disse leggermente Spike baciandola “E’ stato un compleanno perfetto, principessa. Ti ringrazio”

    Buffy rimase accoccolato su di lui e lo baciò “Ti amo, Spike”

    Spike le rispose “Ti amo anch’io”

    E in quel momento, capì che era vero.


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    Capitolo 13- Beautiful [Bellissimo]

    Buffy scese le scale insonnolita e trovò Spike in cucina. Immediatamente si sedette sulle sue ginocchia “Che stai facendo?”

    “Metto le fotografie nell’album nuovo” sorrise Spike “Credo sia una cosa carina per ricordarci, gattina”

    “Beh..ci avevo pensato anch’io, di procurarci dei ricordi nuovi” Buffy lo baciò leggermente “E del regalo che ne pensi?”

    “Che…” la baciò dolcemente “E’ maledettamente brillante”

    La faccia di Buffy si accese, e lo baciò “Non sapevo che pensare…credevo di averti deluso”

    “Non essere stupida. Sei molto più di quello che speravo” poi prese una fotografia “Io penso che questa sia meravigliosa”

    Buffy la prese e sorrise - era anche la sua preferita. Thomas era seduto sulla spiaggia, di fianco ad un castello di sabbia che Spike aveva costruito, mentre rideva felice.
    “E’ favolosa”

    Spike aprì l’album di fotografia e la mise nell’album, poi diede una penne a Buffy “Farai tu i sottotitoli, principessa”

    Buffy scrisse, il giorno in cui Teddy è andato in spiaggia la prima volta.

    “Lo chiami anche tu così?” chiese Spike e lei si preoccupò.

    “Um, non posso?” disse Buffy.

    Spike le accarezzò una guancia “Puoi chiamarlo così. Oh mi piace anche questa!”

    Buffy urlò d’orrore quando vide la foto che aveva in mano “Non ti permettere!”

    “E’ bellissima!”

    “No, non ci sono parole per quanto sono spaventosa” Buffy se la prese.

    ”Ridammela!” gridò indignato Spike ridacchiando “Sei così adorabile”

    Nella fotografia, Buffy stava tenendo Thomas in braccio e faceva la linguaccia a Spike. I suoi capelli erano bagnati e sparavano da tutte le parti.

    “Spike!” Buffy tentò d’afferrarla, ma vennero bloccati dal campanello che suonava, interrompendoli.

    Buffy andò ad aprire la porta, e Xander gli ficcò Thomas tra le braccia “Tienilo lontano da me!”

    “Cosa?” domandò Buffy coccolando il bambino.

    “Hai pianto dalle 11 fino, oh diciamo – mezz’ora fa! Abbiamo fatto di tutto, coi giocattoli, con il cibo! E’ un bambino indemoniato!” esclamò Xander, strofinandosi gli occhi stanchi “IO ODIO QUEL BAMBINO!”

    Thomas si svegliò e cominciò a sorridere. Xander lo guardò sperando che non iniziasse a piangere.

    “Aventi entra un minuto” Buffy prese la mano di Xander e lo condusse in casa “Spike? Thomas è a casa…come puoi sentire”

    Spike uscì dalla cucina e subito prese il bambino tra le braccia “Stai bene, piccolo mio?”

    “Papà!” Thomas rise accoccolandosi tra le braccia del padre.

    “Mi dei mancato, Ted” disse Spike leggermente, accarezzando il figlio. “Spero che zio Xander ti tratti bene”

    “Quel bambino è un cucciolo!” Xander pianse e crollò sul divano “Ma non chiedetemi mai di prenderlo”

    “Che cosa hai fatto allo zio - oh che diavolo è questo?” Spike aggrottò le sopracciglia e mise la mano sulla fronte del bambino “Cristo sta bruciando”

    Buffy mise la mano sulla fronte di Thomas e si spaventò da quanto fosse caldo “Non è affatto un bene. Sarà meglio andare a fare all’ospedale”

    “Ho rotto il bambino?” disse Xander preoccupato.

    “No, uomo. Credo abbia la febbre” disse Spike accarezzando la spalla di Xander, mentre seguiva Buffy fuori dalla porta.

    ****

    “Bene, Mr e Mrs Hartley, Thomas sta bene”

    Spike si alzò in piedi e andò incontro al dottore “Allora perché brucia così tanto? Non può stare bene”

    “Ha pianto la notte scorsa?”

    “Si…ma apparentemente ogni notte” disse leggermente Buffy, prendendo la mano di Spike per calmarlo “Non mangia e continuava a vomitare”

    “E non avete pensato che fosse strano?” disse il dottore sollevando le sopracciglia.

    “No, non credevo” ringhiò Spike “Stai dicendo che sono un cattivo padre?!”

    “Spike, calmati” disse Buffy accarezzandogli il braccio “Non sta dicendo questo”

    “Ad ogni modo” continuò il dottore, dando un leggero sorriso a Spike “E’ una semplice influenza. Non c’è nulla in particolare da dargli. Solo pasta in bianco, molto riposo e molto amore”

    “Posso vederlo ora?” chiese Spike con voce piccola. Buffy gli strinse la mano e lui l’attirò più vicina.

    L’infermiera emerse dalla stanza con Thomas tra le braccia “Eccolo qui”

    Spike prese Thomas tra le braccia e lo baciò leggermente “Dio, sono così dispiaciuto, Ted. Questa è tutta colpa mia”

    “Non è colpa di nessuno. I bambini si prendono l’influenza” disse piano l’infermiera, sorridendogli “Chiamate se avete bisogno di qualcosa”

    “Hai visto sta bene” bisbigliò Buffy, prendendo Thomas “Ha solo bisogno di cure”

    “Giusto” fu d’accordo Spike “Andiamo a casa amori mie”

    Buffy baciò leggermente Spike sulla guancia “Ti sei accorto che pensano che siamo sposati?”

    Spike ghignò “Beh e allora?”

    “Beh, non lo siamo”

    “Non ancora” disse piano Spike aprendo la macchina. Mise Thomas nel suo seggiolone “Non preoccuparti, Ted. Saremo a casa presto”

    “Ca-Cas” ripeté Thomas.

    Spike sorrise “Sei un ragazzo intelligente!”

    Thomas fissò il padre e poi gli vomitò addossò.

    “Per l’inferno maledetto!!”

    ****

    “Vieni a letto” disse leggermente Buffy, appoggiata allo stipite della porta.

    “Io non posso…” disse Spike, non togliendo gli occhi da Thomas nemmeno per un momento “Ha bisogno di me”

    “Sta dormendo” gli fece notare Buffy. Lei prese la mano di Spike e provò a tirarlo verso la porta, ma lui non si fece trascinare.

    “E se sta male e soffoca?”

    “Spike -”

    “Non posso lasciarlo, Buffy” affermò Spike fermamente guardando.

    “D’accordo. Buonanotte” Buffy lo baciò sulla guancia e lasciò la stanza, mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime. Sapeva che Thomas veniva prima di tutto. Non era gelosa del bambino, o arrabbiata- infatti l’aveva coccolato per tutta la sera. Ma allo stesso tempo, voleva essere baciata e coccolata da Spike.

    Si tolse la camicia e i pantaloni, buttandosi sul letto, si mise sotto le coperte quando Spike entrò.

    “Buffy? Piccola?” Spike apparve dalla porta “Ho lasciato il baby monitor acceso. In nome di dio cosa stai indossando, principessa?”

    Lei si sedette e sorrise timidamente “La mia biancheria intima”

    “E’ maledettamente sexy” disse Spike in tono basso e roco, avanzando per la stanza. Le tolse il lenzuolo, e gli passò le mani su tutto il corpo “Sei la cosa più bella che ho mai visto”

    “Più bella di Ce-” Buffy si sentì morire per averlo detto, vedendo il dolore negli occhi di Spike.

    “Controllerò Thomas” disse piano Spike, ma prima che potesse andare via, Buffy gli avvolse la braccia intorno, baciandogli la schiena e il collo.

    “Mi dispiace, piccolo. Sono una stupida” lo abbracciò ancora più stretto “Mi perdoni?”

    “E’ okay, amore” la tirò sul suo grembo.

    “Grazie, piccolo” lo bacio leggermente “Ti amo”

    Spike sorrise e gli bisbigliò “Lo so che mi odierò per averlo detto… ma lo sei”



    Capitolo 14- Belief [Fiducia]

    “Tu sei molto più bella…tecnicamente” disse Anya, guardando una fotografia di Cecily “Ma non puoi chiedere a Spike di confrontarvi, tesoro”

    Buffy accennò col capo malinconicamente e sospirò “Lo so. Ma la sento ovunque…e so di non poterla sconfiggere mai”

    “Non è un caso di ‘sconfiggere’. Spike l’amerà sempre, ma lui ama te ora” Tara gli coprì la mano di Buffy con la sua “Non è quello che volevi? Che lui ti amasse?”

    “Si” un sorriso si distese sulla faccia di Buffy.

    “Ma?” disse Buffy.

    “Ma…” il sorriso di Buffy si affievolì “Non voglio vivere nell’ombra di Cecily per sempre. Sembra quello che sto facendo”

    “Perché?” domandò Anya mischiando il suo caffè, guardando una fotografia di Thomas “Lui sarà uno bellissimo uomo un giorno. Come suo padre.”

    “Si, beh la notte scorsa io e il suo papà, stavamo avendo una bellissima nottata romantica…e poi mi sono svegliata e lui era andato a trovarla!” Buffy sbatté la tazza sul tavolo “La odio!”

    “Funzionerà tra te e Spike, soltanto se tu accetterai che Cecily è ancora importante per lui” disse Tara dandogli una stretta alla mano “Lui la ama - quello è tutto quello che puoi chiedere per adesso. Lui è ancora scosso. Ma la cosa migliore da fare è accettare Cecily - amala come la ama Spike. Impara ad apprezzarla e vedrai che Spike diventerà del tutto tuo”

    ****

    “Dimmi qualcosa su Cecily” disse leggermente Buffy, arricciandosi su Spike dopo aver fatto l’amore per due ore.

    Spike aggrottò le sopracciglia, confuso della richiesta “Vuoi che ti parlo di Cec?”

    Buffy lo baciò leggermente “Certo”

    “Okay. Beh…ci siamo incontrati all’università, avevo 22 anni. Era un cattivo ragazzo, e a lei non piaceva molto. Ma mi sono innamorato di lei, quando mi sono dichiarato, lei beh mi ha rifiutato. Ha rotto il mio cuore approssimativamente mille volte prima di capire che dovevo cambiare” Spike ridacchiò leggermente “Quando sono cambiato nella persona che io odiavo di più, apparentemente Cecily lo amava”

    “Cosa hai cambiato?” chiese Buffy baciandogli il collo.

    Spike uscì dal letto e andò all’armadio, per prendere un album di fotografie di cuoio. Lo diede a Buffy, e la tirò sul suo grembo “Guardaci dentro. Sono cambiato”

    Buffy girò le pagine e scoppiò a ridere “Oh mio dio. Copiavi Billy Idol?”

