Ventuno Giugno

In corso

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    5,464

    Status
    Anonymous
    Oh beh. Eccomi. ù___ù

    Sappiate che non posso continuare a questi ritmi, ecco. Il cazzeggio pasquale, lo studio, la televisionehh ♫ ♪ ♫ *inventa canzoni sul momento*

    Okay, questo e basta.


    Pia: Sono cortini ma sono tutti di seguito quindi è come se fossero grandi. Questa sono intenzionata a continuarla, non preoccuparti! XD Grazie mille!

    NeverMind: L'importante è che siano IC. *è una rompiballe* Trovavo che l'alcool fosse l'unico modo per giustificare la doppia personalità di Angel, escludendo la malattia mentale. Anche qui ho cercato di fare riferimento a quello che Buffy ha vissuto nel telefilm, trascinandolo nella dimensione umana quotidiana. Buffy e William ... c'è tanto da dire su di loro. Aspetta e vedrai.







    6.






    La mattina era singolarmente fredda, ventosa. In piedi su un palco di fortuna, Buffy stringeva la sciarpa alla gola. Aveva bisogno di voce per parlare alla folla che si era riunita intorno a lei, alle porte di un popolare mercatino pubblico di Londra.
    In linea con lo spirito alternativo della sua campagna, Lindsey aveva allestito l’incontro a sorpresa, culminato in un comizio.
    “Quello che intendo offrirvi non è semplice appoggio politico.” Scandì la candidata, puntando lo sguardo in direzione degli interlocutori. Lentamente scrutò gli sconosciuti, mantenendo concentrazione e fermezza. “Quello che intendo offrirvi è ciò di cui avete veramente bisogno: il potere. Avete bisogno di poter scegliere, di poter prendere decisioni in autonomia e portarle avanti con le vostre energie e col supporto dell’amministrazione centrale. Quello che Wilkins ha fatto nei suoi quattro anni di mandato è stato indebolire la società civile, renderla dipendente dagli apparati della politica. Io voglio porre un freno a questa condizione.”
    All’ennesimo applauso, Buffy sorrise.
    Domandò aiuto e scese sul palco.
    “Sei stata brava.” Sussurrò Lindsey, immediatamente vicino.
    Xander confermò con un cenno soddisfatto.
    “Grazie.” Fece lei, raggiungendo l’auto che la attendeva.
    Una volta a bordo, fece spazio al campaign manager.
    “Sono una Davide molto infreddolita adesso. Stiamo andando a pranzo, giusto?”
    “Certo che sì. Sei stata veramente brava.” Ripeté Lindsey.
    Buffy aggrottò la fronte, lusingata e sorpresa.
    “Lo dici come se fosse una cosa straordinaria. Ti ho spiegato che è il mio mestiere, che lo faccio da quando ero una ragazzina, e tu continui a guardarmi come se fossi un’improvvisata dotata di grande fortuna.”
    “Non penso questo. Il fatto è che ho lavorato con uomini potenti che, nella pratica, si lasciavano prendere per mano dai loro manager. Tu sei indipendente, forte, capace. Potresti anche fare a meno di me.”
    “Questo è sicuro.” Scherzò lei.
    Lindsey le lanciò un’occhiata tagliente, indecifrabile.



