IC/OOC, CANON o AU

Aka il magico mondo del fanwriter

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    Giacché era un argomento interessante e molte di voi hanno già espresso delle considerazioni, apro questo topicco dedicato al CANON, all'IC (In Character) e all'OOC (Out of Character)

    Per chi non fosse familiare con le espressioni: per CANON si intende lo svolgimento dei fatti così come raccontato nella storia originale, dall'autore legittimo. Tutto quello che aggiunge la fangirl è pura speculazione, ma non è la "realtà" della storia.
    IC vuol dire che il personaggio in questione viene reso così come ci viene presentato nel suo universo originale, aderendo al suo modo di pensare e rendendolo quanto più simile a se stesso; OOC è tutto il contrario.

    Sembrano definizioni facili, eppure, a mio avviso, sono molto più sfumate di quanto si pensi. L'IC e l'OOC, anzitutto, dipendono dal modo del fanwriter di interpretare il personaggio, in primo luogo. Vero è che ci sono fatti imprescindibili, ma ognuno può interpretarli diversamente, soprattutto se si parla di personaggi complessi e ambigui come quelli del Whedonverse.

    Il CANON, poi, si riduce alla trasposizione della cronologia passata o è aderenza più profonda al senso ultimo della trama, ai messaggi che l'autore ha cercato di veicolare nel suo racconto?

    Con queste considerazioni marzulliane, lascio la palla a voi, mie care.
     
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  2. katespuffy
     
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    La linea è sottilissima, eppure la differenza è totale. Scrivere un fic Buffyverse con i personaggi IC è complessissimo, ma è una scelta dell'autore che si sente in un certo senso portavoce del messaggio whedoniano. E' una scelta abbastanza piena di responsabilità, andare più OOC, sfumare alcune parti che sembrano più congeniali, è più semplice, ma a mio modo di vedere non della stessa meravigliosità..

    Scrivere Au è un altro discorso.. puoi semplicemente sentirti ispirato e non seguire per nulla il Canon. Del resto, parlare di uno Spike e di una Buffy piuttosto che sentire addosso il peso di personaggi originali, rubacchiare qualcosa di preformato per poi plasmare è al solito più semplice. Per molti la scrittura dev'essere per lo più semplice, svaghevole.. in sostanza, tutti questi generi hanno una scala di difficoltà decrescente, ma non di importanza o di bellezza..
     
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  3. keiko89
     
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    CITAZIONE
    Il CANON, poi, si riduce alla trasposizione della cronologia passata o è aderenza più profonda al senso ultimo della trama, ai messaggi che l'autore ha cercato di veicolare nel suo racconto?

    Parto da qui.
    Io propendo per la seconda opzione, se il Canon si riferisse solo ad una trasposizione della cronologia con quattro storie avremmo già detto tutto quanto. Si darebbe pochissimo spazio alla fantasia, all’introspezione.
    Scrivere Canon è portare avanti il concetto di base che sottostà all’opera principale, comprendere i vari messaggi che l’autore vuole trasmettere e, dando libero sfogo all’immaginazione, costruire una ff mantenendo il reale significato che i personaggi e la storia hanno.

    Ed è qui, secondo me, il problema: comprendere a pieno l’opera. Non è una cosa tanto facile e ci sono diverse variabili in gioco.

    L’età, prima fra tutte. Sia chiaro, non dico che chi scrive a quattordici anni non ci abbia capito una mazza e scriva tanto per, ma, a mio modesto parere, solo con una certa età, un bagaglio emozionale più ampio, una sensibilità diversa si possono cogliere ed apprezzare determinate sfumature di un’opera, soprattutto nel Whedonverse. Questo è un discorso generale, ogni autrice è a sé stante per cui può essere che ce ne sia di ricettive a quattordici ed altre che a venti non hanno capito un tubo.

