Art

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  1. keiko89
     
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    Ehm.

    Non so davvero da che parte iniziare, magari dal dove inserire questo racconto (?). Credo che questa sia la sezione giusta ma prego le amministratrici di spostarla nel caso ritenessero più opportuna un'altra sezione.


    Non c'è pairing, né trama.


    I personaggi non mi appartengono, sono proprietà di Joss Whedon, della Showtime e di Kiki May e di chi ne detiene i diritti (marò quanta gente! =D)



    Questo racconto in realtà è nato come un omaggio, un grazie speciale per una storia che io amo follemente e che ho adottato come ottava stagione ufficiale, poi non so come si sia evoluto e cosa in realtà ne sia uscito. Spero solo non sia una schifezza! ^^'





    A Kiki May,Cristina.


    Alle emozioni che mi regala ogni volta.


    A quella meraviglia che sono le sue storie.










    - Art -



    Arricciò le labbra pensosa giocando distrattamente con una ciocca di capelli mentre ascoltava gli elogi del collega sull'ultima rivelazione artistica della Grande Mela; da molti definito il nuovo Andy Warhol il giovane Justin Taylor - ventitré anni e sorriso splendente - arrivato da Pittsburgh e approdato nella città che non dorme mai.

    Annotò ora e data su un post-it giallo fosforescente posato accanto al telefono e si congedò dall'interlocutore con un saluto formale. Preda di un improvviso colpo di sonno si stropicciò svogliatamente gli occhi e si diresse ciondolando sugli alti tacchi verso il comodo divano del loft.


    Stese le gambe magre, stiracchiandosi come un felino, e appoggiò il capo sui morbidi cuscini, profumavano di vaniglia e zucchero.

    Dalle grandi vetrate dell'appartamento penetravano gli ultimi raggi solari, l'oscurità iniziava ad avvolgere la città e si potevano già scorgere le prime luci colorate, a breve la New York notturna avrebbe preso vita.

    Aprì la scatola di cioccolatini posata sul tavolino lì accanto indugiando nella scelta, optò per un fondente ripieno di liquore. Ripensando alla conversazione appena conclusasi si lasciò sfuggire un sorrisetto sfrontato, il prossimo fine settimana al Musuem of Modern Art si sarebbe tenuta una mostra di pittura che rievocava i momenti salienti del telefim Buffy the Vampire Slayer. In molti la definivano come una sensazionale trovata pubblicitaria in concomitanza con l'uscita dell'ottava stagione a fumetti, lei la considerava più un ultimo tentativo per rilanciare un prodotto ormai scaduto.

    Doveva ammettere, però, che l'evento la incuriosiva. Amava l'arte, era il suo lavoro, e dalle notizie che aveva ricevuto questo fantomatico pittore era tendenzialmente un astrattista; dopo l'incidente e il parziale disuso della mano destra aveva ampliato i suoi orizzonti approdando ad una pittura che poteva definirsi colorista.

    Socchiuse gli occhi, il torpore cominciava ad avvolgerla in spire lente e letali. Si accoccolò meglio sul divano, coprendosi con la soffice coperta di lana bianca; si addormentò serena.




    ***




    Aggiustò con cura il vestito da cocktail, lungo fino al ginocchio, bianco e avorio e controllò lo chignon, come d'abitudine. Con noncuranza estrasse i due bracciali d'oro rosa dalla pochette e verificò che le decolté fossero perfettamente pulite.


    Odiava essere in disordine.


    A passi lenti e misurati si avviò verso l'entrata principale dove scorse un ammasso indistinto di persone e colori. Dopo qualche minuto d'attesa riuscì a varcare la soglia, ben attenta a non farsi notare percorse il piccolo corridoio che precedeva l'entrata della galleria: preferiva essere scambiata per una visitatrice occasionale così da poter svolgere in assoluta tranquillità il suo lavoro.

    Arrivata nella sala principale rimase stupefatta. Davanti a lei la prima delle opere del pittore.

    Buffy Summers nuda e fiera, le mani a coprire il ventre appena pronunciato, si stagliava dall'alto di un promontorio davanti all'osservatore. Nella parte bassa della tela schizzi di pittura rossa e nera, vortici blu notte inglobavano la città indistinta. Alle spalle della donna una luce bianca, accecante.

    La figura appena abbozzata, chiara, quasi eterea. Gli occhi, due piccoli lapislazzuli indomiti e fieri, catturavano l'attenzione dell'osservatore. Tutto in lei trasmetteva forza e potere. Si soffermò sul titolo del quadro, The Queen.

    Rimase qualche minuto a contemplare il dipinto per poi dirigersi verso le altre opere.

