My Kingdom For A Spikebot by Paganbaby

Completa.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Mrs Boreanaz

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    6,703

    Status
    Offline
    My Kingdom For A Spikebot

    by Paganbaby

    Tradotta: Tania e spike's fan 4ever (Clara)
    Subject: Buffyverse che non segue la serie.
    Pairing: Spuffy.
    Rating: NC17
    Warning for: Contenuto sessuale forte e temi adulti. I Pairings sono M/F (Uomo con Donna).
    M/M (Uomo con Uomo).
    M/M/F (Uomo con Uomo con Donna) implicito.
    Pseudo-sesso non consensuale.
    Contiene scene di sesso slash (tra due uomini).
    E sesso a tre (uomo-donna-uomo) solo implicito.
    Genere: Romance.
    Storyline: Questa fanfic ha luogo durante la stagione 5, dopo l'episodio 5X15 I was made to love you (La ragazza dei sogni) e vicino a 5X18 Intervention (Pronto intervento).
    Joyce non è morta.
    Spike non si era fatto costruire un Buffybot.
    Summary: Buffy non può avere il vero Spike, così prende la miglior cosa che più gli si avvicina.
    Disclaimer: Appartiene tutto a Joss Whendon & Co.
    Link dove trovare la ff originale: www.marymo.net/paganbaby/viewstory.php?sid=8

    Traduco con il permesso dell'autrice.

    SPOILER (click to view)
    Permesso autrice:


    Vi avvisiamo che i capitoli sono 8.


    Capitolo 1

    Buffy sedette su una lapide nel cimitero, lasciando penzolare i suoi piedi. Era stata una notte lenta per uccidere ed era molto annoiata. Lanciò il paletto che stava tenendo su nell'aria e lo riprese più volte. Vi fu un rumore proveniente dalla sua destra. La sua testa si spostò in quella direzione. Era Spike e sogghignava, quel sogghigno che la rendeva furibonda.

    “Che cosa vuoi?”chiese freddamente

    “Sembri annoiata cacciatrice…che c’è? Non ci sono abbastanza cattivi stasera per farti divertire?” Lui alzò un sopracciglio verso di lei.

    Prima di tutto " Ewww!!! Secondo, se tu non esci immediatamente dalla mia vista, assomiglierai presto ad una zuppa in polvere." affermò lei

    Spike rise. "Hai rubato la battuta a quell'imbecille di Jonathan! Tempo fa…quando era ‘Wonder Jonathan ' Ricordo ancora quando mi disse questo. Non puoi più nemmeno inventare le tue solite battute divertenti!” Lui sorge maggiormente. "amo questo!"

    Buffy si infuriò ancora di più. Come osava ridere di lei??

    "Io non gli ho rubato la battuta!!! Probabilmente lui mi ha sentito dirlo una volta…."
    Lei si arrabbiò ancora di più quando si accorse che lui si stava trattenendo per non il ridere.
    'Io spazzerò via quel sorriso dalla sua faccia in un momento! ' saltò giù dalla lapide e lo colpì con un pugno alla testa. Lui ringhiò ed inciampò indietro portando poi la mano alla testa.

    "Bene! questa era difficile da perdonare, luv. Vuoi ballare? D'accordo…" lui si mise in posizione di combattimento. “ ho aspettato questo per molto tempo”. Lui sorrise perfidamente.

    Buffy alzò gli occhi al cielo. "Tu non puoi lottare di nuovo, cervello ossigenato. il chip! ricordi?” Lui le diede un pugno in faccia, e Buffy cadde per terra sbattendo il fondoschiena. Mise una mano sulla faccia ed lo guardò incredula.

    "esatto cacciatrice. Non c'è più nessun chip. Posso giocare a governare i cuccioli di nuovo.." disse e sorrise furbescamente.

    Lei indietreggiò di un passo.

    ” Sai cosa vuol dire questo?” disse e si toccò la mascella.

    "che cosa, luv?"

    "Vuol dire che finalmente potrò ucciderti." Disse semplicemente lei.

    "Vuoi dire ‘finalmente posso provare ad ucciderti’” Lui fece un salto sul posto. "C'mon, fammi divertire Buffy…" disse leccandosi le labbra.

    ” finiamola”. Disse e lo aggredì.

    Iniziarono a darsi una serie di colpi, dandosi pugni e calciandosi l'un l'altro, nessuno dei due prevalse. Come rivali erano alla pari. Per Buffy era eccitante l’idea di lottare per una volta contro un avversario degno. Spike le diede un calcio potente allo stomaco, facendole poi lo sgambetto. Le sue gambe persero l’equilibrio e cadde di schiena con un “Ooomph!”, e gettò fuori l’aria dai suoi polmoni. Lei stava ancora recuperando quando lui si mise sopra di lei, mise le braccia ai lati della sua testa e la tenne giù con il peso del proprio corpo. La faccia di Spike era a pochi centimetri dalla sua. “Bene,è così che finisce cacciatrice? è questo che vuoi?” lui ansimò.

    Buffy guardò fisso profondamente nei suoi occhi blu e penetranti.

    ‘così bello…così pericoloso…’

    Dopo un attimo di indecisione lei alzò la testa dal suolo e sfiorò le sue labbra con le sue, lui emise un suono sorpreso ma non si staccò immediatamente. La sua bocca rimase vicino alla sua per pochi istanti per poi alzarsi e andare via da lei shockato per fermarsi quando si scontrò con un grande albero.

    Lei si alzò ed andò vicino a lui , ancheggiando con un sorriso diabolico sulle sue labbra.

    Questo è quello che voglio, Spike...”

    Lei l'afferrò per il bavero del suo spolverino e lo tirò rudemente verso di lei, baciandolo appassionatamente. Lei miagolò deliziata quando lo sentì ricambiare il bacio, le sue labbra e la sua lingua che lottavano contro le sue. Lui trasportò la sua bocca in giù verso la sua mascella e la sua gola, mordicchiando, leccando e succhiando la sua pelle. Lei fece scorrere le dita tra i suoi capelli.

    “Buffy! Io ti voglio!” esclamò lui tra i baci.

    “Spike! Ahhh - Spike! Ti amo così tanto..! prendimi ora! prendimi!”

    Loro si lasciarono cadere per terra, baciandosi, mugolando e strappandosi i vestiti l’un l’altro.

    Buffy sedette sul letto con un singhiozzo e ad occhi sgranati.

    “Oh Dio, no! Per favore no…! Non di nuovo!”

    Lei si lasciò cadere di nuovo giù al cuscino.

    Questa era la settima notte di fila che faceva sogni erotici su Spike. Sapeva che era sbagliato ma, ci aveva provato , ma non poteva controllare il suo subconscio. Il vero guaio era che lei pensava a lui sempre più anche quando era sveglia. Lo voleva così tanto… pensò che sarebbe esplosa se se non avesse messo presto le sue mani su di lui.
    “Come posso sentirmi così dopo quello che lui faceva? Incatenandomi e offrendomi a Drusilla per un spuntino... Io sono malata... Io sono sbagliata... Io sono - così eccitata! Dannazione!" lei spinse i pugni contro il materasso
    "E da dove viene il ‘ti amo’? Perché continuo a dire quello nei sogni? Io non lo amo! Io non lo faccio!” Lei gridò nel suo cuscino. “Io non posso continuare così... Io impazzirò! Devo fare qualcosa…”

    Pensare ad altri uomini non l’aiutò, ci aveva già provato. Lei si sarebbe eccitata in una fantasia che comportava Brad Pitt quando i suoi capelli si sarebbero accorciati improvvisamente e avessero cambiato tonalità di colore fino a diventare ossigenati e i suoi zigomi sarebbero diventati più spigolosi e più definiti. lui si trasformava in Spike sempre.

    Diede un pugno al cuscino e si lasciò cadere nuovamente su esso cercando di trovare una posizione comoda. Sospirò. Era troppo calda e infastidita dal sogno per dormire… lei sapeva quello che doveva fare. Si alzò ed aprì il cassetto superiore del suo comodino per trovare il suo vibratore fidato (quale lei aveva nominato anche' Mister Spike’ insieme al suo paletto preferito.). Si coricò di nuovo e lo accese. Chiuse gli occhi e se lo mise tra le gambe, lo fece scorrere tra le sue cosce , visioni di Spike si accesero nella sua testa. Lui era nudo e le sorrideva, mentre faceva scorrere le sue (di lui) mani lungo il suo corpo caldo, stretto.

    <ì>'Io penserò a lui... un'ultima volta. Solo così io potrò smetterla e potrò trovare un po’ di sonno.’
    Baciando Spike, accarezzando Spike, Spike che l'accarezza , Spike che bagna il suo corpo con la sua lingua , fare sesso con Spike selvaggiamente. Non ci volle molto tempo per farla rabbrividire ed ansimare per l’orgasmo.

    -------------------------------------------


    Il giorno dopo , Buffy stava facendo shopping al centro commerciale , osservando tutti gli abiti che lei non poteva permettersi "Perché mi torturo con questo?" Lei mormorò quando si mise ad osservare la borsa di DK più graziosa che avesse mai visto.

    Gli ultimi mesi preoccupandosi per Glory e per la salute di sua madre aveva corroso i nervi di Buffy. Ma sua mamma stava guarendo , secondo i dottori e Glory non si era sentita da alcune settimane. Tuttavia Buffy non era abbastanza ottimista per credere che lei avesse intenzione di risparmiarli. Lei spedì via sua madre e Dawn alla Costa Est per stare con la sorella di Joyce,Marie, per un po’ di tempo. Buffy aveva bisogno di tenerle al sicuro. Glory non sapeva che Dawn era ‘La Chiave' e con una buona speranza lei non lo avrebbe saputo mai.

    Buffy vide una faccia familiare che usciva dal negozio di elettronica e stava dirigendosi verso di lei. Warren Mears, il verme che fece quel robot. Lei non trovò mai l'opportunità prendere a calci il suo fondoschiena. Si scrosciò le nocche e sorrise iniziando a seguirlo.

    Quando Warren si incamminò dentro un vicolo, lei controllò per assicurarsi che nessuno stesse accorgendosi che lei lo stava seguendo e poi gli diede uno spintone.

    "Non mi faccia del male! Prenda il mio portafoglio, qui!" Lui si accovacciò e tenne fuori il suo portafoglio. "Prenda qualcosa -" Lui si voltò per osservare il suo rapinatore.' "tu!."

    "Yep. Ciao, pervertito! Spero tu non abbia bagnato i tuoi pantaloni!."

    "Cosa vuoi?" Lui si appoggiò al muro.

    Sa cosa? Io ho dimenticato di prendere a calci il tuo sedere l’ultima volta che ti ho visto." Lei cominciò ad avanzare verso di lui che alzò le mani per proteggersi .

    "Per favore, no! Io voglio - io ti darò qualsiasi cosa tu voglia! Solo non farmi del male!" Warren implorò.

    Lei lo guardò con disgusto. "Io non voglio nulla da te."

    La sua faccia sbiancò. "Un robot! Io ti fabbricherò il tuo robot ideale fatto apposta per te, solo dammi l’aspetto ed io lo farò, per favore e anche EDS!" Buffy alzò un pugno, e lo guardò con aria minacciosa.

    "Cosa hai detto? "

    "EDS, Esente da spese!" Lui rise nervosamente.

    "Spiacente, io non sono una perdente come te. Io posso avere una vasta serie di appuntamenti. Io non ho bisogno di una macchina per -"

    " non si tratta di avere appuntamenti, tu potresti vivere in un altro mondo,una fantasia…!.Ottenendo il non ottenibile! Il robot potrebbe avere l'aspetto del tuo primo amore o qualcuno che tu vuoi ma, per una ragione o un altra,tu non può avere." Warren stava diventando pieno di speranza pensando di stare per uscire fuori da questo guaio. Buffy aveva rilassato leggermente la sua posizione, c'era un barlume nei suoi occhi, sembrava che stesse davvero ascoltandolo e pensandoci seriamente.

    "Tu hai fatto molto per il mondo, essendo una cacciatrice, ed io fra tutti penso che meriti qualunque cosa o chiunque tu voglia... nessuna colpa... nessuna conseguenza..."

    "Nessuna conseguenza..." Lei ripetè come incantata poi scosse la testa. "Cosa mi dici riguardo ciò che il tuo robot fece a Latrina?L'avrebbe uccisa se io non l'avessi fermato!"

    "Era un difetto di fabbrica. Io posso riparare quello!" Buffy non poteva credere che lei stesse pensando seriamente a questo. La sua mente fu riempita di immagini di Spike. Lei avrebbe potuto averlo, lei avrebbe potuto possederlo. Come Warren aveva detto, nessuna colpa, niente conseguenze. Uno Spikebot avrebbe fatto qualsiasi cosa che lei avrebbe voluto senza discutere. Lei poteva spegnerlo se lui avesse voluto andar via da lei.

    "Dove lo terrei? Io non posso tenerlo in casa mia... qualcuno lo vedrebbe..."

    Warren sorrise, sapeva di averla in pugno. "Io non so... è sicuro che tu non può tenerlo in casa? La cantina o un armadio sarebbero buoni."

    Buffy si morse il labbro. "Forse... Io potrei tenerlo nella mia stanza... tenendo la porta chiusa. Posso spegnerlo quando io non ci sono e quando non lo uso,giusto?"

    "Non dovresti spegnerlo troppo spesso. Non sarebbe buono per la sua matrice di positronic. Ordinagli solo di stare in un posto e di stare in silenzio. Se tu gli dici di stare in un modo,loro ci stanno"

    " come l'Aprilbot? Lei elevò un sopracciglio.

    "te l’ho detto , quello era un difetto di fabbrica. Io riparerò quel particolare problema con il tuo. Ti garantisco una soddisfazione! Perché non vieni a casa mia domani sera così mi dai l’aspetto?

    Osservando il suo cipiglio, lui spiegò. "Ritratti della persona , a chi deve assomigliare, qualche programma speciale che ti piacerebbe che lui avesse, la sua personalità, cose come queste..."

    "Sì... giusto. Io sarò a casa tua alle 8 domani sera." Lei non poteva credere che davvero stava facendo questo.

    "ci vediamo!" Warren fischiettò un motivo uscendo rapidamente il vicolo. Buffy si inclinò contro il muro.

    "Cosa sto facendo? Perché sto facendo questo?" Ma lei sapeva il perché. Lei non poteva permettersi di far crescere il suo desiderio per Spike, ma sarebbe diventata pazza se non avesse soddisfatto il bisogno che aveva di lui. Non avrebbe fatto male a nessuno...

    ---------------------------------------

    Quella notte, Buffy si appostò fuori Il Bronze con una macchina fotografica, il prezzo del cibo era dimezzato stasera e lei sapeva che lui si sarebbe presentato per quei fiori di cipolla e le ali di pollo fritte. E come sapeva, lui venne. Lei si nascose dietro ad un pilastro, sbirciandolo da dietro l’angolo.
    Spike avanzò con passo felino verso il bar.

    'Dio, lui ha un’andatura così sexy... devo farla aggiungere alla programmazione.' Lei cominciò a fotografarlo mentre lui si guardava attorno mentre sorseggiava una birra.

    'Desidero poter vederlo nudo... Io voglio che il robot sia esattamente uguale.'

    Buffy pensò di nuovo a quella volta che per colpa di un incantesimo erano diventati una coppia. Lei non era mai stata più felice in vita sua, ne prima ne da allora. Lei era così innamorata di lui che alcuni sentimenti erano rimasti in lei. Lei ricordò quando era seduta sul grembo di Spike e amoreggiava con lui nel soggiorno di Giles. Lui era un amante sorprendente. Solo ricordando la morbidezza delle sue labbra piene sentiva le sue mutandine umide. Mentre lei era stata sul suo grembo, lei aveva sentito la sua erezione che le toccava il fondoschiena. Lei aveva voluto riservare il sesso per la loro notte di matrimonio ma non poteva resistere così ‘lo’ avevo foggiato a coppa attraverso i suoi jeans stretti, neri e tracciava il contorno del suo membro con le dita. Un brivido le aveva attraversato il corpo quando lei divenne consapevole del fatto che lui non portava biancheria intima, era così birichino. Lei era riuscita a capire abbastanza bene la sua grandezza e il diametro, anche attraverso i suoi jeans.

    'Approssimativamente nove pollici, se io non mi sbaglio... ' Buffy dovette più volte nascondere la testa dietro al pilastro per evitare di essere vista da lui, ma lei riuscì a scattare un rullino pieno di fotografie. Posò la macchina fotografica nella sua borsa e si incamminò attraverso la folla per lasciare il locale, speranzosa, prima che lui la vedesse.

    "Buffy." Spike chiamò da dietro di lei.

    Lei si fermò e chiuse gli occhi, imprecando nel frattempo. Lei si girò ad affrontarlo, sospirando e buttando via l’aria, non era sicura che sarebbe stata capace di parlargli senza arrossire come una scolaretta.

    "Cosa vuoi, Spike?" disse con un sospiro.

