Enjoy by Queen of Loopholes

Bones. B&B. Completa.

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    Mrs Boreanaz

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    Qualche tempo fa ho tradotto questa ficlet per un forum su Bones.
    E visto che ho ritrovato il file nel pc. Ho pensato di postarla anche qui.
    E' solo una breve ficlet, ma molto carina.
    Spero che vi piaccia.

    Enjoy

    By Queen of Loopholes

    Tradotta: Tania (strawberry85)
    Rating: Per tutti
    Genere: Romanzo
    Pairing: B&B
    Disclaimer: I personaggi citati in questa fanfiction sono di proprietà della FOX , l’autore e il traduttore non ne traggono alcun vantaggio economico.
    Summary: Brennan sta facendo la civetta, conducendo una conversazione che definitivamente cambierà le cose tra lei e Booth.
    Storyline: ambientato dopo la puntata 22 della stagione 2.
    Lunghezza: Ficlet
    Link dove trovare la FF originale: www.fanfiction.net/s/3587590/1/

    Traduco con il permesso dell’autrice.

    SPOILER (click to view)
    PERMESSO AUTRICE: Sure! You can translate it! I'd feel honored really.
    Thanks so much.
    -Queen of Loopholes (aka Kay)



    **********************


    “Non posso credere che siano solo scappati,” mormorò Temperance Brennan, gettando uno sguardo al suo partner e mettendosi il pezzo rimanente di una ciambella in bocca.

    “Uh, io posso. Perché stai mangiando così tanto?” Chiese Seeley Booth. Erano seduti nell'appartamento di Temperance, indossando ancora i vestiti che avevano prima in chiesa. Erano rimasti al ricevimento per un pò, ma se l’erano svignata quando era iniziato a diventare noioso. Non era lo stesso senza la sposa e lo sposo.

    “Non devo andar bene per questo vestito per un pò, Booth.” Rispose Brennan, prendendo una cucchiaiata di gelato al cioccolato.

    “Uhh, hei, no,” Booth la raggiunse e le tolse la confezione di gelato. “Angela ti ucciderà se sporchi quel vestito. Poi dovrò arrestarla e trovare una nuova partner, e onestamente quello è troppo lavoro. Quindi perché non ti vai a cambiare e poi ti ridarò il tuo gelato.”

    Temperance aggrottò le sopracciglia al suo intervento e si alzò dal divano. “Okay. Ma se non mi ridai la confezione, non esiterò a tirare fuori il pistolone. Letteralmente,” aggiunse sopra la spalla come andò nella camera da letto. Sorridendo furba e ‘tentò’ di aprire la chiusura lampo del suo vestito.
    “… Booth?”

    “Sì, Bones?”

    “Il mio vestito non vuole aprirsi.”

    “E’ perché tu hai una chiusura lampo su quello. Non lo farà da solo.”

    Brennan mise la testa fuori dalla camera da letto e fulminò con lo sguardo l'agente dell’FBI. “Ho tentato. Smetterai di fare l’uomo saggio e mi aiuterai?”

    Booth fece apparire il suo ghigno attraente. “Hai la parola magica?”

    “Ho molte parole per te, nessuna di loro è magica,” rispose lei con un sorriso furbo. Sorriso che scomparve rapidamente e Brennan gemette per l'occhiata che lui le spedì. “Per favore, Booth?”

    Booth si alzò dalla poltrona dove era seduto e camminò verso lei. Lei sentì un piccolo battito nel suo stomaco, ma lo spinse da parte come si girò così che la sua schiena fosse rivolta verso lui. Sentì una delle sue mani appoggiarsi leggermente sulla sua anca e le punte delle dita accarezzarle la parte superiore della schiena.

    “Bones…?”

    “Sì Booth?” Lei lo guardò oltre la spalla.

    “Non c'è la chiusura lampo sulla schiena,” lui alzò leggermente un sopracciglio, ma non poteva eliminare il battito che sentiva nel suo intestino. Seppe allora che lei l’aveva fatto apposta.

    “Lo so. È sul fianco,” Brennan lo raggiunse con la mano e aprì lentamente il vestito. “Grazie, Booth,” mormorò leggermente, rientrando di nuovo nella stanza e chiudendo la porta.

    L'agente dell’FBI gemette leggermente e camminò verso il frigorifero, afferrando una birra e aprendola. “Ho bisogno di qualcosa di più forte di questo,” borbottò dopo aver preso una lunga sorsata. Sentì la porta della camera da letto aprirsi e lei uscì con dei pantaloncini e una canottiera sportiva, i capelli sciolti e lievemente ondulati.

