Vengeance

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  1. NightLady
     
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    DISCLAIMER: I personaggi di Buffy (purtroppo) non mi appartengono ma sono di proprietà della ME e della Fox Studios. Il fatto che li “usi” nei miei racconti è solo una conseguenza dell’ammirazione che provo per quella che considero la serie televisiva più originale e ben fatta della storia della televisione. Scrivo per divertimento e non certamente a scopo di lucro.

    Trama: Un nuovo arrivo al Sunnydale Weekly Post sconvolge la vita tranquilla di Buffy Summers. E' odio immediato tra la ragazza e Spike Pratt. L'uomo sembra intenzionato a renderle la vita un inferno ma lei non è certo tipo da subire impunemente. Quello che non sa è che Spike cova un vecchio rancore...

    Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike

    Generi: Erotico, Sentimentale, Dark

    Rating: Rosso

    Avvertimenti: AU, Lemon, Non per stomaci delicati

    N/A: VM18 - Spuffy - Rating rosso per linguaggio e argomenti da adulti





    Mai entrare senza bussare







    Lo odiava!

    In piedi nel bel mezzo del suo ufficio, Buffy Summers guardava con astio la bozza del quotidiano che Willow le aveva lasciato sulla scrivania prima di andare via. Gli occhi verdi brillavano di furia mentre scorreva velocemente il testo che occupava buona parte della prima pagina per poi fissarsi intensamente sulla firma in calce. Ancora una volta quel bastardo di Spike l’aveva fregata, soffiandole l’articolo di apertura. Da quando era venuto a lavorare al Sunnydale Weekly Post, quell’uomo non aveva fatto altro che metterle i bastoni tra le ruote, ma questa volta non gliel’avrebbe fatta passare liscia! Si disse, accartocciando il foglio tra le dita curate. Era tardi per rimediare: alle dieci di sera, il giornale era già pronto per andare in stampa, ma ciò non le avrebbe certo impedito di prendere per il collo quel verme ossigenato! Prima però doveva chiarire quella faccenda con il direttore responsabile, nonché suo fidanzato ufficiale.

    Era la terza volta, nel giro di due mesi, che Riley Finn relegava arbitrariamente il suo articolo allo spazio di fondo e Buffy iniziava a sentirsi offesa, professionalmente e personalmente. Non aveva alcuna intenzione di far pesare il proprio ruolo di compagna ma in qualità di direttore di redazione aveva il sacrosanto diritto di partecipare alle decisioni. Inoltre, il fatto di essere notoriamente la migliore giornalista di quel posto era un punto non trascurabile. Negli ultimi due anni, l’articolo di testa era sempre stato firmato da lei e Buffy A. Summer avrebbe visto l’edificio crollare prima di cedere il passo a quell’ignobile essere che rispondeva al nome di Spike Pratt!



    Il giornale ormai abbandonato nel cestino della carta straccia, marciò fuori dalla stanza con aria determinata, fermandosi giusto un istante davanti allo specchio per ravviare i lunghi capelli biondi. Arrivata alla reception, vide Clem che sonnecchiava come suo solito.

    “Finn è già andato via?” gli chiese, brusca. L’uomo sobbalzò con un’espressione colpevole sul viso pacifico.

    “Uhm! Sì, da un’oretta ormai.”

    Buffy si morse nervosamente l’interno della guancia, immaginando il fidanzato nel loro lussuoso appartamento che l’aspettava, senza alcun pensiero al mondo. Quel pensiero la fece infuriare ancora di più. Accidenti! Aveva assolutamente bisogno di sfogare la sua rabbia e invece doveva rimandare al giorno successivo, a causa di quello stupido accordo che proibiva le discussioni d’affari quando erano fuori dall’ufficio. La regola era: tenere separate le questioni lavorative da quelle personali. Più facile a dirsi che a farsi! La ragazza imprecò mentalmente al pensiero di rientrare a casa e dover fingere che tutto fosse a posto. No, si disse, doveva sfogare in qualche modo!

