The Long Way Home

di keiko89 e cadma91

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  1. katespuffy
     
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    Presentata in occasione del couplescontest e vincitrice del contest! :wub: *C*

    Pairing: Buffy/Spike
    Rating: per tutti
    Warning: angst
    Timeline: collocabile agli inizi della settima stagione, prima di “Conversations with Dead People”
    Summary: Buffy decide di concedersi una serata libera ma a Sunnydale nulla va come previsto.

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    Buffy stava preparando la cena.
    Ascoltava il silenzio della sua casa.
    Aveva finalmente una serata libera: Willow doveva studiare per controllare meglio la magia e sarebbe rimasta in biblioteca fino a tarda notte, Xander era assorbito dal suo lavoro di carpentiere e Dawn doveva andare a dormire da un’amica.
    Naturalmente si era assicurata che stavolta fosse vero.
    Il programma per la serata era semplice: cena a base di schifezze, un vecchio film, un bel bagno caldo e poi a letto.
    Dopotutto salvava il mondo tutte le notti... Poteva concedersi un po' di relax.
    Guardò il panino davanti a lei e sorrise, prendendolo fra le mani e sporcandosi di salsa.
    Mangiò con gusto le patatine a lato del piatto intingendole nel ketchup.
    A cena finita prese tra le mani le stoviglie e cominciò a lavarle lentamente, imponendosi, almeno per una volta, di non fare le cose come se un demone la inseguisse.
    Mentre strofinava non poteva non pensare.
    Non riusciva a capacitarsi di quante responsabilità le fossero cadute addosso negli ultimi anni.
    Una di queste era Dawn.
    Così fragile, facile da influenzare, così incredibilmente complicata.
    Incredibilmente, estremamente complicata.
    Non aveva fatto un buon lavoro con lei: era stata assente e arrogante.
    Era stata assente con tutti a dire il vero.
    Forse, se le fosse stata più vicina, avrebbe potuto aiutare Willow.
    Se si fosse concentrata su quei tre dannati secchioni, forse Tara non sarebbe morta.
    Invece tutto era andato storto.
    Xander era scappato dal matrimonio.
    Dawn aveva rubato.
    Willow era diventata la sua peggiore nemica e aveva cercato di ucciderla.

    E Spike che l'aveva tradita, l'aveva abbandonata, lasciata nel peggiore dei modi, mentre lei...

    Il piatto che aveva in mano si era incrinato.
    Fu quel rumore a distogliere Buffy dai suoi pensieri.
    - Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità... - disse Buffy, buttandolo nel cestino.
    Guardò quei cocci per qualche secondo, poi decise che era ora di dedicarsi al film.
    Un vecchio film tranquillo che l'avrebbe aiutata a rilassarsi e non l'avrebbe fatta pensare.
    Si accomodò sul divano, mentre il videoregistratore si metteva in funzione.
    Sullo schermo apparve un mostro gigantesco che inseguiva due donne.
    Si nascondevano in ogni anfratto e il mostro le trovava sempre.
    Dopo circa un'ora di inseguimenti e tentativi di omicidio, Buffy non sapeva chi era il più stupido, se il mostro o le ragazze.
    Quelle urla, quei pianti, quella paura non erano reali.
    Lei lo sapeva bene, ne aveva visti e sentiti fin troppi.
    Le lacrime di Anya quando Xander non si era presentato alle nozze.
    Le grida di Willow quando Tara era morta.
    Il suo stesso timore quando aveva scoperto di essere ancora viva.
    Perché l'avevano riportata indietro?
    Per lasciarla da sola? Con le bollette da pagare, Dawn da mandare a scuola, la casa da mantenere?
    Nessuno le era stato vicino: erano stati tutti troppo presi dai loro problemi.
    Perché non avevano cercato di fare qualcosa quando l'avevano vista tanto distante?
    Perché l'unico che le era stato veramente vicino era stato Spike?
    -ATTENTA CINDY DIETRO DI TE!-
    -ADESSO BASTA!- Urlò Buffy allo schermo.
    -Basta...- Ripeté a voce più bassa, spegnendo la televisione e mettendo così fine a quel tormento.
    Guardò l'orologio a muro: erano solo le nove e un quarto.
    Non le importava, avrebbe fatto la doccia e sarebbe andata a dormire.
    Salì le scale, mentre la testa le girava vorticosamente.
    Si svestì in camera sua e nuda si avviò per il corridoio verso il bagno.
    Si sentiva a disagio.
    Prese l'accappatoio lilla lo mise.
    Ora andava meglio, molto meglio.
    Accese la luce del bagno e iniziò a far scorrere l'acqua.
    Con la solita impazienza si avvicinò alla vasca e sentì la temperatura: ancora fredda.
    La luce era veramente troppo forte.
    Sentiva un senso di nausea crescente.
    Si impose di prendere dei lunghi respiri.
    Aprì la finestra e inalò l'aria.
    Lo scroscio dell'acqua era davvero fastidioso.
    Insistente.
    Sentì la temperatura.
    Dannazione, era ancora fredda.
    Chiuse gli occhi e si serrò le orecchie con le mani, alla ricerca di un po' di pace da quel rumore assordante.
    Ma i suoi pensieri non le davano pace.
    Chissà se Dawn era veramente da una sua amica oppure l'aveva ingannata di nuovo?
    Io non ho una sorella...
    No, lei aveva una sorella, una ragazza dolce e comprensiva, profondamente buona.
    Willow era davvero in biblioteca a studiare?
    L'unica volta in cui ti sei sentita in pace era quando eri morta...
    Aprì gli occhi e sentì dolore per la luce accecante.
    E l'acqua era ancora troppo fredda!
    Non importava, non avrebbe fatto il bagno, sarebbe andata a dormire.
    Non esiste più nessuno al mondo che abbia tanto potere da fermarmi.
    Era il bagno a farla sentire a disagio: sarebbe uscita da lì e tutto sarebbe finito.
    Tu mi ami, io ti amo
    L'acqua non usciva più.
    Guardò la porta.
    Perché era così dannatamente lontana?
    Abbandonati fra le mie braccia!
    Ricordo quello che provavi quando ero dentro di te!
    La testa le girava terribilmente,
    c'era solo buio...
    Ti farò provare!
    Solo... Buio...

