La moralità dell'eroe

Buffy e Giles

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    Le Allegre Comari
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    OVVERO come l'assassinio di Ben, per mano di Giles in The Gift, riassuma in poche battute un lungo e serio dibattito morale. L'eroe deve o non deve sporcarsi le mani per proteggere il mondo?
    Angel, nella sua serie, è il simbolo del cosiddetto "anti-eroe", il moderno combattente del male che usa spesso mezzi discutibili e si macchia anche di crimini.
    Giles asserisce per per salvare il mondo, talvolta, è necessario utilizzare mezzi discutibili e scendere a compromessi, "fare ciò che gli altri non fanno" e, probabilmente, anche per salvare l'integrità morale della sua cacciatrice compie di persona l'omicidio di Ben.
    Buffy, invece, sacrifica se stessa, pur di non sacrificare la parte più innocente (Dawn) e non sporcarsi le mani.
    Voi cosa ne pensate?
    C'è un'evoluzione in questa contrapposizione morale?


    Sbizzarritevi pure. ù_ù
     
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  2. Baky86
     
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    Credo sia inutile sperare in una guerra senza vittime. Il punto è scegliere quali vittime evitare, e nella scelta di preservare la moralità di Buffy vedo poco senso pratico da parte di Whedon.
    Mi spiego: lei non uccide Ben. Glory sarebbe tornata e avrebbe ucciso ancora, ancora, ancora, furiosa e vendicativa. Cosa era giusto fare? Sacrificare innocenti per non sporcarsi le mani?
    Assurdo e illogico, la scelta di Giles era obbligata, capisco anche che non abbia voluto infierire su Buffy, che ha solo 20 anni e troppe responsabilità...ma se non ci fosse stato Giles? Buffy avrebbe dovuto uccidere Ben, senza se e senza ma, non si possono sacrificare degli innocenti per i propri scrupoli personali-ma del resto Buffy uccise Angel per salvare il mondo, quindi bisogna inquadrare il discorso nel tema della quinta stagione.
    Dawn è l'innocenza per antonomasia, in particolare di Buffy, e lei ha bisogno di salvarla ad ogni costo per trovare un senso alla sua vita. Non a caso, si sacrifica e muore: sembra quasi che la purezza eroica possa trovarsi solo nella morte, che libera dal peso del mondo e allo stesso tempo lo salva.

    Personalmente ritengo che ci si debba sporcare le mani quando si è in guerra, non dico di fare le peggiori porcate, ma di guardare al fine ultimo cercando di limitare i danni. Non c'è spazio per i moralismi fini a se stessi in certi casi. Non a caso, Angel è l'eroe che si sporca le mani, conscio del male del mondo e della precarietà della lotta.
    Pur di salvare degli innocenti ha ucciso degli esseri umani, ma 'ciò che conta è quello che facciamo'.
    Mi sa che mi sono un po' persa in quest'ultima parte :D
     
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  3. katespuffy
     
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    CITAZIONE
    Dawn è l'innocenza per antonomasia, in particolare di Buffy, e lei ha bisogno di salvarla ad ogni costo per trovare un senso alla sua vita. Non a caso, si sacrifica e muore: sembra quasi che la purezza eroica possa trovarsi solo nella morte, che libera dal peso del mondo e allo stesso tempo lo salva.

    Concordo qui. Più che scelte o non scelte, Buffy ha trovato il suo dono, il senso della sua vita, nella morte.

    CITAZIONE
    Mi spiego: lei non uccide Ben. Glory sarebbe tornata e avrebbe ucciso ancora, ancora, ancora, furiosa e vendicativa.

    Buffy non ci ha pensato, Buffy da questo punto di vista è stata illogica. Salvare Dawn e chiudere il portale. Ma ha dato per scontato che il portale si potesse aprire solo quella volta, ha dato per scontato che, una volta tornata Glory, non si sarebbe vendicata su tutti per aver perso la sua occasione di usare la chiave. Buffy non si è sporcata le mani, ma qui in un certo senso, inconsapevolmente, se ne è quasi lavata.
    E con questo non intendo criticare il suo personaggio, o altro. Ma, effettivamente, come dice Baky, Whedon ha dimostrato tanti messaggi, ma poco senso pratico.
     
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2 replies since 26/1/2012, 18:35   46 views
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