    La sensibilità. Non siamo tutte uguali e non interpretiamo allo stesso modo. C’è chi non ha ancora capito che Buffy è una donna forte, combattiva, è l’emblema del femminismo. In certe ff più che Buffy mi sembra di leggere di una Mary Sue (che Dio ce ne scampi!).

    Le capacità dell’autrice, bisogna considerare pure quelle. Tutti siamo in grado di scrivere, bene o male, ma creare una long fiction (per le ficlet è più semplice) e renderla credibile e appetibile al pubblico è difficile, soprattutto cercando di mantenere i personaggi il più IC possibile. Ciò non significa che chi è alle prime armi debba mollare tutto, anzi. Credo che solo con la pratica si riesca a migliorare, sempre se si vuole farlo.

    Detto ciò si può capire perché in certe ff, Buffyverse, i personaggi vadano totalmente OOC: non si sono capite le dinamiche, lo sviluppo di quel personaggio, il messaggio che l’opera vuole dare.

    Per l’AU il discorso è un po’ diverso. Copio e incollo ciò che avevo scritto nel topic sul bashing.
    CITAZIONE
    È abbastanza ovvio e palese che in molte AU i personaggi non risultino IC al 100% ed è anche comprensibile, creando mondi alternativi si può perdere un po' della caratterizzazione per strada.
    Non è la fine del mondo, ci sono delle AU che anche andando OOC sono delle vere e proprio chicche. Poi se si va troppo oltre, se mi si presenta una Buffy zoccola che non ha di meglio da fare che darla in giro dalla mattina alla sera, lì smetto di leggere perché non ne vale la pena.
    Se si deve stravolgere il protagonista e lasciarne solo il nome allora è meglio scrivere un'originale.

    Se si svuota completamente il personaggio di tutto ciò che lo contraddistingue e si lascia solo l’aspetto esteriore, che senso ha scrivere una ff Spuffy, Spangel e so on in cui non c’è nulla di loro se non il nome?

    Prendo ad esempio me stessa in modo che nessuno possa sentirsi offeso, cosa che non vorrei mai. Io ho scritto tre ficlet originali, basate su una coppia in cui la protagonista femminile è una donna forte, indipendente, con una vita sentimentale un bel po’ incasinata. Non ci sono nomi.
    Chi mi avrebbe impedito di chiamarli Buffy e Spike? Nessuno.
    Avrei potuto dire nelle note che era una ff Au? Certo.
    Avrebbero avuto qualcosa a che vedere con Buffy e Spike originali? Poco, se non niente.
    Avrebbe avuto senso la cosa? Per me no.
    È giusto che chi scriva lo faccia in basse all’ispirazione, ai sentimenti che vuole trasmettere. Ma, a rischio di risultare ripetitiva, mi chiedo a cosa serve mantenere un nome se poi del charachter non rimane altro?

    CITAZIONE
    in sostanza, tutti questi generi hanno una scala di difficoltà decrescente, ma non di importanza o di bellezza..

    Certo, nessuno è qui per screditare il lavoro di qualcun altro. Scrivere deve essere un piacere per chi lo fa, al di là che i personaggi siano IC o OOC o la storia sia "verse" o AU.
     