    “Passami il pepe.” Domandò William, porgendo il palmo aperto a Liam che lo aiutava.
    L’amico era venuto a trovarlo ancora un volta e lui aveva deciso di invitarlo a pranzo.
    Non gli succedeva da anni, ormai, di cucinare per qualcuno. Era bello.
    “Ti piace nell’insalata?” chiese ancora, indaffarato.
    Liam fece spallucce.
    “Non troppo, però.”
    William sorrise. Terminò di condire l’insalata ed estrasse dal forno le verdure cotte con carne. Raggiunse il frigo e fece per prendere del vino, quando si bloccò di scatto.
    “Scusami! Ho quasi dimenticato.”
    “Non fa niente.” Sussurrò Liam, gentile. “Puoi prenderlo per te, se vuoi.”
    “E tu mi guarderesti bere vino senza poterlo assaggiare?”
    “Non è un problema, davvero. Ceno tutti i giorni con un gruppo di politici e assistenti che consumano alcolici a tavola, non potrei imporre loro il mio regime contenuto.”
    William esitò ancora. Infine scelse una bottiglia di bianco.
    “Qualcosa per te? Aranciata, coca-cola?”
    “L’acqua minerale andrà benissimo, grazie.”
    Si sedettero in soggiorno, pranzarono tranquilli.
    “Non volevo metterti in imbarazzo.” Fece William, d’un tratto.
    Liam alzò lo sguardo.
    “Come?”
    “Quando ti ho chiesto se ti piacevo … non era per metterti in imbarazzo. Sono contento che tu sia qui, sono contento che siamo amici. Da quando Rupert è morto … no, lascia stare …”
    “Puoi parlarmi di lui, se vuoi.”
    “Non voglio, davvero.”
    Liam annuì. Pulì le labbra sporche di salsa e si alzò da tavola a pasto concluso.
    Aiutò William a caricare la lavastoviglie; lo lasciò solo, impegnato in una telefonata, e lo raggiunse dopo, quando era poggiato alla parete dinnanzi alla portafinestra che dava sul mare. Gli sfiorò una spalla. Lasciò cadere la mano, immediatamente.
    “Sai a cosa penso in questi giorni?”
    “No. Dimmi.”
    “Penso che sia stata una fortuna averti ignorato al nostro primo incontro.”
    William si voltò, stupito.
    Liam scosse il capo.
    “Non fraintendermi, io non – Sono contento di aver mantenuto una certa distanza nei tuoi confronti, perché allora ero diverso. Ero instabile e fottuto dall’alcool. Ho fatto soffrire tutti quelli che conoscevo, ho fatto soffrire Buffy, che mi amava, e ancora sto male al pensiero di quello che lei ha dovuto passare per causa mia. Fossi stato un uomo migliore, mi sarei allontanato immediatamente, ma non ne avevo la forza. Avevo bisogno di lei, anche se non potevo offrirle nulla. Per questo sono contento di non aver ferito anche te, almeno te.”
    William non disse nulla.
    “Tu eri così preso da Giles, eri saggio.”
    “Ero solo innamorato.”
    “Ed è stato meglio così. Hai potuto sperimentare la gioia dell’amore. Io non l’ho mai provata.”
    “Neanche con Buffy?”
    “Lei è stata la mia ancora di salvezza, ma non c’è stato che dolore e tristezza. Fossi stato più forte –“
    “Non lo dire.”
    “Cosa?”
    “Non provare a riscrivere il passato. Io l’ho fatto tante volte ed ho capito quanto è sbagliato e inutile. Non potremo mai cambiare ciò che è successo.”
    “Lo so, solo che non posso impedirmi di pensarci. Di pensare a come –“
    William si tese in avanti, d’istinto. Baciò le labbra di Liam con lentezza, con dolcezza, lasciandosi guidare da lui che gli carezzava la schiena esitante, quasi spaventato all’idea di stringerlo davvero. Chiuse gli occhi, gemendo.
    Tornò in sé al suono del campanello. Si fece da parte e raggiunse l’ingresso.
    Buffy era venuta a trovarlo.
    Senza parole la fece accomodare in soggiorno, l’aiutò a togliere la giacca.
    “Non ti aspettavo …”
    “Neanche io pensavo di venire.”
    “Entra, fai come se fossi a casa tua. Vado a prenderti da bere.”
    Lei si strinse le braccia, infreddolita.
    “Sei qui.” Mormorò sorridente, a Liam che la guardava.
    Lui aveva un’espressione strana, spaurita.
    “Non pensavo di trovarti.”
    “Sono contento che tu sia venuta. Vado via, vi lascio parlare in pace.”
    “Non devi …”
    “Ti sbagli, invece. Ci vediamo più tardi, in ufficio.”
    William era tornato con il tè.
    Liam gli riservò un saluto nervoso, imbarazzato. Uscì di corsa.
    “Avete … avete pranzato insieme?” domandò Buffy, desiderosa di spezzare il tremendo silenzio che era sceso nella stanza. “Non immaginavo … io ho pensato di venire, ecco. Non ci sono ragioni particolari, non posso neanche prendere i libri.”
    William poggiò il tè sul tavolino e si sedette.
    “Va bene lo stesso, prima o poi lo farai.”
    Buffy rimase in piedi, agitata.
    “È la campagna elettorale!” farfugliò, a corto di giustificazioni. “Non ho tempo da dedicare a me stessa, non posso organizzare un trasporto …”
    “Non preoccuparti, capisco perfettamente. Ho tenuto i libri per tre anni, posso tenerli ancora qualche mese, non credi?”
    Lei si sedette immediatamente.
    Prese un respiro, volgendo lo sguardo al mare impetuoso oltre le finestre.

















    Edited by Kiki May - 24/9/2011, 10:01
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Mrs Boreanaz

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    6,703

    Status
    Offline
    Ma.. ma ti pare!

    Questi finalmente si baciano... :wub: e lei decide proprio in quel preciso momento di andare a trovare William.. echecavolettifritti! :angry:

    Adesso voglio sapere cosa si dicono però!
    E come procederà la campagna elettorale!

    E Angel non dovevi fuggireeee!!!!!!!!

    Posta presto.. anzi subito!
     
    Top
    .
  3. °NeverMind°
     
    .

    User deleted


    L'ho letta ieri sera ed ero pure certa d'aver commentato! :blink:

    Buffy tanto è sicura e decisa nel suo lavoro quanto è fragile nelle relazioni interpersonali, soprattutto quando si tratta di William. Apprezzo che abbia fatto un passo in avanti, che sia almeno andata a trovarlo ma... ma... non poteva aspettare giusto un paio d'ore?!? Li ha interrotti proprio nel momento clou! :angry:

    Angel se l'è proprio data a gambe però, spero solo non faccia marcia indietro adesso! Sono cosí carini insieme.

    Ora attendo il confronto Buffy/William.

    Tu posta intanto! ^_^
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    5,464

    Status
    Anonymous
    EccomiH!


    Tania: Beh, dovevo fermarli in qualche modo, no? XD Seguimi nel nuovo capitolo! >O<

    NeverMind: Povera Buffy, stavolta non poteva mica sapere cosa stava succedendo! XD E poi, sì, Angel è fuggito. Ma vedremo.






    7.







