Regrets

LEI/LUI - FICLET

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  1. °NeverMind°
     
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    Sono in un periodo abbastanza emotivo e avverto stranamente l'esigenza di scrivere, cosa che di solito non faccio. Lo sapete, perciò non abbiate grandi aspettative.

    Vi lascio questo piccolo racconto. È, come l'altro, una rielaborazione delle emozioni che agitano il mio animo per cui spero possa trasmettervi qualcosa.



    Pairing: Lei/Lui
    Rating: per tutti
    Warning: angst


    Regrets




    La coperta color lavanda la avvolgeva dolcemente, proteggendola dal freddo dell’inverno.
    Chiuse il vecchio libro di poesie e lo depose sul tavolino davanti al camino.
    Portò le mani al ventre appena pronunciato lasciandosi cullare dal movimento lento e rassicurante della sedia a dondolo, ricordo della nonna.
    Fuori nevicava, il vialetto era ricoperto da un sottile strato ghiacciato. Piccoli frammenti di neve bianca scendevano leggeri, turbinando appena nel cielo limpido per poi posarsi a terra formando un candido manto che ricopriva ogni cosa.
    Pareva tutto ovattato, soffice, puro.
    La casa era vuota, silenziosa, unica sua compagna una tazza fumante di cioccolata speziata.
    Ne prese un sorso, scottandosi appena la lingua.
    Sorrise, certe abitudini non le avrebbe mai perse.
    Si accarezzò piano il grembo, persa in sogni lontani.
    Lo sbattere di una porta e le urla festose di alcuni bambini la riportarono alla realtà.
    Prese il telefono e compose il numero. Uno, due, tre squilli... occupato. Riagganciò.
    Forse non era il momento giusto per dirglielo, si convinse, attribuendo le colpe al destino.
    Asciugò una piccola lacrima che, ostinata, era scesa a rigarle il volto.
    Era rimasta sola.
    I suoi genitori se ne erano andati presto. Nessun fratello. Pochi amici, quelli veri ancor meno.
    Crescendo si era rinchiusa in se stessa, troppa la paura di soffrire ancora e troppi quelli che l’avevano usata per poi abbandonarla.
    Poi c’era stato lui.
    Il raggio di luce che squarcia le tenebre. Passione allo stato puro.
    Si erano amati senza chiedere nulla in cambio per poi lasciarsi con il sorriso sulle labbra e la promessa di rincontrarsi un giorno.
    E quel giorno era arrivato.
    Un tiepido pomeriggio di quattro mesi prima si erano trovati per caso a correre nello stesso parco.
    Bastò uno sguardo per far riaffiorare i sentimenti mai sopiti.
    Un cenno e si era ritrovata nella macchina di lui.
    Un vecchio cottage li aveva protetti dal mondo per interminabili ore, raccogliendo i sospiri, i gemiti, le promesse e il dolore.
    I loro corpi si erano reclamati con una passione devastante, annientandoli. Rendendoli schiavi di un amore puro che oltrepassava le rigide regole morali e li trasportava nel loro piccolo paradiso.
    Ansimanti si erano stretti, occhi negli occhi, testimoni di un sentimento troppo grande da esprimere a parole.
    Si erano cullati per ore, senza parlare, sfiorandosi, cercandosi, amandosi ancora e ancora. Mai sazi l’uno dell’altra.
    L’alba li aveva trovati uniti e li aveva nuovamente separati.
    Era tornata alla vita di sempre: lavoro, cene con gli amici, il corso di pittura che amava tanto. Ignara del fatto che il destino le aveva riservato una grossa sorpresa.
    Poi i primi sintomi, i dubbi, la conferma e la paura.
    Un'incontrollabile paura che l’aveva annichilita. Si era sentita così piccola e debole.
    E sola.
    Una fragile bambina impaurita che doveva affrontare il mondo.
    Era così stanca di combattere, di lottare per un poco di felicità.
    Quella mattina appoggiata alla fredda vasca di marmo bianco stringendo il test fra le mani invocò un Dio in cui aveva smesso di credere.
    Due linee rosa le mozzarono il fiato in gola. Avrebbe voluto urlare, rompere ogni cosa ma riuscì solo a rannicchiarsi contro il muro, le gambe strette al petto e la testa appoggiata alle ginocchia.
    Pianse.
    Erano passati giorni, mesi ma non aveva trovato il coraggio di farglielo sapere.
    Fino a quando, per sbaglio, l’aveva intravisto tra la folla che assiepava il centro commerciale nel periodo prenatalizio.
    Scioccamente si era mossa verso di lui, non sapendo nemmeno cosa fare o dire.
    Per un momento si era illusa che la vita sarebbe stata buona con lei.
    Quell'innocente speranza s'infranse nell'attimo in cui una mora dall'aria sofisticata si avvicinò all'uomo, abbracciandolo teneramente e trascinandolo per mano verso un negozio di biancheria per la casa.
    Tutto il suo mondo crollò in quell'istante.
    Imponendosi una forza che non aveva si diresse verso l'uscita.
    Non avvertiva neppure il vento gelido che entrava da sotto il cappotto.
    Qualcosa di ben più freddo batteva regolare all'interno del suo petto.
    I suoi ricordi furono bruscamente interrotti dallo strombazzare di un clacson.
    Abbassò le palpebre nascondendo gli occhi gonfi e stanchi, concentrandosi sul ticchettio ritmato delle lancette dell'orologio.
    Strinse le mani al petto e appoggiò dolcemente il capo sul cuscino morbido.
    Un dolce sentore di vaniglia l'avvolse.
    Immaginò verdi praterie e laghi cristallini, torte di mele e tovaglie ricamate.
    Si lasciò cullare dai ricordi felici finché non riuscì ad addormentarsi.

