Like a Stone by Eternal Love

tradotta da ^SpuffyInside^ . Completa.

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  1. katespuffy
     
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    Riporto integralmente la discussione! ;D

    CITAZIONE
    Ok, onde evitare sgradite visite da parte di seriel killer da film horror scadenti, posto la prima Ff che abbia mai tradotto...

    E' già completata, così non dovrete aspettare molto tra un capitolo e l'altro, sempre per evitare il terribile Freddy...

    Enjoy!

    Like a Stone
    by Eternal Love


    Tradotta: Lala (io) (^SpuffyInside^)
    Subject: Buffyverse
    Pairing: Spike/ Buffy
    Raiting: G
    Warning for: /
    Genere: General/Romance
    Storyline: 5 stagione
    Lunghezza: 4 brevi capitoli
    Summary: Riley è appena partito e Buffy, seguendo il consiglio di un certo vampiro, trova un hobby.
    Disclaimer: Joss Whedon & Co si prendono buona cura dei personaggi.Io li porto solo a fare un giretto, prometto di riportarli a casa entro le undici, senza trarre profitto da nessuno di essi...
    Link dove trovare la ff originale: Like a Stone By eternal Love

    Traduco con il permesso dell'autrice.

    Permesso dell'autrice:

    That's would be wonderful! I am honored that you liked it so much to want to translate. Afterwards if you could please send me a copy and any links to sites where you post that would be appreciated. Thank you so much!!


    Like a Stone

    by Eternal Love




    Capitolo 1

    Buffy camminava lungo il familiare Restfield Cemetery, più che pronta a combattere, con un paletto già pronto in mano.
    Quella era stata una settimana particolarmente schifosa, e un buon combattimento era giusto quello di cui aveva bisogno in quel momento.

    Mentre camminava oltre una piccola siepe sentì un fruscio dietro un albero, e silenziosamente cominciò ad avviarsi da quella parte.
    “È ora”, disse silenziosamente tra se e se.
    Le si rizzarono i capelli sulla nuca, e i suoi sensi di Cacciatrice trillarono. Vampiro. Aveva voglia di ucciderlo giusto un po’ più del solito.

    Proprio mentre iniziava ad avvicinarsi alla boscaglia, Spike uscì camminando impettito da lì dietro, sorprendendola.
    Il disappunto scritto chiaramente sul suo viso fece ghignare Spike, che tirò fuori una sigaretta, la accese e fece un tiro.

    “Cosa c’è che non va, luv? Non sei contenta di vedermi?” chiese, mentre Buffy abbassava il suo paletto e lo metteva via.

    Buffy fece una smorfia. “Vattene a casa Spike, non mi va di colpirti stanotte”.

    “Aw qual è il problema, non sei in vena per la tua solita divertente beffa con il Big Bad?

    “No”, ribatté lei irritata. “Non ho veramente voglia di…”

    “E’ successo qualcosa con tua mamma?” chiese lui, sembrando sinceramente interessato. Questo la mandò un po’ fuori.

    Lei chiuse gli occhi e sospirò. “No. No lei è…” fece una pausa, e guardò verso di lui. “Il solito”.

    Lui inclinò la testa, e la osservò su e giù. “C’è qualcos’altro, mi sembra, non è così?”

    Buffy lo guardò e arrossì un po’, ricordando la notte che lui si era seduto con lei sul portico, dandole pacche sulla schiena e calmando le lacrime che aveva lasciato cadere di fronte a lui.
    Improvvisamente non fu così seccata dalla sua presenza.
    “Come mai tu sai sempre quando qualcosa mi preoccupa? Voglio dire, è un qualche senso speciale che arriva con il resto del pacchetto vampiro o cosa?” chiese lei, mentre iniziavano a camminare insieme.

    “Bè, semplicemente tu non sembri stare bene. Inoltre non vieni mai a cacciare da queste parti a meno che tu non stia cercando di evitare qualcosa o cacciando qualche grande cattivone”, disse lui.

