Italian Style

Dark Angel-Max Alec -Comico/Parodia-Crossower-NC17

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    Timeline:inizio stagione 2

    Ogni riferimento a fatti, nomi ,cose,luoghi etc…e altre problematiche Italiane,è puramente casuale ed a scopo ricreativo…(in questo caso particolare,è una parodia quindi è tutto un po’ portato all’estremo)

    Alcuni luoghi esistono realmente,il telefilm Darck Angel non è assolutissimamente di mia proprietà…ma mi sono presa la liberà di Itanializzarlo .
    Amo l’Italia e sono orgogliosa di essere Italiana,rispetto le altre culture e non ho pregiudizi reali. Quindi, prendetela come viene.

    Perché in Italia?
    Perché, insomma,se tutti vengono in Italia ci sarà un motivo….;-)

    Attenzione:Linguaggio Volgare (molte parolacce),Sarcasmo a volontà,satira politicamente non corretta e senso dell’umorismo crudo. Non tutti potrebbero apprezzare,io vi ho avvisato!

    Principalmente sto scrivendo questa ff per mio divertimento personale,l’ho postata giusto in caso che a qualcuno potesse interessare.

    In oltre ,mi pare giusto chiarire che i nomi e cognomi di persona sono del tutto casuali!!!

    Timeline:inizio stagione 2

    Termini e Personaggi:


    Il Conclave:La Camorra
    I Famigliari:La Famiglia(Mafia)
    S1W:CSSM(Ci Siamo Scassati la Minchia)
    Solo Occhi: Bello Sguardo

    Max Gevera: Massimiliana/Messalina Genovesi (Massi)
    Alec MecDowell :Alessandro Cerimoniere(Alecc)
    Renfro:Renina(Renna)
    Donald Lydeker: Donatello Palpebrepesanti
    Sandeman: Don Saverio
    Joshua:Gosuè
    Logan Cale: Lorenzo Caduti
    Asha: Asia
    Ben;Beniamino
    Zack:Zaccaria

    ~*~

    Capitolo 1-Il piacere delle nuove conoscenze

    Manticore ,Da qualche parte vicino Malé,Trentino Alto Adige,Italia

    Sono passati sette mesi da quando hanno catturato e rinchiuso Massimiliana .
    Ha passato ,il primo mese,a riprendersi dall’operazione a cuore aperto e i cinque successivi li ha passati tra lavaggi del cervello e lezioni alla Manticore.
    Renina le ha mostrato Zaccaria,la foto di Beniamino e la foto di Bello Sguardo.
    Le ha detto un sacco di cose,la bastarda sa dove colpire per fare più male. Ed era passato un altro giorno,con un coltello rubato dalla mensa cerca di segare i mattoni della sua cella…ed é una cazzo di impresa. Non tanto per il buio, perchè ci vede anche meglio ,ma perché è un coltello senza lama.

    Da fuori la cella , Massimiliana sente dei rumori , si affretta a rimettere tutto a posto e si stende sulla pidocchiosa brandina della cella. Insomma, tutti quei soldi spesi per le attrezzature , i medici , la super tecnologia ,la bio-tecnologia ,a crescerli,addestrarli e tutte queste puttanate…e poi ai soldati neanche un letto decente.

    Massimiliana ,neanche hai il tempo di calmare il battito cardiaco accellerato causato dall’adrenalina di fare tutto in fretta e furia, che la porta blindata della cella si apre. Entra un X5 maschio.

    -Beniamino.- Esala Massimiliana ,scioccata,mentre si alza dalla branda.

    -Chi?-si ferma perplesso lui, guardandola per la prima volta.

    -Niente,è che somigli a mio fratello Beniamino. -dice lei,con aria un po’ persa.

    -Non sono tuo fratello, grazie tante.- dice con un smorfia disgustata.

    -Allora chi sei?Che vuoi?Ma soprattutto ,che cazzo ci fai qua?

    -Sono 494.- dice,mentre si ambienta. Manco fosse casa sua.

    -Lui era 493. Forse sei il suo gemello.- ribatte lei, girandogli in torno con aria circospetta.