    Lui mise le sue mani in tasca, chinando poi leggermente la testa di lato. "Non possiamo parlare riguardo-"

    " No! Io non parlerò con te. Io non farò nulla con te. Solo – stai da ora in poi fuori dalla mia strada oppure avrai una fine molto lenta e dolorosa. Capito?"

    Lui battè le palpebre. Sembrava così triste…e lei abbassò lo sguardo.

    "Sì... Io – ho capito." Spike si girò e si allontanò.

    ’Mi dispiace Spike Non potrebbe mai funzionare tra di noi. Questa è la cosa migliore…’ Lei pensò con rammarico.

    -------------------------------------------------------------

    La sera dopo, Buffy andò a casa di Warren. Sua madre, una donna notevolmente bella e apparentemente normale la fece entrare e la disse di scendere nella cantina. Buffy si chiese come una bella donna come sua madre avesse potuto allevare un idiota come Warren.

    ”Hai trovato "la roba?" chiese Warren dal suo computer.

    "Sì." Buffy gli si avvicinò e gli diede un grande depliant con scritto ogni aspetto che lei avrebbe voluto mettere insieme.

    Lui guardò i contenuti. "Cosa è questo?" chiese lui azionando il nastro audio .

    "Quella è un'incisione della sua voce. Il suo accento è britannico e profondo. Lui mi chiama' Cacciatrice’ alcune volte sul nastro. Assicurati di trovare quello giusto, non voglio che suoni come l’accento di Giles”

    Era contenta che Xander avesse registrato alcune riunioni degli Scooby a cui Spike aveva presenziato.

    Warren accennò col capo. "L’ho trovato."

    "Quanto tempo perderai?" Buffy chiese, muovendo nervosamente i piedi.

    "Hmm... 3 settimane." Lui rispose.

    " 3 settimane?! Ma è troppo tempo! Non può farlo più velocemente di quello?" Buffy non pensava che potesse resistere a lungo ad aspettare.

    Lui la guardò come se fosse matta. "Io penso che 3 settimane sono un ammontare di tempo molto ragionevole!" Lui disse con irritazione. "Questo non è una scatola di sapone , è una macchina estremamente avanzata e complicata. Se tu la vuoi fatta bene, allora devi aspettare." Lei abbassò lo sguardo e sporse le labbra leggermente. Lui bestemmiò sentendo istintivamente il bisogno di confortarla, lui odiava quel tipo di pulcini che potevano manipolare così gli uomini, ma funzionò.

    "Ma... se io lavoro su di lui continuamente,senza far pause Io potrei finirlo forse nel giro di una settimana e mezzo, due.."

    " il che - sarebbe grande." Lei sorrise ed andò ai gradini. "Sei sicuro di avere tutto quello di cui hai bisogno?"

    "Sì. Io ti telefonerò se avrò bisogno di più informazioni." Con un cenno, Buffy lasciò la cantina.

    ---------------------------------------------------

    I giorni passarono al ritmo di una lumaca per Buffy. Furono le due settimane più lunghe di vita sua. Lei cercò di mantenere la calma di fronte ai suoi amici, ma loro le avevano chiesto spesso se andasse bene. Lei li convinse di essere solamente preoccupata per Glory e di essere stressata dal cacciare. Quelle cose la infastidirono ma la cosa principale nella sua mente era il fatto che presto avrebbe avuto un compagno di giochi. Gli scoobies non avrebbero mai sospettato la verità.

    Buffy aveva passato il tempo telefonando e ritelefonando a Warren . Ma finalmente, il grande giorno arrivò. Era euforica quando iniziò a scendere le scale che conducevano giù nella cantina di Warren.

    “Warren?” chiamò.

    “Sì, sono qui.” Rispose e uscì da una piccola stanza. “Sei arrivata in tempo vedo... bene, la puntualità è importante."disse e mise una scatola di cartone su una tavola.

    " avrai bisogno di portare questo con te. È roba della quale i robot avranno bisogno. Olio per lubrificare,un cappotto pesante… -"

    “Dov’ è?” Buffy lo interruppe, guardandosi attorno.

    Warren accese una luce illuminando il robot.

    Buffy ansimò. Era - Spike. Per un momento pensò che era veramente lui. Lei si aspettava che gli assomigliasse, invece era identico a lui. Stava in piedi con gli occhi chiusi, là…senza muoversi. Il robot portava i vestiti che lei aveva acquistato ed aveva richiesto che fossero messi . Jeans neri, t-shirt nera gli stivali e, chiaramente, lo spolverino.

    “ Va Bene? Cosa ne pensi? Abbastanza buono, eh?” Warren sorrise con orgoglio.

    “Lui … lo sembra solo...”

    “Ehi, sono stato bravo o no?”

    “Rispetterà ogni mio comando?”

    “Sì. E non sarà capace di farti del male in alcun modo... beh… alcuni di quei programmi
    * speciali * che mi hai detto di inserire sono realmente fisici e abbastanza intensi - “

    Lui ridacchiò ma si fermò improvvisamente quando lei gli gettò un'occhiata pericolosa. “Ma - l'uh - non ti danneggerà, è fuori programma.”

    "Lui sa che non è il vero Spike?" Buffy era preoccupata che probabilmente il robot volesse incontrare il suo gemello.

    "Sì. Il robot è programmato con la conoscenza dell'altro Spike, lui saprà che lui esiste e tutto quanto. Io dovevo aggiungere quello. È complicato ma – in poche parole - il robot stesso è consapevole abbastanza per sapere che è un robot. Io dovrò fare inevitabilmente alcune riparazioni nella programmazione nel futuro. E tu non vorresti che il robot pensasse che lui debba andare a casa alla cripta quando il sole viene su, no? Io l’ho programmato con la storia di Spike, cominciando dal.. -" Warren controllò un foglio di carta," 1880. Ma, il robot saprà che in realtà è stato appena creato' Le informazioni contraddittorie avvierebbero un malfunzionamento nella sua matrice di positronic..." Warren si fermò quando vide Buffy che lo stava fissando confusa. Lui sospirò internamente. Odiava conversare con persone poco intellettuali come lei.

    ”I circuiti logici di un robot sarebbero fritti se lui pensasse di essere carne e sangue,ovvero realmente Spike. Lui saprà che lui è un robot ma si comporterà come l'altro Spike. Capisci?"

    "Cosa accadrebbe se tu avessi torto? Cosa succederebbe se il robot andasse a cercare Spike?" Buffy chiese.

    Sarebbe stato un disastro se Spike avesse scoperto di quest’altro Spike.

    "Se tu sei preoccupato per questo allora comanda al robot di stare alla larga dal vero Spike. Lui seguirà i tuoi ordini alla lettera." Warren stava diventando sempre più irritato alle sue domande.
    Buffy accennò col capo leggermente. Lei non era sicura di aver capito ma tentò di gettare da parte i suoi dubbi.

    “Perché non si muove?”

    Lei raggiunse il robot ed ispezionò da vicino le sue caratteristiche.

    “Non è ancora attivato . Se tu dici il suo nome, si ‘sveglierà’ . Questo è tutto. Adesso non puoi più minacciarmi di prendere a calci il mio sedere.”

    “Non così in fretta. Io non so ancora se sono un cliente soddisfatto... permettimi di esaminare questa cosa...”

    Lei si schiarì la gola.

    “Spike!” disse al robot.

    Non accadde nulla. Lei guardò Warren sospettosamente.

    Lui fu colto dal panico. “lui… ci vogliono alcuni secondi…dagli il tempo- “

    “Ora che gli do un'occhiata da più vicino, sembra... artificiale. Un poco luccicante - “Buffy smise di parlare quando il robot aprì i suoi occhi blu da bambino.

    I suoi occhi immediatamente si posarono su di lei. sorrise estesamente mostrando i suoi denti perfetti.

    “Buffy? Buffy! Oh, luv!” Disse il robot, con l’accento esattamente uguale a quello di Spike-

    Lui camminò rapidamente verso di lei ed avvolse le braccia attorno alla sua vita.

    “Mi sei mancata così tanto, pet!.”

    Lui coprì la sua bocca con la sua e le diede un bacio mozzafiato .

    <i>' Il programma del bacio funziona certamente!! '<i/> gridò di gioia nella sua mente arricciando verso l’alto le dita dei piedi. ruppe il bacio avendo bisogno di respirare e prendere ossigeno.

    “E’ perfetto.” Esclamò guardando il robot negli occhi luccicanti.

    TBC
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Mrs Boreanaz

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    6,703

    Status
    Offline
    Capitolo 2

    Buffy era in piedi nella sua camera da letto e stava parlando con il BOT, spiegandogli le regole. Lui si era seduto sul letto, le mani piegate nel suo grembo, ascoltando attentamente.

    “ Hai capito tutto finora ?” Lei chiese, mettendo la scatola di manutenzione del BOT nel suo armadio.

    “Sì,” disse chiaramente.

    “Perchè sei così allegro e…effervescente? Ho chiesto a Warren di farti come lo Spike reale.”

    “Non capisco la tua domanda. Io sono come sono” disse lo Spikebot con un sorriso, sembrava avesse un sorriso permanente sulla sua faccia.

    Buffy gemette e sbatté la testa contro lo sportello dell'armadio.

    “Perchè fai quello?” il BOT inclinò la testa di lato.

    “Inclinare il capo… quello va bene…sembri Spike quando lo fai.”

    Lei sentì la sua temperatura corporea salire, la testa inclinata di Spike lei si accendeva sempre.

    “ Io Sono Spike, pet.”

    “Lo so… intendevo…non importa.” indicò il suo armadio. “Durante il giorno e quando ci sono le altre persone, rimarrai nell'armadio e starai in silenzio. Non puoi uscire dall'armadio per nessun motivo a meno che non ti venga ordinato.”

    “Ritornerai per me?” chiese lui, incerto.

    “Sì. Lo prometto. Ritornerò per te…ogni notte.”

    “Allora rimarrò nell'armadio.” Lui inclinò ancora la testa. “Perchè non mi hai ancora violentato? Ti ho dato un dispiacere?”

    “Cosa…umm…no, non mi hai dato un dispiacere… io ho bisogno di un…poco di tempo. Ho aspettato così tanto per questo.. sono abbastanza nervosa…”

    “Gradiresti che mi togliessi i vestiti?” chiese il BOT, cercando di rendersi utile.

    “Yeah…quella è una…buona idea.” Lei era ansiosa di vedere il suo corpo.

    Spikebot sorrise e si alzò in piedi, togliendosi lo spolverino e gettandolo sul letto. Si alzò la t-shirt sopra la testa e la buttò ai suoi piedi. Le sue mani si stavano avviando verso la cintura. Buffy fece un passo in avanti e mise le mani sopra le sue, fermandole.

    “Lascia fare a me” disse con un sorriso civettuolo.

    Lei sciolse la sua cintura con un po’ di tremito nelle mani e aprì i suoi pantaloni, abbassando la chiusura lampo a metà.

    “Gradiresti se azionassi il programma sessuale 1A?” chiese lo Spikebot.

    “E questo ora cos’è?” non riusciva a pensare chiaramente.

    “Tu hai via libera con me ed io faccio qualunque cosa tu desideri” spiegò lui.

    “Yeah….quello suona bene.” Esalò lei.

    Abbassando il resto della sua chiusura lampo, lo raggiunse nei pantaloni, avvolgendo la mano attorno al suo membro. Lui ansimò e chiuse gli occhi lentamente, un’espressione di pura beatitudine sul suo attraente viso.

    “Siiiii, Buffy!” sibilò.

    Buffy sorrise e spinse i suoi pantaloni verso le sue ginocchia con la mano libera. Spinse delicatamente il BOT per la sua asta ,verso il letto e si sedette sul bordo. Lui rimase in piedi di fronte a lei, l’inguine all’ altezza dei suoi occhi.

    “Lasciami…darti…uno sguardo, caro…” disse lei con crescente eccitamento.

    Ogni parte di lui era perfetta: il viso, i capelli, il collo, le spalle, il torace, la schiena, le braccia, i piedi, il sedere, i testicoli…e il membro…Ed il suo pene duro saltò e si contrasse nella sua mano.

    “Molto bello…lavorazione ad arte…”

    Guardò il membro spesso nella sua mano, la saliva minacciava di fuoriuscirle dall’angolo della bocca. Lo pompò delicatamente, guardando affascinata mentre cresceva davanti ai suoi occhi. Lui inalò aspramente, le sue mani si inoltrarono nei suoi capelli. Lei era così eccitata che doveva avere ciò…avere lui, PRESTO. Lei guardò su fino a incontrare il suo sguardo adorante e sorrideva compiaciuto verso lei.

    Buffy si inginocchiò sul letto, lasciandolo. “Finisci di toglierti i vestiti,” gli comandò.

    Lui iniziò a togliesi i vestiti rapidamente e a gettarli da una parte, non distogliendo lo sguardo da lei per un momento. Finalmente, erano entrambi completamente nudi, i loro occhi scrutavano tutto il corpo dell'altro. Lui era assolutamente perfetto in ogni senso. La salivazione era aumentata nella sua bocca ed il suo ventre pulsava di desiderio.

    “Dio, pet! Sei così dannatamente perfetta!” disse lo Spikebot senza fiato.

    Lei si distese sul letto.

    “Vieni qui” gli disse raucamente.

    Lei non aveva mai desiderato o avuto bisogno di far sesso così tanto, in tutta la sua vita. Il BOT non se lo fece ripetere due volte. Si arrampicò rapidamente sul letto, coprendo il suo corpo con il suo. Si baciarono e fecero correre le loro mani sul corpo dell’altro disperatamente.

    “Spike!” Lei ansimò mentre lui le succhiava il collo. “ti ho desiderato così tanto--Oh dio!”

    “Sono qui, luv.” Lui baciò la sua gola verso il suo petto. “Sono tutto tuo…” le succhiò il capezzolo.

    “Mmmm… sono così eccitata! Oh Spike--Mi rendi così calda--prendimi! Voglio che mi scopi fino al cervello!” Lei urlò, gettando la testa indietro.

    Spikebot alzò la testa per guardarla, la sua fronte si era aggrottata per la confusione.

    “Non vorrai che io ti uccida? Hai bisogno del cervello nella testa per rimanere viva…”

    “Huh?” Lei ansimò, guardandolo. “Giusto--giusto scopami! Voglio il tuo pene, ora!”

    Il BOT allora sorrise e si è posizionò sopra lei, e le gambe di lei si avvolsero immediatamente intorno alla sua vita.

    “Sei così bella, luv. Ti desidero così tanto!”

    Lui si lasciò cadere ed spinse la lingua nella bocca di lei mentre spingeva le sue anche in avanti, seppellendo il suo membro all'interno di lei.

    Buffy ansimò e gemette, gli occhi le rotolano all’indietro per l’immenso piacere. Infine, stava ottenendo quello che agognava. Lui si mosse lentamente dentro e fuori da lei, mettendo la bocca sulle sue tette per leccare e succhiare i suoi raggrinziti capezzoli.

    “Ohhh--Siiiiiii! --Ohhh! --Ahhh!” Lei fece correre le mani sulla sua schiena. “Più velocemente! Più forte! OHHH--SCOPAMI FORTE”

    Il BOT obbedì alla sua richiesta, spingendo le anche con più forza, martellando dentro lei. Lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per rendere la sua amante felice. Sorrise quando lei gridò dal piacere per i suoi movimenti ed intensificò i suoi sforzi, afferrando ed alzando il suo sedere mentre martellava nella sua vagina. Sapeva che a lei piaceva essere succhiata e leccata sul collo, così spostò la bocca là, seguendo la giugulare con la lingua e mordendola leggermente.

    Luci colorate danzavano nella visuale di Buffy mentre il BOT la scopava portandola nell’oblio. Lei aveva un sorriso delirante e quasi insano sulla volto mentre ansimava e gemeva. Sentire di avere un partner del sesso che era al suo livello di resistenza, era oltre le parole, non doveva tirarsi indietro questa volta. Era così forte, così grande, così buono. Strinse di più le gambe intorno a lui. L’orgasmo la colpì nella sua completa forza. Lei inarcò la schiena e sbatté la testa da una parte all’altra.

    “Sto venendo! OOOHHH SIIIIII! OH FOTTIMIIII! NON F-FERMARTI! SIIIIII!” Lei cavalcò contro di lui freneticamente.

    Il BOT entrò in lei ancora più duramente, insinuando una mano attraverso i loro corpi, per stimolare il suo clitoride gonfio. Il corpo di Buffy si contrasse e spinse mentre un altro orgasmo seguiva immediatamente il primo, gli occhi le si rotolarono indietro, uno strillo inumano venne strappato dalla sua gola. Lei si contorse come se fosse stata toccata da cavi elettrici.

    “SSSSSIII-IIIIIII! NN-NGGGH--D-DIO! FOTTIMIIII! UHNNNG!” Lei gridò.

    Spikebot spinse in lei una l'ultima volta, grugnendo mentre eruttava dentro di lei. Lui l’amava con ogni fibra del suo essere. Il suo scopo nella vita era di servire e soddisfare la sua cacciatrice. Lo rese euforico averla resa così felice.

    Buffy tornò gradualmente giù dalla sua eccitazione, accarezzando le sue spalle e la parte posteriore della sua testa.