    Lei lo guardò con gli occhi scintillanti. Anche sapendo che era Spike, si sentiva come se avesse bisogno di sfogo, e al momento lui era l’unico disposto ad ascoltarla.
    “Non so perchè ti sto dicendo questo, ma Riley e io stavamo camminando insieme prima e abbiamo avuto una discussione, così abbiamo deciso di separarci, coprire più territorio senza litigare”, disse lei con un’alzata di spalle.
    “Lui ha preso l’altro cimitero, quindi io sono venuta qui”.

    “Oh” disse lui senza guardarla, non volendole mostrare la sua ovvia irritazione al menzionare Capitan Cartone.
    Rallentarono un po’ la loro andatura e Spike si sedette su una lapide, tirando fuori le sue sigarette e accendendosene un’altra.
    “Su cos’era la discussione?”

    Buffy sospirò e si sedette accanto a lui. “Lui è solo…ultimamente si sta comportando in modo strano e l’ho ignorato per un po’, ma stasera era più seccante così gli ho chiesto spiegazioni” disse lei, gettando un’occhiata a Spike che stava accennando col capo e prendendo una grande boccata.
    “In ogni modo ha trovato ogni scusa, e ha cominciato ad accusarmi di non avere abbastanza fiducia in lui. Io mi stavo solo preoccupando! Voglio dire, e se qualcosa va male con lui?”

    “A lui hai detto questo?” chiese Spike con un tono sorprendentemente interessato. Buffy si era aspettata che lui si sarebbe limitato a colpire Riley, cercando di convincerla a rompere con lui, come aveva sempre fatto da quando aveva scoperto che Riley era un commando.
    Invece lui stava solo seduto e ascoltava, e, o Buffy stava impazzendo, o lui stava davvero tentando di aiutarla.

    “Non mi ha voluta ascoltare. Ad ogni modo, ho solo l’impressione che sia dentro qualcosa. Di brutto. Ma non voglio dire nulla, nel caso non lo sia. Magari mi sto solo facendo dei film in testa. E’ solo che mi preoccupa non sapere”.

    “Hai mai provato a suonare il piano?” chiese lui. Buffy lo guardò scetticamente. “Quando ero vivo, e mi sentivo turbato, suonavo il piano. E’ davvero rilassante.” disse lui, guardandola.

    Lei lo stava osservando come se si aspettasse che lui le dicesse che stava scherzando. Non stava scherzando. “Si certo, un huh, tu suoni il piano” rise Buffy. “Tu sembri Billy Idol, non Elton John. E, a proposito, potevi essere un po’ più originale?”

    Spike la guardò, decisamente offeso. “Bè, loro non si portavano dietro esattamente chitarre elettriche quando ero un teenager, luv. Mia madre mi ha insegnato le basi, io ho imparato il resto” disse lui, prendendo un’altra boccata.

    Spike suona il piano. Ora, questo è qualcosa che non mi sarei mai aspettata di scoprire su di lui.

    “Sto solo dicendo, trova qualcosa che ti piace veramente fare, qualcosa che ti stanchi un po’, ma allo stesso tempo ti calmi, e falla. Scommetto che ti sentirai meglio, e potrai pensare a quello che devi fare. Lavora tutto il tempo” disse, mentre gettava la sua sigaretta nell’erba.

    Buffy pensò a quello che gli aveva detto, ma non riuscì a trovare qualcosa che le piacesse veramente fare e che non includesse la caccia. Troppo stanca per continuare a pensare decise di dargli la buonanotte.

    “Grazie, io..uh..penserò a quello che mi hai detto”. Buffy il suo orologio. Le 3:23 del mattino. “Sarà meglio che io vada a casa…Devo controllare mamma e Dawn..”

    “D’accordo” disse Spike alzandosi e cominciando a camminare verso la sua cripta.

    Buffy si avviò nella direzione opposta, ma si fermò, girandosi verso di lui velocemente. “Spike!”

    Lui si voltò e la guardò di nuovo, inarcando le sopracciglia.

    "Grazie", disse lei con un sorriso, poi si girò e continuò verso casa.



    Capitolo 2

    Qualche settimana dopo, Buffy si presentò alla cripta di Spike dopo le lezioni. Sapeva che poteva essere una cattiva idea presentarsi alla cripta di un vampiro master senza avvisare, ma, considerando gli eventi delle ultime settimane, sembrava davvero non interessarle.