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  4. cadma91
     
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    Kiki tesoro, grazie per rallegrarmi durante questa odiosa giornata.
    Tu poni questioni molto interessanti.
    Prima di tutto vorrei dire che anche gli autori si divertono ad andare OOC: pensiamo ad esempio a Spike nella quinta stagione di ATS che non va da Buffy.
    Spike non va da Buffy.
    E perchè? Perchè aveva fatto una bella uscita di scena. (?)
    Allora Buffy non sarebbe dovuta tornare nella sesta stagione...
    Comunque vado avanti senza perdermi.
    Io non amo l'OOC e non leggo di solito ff dove c'è questo avvertimento perchè a me piacciono i personaggi reali, quelli che Joss ha creato e che ha faticato tanto a costruire.
    Anche le Au non mi soddisfano pienamente, anche se io ne ho scritte.
    Comunque (e qui contraddico Kate) ci sono tipi e tipi di Au.
    C'è l'Au che ignora completamente a serie: tizia che chiamo Buffy, tizio che chiamo Spike e cornice anche non vampiresca.
    Invece c'è l'Au vera, quella che si trova raramente nella vita ed è la mia passione: quella in cui, sebbene l'ambientazione sia completamente diversa i personaggi e il loro modo d'agire sono lo stesso IC e sono determinati da esperienze regresse.
    Non so se si è capito bene...
    Il canon io lo intendo alla maniera dura. Quella "così sia scritto, così sia fatto".
    Per dire, ritengo anche blog come "Pottermore", scritto dalla stessa Rowling se non vado errrata, come fanon.
    Il canon è quello che tu esprimi nella tua serie.
    Le tue considerazioni personali che vengono dopo, vengono dopo.
    Comunque, tanto per concludere sul serio anche gli autori degli episodi si divertono a scrivere le loro ff personali: mi spiego meglio.
    Ad esempio, la puntata "Tabula rasa" è un esempio di OOC per alcuni personaggi.
    Non dimentichiamo che Spike arriva quasi ad identificarsi in Angel. (Sono un vampiro che combatte il male!!!)
    In ATS, nella puntata "Spin the bottle" ovvero "Gira la bottiglia" siamo alle prese con un Au, ma con tutti i personaggi perfettamente IC.
    La definisco Au perchè i personaggi, anche mantenendo i caratteri originali, non sanno dove sono o cosa stavano facendo e il loro universe è quindi diverso da quello della serie.
     
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    Per quanto io la ami moltissimo, la Quinta Stagione di AtS ha fatto un uso barbaro del personaggio di Spike, riducendolo a macchietta comica. Questo è inaccettabile. Ed è ancora più inaccettabile la motivazione che ci propinano per spiegare perché non sia andato da Buffy. ù_ù

    Vi amo, comunque. *___*
    Così ortodosse e legate al Canon.
    Anche per me è fondamentale.
     
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  6. katespuffy
     
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    Ed è ancora più inaccettabile la motivazione che ci propinano per spiegare perché non sia andato da Buffy. ù_ù

    ....
     
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    Potremo aprire un topic apposito per trattare l'argomento spinoso: Spike e la sua evoluzione e il possibile ritorno da Buffy, così non andiamo OT.


    Io, ripeto, concordo con Cadma: il canon lo intendo in maniera dura e pura, non ci posso fare niente. Se stravolgi anche un piccolo elemento del Whedonverse (e per esempio: alcune fanfictions in cui Spike prende l'anima per Angel e non per Buffy, per fare l'esempio di uno stravolgimento del canon) per me stravolgi tutto il tessuto e le dinamiche che Whedon ha concentrato nella sua opera.
    E questo non perché io sia una puritana del Whedonverse *Non è vero, LO SONO eccome!* ma anche perché il lavoro che è fatto in Buffy è talmente ricco di riferimenti, sottotesti, anticipazioni e allusioni che se cambi un dettaglio hai cambiato tutto.


    Esempio, sempre con questo discorso dell'anima di Spike.

    Se Spike prende l'anima per amore di Angel, per un rapporto filiale con lui, per tutto quello che volete il sottotesto ---> Buffy: eroina del bene - donna forte - esempio di emulazione che un uomo nutre verso una donna (che è un sottotesto fortissimo dal punto di vista del femminismo della serie stessa) va a farsi benedire allegramente.

    Questo solo per dire!







     
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    Uuuuuhhh, grazie a Kasumi posso aggiornare anche questo topic! Appunto perché, parlando con lei, ho avuto modo di elaborare nuove riflessioni in argomento: IC o OOC?

    Ovvero: Come si caratterizza un personaggio?