    “Ti ho soddisfatto?” Lui le bisbigliò nel suo orecchio, aveva bisogno di sentire la sua opinione su questo.

    “Mmmm—Oh si!” Lei lo tirò giù per un bacio. “Dio, avevo bisogno di questo!” Lei rise. “E stato--Umm—Tu hai goduto?” lei chiese, domandandosi se fosse persino capace di provare piacere.

    Lui sorrise brillantemente. “Moltissimo, luv.” baciò lungo la sua guancia fino al suo orecchio, leccando e succhiando il lobo. “Mi rendi così felice, Buffy. Vivo per darti piacere.”

    “Oh, Spike!” Buffy sospirò con entusiasmo. Quale ragazza non avrebbe desiderato il suo Spikebot personale, per dirle quello ogni giorno?

    ________________________________________

    Nello stesso momento in cui Buffy stava gridando nel suo orgasmo, il vero Spike stava passando dalla casa. Lui guardò in su verso la finestra sotto shock.

    ‘Questo suona come se Buffy… suona come se lei fosse—oh dio!…’ Lui si voltò e diventò una o due tonalità più pallido del solito. ‘Ha qualcun'altro… un tipo la sta scopando, giusto lassù…’ La rabbia e la disperazione contagiarono la sua mente. 'Non ha aspettato molto tempo dopo capitan Cartone. Mentre si masturbava non ha mai fatto un grido come quello…’

    Scosse la testa, lui era disgustato di sé stesso per essere andato lì. Avrebbe dovuto andare via. Aveva sprecato così tanto tempo e energia desiderando e amando la cacciatrice. Anche adesso, mentre stava ascoltando lei che gridava per il piacere che un altro uomo le stava causando, l’ amava e la desiderava. Questo gli lacerò il cuore.

    “Ho bisogno di una fottuta bevuta.”

    Camminò abbattuto, lontano dalla sua casa e verso il Bronze, alla fine valutò la possibilità di mettere tutte le sue cose insieme e andar via da quella città una volta per tutte. Ma in primo luogo, progettava di strisciare all'interno di una bottiglia e rimanere là per alcuni giorni.
    ________________________________________

    La mattina dopo, Buffy si svegliò con un sorriso, stirando i suoi stanchi muscoli. Non aveva fatto ‘un esercizio fisico ’ come quello della notte prima,… beh… mai. Fece per mettere il braccio sopra il BOT, ma trovò il vuoto. Lei aprì gli occhi ed si è guardò intorno.

    “Spike?” Chiamò.

    Allora, il BOT entrò nella stanza, trasportando un vassoio con un piatto con la pancetta affumicata, le uova, il pane tostato, la salsiccia, un bicchiere con succo di arancia e una singola rosa rossa.

    “Ho pensato che potevi essere affamata, Buffy -luv.” lui sorrise.

    Lei si sedette.

    “Wow. Nessuno mi aveva mai portato la colazione a letto prima.” ghignò. “Questo è così piacevole!”

    Si domandò se il vero Spike avrebbe fatto qualcosa di simile per lei. ‘Devi smetterla di pensare a lui! Tu non ho bisogno di lui, tu hai lo Spikebot.’

    Spikebot mise il vassoio sul comodino.

    “Dopo che hai mangiato, ti preparerò un piacevole bagno caldo. Dopo possiamo fare più sesso!” disse lui saltellando sui piedi.

    Buffy iniziò a mangiare il suo cibo. “Mmm—E’ così buono” disse con la bocca piena di uova. Lei inghiottì. “Ma oggi devo andare a scuola. Non avrò tempo per un bagno o--il sesso--purtroppo.”

    Il BOT si prese la testa, con uno sguardo triste.

    “Ma… sarò qui intorno alle quattro in punto. Allora avremo tutta la notte.”

    Lui sembrava ancora triste.

    “Non essere triste…” Lei era preoccupata che la programmazione del BOT fosse un pò sbagliata. Lui camminava come Spike e parlava come Spike, ma era molto più spavaldo di come lo desiderava. Ed adesso si stava comportando come un bambino piccolo con il muso lungo perché non aveva ottenuto quello che desiderava. Si fece una nota mentale di chiamare Warren e chiedergli se potesse apportare al Spikebot una leggera modifica.

    “Non voglio che tu vada via, luv. Non puoi rimanere?”

    “No, devo andare a lezione oggi. Ma come ho detto, avremo l’intera notte per giocare… stasera posso saltare la ronda…”

    “Okay.” Un sorriso curvò le sue labbra.

    “Dove hai preso le rose?” gli chiese, toccando i soffici petali.

    “Sono andato fuori e l’ho tagliata dal cespuglio sul lato della casa,” disse fiero. “tu la gradisci? Ha un profumo piacevole. Non pensi che sia romantica, luv?”

    “Sei andato fuori?” lei si lasciò prendere dal panico, mettendo da parte il suo vassoio della colazione. Si alzò in piedi ed agitò il dito contro di lui. “Qualcuno poteva vederti! Non devi più uscire senza mio permesso!”

    “Mi dispiace, pet! Io --Ho pensato che lo avresti gradito. Volevo darti qualcosa di bello un—”

    “Si suppone che dovresti comportarti come un vampiro! Non dovresti neppure provare ad uscire durante il giorno!”

    “Ho utilizzato una coperta per coprirmi quando sono uscito. Ma allora ho notato che la luce solare non mi stava danneggiando. Ora possiamo andare insieme al parco di giorno! Non è una buona cosa?”

    “Non lasciare la camera da letto o non andare fuori a meno che non te lo dica io!” urlò Buffy, sentendosi immediatamente dispiaciuta per il suo scoppio quando vide le lacrime negli occhi del BOT.

    “Stavo provando a renderti felice, Buffy. Mi dispiace! Non riesco a fare qualcosa di giusto!” lui camminò verso la porta ed appoggiò la testa contro di essa.

    Lei gli andò vicino. “Non volevo urlare. Ma—sono un po’ impazzita per un minuto.”

    Gli accarezzò la schiena, lui tirò su con il naso, e una lacrima rotolò giù per la sua guancia. ‘Oh dio! Sta piangendo! Cosa devo fare adesso?! Questo lo può far arrugginire?’

    “Ti prego non essere arrabbiata con me, luv. Non lo farò più d'ora in poi.” Disse lui singhiozzando.

    “Non sono arrabbiata, okay? Ero preoccupata ma ora è Okay. Va tutto bene!”

    Lei fece una faccia felice, provando a farlo smettere di piangere. Il suo comportamento l’aveva sconcertata .

    “Lo credi questo?” lui tirò su con il naso, guardandola con gli occhi luminosi per le lacrime.

    “Sì.” Lo baciò. “Vedi? Non sono arrabbiata.”

    Lei fece un sospiro di sollievo quando lui sorrise, anche se i suoi occhi erano ancora umidi. L’afferrò intorno alla vita e la tirò contro di sè.

    “Ti amo, Buffy. Non mi piace quando sei arrabbiata con me. Sarò buono. Prometto. Desidero solo renderti felice.”

    Lui le baciò il lato della gola. Lei si morse il labbro. Una telefonata a Warren era di importanza fondamentale adesso. Il BOT si stava comportando in modo insolito ogni minuto di più.
    ________________________________________

    Più tardi nel pomeriggio…

    Quando ebbe la pausa pranzo, Buffy andò ad un telefono a gettoni vicino al bar e compose il numero di Warren. Doveva sapere qualcosa su gli errori della programmazione del BOT. Il BOT era più come un ‘Spike – leggero ’ che Spike. Non aveva reclami circa il sesso comunque, quello era superbo. Mentre stava aspettando che Warren rispondesse al telefono, la sua mente andò alle acrobazie sessuali della notte prima. Un sorriso malizioso e femminile si sparse sul suo viso.

    “Pronto?” rispose la madre di Warren.

    “Oh--uh--salve, Sig.ra Mears. Sono Buffy Summers. Posso parlare con Warren?”

    “Ciao, Buffy! Sono spiacente ma Warren è andato via.”

    “Che cosa?! L’ho visto la notte scorsa… lui è andato via durante la notte?” .

    “Sì. Ha detto che ha avuto una buona offerta di lavoro da un amico sul East Coast ed è dovuto partire subito. Aveva una tal fretta di partire,” La mamma di Warren rise di soppiatto. “Dovrebbe chiamarmi una volta che si è stabilito. Posso dirgli che hai chiamato quando mi contatta, se lo vuoi.”

    “Yeeah… e si assicuri di accennare che devo parlare con lui… urgentemente.”

    Buffy digrignò i denti. Avrebbe scommesso dei soldi buoni che lui aveva intenzionalmente chiuso in modo veloce il programma del BOT, perchè scopasse con lei, ed era uscito della città prima che lei potesse attaccarlo.

    “Grazie, Sig.ra Mears. Arrivederci.”

    “Arrivederci, Buffy. Buona giornata,” Sig.ra Mears disse allegramente, quindi attaccò.

    Buffy riattaccò il telefono. “Quel ratto bastardo, cacata di donnola!” sbuffò. “Andrò a dare dei calci al suo culo peloso!”

    Alcuni passanti la fissarono con curiosità e disapprovazione. Lei si ricompose ed andò a prendere una tazza di caffé, provando a non lasciarsi prendere dal panico.

    '… Così Warren ha lasciato la città. Il BOT si sta comportando in modo bizzarro… e non posso avere le sue ‘riparazione’. Cosa faccio? ’

    Provò a convincersi che la situazione non era così brutta come sembrava mentre sorseggiava il suo latte.

    ‘Spikebot non è così cattivo… lui è--dolce. È un buon cuoco, è caldo e un demonio nel letto… posso vivere con questo… almeno finché segue le regole.’

    “Buffy! Hey!” Willow e Tara camminarono fino al suo tavolo.

    “Ciao, ragazze.”

    Buffy non era dell’umore per avere compagnia ma era felice di vedere le sue amiche. Avrebbe desiderato che fosse possibile dir loro, le sue difficoltà.

    Willow si sedette . “Ci fai mettere un po’ di latte, honey.” Tara baciò Willow sulla guancia ed andò ad ordinare il caffé.

    “Cosa stai facendo? Ti senti troppo sola in casa senza tua madre e Dawnie intorno?” Willow le chiese.

    “Eh, non è così male. Ho l’intera casa per me. Posso pavoneggiarmi nuda se sono dell'umore.” loro risero.

    “Vuoi che io e Tara veniamo stasera per cena? Potremmo portare un paio di film.”

    “No! Voglio dire, no se va bene. Ho molte--cose da fare stasera.”

    Buffy aveva promesso al BOT che stasera avrebbero fatto molto sesso, lei non aveva tempo per socializzare. C’erano alcuni scenari che stava morendo dalla voglia provare con lui…

    “Okay… che ne dici di venerdì allora?”

    Buffy si irritò. Lei era preoccupata che i suoi amici potessero trovare il BOT se andavano di sopra, ma non poteva tenerli per sempre lontani dalla sua casa. Sarebbe stato un buon--esercizio per il BOT. Doveva imparare a tenersi nascosto dagli altri. Venerdì era uno di quei giorni, lei poteva assicurarsi che lui avesse capito le regole prima di allora. Tara era tornata al tavolo, portando le bevande.

    “Yeah, venerdì sarebbe buono,” Buffy disse, incrociando le dita sotto la tavola, sperando che andasse bene.

    “Cosa venerdì?” Tara chiese.

    “Noi andremo a cenare e a guardare alcuni film da Buffy, se questo è ok per te.”

    “Sicuro! Non abbiamo passato molto tempo insieme ultimamente. Questo sarebbe piacevole.” Tara sorrise.

    “Yeah! Non posso aspettare!” disse Buffy, con falso entusiasmo.

    TBC
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Mrs Boreanaz

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    6,703

    Status
    Offline
    Capitolo 3

    Più tardi quella stessa notte…

    Buffy sgattaiolò silenziosamente nella camera da letto, il paletto tenuto alto in aria, cercando la sua preda. Lei ansimò quando venne afferrata da dietro. Un braccio forte le afferrò il polso, un altro si avvolse intorno alla sua vita.

    “Spike!” Lei ansimò per il piacere. “Lasciami, sei un demone!”

    Spikebot sorrise malvagiamente. “Non la penso così, cacciatrice,” disse con una voce bassa e ruvida. “Eri distratta, luv. Potrei ucciderti adesso…” Lui la tirò stretta contro il suo corpo, la sua erezione che premeva contro il suo sedere. “Se lo vuoi…”

    “Ahh--Fallo! Mordimi, prosciugami!” Lei mosse il sedere contro il suo pene.

    “Forse ti lascerò andare… questa volta.”

    “Fai quello che hai sempre desiderato fare! Prendi quello che desideri!” Lei gridò.

    Lui con un movimento fluido la liberò e la gettò sul letto. Lei atterrò sulla schiena ed rimbalzò sul materasso. Lui andò verso lei, con un sorriso lascivo sul viso, la lingua che sfrecciava fuori per leccare le labbra.

    “Che cosa vuoi farmi?” Lei chiese senza fiato, le sue palpebre pesanti per il desiderio.

    Lui gattonò sul letto e salì a cavalcioni su lei. Le mani coprirono i suoi seni, impastando i suoi monticelli soffici, i pollici che frizionavano i suoi capezzoli attraverso la sua canottiera bianca. Lei gemette.

    “Ti sto per scopare, cacciatrice. Ti sto per scopare a lungo—e ti sto per scopare duramente… e farti arrivare al culmine, gridando il mio nome.”

    Lui continuò ad accarezzarla e strusciandosi contro di lei con forza.

    “Noooo!” gridò lei, un sorriso sul viso, dato che si stava godendo questo particolare programma.

    Questa era una sua fantasia profonda e oscura, che non l’avrebbe mai ammessa in milione anni a nessuno altro. Spike che la prendeva bruscamente (o il programma sessuale 2B, a cui il BOT faceva riferimento). In realtà, no significava no, ma questo era una parte innocua della fantasia. Il corpo di Buffy stava cantando per l'eccitamento, la sua parti intime stavano fluendo, non poteva aspettare il progredire del programma. Si dimenava sotto lui, provando a contenersi ed a lasciarlo giocare come era supposto facesse.

    “Ahhh!” Lei inalò aggressivamente quando lui le strappò improvvisamente la sua camicetta in due, giusto a metà.

    Le sue mani andarono di nuovo al suo petto nudo, spremendo le sue tette più bruscamente. Abbassò velocemente la testa e leccò i suoi capezzoli scuri, succhiandone uno e poi spostandosi verso l'altro, mordendoli con i denti.

    “Ohhh--Ahhh! Spike! Devi fermarti! Per favore, fermati! È sbagliaaaaaaaato!”

    Lei inarcò la schiena, spingendo il seno contro la sua bocca e le sue mani. Non poteva impedirselo ed aggrovigliò le mani nella sua morsa bianca anche se si supponeva, avrebbe dovuto resistergli ancora a questo punto della fantasia.

    “Ti piace questo, cacciatrice? Ti piace che succhi i sui tuoi dolci capezzoli, no?”

    Le sue mani si sono mosse verso il bordo della sua gonna, strappandola nel centro, lei ansimò per l'eccitazione. Lui gettò l'indumento strappato sopra la sua testa.

    “No! Io odio questo ! Ti odio!” Lei esclamò.

    Lui si sedette su entrambe le sue cosce, sorridendogli compiaciuto. Lei ansimò mentre lo guardava alzare la t-shirt sopra la sua testa e gettarla dietro di sè. I suoi occhi viaggiarono sopra il suo squisito corpo, arrivando a fermarsi sul suo cavallo, mentre le sue mani disfacevano lentamente la sua cinghia.

    “Lo desideri, vero, pet? Lo hai sempre desiderato.”

    Lui si disfece dei jeans ed estrasse il duro membro, colpendolo delicatamente.

    “Vuoi il mio pene.” Lei lo guardò ipnotizzata pomparsi, uno sguardo di pura lussuria sul suo volto.

    “No,” bisbigliò senza convinzione, le sue dita che si contraevano e si allungavano per toccare la sua dura asta.

    “Tu desideri che io ti fotta ”

    Lui si alzò improvvisamente da lei e spalancò le sue gambe. Si mise fra le sue cosce per tenerle aperte mentre la frizionava attraverso le mutandine.

    “Ahhh!” Lei spinse contro la sua mano, disperata per ottenere più attrito.

    “Dillo, cacciatrice.”

    Lui abbassò la testa e la leccò attraverso il tessuto, per alcuni istanti, colpi lenti con la sua lingua la fecero impennare verso il suo volto e gemere con forza.

    “Dillo… o io mi fermo.” Lui alzò la testa per guardare verso lei. “Dimmi quanto lo desideri, quanto desideri me, la mia lingua e il mio pene nella tua dolce vagina,” lui le chiese, con voce roca.

    “SÌ! Sì! Spike! Per favore, scopami! Desidero il tuo pene! Desidero la tua bocca. Desidero tutto! Desidero che mi scopi DURO!” Lei gridò, incapace di controllarsi più a lungo, doveva averlo.