    Buffy spese lunghi minuti a studiare il soggiorno di casa Shelby.
    L’ultima volta che vi aveva messo piede – per litigare con Giles di persona, senza l’impiccio di uno stupido cellulare guasto – i mobili erano diversi, più scuri, signorili. Accanto al tavolo c’era un vaso enorme, in ceramica, riempito di rametti secchi e viole; la chitarra acustica non giaceva in un angolo abbandonato, ma era poggiata sul divano, tra le coperte in disordine e i cuscini. Sulla parete c’era un ritratto a matita di William.
    “Ti piace il nuovo arredamento?”
    “No.” Rispose lei, lapidaria.
    Si voltò a guardare l’interlocutore.
    “Non è male.” Precisò, atona.
    “Ma non ti piace.”
    “È solo così … sembra l’arredamento di una camera d’albergo, è vacanziero.” Spiegò, giocherellando con l’orologio. “Sai cosa sembriamo noi, invece?”
    “Cosa?”
    “Una coppia di idioti. La ragazzina che incontra il compagno di suo …” Buffy tacque, mordendosi le labbra. “Peccato che tu sia inadatto ad interpretare il ruolo.”
    “Perché sono un uomo?”
    “Oh Cristo, la volete finire con la storia dell’omofobia?! Quando mai sono stata omofoba? La mia migliore amica è gay e il mio ex fidanzato si è accorto di preferire gli uomini, dopo la terapia di supporto! Fossi per davvero omofoba avrei chiuso con entrambi!” esclamò lei, esasperata. “Sei più giovane di me.” Tagliò corto. “Sei più giovane di me, di due anni.”
    William non riuscì a replicare.
    “E tutto questo è inutile, stiamo perdendo tempo che non abbiamo. Da quando è cominciata la campagna elettorale, non ho avuto neanche un istante di tregua e immagino che anche tu abbia del lavoro da fare. Devo chiamare Lindsey …”
    “Mi dispiace che la campagna ti impegni tanto.”
    “Per favore, non comportarti come se te ne importasse qualcosa.” Ammonì lei, estraendo il cellulare dalla borsa. Per il nervosismo non riusciva quasi ad aprirlo.
    William allargò le braccia, disperato.
    “Perché rendi tutto più difficile? Sto solo cercando di parlare con te!”
    “Perché cerchi di parlare con me? Cosa siamo noi due?! Vecchi amici, parenti?”
    La candidata si rialzò fece per dirigersi alla porta.
    Furiosa, si voltò in direzione di William che la guardava ansioso.
    “Io non capisco!” esclamò. “Quale sarà stata la tua grande tragedia? Tre anni insieme, tre anni di solitudine: i conti tornano, puoi smettere di soffrire! Tu non sei stato speciale! Sei stato solo l’ultimo! L’ultimo con cui ha vissuto, il più giovane, il più fragile. Giles ha voluto lasciarti qualcosa perché non ti sentissi solo … cosa credi che ci sia stato di tanto irripetibile nella vostra relazione?! Cosa?”
    Finita la tirata, Buffy dovette poggiarsi alla parete.
    Le tremavano le mani e pativa un forte senso di vertigine.
    William la raggiunse per aiutarla, ma lei lo allontanò immediatamente.
    “Allora ha fallito.”
    “Cosa?”
    “Rupert ha fallito.” Ripeté William, con un sorriso colmo di dolore e rimpianto. “Mi sento solo lo stesso.”
    Con calma si diresse in cucina, riempì un bicchiere d’acqua e lo bevve lentamente, nel tentativo di scacciare la commozione che gli serrava la gola.
    Buffy lo seguì senza esitazioni, rimanendo ad un passo da lui.
    “Cosa dici?”
    “Passerotto, perché avrei dovuto inviarti quella donazione? Coi soldi di Rupert ho cercato di stabilire un contatto umano, ma non ci sono riuscito. Non è servito a niente.”
    “Il problema non sei tu, sono io.”
    Lui si voltò d’impulso, divertito.
    “Vuoi scaricarmi veramente, se dici queste frasi fatte.”
    “Perché vuoi stabilire un contatto proprio con me?”
    “Perché non dovrei volere?”
    “Rispondi a quello che ti ho chiesto.”
    William scosse il capo, in un gesto casuale.
    “Ricordo l’ultima volta che hai messo piede in questa casa, quando litigasti con Rupert. Sei entrata di corsa dal cancello esterno, sbattendo le porte, fregandotene altamente del casino che stavi combinando. Eri incazzata come una iena, volevi parlare con lui ed io non potevo fermarti …”
    “Cosa c’entra questo?”
    “Mi sembrasti così forte in quel momento, così determinata. Lui ti aveva ferita, ma tu non volevi arrenderti; volevi farlo riflettere, fargli aprire gli occhi sulla pazzia che stava commettendo … Mi è capitato di ripensare a quel momento e avrei voluto … ho immaginato come sarebbe stato essere difeso da te. Oh sì, sono proprio una checca disperata per desiderare la protezione di una donna.”
    Buffy tacque, impressionata.
    “Non voglio importi il mio dolore.” Aggiunse lui, controllato. “Puoi andare via. Non mi sopporti e sarebbe stupido continuare a fingere il contrario.”
    “Io non –“
    “Come?”
    “Niente. Vado via.”
    Lei esitò. Si voltò nuovamente.
    “Ricordo che avevate … ricordo che tu avevi portato delle coperte qui. Di tua madre, mi pare.”
    “Sì, quelle che faceva a mano.”
    “Mi sono sempre chiesta … a volte chiudevo gli occhi e ti immaginavo dormire sul divano, come un estraneo. Era la mia punizione mentale nei tuoi confronti.”
    William aggrottò la fronte, incuriosito, e inarcò il sopracciglio sinistro.
    Rise.
    “Non mi sopportavi affatto, eh?”
    “È una cosa infantile, lo so.” Scherzò lei. “Ho pensato a te.” Rivelò, tornando seria. “In questi giorni, dopo la donazione … ho pensato a questa casa, al passato. Mi ero ripromessa che, quando sarei venuta a trovarti, sarei riuscita a chiudere la faccenda una volta per tutte, con educazione e fermezza, ma adesso mi tremano le mani ed ho voglia di piangere.”
    “Buffy …”
    “Ma non lo farò, non preoccuparti. Ho un appuntamento tra un’ora e non posso lasciarmi andare all’autocommiserazione. Verrò a trovarti un’altra volta, quando sarò tranquilla.”
    “Allora non verrai a trovarmi più.”
    Buffy sorrise, imbarazzata.
    “Verrò a prendere anche i libri.”
    “Non c’è fretta.”
    “Voglio … voglio avere un rapporto civile con te, e voglio parlare di Giles, perché non c’è nessun altro con cui potrei farlo. Perché lui ti amava.”
    William tacque, colpito.
    “Ora devo proprio andare.” Mormorò la candidata, congedandosi.
    Raggiunse il corridoio e rimise la giacca, salutò William con una stretta di mano. Ad aspettarla, all’uscita, Lindsey.