    -Ah!Lo sciroccato.Per colpa di quel malato di mente mi hanno fatto il lavaggio del cervello per sei mesi. Volevano essere sicuri che non fosse genetico. Dopo dieci anni con questa politica corrotta,non ha retto.-

    - Ehi,come ti permetti. E’ a questo schifosissimo e pidocchioso posto che non ha retto.-

    - L’albergo non era di suo gradimento!?!Bhè, chi se ne frega…Diamoci dentro.- dice ,mentre si sfila la maglietta dai pantaloni della divisa e se la toglie.

    -Ma che diavolo stai facendo?-chiede allibita,mentre ,discretamente si asciuga un rivoletto di bava all’angolo della bocca.

    -Sono il tuo partner di allevamento. Dobbiamo darci dentro fino a che non facciamo un piccolo soldato…Con il mio bell’aspetto e il tuo carattere di merda,sarà un’inferno di peste .-

    -E’ nauseante e tu sei disgustoso.- dice schifata,mentre si chiede distrattamente ,quante posizioni del kamasutra hanno il tempo di fare prima che i loro corpi trasgenici si esauriscano.

    - E’ inutile che fai. E’ colpa tua che hai fatto saltare il laboratorio...-dice serio ma annoiato.

    -Spogliati!-

    -Esci immediatamente dalla mia cella o ti darò tanti di quei calci in culo che non potrai sederti per una settimana.-

    -Abbiamo gli ordini.- Alza gli occhi al celo in esasperazione,mentre si slaccia la cintura e si sbottona i pantaloni.

    Lei ,per tutta risposta,gli rifila un calcio sullo stomaco

    -Ma che…?-

    - E’ quello che ti meriti per essere una tale testa di cazzo.-

    Lui le si avvicina serio,ma con aria spavalda,atteggiandosi a gran figo.

    -Senti, non è che la cosa mi piaccia…chi sa quante malattie veneree ed incurabili ti sei beccata.-

    Sono a pochi centimetri e si guardano negli occhi con sfida. Lei gli molla uno schiaffo molto sonoro.

    - Ehi!-esclama irritato.

    Lei gli e ne tira un altro,ma all’ultimo momento lui le afferra il polso. Si guardano negli occhi e sono ad un soffio l’uno dall’altro. Poi un rumore di stivali li fa voltare verso la porta della cella.
    E’ una guardia ,494 le molla il polso e mentre lei se lo strofina crucciata,lui va incontro alla guardia e dalla tasca caccia una bustina.

    -Hai qualcosa per me?-gli dice la guardia.

    494 gli passa la bustina e la guardia gli da dei soldi,poi se ne và.

    -Sono quei farmaci che ci danno per doparci.-spiega,alla domanda inespressa che aleggia sul volto di Massimiliana.

    -Spaccio da quando hanno smesso di farmi il lavaggio del cervello.- continua,mentre si intasca i soldi.

    -Io mi chiamo Massimiliana. Tu hai un nome?-

    -Te l’ho detto, sono 494.-

    -Quella è la designazione,coglione! Intendo un nome.-

    -Di che stai parlando?-

    -Oh! C’e l’ho!-sorride furba.

    -Ti chiamerò Alessandro. Come Alessandro il grande perché sei una grande testa di cazzo!-

    -Però ho un gran bel fisico.- sorride malvagiamente mentre le si avvicina,muovendo le sopracciglia allusivamente.

    Lei lo spinge via.- Tzs,ma se sei rachitico...-

    Lui fa una faccia tra l’allibito e l’orripilato. -Comunque ,che schifo di nome che hai.-

    -Me l’hanno dato i miei fratelli!- ribatte offesa.

    -Ok Messalina.-

    Lei lo abbaglia con un luccichio assassino.

    -Mi chiamo Massimiliana!- soffia incazzata .

    -Certo ,certo Messalina.- fa noncurante con un gesto plateale della mano,come a dire che è un dettaglio superfulo.

    Lei manda nella sua direzione ,un’occhiataccia omicida.

    -Mi hai per caso fatto il malocchio?-le chiede confuso ma divertito.