    “Si, si ridi” Spike le prese l’album “Almeno non ero una dannata cheerleader”

    “Hai guardato le miei fotografie?” gridò Buffy, diventando rossa.

    “Ho sempre avuto delle fantasie con delle cheerleader” bisbigliò lui, baciandole il collo “Eri maledettamente sexy in quelle foto, gattina. Hai ancora quel costume?”

    “Mhm vedo che qualcuno qui è ancora un cattivo ragazzo” mormorò Buffy “Comunque si, ma credo mi vada piccolo”

    Spike sporse il labbro inferiore, e Buffy lo trovò adorabile “Non puoi allargarlo per me?”

    Buffy rise preparandosi a mettersi a cavalcioni su di lui, quando il pianto di Thomas echeggiò nella stanza. Buffy sospirò scendendo da letto “Vado io”

    “Sei sicura, gattina?”

    “Sei stanco” mormorò Buffy baciandolo dolcemente “Aspettami qui”

    “Okay” disse Spike leggermente, passandogli le mani nei capelli. Passarono alcuni minuti, quando finalmente Thomas smise di piangere e Buffy ritornò.

    “Si è addormentato…credo abbia ancora un po’ d’influenza” disse Buffy, accoccolandosi sul suo petto “Però la febbre gli è scesa”

    “Pensi che presto starò meglio?” domandò Spike, lisciandole i capelli.

    “Certo. E’ un piccolo combattente” Buffy si mise a cavalcioni su Spike, baciandogli gli zigomi e la punta del naso “Ti amo”

    “Ti amo anch’io, gattina”

    ****

    Spike si svegliò con il suono di Buffy che sbatteva per la cucina, imprecando e singhiozzando. Senza pensare nemmeno di vestirsi, corse giù dalle scale “Che succede?”

    “Lasciami in pace” disse Buffy, scostandosi quando lui la prese tra le braccia.

    “Perché piangi?”

    “Non capisci il significato di ‘lascia in pace?’” gridò Buffy spingendolo “Vattene!”

    Spike l’afferrò per un braccio “Mi dici cosa diavolo c’è che non va con te?!”

    Gli occhi di Buffy si allargarono mentre gelava. Gli allungò un pezzo di carta spiegazzato, mentre si sedeva.

    Sei invitata a partecipare all’unione di Cordelia Chase e Angel O'Connor

    Spike prese posto accanto a lei baciandola dolcemente “Chi sono?”

    “Lui è il mio ex-fidanzato…lei la mia migliore amica” Buffy si accoccolò affianco a lui, mentre i singhiozzi gli scuotevano il corpo “Ecco perché me ne sono andata a LA- Angel mi ha tradito. E ora si sposano! E mi stanno anche invitando!”

    “Quando è successo?”

    “Tra anni. Ma Dio io l’amavo. Lo amavo davvero…solo perché io volevo aspettare!” gli occhi di Buffy si accesero di nuovo “E lui è andato a letto con Cordy. Stavano insieme da mesi dietro le mie spalle”

    Spike la tirò sul suo grembo coccolandola “Non andare. Non c’è nessun problema”

    “Invece no! Devo dimostrargli che sono migliore di loro…” disse Buffy “Vieni con me. Gli farò vedere come sono felice con il mio nuovo ragazzo”

    “Quando è il matrimonio?”

    “Questo fine settimana” Buffy aggrottò le sopracciglia “Riusciremo a trovare a Teddy una babysitter? Dubito che Xander lo farà di nuovo”

    “Non ci pensare nemmeno!” esclamò Spike “Lo porteremo con noi”

    “Va bene. Ma non credi sia faticoso un viaggio in macchina con un bambino?”

    “Viaggio in macchina? No, no. Prenderemo un aereo, gattina”

    “Vuoi venirci davvero?” chiese Buffy nervosamente.

    “Certo se tu hai voglia” Spike sorrise “Voglio tanto vederti vestita bene, piccola”

    “E tu dovrai indossare un vestito elegante, e sarai così sexy… e gli mostrerò quanto amo il mio vero amore”

    Spike sorrise all’uso del suo ‘vero amore’. Amava che qualcuno amasse la loro relazione. Anche Cecily amava la loro relazione, ma odiava che lui la baciasse in pubblico o che la coccolasse in pubblico, disprezzava che Spike esternasse apertamente i suoi sentimenti. Non si era mai sentito legato a lei con l’anima.

    Ma Buffy non era così. C’era così tanta speranza, fede e amore in tutto quello che diceva. Diceva apertamente i suoi sentimenti- non era mai stato sicuro al cento percento dell’anime gemelle. Con Buffy invece si: erano anime gemelle.



    Capitolo 15- sweet revenge [dolce vendetta]

    Il volo era stato terribile. Thomas aveva pianto per tutto il tempo. Spike si era lagnato per il cibo, e Buffy odiava i voli a prescindere. Ma ora erano comodamente nel loro albergo Carmel, lei afferrò il suo vestito più sexy e le scarpe. Si stavano preparando per la cena di prova.

    “Sei bellissima, gattina” Spike l’attirò a se, sentendosi improvvisamente geloso mentre entravano nella sala.

    “Oh mio dio, è lui!” mormorò Buffy, indicando il ragazzo dai capelli scuri che avanzava verso di lui.

    “Buffy!” l’occhiata sulla faccia di Angel non aveva prezzo “Non sapevo che saresti venuta”

    “Mi hai invitato” disse Buffy forzando un sorriso.

    Angel ridacchiò " Ma ehi, sei sempre stata poco ortodossa”
    Spike strinse i pugni pronta a tirargli un pugno, ma Buffy gli tirò una gomitata d’avvertimento. Spike si lamentò guardandola.

    “Chi è questo?” domandò Angel guardando Spike.

    “Questo è mio-“

    “Marito, William”

    “Marito?” chiese Angel sconvolto “Ti sei sposata?”

    Buffy era ancora sconvolta “Evidentemente è così”

    Angel notò il bambino appoggiato sulla sua anca “Avete un bambino?”

    “Si” disse Spike, accarezzando la testa di Thomas “Questo è nostro figlio, Thomas”

    “Wow” Angel fissò Thomas “E’ bellissimo. Ha sempre il naso così?”

    Un ringhiò scappò da Spike e Buffy gli strinse dolcemente la mano “Dove ci sediamo?”

    “Vieni, vi faccio strada” Angel prese la mano di Buffy e gli sorrise “Ehy, sono così contento di vederti”

    “Mh-mh” mormorò Buffy, mentre lui la conduceva al tavolo 18. Poi lei guardò Spike e vide che era furioso.

    “Dirò a Cordy che sei qui” Angel le baciò leggermente la mano e tornò dalla sua fidanzata.

    “Bene” disse finalmente Buffy, sorridendo a Spike.

    Spike aiutò Buffy a sedersi prendendosi Thomas. Lui si sedette rifiutando di guardarla.

    “Spike…avanti…piccolo” Buffy prese la sua mano e la baciò dolcemente “Stavo soltanto giocando”

    “Perfetto” disse lui, ignorandola.

    “Avanti, amore” Buffy lo baciò leggermente “Io ti amo”

    ”Si come ti pare” borbottò Spike, giocando con i capelli ricci di Thomas.

    “Se non vuoi rimanere qui-“

    “Non è questo! Non mi piace che amoreggi con lui! Sei mia”

    “Lo so. Non voglio essere di nessun altro, giuro” Buffy gli sorrise contro le labbra e poi lo baciò appassionatamente.

    Thomas per attirare la loro attenzione, sputò nella mano di Buffy.

    “Oh, schifoso!” disse Buffy guardandolo “Devo andare a lavarmi”

    “Ba” disse Thomas felice.

    “Stai calmo. Ba adesso è arrabbiata” Buffy aggottò le sopracciglia e andò verso il bagno.

    Chiuse la porta e cominciò a lavare via lo sputo del bambino. Sentì delle voci provenire dagli scomparti, e una la riconobbe come quella di Cordy.

    “Non avrei mai creduto che sarebbe venuta! E’ una perdente!”

    La seconda ragazza rise “Lo so. Hai visto come diavolo e’ vestita?”

    “E i capelli di suo marito!”

    “Hai visto il vestito del bambino? E’ così di cattivo gusto!”

    “Lei stava cercando di essere sexy, ma è così trasandata e si vede che non ha perso i chili che ha accumulato con la gravidanza”

    “Mi sento male per suo marito…Angel mi ha detto che non voleva andare a letto con lui, perché era frigida. Era spaventata di fare sesso”

    Gli occhi di Buffy si riempirono nuovamente di lacrime e corse fuori dal bagno. Arrivò al tavolo e prese la mano di Spike.

    “Andiamocene”

    “Che succede?”

    “Stiamo andando via! Dammi Thomas!” Buffy prese il bambino.

    Lei lasciò la stanza e Spike la seguì a ruota.

    ****

    “Principessa dove siamo? E perché hai lasciato Teddy là…Perché non mi dici che cosa sta-“ Spike non fece in tempo a finire la frase che Buffy lo sbatté contro la porta, baciandolo appassionatamente.

    “Ti voglio nudo” disse fermamente Buffy, spingendolo attraverso la stanza.

    Spike non avrebbe discusso su quello. Si sedette sul letto togliendosi le scarpe e la camicia, mentre Buffy gli faceva strisciare i pantaloni lungo le gambe. Subito senza dire una parole, prese il suo membro in bocca, accarezzandogli dolcemente le cosce con le mani. Spike gemette, crollando all’indietro sul letto, quando lei lo prese completamente in bocca e lo succhiò forte.

    “Sei pronto per me, amore?” bisbigliò Buffy, montandogli sul corpo.

    “Cazzo si” Spike l’afferrò e la baciò duramente. Buffy si posizionò sul suo pene e si strofinò contro di lui.

    “Senti come sono bagnata?” Buffy gridò quando lui gli portò una mano tra le gambe per toccarla.

    “Ti piace?” ansimò Spike.

    “Lo amo” ansimò Buffy per poi baciarlo profondamente.

    Lei prese la sua erezione nella mano e la strofinò dolcemente, posizionandolo sul suo ingresso. Gemendo si abbassò e buttò la testa all’indietro. Poi iniziò a cavalcarlo velocemente.

    “Voglio che ti togli…il vestito!” Spike lacerò il vestito di raso nero e l’attirò a se, per poterle succhiare i capezzoli, mentre Buffy urlava. Lei continuò a rimbalzare su e giù sul suo membro, gridando il suo nome mentre veniva. Spike affondò la testa nella sua spalla e venne.

    “Per l’inferno maledetto”

    “Ti amo” bisbigliò Buffy tirandosi via da lui.

    Spike osservò intorno e gli lanciò un sorriso “Dove siamo?”

    Buffy ghignò diabolicamente “Nella stanza di nozze”

    “Nella stanza di Angel? L’hai voluto fare nella stanza di Angel?”

    “La vendetta è dolce, piccolo” lei gli gettò la camicia “Andiamo!”

    “Capisci che è molto malato?” gli domandò Spike abbottonandosi la camicia e prendendo i pantaloni.