    Stava per chiedere a Clem se anche Pratt fosse andato via, quando lo sguardo le cadde aldilà dell’enorme vetrata che separava la hall dal parcheggio. Nell’ampio spiazzale quasi deserto spiccava la vecchia De Soto nera del collega tanto odiato.

    Il verme è ancora qui! Gli occhi verdi di Buffy ebbero un lampo pericoloso che fece andare il cuore del povero Clem a mille, e il portiere tirò un profondo sospiro di sollievo nel vederla fare silenziosamente dietrofront.



    Buffy attraversò nuovamente il corridoio che conduceva agli uffici. Quando arrivò alla porta del collega, a pochi metri dal proprio, non si curò di bussare ed entrò, spedita, nel locale buio e fumoso che neanche le luci provenienti dall’esterno riuscivano a rischiarare. L’atmosfera da bettola le fece storcere il naso come di consueto. Perché quell’essere disgustoso si ostinasse a tenere le finestre chiuse e oscurate, non lo avrebbe mai capito!

    “’Cazzo vuoi, Summers?” una voce, roca e leggermente affannata, attirò la sua attenzione verso la scrivania. Buffy strinse gli occhi per distinguere meglio la sagoma dell’uomo che vi era seduto dietro e allungò la mano verso l’interruttore.

    “Non ti conviene.” l’avvisò Spike Pratt, con lo stesso tono basso. Poi gemette.

    Buffy aggrottò la fronte, perplessa. Stava per accendere la luce, fregandosene di quello che le aveva detto lui quando sentì un tonfo, seguito da un altro gemito, stavolta femminile, che sembrava provenire da sotto la scrivania.

    “Cosa..? Oh, mio Dio!” realizzando di colpo cosa stava accadendo in quella stanza, Buffy fece istintivamente un passo indietro e andò a sbattere contro lo stipite della porta.

    Spike sogghignò prima di esclamare in direzione dei suoi piedi: “Dannato inferno, non ti fermare! Cazzo, ci sono quasi!”

    E riprese a gemere.

    “Oh, mio Dio” sussurrò di nuovo Buffy, sotto choc. Era come paralizzata, incapace di muoversi e persino di sbattere le palpebre.

    “SUMMERS! O ti unisci a noi o te ne vai a fare in culo fuo-ooOOHSÌ, baby! SI!” l’uomo lanciò un urlo roco che sembrò durare un’eternità, poi si abbandonò contro l’alto schienale della sedia di pelle.

    “Fantastico!” ansimò “Proprio quello di cui un uomo ha bisogno dopo una fottuta giornata di lavoro!”

    Pochi istanti dopo, una figura sbucò da sotto la scrivania e anche nella penombra della stanza, Buffy vi riconobbe Harmony, la bionda centralinista del Sunnydale Post.

    “Sono contenta di esserti stata utile, orsetto biondo.” miagolò la ragazza, pulendosi ostentatamente le labbra, poi si mosse ancheggiando verso la porta.

    Nel passare accanto a Buffy, che stava ancora immobile e a bocca aperta, le lanciò un’occhiata di trionfo. Buffy si riprese leggermente dal suo stupore e aggrottò la fronte, seguendola con lo sguardo. Che aveva da sentirsi trionfante quell’oca? Credeva forse di aver vinto una gara? Pensava che il suo comportamento fosse qualcosa di cui andare fieri? Stupida sgualdrina! Ah, ma se pensava di poter fare i porci comodi suoi durante le ore di la-

    “Sei ancora qui, Summers?”

    La ragazza sbatté le palpebre e si rese conto che Harmony era andata via, che la lampada sulla scrivania era stata accesa e che Spike Pratt era proprio davanti a lei, con i suoi capelli biondo platino, i suoi zigomi affilatissimi e gli occhi blu cobalto che la fissavano con assurda intensità.





    TBC



     
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  2. Redan
     
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    Mooolto interessante! Continua!
     
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1 replies since 5/5/2012, 15:23   520 views
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