    Lei sbuffa sarcastica,alzando gli occhi al celo – See…Occhio malocchio prezzemolo e finocchio…-

    -Oh, ti assicuro che non ho certe tendenze.- esclama divertito,con un sorriso storto.

    -Ah, non saprei…sicuro di non preferire gli uomini?- gli domanda lei,sorridendo malignamente.

    Lui le si avvicina con una luce predatoria negli occhi,naso contro naso,possono letteralmente respirare il respiro dell’altro. Senza darle il tempo di dire o fare niente,la prende tra le braccia mentre la bacia molto appassionatamente .

    -Hai ancora dei dubbi?-Lui alza le sopracciglia allusivo quando si stacca dal bacio.

    -Hai chiarito il tuo punto!- dice lei seccamente,ma un po’ stordita ,mentre lo spinge via .

    Ma,contraddicendo il gesto appena fatto, lo tira a se per un altro bacio più profondo e con la lingua. Lui ha un sapore così buono che lei già si sente assuefatta .

    Poi si stacca,gli da uno schiaffo e poi se lo preme addosso per un altro focoso “scambio di idee.”

    Lui,d’altro canto ,non ha mai avuto a che fare con una persona o trasgenica così mentalmente instabile ,anche per essere un esponente del genere femminile.

    In pochi minuti si ritrova sbattuto contro il muro con lei a cavalcioni e se la gode un mondo.
    Infatti lui non si fa pregare e cerca un modo per spogliare tutt’e due senza strappare le divise e senza staccarsi da lei,preoccupato che la bella e folle trasgenica cambiasse
    umore.

    Poi lei si ferma per prendere fiato e lui prepara la sua faccia per altri schiaffi e affini.

    -No, non posso!-dice lei a corto di fiato.

    -Va bene. -dice tranquillo.

    -No,davvero. E’ inutile che insisti…-

    - Daccor…-non finisce di dire quello che stava per dire perché viene interrotto da un altro rovente bacio.

    -Non dovrei…-ansima lei dal bacio,per poi aggredire nuovamente ,con la sua bocca , quella di lui.

    Mentre si baciano avidamente ,lui le prende finalmente a coppa il sedere ,impastandolo. Nello stesso momento lei termina di slacciagli i pantaloni e con un balzo si tira via.

    Ma contrariamente al timore di lui di essere mollato lì tutto ingrifato,lei si toglie la maglietta e slaccia i pantaloni d’ordinanza e contemporaneamente cerca di finire di spogliare anche lui, non riuscendoci.

    Lui capisce l’antifona ed infatti si slaccia gli stivali ,se li toglie e poi si sfila pantaloni e boxer insieme. Rimanendo nudo ,calzini a parte,di fronte a lei che si lecca le labbra e si affretta a strapparsi il reggiseno e le mutandine di dosso. Poi lo butta su quello pseudo lettino che si ritrova in cella.

    Gli salta addosso senza pietà ,prende una mano di lui e se la infila tra le pieghe. Lui ghigna compiaciuto e contento. Lei poi si sposta un po’ per allineare il suo corpo a quello di lui. Guardandolo negli occhi si impala su di lui. O almeno ci prova, ma guardarlo negli occhi ed impalarsi senza guardare quello che fa …,non aiuta neanche l’istinto animale.

    Stranamente ,quando si tratta di istinto animale ,lui sembra più preparato e ribalta le posizioni infilandosi direttamente…lì. Lì nel mezzo…nel suo centro già umido e bollente per lui.

    Non le dà neanche il tempo di abituarsi che inizia a martellare come un ossesso. Dopo 4 colpi molto veloci, si costringe a calmarsi ,rallentando il ritmo delle spinte. Lei é aggrappata a lui sconvolta ed ansimante mentre con le unghie cerca inconsciamente di scorticargli la schiena.

    Non si sono mai sentiti così pieni di passione con nessun ‘ altro. Così completi. Uniti nell’estasi suprema di uno sfrenato amplesso.

    Massimiliana neanche nell’impeto del suo calore ,non si era mai sentita più eccitata. Lui entra ed esce da lei,ad ogni spinta si fa largo sempre più in profondità, facendola sbattere ed agitare per il di più.