    “Mmmm” Buffy lo baciò dolcemente.

    “Ho rotto il tuo vestito.” Spike toccò malinconicamente il vestito “Peccato. Mi piacevi con quello. Sei più bella senza, ma fa lo stesso…sei arrabbiata?”

    “No...non mi piaceva. Era una schifezza” disse leggermente Buffy.

    “No, non lo era…perché ti sei messa a pensare una cosa del genere?”

    Lei si voltò per guardare Spike, con le lacrime agli occhi. Prese un profondo respiro.

    “Ho sentito Cordy e un’altra stronza parlare di me”

    “Che cosa hanno detto?” domandò Spike, avvolgendole la sua giacca sulle spalle.

    “Hanno detto…” Buffy prese un sospiro, per trattenere le lacrime “Che sono grassa, che non ho speranza a letto, e che sono una perdente per essere venuta qua.”

    Spike gli avvolse le braccia intorno alla vita e la coccolò, e lei continuò “Hanno detto anche delle cose cattive su te e Teddy! Sapevo che era meglio non venire”

    “Beh, possiamo anche tornare a casa-“ Spike fece una pausa, aprendo la porta.

    “Cosa per l’inferno ci fate qui voi due?” gridò Cordy, avanzando verso di loro, con Angel dietro di lei.

    “Fottiti” mormorò Buffy, asciugandosi le lacrime.

    “Come osi?” Cordy si avvicinò per schiaffeggiarla, ma Buffy la spinse.

    “Ti sei scopata il mio ragazzo per anni alle mie spalle! Va all’inferno Cordy! E sei molto più grassa di me” Buffy afferrò Spike per il braccio trascinandolo fuori.

    Una volta fuori, lei scoppiò a ridere “Oddio non mi sono mai divertita così tanto!”

    “Sono orgoglioso di te, principessa” Spike la attirò a se “Andiamo nella nostra stanza?”

    “Possiamo tornare a casa domani?” chiese Buffy, sentendosi in colpa “Dio, mi dispiace un sacco per averti fatto pagare così tanto per i biglietti”

    “Non devi nemmeno dirlo” Spike la baciò leggermente “Anch’io voglio andare a casa.”



    Capitolo 16- Nightmares [Incubi]

    Spike vagò per la stanza di Thomas, per controllare il bambino mentre un brivido freddo gli strisciava per la spina dorsale. I muri brillavano di rosso, gocciolavano e un sentimento gli opprimeva il torace, e capì che era sangue. Thomas non era da nessuna parte.

    Spike si voltò, trovandosi faccia a faccia con Cecily. Anche lei era piena di sangue, tenendo Emily e Thomas. Thomas stava gridando, ma Emily era silenziosa e gli pendeva da un lato del braccio.

    “Tre mesi?” gridò Cecily, tenendo Thomas così stretto che dei lividi gli si sparsero per le braccia “Hai aspettato solo tre mesi prima di trovarti una puttana nuova?”

    “Non è una puttana!” si difese Spike, cercando di prendere Thomas. Cecily indietreggiò per non farglielo prendere “Tesoro gli stai facendo male, perché non me lo dai?”

    Gli occhi di Cecily passarono da marroni a rossi, e un ghigno cattivo gli distese le labbra “No! No, no, no! Lui non ti vuole! Lui non vuole un padre che lo abbandona per la prima donnaccia che trova!”

    “Lei non è la prima donnaccia che ho trovato!” ruggì Spike e Cecily si afflosciò a terra. Spike si tese verso Thomas per prenderlo. Emily lo fissò con gli occhi simile al vetro. Da lontano sentì dei gemiti.

    Spike afferrò Thomas e lo strinse in una stretta soffocante “Zitto, zitto, ZITTO!!”

    Thomas smise di piangere.

    Era morto…


    ****

    Spike si alzò in piedi sul letto, mentre un singhiozzo gli usciva sfuocato dalla labbra. Uscì velocemente dal letto, correndo in camera di Thomas, trovando al sicuro nella sua culla, addormentato con un sorriso felice sulla faccia.

    Spike lo prese in braccio e l’abbracciò. Thomas i svegliò, ma era troppo stanco per piangere, rimase semplicemente tra le braccia del padre.

    “Mi dispiace, Ted” bisbigliò Spike, coccolandolo dolcemente “Ti amo tanto”

    “Papà”

    ”Si…” Spike gli sorrise “Sono il tuo papà. E non voglio che tu mi lasci. Buffy non lo vorrebbe mai”

    “Ba?” Thomas rise scioccamente.

    “Mi piacerebbe…dio, Teddy mi piacerebbe che tutto fosse più facile. Vorrei che Buffy fosse la tua mamma. Saremmo felici. Tu hai bisogno di una mamma…una vera mamma, non di una babysitter, non di una controfigura. Di una vera mamma, si?”

    “Brrr” Thomas canticchiò stronfiando le labbra insieme.

    “Lo prendo come un si, piccolo. Ti piace Buffy, vero?”

    “Ba”

    “Prenderò anche questo come un si” Spike baciò la punta del naso del piccolo “Buonanotte, piccolo mio”

    ****

    “Ehy uomo” Xander si fermò sulla porta d’entrata “E’ qui?”

    “Chi, Thomas?” ridacchiò Spike “No, Buffy l’ha portato fuori”

    “Bene…è ufficialmente sicuro” Xander entrò dentro “Come è andato il tuo fine-settimana?”

    “Bene. A parte gli incubi, e Thomas che ha pianto tutto il tempo”

    “Cosa ti ho detto? Lui è cattivo!” esclamò Xander “Non intendevo il bambino, intendevo sulla cosa di Buffy”

    “Non sono dannatissimi affari tuoi” Spike ghignò “E’ meravigliosa”

    “Siete seri allora?”

    “Stai scherzando? Questa donna mi ama, ama Thomas, si prende cura di noi…è dannatamente stupenda”

    “La ami?”

    Spike accennò col capo “E la migliore cosa che mi sia mai capitata. Lo so, lo so. Cec era grande, ma io so che non mi amava quando mi ama Buffy. E anche quando ci siamo sposati, era come se mi guardasse dall’alto in basso”

    “Si” concesse Xander con un sorriso comprensivo “E Buffy non lo fa?”

    “No, lei è solo se stessa. E’ così…” Spike fece una pausa per trovare una parola giusta.

    “Calda?” suggerì Xander.

    “Volevo dire dolce, ma anche quello ci sta!” ed entrambi scoppiarono a ridere.

    “Ehy” Buffy apparve con un sorriso, Thomas tra le sue braccia “Che succede?”

    “Anya non te la detto? Usciremo insieme” disse orgogliosamente Xander, ghignando da orecchio ad orecchio.

    “E’ bellissimo” sorrise Buffy sedendosi sul grembo di Spike “Dormito bene?”

    “Si” mentì Spike, baciandola dolcemente “Tu?”

    “Meravigliosamente” la voce si fece sexy “Ho avuto un sacco di sogni sexy riguardati te. Mi hai sognata?”

    Spike ingoiò e scosse la testa “Non posso fare altro, principessa”

    “Io vado. Darò un pugno a Riley da parte vostra se lo vedo” Xander ridacchiò “Dovresti vedere che lividi”

    “Se li è meritati” mormorò Spike, mentre Buffy gli stringeva la mano “Ti sei divertita con Ted?”

    “Canta!” Thomas pianse.

    “Siamo andati sull’altalena, non è vero Teddy?” Buffy ghignò “Io ero spaventata, ma lui si è divertito”

    “Non provare mai con le diapositive” Spike la guardò “Cec e io l’abbiamo fatto una volta, non ha smesso di piangere per tutto il giorno. L’hai odiato, vero Ted?”

    Thomas fissò Spike con gli occhi larghi “Papà”

    “Visto come è intelligente?” sorrise Spike amorosamente “Sembri contenta, gattina. Non mi nascondi niente?”

    “Siamo andati a trovare Cecily” disse leggermente Buffy “Ho pensato che Thomas dovrebbe vederla molto più spesso”

    “Grande” disse leggermente Spike.

    Buffy gli passò una mano sulla schiena “Questo ti da fastidio?”

    “No, è solo…non credevo che tu andassi a trovare mia moglie”

    Lei avrebbe preferito che lui dicesse ex-moglie “Beh, Thomas deve sapere che fa parte della sua vita”

    “Lo so” Spike la baciò dolcemente “Non ho bisogno che tu sguazzi nel mio passato”

    “Se pensi che io sia troppo curiosa-”

    “No, non è quello gattina” sospirò Spike “E’ che voglio pensare al nostro futuro insieme, non al mio passato”

    “Bene” disse leggermente Buffy, chiedendosi se Spike facesse il gentile soltanto per non fargli vedere che stava quasi per piangere. Ma quando lui la baciò, si dimenticò tutto.



    Capitolo 17- Fish, Boats, and…[Pesci, barche, e…]

    “Riesci a dire pesce?” Spike gli mostrò la vignetta di Nemo e sorrise a Thomas “Avanti, piccolo. E’ facile. PESCE”

    Thomas afferrò la vignetta e rise ciucciando il pesce.

    “D’accordo. Sai dire…” Spike cercò tra le vignette “Sai dire barca?”

    Thomas lo guardò perplesso e confuso.

    “Avanti. Barca. B- A-R-C-A” attese paziente e poi sospirò “Aspetta, ho un’idea”

    Prese una foto di Buffy “Chi è lei?”

    “BA!” gridò Thomas felice.

    “O forse…mamma?” Spike gliela fece vedere meglio “Puoi dire mamma?”

    “Ba” rise scioccamente Thomas.

    “Mamma” lo corresse Spike “Forse domani sarai più intelligente, vero amore?”

    ****

    “Spike, qualcuno suona alla porta!” gridò Buffy, tentando di dare da mangiare a Thomas. Ma il bambino continuava a sputare fuori la roba.

    Spike corse ad aprire la porta. Willow subito si buttò tra le braccia di Spike, accoccolandosi tra le braccia del fratello.

    “Perché sei qui?” chiese Spike allontanandola da se, studiandola attentamente “Cos’è successo?”

    “Faith...lei…” i singhiozzi di Willow divennero più forti, mentre Spike la portava al divano “Mi ha ingannato”

    La rabbia di Spike salì alle stelle e strinse i pugni -lo sapeva che sarebbe successo. Ma al posto di dirlo, l’abbracciò stretta “Non piangere, principessa”

    “La odio!” gridò furiosa Willow “Sono tornata a casa e c’erano dei ragazzi con lei!”

    “Ragazzi?”

    “Erano tre!” Willow gridò e seppellì la testa tra le mani.

    Gli occhi di Spike si allargarono “Credevo che lei-”

    “Beh apparentemente non lo era del tutto!” gridò Willow “Avanti. Dillo. Dimmi che lo sapevi”

    “Beh, si. Sapevo che l’avrebbe fatto, perché è una piccola donnaccia. Ma non potevo dirtelo, tu la vedevi speciale”

    “Diventerò grassa” mormorò amaramente “Invecchierò da sola”

    “Non è vero, luv” Spike le lisciò i capelli rossi con una mano “Troverai qualcuno”

    “Non voglio! Cosa diavolo porta l’amore! E’ raro e quando lo trovi ti fa solo soffrire!”