    “Questa villa apparteneva al tuo mentore scomparso?” domandò il campaign manager, poggiato sulla fiancata della sua auto.
    Buffy scosse il capo e salì a bordo senza rispondere.
    “Non vuoi parlarne …” Fece lui, con un sospiro rassegnato.
    Veloce, mise in moto. Per il caldo tolse la giacca, rimanendo in maniche di camicia.
    La candidata riuscì a scorgere un tatuaggio sul suo avambraccio destro: un simbolo giapponese, elegante e incomprensibile.
    “Sì, apparteneva a lui.” Sospirò, dopo qualche minuto di silenzio.
    Lindsey annuì, accese il radiogiornale.
    “Ci informano degli ultimi sviluppi della campagna di Wilkins. Il nostro avversario ha scelto di schierare in campo Warren Mears, l’esperto di comunicazione politica. Ci saranno delle belle sorprese.”
    “Odio le sorprese.” Sussurrò Buffy, chiudendo gli occhi.
    Per un attimo la stanchezza aveva preso il sopravvento, assieme al sonno e al languore. Il sole al tramonto risultava piacevole sulle palpebre chiuse e il profumo di Lindsey avvolgeva l’abitacolo, sensuale, deciso.












    Edited by Kiki May - 24/9/2011, 10:04
     
    Top
    .
  5. p.i.a
     
    .

    User deleted


    Eccomi al commento!!! :D :D :D
    Avevo visto l' altro capitolo...ma io mi conosco:solo uno non mi basta! :lol: e allora mi sono imposta di aspettare...e tu non mi hai delusa
    Che dirti?
    c'è un sacco di roba in questi due capitoli:un assaggio di discorso e di forza di Buff-candidato(che secondo me è geniale accostare il potere della cacciatrice al potere politico...sei una MAGA!),un mozzichino di bacio tra William e Angel,Lindsey che inizia ad ammirare Buffy e a preoccuparsi per lei,e poi il tanto atteso confronto tra le due persone più amate dal defunto Giles.
    Proprio questo ultimo accadimento mi ha colpito, non deve essere facile per Buffy perdere qualcuno che si ama come un padre, ed avere con lui ancora tante cose in sospeso, sta soppesando la possibilità di risolvere con William, e da dove si inizia se non dal rinfacciare vecchi rancori?

    Torno a ripeterti fino allo sfinimento che questa tua storia mi piace tanto :D BRAVA!!
     
    Top
    .
  6. °NeverMind°
     
    .

    User deleted


    Credo di averlo riletto almeno cinque volte ma non riesco a fare un commento sensato. Sono senza parole.
    È spettacolare, sul serio.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    5,464

    Status
    Anonymous
    Qui piove senza sosta.
    Uff. ç_____ç

    Pia: Grazie! Sono contentissima che la storia ti piaccia. Sì, Buffy e William hanno molto da dirsi e l'idea di tradurre il potere della cacciatrice nel normale potere del leader politico l'ho trovata divertente. ^^

    NeverMind: Whoa, non so che dire! Spero che anche questo capitolo possa piacerti!









    8.









    Bloccati in un ascensore pieno, Buffy e Liam attendevano di arrivare ai loro uffici, all’ultimo piano dell’edificio affittato dal partito. La candidata mangiava del gelato coi croccantini, rumorosamente, per ingannare l’attesa.
    “Potreste uscire assieme.” Mormorò, dopo una lunga riflessione silenziosa.
    Liam si voltò stranito.
    “Chi? A cosa ti riferisci?”
    “A te e William, potreste uscire assieme.” Spiegò lei, serafica.
    L’amico le indirizzò uno sguardo sconcertato.
    “Cosa stai dicendo?”
    “Oh niente, un pensiero che mi è venuto … ahi, mi fanno male le gengive! C’è ancora troppo freddo per prendere il gelato!”
    “Potresti, per favore, non cambiare discorso?”
    “Non sto cambiando discorso, il mio è un flusso di coscienza! In ogni caso, pensavo proprio che potreste cominciare a frequentarvi, tu e lui: siete entrambi single, avete le stesse preferenze sessuali …”
    Liam arrossì vistosamente e si portò una mano al volto.
    “Vuoi parlare piano? Ti sentono tutti!”
    “Scusami! Dicevo soltanto che –“
    “Non è che se due uomini sono omosessuali allora si accoppiano automaticamente, lo sai! E poi tu detestavi William!”
    Le porte dell’ascensore si aprirono, Liam e Buffy uscirono nel corridoio.
    “… Tu detestavi William!” esclamò lui, più forte e sicuro.
    Buffy roteò gli occhi e raggiunse un cestino della spazzatura, per gettare la vaschetta vuota.
    “Sei la donna più incoerente che conosca! La tua capacità di saltare di palo in frasca mi sorprende sempre!”
    “Ehi, non te la prendere! Stavo semplicemente lasciando spazio all’immaginazione.”
    “Non farlo più, Virginia. E adesso scusami, devo andare.”
    La candidata aggrottò la fronte, Xander la raggiunse.
    “Che ha Liam stamattina?”
    “Non saprei. Hai, per caso, dei centesimi da prestare? Ho voglia di cioccolata calda.”



