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katespuffy.
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La Luna chiedeva alla polvere di non morire,
ma il cielo si rabbuiava ogni giorno un minuto più tardi.
Pungevano gli occhi nel continuo cercare,
migliaia di pietre prendevano vita alla stessa maniera.
Da quella finestra non guardava più nessuno.
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Baky86.
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Io non me ne intendo proprio di poesia, non mi sento di giudicare
Però forse dovresti inserire più metafore auliche, per me ci starebbero.. -
°NeverMind°.
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Kate, sai che non l'ho mica tanto capita?
vabbeh che io e le poesie...
bisogna che siano chiare chiare, palesi proprio perchè ne comprenda il significato!
Ti posso dire, però, che mi ha trasmesso una sensazione di abbandono e solitudine, quella finestra da cui non si affaccia più nessuno trasmette tanta tristezza.
Sarebbe bello se ne postassi delle altre!. -
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E' molto allegorica, ma non sono sicura di capirne bene il senso.
L'ultimo verso, chiaramente, esprire solitudine e abbandono, è molto efficace, il primo è più immaginifico, penso. Posta ancora!. -
katespuffy.
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Diciamo che c'è molto ricordo, ricerca e abbandono.. sì non sono per nulla brava, ma mi sono venuti in mente e li ho stesi senza pensarci su..
grazie per aver commentato <3. -
LadyDarkness.
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Non è assolutamente vero che non sei brava!
Lo sei eccome !
Non sempre è semplice capire ciò che ci spinge a scrivere versi.
Quali sono le emozioni che vengono fuori dal nostro istinto spesso, non ci è dato sapere , sappiamo solo che c'è qualcosa dentro che ci suggerisce di farlo.
C'è chi chiama questa volontà irrefrenabile, Ispirazione.
Le poesie sono figlie dell'Ispirazione, ma non è detto ,purtroppo, che tutte quelle che scriviamo siano ispirate.
Questa è una poesia riuscita, perchè si percepisce l'ispirazione, il fatto che tu stessa non riesca a decifrarla ne è la prova.
La poesia non è mai prevedibile come non è prevedibile la comprensione totale di essa.
Il bello è questo. Non si può mai, alla prima lettura, comprendere Ungaretti , probabilmente nemmeno una vita di studi approfonditi servirebbero a decifrare la profonda bellezza dei suoi versi , eppure ogni volta che si legge , c'è qualcosa di nuovo che si scopre.
La poesia non è la prosa.
Bisogna sempre ricordare che fra la prosa e la poesia c'è una differenza abissale, io personalmente sono perfettamente d'accordo con quanto Charles Bukowski ha detto:
"Che differenza c'è tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po' "
Tutto questo per dirti che devi continuare a scrivere versi.
Hai talento.
In più il tuo stile mi affascina molto. Posta qualche altra poesia in tal modo potrò commentare in maniera più esaustiva!
Brava Kateduccia
Ehhhh per la miserina come sono stata seriaa!
Colpa dello strudiaccio cattivo!. -
katespuffy.
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Le mosche con ali rubate di farfalla disegnavano
nel cielo dove il mio puro pensiero
cercava invano calore,
eppure esse si celano nel nero della notte
senza che nessuno le guardi.
Questa è abbastanza banale, banale e banale. . però, mi ispirava. .. -
°NeverMind°.
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Non la trovo banale, a me è piaciuta, più dell'altra a dire il vero.
Tesoro, sei un pò malinconica in questo periodo? Tutte e due le poesie hanno un finale amaro.. -
katespuffy.
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Direi che si nota la solitudine che sento.
Della serie *la luce non è mai puntata su di me, non ho sguardi nella mia direzione*
il problema è che vedo il tempo ottimista e traditore allo stesso tempo e che ho la classica mente prevaricatrice delle emozioni..
Grazie per il commento Giadina... -
LadyDarkness.
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Se quello che scrivi lo senti dentro, niente è mai banale.
E poi che cos'è la banalità ?
Non esistono punti fermi nella scrittura .
Esistono solo la capacità di emozionare e il gusto personale.
Entrambi ,variabili puramente soggettive.
Anche io come Giada ho preferito quest'ultima che hai postato , perchè è immediata, è arrivata subito al cuore.
Brava!.