    Buffy entrò nella stanza con Thomas tra le braccia, mentre lui piagnucolava “Penso che dobbiamo portare Teddy dal dottore”

    “Non ora, okay?” disse Spike rivolgendosi di nuovo a Willow “Ascolta, piccola…sei una ragazza meravigliosa, e-”

    “Spike!” gridò Buffy colpendogli il braccio per attirare la sua attenzione “Scotta da morire”

    “Prenditi cura di lui! Sei la sua dannata babysitter!” Spike si pentì delle sue parole, nel momento stesso in cui gli uscirono dalla bocca. Buffy sembrava davvero ferita.

    “Bene, se è quello che pensi di me” borbottò prendendo il cappotto di Thomas “Andiamo, Teddy”

    Spike rabbrividì sentendo la porta sbattere “Gesù cristo…perché voi donne dovete essere così dannatamente sensibili?”

    “Perché siamo così” Willow aggrottò le sopracciglia “A parte Faith. Puttana crudele”

    “Non ti meritava” Spike le baciò leggermene la mano “Stai un po’ meglio?”

    “Si. Buffy starà bene? Non sarà troppo arrabbiata?”

    “Nah, probabilmente mi ignorerà per qualche giorno. Ma tornerà presto tra le mie braccia”

    Un sorriso apparve sulla faccia di Willow “State insieme?”

    Spike ghignò “Si”

    “Non mi ringrazi per averla portata nella tua vita?” rise Willow “Sei felice?”

    “Più di ogni altra cosa” sospirò Spike “Ma la faccio arrabbiare spesso. Ha un temperamento molto particolare”

    ****

    “Sta bene?” chiese allegro Spike, quando Buffy rientrò.

    Lei lo ignorò e si diresse di sopra con Thomas. Spike prese un respiro profondo, preparandosi al peggio. E la seguì di sopra.

    Spike gli avvolse la braccia intorno alla vita, mentre lei riempiva la vasca per Thomas.

    “Principessa? Il mio ragazzo sta bene?”

    “Sta bene. E ora togli le tue dannate mani da me”

    “Principessa-”

    “Non chiamarmi così” gridò Buffy, separandosi da Spike. Andò a prendere Thomas e cominciò a spogliarlo “Sono solo una babysitter, i nomi come piccola, sono riservati alle ragazze, non a me”

    “Tu sei la mia ragazza” Spike le baciò il collo “O almeno io credo che tu lo sia”

    “Apparentemente sono solo la tua babysitter!” sibilò Buffy, staccandosi “Lasciami in pace, devo fare il bagno a Teddy”

    “Se sei solo la babysitter, non puoi chiamarlo Teddy. Questo è solo un privilegio della mia ragazza” disse fermamente Spike allontanandosi.

    Buffy sospirò “Bene”

    Spike sospirò di rimando e lasciò la stanza.

    ****

    Buffy vestì Thomas e scese di sotto, per portare il bambino dal suo papà. Lei non voleva vedere Spike, ma Thomas si e lei non doveva essere egoista.

    Trovò Spike seduto sul divano, steso sulla schiena mentre fumava una sigaretta.

    “Cosa stai facendo?! Avevi smesso!” gridò Buffy strappandogliela dalle labbra.

    “Vai via” Spike aggrottò le ciglia, quando Buffy stava per andarsene, lui le afferrò una caviglia “Aspetta. Dammi Ted”

    Buffy si sedette accanto a lui passandogli Thomas “Bene. Ora me ne vado”

    Spike gli mise la mano sulla gamba per impedirle di muoversi “Aspetta. Ascolta, gattina, mi dispiace. So che ti ho ferito prima-”

    “Non voglio sentire” Buffy tentò di alzarsi di nuovo, ma lui la bloccò.

    “Non sei solo la sua babysitter. Sei la mia ragazza, e solo che sto passando un brutto periodo e poi Willow non stava bene - e poi tu ti sei messa frignare-”

    “Non stavo frignando!” pianse Buffy “Ero preoccupata per tuo figlio!”

    “Lo so! So di aver torto! Mi dispiace” la baciò dolcemente “Mi perdonai?”

    Buffy aggrottò le sopracciglia “Smetti di fumare?”

    “Si, lo faccio. Mi dispiace tanto”

    “Accetto di malavoglia le tue scuse” Buffy lo baciò sulla guancia “Come sta Willow?”

    “Starà bene. Non meritava quello che le è successo. Potrei uccidere quella puttana”

    “Willow?” chiese confusa Buffy.

    “No! Faith” ridacchiò Spike “Gesù, non so cosa ci ha visto Willow in lei. Al liceo ha dormito con tutta la squadra di football”

    “Non ci credo”

    “Dico sul serio! Ne parla con grande onore, e tutta la squadra ha confermato”

    “Vuoi dire proprio tutti?”

    Spike sospirò “Non voglio nemmeno pensarci”

    Buffy rise leggermente, accoccolandosi su Spike “Potrei presentare Willow alla mia amica Tara. E’ gay”

    “Ma veramente?” chiese Spike, mentre ridacchiava “Apparentemente Faith non lo è”

    “Papà!”si lamentò Thomas, cercando attenzione.

    “Si, si sappiamo che se qui, Ted” Spike prese il bambino e se lo mise sulle spalle “Perché non andiamo a fare un bel picnic nel parco? Così andiamo sull’altalena!”

    “Si!” gridò Thomas felice.

    ”Bene, andiamo” Spike si alzò in piedi e offrì a Buffy una mano “Vieni, gattina. Dobbiamo preparare i panini”

    “Certo” Buffy si mosse per baciarlo dolcemente “Ti amo”

    “Ti amo anch’io” bisbigliò Spike, guardandola scomparire in cucina.

    Thomas fissò dove era scomparsa Buffy, e poi suo padre. Disse qualcosa a bassa voce, che solo suo padre sentì.

    “Mamma”



    Capitolo 18- Dads [Papà]

    Spike fissò Thomas, chiedendosi se aveva immaginato quello che aveva appena sentito “Teddy? L’hai appena chiamata mamma?”

    “Mamma” ripeté Thomas felice, fissando Spike con i suoi occhi blu.

    Spike si sedette di nuovo sul letto, appoggiandosi Thomas sulle ginocchia “Teddy, ascoltami. Sono così dannatamente contendo che tu sia così intelligente, ma non devi dire questo di fronte a Buffy. La spaventerai, okay? Ci lascerà, e non saremo più felici se ci lascia. Il suo nome è Ba”

    Thomas aggrottò le sopracciglia.

    Spike sospirò e guardò il figlio “Teddy, promettimi che non dirai mai mamma di fronte a Buffy”

    “Mamma” rise Thomas.

    “TEDDY!” gemette Spike seppellendo la faccia tra le mani. Thomas rise battendo le mani sulla testa del padre.

    “Possiamo andare?” domandò Buffy, entrando in salotto.

    “Certo” Spike si alzò in piedi, mettendo una mano sulla bocca di Thomas. Il bambino iniziò a mordicchiare le dita del padre “Vuoi andare in macchina o a piedi?”

    “Possiamo anche camminare” Buffy prese la mano di Spike e lo portò in cucina “Ho preparato dei panini e una macedonia. Va bene?”

    “Delizioso” disse Spike, baciandole il collo “ Solo se piace a te, gattina”

    “Pervertito” Buffy lo baciò, sorridendogli sulle labbra “Mi piace passare del tempo con te”

    Spike la tirò a se, avvolgendogli le braccia intorno alla vita “Anche a me”

    ****
    Spike e Buffy stavano finendo di mangiare i loro panini, quando una ragazza corse verso di loro. Si fermò davanti e gli sorride timidamente “Ciao. Io sono Michelle”

    “Ciao, piccola” Buffy gli sorrise “Io sono Buffy, questo è Spike” poi prese Thomas e lo mise sulle sue ginocchia “Questo è Thomas”

    “Posso giocare con Thomas?” domandò la bambina “Per favore? Io amo i bambini”

    Spike gli sorrise, e gli chiese dolcemente “Quanti anni hai, piccola?”

    “Ne ho 9. Ma non gli farò male promesso! Ho una sorella piccola e mia mamma mi permette di giocarci”

    Sia Buffy che Spike sospirano “Finché non lo porti lontano va bene, okay?”

    “Solo non portarlo nel recito della sabbia, okay?” Spike gli passò Thomas “Non portarlo degli altri bambini, è molto capriccioso”

    “Grazie” la bambina trotterellò via, cullando Thomas tra le braccia.

    Spike prese una fragola, bagnandola nella crema, poi la mise in bocca a Buffy. Lei la prese in bocca, leccando via la crema prima di mordere il frutto “Mmmm”

    “Sai quanto è dannatamente sexy questo?” mormorò Spike, avvicinandosi per baciarla “Ti amo, principessa”

    “Ti amo anch’io” Buffy si sistemò i capelli, e intrecciò la mano nella sua “Si sta divertendo. Pensavo che non gli piaceva giocare con gli altri bambini”

    “Sembra che gli piaccia Michelle” disse Spike “Più degli altri bambini. Una volta quando io e Cecily l’abbiamo portato qui, l’abbiamo messo a giocare nella sabbia con altri due bambini, ha iniziato a gridare come se lo stessero uccidendo”

    “Forse è solo timido”

    “Stai dicendo che il mio ragazzo è effeminato?” alzò un sopracciglio Spike.

    “Solo perché qualcuno è timido, deve per forza essere effeminato!” sbottò Buffy “Anche tu sembravi effeminato a scuola, Mister- faccio-parte-del-club-del-libro”

    “Non farmi farti il solletico di nuovo” l’avvertì Spike, prendendo una ciliegia.

    Un urlo arrivò da dove i bambini giocavano, si voltarono per vedere Thomas per terra che piangeva. Spike si alzò immediatamente per correre da lui “Che è successo?”

    Michelle scoppiò a piangere “Non l’ho fatto apposta!”

    Buffy prese Thomas tra le braccia calmandolo “Va tutto bene, non si è fatto niente. Si è solo spaventato”

    “Mi dispiace tanto!” pianse Michelle e Spike gli prese dolcemente la mano per confortarla.

    “E tutto okay, piccola. Dove sono i tuoi genitori?”

    “Vivono là” disse Michelle indicando al di la della strada “Mi permettono di venire qui quando ne ho voglia, tanto che è così vicino”

    Spike le sorrise “Ti accompagno a casa. Buffy? Torno molto presto”

    Buffy guardò Spike e Michelle andare verso casa, poi coccolò Thomas “Stai bene, biscottino?”

    Thomas tirò su con il naso e Buffy lo baciò sulla punta del naso, e lui rise “M-m-ma”

    Buffy fissò guardò il bambino, con gli occhi spalancati “Come?!”


    “Ti sei calmata, piccolina?”