    Con un ringhio entusiastico, Spikebot le strappò le mutandine e si tuffò nella sua vagina con la lingua, separando le sue labbra con i pollici. Dopo alcune forti leccate su e giù per la sua fessura, mise la lingua sul suo clitoride ed ha scosso la testa rapidamente poi la succhiò prima d’immergersi dentro per esplorare la sua apertura.

    “Sì! Ohh! OHHH! Spike!” Lei gettò la testa indietro, le dita sui capelli di lui quando lui la divorava. Lui sondò e succhiò la sua vagina con le dita e la lingua, quando sentì che era vicina al culmine, pizzicò e torse il suo clitoride.

    “AHHHH! OH DIO! Nngghhaaa!” Lei inarcò la sua schiena mentre veniva violentemente.

    Spikebot spostò rapidamente il corpo su lei ed spinse il pene nella sua tremante vagina con un’unica potente spinta. Buffy gridò in estasi. I suoi muscoli si contrassero intorno al suo membro spesso mentre lui lo pompava selvaggiamente dentro e fuori .

    “Dimmi quanto--Uhh! – ami questo!” richiese lui, mentre martellava dentro di lei.

    “SISISI! Lo amo! Ohh sì!” Buffy gridò.

    Loro continuarono a scopare selvaggiamente. Lei gridò per la perdita quando lo estrasse da lei, ma strillò di piacere quando la voltò sullo stomaco e rapidamente entrò in lei da dietro, riprendendo il suo passo inumano.

    “Tu--Uhhh! –Ti piace questo! Vero--Ahhh! --cacciatrice?! Ti piace quando…ti fotto!” Colpiva duro il suo sedere mentre stimolava crudelmente la sua vagina.

    “SÌ! Lo amo! Ohhh! Spike! Ahhhhh! –Oh dio! –Sto venendo! Unghhh!” Si lamentò lei, artigliando i lenzuoli.

    Il programma dello Spikebot gli diceva che questo era il momento corretto per lui di eiaculare. “Buffy! Uhhh! cacciatrice!” grugnì mentre sparava il suo sperma (di qualche sostanza artificiali per robot) all'interno di lei.

    Lei venne ancora con forza, quando sentì il suo membro pulsante spruzzare in lei.

    “SÌ! SÌ! Ohhhh Fottiiiii! SÌ!” Lei gemette mentre i suoi muscoli interni lo prosciugavano completamente.

    Lui si stese sul letto al fianco di lei quando finirono, lei si voltò dalla sua parte, sorridendo soddisfatta.

    “Spike… Mmmm.” Lei accarezzò la sua guancia. “Dio, quello era così buono. Dobbiamo indubbiamente giocare ancora a quel gioco.”

    “Ti piacerebbe se ricarico ancora quel programma adesso?” Lui sorrise speranzoso.

    “Non dire così,” disse lei, uscendo un po’ dal suo stordimento dovuto all’orgasmo. “Non usare quella parola, ‘programma’… Sei Spike.”

    Lui le sorrise radiosamente.


    ________________________________________
    Buffy trascorse i giorni successivi in uno stordimento orgasmico, vivendo ogni fantasia (sia chiara che oscura) che avesse mai avuto. I pomeriggi li passava all'università, le sere le trascorreva scopando in tre modi da domenica. Lei si era presa un'ora o due per andare a fare il suo dovere di cacciatrice nei cimiteri vicini e per fare un certo lavoro, ma tranne quello le sue notti appartenevano al BOT.

    Spikebot era ancora stranamente impressionabile e bisognoso ma fortunatamente non aveva avuto altri imprevisti. Poteva vivere con il suo comportamento attuale se avesse dovuto. Ancora... Lei non poteva smettere di pensare al vero Spike. Cosa stava facendo? Dove era? Stava pensando a lei? Gli mancava.

    Prima che i suoi amici venissero per la cena del venerdì, aveva parlato diverse volte al BOT sulle regole. Facendogli delle domande per assicurarsi che avesse capito che non doveva lasciare l'armadio o fare alcun rumore. Lui l’aveva rassicurata che ‘sarebbe stato buono. ’

    Venerdì sera…

    Willow, Tara, Xander e Buffy erano seduti nel soggiorno delle Summers. I crediti di coda stavano scorrendo sul film che avevano appena guardato, ‘Foxy Brown’, che proveniva dalla collezione di Xander.

    “Non fanno più film come questo”, sospirò Xander. “Ah, Pam Grier…” Aveva uno sguardo sognante sul suo volto.

    “Bene, ragazzi, Questo è stato divertente!” Buffy si alzò in piedi e si stirò. “Devo andare a pattugliare al cimitero.”

    Li guardò, aspettandosi che andassero via. La sera era trascorsa senza un inconveniente. Spikebot era rimasto al piano di sopra e non aveva fatto un suono per tutta la notte. Ma non desiderava spingere di più la sua fortuna. Più presto i suoi amici se ne fossero andati per la loro strada, prima si sarebbe potuta completamente rilassare.

    “Noi ti aspetteremo qui finché non torni indietro,” disse Willow. “Hey, Xan, guardiamo 'Blazing Saddles' dopo, sono nell'umore per una certa commedia.”

    Xander guardò dentro il suo sacchetto per trovare il film. “Yeah, adesso potrei vedere Mel Brooks.”

    Buffy ha aprì e chiuse la bocca, non sicura di cosa dire . Lei aveva bisogno di loro fuori da casa.

    “Qualcosa non va, Buffy?” chiese Tara.

    “Uh--no. No. Niente. Io--andrò a fare la ronda…” Si mosse lentamente verso l’ingresso. “Ragazzi non dovete aspettarmi, questo è okay.”

    “Non essere sciocca. Staremo qui,” disse Willow.

    “O-Okay. Tornerò non appena possibile. Devo--umm—prendere qualcosa dal piano di sopra prima di andare.”

    Fece rapidamente le scale verso la sua stanza. Andò all'armadio e lo aprì. Il viso dello Spikebot si illuminò quando la vide.

    “Buffy - luv! Posso uscire adesso?”

    “No! Devi rimanere qui dentro ed essere calmo,” gli bisbigliò con severità.

    Lui guardò in basso aggrottando le sopracciglia.

    “I miei amici sono ancora al piano di sotto, ma devo andare a fare la ronda. Non uscire dall'armadio! Capito?”

    “Sì, Buffy,” disse tristemente.

    “Va bene, allora. Fai il bravo!”

    Lei gli fece una carezza sulla guancia e chiuse lo sportello dell'armadio. Prese il suo paletto e tornò al piano di sotto.

    “Okay, ragazzi. Vi rivedrò quando torno. E--uh--non andate nella mia camera da letto. Sono stata molto disordinata e non è presentabile al momento. “

    “Sicuro, Buff,” disse Xander. “Divertiti. Uccidi qualche succhia sangue per me!”

    “Yeah, lo farò .” Buffy uscì dalla porta principale, pregando che niente andasse male mentre era fuori.

    ________________________________________

    Le ore trascorsero…

    Spikebot stava aspettando impaziente e molto solo. Buffy era andata via da molto tempo. Se non fosse tornata per lui questa volta? Se si fosse ferita mentre cacciava? Poteva aver bisogno di assistenza medica. Lui sapeva che lei non voleva che lui lasciasse l'armadio, ma se fosse ferita, si poteva fare un'eccezione alla regola. Aprì lo sportello dell'armadio e sbirciò. La stanza di Buffy era vuota.

    “Buffy potrebbe avere bisogno del mio aiuto,” si disse con determinazione.

    Si lanciò fuori alla ricerca del suo amore.
    ________________________________________

    Xander, Willow e Tara avevano passato il tempo aspettando Buffy di ritorno dalla pattuglia. Ma la cacciatrice ci stava mettendo più tempo di quando avessero previsto.

    “Devo andarmene. Dite a Buff che mi dispiace di non poterla aspettare. Devo andare a lavorare domani mattina.” Xander sbadigliò, prese il suo cappotto e camminò verso l’ingresso.

    “Okay, Xan. Ma, prima che vai… come ti è sembrata Buffy… non so --un poco preoccupata ultimamente? Più del solito, intendo,” gli chiese Willow.

    Tara andò al suo fianco e accarezzò la schiena della sua amante per confortarla.

    “Preoccupata? Non—” Xander smise di parlare bruscamente quando Spikebot arrivò scendendo dalle scale.

    “Willow e Tara! Siete amici di Buffy, voi siete amanti.” Spikebot sorrise allegramente, poi rivolse la sua attenzione a Xander. “Xander! Sei anche tu un amico di Buffy. Ho dormito, legato ad una sedia nel tuo scantinato per un breve periodo.”

    “Spike, cosa per l'inferno ci fai in casa di Buffy?! Come hai fatto a entrare?”

    Xander era shockato e arrabbiato dalla presenza del vampiro ossigenato. Non era passato troppo tempo da quando aveva incatenato Buffy e l’aveva minacciata di darla in pasto a Dru.

    “Buffy mi ha portato qui,” disse semplicemente lo Spikebot.

    “Ti aspetti che noi crediamo che ti abbia invitato qui?” Xander mise le mani a pugno, aspettando di colpire Spike e gettarlo fuori se era necessario.

    “Xander, lei deve averlo dovuto invitare. Se no, lui non potrebbe essere qui. L’incantesimo di dis-invito gli avrebbe impedito di entrare,” precisò Willow, mettendo la mano sul braccio di Xander, provando a calmarlo.

    “Questo è giusto, Willow. Il mio soprannome per te è ‘Rossa’.” Spikebot sorrise, fece una pausa per un momento. “Sono appena uscito dall'armadio,” disse felicemente.

    I tre Scoobies lo fissarono.

    “È belle essere fuori. Ma Buffy mi ha avvertito ripetutamente. Ha detto che la gente non capirebbe e mi avrebbero preso per un ‘fuori di testa ’. Spero che non sia arrabbiata con me. Ma siete buona gente, voi capite perchè sono dovuto uscire, giusto?”

    “Huh? E posso aggiungere, cosa?” Xander era confuso.

    “Spike…” Willow, disse lentamente. “Quando dici che sei uscito dall'armadio…”

    “Mi sono sentito troppo solo nell'armadio. Sono stato così a lungo solo,” Spikebot lo disse facendole il suo sguardo da cucciolo.

    “Wow… Io non ho capito… Non pensavo… ha attraversato la mia mente che forse tu e Angel potevate aver avuto… nei vecchi tempi, ma—” disse Willow sotto shock.

    “Angel ed io abbiamo avuti molti incontri sessuali. Alcuni di questi coinvolgevano lotte con olio e vari prodotti alimentari. Mi piacerebbe raccontarvi alcune cose di—” spifferò lo Spikebot, portando le informazioni che Buffy aveva voluto programmato in lui.

    Sentire parlare di Spike e di Angel che lo facevano, era uno dei principali modi per accendere Buffy.

    “No! No, Spike, va bene…” Tara lo interruppe.

    Xander era rimasto soltanto fermo in piedi con la bocca spalancata. Le visioni di Spike e Angel nudi e oleosi erano apparse improvvisamente nella sua testa.

    “E l’intera cosa di Drusilla? Veramente non l’amavi?” chiese Willow.

    “No, non l’amavo. Dru era una pazza, una pazza puttana, era zoppa ed assomiglia ad uno stecchino.” Il BOT sorrise.

    “Oookay… Um-- Hai—hai un boyfriend?” Willow tirò ad indovinare.

    Spikebot aggrottò le sopracciglia, sembrando deluso. “No. Non ho un boyfriend. Dovrei averne uno.”

    Il BOT desiderava anche avere un amico maschio. I maschi umani di solito si riuniscono insieme per lo sport e l’alcool, desiderava provare quella facciata dell'esistenza. Allora si illuminò.

    “Xander può essere il mio boyfriend!”

    “Cosa--no, NON SIA MAI! Non sono interessato!” Xander urlò tirandosi indietro, tenendo le mani davanti sè per tenere lo Spikebot lontano.

    “Perchè no? Sei un ragazzo. E potresti essere il mio amico. Vorrei essere il tuo amico, Xander,” disse lo Spikebot allegramente.

    “Spike--Um--Hai detto che Buffy ti ha detto di non uscire?” chiese Tara, distogliendo la sua attenzione di Xander.

    “Sì, luv. Io ti chiamo ‘Glinda’.”

    “Così hai parlato con lei a questo proposito?” chiese Willow, il comportamento di Spike era veramente strano, ma dichiararsi omosessuali tende ad esserlo, l’esperienza della vita-alternativa per la maggior parte della gente era intesa così.

    “Sì. Abbiamo avuto molte discussioni.”

    “Bene… potresti parlare con me a questo proposito--o Tara--se lo desideri. Poiché siamo gay… possiamo capire come è.”

    “Grazie, Rossa. Sei molto intelligente. Verrò da voi se devo parlare di qualcosa.”

    “Questa potrebbe essere una --buona cosa per te, Spike. Potresti voltare completamente pagina.” Willow gli sorrise, il suo sorriso ed il suo buon umore erano contagiosi.

    “Pagina?” lui piegò la testa da un lato.

    “Yeah, come rinunciare per sempre alla malvagità. Provando ad essere una persona migliore… ora che puoi-- essere veramente te stesso.”

    “Sì, lo farò. Questa è stata una chiacchierata piacevole, ma adesso devo andare. Arrivederci.” Spikebot sorrise e uscì dalla porta principale.

    “Cosa per l'inferno era quello?! Lui è… lui è gay? E Buffy l’ha perdonato per quello che ha fatto?” Xander muoveva le mani nell'aria mentre parlava, ancora estremamente confuso.

    “Bene sembrava--felice… no?” chiese Tara.

    “Non l’ho mai visto più felice,” Willow acconsentì. “Tutta quella roba dell’ossessione per Buffy doveva essere una facciata… per provare a nascondere quello che sentiva veramente. È così triste. Lui ci è stato attorno a lungo e tutte quelle volte che ha mentito a se stesso.” Willow scosse tristemente la testa.

    “Farà meglio a rimanere lontano da me!” esclamò Xander, un pò troppo con veemenza. “Avete sentito quello che ha detto! Mi vuole come il suo boyfriend! NON sono gay!”

    Tara e Willow lo guardarono inespressive.

    “Beh, non lo sono! Non—che ci sia qualcosa di male con quello, naturalmente!” aggiunse frettolosamente.

    Capitolo 4

    Buffy era ansiosa di tornare a casa ma gli stupidi vampiri di Sunnydale si erano decisi ad uscire in forze stasera, aveva appena il tempo di far pipì. Si voltò quando sentì un movimento alla sua destra. Spike stava camminando verso di lei. Lui guardò in su e si fermò quando la notò.

    “Vado solo per la mia strada, cacciatrice.” Lui continuò per il suo cammino.

    Lei lo fissò. Pensando a quanto triste e sconfitto sembrava, sentire la sua voce le fece provare qualcosa di strano dentro. Il suo cuore capì, una parte di lei voleva correre da lui e tenerlo.

    Due vampiri l’aggredirono da dietro. Buffy grugnì e gemette quando la buttarono a terra. Lei era stata così presa a pensare a Spike che aveva lasciato che la prendessero con la guardia abbassata. Si lasciò prendere dal panico quando non riuscì a liberarsi facilmente.

    Spike si voltò al suono della lotta. Buffy si stava dimenando e lottando contro i vampiri, ma erano riusciti ad immobilizzarla. Era trascorso un nanosecondo di indecisione prima che si lanciasse contro i suoi aggressori con un ringhio feroce. Lui diede dei calci a uno di loro che prese ad inseguirlo, lui sapeva che lei poteva occuparsi di quello restante.

    Buffy sentì il peso diminuire mentre uno dei vampiri si allontanava. Con un rapido movimento del gomito colpì al viso quello che la teneva ancora e questo barcollò all’indietro, liberandola dalla sua presa. Lei rotolò su lui, con un calcio dall’alto lo colpì al mento, facendolo seguire immediatamente da un'altra scossa di colpi alla parte superiore del corpo, lanciandolo indietro contro una lapide. Balzò sul vampiro ed immerse il paletto nel suo cuore. si alzò in piedi e si spolverò. Vide Spike vicino alzarsi in piedi, una nube di polvere del vampiro che aveva appena polverizzato piovve intorno a lui.

    Lui annuì bruscamente col capo prima di voltarsi e proseguire fuori dal cimitero.

    “Grazie… Spike,” disse lei.

    Lui continuò a camminare, scomparendo dietro alcuni alberi. Lei sospirò.

    “Ciao, Buffy!”

    Si girò per vedere… Spike.

    Gli occhi le uscirono di fuori quando realizzò chi (o che cosa, per essere esatti) questo Spike fosse. “Cosa stai facendo qui? Non ti ho detto di non lasciare l'armadio?”

    Lei osservò rapidamente di nuovo dove aveva visto l’ultima volta il vero Spike, lui non era in vista.

    “Volevo solo. Ho pensato che forse eri stata ferita durante la pattuglia ed avevi bisogno del mio aiuto.” Lui sorrise.