    Naturalmente, stiamo sempre parlando di personaggi che appartengono al signor Whedon. Gli originali li caratterizziamo noi, secondo i nostri gusti, ma Willow, Buffy, Cordelia, Angel e via discorrendo, hanno già una loro identità, che poi dovrebbe emergere nelle fanfics.


    In particolare, vorrei che ci soffermassimo tutti su un punto: è possibile caratterizzare in modo IC un personaggio considerando solo certi aspetti della sua personalità?
    L'esempio del discorso con Kasumi era Buffy.
    Buffy è IC se è dipinta solo in veste negativa? Se compie scelte amorali, discutibili, oscure?
    Buffy ha un considerevole lato oscuro, ha delle pulsioni e dei desideri distruttivi, mortali e anche crudeli.
    Quindi, secondo voi, caratterizzare Buffy approfondendo solo questi aspetti dark, renderebbe Buffy IC o OOC, rispetto all'originale di Whedon?
    Se volete vi fornisco un ulteriore esempio: caratterizzare Angel utilizzando SOLO i suoi lati positivi (eroismo, coraggio, compassione ...) renderebbe IC un uomo che è anche oscuro?

    Questa precisazione nasce anche da un ulteriore pensiero che mi è venuto.
    Nella letteratura si approfondiscono sempre i personaggi maschili, che vengono più facilmente ritratti come complessi e strutturati.
    Anche nel mondo della fanfic si insiste tanto per non appiattire Angel e Spike (due personaggi maschili molto amati) e, quindi, rappresentarli con tutto quel complesso di caratteristiche (uomo, vampiro, eroe, amante, cattivo ...) che li rendono unici.
    Ora, perché per le protagoniste femminili non si usa lo stesso principio? Perché le donne possono essere sacrificate al ruolo di mere eroine romantiche/erotiche?

    Ditemi voi.
    Vado a prendere un caffè con Erika Jong. ò___ò
    *fa la femminista*
     
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  9. keiko89
     
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    CITAZIONE
    è possibile caratterizzare in modo IC un personaggio considerando solo certi aspetti della sua personalità?

    No. Categorico.
    Se si prende in considerazione solo un aspetto di un personaggio, se si esaltano solo le sue virtù e si tralasciano i difetti o il contrario allora il personaggio non è IC. E' un potenziale OOC.
    Nel Whedonverse, quel geniaccio ha creato dei personaggi estremamente complessi che non risultano mai completamente buoni o cattivi bensì hanno molteplici sfumature e proprio per questo li percepiamo come reali, umani. Perché compiono scelte aprioristiche, sbagliano, ci sbattono la testa, cadono ma riescono sempre a riemergere, a rialzarsi e a riprendere in mano le loro vite. Compiono un percorso insomma. E se si elimina una parte del carattere si elimina quella parte di percorso, si sminuisce il personaggio appiattendolo nella proiezione che gli abbiamo dato, non tenendo conto della sua personalità in toto. Della strada che ha compiuto per arrivare dove è adesso.


    CITAZIONE
    Ora, perché per le protagoniste femminili non si usa lo stesso principio? Perché le donne possono essere sacrificate al ruolo di mere eroine romantiche/erotiche?

    E' una domanda che mi sono sempre posta ma a cui, in realtà, non riesco a dare una risposta. Semplicemente perché non capisco.
    Non capisco perché una donna non possa avere attributi e controattributi, non possa essere un'eroina e al contempo una donna, amante, compagna, sorella, amica e chi più ne ha più ne metta.
    E' un po' come quel discorso maschilista e insensato del "la donna che lavora non sa fare la madre o la moglie". Perché o siamo carne o siamo pesce?
    Perché le due cose non possono convivere?
    Eppure Whedon ci ha presentato delle grandi donne - Buffy, Willow, Cordelia, Tara e anche Faith - in grado di affrontare la vita, forti e coraggiose, con i loro punti deboli e le loro paure, certo, ma che sanno lottare per ciò che vogliono.
     