    Michelle accennò col capo “Sai una cosa? Noi ci siamo appena trasferiti qui, e abbiamo una piscina”

    Spike la fissò “Sai Thomas ama nuotare. Forse puoi passare altro tempo con lui”

    “Wow!” disse entusiasta Michelle.

    “Hai una sorellina, huh? Com’è?”

    “E’ bella, ma spesso fa chiasso” Michelle aggrottò le sopracciglia “E’ difficile dormire”

    “So cosa vuoi dire” ridacchiò Spike, mentre entravano nel palazzo.

    “Però è così carina” gli sorrise “Al tuo bimbo piacerà giocare con mia sorella?”

    “Ci proveremo, piccola. Lui è molto timido” Spike suonò il campanello “Come si chiamano tua mamma e tuo papà?”

    “Harmony e Wesley Hartley. Lui non è proprio il mio papà, ma lo amo come se lo fosse” disse orgogliosa Michelle.

    Spike gelò appena la porta si aprì. Guardò come la bambina sorrideva all’uomo sulla porta.

    Michelle non si accorse nemmeno della tensione tra i due uomini, e cominciò a parlare delle avventure che aveva avuto con Thomas “Ehy papà! Questo signore mi ha permesso di giocare con il suo bambino, mi ha detto che forse lo porta a nuotare qui! Può vero?”

    Ignorando la figlia, gli occhi di Wesley guardavano l’uomo di fronte a lui, riconoscendolo immediatamente “William?”

    Spike lo fissò, rispondendo leggermente “Papà, sei tu”


    * Nota dell’autrice: So che Wesley tecnicamente è troppo giovane per fare il ruolo del padre di Spike, ma avevo bisogno di qualcuno di inglese, e ho pensato che Giles non andava bene (Si scoprirà più avanti che era molto giovane quando Spike era nato) *


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    Capitolo 19- Making an effort [Facendo uno sforzo]

    “Michelle…tesoro…perché non entri e non ti prepari per andare a letto?” Wesley si inginocchiò per terra, baciandole dolcemente la fronte.

    “Buonanotte, papà” Michelle l’abbracciò e si girò verso Spike “Puoi portare presto Thomas qui?”

    Spike accennò col capo e si sforzò di sorriderle. Era ancora scombussolato… quella bambina era sua sorella! “Certo, gattina. Fai bei sogni”

    Entrambi guardarono la bambina entrare, e poi tornarono a guardarsi. Spike si voltò verso Wesley e disse acidamente “Quando sei tornato?”

    “Una settimana e mezzo fa. Stavo cercando il modo di mettermi in contatto con te-”

    “Si, certo” disse amaramente Spike.

    “Davvero” rispose Wesley fermamente “Ho chiesto in giro… ero così orgoglioso di sentire che il mio ragazzo era cresciuto, ed era diventato un uomo. Ho letto i tuoi libri…sono favolosi, William. Scrivi ancora?”

    “Non ultimamente” rispose rapidamente Spike, girandosi per andare via.

    “Ho sentito di tua moglie, mi dispiace tanto” e gli mise la mano sulla spalla.

    Spike si scostò “Non la conoscevi”

    “Beh, ma-”

    “Se fossi venuto al matrimonio, forse si” disse Spike con rabbia.

    “Volevo venire!” si difese Wesley “Lo volevo davvero. E’ solo…che quanto ho trovato la partecipazione ero appena tornato da un viaggio d’affari, e il matrimonio era già passato. Mi dispiace tanto”

    Rimasero in silenzio qualche minuto, nei quali Wesley guardò attentamente suo figlio. Finché Spike furioso non parlò “Sei letteralmente un estraneo per me. Non ti conosco”

    “E io non conosco te. Ma abbi fiducia in me, voglio farlo. Voglio essere parte della tua vita”

    “Sei leggermente in ritardo, ho 30 anni ormai” rispose furioso.

    “Ero troppo giovane. Non sapevo come affrontarlo” disse disperato Wesley “Per favore. Tu e Willow siete i miei unici figli, voglio conoscervi”

    Spike non era molto convinto “Pensavo che ci considerassi due incidenti”

    Wesley diventò pallido e ansimò “Cosa?”

    “Prima di andartene…ho sentito te e la mamma litigare. Hai detto che eravamo due incidenti” Spike si girò per andarsene, per non far vedere le lacrime.

    “Hai promesso a Michelle che verrai domani” disse Wesley nel corridoio “Ti aspettiamo”

    *****

    “Spike?” Buffy lo studiò attentamente - sembrava sul punto di voler uccidere qualcuno “Stai bene?”

    “Bene” disse Spike attraverso i denti “Ho solo rivisto quel bastardo di mio padre”

    “Cosa?” Buffy sistemò Thomas sull’anca, mentre si dirigevano verso casa.

    La strada fino a casa fu fatta in silenzio. Spike si rifiutava di parlare di suo padre, e Buffy non sapeva da dove iniziare a raccontargli di quello che era successo con Thomas. Come poteva dire a Spike che suo figlio l’aveva chiamata ‘Mamma’. Lei era toccata da quella cosa, ma sapeva che non poteva venirne niente di buono. Thomas non era suo figlio.

    Quando rientrarono in casa, Spike salì in camera sbattendo la porta. Buffy poteva sentirlo camminare per la stanza, imprecando in continuazione.

    “Vieni, biscottino. Penso che sia ora di andare a dormire” Buffy portò di sopra Thomas mettendolo nella culla. Avviò la giostrina e lo baciò dolcemente “Ti amo, Teddy”

    “Mamma” disse leggermente Thomas, con un sorriso dolce.

    “No. Non sono la mamma” la corresse Buffy. Amava che lui la chiamasse così, però non era giusto “Buonanotte, biscottino”

    Lasciò la stanza di Thomas e andò da Spike. Bussò alla porta, quando non sentì risposta entrò ugualmente “Ehy piccolo” si sedette a gambe divaricate su di lui “Stai bene?”

    “No, non sto affatto bene” disse lui arrabbiato “Ora che va tutto bene nella mia vita, lui torna”

    Buffy gli passò le mani nei capelli “Ed è una cosa brutta?”

    “Il problema in se non è lui. E’ un brav’uomo, ogni scusa che mi dava per non vedermi era buona. Ma è così sbagliato per un ragazzo, voler vedere il padre più di un paio di volte all’anno? Lui non mi ha mai scritto, non mi ha mai chiamato per giorni, per settimane, poi saltava su che aveva un viaggio d’affari”

    “Suona molto famigliare” disse leggermente Buffy, pensando a suo padre.

    “Sai a cosa è mancato?” disse Spike iniziando a contare sulle dita“Ventitré compleanni, la mia laurea, il mio matrimonio, la nascita dei suoi nipotini. Il mio trentesimo compleanno! E ora si aspetta che lo riprenda nella mia vita?”

    “E’ molto difficile” disse Buffy “Ma immagina che ti succedesse una cosa del genere con Thomas. Non vorresti una seconda occasione?”

    Spike non si scompose “Non sarebbe una seconda! Sarebbe la millesima che gli do!”

    “Ma potresti tentare, no?” gli sorrise Buffy “Per me? Sarei veramente orgogliosa di te se lo facessi”

    *****

    “William sono contento che sei venuto” sorrise Wesley “Su entra”

    “Questo è mio figlio, Thomas, lei è la mia ragazza Buffy” Spike notò come Buffy arrossì all’appellativo ‘mia ragazza’ e la strinse a se.

    “Sono felice di conoscerti, Buffy” Wesley le strinse la mano “E anche a te” accarezzò dolcemente la testa di Thomas “Sei bellissimo, lo sai?”

    Thomas gli si gettò tra le braccia, e Spike non ne era molto felice.

    “Spike! Thomas!” Michelle corse giù dalle scale e abbracciò Spike “Sei venuto! Sei venuto davvero!”

    “Certo che sono venuto, piccola” Spike le arruffò i capelli “E Thomas ha portato il costume”

    “Papà, posso portare il bambino a nuotare?” chiese Michelle sorridendo.

    “Certo, ma solo se c’è un adulto con te” Wesley guardò Spike e Buffy “Stavate progettando di andare a nuotare tutti e due?”

    “Vado io” disse Buffy prendendo la mano di Michelle “Puoi farmi vedere dove mi posso cambiare?”

    Wesley mise dolcemente Thomas tra le braccia di Buffy “Giù in quella sala, la seconda porta a destra. Michelle, intanto va a metterti il costume”

    Michelle si affrettò di sopra. Spike guardò Buffy e Thomas scomparire di sotto, e un sentimento di vertigini lo colse, era ora di parlare da solo con suo padre.

    “Vuoi qualcosa da bere?” domandò Wesley mentre faceva strada a Spike verso il suo studio “Ho whisky, vino o birra”

    Spike scosse la testa “Non bevo più da un po’. Avevo un problema con l’alcool quanto è morta Cecily, adesso ho smesso”

    “Bene” suo padre prese posto e fece segno Spike “Quindi…come hai conosciuto Buffy?”

    “Willow l’ha assunta come babysitter, dopo che Cecily è morta”

    “Ho sentito che Willow si è trasferita. Si è trovato un bel ragazzo?”

    Spike sbuffò ridacchiando “Non hai prestato molto attenzione. Willow è gay”

    Gli occhi di Wesley si allargarono leggermente “Ah. Bene”

    “E come ti sei ritrovato a sposare Harmony?”

    “Ci siamo incontrati circa due anni fa. Un mio collega si è occupato del suo divorzio, ci siamo incontrati ad un festa di beneficienza. E’ molto dolce…come Michelle” un sorriso gli si accese in faccia “E solo tre mesi fa abbiamo avuto una bambina, Tess”

    “E’ molto bello” disse goffamente Spike, rimettendosi comodo sulla sedia.

    “E tu perché non scrivi più?”

    Spike sospirò pesantemente “Ho smesso dopo che Cecily è morta. Avevo bisogno di star dietro a Teddy”

    Dopo di quello rimasero in silenzio per molti minuti, Spike era pronto ad alzarsi, quando Wesley improvvisamente disse.

    “Non c’è giorno che non mi pento per quello che ho fatto”

    “Si, ci giurerei” roteò gli occhi Spike.

    “Devi capire che per me era dura. Io amavo davvero tanto tua madre, ma avevo solo 17 anni. Avevo un’intera vita davanti a me, e non avevo progettato di diventare padre a quell’età. La mia carriera mi stava aspettavano. Mio padre mi odiava, mi ha costretto a lasciare i miei ragazzi”

    “Mi dici perché dovrei crederti?” ringhiò lui “Ogni volta che dovevi venire a vedermi, ti inventavi ogni stupida scusa per non venire. ‘Ho avuto un imprevisto di lavoro’ o ‘Il mio capo mi ha dato un importante compito. Però quando la mamma è rimasta incinta, sei tu quello che le ha spezzato il cuore, te ne sei andato senza preoccuparti minimamente di noi!”

    Wesley si zittì, con la colpa negli occhi “Hai ragione”

    “Wesley amore, dove sei?” una donna entrò nella stanza e sorrise a Spike “Tu devi essere William”

    Spike aggrottò le sopracciglia “Si. E lei è?”