    Liam raggiunse William intorno alle cinque del pomeriggio.
    Lui stava lavorando alla nuova creazione commissionatagli, ma lo accolse con gentilezza e lo fece accomodare nel salone principale, mentre si rinfrescava. Liam lo attese in silenzio.
    “Eccomi, perdonami se ti ho fatto aspettare!” esclamò William, con un asciugamano umido tra le mani.
    “Non preoccuparti, non … non preoccuparti.”
    Lo scultore posò l’asciugamano, lentamente, affilando lo sguardo chiaro.
    “Posso offrirti qualcosa?” chiese, cordiale.
    “Sto bene così.”
    “Credevo che non saresti venuto, sai?”
    Liam deglutì, soffocando un moto di tensione. Si mosse sul divano e aggiustò l’orologio da polso, inutilmente.
    “Perché?” domandò.
    William sorrise.
    “Sei praticamente fuggito dopo il bacio.” Spiegò, allontanandosi in cucina.
    Liam gli fu dietro immediatamente.
    “Non sono fuggito!”
    “Non mettiamoci in imbarazzo a vicenda, Liam. Ti sei sentito a disagio e sei corso via, per questa ragione immaginavo che non saresti più tornato, perché forse non avresti voluto rivedermi dopo quello che era successo.”
    “Non è vero. Io voglio rivederti … voglio vederti sempre, ma –“
    “Ma non sai come gestire la nostra amicizia, vero?”
    Liam fece spallucce e chinò il capo, sconfitto.
    William lo raggiunse, gli prese una mano.
    “Sono così felice quando vieni a trovarmi …”
    “Davvero?”
    “Sì, ti sembra incredibile?”
    Liam scosse il capo. Prese il voltò di William e lo carezzò, pieno di tenerezza, come un amante.
    “Non so come gestire quello che sento per te.” Confessò, a mezza voce. “Non sono mai stato bravo coi sentimenti, per tanto tempo li ho repressi e basta, ho represso me stesso, ed ora … ho paura di sbagliare tutto e allontanarti per sempre. Non potrei sopportarlo un’altra volta.”
    “Un’altra volta?”
    “Sì … quando stavi con Giles … credo di aver provato qualcosa per te sin dal primo momento in cui ti ho visto, solo che la situazione era complicata ed io ero talmente impegnato a stordirmi da non sentire niente, in fondo.”
    “Non sapevo … non pensavo …”
    Liam si morse le labbra, colpevole.
    “Mi dispiace,” disse. “Vorrai mandarmi via adesso.”
    “Perché dovrei?”
    “Perché non … perché tu amavi Giles.”
    “Sì.”
    “E non pensavi a me.”
    “No.” Ammise William, onesto.
    Liam arretrò di un passo, ma lui lo bloccò.
    “Posso pensarti ora. Posso essere tuo amico oppure …”
    “Oppure?”
    William non terminò la frase.
    Chiuse gli occhi e attirò a sé Liam, per baciarlo.



    Seduta alla scrivania, sola e impegnata a leggere fascicoli, Buffy percepiva una vibrazione continua provenire dal piano di sotto. Dopo i primi tentativi di ignorarla, la candidata decise di alzarsi, rimettere le scarpe e prendere l’ascensore. Il sesto piano era un caos di luci e musica, gli impiegati davano una festa a sorpresa.
    Buffy riusciva a scorgere il profilo di Willow, impegnata a conversare, e la figura slanciata di Fred, che si muoveva nell’improvvisata pista da ballo.
    “Cosa sta succedendo?” domandò, incerta.
    Lindsey la raggiunse.
    “Cosa sta succedendo?” chiese ancora, rivolta al campaign manager. “Chi ha dato questa festa? Non sapete che dobbiamo lavorare?”
    “Non stasera.”
    Buffy sbuffò, contrariata.
    “Manca pochissimo tempo, c’è ancora tanto da organizzare e –“
    “Bisogna riposarsi, quando è necessario. E poi … andiamo, lo so che adori ballare!”
    “Hai organizzato tu il party?”
    “E se anche fosse? Mi bacchetteresti sulle mani perché non mi sono consultato prima con te?”
    La candidata non rispose. Prese un respiro, guardandosi intorno.
    Inutile rovinare il divertimento a tutto lo staff, era alquanto improbabile che sarebbero tornati alle loro scrivanie.
    “Allora, mi concedi questo ballo?”
    “Cosa?”
    Lindsey sorrise, malizioso e divertito.
    Offrì la mano a Buffy e le sussurrò a bassa voce, nell’incavo del collo.
    “Mi concedi un ballo?”
    Lei quasi rabbrividì.
    “Sì.” Disse, lasciandosi guidare sino al centro della stanza.
    In un attimo la musica da discoteca aveva lasciato spazio ad un lento sensuale, raffinato: I put a spell on you.
    Buffy si portò i capelli dietro le orecchie, imbarazzata.
    “Dio, era così scontato …”
    “Non ti tirerai indietro adesso?”
    “Io non mi tiro mai indietro.”
    Lindsey assunse l’espressione compiaciuta di un gatto pigro.
    Attirò Buffy al torace e lasciò scorrere le braccia sulla sua schiena.
    “È anche la tua cantante preferita, Nina Simone.” Sussurrò.
    “Il che mi fa pensare che hai organizzato tutto, come un ragno in agguato.”
    “Sono un ragno in agguato?” rise lui.
    “Può darsi.”
    “E non ti spaventa neanche un po’?”
    “Per carità, sono altre le cose spaventose!” esclamò lei, muovendosi con grazia.
    Lo chignon che amava portare si era sciolto appena, lasciando cadere le ciocche di capelli biondi sulle spalle. In un istante l’espressione di Lindsey cambiò.
    Buffy sorrise nell’ombra della stanza affollata.












    Note: Ancora una canzone di Nina Simone, eccola. Bella, vero? *w*











    Edited by Kiki May - 24/9/2011, 10:09
     
    Top
    .
  8. cadma91
     
    .

    User deleted


    Buffy la sa lunga, anche se le verrà un attacco di colite.Vai Kiki!!!
     
    Top
    .
  9. p.i.a
     
    .

