Last Dance by DramioneLurver

katespuffy

Posted on 23/8/2011, 13:24

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LAST DANCE
by DramioneLurver

CITAZIONE

Tradotta: joji
Subject: Buffyverse
Pairing: Spike/ Buffy
Raiting: per tutti
Warning for: no
Genere: Romance, Angst
Storyline: Ambientata nell'episodio 7x22 Chosen (La prescelta)
Lunghezza: ficlet
Summary: Tutto quello che Buffy e Spike hanno fatto è danzare... Scena mancante da Chosen.
Disclaimer: appartiene tutto a Joss Whedon & Co.
Link dove trovare la ff originale: www.fanfiction.net/s/4389513/1/Last_Dance
Permesso dell'autrice: Hi Giorgia,
Wow, I'm honored that you liked it that much! That would be really cool. You can go ahead and do so. Thank you!
kristin (aka dramionelurver)

Guardavo i miei piedi scendere il gradino successivo. E quello successivo. E quello successivo ancora. La mia mente era stranamente piena di vorticosi pensieri e completamente vuota allo stesso tempo. Non sapevo quello che stavo facendo. Sapevo solo che i miei piedi si stavano muovendo.

Quando si fermarono, mi ritrovai alla fine delle scale del mio seminterrato, ferma a guardare nei suoi occhi e stavamo lì, in silenzio, da una parte all’altra della stanza. Non potevo parlare, non potevo muovermi, non potevo nemmeno pensare. Potevo solo guardarlo. E non potevo separarmi dal suo sguardo.

Ancora sentivo la mia mente straordinariamente affollata e assolutamente vuota, e non sapevo che dire. Ma subito prima che lui potesse rompere il silenzio fra di noi - sapevo che avrebbe fatto qualcosa, potevo sentirlo- dissi per prima.

“Spike?”Mi fermai immediatamente dopo aver sparato il suo nome nell’aria, insicura di quello che volevo dire, o di quello che volevo.

Nessuno di noi due poteva spostare lo sguardo, e anche se attraverso la stanza, potevo sentire i suoi occhi cercare i miei, espirando- non sapeva che non aveva bisogno di respirare?- leggermente, “Si?”

All’improvviso mi sentii timida, insicura, imbarazzata. Le mie dita giocavano con l’orlo della mia maglietta. Spostai il mio guardo verso il pavimento che ci separava.

“Io.. Possiamo… In caso questa sia… Se..” mi fermai, reprimendo le frasi che non potevo finire, mordendomi il labbro inferiore prima di continuare, questa volta riportai il mo sguardo sul suo, che mi stava aspettando.

“Posso avere un ultimo ballo?”

Il mio supplichevole sussurro sarebbe stato troppo basso da udire per un qualsiasi essere umano alla sua distanza, ma il vampiro, il mio vampiro, lo udì. E fu un come se un freddo raggio avesse attraversato la stanza invece delle mie parole. Per una frazione di secondo, lui si irrigidì. Poi, lentamente, la sua testa si inclinò, le sue labbra si dischiusero e i suoi occhi si riempirono di stupore.

Lentamente, gli angoli delle sue labbra disegnarono un mezzo sorriso.

“Si, penso che possiamo farlo.”

Senza spostare lo sguardo, iniziammo ad avvicinarci gradualmente, passo dopo passo, finché non ci incontrammo nel mezzo della stanza. Quando fummo a due piedi di distanza, lui alzò ed allargò le sue braccia, una all’altezza della mia vita, l’altra un po’ più in alto, dal lato opposto. Un sorriso comparve sulle mie labbra. Ignorando le sue braccia aperte, appoggiai le mie stesse mani sulle sue spalle e memorizzai la gioia nei suoi occhi per il mio gesto, arrossendo leggermente alla sua purità. Abbassai lo sguardo, ma le sue mani presero a coppa il mio mento, guidando il mio volto verso l’alto. Un sorriso gentile si formò sulla mia faccia prima che i miei occhi si chiudessero quando eliminai lo spazio fra di noi appoggiando la mia testa sul suo petto. Quando sentii le sue braccia attorno alla mia vita, le sue dita avevano già iniziato a scorrere su e giù dolcemente sulla mia schiena. Lasciai le mie braccia attorno al suo collo, facendomi scappare un sospiro di soddisfazione dalle labbra quando la sua testa fu accanto alla mia.

In quel momento, la sensazione di migliaia di caotici pensieri che si contorcevano nella mia mente cessò, e mi sentii in pace.

Potevo immaginare il suo volto mentre danzavamo una musica che il mondo non poteva sentire, entrambi eravamo più rilassati in quest’ultima ora della nostra vita di quanto potessimo esserlo stati da molto tempo. I suoi profondi occhi blu- finestre sulla sua anima prima ancora che lui l’avesse- erano chiusi, la sua guancia appoggiata sui miei capelli come ad incidere nella memoria il mio profumo nel suo vero inizio. Leggeri sospiri lasciarono la sua bocca come scie mistiche, e le sue morbide labbra si incontravano e curvavano costantemente - come se cercasse di trattenersi dal piangere- quando non erano impegnate a formare il mio nome e promesse d’amore. La sua espressione poteva essere descritta solo come impressionata.

Lui avrà sicuramente pensato che stesse sognando.

Ed io, finalmente lasciai cadere e collassare i muri dentro di me in un completo cumulo di macerie. Mi perdetti nella sensazione della sua maglietta contro la mia guancia, dei suoi capelli fra le mie dita, delle sue braccia attorno al mio corpo, premendomi contro il suo, il suo profumo mi circondava completamente, il suo cuore e la sua anima uniti ai miei per la prima volta nella nostra lunga e complicata relazione.

A lungo ballammo muovendoci a malapena dal nostro posto al centro del seminterrato, come se oscillassimo alle note della nostra canzone così piena di complicate emozioni e sentimenti non detti che il mondo non poteva nemmeno provare a suonare nelle nostre orecchie.

Ma i nostri cuori ascoltavano e offuscavano la musica del nostro ultimo ballo e, per una volta, per un momento, nient’altro importava.

FINE

Edited by strawberry85 - 9/7/2012, 17:24