    “Harmony. In teoria sono tua madre” ghignò lei “Sono felice di conoscerti”

    Spike si girò a guardare suo padre “E’ più giovane di me!”

    “Ho 28 anni” disse Harmony confusa, guardando padre e figlio “C’è qualcosa che non va?”

    Wesley sospirò “William -”

    “Me ne vado” Spike si alzò in piedi uscendo.

    ****

    “Dov’è Spike?” chiese Buffy quando lei e Thomas tornarono di sopra.

    Wesley si grattò la testa, mormorando goffamente “E’ andato via”

    “Papà?” disse leggermente Thomas, stando con la testa sulla spalla di Buffy.

    “Potresti dargli questo per me? Per favore?” Wesley gli passò una fotografia “Credo che possa fargli piacere”

    Buffy guardò la fotografia e sorrise “Sicuro. Mi dispiace…lui è molto testardo”

    “Lo so. So perché non vuole avere niente a che fare con me, ma ho bisogno di provarci”

    “Capisco” Buffy gli sorrise “Ora io e Teddy andiamo”

    ****

    “Perchè te ne sei andato?” Buffy aggrottò le sopracciglia con sguardo di disapprovazione “Tuo padre era molto sconvolto”

    Spike uscì dalla doccia, avvolgendosi un asciugamano in vita “Sconvolto? E io sono stato sconvolto nei 23 anni passati”

    “Smettila di fare il bambino” Buffy prese un altro asciugamano cominciando ad asciugarlo “Io voglio vederlo di nuovo una volta o l’altra”

    “No”

    “Si!”

    “No!”

    “Si!” ringhiò Buffy “Sembra un brav’uomo”

    Poi gli passò una fotografia e Spike la fissò. Buffy vide la sua espressione di dolore “Spike…stai bene?”

    “Sto bene. Ho solo bisogno di stare un po’ da solo” scomparve nella loro camera da letto e chiuse la porta. Gettò uno sguardo alla fotografia mentre iniziava a piangere. Era stata scattata al suo sesto compleanno, era al parco con suo padre e costruivano un castello nella sabbia.

    Wesley stava portando una maglietta con scritto ‘Io amerò per sempre mio figlio,’ e Spike ne portava una con scritto ‘Io amerò per sempre mio padre.’



    Capitolo 20 - Agreements [Accordi]

    Spike ritornò a vedere suo padre il mattino successivo- e non perché era stato costretto da Buffy. La notte prima non aveva dormito- principalmente perché Buffy non era stata tra le sue braccia. Era andata a dormire nella sua vecchia stanza, dopo che lui le aveva chiesto di non immischiarsi.

    L’altra cosa che gli aveva impedito di dormire, era l’ira che lo riempiva. Non aveva mai sentito così tanta rabbia prima dall’ora- perché doveva sentirsi così arrabbiato con suo padre? Perché doveva sentirsi in colpa quando non aveva fatto niente? Lui era stato quello abbandonato. Erano passati ventitre anni, e Spike non aveva ancora mandato giù il boccone.

    Quindi perché improvvisamente voleva far parte della sua vita? E soprattutto perché questo apparentemente ‘estraneo’ era suo padre? Però senza di lui, non sarebbe mai nato.

    Spike suonò il campanello, ponendo fine a tutti i pensieri confusi chi gli aleggiavano in testa. E aspettò che qualcuno gli rispondesse. Finalmente la porta si aprì e c’era Wesley sulla soglia, subito gli sorrise “William”

    “Ascolta…non starò qui molto. Anche perché ti odio in molti modi, ma non posso annullare il fatto che tu sia mio padre. Non posso aspettarmi che tu scompaia, perché sei qui. Ti voglio parte della mia vita…ma non ora..” prese un respiro profondo “ Dammi del tempo. E’ già abbastanza dura per me, aver perso due persone che amavo…ma forse è questo che mi fa capire l’importanza di perdonarti. Sei la mia famiglia, ma ho bisogno di un po’ di tempo”

    Il sorriso di Wesley continuò a crescere “Hai ragione, ci vuole tempo”

    “Voglio che mio figlio abbia un nonno…ma non ora. Non ho ancora smesso di essere arrabbiato con te” Spike si girò per andarsene, quando Wesley lo richiamò .

    “Porto sempre una nostra fotografia nel portafoglio, da quando me ne sono andato” mormorò “Sei sempre stata la cosa più importante per me”

    Spike accennò col capo, mentre sorrideva dolcemente, poi si voltò andandosene.

    ****

    Spike scosse Buffy per svegliarla “Principessa? Svegliati”

    “Va via” Buffy seppellì la testa nel cuscino, per non fargli vedere che stava piangendo.

    “Piccola, so che sei arrabbiata…capisco” Spike le allontanò i capelli e la baciò sul collo “Sono andato da lui”

    “Non mi interessa” finalmente lei lo guardò “Sono stata sola tutta la notte”

    “Anch’io” lui la tirò su, sorridendo vedendo che era nuda “Mi dispiace tanto”

    “Beh…quella non è la sola ragione per cui sono sconvolta” disse Buffy mordendosi il labbro inferiore “E’ successa un’altra cosa”

    “Cosa gattina?” chiese Spike mordendole il collo.

    “Beh, l’altro giorno, quando io e Thomas siamo rimasti da soli…” Buffy deglutì il nodo alla gola, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime “Lui mi ha chiamato, mamma”

    “Oh cristo” gemette Spike seppellendo la testa nel collo di Buffy.

    “Mi dispiace tanto! Non volevo che lo dicesse” mormorò lei cominciando a piangere “Non sono sua madre…mi sento così male”

    “Piccola, non piangere” Spike le asciugò le lacrime e la baciò dolcemente “Non è colpa tua. E’ colpa mia”

    Buffy lo guardò interrogativamente “Colpa tua?”

    “Gli ho detto io di chiamarti così” disse timidamente Spike “Gli stavo insegnando le parole con le fotografie…e gli ho detto di chiamarti così”

    “Ma io non sono sua madre” disse Buffy con tono abbattuto.

    “Non tecnicamente” rispose leggermente Spike “Ma sarai l’unica che conoscerà”

    Buffy sorrise “Davvero?”

    “Si davvero. Non ti farò andare via”

    Buffy si piegò verso di lui e lo baciò appassionatamente “Ti amo”

    “Ti amo anch’io, principessa” disse Spike, baciandole dolcemente il collo. L’afferrò per le anche, alzandola sulla sua erezione fasciata dai jeans, e le sorrise, mentre lei si lamentava di piacere “Ti piace?”

    “Toccami- oh dio si. Mi piace” ansimò Buffy mentre si aggrappava alle sue spalle “Di più…”

    Spike iniziò a baciarle il petto, fino ad arrivare ai suoi seni. Gli prese un capezzolo in bocca, e succhiò forte. Fece scivolare un dito dentro di lei, finché Buffy iniziò a sgroppare sopra di lui, implorandolo di avere di più. Spike si tirò giù i pantaloni e l’alzò dolcemente e poi l’impalò sulla sua erezione. Buffy ansimò e iniziò a cavalcarlo, piantando le unghie nelle sue spalle. Spike catturò di nuovo uno dei suoi capezzoli e succhiò, sentendola frignare. Poi si inarcò, gettando la testa all’indietro venendo. Spike spinse in su e venne con lei.

    “Dannatamente perfetto” bisbigliò Spike baciandole il collo.

    “Dio si” lo baciò leggermente lei “Ti amo, Spikeykins”

    “Spikeykins?” Spike scoppiò a ridere “Mi fai sembrare un gatto!”

    “Beh tu le fusa quando dormi le fai!” disse Buffy ridendo, lui iniziò a fare il solletico “Oh dio…”

    “Si?” disse lui sfacciato.

    “…io ti amo” finì Buffy baciandolo “Ti amo davvero”

    “Lo so…‘mamma” ridacchiò Spike “Perché non andiamo a controllare il nostro ragazzo?”



    Capitolo 21- Please God [Per favore Dio]

    “Ciao Spike!” gli sorrise Michelle “Sai una cosa?”

    “Cosa piccola?” Spike si inginocchiò per guardarla negli occhi. Notò che Wesley era rimasto al cancello ed aggrottò le sopracciglia.

    “Dovevo fare una festa di compleanno stasera. Con tutti i miei amici…ma mi sono ammalata” Michelle mise il muso “Ho preso un po’ di freddo, e papà mi ha detto che non devo rischiare di ammalare gli altri bambini. Ma mi ha detto che posso invitare te, Buffy e Thomas”

    “Mi piacerebbe tanto venire, tesoro” le sorrise Spike “Quando?

    “E’ tutto qui” Michelle gli passò un pezzo di carta - su un lato c’era una foto di lei e Thomas e sull’altra i dettagli della festa “Porterai anche Thomas?”

    “Certo, zuccherino” sorrise Spike “Ora vai, tuo padre aspetta”

    “E’ anche tuo padre?” domandò la bambina curiosa “Mi ha detto così”

    Spike lanciò uno sguardo a Wesley e sorrise “Si è anche mio padre”

    “Quindi sei mio fratello?” Michelle lo abbracciò stretto “Wow”

    Spike le arruffò i capelli “Si, ti vedrò stasera”

    “Porti ora Thomas?” chiese implorante.

    “Mi spiace piccola, ma sta risposando. Ha avuto una notte agitata. Ma verrà con me stasera, okay?”

    Michelle gli sorrise “Okay…grande fratello”

    Spike ridacchiò “Già”

    Lui guardò la bambina correre verso Wesley e gli sorrise, gettando uno sguardo all’invito. Doveva trovarle una cornice - l’avrebbe messa nella stanza di Thomas.

    ****

    “Non sono tutte le stesse?” chiese Spike, confuso mentre lui e Buffy giravano per i corridoi “C’è ne una che porta una macchina, l’altra identica che giuda un motorino”

    Buffy roteò gli occhi “Per una bambina, non sono tutte uguali. Sono delle migliori amiche”

    “Che ne dici di questa?” Spike ne prese una a casa.

    Buffy scosse la testa “Dio no. C’è ne bisogno di una speciale”

    Lei gli prese una mano, portandola verso un altro reparto “Ma queste costano tantissimo!”

    “Ma sono davvero speciali” rispose Buffy, baciandolo dolcemente “Non vuoi che tua sorella abbia qualcosa di speciale?”

    "Bene. Cosa ne pensi di questa birthstone ? " Spike li guardò. "Penso che Mishi sia - "

    "Mishi? " ripetè Buffy con un sorriso divertito sul viso.

    "Ehi, posso darle un soprannome! " Spike aggrottò le sopraciglia. "Dovrebbe essere del leone, giusto? "

    ****

    “Ehy, tesoro!” Spike prese Michelle tra le braccia abbracciandola “Buon compleanno”

    “E’ domani…ma grazie” Michelle sorrise a Buffy, mentre Spike la rimetteva giù “Posso tenere Thomas?”