    Lui la guardò come lei camminò ed afferrò la confezione di gelato al cioccolato, scavandoci con il cucchiaio e mangiando il delizioso dolce che aveva raccolto. “Tu sei ciò da cui mia madre mi ha messo in guardia,” commentò Booth come camminò e si sedette accanto a lei. Bevve un altro sorso di birra. “Sei una civetta,” spiegò quando lei gli diede un'occhiata confusa, mentre mise giù la birra.

    “Non sono una civetta,” Rispose Brennan, la bocca piena di gelato al cioccolato.

    “Sei una civetta, Temperance Brennan. L’hai provato proprio adesso.”

    Temperance nascose un sorriso mettendo più gelato in bocca. Quindi, lei l'aveva stuzzicato, ma solamente un pò. Al ricevimento, non si erano mai allontanati l'uno dall'altra. L'unico momento che non era stata con Booth era quando era andata in bagno. Cam l’aveva messa alle strette là, chiedendole se stava succedendo qualcosa. Temperance aveva detto di no, naturalmente, ma questo l’aveva resa meravigliata per il resto della notte. “In mia difesa, Booth, stiamo compiendo questa danza di tensione sessuale da alcuni anni. Stavo semplicemente agendo di conseguenza.”

    “Agire, Bones, sarebbe se avessimo fatto sesso. Fai la civetta.”

    “Gelato?” Offrì Brennan, porgendogli la confezione e scansando la sua affermazione.

    “Stai evitando l’argomento,” Le indicò come prese il cartone e si spinse del gelato in bocca.

    “Vuoi fare sesso?” Chiese lei inaspettatamente, facendolo tossire e soffocare leggermente per gelato che aveva in bocca.

    Booth si schiarì la gola e mise la confezione sul tavolino da caffè. “Wow, Bones” affermò quando finalmente ritrovò la voce.

    “Bene, mi stai chiamando civetta. Presumo che se facciamo sesso, non sarei più considerata tale.”

    “Fare sesso così che non sarai più identificata come una civetta non è il modo di occuparci di questo.”

    Frustrata e confusa, Temperance si mise in piedi. “Allora non so cosa vuoi da me,” mormorò come si allontanò dalla conversazione.

    Booth si allungo e le afferrò leggermente la mano. “Bones, andiamo” lui le tirò un po' la mano, facendola inciampare e cadere nel suo grembo.

    “Booth…” lei tentò di alzarsi, ma lui la tenne fermamente sopra di sé, tenendola precisamente dove era. “Questo è…”

    “Hai fiducia in me, Temperance?” Booth la interruppe, inclinandole il mento così che la stava guardando negli occhi.

    “Naturalmente ho fiducia in te, Booth. Ti affido la mia vita.” Il disagio che lei stava sentendo stava cominciando lentamente a sciogliersi. Mise leggermente le mani sulle sue spalle, distogliendo gli occhi dal suo volto. “Perché me lo chiedi?”

    “Bene…” cominciò lui lentamente, tentando di scegliere le parole giuste per rispondere alla sua domanda mentre mosse le braccia per appoggiarle intorno alla sua vita. “Senza la fiducia, non ci può essere una vera relazione tra due persone. Non funzionerebbe.” Fece una breve pausa, e poi continuò, “E se due persone stanno pensando di fare sesso, dovrebbero avere fiducia l'uno nell'altra.”

    Lei pensò alla risposta di lui e quasi immediatamente spuntò un’altra, piuttosto importante domanda. “Siamo seri su questo?”

    “Io lo sono. L’hai detto te, Bones. Noi stiamo ballando questa danza di tensione sessuale. Perché non faccia qualcosa per questo?”

    Lui aveva un punto logico. Sesso che eliminerebbe la tensione sessuale tra loro, non si poteva negare quello. Ma c'era qualcosa nella sua replica che la faceva sentire insicura. “Non voglio fare sesso con te solo per alleviare la tensione sessuale,” affermò lei quietamente, ma fermamente. Voglio che questo significhi qualcosa, aggiunse nella sua mente.

    Booth passò leggermente le dita attraverso i sui capelli sciolti. “Bones… questo…” lui prese un profondo respiro, “sarebbe più che alleviare solo la tensione sessuale, dovresti sapere che…”

    “Io dovrei?” Replicò Brennan, alzando un sopracciglio. “Non sono mai sicura di dove siamo, Booth. Non abbiamo mai realmente discusso su questo.”

    “Dove pensi che siamo?”

    Temperance si morse leggermente il labbro inferiore, pensando alla sua domanda e quella che possibilmente poteva essere la risposta. “Io penso,” cominciò lei, “che ci vogliamo molto bene l'un l'altra. Penso che non abbiamo mai agito su alcuni dei sentimenti che proviamo l'uno per l'altra perché lavoriamo continuamente insieme e non vogliamo rischiare il rapporto che già abbiamo.”