    Lei lo prese per il braccio e lo diresse fuori dal cimitero verso la casa, gli occhi di lei dardeggiavano costantemente intorno, sperando che nessuno li vedesse insieme.

    “Buffy, perchè—“

    “Shhh! Non una parola!” Lei lo fece tacere.

    Arrivarono davanti a casa.

    “Ora, vai su, in silenzio! Ed aspettami nella mia stanza,” gli comandò.

    Lui annuì con la testa e cominciò ad arrampicarsi sull'albero per arrivare alla finestra.

    Lei sospirò di sollievo. ‘Era vicino! Cosa per l'inferno devo fare con lui? Potrei spegnerlo. Ma…’ era persa nei suoi pensieri mentre entrava in casa.

    “Buffy?” Willow la chiamò dal soggiorno.

    “Willow?”

    Entrando nel soggiorno trovò Xander, Tara e Willow seduti sul divano.

    “Che cosa ci fate ancora qui ragazzi? È tardi.”

    “Stavamo andando, ma…” disse Willow.

    “Tu lo sapevi che Spike era gay?” le chiese Xander senza mezzi termini.

    “Huh? Cosa?”

    “Spike ci ha detto che è gay,” spiegò Tara. “Ha detto che ti ha parlato di questo, e che gli hai detto di non ammetterlo.”

    “No, certo che no!” Buffy boccheggiò. “Non è… lui non può essere…”

    “Era fermo giusto là e l’ha detto,” Xander indicò alle scale.

    “Era qui? In casa?” chiese Buffy, la paura che si insinuava sostituendo lo shock.

    Avevano parlato con il BOT e avevano pensato che fosse Spike. Da dove era venuta fuori la cosa del gay?

    “Non l’avevi invitato ad entrare?” chiese Willow, aggrottando la fronte.

    “Um--sì. Sì… ma… vi ha detto di essere gay?”

    “Yeah, ha detto che è uscito dall'armadio. Non posso credere che dopo tutti questi anni, sia venuto fuori alla luce con questi termini,” disse Willow.

    “Lui probabilmente stava solo – prendendovi per i fondelli!” Buffy rise nervosamente. “E così Spike potrebbe essere gay, yeah giusto! Probabilmente sarà fuori da qualche parte a ridere, perché vi ha imbrogliati ragazzi.”

    Pregò che la credessero.

    “Forse,” disse Willow scettica

    “Non la penso così. Nessun ragazzo ammetterebbe di essere gay, anche per scherzo, a meno che non lo fosse veramente,” disse Xander. “E quando lo avresti perdonato esattamente, per la cosa di averti incatenato?”

    “Uh--la vita è troppo corta, per – lo sapete… tenere il rancore. Lui non vuole--importunarmi più,” disse Buffy.

    “Penso ancora che stesse dicendo la verità, circa l’essere gay,” disse Willow. “Sembrava, come se fosse un nuovo vampiro. Era tutto felice e socievole. Molta delle persone che si rivelano sono molto più felici una volta ammessa la verità.”

    “Yeah, era tutto un ‘smiley Joe’ tutto all'improvviso,” disse Xander, non ancora in grado di togliersi dalla testa le immagini di Spike e Angel nudi che combattevano in una piscina gonfiabile riempita di olio con solo la testa fuori (aveva aggiunto lui l'immagine della piscina).

    Era decisamente disturbato, quando si sentì un leggero umidiccio nei pantaloni.

    “Devo andare!” disse lui, sotto voce. “Ci vediamo domani ragazzi.” Uscì dalla porta principale in fretta.

    “Che gli è successo?” chiese Tara.
    ________________________________________

    Buffy andò in camera da letto dopo avere convinto Willow e Tara a tornarsene a casa. Spikebot era seduto sul letto, un'espressione da cagnolino sul suo viso. Aveva progettato di rimproverarlo per il fatto di aver lasciato l'armadio ed aver parlato con le persone, quando esplicitamente gli aveva detto di no, ma era così adorabile quando sporgeva le labbra. Sospirando si sedette vicino a lui.

    “Perchè non mi hai obbedito?” gli disse stancamente.

    Lui guardò giù imbarazzato. “Ho pensato che non saresti ritornata.”

    “Non ti avevo detto che sarei ritornata ogni volta?” gli chiese, provando ad essere paziente.

    “Sì. Ma--Ho pensato--forse non questa volta.”

    “Spike… se non esegui i miei ordini, dovrò… disattivarti,” lei gli disse riluttante.

    La sua testa saltò su. “No, no ti prego! Sarò buono! Non disattivarmi!” la supplicò.

    Lei si sentì come un orco. Non sapeva come Warren l’avesse fatto, ma non aveva creato un semplice robot. Spikebot aveva sentimenti ed emozioni e temeva ‘la morte ’ o l'equivalente per il robot.

    “Proverò ad essere di più come l'altro Spike e rimarrò nell'armadio, come mi hai appena detto.”

    Buffy stava ripensando seriamente al suo comportamento con lui. Anche se viveva grazie a lei, lo aveva trattato come una cosa, un oggetto da usare e mettere via a sua discrezione. Il suo comportamento verso lui era atroce. Si prese il viso tra le mani. Lo Spikebot la guardò con curiosità.

    “Buffy? Sono dispiaciuto di averti fatto arrabbiare. Per favore non essere turbata con me. Farò quello che vuoi, pet.”

    Lei gemette, “Sono una persona terribile.”

    “No! Sei una persona meravigliosa. Sei la cacciatrice. E ti amo.”

    “Stai dicendo questo soltanto perché sei programmati a farlo,” disse lei tristemente.

    Lui si inginocchiò sul pavimento davanti a lei, guardandola con adorazione.

    “Dico questo perché è quello che sento. Ti amo. Sei tutto per me, luv.”

    “Ti tratto così male… Ti ho fatto stare dentro un armadio… non ti lascio parlare con le altre persone. Devo trovare Warren e ridarti a lui. Non dovevo farti costruire per me, sono stata un egoista e…”

    Lui si alzò in piedi. “No! Ti prego non restituirmi! Sarò buono!” Lui si lasciò prendere dal panico.

    “Spike, il problema non è che tu stia buono. Sono io. Ho sbagliato quando ho incitato Warren a costruirti, l’ho realizzato adesso… finalmente. Sei così dolce e gentile e—”

    “Non andrò!” gridò lui. Lacrime uscirono dai suoi occhi. “Perchè non mi ami? Avevi detto che mi amavi!”

    “Oh dio, non piangere ti prego!”

    Lei si sentì come la più grande stupida del mondo, per aver fatto piangere di nuovo una creatura innocente come era lui. Anche quando provava a fare la giusta cosa, feriva le persone… e anche i robot.

    “E’ per lui non è così?” Lui chiese a attraverso le lacrime, i suoi occhi che si limitavano a essere delle fessure. “È l'altro Spike che ami, non me.” La sua mascella era serrata. Lei non l’aveva mai visto prima così arrabbiato o sconvolto.

    “Spike… ti prego non essere geloso. Io—”

    “Non gli permetterò di averti. Lo ucciderò prima! Dovrai amarmi quando non ci sarà più!” disse e poi corse fuori dalla porta e scese le scale prima che lei potesse reagire.

    “Spike! NO!”

    Lei lo inseguì giù per le scale e fuori dalla porta principale aperta. Lo cercò intorno freneticamente, ma non si vedeva più.

    “Spike! Torna!” chiamò.

    ________________________________________
    Spike era seduto al bancone del Bronze a bere una birra. Vedere Buffy quella sera era stato quasi insopportabile. Non poteva sopportare di sapere che lei aveva un nuovo uomo nella sua vita. Un uomo che, diverso da quel vile Finn, doveva fare sesso con lei duramente per soddisfarla in quel modo, giudicando molto bene dai suoni che aveva sentito uscire dalla sua finestra della camera da letto l'altra notte. Spike non pensava di avere lo stomaco per vederli insieme. Sguazzando nella sua auto-compassione, Spike svuotò la birra e ne ordinò un’altra. Aveva progettato di ubriacarsi completamente per ammortizzare il dolore, ed era sulla buona strada.

    Xander entrò dentro il club. Aveva bisogno di una buona, e forte bevuta. La scena con Spike in casa di Buffy l’aveva sconcertato. Il suo volto arrossì quando ci ripensò. Non poteva tenere lontane dalla mente le immagini di Spike nudo che si inginocchiava in una piscina riempita di olio, che fa luccicare dappertutto il suo corpo, e facendo un cenno a Xander con uno sorrisetto malizioso. Xander era molto imbarazzato (e confuso), l'immagine l’aveva reso duro come una roccia.

    “Non sono attratto da Spike! Per niente! Neppure un pò… curioso. No. Non un pò. E’ solo un-- la passera, quella è tutto.” Così continuava a provare ad auto-convincersi.

    Si arrestò bruscamente quando vide Spike al bancone.

    “Ohdioohdioohdio! Non posso affrontarlo! Saprà! Lo capirà facilmente, Xan - Uomo. Posso—parlare con lui. Posso dimostrare che non sono attratto da lui. Yeah… questo è quello che farò…”

    Prese un profondo respiro e si avvicinò a Spike al bancone del bar.

    Spike stava parlando con il barista. “Ti domandi mai perchè a tutti è stata data la capacità di amare?” guardò il tesserino degli impiegati sulla camicia del barista, “Tommy?”

    “No. Non posso dire di averlo fatto,” disse Tommy, non prestando molta attenzione mentre stava preparando una bevanda per un altro cliente.

    “Bene, io so il perchè. È un grande scherzo del fottuto e maledetto cosmo, questo è ” Spike prese un'altra bevanda. “Date il vostro cuore a qualcuno--e lo getterà sul pavimento—sputandoci sopra,calpestandolo sotto il loro maledetto tallone. Gioca con noi, amico!”

    “Yeah, bene. Penso che ne hai avuto abbastanza per stasera,” disse Tommy, quindi si spostò per prendere un ordine dall'altra estremità del bar.

    Spike grugnì e voltò la testa, notando la presenza del Xander.

    “Per essere chiari, io ero qui per primo. Così puoi andare a rompere da un'altra parte se hai un problema,” disse, biascicando un pò le parole.

    “Cosa--? Spike, calmati, vuoi? So che ho reagito--fortemente--prima, ma sono… d’accordo che noi che siamo amici… se ancora lo vuoi…” Xander battè nervosamente le dita leggermente sul bancone.

    “Amici? Che ti sei preso? Qualcuno ti ha fatto una lobotomia o qualcos’altro?… Vattene.” Lui bevve dalla bottiglia.

    “Um—sei ubriaco?” chiese Xander.

    Da quello che aveva sentito dire da Spike al barista, Xander tirò ad indovinare che Spike doveva essere innamorato di un tipo ed era venuto qui ad annegare i suoi dispiaceri.

    ‘Chiedigli di venire a casa con te.’ Una voce parlò nella testa di Xander. ‘Da dove diavolo è venuta fuori?’

    Lui guardò mentre Spike prendeva un'altra lunga sorsata. Le sue labbra avvolte attorno alla parte superiore della bottiglia, i suoi occhi chiusi, il salire e scendere del suo pomo di Adamo.

    ‘Mi domando come sarebbero le sue labbra intorno—’

    “Vai via,” mormorò Spike, pulendosi la bocca con il dorso della mano quando notò Xander che lo stava osservando.

    “Tu--hai qualcosa--suppongo, qualche posto dove andare… a dormirei?” Xander non potè fermare la domanda. Non poteva negare il fatto che il suo membro si era alzato e contratto al pensiero delle labbra di Spike, labbra di Spike, avvolte intorno lui, su e giù sul suo pene.

    ‘È… una naturale curiosità …’ pensò Xander.

    Desiderò che tornasse a casa con lui. Anya avrebbe lavorato fino a tardi quella notte, ed aveva detto che dormiva un pò al Magic Box. E lei l’ha incoraggiato a sperimentare sessualmente.. lei ha menzionato di desiderare di aggiungere un'altra persona nella camera da letto per un pò più di divertimento . Potrebbe—prendere Spike per un collaudo--per vedere se andava bene.

    “Di cosa ti preoccupi? Stai facendo un qualche tipo di gioco con me?” Si alzò in piedi, guardando Xander in faccia.

    Xander scosse la sua testa per indicare un ‘no’ e deglutì.

    “Perchè non sono nel dannato umore. Che cosa è questo, eh? Tu dividi l’appartamento con me, ottieni la mia fiducia e allora mi strappi il tappeto da sotto i piedi? Bene, non voglio giocare ‘a calciare Spike ’ mai più. Vaffanculo, stronzo.” Spinse Xander oltrepassandolo ed andò dondolando verso l’uscita principale del club.

    Xander lo seguì e lo trovò giusto fuori dall'entrata anteriore. Spike stava appoggiato contro la parete con la schiena.

    “Spike? Cosa c’è che non va? Eri così di buon umore prima…” fece un passo verso Spike per guardarlo faccia a faccia.

    È rimase sorpreso di vedere sulla guancia di Spike una lacrima che rotolava giù.

    “Spike?”

    “Vai a farti fottere lontano da me!” ringhiò Spike, pulendosi il viso. “Non ho bisogno che tu rida di me altrimenti sono al top! Sono in una dannata confusione, Harris.” Si è lasciò scivolare giù per la parete per sedersi a terra. “Devo andarmene da questa dannata città!” lui metà-singhiozzò.

    Xander si accovacciò vicino a lui. “Spike, lascia che ti aiuti.” Xander aiutò Spike a rimettersi di nuovo in piedi

    Spike lo spinse via. “Me ne vado. Parto.” lui ondeggiò un po’ nel camminare poi ha iniziò ad andare lungo la strada.

    “Spike! Vieni, non sei in condizione per—“

    “Lasciami in pace!” Spike si mise a correre ed entrò rapidamente in un vicolo.

    “Spike! Hey! Figlio di puttana!”

    Xander si alzato in piedi con le mani sui fianchi, non sapendo che cosa dovesse fare. Se qualcosa fosse accaduto a Spike, sarebbe stato colpa sua, era stato lui che aveva fatto del male a Spike. Sospirando cominciò a correre nella direzione che aveva preso Spike.
    ________________________________________
    Buffy fece irruzione nella cripta, respirando con forza per aver corso fino a qui. Una lampada era accesa sulla TV ma al contrario, il posto era vuoto. “Spike?” si osservò intorno. “Sei qui, Spike?” Tastò la TV, era fredda. Dove era andato Spike dopo che l’aveva visto nel cimitero? Dove è andato il BOT? Era sicura che questo sarebbe stato il primo posto in cui avrebbe trovato il vero Spike. Non sapeva se rimanere qui ed aspettare uno di loro arrivasse o guardare altrove. “Oh dio, uccidimi ora!” Si lasciò cadere sulla sedia dove Spike si metteva seduto a vedere la TV
    ________________________________________
    Xander vagò intorno alle vie ed ai vicoli cercando Spike. Aveva pensato di averlo visto proseguire in un vicolo un minuto prima, ma aveva perso le sue tracce.

    “Si muove in modo sicuro per essere qualcuno che si è bevuto il culo,” lui brontolò. “sto rischiando di essere ucciso per salvare la sua stupida non morta pelle…”

    Il vicolo era oscuro e tetro e spaventoso come l’inferno. Qualcosa avrebbe potuto nascondersi nelle ombre, attendendo per saltargli addosso. I suoi occhi dardeggiavano intorno mentre camminava rapidamente verso la luce dall'altro lato. Mentre stava per riemergere sulla strada sentì qualcosa che suonava come qualcuno che piangeva. Si fermò lentamente e camminò in direzione del suono. Una figura era acquattata contro la parete. Mentre Xander si muoveva più vicino ed i suoi occhi si abituavano alla luce fioca, vide che era Spike.

    “Spike?” disse dolcemente. “Sei okay?” Era una domanda stupida, lo sapeva, ma non sapeva cos’altro dire.

    Lo Spikebot guardò in su, le lacrime sul suo viso. “Xander tu… sei un operaio edile,” lui tirò su con il naso.

    “Yeah… Questo è giusto. Vieni, uomo. Andiamo dentro.”

    Spikebot permise che lui lo aiutasse ad alzarsi in piedi.

    Xander stava cominciando a pensare che ci fosse veramente qualcosa di sbagliato in Spike. Si stava comportando in modo così bizzarro, così non da Spike. Era solo il venire allo scoperto che lo rendeva diverso? O forse era schizofrenico o aveva una personalità multipla o qualcosa del genere. Spike era molto più piacevole e cooperativo del normale in questo momento. Xander sperò che questo Spike rimanesse. Poteva occuparsi di questo Spike.

    Xander lo condusse indietro dove aveva parcheggiato la sua automobile, prima che iniziassero il loro allegro inseguimento.

    “Dove stiamo andando?” chiese lo Spikebot, pulendosi le lacrime.

    “Io—ti porto a casa… nella mia casa. Puoi rimanere là per stasera.”

    “Devo andare. Devo trovarlo. Sto andando a uccidere il pirla,” Spikebot disse la sua unica intenzione.

    Xander scosse la testa. Un tipo cattivo aveva distrutto il cuore del povero Spike , il non morto cuore, recentemente gay. Desiderava uccidere qualcuno, ora suonava più come il vecchio Spike.