    “Certo” Buffy mise dolcemente il bambino tra le braccia di Michelle “Si è messo un vestito speciale per te”

    “Mi piace è bellissimo” disse Michelle, giocando con i riccioli del bambino. “Hanno detto mamma e papà che possiamo aprire i regali adesso!”

    Lei trascinò Spike e Buffy giù per il corridoio. Wesley si alzò in piedi per salutare Spike “Ehy, grazie di essere venuto”

    “Si” Spike si sedette vicino a Michelle, e prese Thomas da lei “Vuoi aprire ora il tuo regalo?”

    Lei accennò col capo felice, e Spike gli passò il regalo incartato “E’ di colore rosa, il mio preferito!”

    “Ci scommettevamo” disse Buffy con un sorriso, accettando la bibita che le passava Harmony.

    “WOW!” gridò Michelle e si tirò al petto la Barbie “Ne ho sempre desiderata una! Le barbie sono le mie preferite! Mamma, posso portare giù le altre bambole per fargliele vedere?”

    “Certo, piccola” guardarono Michelle correre fuori dalla stanza. Harmony sorrise a Spike “Lei ama le Barbies”

    Lui sorrise forzatamente “Non piacciono a tutte le bambine?”

    “Ne avevo molte anch’io” disse Buffy sorridendo “Potrei portargliene alcune”

    “Sarebbe carino” rispose Wesley, sorridendo a Buffy e Spike “Uhm…posso tenere Thomas?”

    Spike si alzò e coccolò il bambino per un momento “Thomas, di ciao al nonno”

    Wesley sorrise a Spike “Grazie” cullò il bambino nelle sue braccia.

    “Guarda” disse Michelle rientrando nella stanza, con le braccia cariche di bambole “Questa è Barbie Hawainn, questa è Barbie babysitter…”

    “Sono bellissime” disse Buffy, guardando le bambole, mentre Michelle gliele passava “Porterò alcune delle miei così giochiamo, huh?”

    “Grazie!” sorrise Michelle “Che cos’hai?”

    “Una supermodella, una dottoressa e una ballerina” Buffy prese una Barbie di Michelle e sorrise “E’ molto bella”

    “E’ la mia preferita” Michelle ne raccolse un’altra “E anche questa”

    Buffy guardò Spike e gli sorrise dolcemente.

    “Piccola? Vuoi un po’ di torta?” chiese Harmony.

    Michelle saltò su sorridendo “Mi hanno fatto una torta con una principessa!”

    Spike gli sorrise affettuosamente “Una bella torta con le principesse per una bella principessa”

    ****

    “E’ stato divertente” disse sbadigliando Buffy, mentre appendeva il cappotto in anticamera. Non poteva aspettare di andare a letto- la torta le era rimasta sullo stomaco.

    Spike la baciò leggermente “Michelle è bella, non è vero?”

    “Si, è vero” fu d’accordo Buffy, tremando.

    “Amore? Stai bene?” Spike aggrottò le sopracciglia “Stai tremando?”

    Prima che lei potesse dire un’altra parola, lei corse in cucina e rigettò. Sentì un gemito di Spike e cominciò a piangere “Mi dispiace”

    “No, va tutto bene” Spike la prese tra le braccia a la portò di sopra “Hai fatto tutto?”

    Buffy accennò col capo, ancora con le lacrime “Mi sento così male”

    “No, principessa. O hai mangiato troppo, o hai preso i germi di Michelle. Vieni, togliamoci il vestito” la prese in bracciò e la portò di sopra “Ti metterai qualcosa di caldo sotto la testa e starai meglio. Io starò nella mia vecchia stanza o sul divano. Non vuoi che mi ammali anch’io, no?”

    Buffy tirò sul col naso, accoccolandosi sui cuscini. Spike le baciò leggermente la guancia. “Notte, principessa. Sono sciuro che domani mattina starai meglio”

    Ma quello era il secondo giorni di fila, che si sentiva male…non era per Michelle o per la torta.

    Buffy singhiozzò “Non posso essere incinta. Per favore, Dio, fa che non sia incinta”



    Capitolo 22- confessions [Confessioni]

    “Bene signorina Summers, lei è incinta. Congratulazioni” le sorrise il dottore, non sapendo che Buffy era in iperventilazione.

    “Non posso!” disse lei “Non può essere!”

    “Lei e il suo partner usate protezioni?” le sorrise.

    “Prendo la pillola”

    “Beh ma lei sa che non è sempre-”

    “Lei sa che questa è una catastrofe?” gridò lei “Non posso essere incinta”

    “Mi dispiace ma lo è” rispose dolcemente il dottore “Da sette settimane”

    “No!” gridò Buffy “Legga meglio i risultati. Non sono incinta!”

    Il dottore stava per perdere la pazienza “Sto leggendo i risultati e loro mi dicono che lo è. Se è un problema, verrà un'altra volta e discuteremo sulle sue scelte”

    “Okay” disse Buffy prendendo il cappotto e uscendo dall'ufficio. Tara la stava aspettando nella sala d'attesa con un sorriso comprensivo.

    “Allora, come è andata?”

    “Sono incinta” disse piano Buffy e si buttò tra le braccia dell'amica.

    ****
    Buffy camminò con difficoltà in cucina, e trovò Spike e Thomas seduti al tavolo mentre giocavano “Avanti, Teddy, di macchina”

    Thomas ignorò suo padre e gridò felice “Mamma!”

    “Com'è andato il pranzo con Tara, principessa?” chiese Spike attirandola a se per un bacio, ma si bloccò quando lei non rispose “C'è qualcosa che non va?”

    “No, nulla” borbottò lei tirandosi via “Come sta Teddy?”

    “Sta bene” Spike arruffò i cappelli del bambino “Tu stai bene?”

    “Sto bene” disse forzando un sorriso “Ho solo un po' di sonno”

    “Va bene” Spike la baciò leggermente e la guardò scomparire di sopra. C'era qualcosa che non andava, ma Thomas iniziò a reclamare attenzione, così decise di badare a lui.


    Buffy si lasciò andare sul letto e si tirò le coperte addosso, seppellì la faccia nel cuscino iniziando a piangere. Non sapeva come avrebbe reagito Spike a quella notizia. Non riuscì nemmeno ad avere il tempo di pensare, che Spike entrò nella stanza per parlare. Thomas si contorse tra le braccia di suo padre, gridando felice verso Buffy. Spike appoggiò Thomas a terra e sospirò.

    “Principessa cosa non va?”

    Buffy si costrinse a smettere di piangere e gli sorride dolcemente, prendendo Thomas tra le braccia “Nulla”

    Spike roteò gli occhi “Si, okay. Allora perché stai singhiozzando come una bambina?”

    Parole sbagliate, Buffy scoppiò a piangere di nuovo, stringendo di più Thomas.

    “Principessa...dimmi cosa c'è che non va” mormorò Spike, scostatole i capelli dalla faccia “Tu e Tara avete litigato?”

    Buffy scosse la testa, passandogli di nuovo Thomas.

    “Ti senti ancora male?”

    Di nuovo lei rispose 'no'

    Spike sospirò, desiderando che lei non fosse così ostinata “Ho fatto qualcosa?”

    “Forse” mormorò lei.

    “Che ho fatto?” chiese Spike indignato e Buffy si sentì toccata.

    “Perché tu sei, Mr perfetto-che-non-fa-mai-nulla-di sbagliato? Non hai fatto niente!” disse arrabbiata.

    “Puoi dirmi che cosa ho fatto? Se me lo dici, posso anche aiutarti”

    “No, non puoi”

    “Non puoi saperlo”

    “So che non puoi”

    “Beh, se non me lo dici come diavolo posso aiutarti?!” ringhiò Spike.

    “Vai all'inferno, Spike” mormorò Buffy.

    Il dolore balenò negli occhi blu del suo uomo e Buffy si pentì di quello che aveva detto. Arrabbiato Spike le lascio Thomas e uscì sbattendo la porta.

    Buffy coccolò Thomas “Papà è arrabbiato con me, mi aiuterai?”

    “Papà” ripetè Thomas, tirandole i capelli.

    “OW!” gridò lei “Cattivo bambino”

    “Mamma?” Thomas le sorrise e si guadagnò un bacio da Buffy

    “Diventerò davvero mamma” disse leggermente Buffy “Dio, tuo padre mi ucciderà”

    ****

    “Spike?” Buffy entrò insieme a Thomas, vedendo Spike sbattere le cose in cucina “Che fai?”

    “Vattene” mormorò Spike e chiuse il frigorifero in malo modo, facendola rabbrividire.

    “Mi dispiace per prima, mi sono comportata da stronza” disse leggermente Buffy, mettendo Thomas nel seggiolone. Si avvicinò a Spike e gli avvolse le braccia intorno “Mi perdoni?”

    “Avresti potuto parlarmi al posto di attaccarmi in quel modo” disse arrabbiato Spike.

    “Ma se te lo dico...” mormorò lei appoggiando la testa sulla sua spalla “Non ti piacerà molto”

    “Provaci, gattina” disse Spike prendendole a coppa la faccia e baciandola dolcemente.

    Una scena del film 'Il matrimonio del mio migliore amico' le venne in mente. Se ami qualcuno, devi dirgli tutto. Altrimenti il momento passa e potresti pentirtene per sempre.

    “Principessa?” disse leggermente Spike “Cosa c'è?”

    “Sono incinta” disse immediatamente lei.

    Il silenzio che seguì dopo non la incoraggiò molto. Lui aprì la bocca ma non uscì nessuno sono. Quando finalmente parlò disse “Non prendevi la pillola?”

    “Non sempre funziona” disse con voce piccola Buffy. Poi andò a prendere Thomas e lo coccolò, seppellendo la testa nella sua spalla per piangere.

    “Ora perché piangi?” le domandò Spike. Lei alzò la testa e lo vide sorridere. Lui la prese tra le braccia, mentre i suoi occhi erano pieni di lacrime “Questa è la notizia più bela che sento da secoli!”



    Capitolo 23- forever…and ever… [Per sempre...e sempre...]

    "Principessa, non sono mai stato così felice" borbottò Spike baciandole la faccia.

    Buffy si tirò via per guardarlo "Sei felice?"

    "Certo, gattina" sorrise Spike baciandola di nuovo.

    "Stiamo insieme solo da cinque mesi, non è un pò presto?"

    Spike tornò serio "Non vuoi questo bambino?"

    "Beh...non lo so" Buffy si spostò Thomas sull'anca "Abbiamo Teddy...lui è un sacco impegnativo"

    "Molto più che impegnativo” disse Spike “Da quanto tempo lo sei, piccola?”

    “Sette settimane”

    Spike sorrise mettendole le mano sullo stomaco “Il nostro bambino è qui dentro”

    Anche Buffy sorrise “Si”

    “Io lo voglio Buffy” disse Spike guardandola “Voglio questo bambino più di ogni altra cosa. Ma...voglio che lo voglia anche tu”

    “Lo voglio anch'io...ma...” cominciò a piangere di nuovo “Vedo te e Thomas, e lo voglio davvero. Voglio quell'amore incondizionato che i genitori hanno per i loro bambini. Ma vedo anche quanto ancora tu stia male, quanto piangi e...il fatto che sei triste”

    “Ma tu non puoi farti condizio-”

    “Lo so” bisbigliò Buffy “Solo che...”