    Si guardò intorno, ma non riuscì a vederlo da nessuna parte. “Spike?”. Rimase in ascolto per un secondo, ma ancora non sentiva niente.

    Dove può essere andato alle quattro del pomeriggio?

    Solo dopo un po’ notò la piccola botola sul pavimento della cripta e vi entrò. C’era una scala che scendeva nel buio. Con un sospiro decise di scendere, e si ritrovò immersa nell’oscurità. Di una cosa era sicura: quelli non erano i servizi. Non c’era puzza di lordume.

    Una volta che i suoi piedi colpirono la terra,lasciò che i suoi occhi si adattassero all'oscurità e notò qualcosa che sembrava un armadio ed un letto. Quietamente si avvicinò, e poté notare il fagotto nel letto, che presunse essere Spike. Cercò un accendino o un fiammifero con cui illuminare la stanza. Trovò alcune vecchie candele e li accese uno alla volta. Dopo averle messe sul tavolo accanto al letto di Spike lei potè vedere le curve dorate del suo viso.

    Chinò il capo ed lo esaminò attentamente per un momento. Non si era mai presa prima del tempo per guardarlo. “Sembra così tranquillo…” sussurrò tra se e se.

    Improvvisamente con un sobbalzo lui si svegliò e la guardò, confuso. Pensando che probabilmente stava solo sognando si girò dall’altra parte e seppellì il viso nel cuscino.

    Buffy si ritirò un poco. “Um, okay, un po’ troppo maleducata?”

    Lui si voltò ancora e la guardò strabicamente, Era lì veramente? E se era così, allora perché? Lasciò cadere di nuovo la testa nel cuscino.

    “Cosa stai facendo qui?” arrivò assonnata la voce di Spike. Era chiaramente stanco, e voleva dormire, dato che mancavano ancora alcune ore al tramonto.

    “Mi annoiavo. Tutti gli altri sono pieni di impegni, quindi…”

    “Quindi cosa…Hai deciso che volevi venire qui e colpire verbalmente il Big Bad? Non credo luv..vai a infastidire il soldatino!”

    Buffy si guardò i piedi e ingoiò. “Riley e io abbiamo rotto Spike…Ha lasciato la città”.

    Spike tirò fuori la testa dal cuscino e la guardò, studiandola per vedere se stava solo giocando crudelmente con lui o se gli stava realmente dicendo la verità. “D’accordo e…”

    “E non sono venuta qui per colpirti verbalmente, Spike. Sono venuta per vedere se volevi fare a pugni. Ho bisogno di un po’ di vera azione, non solo di un mucchietto di polvere da colpire”

    Buffy si calciò mentalmente per il modo in cui le era uscito. Era suonato più birichino di come aveva previsto, ma Spike non sembrò accorgersene. O magari per una volta aveva avuto la decenza di non farle notare quanto aveva appena detto.

    Spike si sedette sul letto, passandosi le mani tra i capelli per un secondo, con uno sbadiglio. Un leggero lenzuolo blu era tutto quello che nascondeva la sua virilità agli occhi di lei.

    “Questo non è solo un debole tentativo di uccidermi, vero?”

    Lei arrossì un po’, decisamente troppo consapevole del fatto che lui fosse nudo sotto quel lenzuolo. “Io non voglio ucciderti Spike. Ho solo bisogno di un bravo partner di scazzottate, e ho pensato che nessuno è meglio del famoso William il Sanguinario, che ha già ucciso due Cacciatrici. Sei stato tu a dirmi di trovare la cosa che mi eccitasse e mi rilassasse allo stesso tempo. E’ questa. Se non vuoi aiutarmi me ne andrò semplicemente a casa”.

    Spike la sentì nelle sue parole, e vide con sorpresa l’onestà nei suoi occhi. “Va bene. Puoi solo darmi un secondo per vestirmi?”.

    Buffy annuì e si voltò, pregando Dio che lui non vedesse il suo rossore o non udisse il suo cuore battere furiosamente. Mai in tutta la sua vita avrebbe pensato che vedere Spike coperto solo da un lenzuolo potesse avere questo effetto su di lei.