    User deleted


    Tu adesso mi mandi una tua foto mentre fai l' espressione compiaciuta di un gatto pigro!-_-


    perchè sto cercando di immaginarmi com'è e non ci riesco :lol: .lol: :lol:


    dimenticavo...l' ho cercata su google immagini e mi è uscita questa:
    image :wacko:
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Mrs Boreanaz

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    6,703

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    “Ti piace il nuovo arredamento?”
    “No.” Rispose lei, lapidaria.

    Cattiva!!

    CITAZIONE
    “Perché rendi tutto più difficile? Sto solo cercando di parlare con te!”
    “Perché cerchi di parlare con me? Cosa siamo noi due?! Vecchi amici, parenti?”

    Perchè William cerca di parlare con te ?!? O_o
    ma sei andata tu a casa sua... arrivando pure al momento sbagliato!

    CITAZIONE
    “Io non capisco!” esclamò. “Quale sarà stata la tua grande tragedia? Tre anni insieme, tre anni di solitudine: i conti tornano, puoi smettere di soffrire! Tu non sei stato speciale! Sei stato solo l’ultimo! L’ultimo con cui ha vissuto, il più giovane, il più fragile. Giles ha voluto lasciarti qualcosa perché non ti sentissi solo … cosa credi che ci sia stato di tanto irripetibile nella vostra relazione?! Cosa?”
    Finita la tirata, Buffy dovette poggiarsi alla parete.
    Le tremavano le mani e pativa un forte senso di vertigine..

    Buffy Bitch!

    CITAZIONE
    “Voglio … voglio avere un rapporto civile con te, e voglio parlare di Giles, perché non c’è nessun altro con cui potrei farlo. Perché lui ti amava.”

    Lo vogliamo tutti!!

    CITAZIONE
    Per un attimo la stanchezza aveva preso il sopravvento, assieme al sonno e al languore. Il sole al tramonto risultava piacevole sulle palpebre chiuse e il profumo di Lindsey avvolgeva l’abitacolo, sensuale, deciso.

    Bella questa scena *_*

    CITAZIONE
    “Potreste uscire assieme.” Mormorò, dopo una lunga riflessione silenziosa.
    Angel si voltò stranito.
    “Chi? A cosa ti riferisci?”
    “A te e William, potreste uscire assieme.” Spiegò lei, serafica.
    L’amico le indirizzò uno sguardo sconcertato.

    Ho cambiato improvvisamente idea.. amo buffy!!
    E voglio anch'io del gelato coi croccantini.. adesso!!

    CITAZIONE
    “Sei praticamente fuggito dopo il bacio.” Spiegò, allontanandosi in cucina.
    Angel gli fu dietro immediatamente.
    “Non sono fuggito!”

    Non è fuggito! Ha solo corso molto velocemente dalla parte opposta rispetto a dove era Will XD

    E il discorso dopo è stupendo... soprattutto il bacio :wub:
    (se qualcuno suona alla porta, o il telefono o per piccione viaggiatore... lo uccidoooooo!!)

    E Lindsey e Buffy.. Lui è dolcissimooo *_* Ha organizzato tutto.
    Bella la canzone.

    CITAZIONE
    Lo chignon che amava portare si era sciolto appena, lasciando cadere le ciocche di capelli biondi sulle spalle. In un istante l’espressione di Lindsey cambiò.
    Buffy sorrise nell’ombra della stanza affollata.

    :wub:

    Posta prestooooooooooooo.. anzi subitoooo :woot:












     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    5,464

    Status
    Anonymous
    Okay, e per i prossimi mille anni io non scriverò nulla.
    *cade per terra stanchissima*




    Intanto grazie a:

    Cadma: perché Buffy avrà un attacco di colite?

    Pia: ù___ù

    Tania: Il commentino dettagliato! *CCC* Sono troppo stanca per riverlo tutto, grazie mille! Sappi che sto postando per te! è_é











    9.