    “Puoi trovarlo domani.”

    Spikebot ci pensò, quindi annuì con il capo. Fece a Xander un sorriso sbalorditivo. “Forse potresti aiutarmi a trovarlo!”

    “Yeah, sicuro… ma non stasera, okay?”

    “Giusto, amico. Hai deciso di essere il mio boyfriend, Xander?”

    “Uh--Non… um--forse…” Xander inghiottì.

    Spike sembrava avesse qualche bizzarro umore-oscillante stasera. C’erano degli strizzacervelli che curavano i non morti? Doveva informarsi domani mattina.

    “Sono felice. Mi piaci.”

    “I--uh—anche tu mi piaci….Spike—qualcosa del genere. C’è la mia automobile, andiamo.”

    Il cuore di Xander martellava nel suo torace, la sua mente era piena di immagini erotiche di se stesso con Spike.

    ________________________________________

    Spike inciampò nella sua strada attraverso il cimitero.

    “Stupido, dannato, Xander Harris. Lui pensa di poter imbrogliare il pazzo ubriaco Spike? Bene, SI FOTTA!” girò cerchio ed urlò. “Sono astuto… io sono più astuto di lui.”

    Lui aprì la porta della sua cripta e sbattè contro Buffy.

    “Per l’inferno maledetto! Guarda dove vai!”

    “Spike! Oh mio dio! Stai bene!”

    Lei lo toccò sul volto e sul torace per verificare che fosse effettivamente intero, il sollievo e la felicità le si sollevarono dentro.

    “C-Cosa c’è di sbagliato in…in te? Cosa sei venuta a fare qui? Vattene!” mormorò lui, spingendola lontano dentro cripta.

    Lui inciampò sopra il sarcofago e si distese su esso.

    Lei cammiò verso lui. “Spike, tu sei okay?”

    Lui rise. “Oh yeah, io sto alla grande! Lasciami solo…”

    Lui girò il viso per non vederla.

    “Hai visto… qualcosa—d’interessante stasera?” Lei chiese interessata.

    “No,” mormorò lui.

    “Sei sicuro? Niente?” Era così sollevata che stesse bene, completamente ubriaco, ma bene. Il BOT non era riuscito a trovarlo ovviamente.

    “Sì. Ora vai via. Torna di nuovo dal tuo boyfriend.”

    “Boyfriend? Quale boyfriend?” Lei chiese confusa.

    Lui si sedette bruscamente.

    “Non--non preoccuparti a negarlo, cacciatrice. So che hai un altro ragazzo.” singhiozzò.

    “Io--Non so di cosa stai parlando,” disse lei, cautamente.

    “Maledizione vi ho sentito… Io stavo andando per la mia strada per—da qualche altra parte, quando ti ho sentito lamentarti come una fottuta Banshee… o quello sembrava una Banshee che veniva scopata bene…” lui ridacchiò, malgrado il suo stato agitato.

    “Spike! Tu mi stavi—mi stavi ancora spiando!?”

    “Aha! Così lo ammetti allora? So che non ho mai avuto un inferno di chance con te…non l’avrò mai.” lui guardò in basso, mentre la sua voce diventava più alta. “Io…io spero che sarai felice. Almeno questo ragazzo può farti felice. Non ti verrò ancora intorno, non preoccuparti di…”

    “Spike… Io--non so che cosa dire…”

    “Non dire nulla. Lasciami partire. Sgombererò da questa fottuta città…quando i miei postumi di sbornia se ne saranno andati. Ti prometto che non mi rivedrai di nuovo.”

    Il cuore di lei si strinse dolorosamente nel suo petto. “Oh?”

    “Yeah, così adesso ci diciamo ‘addio’, eh?” lui guardò di nuovo verso lei con gli occhi iniettati di sangue. “Addio, Buffy. Buona fortuna con—l’intera cosa della caccia… spero che tu vinca--probabilmente, luv.”

    Lei lo stava fissando, esaminando i suoi occhi e non riusciva a formulare le parole. Il pensiero di lui che se ne andava, che non fosse più lì, era sorprendentemente doloroso.

    “Buffy?” lui inclinò la testa.

    Lei amava quando faceva così, era fottutamente carino, ma vederlo ora, le strappava il cuore in un milione di pezzi. Lei si piegò e premette un morbido bacio sulle sue labbra.

    “Addio… Spike.”

    Lei si voltò e corse fuori dalla cripta, permettendo alle sue lacrime di uscire solo quando fu fuori dalla porta. Lei pensò soltanto a fuggire, prima di fare qualcosa di sciocco, o forse era già troppo tardi per quello.

    Spike rimase seduto là, stordito, per alcuni minuti, dopo che lei se ne era andata. Lei lo aveva baciato? O era un allucinazione? Lui si distese sulla lastra per pensare a questo, ma soltanto per alcuni momenti prima di svenire.


    ________________________________________

    ”Eccoci ” Xander entrò dalla porta. “Casa dolce casa.”

    Lui voltò nella direzione opposta per invitare Spike, quando lui lo urtò. Xander lo fissò.

    “Come --Non ti ho invitato … come…?”

    “Se vuoi torno fuori dalla porta in modo che tu mi possa invitare a entrare?” chiese lo Spikebot, rimanendo nel corridoio. “Ho fatto qualcosa di sbagliato?”

    Xander si stava distruggendo il cervello provando a ricordarsi una volta in cui avesse invitato Spike nel suo appartamento prima di allora, ma aveva un vuoto. Forse Anya aveva invitato Spike dentro e non l’aveva informato.

    Scosse la testa. “Non importa. Entra, Spike.”

    Spikebot sorrise e fece un passo nell'appartamento.

    “Grazie, amico . È molto piacevole, molto signorile,” disse osservandosi intorno.

    Xander chiuse a chiave la porta. “Grazie… Umm--Spike… circa la cosa che hai detto prima… circa di me essere il tuo--boyfriend…”

    “Sì?”

    “Sei stato con dei ragazzi… giusto?”

    “Sì. Ho fatto molte volte sesso con Angel.”

    “Giusto… bene, um--Non ho mai….con un altro ragazzo prima.”

    “Non l’hai fatto?” Spikebot inclinò la testa a sinistra.

    “No.” Xander deglutì con difficoltà . “Ma… non—escludo di provarlo… tu sai--una volta…”

    “Dovresti! È diverso, ma anche divertente.” Il BOT sorrise.

    “Dio, tu mi hai fatto dire questo, giusto?” Xander fece scorrere nervosamente una mano sui suoi capelli. “Spikevuoifaresessoconme?” lui disse tutto d’un fiato. “Una volta--per vedere se questo mi piace!” aggiunse.

    Xander chiuse con forza gli occhi per non guardarlo, aspettando che Spike lo insultasse o ridesse di lui.

    Spikebot pensava al riguardo. “Buffy è l'unica donna per me. Ma non ha detto che non posso fare sesso con altri uomini. Sembrava che ha lei piacesse quando gli dicevo di Angel e me che avevamo fatto appena un pò di sesso. Xander è il suo amico e desidera fare un esperimento sessuale. Sarebbe felice se io lo aiutassi. E potrei dirle questo successivamente, per farla accendere. Vincerò ancora il suo cuore!” Gli ci volle solo un secondo per decidere.

    “Okay, farò del sesso con te Xander!” lui sorrise.

    Xander gli ci vollero alcuni secondi. “… Um O-Okay--come --che cosa… in primo luogo?”

    “Sei molto nervoso. Quello è comune per un vergine,” disse Spikebot, andando a dare dei colpetti sulla spalla di Xander.

    “Hey, non sono vergine! Sono stato con molte--alcune donne ai miei tempi” disse Xander difensivo, gonfiando il torace.

    “Ma non con un uomo,” disse Spikebot seducente.

    “Uh, yeah… suppongo di esserlo… per quel che riguarda gli… uomini. Ma non so circa lasciarmi… sai… penetrarmi… io speravo che noi potessimo fare--altra roba.”

    Spikebot cercò tutte le informazioni che aveva su tutti i suoi incontri sessuali con Angel. Poteva adattare facilmente i programmi per Xander, nessun morso comunque. Gli esseri umani non lo gradivano tanto.

    “Dove è la tua camera da letto? O gradisci fare del sesso nel soggiorno? Sono d’accordo per qualsiasi cosa, luv.” Spikebot arricciò la lingua dietro i suoi denti.

    “E’--là.” Xander indicò con mano tremolante.

    Spikebot lo preso per mano e sorrise mentre lo tirò in avanti.

    Una volta nella camera da letto, Xander camminò con gambe instabili verso il letto e si sedette.

    ‘Non sei impazzito! Non sei impazzito! Non sei gay! stai giusto provando qualcosa—di nuovo.’ pensò Xander.

    Spikebot chiuse la porta della camera da letto, camminando verso il letto e inginocchiandosi sul pavimento davanti Xander.

    “Ti piacerebbe se tirassi fuori il tuo membro, Xander- pet?”

    Xander fece un suono strozzato e si soffocò. Spikebot lo colpì sulla schiena.

    “Tutto bene?” chiese preoccupato.

    “Yeah… yeah. Io sono okay. Uhh--In risposta alla altra tua domanda….Sì. Mi piacerebbe ----quello.”

    Spikebot sorrise e cominciò ad aprire i Dockers beige di Xander.

    Xander trattenne il respiro mentre guardava alternativamente gli occhi di Spike e lui che gli apriva i pantaloni.

    “Io--Non posso credere che sto facendo questo,” Xander rise ansiosamente.

    Spikebot gli sorrise e gli tirò i pantaloni ed i boxer oltre il sedere, inducendo il membro già eretto di Xander a balzare fuori. Xander si appoggiò sui suoi gomiti, respirando velocemente

    Spikebot prese il duro pene di Xander nella sua mano e lo pompò lentamente. Xander ansimò e poi gemette, meravigliandosi del tocco delicato che Spike aveva.

    “Vuoi che lo metta nella mia bocca?” Spikebot si leccò le labbra.

    Gli occhi di Xander seguirono il percorso della lingua di Spike come avesse invadeva il suo labbro inferiore.

    “Oh dio, sì—ti prego,” disse bruscamente.

    Spikebot tuffò in basso la testa e colpì la cima del pene di Xander con la punta della lingua mentre l’osservava negli occhi. Xander gemette e spinse contro la mano dello Spikebot.

    “Spike--Uhh! Di più!”

    Spikebot continuò a bagnare il pene di Xander con la lingua, leccando su e giù sui lati, arrivando fino alla cima, girando intorno alla fessura con la punta della lingua mentre lo stava colpendo e torcendolo con una mano e con l’altra stava massaggiando i suoi testicoli. Poi lo Spikebot prese la parte iniziale in bocca, facendo scorrere la sua lingua sopra ed intorno ad esso mentre succhiava leggermente.

    “Gesù Cristo! Uhhh--Spike--Oh yeah--L'Oh--fottuto yeah! --questoo è buono!” Gli occhi di Xander rotolano in su.

    Spikebot prese l'intera lunghezza di Xander in bocca e giù per la sua gola, abbracciando la base con le labbra mentre la sua lingua strusciava avanti e indietro instancabile.

    “Ohh dio! Spike! Oh! --Merda--Sei realmente bravo in questo! OH FOTTUTO!” Xander tirò indietro le anche. “Aspetta! Stop!” ansimò.

    Spikebot tolse la bocca da Xander e lo guardò con un'espressione di triste sgomento che Xander si sentì veramente colpevole per averlo fermato.

    “Non ti piaceva? Desideravo soddisfarti…” Lui fece il broncio.

    Xander si allungò e passò una mano tra i capelli dello Spikebot, desiderando confortarlo. “Era grande, mi piaceva—veramente mi piaceva!” lui sorrise storto.

    Spikebot inclinò la testa.

    “Allora perchè mi hai detto di fermarmi?”

    “Io--Desidero togliermi i vestiti. Mi piacerebbe --Desidero vederti nudo…” lui prese un respiro profondo.

    “Oh!” Spikebot si alzò in piedi e cominciò a togliersi i vestiti. “Questo va bene.”

    Xander si tolse la camicia e rapidamente rimosse le scarpe, i calzini ed scalciò via i pantaloni mentre guardava ogni centimetro di meravigliosa pelle liscia e pallida di lui che veniva esposta. Lo Spikebot si alzò in piedi davanti a lui, gloriosamente nudo, il suo lungo, pallido membro che puntava diritto fuori dal suo corpo.

    Gli occhi di Xander lo esaminarono dalla testa ai piedi.

    “Sei… così bello…” disse con ammirazione. Il corpo di nessun uomo lo aveva mai eccitato come questo. “Come fa il tuo corpo ad essere così?”

    Xander si sentì inadeguato, il suo corpo non era così stretto e tonico come quello di Spike.

    Spikebot sorrise fiero mentre entrava nello spazio personale di Xander, facendo scorrere la mano sul viso di Xander e attraverso i suoi capelli.

    “Questo è come sono stato costruito.”

    Xander lo guardò, spostando le mani sulle cosce e sulle anche di Spike. Spikebot spinse delicatamente per le spalle Xander, facendolo distendere di nuovo sul materasso e coprì con il suo corpo quello di Xander.

    Xander si lamentò quando lo Spikebot premette le labbra contro le sue, baciandolo lentamente, mentre la sua mano andava giù per carezzare ancora il suo membro.

    “Oh Dio Spike…--mi sento bene,” disse fra i baci, lasciando le sue mani vagare sopra i muscoli duri del corpo dello Spikebot.

    Se avesse immaginato che baciare Spike potesse essere così incredibile, l’avrebbe provato molto tempo prima.

    Spikebot si spostò al suo fianco, i suoi piedi verso la testa di Xander, il suo viso davanti all'inguine di Xander. Aprì le proprie ginocchia invitante, mentre prendeva nuovamente Xander dentro la bocca umida.

    Xander gemette mentre Spikebot inghiottì il suo pene. Gli ci volle un minuto per realizzare che cosa Spike intendeva fare, lui desiderava un 69. Xander guardò il membro duro davanti a sè e si leccò le labbra, lo raggiunse e lo prese in mano, pompandolo.

    “La tua pelle è così soffice,” bisbigliò, portando le labbra verso la sua punta e dandogli una leccata sperimentale.

    Spikebot gemette attorno al membro di Xander, trasmettendo le sensazioni più squisite attraverso il corpo di Xander. Sapeva che non sarebbe durato a lungo a questo ritmo. Lui aveva lanciato da parte il suo nervosismo e le riserve ed aveva preso il pene dello Spikebot nella bocca, circondando la testa con la sua lingua. Non era cattivo come aveva pensato che fosse, in effetti era buono—veramente, veramente buono. Lo leccò e succhiò come se fosse un ghiacciolo. Il ghiacciolo più squisito che avesse mai avuto in bocca, e ne aveva mangiati molti di ghiaccioli nella sua vita.

    Spikebot aumentò i suoi sforzi, succhiandolo con più forza, mandando la testa su e giù dalla radice alla estremità , più velocemente e velocemente, tirando i testicoli di Xander e facendoli rotolare nella mano.

    Xander gemette con forza e cominciò a muovere le anche ritmicamente, abbassando gli occhi per guardare mentre veniva scopato dalla bocca di Spike.

    ‘Dio--questo è così fottutamente caldo!’ Si stava avvicinando al culmine ogni secondo di più.

    Lui succhiò e sollevò il duro pene di Spike, desiderando eccitarlo. Spike aveva la testa incredibilmente buona.

    Spikebot sentì che il corpo di Xander si stava tendendo, era felice di potergli dare piacere. Iniziò il suo programma per l’eiaculazione per coincidere con quello dell'essere umano.

    Xander si irrigidì e il suo orgasmo lo colpì come un treno in corsa. Si lamentò, tremando ed agitandosi mentre esplodeva nella bocca dello Spikebot e giù per la sua gola. Era l’orgasmo più intenso della sua vita e gli sembrò di continuare senza sosta. Gemette e gemette, oscillando le anche quando sentì che lo Spikebot stava per venire nella sua bocca. Continuò a pompare il pene ed inghiottì convulsamente, assaporando i fili spessi e viscosi della venuta del vampiro(o quello che pensava fosse venuta del vampiro) che spruzzavano sulla sua lingua.

    Per concludere, Xander liberò il membro dello Spikebot e sprofondò sul letto, respirando affannosamente. Spikebot strisciò sul letto mettendosi vicino a lui, sorridendogli beato.

    “Grazie, Xander. Mi è piaciuto questo. Hai goduto anche tu, pet?” accarezzò amorevolmente il torace di Xander.

    “Fottutamente, Spike!” lui ansimò. “Questo era--incredibile!”

    Lui aprì gli occhi ed osservò il viso sorridente dello Spikebot, poi scoppiò in una goffa risata.

    “Ti piacerebbe fare di più, o sei soddisfatto?” disse lo Spikebot con voce bassa, e roca.

    “Di più… desidero fare di più!” Si sentì diventare di nuovo duro. “Desidero --scoparti,” Xander lo disse con gli occhi serrati.