    Dietro di lei poteva sentire Spike frugare in cerca dei suoi vestiti, borbottando e chiudendo i cassetti a calci.

    “Bene Cacciatrice, preparati. Sarà meglio che ti prepari al meglio, perché stai per batterti contro il Big Bad”, disse lui, voltandosi, pronto per…

    Buffy inarcò un sopracciglio e iniziò a ridacchiare. “Pantaloni del pigiama di seta rossa?”. Rise Ancora.

    Lui mise il broncio alla sua risposta, ma era segretamente felice di vederla sorridere. “I jeans sono coperti di bava di demone. Non ho avuto ancora il tempo di lavarli. Questo è tutto quello che ho trovato al momento” disse lui, accendendo alcune candele. Poi la fulminò con lo sguardo. “Dillo a qualcuno e ti uccido, Cacciatrice”.

    Lei fece il gesto di chiudersi le labbra con una cerniera, chiudere un lucchetto e gettare la chiave, tutto con un sorriso stampato in faccia.Non poteva evitarlo. Lui la faceva sorridere.

    Oh my God, pensò guardandolo girarle intorno. Sembra molto buono…
    Spike camminò in circolo per un momento, scacciando il sonno e svegliandosi abbastanza per combattere.

    Senza pensarci. Buffy lo fissò con timore reverenziale. Non lo aveva davvero mai visto senza maglietta prima? Era tonico e decisamente perfetto. Non se lo aspettava davvero. Assomigliava maledettamente ad una scultura greca.

    “Vuoi farlo qui o al piano di sopra Cacciatrice…”

    Buffy si riprese dalla sua piccola trance, e entrò in modalità combattimento. “Qui va bene…”

    No! Cattiva, cattiva Buffy. Non guardare il cattivo amico succiasangue!

    Spike si mise in posa da combattimento e, con un cenno da parte di Buffy, fece un passo avanti, e la loro sessione di pugni iniziò.

    TBC :wub:

    Edited by strawberry85 - 9/7/2012, 17:31
     
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  2. .delena
     
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    ancora *O*
     
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  3. V a m p i r e
     
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    ancora ancora per favooooore!!
     
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    Mrs Boreanaz

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    Capitolo 3

    Più tardi quella notte Buffy entrò dalla porta sul retro, strofinandosi un po’ il braccio dove Spike l’aveva colpita un po’ più forte. Prese un respiro profondo e calciò via le scarpe, sorridendo un po’ alla sensazione di calma che aveva dopo aver combattuto con Spike, e dopo essere abdata di pattuglia con lui.

    “Hey tesoro…” cominciò sua madre come lei entrò in salotto. “Sei andata di pattuglia?” chiese Joyce.

    “Si!” rispose lei sedendosi accanto alla madre. “Ci sono andata, e poi mi sono allenata un po’ con Spike”.

    “Stavi combattendo con Spike?” chiese Joyce, con un tono semi-interessato. “Buffy…”

    “No mamma” sospirò lei. “Non è quello che stai pensando. Non è che io sia andata lì e abbia semplicemente cominciato a colpirlo. Era un…combattimento consensuale”.

    L’umore si Joyce si illuminò un po’. Le era sempre piaciuto Spike e non aveva mai approvato il modo in cui Buffy lo trattava, specialmente a causa della sua situazione con il chip. Teneva una borsa speciale di piccoli marshmallows nella credenza, giusto nel caso in cui lui avesse avuto bisogno di andare lì. Vedere che sua figlia e Spike riuscivano finalmente ad andare d’accordo la faceva sentire…bhè, era felice.

    “Bene, mi fa piacere sentirlo Buffy. Credo che dovresti dargli un’opportunità per provare a diventare uno della Scooby Gang. Non ha davvero nessun altro”.