    “Solo che ci pensi” disse piano Spike, e detto quello se ne andò senza salutare.

    Buffy attirò verso di se Thomas “Sei abbastanza per me, piccolo. Perché tuo padre non riesce a capirlo?”

    ****

    “Ehy, possiamo parlare?” domandò Spike goffamente, sorridendo leggermente a suo padre.

    “Certamente” rispose Wesley, sorridendo facendo entrare suo figlio “Di che si tratta?”

    “Quando la mamma era incinta di me...” fece una pausa quando vide Michelle che correva verso di lui.

    “Spike!” gli si gettò sulle braccia “Hai portato Thomas?”

    “No, tesoro mi dispiace”

    “Quando verrà Buffy con le Barbie?” disse Michelle, sporgendo le labbra leggermente.

    “Presto lo prometto” disse Spike leggermente.

    ****

    Buffy continuò a sfogliare l'album di fotografie, con Thomas tra le braccia. C'erano milioni di fotografie di Thomas- al parco, in bagno, con Spike, con Cecily, con Willow o Emily, tutte in diversi momenti della sua vita.

    Thomas annoiato dalle fotografie, si contorse tra le sue braccia “Mamma?”

    “Sono una buona mamma?” gli domandò Buffy, passandogli una mano tra i capelli “Dio, hai bisogno di una lavata. Vuoi fare il bagno, Teddy?”

    “Bagno” fu d'accordo Thomas, e Buffy lo portò di sopra. Una volta nel bagno, lo mise nella vasca cominciando a lavarlo, Thomas iniziò a schizzare l'acqua colpendola in faccia. Buffy si asciugò e gli sorrise.

    “Sei così carino quando ti lavo” sorrise Buffy e gli mise lo shampoo. Il sapone gocciolò sugli occhi del bambino e lui iniziò ad urlare. Buffy mise giù la bottiglia e mormorò “Non piangere piccolo”

    Gli sciacquò la faccia e i capelli, prendendolo subito tra le braccia “Va tutto bene, Teddy. Non piangere”

    Quando smise di piangere, gli asciugò bene la faccia e lo portò in camera. Gli mise il pannolino e il pigiama pulito. “Va meglio?”

    “Mamma” ridacchiò Thomas.

    Buffy sorrise e gli prese una della mani, mettendosele sullo stomaco. “Lo senti? Qui c'è un altro bimbo”

    Thomas gli accarezzò lo stomaco ridendo. Buffy sorrise e gli baciò la fronte dolcemente.

    ****

    “Beh, ad ogni modo. Quando la mamma era incinta di me...mi voleva?”

    “Non all'iniziò” ridacchiò Wesley “Nessuno dei due, ad essere onesto. Voglio dire eravamo giovani, William. Ma poi lei ha cambiato idea e anch'io. Nessuno dei due poteva rinunciare a te”

    Spike alzò il sopracciglio “Ovvio. Sei il ritratto perfetto della lealtà famigliare”

    Wesley sospirò “Hai ragione, io-”

    “Stavo scherzando, papà” gli sorrise Spike “E' solo che...Buffy...lei...beh...lei...”

    “Lei cosa?”

    “E' incinta” disse piano Spike “E non vuole il bambino”

    Wesley fece una pausa pensando un momento “E tu?”

    “Io si! Mi piacerebbe averne un altro!” disse con un sospiro “Ma Buffy no...è il suo corpo, è sua la scelta”

    “Le hai detto che lo vuoi?”

    “Si”

    “E lei ti ha detto chiaramente che non lo vuole?”

    “Beh...” Spike sospirò di nuovo “Mi ha detto che non è pronta in un certo senso”

    ****

    Thomas non smetteva di piangere. Buffy gli stava dando da mangiare quando per sbaglio gli aveva colpito il labbro inferiore, che aveva iniziato a sanguinare.

    “Teddy, mi dispiace. Per favore, piccolo, non piangere!” lo pregò lei, mentre lui piangeva furiosamente “Avanti...chi è un bambino felice? Sorridi alla mamma”

    “Mamma” frignò Thomas “Mamma!”

    Buffy si alzò, coccolandolo tra le braccia “Avanti...”

    E come se un fulmine l'avesse colpita, Buffy sorrise con felicità “Teddy? Avanti Ted, guarda la mamma”

    Il bambino singhiozzò un'altra volta, prima di guardarla coi suoi bellissimi e splendidi occhi blu pieni di lacrime. Buffy lo baciò dolcemente sul naso, prima di mormorare.

    “Credo di essermi finalmente svegliata”

    ****

    Wesley accennò col capo, mordendosi il labbro inferiore “Ma è quello che vuoi? Mi ricordo ancora quando eri piccolo, non stavi zitto per ore, gridavi senza nessuna ragione- non stavi mettendo i denti, non eri ammalato, non avevi niente. Ma lo sai bene, sei davvero pesante quanto ti ci metti!”

    Spike ridacchiò “E questo discorso è per farmi capire cosa?”

    “Che quando smettevi, eri stupendo. Ci sorridevi dolcemente e tutto tornava al suo posto. Ti senti completo quando riuscito a confortare il tuo bambino”

    “Si lo so” rispose dolcemente il figlio “Mi succede sempre con Teddy, e fidati lui grida sempre senza motivo”

    “Quindi..cosa intendi fare con Buffy? Cosa farai se non vuole il bambino?”

    “Non la lascerò” rispose Spike “Anche se non vorrà tenerlo...non voglio che pensi che non la vorrò più”

    Wesley lo scortò alla porta e Spike vide che stava sorridendo. “Come mai sorridi?”

    “Niente è solo che..sei venuto da me per un consiglio” il sorriso dell'uomo divenne ancora più ampio “E mi hai chiamato 'papà'”

    “Beh non è quello che sei?” sorrise Spike, dandogli una pacca sulla schiena.

    “Quindi non mi odi più?” chiese il padre nervosamente.

    “Non più. Ci vediamo dopo...papà!”

    ****

    "My darling believe me, for me there is no one but you, say you love me too..." Buffy cantava allegra “Forever, and ever, you'll stay in my heart, and I'll love you, forever, and ever, we never will part, oh I love you! Together, forever, that's how it should be”

    Fece una pausa quando sentì la porta aprirsi. Spike sorrise dolcemente guardandola “Ti vedo più tranquilla”

    Prese posto affianco a lei “Come sta il mio omett- cosa diavolo gli è successo al labbro?”

    Buffy arrossì e guardò Spike colpevole “Per sbaglio gli sono finita con il cucchiaino sul labbro mentre gli davo da mangiare. Mi dispiace tanto”

    Spike prese in braccio il bambino e fece una smorfia quando vide le chiazze di sangue sulla maglietta di Thomas “Ora sta bene?”

    “Ha pianto un pò” mormorò Buffy, cercando di non dare a vedere che in realtà aveva pianto come un pazzo “Ma ora sta bene, non è vero piccolino mio?”

    “Mamma!” rise Thomas, sporgendo le braccia cercando l'abbraccio di Buffy. Lei lo prese nuovamente, stringendolo forte.

    Sorrise debolmente a Spike “Voglio tenere la piccola Emily”

    “Cosa?” chiese Spike, aggrottando le sopracciglia.

    “Il bambino. Se è una femmina… o meglio vorrei che fosse una femmina, ho pensato che potessimo chiamarla Emily. Beh non per forza così..ho sempre desiderato chiamare mia figlia Joanna”

    "Joanna Emily Hartley." disse Spike con un sorriso “Mi piace come suona. Aspetta..hai deciso di tenerlo?”

    “Mhm” accennò col capo e le uscì un grido quando lui la strinse forte, baciandola appassionatamente.

    “Grazie, principessa” borbottò lui contro il suo collo.

    “Dove sei stato?” chiese Buffy, arruffandogli i capelli “Non mi piaci quando sei tutto liscio. Mi piaci scombinato e sexy”

    “Sono andato da mio padre” rispose Spike “E poi ho fatto un giro per negozi”

    “E hai comprato qualcosa di carino?” chiese Buffy, osservando le borse che aveva appoggiato a terra.

    Spike ghignò e le diede un bellissimo fiore e poi si rivolse al figlio “Questo è per te ometto” disse tirando fuori un pupazzo di Baby Pooh “Ho pensato che ti sarebbe piaciuto”

    Thomas afferrò il giocattolo e iniziò a stritolarlo. Spike aggrottò le sopracciglia e ridacchiò “Di sicuro ti terrò lontano da Joanna”

    “Che altro c'è?” chiese Buffy, curiosa di sapere che altro aveva nelle borse.

    “Beh, ho preso dei vestiti nuovi. Nulla di speciale..ma lui sta diventato grosso e ha bisogno di roba nuova.”

    “Non sta diventando grosso!” lo sgridò dandogli una botta sul braccio “Sta solo crescendo”

    “Lo so, e sta crescendo anche bene” rispose Spike sorridendo al bambino.

    “Papà!”rispose Thomas lanciandogli il giocattolo.

    Spike scavò di nuovo nella borsa, tirando fuori qualcos'altro “Questo è per te, principessa”

    Buffy prese una piccola borsa dorata, e ne estrasse una piccola scatola di velluto. La lasciò cadere di colpo, mentre le mancava il respiro “Cosa..?”

    “Aprila gattina” rispose Spike, rimettendogliela fra le mani. Buffy l'aprì lentamente per poi gridare felicemente.

    Un anello di fidanzamento, con uno splendido diamante nel mezzo, brillava così tanto che per poco non l'accecò.

    “Mi hanno ricordato i tuoi occhi che brillano, ogni volta che sorridi”

    Gli occhi di Buffy si riempirono di lacrime, mentre appoggiava a terra Thomas prima di buttarsi fra le braccia di Spike “Si, si, si, si, SI!”

    Spaventato dal rumore, Thomas li fissò con gli occhi confusi “Mamma? Papà?”

    “Si” concordò Spike, prendendolo fra le braccia “Mamma, papà, Ted e la piccola Jo..”

    Buffy accennò col capo e gli sorrise, mentre piangeva di felicità.

    “Non piangere” le disse, asciugandogliele via. La baciò dolcemente, stando attento a non schiacciare Thomas “Voglio vederti sorridere per tutta la vita..vivremo felici e contenti, non è vero Teddy?”

    Thomas gridò agitandosi, mentre i suoi genitori si baciavano felici.

    Forever, and ever, you'll stay in my heart, and I'll love you
    (Per sempre, e sempre, resterai nel mio cuore, e ti amerò)
    Forever, and ever, we never will part, oh I love you
    (Per sempre, e sempre, non ci divideremo mai, oh io ti amo)
    Together, forever, that's how it should be
    (Insieme, per sempre, come dovrebbe essere)
    To live without you
    (Vivere senza te)
    Would only mean heartbreak for me...
    (Intenderebbe solo sofferenza per me…)



    FINE!

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