    Non era più in bagno.
    Non c'era luce.
    Non sentiva il pavimento, era su qualcosa di morbido.
    Probabilmente il letto.
    Era riuscita davvero ad arrivare fino alla camera di sua madre?
    -Sei stata male...-
    La voce di Spike.
    Buffy si mise a sedere in un lampo e lo guardò.
    -Tu mi hai portato qui?-
    Si strinse addosso l'accappatoio.
    -VATTENE FUORI DA CASA MIA!-
    -Buffy, scusami io...-
    -VA VIA!!!-

    Buffy si rivestì in fretta.
    Ormai la serata era rovinata e rimanere in casa le avrebbe portato solo nuovi pensieri.
    Prese il giubbotto di pelle e il paletto ed uscì in strada, guardandosi attorno con circospezione.
    Sulla via per il cimitero capì che qualcuno la stava seguendo.
    Spike.
    Quando arrivò si sedette su una tomba scavata di fresco: un ragazzo troppo giovane per essere morto di cause naturali.
    Non esistevano coincidenze.
    Non a Sunnydale.
    -Non mi piace che tu mi guardi senza farti vedere.- Disse Buffy ad alta voce.
    Spike la raggiunse, mantenendosi a distanza.
    Stranamente quell'atteggiamento di rispetto innervosì Buffy ancora di più.
    -Sta per nascere.- Osservò Spike, indicando la tomba.
    Senza preamboli, Buffy domandò: -Che ci facevi a casa mia, Spike?-
    Senza dargli il tempo di rispondere continuò: -Mi spii? Non dovrei sorprendermi, l'hai già fatto...-
    -Io... ti ho vista...- Disse Spike piano, avvicinandosi a lei. -Eri così fragile...-
    -IO NON SONO FRAGILE.- disse Buffy, più ad alta voce del previsto.
    Più piano aggiunse: -Non devi più guardarmi mentre sono a casa.-
    Spike non staccava gli occhi da lei.
    -Mai più.-
    Lui sospirò annuendo.
    -Una volta potevo farlo.-
    -Ne hai perso il diritto molto tempo fa.- disse Buffy alzandosi e incrociando le braccia.
    -Cosa posso fare?-
    La cacciatrice si guardò attorno a disagio.
    Cosa doveva dirgli?
    Che scusa poteva avere il suo comportamento?
    -Possiamo solo aspettare, Spike. Vedere che succede.-
    Improvvisamente il viso di Spike divenne più duro, più consapevole, come se tutta la fragilità di poco prima fosse improvvisamente scomparsa.
    -Non hai mai detto ad Angel di farsi da parte.-
    -Cosa vorresti dire?-
    -Angel ti ha quasi ucciso e tu l'hai perdonato seduta stante. Perchè non riesci a farlo con me?-
    -Non ti permettere di parlare così di lui!-
    -Tu perdoni tutti, cacciatrice. Perdoni il tuo amico che ha lasciato che la sua ragazza tornasse ad essere un demone assassino, perdoni l'osservatore che ti ha lasciato da sola, perdoni la tua amichetta che ha quasi fatto finire il mondo, ma non perdoni me... Perchè?-
    -Vattene subito di qui. Torna alla scuola, ora.-
    -Io so che ti ho fatto male...-
    -Cosa credi di sapere?- lo interruppe Buffy -Sei solo un mostro senz'a...-
    Rimase senza parole.
    Non cercò di fermarlo mentre lui si voltava, lasciandola sola nel cimitero.
    Sentì un movimento sotto i suoi piedi.
    Presto sarebbe nato.
    Un mostro senz'anima.


    Fine **

    Di questa storia:
    Kiki May: Che triste perlamiseriah! >O<

    Sì, mi è anche piaciuta e l'ho giudicata positivamente, ma mi ha messo una grande tristezza, un senso di sconfitta (il che, probabilmente, era anche voluto). Tutta l'amarezza e la battaglia continua tra Spike e Buffy è condensata in questa storia. Mi piace la fanart! *___*

    katespuffy:eh allora la storia mi è piaciuta, specie la parte finale. Meravigliosa, molto realistica.
    Ho immaginato dopo la 'anim .. ' e la scena interrotta, la parte JOSS WHEDON della fine di ogni puntata. Mi ha lasciato dentro molta amarezza e emozione, anch'io avevo pensato al perdono per una storia.. meraviglioso questo finale.. aspettiam altre sentenze ^^
    *carina la fanart anche se semplice* ^^
     
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