    “Si, lo so. Con quel chip nella testa non può fare le cose che intenderebbe fare, ma essere un vampiro rende difficile per lui ottenere qualcosa senza conseguenze” sospirò Buffy, e si strofinò di nuovo uno o due lividi. “Con tutto quello che sto passando, poter uscire e andare di pattuglia con lui piuttosto che con qualcun altro è stranamente confortante…”

    “Capisco…è solo…lui ci tiene a te Buffy. Tu puoi non essertene accorta, ma io lo vedo. Se stai solo facendo questo, essere carina con lui per un po’ di tempo, e poi ricominciare a usarlo come il tuo personale punching bag…”

    “Lo so mamma…Non sto facendo questo…Qualcosa…qualcosa tra noi è cambiato, non so realmente cosa, ma sento una connessione e non intendo lasciarla andare. Ho lasciato andare troppo..”

    “Questo suona carino…” disse Joyce con un sorriso.

    “Ha davvero cambiato modo di pensare” disse Buffy alzandosi. “Inizia a sentirsi di più come un membro del gruppo”.



    Capitolo 4

    Qualche sera dopo Buffy era di nuovo alla cripta di Spike, per un’altra sessione d’allenamento. Lei si chinò e scansò ognuno dei suoi calci e attacchi, e si mosse abbastanza rapidamente, in modo che lui non potesse afferrarla. Lei stava ansimando, ma con un sorriso stampato in faccia, soddisfatta del brivido che ciò le stava dando.

    Improvvisamente Buffy girò su se stessa e con una spazzata fece cadere Spike a terra, sotto i suoi piedi. La sua schiena colpì il suolo con un tonfo, e lei rapidamente gli salì a cavalcioni facendo con la mano il gesto si impalettarlo.

    “Uno di questi giorni ti atterrerò, Cacciatrice” disse lui con un ghigno.

    Buffy ghignò in risposta e allungò le braccia sulla testa, scoprendosi un po’ la pancia.
    “Continua a raccontartelo!.

    Spike semplicemente sorrise, tornando ad appoggiare la testa sulla fredda pietra del pavimento, con la paura di parlare in quel momento, con il rischio di rivelare i sentimenti che aveva sviluppato per lei.

    “Ti andrebbe di venire al Bronze con me?” chiese lei ad un tratto.

    La testa di Spike si tirò su immediatamente. Doveva aver sentito male, perché suonava come se lei lo avesse appena invitato al Bronze. “Hm?”

    “Ti andrebbe di venire al Bronze con me? Devo incontrare lì il gruppo, e..non lo so…mi piacerebbe che venissi”.

    Spike era esterrefatto. Buffy gli stava chiedendo di andare in un posto pubblico con lei? Ora era sicuro di stare sognando. “Um, si, certo. Potrei venire a bere qualcosa” disse, come Buffy si tirò su da lui e gli porse una mano per aiutarlo ad alzarsi.

    Spike spese un minuto o due per rinfrescarsi e prepararsi, e lo stesso Buffy, poi i due si avviarono verso il piccolo club che conoscevano troppo bene.

    Quando furono lì Buffy fece una smorfia a Xander per dirgli di non irritarsi per la presenza di Spike, e lui accettò silenziosamente e di malavoglia.

    Durante tutta l’ora successiva o giù di lì Xander e Anya ballarono, e così Willow e Tara, ma Buffy e Spike passarono la maggior parte del tempo al loro tavolo o al bar. Giocarono anche un paio di partite a biliardo insieme. Poi, una delle canzoni successive catturò l’attenzione di Buffy.

    La musica era abbastanza lenta e aveva un ritmo sensuale. Lei non riuscì a combattere la voglia di ballare, così, senza pensarci troppo, silenziosamente afferrò Spike per la mano e lo trascinò sulla pista in penombra.


    on a cobweb afternoon
    in a room full of emptiness
    by a freeway i confess
    i was lost in the pages

    of a book full of death
    reading how we'll die alone
    and if we're good we'll lay to rest
    anywhere we want to go


    I due si mossero insieme con movimenti lenti e sensuali ispirati dal ritmo della musica. Buffy si voltò di schiena, e guidò le mani di Spike affinché rimanessero sempre sulle sue anche.

    in your house i long to be
    room by room patiently
    i'll wait for you there
    like a stone i'll wait for you there
    alone