    “Io penso che hai indovinato, Dottoressa Brennan” sorrise Booth e si inclinò un po', facendole credere che stava per baciarla. Sfortunatamente, il momento fu interrotto dalla suoneria del cellulare di Temperance.

    “Tipico,” Booth sentì il mormorio dell’antropologa forense come scese dal suo grembo e afferrò rapidamente il cellulare.

    “Brennan…” i suoi occhi si allargarono per la sorpresa e ghignò, “Ange! Dove sei?” Lei gettò uno sguardo a Booth con un sopracciglio alzato, “Bene, non ti sposare là senza di me,” commentò lei, sorridendo come Booth rise per questo. “Okay, ci sentiamo domani. Ciao.”

    Temperance finì la chiamata e mise il cellulare sul tavolino da caffè tra la birra di Booth e il suo gelato. “Sono alle Hawaii.”

    “Aloha, Angela e Hodgins.”

    Brennan accennò col capo. “Lei sembrava felice, Booth. Sinceramente felice.” fece una pausa e cominciò a giocare con una spallina della sua canottiera. “Adesso cosa?”

    Booth si alzò di malavoglia. “Probabilmente dovrei andare.”

    Temperance lo guardò. “No, rimani,” rispose lei rapidamente. Arrossendo e ridacchiando. “Per favore,” aggiunse.

    “Non lo so, Bones. Non so se siamo pronti per quello che potrebbe accadere se rimango,” confessò Booth leggermente, distogliendo lo sguardo da lei.

    “Pensi che Angela e Hodgins erano pronti? Si sono quasi sposati oggi, Booth” prese alcuni piccoli passi verso di lui. “Pensi onestamente che chiunque sia mai pronto ad aumentare potenzialmente una relazione?”

    Booth la raggiunse e le prese dolcemente la mano nella sua. Fece scorrere il pollice sulla pelle liscia delle sue nocche e poi la trascinò più vicino a sé. “Alcune persone possono farlo senza pensarci, ma io voglio essere sicuro con te. Non voglio rovinare niente tra noi.”

    “Cosa avresti fatto se il mio cellulare non avesse suonato?”

    A Booth non piaceva la domanda e tentò di pensare ad un modo di rispondergli, ma senza risponderle completamente. “Non ti piace un po’ di mistero, Bones?”

    “No, non particolarmente.” Temperance sorrise allo sguardo irritato sul viso di Booth. “Voglio solo sapere. Non sei costretto a dirmelo.”

    Booth sospirò, sapendo che se sceglieva di non rispondere, avrebbe voluto dire, che lei avrebbe cercato un altro modo di scoprirlo. Lui si inclinò e pigiò leggermente le labbra sulla sua fronte. “Questo. Io stavo per fare questo.”

    “Bugiardo.”

    “Oh realmente?” Booth alzò un sopracciglio, portando lentamente le mani sui fianchi di lei. Iniziando a farle leggermente il solletico, sorpreso di sentire il suo strillo. “Bones… tu soffri il solletico?”

    “Naturalmente soffro il solletico! Non sono di un altro pianeta, sai. Le creature umane sono esseri che soffrono il solletico.”

    “Non io,” Rispose Booth, avendo immediatamente la sensazione che forse non avrebbe dovuto dirlo.

    “Oh realmente?” Temperance lo colpì sotto le costole e lui immediatamente si allontano dalla sua mano. Lei sorrise furba e iniziò a sfruttare quel posto che aveva trovato, guadagnando una risata da Booth. Lui cominciò a farle il solletico in risposta e alla fine precipitarono sopra il divano, in un groviglio di arti. La schiena di lei era inclinata contro il torace di lui, e le braccia di lui erano appoggiate leggermente sulle sue spalle.

    “Questo è piacevole, Bones… non lo è?” Le chiese Booth, rompendo il piccolo silenzio che era precipitato tra loro.

    “Sì…” ci fu una piccola pausa dopo la sua risposta, e lui sapeva che le rotelle stavano girando nella sua mente. “Penso che adesso ho capito, Booth. Non è sull’essere pronti, è sul tempismo,” lei girò la testa così che poteva vederlo attraverso l'angolo del suo occhio. “Ho ragione?”

    Booth sorrise ed accennò col capo, baciandole dolcemente la tempia. “Un giorno o l’altro sapremo quando sarà il momento.”

    “Fino ad allora cosa facciamo?”

    Booth chiuse gli occhi e inclinò leggermente la testa contro la sua. “C’è lo godiamo.”



    <b>Fine<b>

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