    “ Mi piacerebbe molto, Xander - luv! Ma dobbiamo farlo indurire di nuovo prima.”

    Spikebot cominciò a leccare il collo di Xander e a giocare con i suoi capezzoli.

    “Oh Dio, Spike!” Xander inclinò la testa indietro, facendo scorrere le sue mani sulle spalle dello Spikebot.

    ‘È così buono. Oh dio! Questa non può essere l'unica volta che lo facciamo! Dovrò farlo capire a Anya !’

    “Spike--possiamo ripetere questo? Intendo, dopo stasera?” disse con voce gracchiante.

    “Naturalmente , Xander.”

    Lui baciò Xander sulle labbra, spingendo la lingua nella sua bocca.
    ________________________________________

    Buffy era seduta sul divano nel suo soggiorno, esaurita, nervosa, depressa. Lei aveva guardato dappertutto, dove pensava che ci potesse essere lo Spikebot. Era persino tornata indietro e aveva sbirciato nella cripta di Spike per scoprire che lui sembrava addormentato.

    Il suo cervello era poltiglia. Troppi pensieri le stavano ronzando dentro la testa per concentrarsi. Sarebbe dovuta andare a scuola tra alcune ore, non poteva trovare il BOT, era preoccupata che il BOT uccidesse il vero Spike per gelosia o che Spike lasciasse Sunnydale … tutto questo era per colpa sua. A causa del suo egoismo, la sua testardaggine. Sapeva che non poteva lasciar partire Spike. Il BOT era stata una distrazione meravigliosa, ma gli aveva fatto capire che il vero Spike era l’unico che desiderava, l’unico di cui aveva bisogno . Aveva gradito il BOT dolce e disponibile al sole, ma il vero Spike, con tutti i suoi capricci, oscillazioni di umore e difetti, era l’unico senza cui non poteva vivere.

    “Sono così strana… ora vado di nuovo ad innamorarmi di un vampiro.”

    Era scomoda e tesa per come le cose potevano essere, lei doveva dirgli che voleva dargli un occasione… preferibilmente prima che fosse troppo tardi. Ma ora c’era il BOT di cui occuparsi . Non voleva danneggiarlo. Anche se era una macchina, aveva la sua personalità e sensibilità. Non sapeva che cosa fare.

    ________________________________________

    Xander era in Paradiso. Quella era l'unica spiegazione per la beatitudine che sentiva. Aveva speso le ore facendo il sesso migliore della sua vita con Spike, compreso il tempo per la doccia (anche lì con Spike). Ed ora, Spike stava facendo qualcosa che Xander non pensava che fosse fisicamente possibile. Spike stava fottendolo e succhiandolo allo stesso tempo. Aveva afferrato le ginocchia di Xander, tenendole da una parte mentre lo pressava. Il corpo di Spike era praticamente piegato a metà mentre lo scopava e succhiava e facendo magnificamente bene entrambe le cose.

    “Adesso, questo che è--Nnggghha! –OH FOTTI! –ti chiamerò multi -attività!” esclamò Xander, ansimando, lui guardò Spike dargli altrettanto piacere fisico quanto ne produceva.

    Era indescrivibilmente erotico. Spikebot gemette in risposta. Scopava freneticamente il sedere di Xander mentre tirava con più forza il pene in bocca allo stesso tempo, le sue guance scavate dallo sforzo.

    “OHHDIOOHHDD--DDIOOO! --AHHH! SPIKE!” gridò Xander, il suo corpo si inarcava come la corda di un arco e si contraeva violentemente mentre veniva ancora con più forza di prima.

    Spikebot venne con un grugnito in Xander, mentre inghiottiva i suoi succhi in bocca. Muovendo le anche delicatamente fino a esaurirlo. Si spostò dal buco di Xander e staccò la bocca dall'asta che si stava ammorbidendo.

    Xander diventò completamente floscio e affondò nel materasso, respirando con forza. Spikebot strisciò fino a sdraiarsi al suo fianco, premendo dei leggeri baci sul torace e la spalla di Xander.

    “Dio, Spike… come --come hai fatto quello? Merda santa! Devi fare lo Yoga!” lui ansimò.

    Spikebot sorrise radioso. “Sono felice che ti sia piaciuto, pet. Sono molto pieghevole.”

    Xander rise, “Oh yeah, lo puoi dire ancora quello!”

    “Sono felice che ti sia piaciuto, pet. Sono molto pieghevole.” Spikebot ripetè secondo la richiesta di Xander.

    Xander rise di soppiatto e accarezzò il volto sorridente dello Spikebot. “Devo… parlare a Anya a questo proposito, ma gradirei… farlo ancora … e ancora e poi ancora. E’—okay per te?”

    “Sì! Vorrei fare sesso con te molte altre volte. Era molto buono.” Spikebot passò le dita sul torace di Xander.

    “Yeah, lo era.” Xander alzò la testa per premere le sue labbra contro quelle dello Spikebot, baciandolo teneramente. Sorrise. “Se pensavo che scopare con te era così buono potevamo farlo molto prima--Dio! Sentire--Non posso neppure dirti quanto buono è sentirti dentro di me. Suppongo che puoi dimenticarti quel altro ragazzo che stavi cercando prima,” disse Xander con un sorriso soffocato.

    Spike non poteva voler un altro ragazzo dopo la stupefacente notte di sesso che avevano avuto.

    Lo Spikebot si fermò e si sedette sul letto, con di nuovo uno sguardo di determinazione sul suo viso. “Devo trovare quel bastardo. Non può averla.”

    Uscì dal letto e cominciò a prendere i suoi vestiti. Xander si sedette.

    “Che cosa? Dove stai andando? Pensavo—“

    “Devo trovarlo,” disse lo Spikebot, abbottonandosi i jeans.

    Gli prese molto sforzo muoversi nel suo stato di stanchezza totale, ma Xander uscì dal letto e si mise davanti a lui.

    “Spike dimenticati di quel altro ragazzo . Non ne hai più bisogno,” gli disse dolcemente, carezzando il collo dello Spikebot. “Pensavo che tu avessi capito che—mi piaci. Possiamo fare qualcosa con Anya, lo so noi possiamo.”

    Spikebot sorrise. “Mi piaci anche tu, Xander- pet. Ma devo trovarlo ed ucciderlo per prima cosa.”

    “Uccidere? Veramente stai andando ad ucciderlo solo perché li ti ha buttato via? Spike, non puoi se provi, il chip, ti ricordi di quello?”

    “Io la amo, lei si innamorerà di me una volta che lo avrò ucciso.” Lo Spikebot si mise gli stivali.

    “Di che stai parlando? Sei innamorato di una donna?”

    “Sì. Sono innamorato di Buffy. È la cacciatrice.”

    “Pensavo che –tu sei gay?”

    Spikebot inclinò la testa. “No. Sono stato creato per amare Buffy. Ma ho goduto del sesso con te e anche Angel. Eravate abbastanza buoni. Dovresti esserne fiero.”

    Si alzò in piedi ed indossò il suo spolverino.

    “Spike--Io—dove per l’inferno stai andando? Tu mi hai.. tu ci hai detto che eri gay?”

    Xander sentì un milione di emozioni in una sola volta. Soprattutto i suoi sentimenti erano feriti da Spike non desiderava rimanere con lui—sul letto.

    “Non ho detto quello. Spero che possiamo fare sesso un'altra volta. Arrivederci!”

    Si mosse verso la porta della camera da letto, ma Xander gli saltò davanti.

    “Non capisco che cosa sta accendendo, ma io so per certo che Buffy non sta vedendo nessuno. Ce lo avrebbe detto.” Xander provò a trattenerlo dall’andarsene.

    “Mi ha detto che mi ama, ma è lui che lei ama realmente.” Le lacrime iniziarono a uscire dai suoi occhi. “Perchè non mi ama, Xander? Sono stato creato per amarla…”

    Xander si mosse più vicino, mettendo le braccia attorno all’affranto Spikebot. “Spike… dimenticati di Buffy. È--la cacciatrice, tu sei un vampiro. Non sarebbe giusto per voi due—Mi dispiace.” Xander strofinò il suo collo. “Ma ora hai me, giusto? Io --”

    “No.” Spikebot si allontanò da lui. “Mi piaci, Xander, ma ho bisogno di Buffy, lei è tutto per me. Io voglio che sia tutto come era prima. Quando lei tornava a casa dalla scuola e giocavamo per tutta la notte a fare giochi sessuali. Può essere ancora così, ma devo eliminare lui in primo luogo. Forse lei gradirebbe fare sesso con me e te insieme qualche volta. Dovrò chiederglielo.”

    “Spike…” Xander disse con preoccupazione crescente per quello che Spike stava dicendo. “Sei okay? Qualcuno ti ha colpito sulla testa recentemente o qualcosa?”

    “No, ma ti ringrazio per avermelo chiesto.”

    Senza altre parole, lo Spikebot se ne andò alla porta principale, l’aprì ed è uscì dall'appartamento.

    Xander rimase fermo in piedi in stato confusionale, non sapendo che cosa fare di tutto quello che Spike gli aveva appena detto.

    “Buffy è impazzita come Spike--anche?”

    Lui sentì un tocco di gelosia unito ad un eccessivo shock.

    TBC
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Mrs Boreanaz

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    6,703

    Status
    Offline
    Capitolo 5

    Buffy era ancora seduta sul divano quando sentì il telefono iniziare a squillare. Saltò su e corse a rispondere. Forse qualcuno aveva trovato il robot… forse era il robot.

    “Pronto?!” disse ansiosamente.

    “Buffy, sono Xander.”

    “Xander, che cosa è successo? Sono le 4 di mattina.” Era sicura che qualcosa di mostruosamente terribile era accaduto.

    “Buff… um--Ho appena avuto—una conversazione interessante con Spike…”

    “Spike? Dove l’hai visto?”

    “Nel--uh-- nel mio appartamento--Ma quello non è importante! Buffy, tu vedi qualcuno?”

    “Che cosa? Perchè?”

    “Perché Spike ha detto che sta andando a uccidere il tipo che stai vedendo in modo che poi tu lo amerai, ecco perché.”

    C’era silenzio dall’altra estremità.

    “Buffy?”

    “Ha detto dove stava andando?” Lei si lasciò prendere dal panico.

    “No. Stai vedendo qualcuno, vero? Perchè non ce l’hai detto?”

    “Quando è andato?”

    “Qualche minuto fa… ma—“

    “Non posso parlare ora Xander, io devo trovare Spike!”

    Attaccò e corse via da casa sua diretta verso la cripta di Spike.
    ________________________________________

    Spikebot stava camminando silenziosamente verso la cripta. I suoi occhi immediatamente si fermarono sulla figura addormentata dello Spike reale. Camminò con attenzione, cercando un pezzo di legno. Non sorprendentemente, non ce ne erano lì intorno.

    ‘Posso strappare la sua testa. Anche quello li uccide.’

    Si fermò davanti al sarcofago e guardò verso il suo gemello, prendendo alcuni momenti per ispezionare lo Spike originale.

    “Mi dispiace, io desideravo che questo non fosse necessario,” bisbigliò, abbassandosi per avvolgere le sue mani intorno al collo di Spike.

    Spike aprì gli occhi offuscati in tempo per vedere lo sconosciuto che tentava di strangolare—se stesso.

    “Cosa—“ disse prima che il robot lo afferrasse per il collo e cominciasse a stringere forte.

    Spike provò a sollevare le mani di lui senza fortuna, chiunque era il suo assalitore, era spaventosamente forte, così come di bell’ aspetto. Spike si dimenò e combattè ferocemente contro il robot come potè.

    ‘Il fottuto sta provando a staccare la mia testa !’

    La porta della cripta si aprì sbattendo, Buffy era sulla soglia.

    “Spike! NO!” urlò.

    Il robot si voltò verso di lei, allo stesso tempo allentando la sua presa abbastanza da permettere a Spike di dargli un calcio. Il robot volò verso la colonna. Buffy corse verso di lui e lo tenne fermo contro la colonna.

    “Non provare a fermarmi, Buffy! Deve morire!” il robot si infuriò.

    “Cosa per l’inferno maledetto e fottuto sta accadendo?!” Spike disse con tono irritato, massaggiando la sua gola. “Chi è per l'inferno questo tipo e perchè assomiglia a me?”

    “È… Oh dio..”Buffy chiuse gli occhi.

    L’umiliazione era intollerabile.

    “E’ mia! Tu non puoi averla!” il robot urlò a Spike.

    “È… un robot,” Buffy confessò.

    “Che cosa? Intendi come quello che mi gettò fuori dalla finestra?”

    “Yeah…” disse lei , non in grado di guardarlo.

    “Ti odio.” Il robot guardò male verso Spike.

    “Yeah, bene, il sentimento è più che reciproco, amico. Adesso, chinati e bacia il tuo culo metallico per dirgli addio, perché stai diventando un grande ammasso di frammenti nel cielo.”

    Spike iniziò a muoversi in avanti, pronto per dare dei calci ad un certo culo robotico.

    “Spike! Fermati!” Buffy alzò una mano mentre teneva il robot con l'altra. “Non danneggiarlo!”

    “Non lo danneggiare? Hai visto che cosa stava facendo a me questa cosa quando sei entrata? Stava provando a staccare la mia fottuta testa come un tappo di sughero!”

    “Non capisce!” urlò.

    “Lei mi amerà quando io ti avrò ucciso!” il robot gridò a Spike, voltandosi poi verso Buffy, ammorbidendo la sue espressione e voce. “Giusto, Buffy? Poi mi amerai?”

    La osservò nei suoi occhi implorante, un sorriso speranzoso sul suo viso.

    lacrime uscirono dagli occhi di lei. “Non potrei amarti se tu ferisci lui. Non voglio che tu lo ferisca. Per favore, ritorna a casa con me.”

    Spikebot abbassò lo sguardo, provando a decidere cosa fare.

    “Buffy, tu hai fatto costruire questa cosa?” Spike chiese lentamente. “Perchè?”

    “Non posso parlare di questo adesso, Spike. Desidero andare a casa.”

    “Bene, anche maledettamente male! Penso che sia autorizzato ad avere una spiegazione completa!” Spike gridò.

    “Mi porti a casa? E possiamo stare insieme?” le chiese il robott, lei annuì col capo. “Non lo amerai più?”

    “Andiamo a casa, okay?” guidò il robot verso la porta.

    “Cosa-- ha detto che tu mi ami?” chiese Spike.

    “Spike, non ora!” Buffy spinse il robot fuori dalla porta. Spike li seguì e si rimase in piedi sulla porta, osservando come Buffy ed il robot si stavano spostando in fretta fuori dal cimitero.

    “Maledizione, Buffy!” Spike urlò alle loro schiene. Gemette e si tenne la sua testa dolorante nelle mani. La sua testa pulsava per i postumi della sbornia e per il suo collo danneggiato come una puttana. Entrò nuovamente dentro la cripta e si lasciò cadere sulla sedia.

    “si è fatta costruire un robot che assomiglia a me? E il robot ha detto, che ha provato a uccidermi perché non voleva che io avessi lei… Cosa fottutamente sta accadendo? Devo ammettere che… può essere un robot omicida, ma è un robot omicida maliziosamente attraente…”

    Questo avvenimento entrò direttamente nel file ‘può accadere soltanto a Sunnydale.’ Gemette e si massaggiò la fronte.

    ________________________________________

    Buffy si sedette nel suo soggiorno sentendosi mortificata e storcendosi insieme le mani in modo nervoso. Aveva appena spiegato la situazione bizzarra ed altamente imbarazzante alla sua migliore amica.

    “Wow, Buffy…”

    Milioni di domande vi erano nella mente di Willow, ma poteva vedere che Buffy si stava vergognando abbastanza, lei non voleva farla sentire peggio. Provò ad essere più comprensiva e di supporto.

    “Avrei voluto che tu mi avessi parlato di questo prima.”

    “Sai che… non potevo. Non potevo dirti come mi sentivo circa--lui.”

    Willow si sedette vicino a lei sul divano e mise il suo braccio intorno a lei.

    “Hey, sono ancora la tua migliore amica, giusto? Sarò sempre dalla tua parte.”

    Willow era sorpresa per i sentimenti nascosti di Buffy per lo Spike reale. Non la poteva aiutare ma si sentiva responsabile perché quello dipendeva dall’incantesimo ‘la mia volontà è fatta ’, quello doveva essere stato il catalizzatore. Buffy le sorrise debolmente.

    “Cosa vuoi fare con--lui?” chiese Willow, osservando la cucina, dove il robot era occupato a cucinare qualcosa per loro.

    “Non so,” Buffy disse tristemente.

    “Lui ha l’interruttore "OFF"? Potresti spegnerlo” Willow ha detto.

    “Non posso, Willow. Io--non posso.”

    “Perchè no?”

    “Fammi un favore, diglielo tu che abbiamo deciso di disattivarlo. Vedrai perchè…”

    Il robot entrò trasportando un vassoio pieno di panini con formaggio alla griglia.

    “Ho fatto questi per te, Buffy -luv!” ghignò fiero, appoggiando il vassoio sulla tavola da caffè. Si voltò verso Willow. “Buffy gradisce il formaggio!”