    Fu come una rivelazione per Spike. Non riusciva a credere a niente di tutto quello che stava succedendo. Le cose che lei stava facendo lo facevano sentire come se il suo cuore sarebbe potuto esplodere, se avesse battuto ancora.

    on my deathbed i will pray
    to the gods and the angels
    like a pagan to anyone
    who will take me to heaven

    to a place i call
    i was there so long ago
    the sky was bruised
    the wine was bled
    and there you led me on


    Buffy non si era mai sentita viva come in quel momento. C’era una sorta di elettricità tra di loro che le faceva correre dei brividi su e giù per la schiena. Il modo in cui il suo corpo reagiva a quello di Spike contro il suo rischiò di tradirla, così si girò e posò la testa sul suo petto. Per qualche bizzarra ragione, quello sembrava giusto.

    in your house i long to be
    room by room patiently
    i'll wait for you there
    like a stone i'll wait for you there
    alone


    Spike voleva piangere per quanto era felice in quel momento. Posò il mento sulla testa di lei e la strinse forte, continuando a muoversi con lei. L’unica cosa di cui si preoccupava in quel momento era cosa avrebbe fatto quando la canzone fosse terminata e lei si fosse spinta via.

    and on i read
    until the day was gone
    and i sat in regret
    of all the things i've done
    for all that i've blessed
    and all that i've wronged
    in dreams until my death
    i will wander on


    Buffy non voleva fermarsi. Era come se loro due fossero stati soli, e non c’era niente di cui lei si preoccupasse in quel momento. Non si era mai sentita così in pace in tutta la sua vita, ed era con Spike.


    in your house i long to be
    room by room patiently
    i'll wait for you there
    like a stone i'll wait for you there
    alone alone


    La canzone finì e Buffy si scostò con riluttanza da lui, guardandolo di nuovo.Spike la scrutò, con la preoccupazione negli occhi, che lei sospettò fosse perché pensava che lei volesse allontanarsi e scappare via da lui. Invece sussurrò un ‘grazie’, e afferrò di nuovo la sua mano, tirandolo verso il bar.

    Lui non riusciva a staccarle gli occhi da dosso. Non voleva staccarle gli occhi da dossi.

    Lei gli sorrise imbarazzata. “Che c’è? Volevo ballare, adoro quella canzone. E tu sembravi un po’ solo”.

    “Non smetterai mai di sorprendermi, Cacciatrice” disse lui. Buffy lo guardò e sorrise. Lui semplicemente le sorrise in risposta, e abbassò lo sguardo sul suo drink.

    Un paio d’ore dopo chiacchiere e bevute attorno al piccolo tavolo, tutti decisero che era ora di andare a casa per la notte.

    “Chi vuole un passaggio?” chiese Xander.

    “Ho voglia di camminare” disse Buffy. “Magari farò un controllo veloce prima di andare”.

    “Vado con lei” disse Spike, ed entrambe salutarono e uscirono dal locale.

    Camminarono per la maggior parte in silenzio, qualche parola qua e là, ma c’era così tanto che andava detto tra i due che nessuno sapeva come dirlo.

    Come passarono attraverso il cimitero, due vampiri sbucarono fuori dal nulla e cominciarono ad attaccarli. Sembrò quasi svolgersi al rallentatore, come entrambe si girarono rapidamente e quasi danzando mentre combattevano.

    Spike uccise rapidamente il suo, e quando guardò Buffy lei aveva perduto il suo paletto e era bloccata tra il vampiro e una cripta, l’alchol che aveva bevuto stava evidentemente avendo un effetto negativo sui suoi riflessi.

    Spike la raggiunse e tirò il vampiro via da lei, dandole l’opportunità di afferrare il suo paletto e tornare da loro. Arrabbiata dal fatto che il vampiro l’avesse quasi battuta, Buffy lo piantò con violenza nel suo petto, così in profondità che quello uscì dalla parte opposta – fino a Spike.

    I suoi occhi si incrociarono quando quello si infilò esattamente nel suo torace.

    Come l’altro vampiro si polverizzò Buffy poté vedere cosa aveva fatto a Spike.