    Si susseguivano una serie di ritratti: Buffy diciottenne, Angel, Drusilla e Spike.

    Qualche metro più avanti la Scoobydoo gang e una decina di schizzi: Buffy e Giles in biblioteca, Buffy e il Maestro, Dawn intenta a leggere un libro, Darla davanti al camino, Drusilla e Miss Edith, Angelus e Spike a Central Park, Anya durante la rivoluzione russa, Xander vestito da carpentiere, Tara e Willow in un campo di margherite, Joyce in cucina davanti ad una tazza di cioccolata calda.


    Nella sala successiva erano stati collocati diversi quadri di grandi dimensioni, a rappresentare alcune delle scene salienti del telefilm.


    Seeing red. L'opera occupava mezza parete, la vernice rosso scuro grondava verso il basso in linee irregolari e indistinte confondendosi con il grigio fumo; schizzi neri e blu scuro inglobavano gli unici sprazzi di bianco e giallo chiaro risucchiando ogni possibile angolo di luce. In alto svettava la frase: Ti farò stare meglio.


    Afferrò un calice di vino rosso e ne bevve un lungo sorso, turbata dall'opera.

    Sul lato destro della sala altre due tele.


    Once more with feeling. Turbini di mille colori si intrecciavano rincorrendosi lungo il quadro, al centro comparivano due figure abbozzate. Lei verde e bianca, lui blu e nero. Le mani intrecciate all'altezza del cuore, si compenetravano.


    Afterlife. Inginocchiata davanti a uno specchio compariva una figura di donna, gli occhi vitrei, spenti, il braccio teso verso la realtà illuminata dall'altro lato. Alle sue spalle una figura dai toni cupi la sovrastava, pareva volesse schiacciarla. Una scia blu notte la avvolgeva dolcemente.


    Si diresse verso l'ultimo spazio della mostra dove erano state collocate le anticipazioni dell'ottava stagione. La sala era in penombra, pentagonale, al centro era stata posta una statua emblematica, un drago e un arciere.


    Due opere attirarono la sua attenzione.


    Nella prima, due ragazzi accoccolati su di un grande letto a baldacchino. Il più giovane, steso languidamente sul materasso con il capo dell'altro appoggiato all'altezza del cuore, era intento a giocherellare con i capelli dell'amante. Le ciocche rossicce risaltavano tra le dita nivee del biondo. A terra una coppa di vino rosso e un vecchio atlante.


    Il dipinto emanava una sorta di misticismo e oscurità, predominavano i toni del rosso e del nero, dell'oro screziato e del viola antico.


    Nell'altra tela due figure nude, sedute su un alto scranno d'oro massiccio, mimavano l'atto sessuale. Lei, di spalle all'osservatore, appariva forte e coraggiosa, i lunghi capelli neri a coprirle parzialmente il seno, sulle morbide labbra un sorriso irriverente. Lui le cingeva i fianchi, il viso nascosto nell'incavo del suo collo, le mani intrecciate.



    Rimase alcuni secondi immobile davanti ai due dipinti, in balia delle emozioni che le suscitavano. Terminò il vino e si avviò a passo spedito verso l'uscita.



    Quel Taylor era un fottutissimo genio.

    Prima di far ritorno al loft si fermò in edicola, decise di ordinare l'ottava stagione di Buffy the Vampire Slayer.

    Fine.



    Edited by keiko89 - 20/12/2011, 21:11
     
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    NUOCARAMACOSAFAI?!? *CCC*
    Sono distrutta dall'influenza, quindi perdona se il commento non avrà assolutamente senso.
    Anzitutto grazie. Eh. Perché quella gente io la conosco e sono contenta che sia entrata anche nel tuo cuore. E poi niente, wow!
    Lo sai che amo i colori e la pittura, sono omaggi magnifici alla bellezza!
    Adesso vorrei sentire l'opinione di Brian.
    Sui prodotti artistici, chiaramente. *w*
     
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  3. keiko89
     
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    Sono davvero contenta che ti sia piaciuta, ero molto indecisa sul postare perché mi sembrava un'emerita cagata!


    Brian. Brian. ♥
    Credo che sia troppo impegnato ad ammirare il culetto sodo di Sunshine per soffermarsi sui quadri :lol: ma sicuramente apprezza particolarmente il penultimo, lo ispira! :B):
     
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    Oh Briaaaaaann *ç*
    Quell'uomo mi ammazza tantissimo, sappilo.
    Il piccolo fun fact about me è che non apprezzo molto Justin ù_ù Ma cose mie random, casomai ne parliamo nel topic di QaF *C*
     
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3 replies since 20/12/2011, 20:57   102 views
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