    Il sole tramontava e William dedicava un po’ di tempo a se stesso, impegnandosi nella preparazione della cena. Da sempre, cucinare lo aiutava a rilassarsi.
    Suonarono alla porta e lo scultore dovette abbandonare la zuppa appena messa a bollire.
    Ad attenderlo, sul vialetto, c’era Buffy.
    “Ciao.” Sussurrò lei, esitante e guardinga.
    William non poté frenare un sorriso di gioia nel vederla.
    “Ciao.” Rispose, invitandola ad entrare. “Sono contento che tu sia venuta. Posa la giacca dove vuoi. Ero in cucina, stavo preparando qualcosa per stasera.”
    “C’è un buon odore, in effetti.” Constatò la candidata, guardandosi intorno incuriosita.
    “Ti ringrazio. Raggiungimi mentre termino, come procede la campagna?”
    Buffy sospirò, poggiandosi al frigorifero chiuso.
    “Procede.”
    “Nient’altro da aggiungere?”
    “Oh … in realtà è molto complicato da spiegare. Wilkins ha assunto un nuovo addetto alla comunicazione, Warren Maers, e il ragazzo sta cominciando a dare problemi, ma non è nulla di ingestibile, credo. È il periodo ad essere confuso.”
    “Perché?”
    “Perché il ventuno giugno si avvicina e gli indecisi si schierano, la gente cambia idea, e c’è sempre la possibilità di un colpo di scena che stravolga tutto. Detesto i conti alla rovescia!”
    “Ma sei bravissima nell’affrontarli.”
    Buffy aggrottò la fronte, stupita.
    William scosse il capo.
    “Scusami, questa è una cosa che diceva sempre Rupert, riguardo a te. Diceva che eri molto brava nel condurre il lavoro nei momenti cruciali.”
    “Diceva questo?”
    “Sì. Lui … ammirava il tuo autocontrollo, la tua resistenza. Non lo sapevi?”
    “No, sì … sapevo che mi stimasse e … non sapevo che ti parlasse di me.”
    “Era inevitabile, non trovi?” sorrise lo scultore, assaggiando un po’ di zuppa. “Tu eri come una figlia per lui ed io …”
    “Non ti dava fastidio?”
    “Perché avrebbe dovuto? Avrei solo voluto … essere oggetto di conversazione anch’io, ecco.”
    Buffy non replicò.
    Si avvicinò lentamente, attratta dalla cena sul fuoco. Si morse le labbra, frenando il languore improvviso. In un istante ricordò di non aver pranzato, sentiva lo stomaco stretto in una morsa, ma non avrebbe ceduto alle lusinghe della tavola di William.
    “Vuoi favorire?” domandò lui, ottimo osservatore.
    Testarda, Buffy scosse il capo. William raggiunse la credenza e cominciò ad affettare del pane tostato e dell’insalata di pomodoro a cubetti.
    “Cosa stai facendo?”
    “Le bruschette, passerotto. La metti un po’ di musica, per favore? Il comando dello stereo è accanto a te.”
    Buffy s’imbronciò, irritata dal tono confidenziale del padrone di casa.
    Accese lo stereo.
    “Wow, ascolti i Ramones!” si limitò a dire, scorrendo i brani della lista scelta.
    “Sì, fammi almeno sentire una canzone!”
    “Non ascolterò i Ramones mentre prepari bruschette e zuppa!” protestò lei, insindacabile.
    Cambiò qualche brano, in modalità casuale, e il punk rock venne sostituito dalla melodia dolce, malinconica di Chopin.
    “Il preludio numero quindici …” mormorò.
    “Ti piace?”
    Buffy sorrise, mettendosi a sedere sul ripiano accanto ai fornelli, incurante.
    “È una lunga storia.”
    “Vuoi raccontarmela?”
    “Come preferisci. Avevo diciannove anni … avevo diciannove anni e c’era questo saggio di pattinaggio artistico molto importante ed emozionante, per me.”
    “Pattinavi?”
    “Sì.” Rispose lei. “Sì, era il mio sport preferito, la mia passione. Lo praticavo quando potevo e mi sentivo così bene sulla pista, non credo di essermi sentita mai tanto bene come quando stavo sul ghiaccio …”
    William alzò lo sguardo, silenzioso.
    “Era una gara importante e mi ero allenata duramente per affrontarla. Una parte di me sperava anche di vincere, sebbene fosse difficilissimo. C’erano atlete molto più dotate, professioniste, ma tanto valeva provare. Fu bellissimo. Il brano che mi assegnarono fu proprio il preludio di Chopin e vennero a vedermi tutti …”
    “Chi?”
    “Xander e Willow, mia madre, Liam, il signor Giles …”
    “Venne a vederti anche lui?”
    “Sì! Fu buffo, in effetti. Mia madre era impegnata in galleria e, sino all’ultimo momento, non sapeva se avrebbe potuto raggiungermi; mio padre era troppo occupato a scopare con la segretaria di turno, Brittany, Bridget o quello che era, e figuriamoci se l’avrebbe mollata per venirmi a vedere! Alla fine venne Giles, per primo assieme a Willow e Xander, e si sedette proprio dinnanzi alla pista, negli spalti centrali. Fui così contenta di vederlo. Quella sera fu una delle più belle della mia vita.”
    Buffy sorrideva, luminosa, nostalgica.
    William ricambiò in un moto d’affetto incontenibile.



    Liam gemeva piano, tra i baci pieni, lussuriosi che William gli donava.
    Steso sul divano del soggiorno, il capo poggiato tra i cuscini morbidi, le braccia strette attorno alla vita dell’uomo su di lui, Liam tremava di piacere ed esasperazione.
    William non gli concedeva alcuna tregua, stuzzicandolo e lasciandolo insoddisfatto. Mai aveva provato un desiderio tanto intenso per qualcuno, mai si era sentito così inerme e vinto. William avrebbe potuto continuare a torturarlo per anni e lui si sarebbe concesso comunque, inevitabilmente.
    “Will … William … devo alzarmi …”
    La vibrazione del cellulare non mentiva, l’organizzatore era atteso dai colleghi.
    “Sì, scusami.”
    Veloce, William si staccò dalle sue labbra, prendendo posto sul divano, recuperando compostezza. Gli occhi ridenti, però, tradivano una gioiosa soddisfazione.
    “Pronto? Sì, sì …”
    Liam dovette alzarsi, ché le dita dello scultore sfioravano le sue in un invito decisamente allettante.
    Terminò la chiamata e, nervoso, si voltò verso William.
    “Mi dispiace, devo andare.” Disse.
    “Non preoccuparti, capisco.”
    “Io … hanno convocato una riunione dello staff e sono atteso. Londra è lontana e ci vorrà un po’ di tempo prima di raggiungere gli altri, ma devo essere presente.”
    “Capisco davvero. Mi dispiace solo che tu debba fare tanta strada a quest’ora …”
    “Che dici? È solo un’ora e mezza, arriverò prima delle undici.”
    William sorrise. Accompagnò l’ospite alla porta, gentile.
    “Sai, non ti ho detto che … non ti ho detto che è venuta Buffy, oggi pomeriggio, prima del tuo inaspettato arrivo.”
    L’organizzatore scosse il capo, imbarazzato.
    Appena entrato in casa di William si era lasciato andare ai baci, come un adolescente eccitato; non avrebbe dovuto andare tanto di fretta.
    “Ti racconterò del nostro incontro, la prossima volta che verrai.”
    “Sì, la prossima volta.”
    Liam si congedò definitivamente.
    Incerto se dare un bacio a William, gli strinse la mano, formale.
    Lo scultore rise. Lui annuì e gli baciò la guancia, languido.