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  10. kasumi
     
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    CITAZIONE
    Ora, perché per le protagoniste femminili non si usa lo stesso principio? Perché le donne possono essere sacrificate al ruolo di mere eroine romantiche/erotiche?

    azzardo una risposta, che forse è la cazzata del venerdì pomeriggio...
    perchè sono le donne a scrivere e ad immedesimarsi in Buffy? Perchè quello che a loro interessa è scrivere e sbavare sul protagonista maschile, senza occuparsi di far piacere il protagonista femminile?

    questo solo per talune fics, naturalmente.
     
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  11. kasumi
     
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    Quindi, secondo voi, caratterizzare Buffy approfondendo solo questi aspetti dark, renderebbe Buffy IC o OOC, rispetto all'originale di Whedon?
    Se volete vi fornisco un ulteriore esempio: caratterizzare Angel utilizzando SOLO i suoi lati positivi (eroismo, coraggio, compassione ...) renderebbe IC un uomo che è anche oscuro?

    è un discorso interessante :)

    secondo me un what if/AU può essere IC, anche senza essere fedele al canon.

    riguardo il fatto che spike si prenda l'anima per angel e non per Buffy.. fa strano, ma secondo me può starci.
    l'autrice vuole dire che dentro di spike c'era già un desiderio inconscio di redimersi, e ha solo cambiato l'attivatore di questo processo.
    può essere inaccettabile per chi vede tutto buffy-centrico, ma non per chi vede i due vampiri come due persone che possono realizzarsi e redimersi anche senza di lei.

    perchè parlare dei personaggi solo in relazione a Buffy?
    ad esempio, willow sarebbe divenuta la strega potente che è, se non avesse mai conosciuto Buffy?

    cosa ne pensate?
     
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    Interessante obiezione, Kasumi!
    In parte credo che tu abbia ragione: Buffy non può e non deve essere il centro di tutto, per gli altri personaggi. In parte credo che tu abbia torto e, secondo me, l'episodio "Anne" è il paradigma del concetto espresso da Whedon: Buffy influenza gli altri con la sua presenza (Per esempio Lily, la ragazza debole e indifesa che diventerà forte grazie a lei e sceglierà di chiamarsi Anne)
    Credo che stia anche in questo il femminismo di Buffy: rendere una donna un'icona di potere, un'eroina nel senso di modello. (Del tipo: voglio diventare forte come lei, da grande voglio essere come lei ...)
     
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  13. kasumi
     
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    Lily per caso è la bionda che voleva farsi vampirizzare e che poi ritroviamo in ATS come volontaria?

    Preciso..
    Non voglio mettere in dubbio che Buffy abbia il potere di tirare fuori il meglio dalle persone e penso sia una cosa bella che la gente veda la sua determinazione e decida di ispirarsi a lei :)

    Penso solo che come "what if" sia interessante sviluppare storie che non siano Buffy-centriche.
    Penso sia una scelta coraggiosa :)

    Naturalmente ci vuole un'attivatore convincente per questi processi, alternativo a Buffy!
    Su "Favola in nero" devo ammettere che la cosa di spike mi era parsa un po' costruita.. però l'ho apprezzata lo stesso, perchè mi sembra originale e interessante come punto di vista.
     
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    Sì, capisco.
    Personalmente sono affascinata dal lato iconico di Buffy, dalla sua capacità di motivare gli altri e non la cambierei per niente al mondo. *C*
    Per me, questa sua capacità è parte integrante dell'IC del character.

    Sì, Lily è proprio quella! Prima vuole farsi vampirizzare, poi incontra Buffy poi la ritroviamo in AtS.
     
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    Vorrei precisare, anche se vengono citate delle fanfic è un discorso generale. Non sarebbe corretto mettersi a fare il giudizio separato di cose altrui in questo forum. Infatti la discussione era impostata in modo generale.
     
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18 replies since 30/8/2011, 12:27   1283 views
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