    Anche i loro gatti interiori se la godono un mondo. La loro parte animale che si è svegliata appena si sono ritrovati a contatto. Evidentemente Manticore sa il fatto suo in fatto di accoppiamenti azzeccati.

    Il loro martellare è così forte ed intenso ,che si accorgono appena che le due catenelle che reggono la brandina si sono rotte ed il letto ,con loro sopra ,è franato per terra.

    Anche per essere in parte animali, fanno dei versi alquanto spaventosi. Due gatti in calore. L’unico animale che condividono. Quindi non stupisce se si sentono versi alquanto bizzarri;tra i quali spuntano l’orso,la pantera,lo squalo,l’elefante ,il cavalluccio marino…uno zoo insomma.

    Mentre sono preda di questo calore che non è calore e fanno versi spaventosi mentre cercano di arrivare all’estasi dell’orgasmo, finalmente lui trova quel punto. Ebbene si,proprio quel punto segreto che difficilmente viene trovato. Il mitologico,il mistico,l’orgasmico… punto G.

    Lei sente che finalmente lui l’ha trovato e lo sprona ad andare sempre più veloce ,minacciandolo di rompergli il culo altrimenti,sempre e sempre più. Ed essendo entrambi trasgenici, la velocità non è un gran problema per loro.

    Lui preso dall’impeto animale del momento ,la morde ,marchiandola come sua. Lei in preda all’estasi più totale,viene con un urlo da far spavento anche ai trans_human rinchiusi nelle celle del seminterrato.

    Alessandro, strizzato dalle sue pareti interne viene spronato a martellare ancora più velocemente. Tanto velocemente da quasi diventare una sfocatura agli occhi di Massimiliana. Lei non ha il tempo di riscendere dal picco che quando lui viene,lei si ritrova a volare in un orgasmo così potente e forte che le loro urla, gemiti e movimenti sfrenati, fanno tremare per un’ attimo l’intera struttura di cemento armato mentre loro vedono nero.

    Poi crollano esausti ,sconvolti dall’orgasmo più devastante della loro intera esistenza.

    Alessandro riapre gli occhi,sorridendo così soddisfatto , compiaciuto e beato.

    Massimiliana apre gli occhi allo stremo delle forze,manco avesse condotto il gioco,per ritrovasi a guardare un buco enorme sul soffitto.

    -Merda!-geme ,più che sopraffatta dalla sorpresa di aver sfondato,insieme allo sconosciuto gemello di suo fratello morto, il cemento del pavimento della sua cella.

    TBC...

     
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    waaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...ho sempre sognato questi due insieme <3<3
    molto bella e soprattutto divertente...vedi di continuarla eh XD
     
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    Grazie *_*Ecchime!!!


    ~*~

    -Merda!-geme ,più che sopraffatta dalla sorpresa di aver sfondato,insieme allo sconosciuto gemello di suo fratello morto, il cemento del pavimento della sua cella.

    ~*~


    Capitolo 2-Cane e gatti!

    Alessandro,che è ancora dentro di lei, si acciglia.

    -Non è molto lusinghiero da parte tua.-

    Lo colpisce alla testa .-Guarda su,idiota.-

    Alessandro si inarca ,per poi alzare la testa al soffitto come le ha detto Massimiliana. Facendola gemere e allargare gli occhi dallo stupore, dato che è ancora seppellito in lei.

    -Oh Merda!-bisbiglia Alessandro,in soggezione.

    -Suggerisco di spostarci da qua.- dice lui ,ancora guardando il soffitto con aria persa.

    -Già!-commenta laconica mentre Alessandro si mette in piedi.

    - C’è solo un problema…-continua lei ,indicando la loro nudità. Ma si blocca al suono di un ringhio feroce.

    Sgranando gli occhi si scambiano uno sguardo allucinato. Anche lui ha sentito il ringhio con i suoi perfetti sensi di soldato potenziato.

    -…Due problemi,direi.- deglutisce lui,indicando l’enorme uomo cane che continua a ringhiare a loro.

    Massimiliana cerca di coprirsi alla bella e meglio con la coperta piena di buchi ,presa dalla brandina ormai da buttare e lancia il lenzuolo ad Alessandro.