    Note: Ecco il Preludio in questione.











    Edited by Kiki May - 24/9/2011, 10:14
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Mrs Boreanaz

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    6,703

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Okay, e per i prossimi mille anni io non scriverò nulla.
    *cade per terra stanchissima*

    Questo implica che ti concedo una pausa stasera.. ma domani di nuovo sotto con lo scrivere!

    CITAZIONE
    Tania: Il commentino dettagliato! *CCC* Sono troppo stanca per riverlo tutto, grazie mille! Sappi che sto postando per te! è_é

    Kikuzzola :wub:

    William che cucina *_* è un grande cuoco!
    E Buffy che gli parla della sua passione per il pattinaggio e di quel particolare evento successo anni prima ... si stanno avvicinado :rolleyes:

    E parlano di Rupert *_*

    CITAZIONE
    Angel gemeva piano, tra i baci pieni, lussuriosi che William gli donava.
    Steso sul divano del soggiorno, il capo poggiato tra i cuscini morbidi, le braccia strette attorno alla vita dell’uomo su di lui, Angel tremava di piacere ed esasperazione.
    William non gli concedeva alcuna tregua, stuzzicandolo e lasciandolo insoddisfatto. Mai aveva provato un desiderio tanto intenso per qualcuno, mai si era sentito così inerme e vinto. William avrebbe potuto continuare a torturarlo per anni e lui si sarebbe concesso comunque, inevitabilmente.

    ahh *_* ma che belli che sono *_*


    Stupido telefono >_<
    Stupida riunione >_<

    CITAZIONE
    Gli occhi ridenti, però, tradivano una gioiosa soddisfazione

    :wub:

    CITAZIONE
    Angel dovette alzarsi, ché la dita dello scultore sfioravano le sue in un invito decisamente allettante.

    Lancia il telefono e ributtati sullo scultore!
    Ripeto .. stupida riunione >_<

    CITAZIONE
    L’organizzatore scosse il capo, imbarazzato.
    Appena entrato in casa di William si era lasciato andare ai baci, come un adolescente eccitato; non avrebbe dovuto andare tanto di fretta.
    “Ti racconterò del nostro incontro, la prossima volta che verrai.”
    “Sì, la prossima volta.”

    Che adolescenti :P
    La prossima volta forse parlano.. forse.. certo.. forse.. ma quando mai :P
    ma che parlate a fare... vi ordino di saltarvi addossooooo :woot:

    CITAZIONE
    Incerto se dare un bacio a William, gli strinse la mano, formale.
    Lo scultore rise. Lui annuì e gli baciò la guancia, languido.

    :lol:


    Allora aspetto domani per il prox capitolooooo :B):






     
    Top
    .
  13. p.i.a
     
    .

    User deleted


    Va beh era un piccolo capitolo peró!

    Ok non diró nulla, Tania ti ha giá sbatacchiata per benino :lol: :lol: forse dovremmo trattarti meglio....nooooooooooooooooo :lol: :lol: dai il massimo sotto pressione :lol: :lol:

    tornando alla storia,allora, mi pare che Buffy abbia fatto un bel passo avanti nei confronti di William,anche se......boh.....mi sa che si incacchia quando saprá dei languidi baci dei due maschioni
    Si, ok, sa iuna mezza cosa, ma forse potrebbe dire:e che cacchio William ,ti scopi tutti gli uomini della mia vita!
    CITAZIONE
    Incerto se dare un bacio a William, gli strinse la mano, formale.

    :blink:
    ma come?Questo ti ha divorato la faccia fino e mo , sul divano su cui stavate per copulare, e tu te ne vai, e gli dai la mano???!!! <_< non é mica il tuo commercialista!!???


    Adesso, tornando al tortura Kiki
    CITAZIONE
    Allora aspetto domani per il prox capitolooooo

    QUOTO; RIQUOTO E STRAQUOTO!!!!!
     
    Top
    .
  14. °NeverMind°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Lo chignon che amava portare si era sciolto appena, lasciando cadere le ciocche di capelli biondi sulle spalle. In un istante l’espressione di Lindsey cambiò.
    Buffy sorrise nell’ombra della stanza affollata.

    Come mi piacciono questi due *_*

    Perfetta la scena in cui Spike cucina e Buffy gli racconta del suo passato. :rolleyes: Finalmente lei si sta lasciando andare... magari diventeranno buoni amici.


    CITAZIONE
    Incerto se dare un bacio a William, gli strinse la mano, formale.

    :huh: Santiddio Angel... ma come si fa?! prima tutto bello spaparanzato sul divano che si fa sbaciucchiare e poi lo saluta dandogli la mano. La mano?! Dico niente vah! :huh:

    Fra poco lo metti un nuovo post, vero? Non mi lasci qui in attesa per tanto, eh? :unsure:
     
    Top
    .
  15. cadma91
     
    .

    User deleted


    Me lo vedo benissimo Angel!!!
    Si guarda attorno imbarazzato, poi si guarda i piedi...
    Allunga il viso per dargli un bacio poi pensa "No, meglio di no..."
    E gli stringe la mano!!!

    Deliri a parte... (Guarda come mi riduci) continua subito!N

    Non c'è tregua per le scrittrici!

    CITAZIONE
    Stupido telefono >_<
    Stupida riunione >_<

    Mai parole furono più vere...

    CITAZIONE
    perché Buffy avrà un attacco di colite?

    Bè guarda un po':

    CITAZIONE
    La candidata mangiava del gelato coi croccantini, rumorosamente, per ingannare l’attesa.

    E dopo dice:

    CITAZIONE
    “Non saprei. Hai, per caso, dei centesimi da prestare? Ho voglia di cioccolata calda.”

     
    Top
    .
62 replies since 17/4/2011, 16:45   1038 views
  Share  
.
Top