    Lei andò immediatamente nel panico, e lo tirò via, gettandolo ai suoi piedi e coprendo la ferita di Spike con la mano. La paura emerse nei suoi occhi.

    “Oh Dio, Spike..”

    Lui immaginò che se non era ancora diventato polvere, evidentemente il paletto non era andato abbastanza in profondità, o magari aveva solo mancato il cuore, e osservò la ragazza terrorizzata di fronte a lui.

    “Sto bene. Sarà guarita prima di domani”, disse, come lei tirò via la mano dallo squarcio. “Non è andato abbastanza giù luv. Non mi polverizzerò presto”.

    Gli occhi di lei erano completamente sgranati dalla paura, e non riusciva a guardarlo negli occhi. Era si sentiva terribilmente in colpa per la propria goffaggine.

    “Permettimi di medicarti” disse, mentre lo aiutava e praticamente trascinava fino a casa sua. “E’ il minimo che posso fare…”

    “Non preoccuparti, pet”.

    Una volta in casa, Buffy corse a cercare il suo kit di pronto soccorso, e Spike si tolse lo spolverino, fremendo di dolore quando si tirò via la maglietta bagnata di sangue dalla testa.

    Quando Buffy tornò nel salotto si fermò e lo guardò in piedi nel salotto, guardando il nuovo buco nel suo altrimenti perfetto torace.

    La scena davanti a lei le ricordò quando aveva dovuto fare lo stesso per Angel, la notte in cui scoprì che lui era un vampiro.

    Spike non aveva assolutamente niente in comune con Angel, ma, stranamente, la cosa le piaceva. Erano completamente opposti, e per qualche ragione il pensiero di Angel le diede soltanto fastidio.

    Si avviò verso di lui e lo guardò colpevolmente negli occhi mentre tamponava il foro sanguinate che si trovava proprio sopra il cuore di Spike. “Mi dispiace Spike, non ho mai avuto intenzione di…”

    “Lo so. E’ tutto a posto, Cacciatrice”.

    Ok gente, ci siamo.

    “Spike vorresti..um..vorresti restare qui stanotte?”

    Lui la guardò, confuso. “Credo…se vuoi..”, disse, in completo e assoluto shock.

    “Io, solo, non ho voglia di stare da sola”. Spike mormorò un ‘okay’, e Buffy si sedette sul divano. Dopo qualche minuto di silenzio Buffy accese la radio, e iniziò a ridere quando cominciò la stessa canzone.

    “Cosa c’è di così divertente?” chiese Spike.

    “Lo sguardo sulle loro facce quando di ho tirato giù da quella pista. Avevano tutti un’espressione diversa, è stato divertente”.

    “Davvero…”

    “Si, Willow aveva gli occhi spalancati, Xander stava ringhiando, e Tara semplicemente ci guardava come s e non sapesse cosa fare”.

    Spike ridacchiò un po’, ma fremette quando il dolore al torace gli mozzò il fiato. Guardò verso di lei, e si sorrise vedendola ridere.

    “Andiamo” disse, e tirò Buffy su dal divano per ballare ancora.

    Questa volta erano più stretti, e Spike era davvero senza maglietta. I loro corpi erano pressati l’uno contro l’altro mentre si muovevano al ritmo di musica. Buffy posò con attenzione il capo sul suo petto, e sospirò come lui si sciolse contro di lei.

    Lei non sapeva cosa significasse quello per loro. Tutto quello che sapeva era che quello era sicuramente qualcosa di buono, e lei non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare stavolta.

    Sul pianerottolo Daen stava sbirciando giù con un ghigno che le si allargava su tutta la faccia. “Si!” bisbigliò.

    Spike guardò su e la sorprese, ma Buffy sembrava non aver notato niente, così lui le fece semplicemente l’occhiolino e sorrise come lei le mostrò il pollice verso, affrettandosi poi a salire.

    Quella sarebbe diventata la canzone preferita di Spike per tutto il resto della sua non-vita.


    FINE
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  5. V a m p i r e
     
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    Oooooooh, che bella *w*
     
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4 replies since 29/8/2011, 19:31   367 views
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