    La femmina fa un respiro e tremando leggermente, fa un passo nella direzione dell’uomo cane.

    - Ehi, tranquillo ragazzone.-

    L’uomo cane smette di ringhiare e con fare imbarazzato ribatte.

    -Tranquilla, ragazzina.-

    -Wow,tu parli.- dice stupito Alessandro.

    Massimiliana gli colpisce il braccio e sibilla-Zitto idiota.-

    -Tzs.- sbuffa lui nella direzione della ragazza. Poi aggiunge ,guardando l’uomo cane, con aria pensosa.

    - Troppo cane nel tuo cocktail?-

    -E gatto nel vostro.- risponde,annusando l’aria e abbaiando per un momento.

    -Che bei denti, posso vederli?- domanda lei, esitante ,ma già ha fatto un passo per raggiungere il cucciolone. Alessandro la guarda allibito,pensando che la pazzia forse è proprio una caratteristica dell’unità evasa del ’09.

    Lei sorride giuliva toccando i denti del cane. Poi ,sempre sorridendo,stende la mano destra mentre con la sinistra afferra quella dell’uomo cane e la scuote per poi presentarsi.

    -Mi chiamo Massimiliana…e lui è Alessandro.- dice,indicando l’X5 maschio.

    Alessandro esasperato ,alza gli occhi al celo ad un Dio che non crede.

    -Li ha scelti il padre, i nomi?- dice pensoso il cucciolone.

    -No,io ho scelto il mio…e quello di Alessandro.-

    -Papà mi ha chiamato Giosuè.-

    -Per “papà” non intenderai Donatello ,vero?- domanda Alessandro,schifato,in un’identica espressione di lei e del cucciolone ,che per tutta risposta fa anche un ringhio intriso di disgusto.

    Poi sempre imbarazzato,il cagnone riprende a parlare.- No, mio padre Don Saverio.-

    -Andiamo Massimiliana, le guardie.- sussurra Alessandro sgranando i suoi occhi blu da bambino e la prende per un gomito.

    - E’ stato un piacere Giosuè, ma ora dobbiamo svampare.- gli da la mano e gli colpisce leggermente la spalla.

    -Svampare?- si chiede perplesso Giosuè mente Alessandro e Massimiliana corrono via.


    ~*~

    -Ok, dobbiamo trovare assolutamente dei vestiti.-

    -Perché?-

    Lei si gira a guardarlo e gli molla uno scappellotto sulla nuca. Lui ritorna serio.

    -Ok, so io dove trovarli. Seguimi. – le prende la mano.

    -Ma non si accorgeranno del buco nella cella?- chiede titubante lei mentre attraversano un corridoio buio.

    -No, ci vorrà almeno un’ora, prima che se ne accorgano.- fa spallucce lui.

    Dopo una decina di corridoi,cupi e che puzzano vagamente di muffa,Alessandro si ferma ad una piccola porticina di metallo situata nel mezzo del muro.

    Massimiliana lo guarda accigliata. Lui la guarda con intenzione,poi alzando gli occhi al celo,che ormai è un abitudine da quando la conosce (non molto tempo), ed apre la porticina.

    -Oh no. No e no.- scuote la testa orripilata.

    Lui sbuffa .-Li vuoi o no i vestiti?-

    -Okay. -Concede lei sbuffando. La coperta è ruvida e prude da morire.

    Senza perdere tempo ,si tuffa nella cavità e lui la segue.

    Finiscono in un cumulo enorme di bucato sporco. Scavalcano la montagna di biancheria e lui si dirige a passo sicuro ,ad un armadio. Lo apre e Massimiliana può vedere i cumuli di divise ,ordinatamente piegate. Ma di biancheria intima ,neanche l’ombra.

    Si vestono nel più completo silenzio ,a parte i fruscii della stoffa. Si scambiano occhiate furtive per tutto il tempo della vestizione ,che secondo entrambi è durata anche troppo.

    -Adesso che si fa?-domanda lui, annoiato ed eccitato dall’averla sbirciata..

    -Adesso troviamo l’uscita più vicina e c’e ne andiamo.- lui aggrotta la fronte.