    Edited by °NeverMind° - 5/7/2011, 19:12
     
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    Le Allegre Comari
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    Ma NOOOOOOOOO! ;O;
    Cara, ma. Vuoi ucciderci tutte, per caso? Queste storie sono tanto belle e tanto tristi e narrano sempre di un grande amore e di una dolorosa separazione. (Sì, siamo a soltanto a due, dovrei regolarmi coi sempre e il plurale). I tuoi frammenti mi piacciono, ti invito a continuare, perfezionarti, sperimentare sempre più. Guarda che mi va veramente bene se mi fai tutta una saga dedicata a Lui/Lei, anzi! Sarebbe un'idea carinissima. *esorta sottilmente* Devo dire che, per una mia inclinazione personale particolarmente spiccata, io preferisco la parte iniziale, la descrizione del ghiacco e della neve, perché è molto bella e sono affascinata dalle suggestioni descrittive.
     
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  3. °NeverMind°
     
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    Nuooooh! Non voglio uccidervi!
    *sparge amore*

    Mi sono dimenticata di inserire che è una storia angst, ora rimedio! ù.ù


    Grazie Cri, comunque!

    *abbracc*

    Sono contenta che anche questo piccolo racconto ti abbia dato qualcosa.



    CITAZIONE
    Queste storie sono tanto belle e tanto tristi e narrano sempre di un grande amore e di una dolorosa separazione.

    Periodo particolarmente malinconico e si evince dalle mie parole. ù.ù
    Sarà che credo che i grandi amori, quelli veri, non possano non prescindere da una certa dose di sofferenza. Non credo più nella favola del cavaliere dalla corazza lucente che salva la bella principessa e vissero tutti felici e contenti e questo traspare da quel che scrivo.


    CITAZIONE
    Guarda che mi va veramente bene se mi fai tutta una saga dedicata a Lui/Lei, anzi! Sarebbe un'idea carinissima. *esorta sottilmente*

    :woot: :woot: :woot: Non mettermi strane idee in testa!!! XDD
     
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  4. Baky86
     
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    Tristezza ._.
     
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  5. °NeverMind°
     
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    Eh sì, c’è molta tristezza e malinconia. =(
    Sto pensando di rivederla, forse di cambiare qualcosa o di darle un piccolo seguito.
    Vedremo. Ù.ù
    La mia indole romantica e tendenzialmente ottimista si ribella a questa fine così tragica.
     
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4 replies since 4/7/2011, 22:23   82 views
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