    -Perché?-domanda infatti.

    -Perché si!Andiamo!-dice perentoria,prendendogli la mano e trascinandoselo dietro.

    Lui la ferma e lei lo guarda accigliata.

    -E’ di là l’uscita, vieni.- e la trascina nella direzione opposta.

    Non lo sanno ,ma entrambi alzano gli occhi al celo.

    Camminano per altri dieci minuti e arrivano ad una porta blindata con scritto “EXIT”. Lei sta per toccare la maniglia ma lui la ferma .

    -Aspetta.- sussurra con voce roca,l’attira a se e la bacia brevemente ma dolcemente.

    -Ci vuole il passi magnetico…-continua appena interrompe il bacio.

    -E questo per cos’era?-lo interrompe lei accigliata.

    -Niente, così mi andava.- dice con la sua migliore faccia da poker.

    Lei gli molla un manrovescio …che se non fosse anche lui un transgenico,la sua testa avrebbe fatto
    un giro completo come la bambina dell’esorcista.

    -Ma davvero è così semplice?-

    Lui ci mette qualche minuto per riprendersi dal manrovescio più violento della sua vita.
    - Ehee?-è ancora un po’ stordito e sente le orecchie tintinnare.

    Lei cerca di fermare le sue mani dallo stringergliele al collo per strangolarlo.

    -Ho chiesto se è davvero così semplice ,più semplice dell’ultima volta,fuggire da questa merda di posto?-

    Lui si stura le orecchie e scuote la testa freneticamente, per cercare di mandar via il tintinnio che sente.

    -No!- risponde gelido.

    -Da quando tu e i tuoi fratelli siete fuggiti,a noi hanno stretto il guinzaglio …e sono passati un bel po’ di anni ,pensi realmente che non sia cambiato niente?-continua serio.

    -No.- risponde lei semplicemente ,con un’alzata di spalle.

    -Invece si!- esclama serio.

    -…Si ,hanno cambiato il menù nella mensa…- dice sarcasticamente lei
    -Allora ,andiamo?-riprende a parlare Massimiliana, cambiando umore.

    -Dove?- chiede perplesso Alessandro.

    -A recuperare un passi, ovviamente.- risponde allegra mente ,mentre si appresta a risalire dal tubo da dove sono scivolati.

    -Ovviamente.- borbotta lui, per poi seguirla. Pensando che comunque sarebbe stato più semplice usare la porta,ma non osa suggerirlo data la schizofrenia di lei.

    Grazie alle loro abilità di super soldati geneticamente modificati, evidentemente nel loro cocktel deve esserci anche un po’ di ragno,riescono a risalire lo scivoloso cubicolo in poco tempo.

    Alessandro conduce Messalina…ops,Massimiliana,in labirintici corridoi pieni di celle e porte da cui provengono rumori e versi di dubbia origine.

    Fortuna(o sfortuna?) vuole che incappano nella guardia a cui ha spacciato 494.

    - Ehi ciao. Come va?-chiede sorridendo Alessandro,simulando un interesse che non ha.

    -Beeene!-risponde la guardia,bracollando come un ubriaco.

    -Mi presti il tuo passi?Voglio portare la signora a vede le stelle…sai com’è…- ammicca Alessandro,indicando Massimiliana con un cenno del capo.

    -Mumble…ma poi non è che poi Renina si incazza e mi fustiga?-chiede dubbiosa la guardia con la testa piena di mille bolle blu.

    -Naa!Quello che Renina non sa,Renina non fustiga.-

    -Mmm.,okay!- e si sfila il passi agganciato ad un passante dei pantaloni.

    -Ma non è che poi Renina …-

    -Sto solo eseguendo gli ordini,frà!-

    -Oh,è veroooo.Qualunque cosa…-e gli passa il passi e ammicca in direzione della femmina.

    -Grazie frà,a buon rendere…-Alessandro in realtà è grato che Massimiliana non abbia detto una parola.

    -Si…mi raccomando la squinzia…ahaha- lo saluta la guardia mentre i due transgenici stanno già girando l’angolo.


    TBC


     
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