    “Sì. Um--Spikebot--stavamo parlando… ed abbiamo pensato che forse la cosa migliore da fare fosse di--disattivarti-- un istante,” Willow ha detto.

    Gli occhi dello Spikebot si allargarono per il panico, cadde sulle sue ginocchia davanti a Willow ed afferrò la sua gonna.

    “Per favore, Willow! Non disattivarmi! Per favore! Farò qualunque cosa tu vorrai!” Le lacrime comparvero sui suoi occhi.

    “Okay! Okay, nessuna disattivazione! Era giusto un'idea. È okay!” disse carezzando la sua testa.

    “Realmente?” chiese, tirando su con il naso.

    Lei annuì vigorosamente. Un sorriso nacque nella sua faccia.

    “Grazie, Willow -pet!” l’abbracciò attorno alla vita

    “Uh—di niente…” picchiettò maldestramente sulla sua spalla.

    “Mi sono dimenticato di portare le bevande!” saltò su. “Ti porterò un bicchiere di latte, Buffy e uno anche a te, Willow!”

    Si affrettò verso la cucina.

    “Vedi che cosa intendevo?” disse Buffy. “E’ completamente spaventato e nel panico quando gli dici qualcosa circa lo spegnerlo. Non ho il cuore per farlo.”

    “Yeah… povera cosa. È quasi—come- un bambino per alcuni versi…” Willow scosse la testa. “Sicuramente è una piccola sfera di energia…”

    “Sta correndo per farmi tutte le cose e facendomi la roba per tutto il pomeriggio,” Buffy ha sospirato.

    “deve essere orribile!” Willow ha detto in tono di scherno.

    Buffy sorrise leggermente e la colpì sul braccio. Spikebot ritornò dentro con due bicchieri alti di latte e li passò alle donne.

    “Non state mangiando i vostri panini…” sporse le labbra.

    Buffy e Willow presero ciascuno un panino per calmare il robot e diedero loro un morso.

    “Mmmm!” disse Willow, strofinandosi lo stomaco. “E’ il miglior formaggio grigliato che io abbia mai mangiato!”

    “Yum,” disse Buffy inespressivamente.

    Spikebot sorrise radiosamente a loro. “È c’è nient’ altro che posso fare per voi, signore furbe?”

    “No, Spike… stiamo bene,” disse Buffy. Qualcuno bussò alla porta.

    “Aprirò io, luv!”

    Così corse fuori dalla stanza senza aspettare risposta.

    “Non è tanto come lo Spike reale, è?” chiese Willow

    “No, non lo è.” Quello era il problema. Buffy ancora desiderava lo Spike reale.

    Spikebot aprì la porta.

    “Xander! E Anya! È bello vedervi!” sorrise e fece segno a loro affinché entrassero.

    “Ciao, Spike,” disse Xander, arrossendo.

    Xander si calmò quando Buffy l’aveva chiamato prima e gli aveva detto che la situazione era sotto controllo. Spike non era capace di essere un ragazzo da una botta e via. Inoltre era stato sollevato dal fatto che Buffy non aveva picchiato il vampiro biondo. La notte scorsa aveva cambiato molte cose per Xander. Spike ora era --speciale—per lui.

    “Spike, dobbiamo parlare,” disse Anya. “Xander mi ha detto che cosa voi due avete fatto la notte scorsa. Mi ha assicurato che lui non è gay e che gode ancora del sesso eterosessuale e che non mi vuole lasciare per te. Così, non sono arrabbiata. Ma non potevate almeno collegare una videocamera? È abbastanza negativo che io me lo sono dovuto perdere, ma non poter neppure guardare!”disse irritata incrociando le braccia.

    “Potremmo ripeterlo, tu potrai guardare questa volta! Forse anche Buffy vorrebbe guardare.” Spikebot sorrise e si piegò per dare a Xander un bacio.

    Xander lo fermò. “Spike!” bisbiglio con severità. “Non qui! Troppe domande se ci vedono.”

    “Oh, andiamo Xander!” Anya gli bisbigliò dietro. “Desidero vedere voi due baciarvi.”

    Xander guardò le labbra sensuali di Spike si leccò le sue.

    “Okay. Ma mantieniti vigile, avvertici se qualcuno sta arrivando.”

    Non voleva che gli altri scoprissero ancora di questo. Inclinò la testa e premette le labbra su quelle dello Spikebot ed il suo pene si contrasse quando spinsero le loro lingue nella bocca di ciascuno. Il sesso strabiliante dalla notte precedente era fresco nella memoria di Xander e non poteva attendere per ripeterlo, con l'aggiunta possibile di Anya che guardava o che partecipava. Approfondirono il bacio. Anya si alzò in piedi ipnotizzata, guardando il suo fidanzato ed il suo amante vampiro che si baciavano, giocò con il bordo della sua camicia e si leccò le labbra. Non aveva mai visto qualcosa di così erotico, inutile dire, era molto distratta per mantenersi in allerta in modo adeguato.

    Buffy e Willow lasciarono il soggiorno per vedere che cosa stava accadendo nell’ingresso.

    “Oh mio dio! Che cosa state facendo?!” esclamò, vedendo Spikebot e Xander con le lingue nella gola dell’altro.

    “Oh mio dio!” Willow si coprì la bocca con la mano.

    Xander saltò via da Spikebot, pulendosi la bocca, osservandole estremamente colpevole.

    “Uh—Ciao ragazze! E Spike ewww …! Non provare mai più a baciarmi! Yuck!” mentì con poca convinzione

    Spikebot era mortificato. “Ma Xander… Io pensavo che ti piacesse?”

    “Xander, perchè tu stavi baciando lui?” disse Buffy ancora sotto shock

    “Ummm…” Xander provò a pensare ad una spiegazione.

    “Buffy - luv, non ho avuto la possibilità di dirtelo, ma ha dato molti orgasmi a Xander la notte scorsa,” Spikebot disse allegramente. “Ho saputo che tu volevi che io soddisfacessi il tuo amico quando me l’ha chiesto . Posso dirti tutto a questo proposito, se tu gradissi, pet. Era realmente buono.”

    Xander iniziò a tossire. Anya lo superò e lo schiaffeggiò sul sedere.

    “Cosa!? Xander?! Come puoi—” balbettò Buffy.
    “Ragazze, perchè non spostiamo questa interna conversazione dentro… i vicini non devono conoscere tutti i vostri affari.” Disse Willow, spingendo delicatamente tutti dentro la porta principale e chiudendola.

    Entrarono nel soggiorno in modo confuso, tranne Spikebot, che aveva ancora un sorriso luminoso sul suo volto.

    “Ho fatto i panini al formaggio grigliato per Buffy,” disse, indicando il vassoio colmo di panini. “Potete averne tutti qualcuno se lei non se ne preoccupa .”

    “Oh, grazie, Spike! Ho saltato il pranzo.” Anya afferrò un panino e gli diede un morso. “Mmm, molto buono”

    Lui ghignò.

    Buffy desiderava far uscire il robot dalla stanza per alcuni minuti in modo da poter fare a pezzettini Xander.

    “Spike, perchè non vai… e …perché non strofini la vasca da bagno. Sta accumulando un po’ di sporco,” disse Buffy.

    “Qualsiasi cosa per te, Buffy!”

    Si voltò e salì le scale rapidamente

    Buffy si voltò verso Xander, che stava osservando dovunque ma non lei. “Xander! Hai fatto sesso con lui la notte scorsa?! Così, E’ quello che stava facendo a casa tua…” lo fissò.

    “Io--erm--uh--yeah…” bofonchiò Xander.

    “Così tutto si fa chiaro…” disse Buffy. “Incominciamo: Da quando sei gay?”

    La sua testa si alzò velocemente. “Non lo sono! Non sono gay!” Guardò l’aggrottare delle sopracciglia di Willow . “Non che ci sia qualcosa di male con l’essere gay, perché non c’è…”

    “Oh, per amore di dio,” Anya fece un sospiro esasperato e guardò Buffy. “Se tu e Spike vi stavate vedendo, è un vostro errore non degli altri. Xander ed io gradiamo ottenere il nostro ‘anomalo’ e stavo consigliandogli di introdurre un'altra persona nel nostro rapporto sessuale di routine. Ed ha scelto Spike.”

    “Ma è mio!” Buffy ha spifferato. “Fatevi il vostro robot!”

    “Robot?” chiese Xander.

    “OH… giusto… voi non sapevate che era un robot…” sussurrò Buffy.

    “Huh?!” disse, ancora una volta, completamente confuso. “Come… quella ragazza robot che stava cercando Warren?” chiese con voce stridula.

    Buffy e Willow annuirono col capo.

    “Spike è un robot ?!”

    “No… c’è uno Spike reale e uno Spike robot… uno Spikebot,” disse Buffy.

    “Oh….bene… l’avevo riconosciuto quello… naturalmente. L’ ho riconosciuto per tutto il tempo…”

    “Uh-huh, sicuro,” disse Willow sarcasticamente.

    “Lui--realmente è un robot? Una macchina?” chiese Anya incredula, dirigendosi verso le scale.

    “Lo so, non è stupefacente?” disse Willow. “Non indovinereste mai guardandolo. Ma non si comporta molto come lo Spike reale.”

    “Oh dio…” Xander si prese il viso con le mani. “Ho fatto sesso selvaggio e grottesco con un robot, un robot maschio… cosa sarebbe successo se aveva un --cortocircuito o qualcosa di simile--durante--…? Ho visto ‘Westworld’ io so che cosa i robot non funzionanti possono fare! Poteva impazzire ed uccidermi!” Xander si lasciò prendere dal panico.

    “Calmati, Xander,” disse. “Lo Spikebot desidera uccidere soltanto lo Spike reale. Altrimenti, è delicato come un agnellino. È geloso…”

    “Lo Spike reale è il tipo che stava parlando di uccidere? E pensare che ho veramente provato a fargli cambiare idea…” Xander disse con rincrescimento.

    “Sta zitto, Xander! Ha quasi ucciso Spike prima che io lo trovassi! Non è divertente!” Buffy alzò la voce

    “Whoa, Buffy! Io --Realmente non lo intendevo. Io –Io non –Mi dispiace…” disse realmente dispiaciuto. Anya mise un braccio intorno lui. “Uomo, io ho bisogno di un drink.”

    “Sono soltanto le 4 del pomeriggio,” disse Willow.

    “Buffy, da dove viene lo Spikebot?” chiese Anya.

    Buffy sembrava assente e si morse il labbro.

    “un tipo l’ha costruito… un piccolo pezzo,” Willow parlò per lei.

    “Perchè faresti quello? Oh! È perché hai desiderato segretamente Spike ma pensavi che era irraggiungibile e ti sei fatta fare una replica esatta per te?” chiese Anya astutamente.

    “Umm--qualcosa di simile, yeah….” Disse Buffy, non in grado ancora di guardarli negli occhi.

    Spikebot scese giù per le scale.

    “Ho finito con la vasca da bagno, Buffy,” disse.

    “Come puoi aver già finito? Sei appena andato là?” chiese Buffy.



    “Sono molto veloce ed efficiente. Gradisci vedere come l’ho pulita? Forse—vuoi farti un bagno…” il robot sorrise in modo seducente.

    “No… la vedrò dopo,” disse rapidamente.

    Spikebot guardò Xander. “Sei ancora arrabbiato con me, Xander?” chiese aggrottando le sopracciglia.

    “Perchè non mi hai detto che eri un robot?” chiese Xander.

    “Non l’avevi chiesto, luv.” Allora la sua espressione diventò più scura. “Pensavi che ero l’altro Spike? Pensavi che fossi lui, vero? Non desideravi me… io odio l'altro Spike!”

    Si voltò e corse su per le scale, entrando nella stanza di Buffy e sbattendo la porta.

    “Carino, Xander! L’hai fatto rattristare ancora!”Buffy si alzò e andò su dopo il robot.

    “Io--Non intendevo—io” esclamò.

    Anche se era pazzesco per l’intera ‘cosa del robot’, Xander lo voleva ancora nel suo letto. Robot o vampiro o umano, non importava quando poteva scopare così. E stranamente, Xander sentiva una connessione emotiva con il robot

    “Digli che mi dispiace!” urlò a Buffy.

    ________________________________________

    Buffy entrò lentamente nella sua camera da letto e chiuse la porta. Lo Spikebot non sembrava essere lì.

    “Spikebot? Dove sei?”

    Sentì un suono tremante venire dall'armadio. Aprì lo sportello per vederlo seduto sul pavimento, che si abbracciava le ginocchia.

    “Spike?” disse dolcemente, inginocchiandosi fuori dell'armadio. “Andiamo, non essere triste.”

    “Tutti lo desiderano… che nessuno da un culo di ratto per me,” lui tirò su con il naso, prendendo la sua testa.

    “Adesso questo non è vero. Mi piaci, a Willow piaci, a Xander realmente gli piaci e sono sicura anche a Anya. Lei ha gradito il formaggio grigliato che hai fatto… Xander ha detto che gli dispiaceva che ti ha fatto rattristare, lui--“

    “Perchè hai detto a Warren di costruirmi?” chiese piano.

    “Perchè… ero sola. Ho desiderato--l'altro Spike--ma ho pensato di non poter mai agire su questo. Così, me lo sono fatto costruire da Warren. Mi dispiace così tanto. Era una cosa egoista e terribile da fare.”

    Spikebot scosse la testa. “Dovresti… disattivarmi, Buffy.”

    “Cosa? Pensavo non desiderassi questo…”

    “Ti amo, più di nient’ altro al mondo. Ma non mi amerai mai. Tutti gradiscono di più l'altro Spike… io non desidero esistere più. Non ne sono degno.”

    Lui poggiò la fronte sulle sue ginocchia.

    Lei gli accarezzò i capelli. “Non dirlo.” sentì i suoi occhi riempirsi di lacrime. “Sei buono e dolce e ti sono affezionata. Non potrei spengerti.”

    Delle urla arrivarono dal piano di sotto. Buffy andò alla porta della camera da letto e sbirciò fuori. Lo Spike reale stava parlando a voce alta con gli altri.

    “Dove è? Dove è la dannata cosa? Lo strappo, circuito per circuito!” Spike urlava.

    Lei richiuse la porta. “Spikebot? stai qui, okay?” Lui annuì col capo.

    Buffy entrò rapidamente nel soggiorno con gli altri.

    “Spike, vuoi abbassare la voce?”

    Lui le sorrise. “Perchè? Il robot sta facendo un sonnellino?”

    “Lascialo in pace!” disse mettendosi le mani ai fianchi.

    “Lasciare lui in pace? Quella cosa ha provato ad uccidermi e lo stai proteggendo? Non gli darò un'altra dannata possibilità! Non mi preoccupo per come è dannatamente bello!”

    “Spike!” disse lei pericolosamente. “Non toccherai un capello sintetico sulla sua testa. Non proverai a danneggiarlo ancora. Mi assicurerò di questo.”

    “Realmente è molto dolce,” disse Willow.

    “Fa dei panini con il formaggio grigliato squisiti!” disse Anya, dando ancora un grosso morso.

    Spike guardò Xander. “Bene? E tu, cucciolo? Non desideri cantare gli elogi anche tu?”

    Xander diventò rosso. “Uh--non al momento…”

    “Cosa c’è di sbagliato in te?” Spike aggrottò le sopracciglia.

    “Ehm--Spike!” disse Buffy, provando a distrarlo. Chi sapeva come avrebbe reagito Spike se avesse scoperto che il robot e Xander--erano intimi. “Uhm…”

    “Dobbiamo parlare, Buffy,” disse seriamente, andando verso la cucina.

    Buffy ingoiò . Non voleva portare avanti quella conversazione. I suoi amici la guardarono preoccupati. Trascinò i suoi piedi come se stesse camminando verso la sua esecuzione fino a che non arrivò nella cucina con lui.

    “Non so che cosa dire…” Buffy guardò in basso.

    “Voglio sapere che cosa sta succedendo, Buffy. Desidero sentire la storia intera. Vuoi cominciare dall'inizio?” chiese Spike, appoggiandosi contro il bancone della cucina ed incrociando le braccia.

    Capitolo 6

    Xander usò la scusa di dover usare il bagno per andare al piano di sopra e controllare lo Spikebot. Non intendeva rattristarlo e voleva chiedergli scusa.

    ‘Questo è insano! Mi sento male perché ho ferito la sensibilità del mio amante robot!? Quando questa è diventa la mia vita?’

    Xander decise di rinunciare ad analizzare ed agì. Non poteva dimenticare il modo in cui Spike --o piuttosto--lo Spikebot—l’aveva fatto sentire. Il BOT era stato un amante stupefacente, portando Xander a nuove altezze del piacere. Il BOT era inoltre tenero e poteva essere così delicato, fece sentire Xander adorato e sexy..

    Aprì la porta ed infilò la sua testa. Non vedendo il BOT,entrò dentro e chiuse la porta dietro di lui.

    “Ciao?”

    “Va via,” la voce soffocata dello Spikebot venne dall'interno dell'armadio.

    Xander avanzò e aprì lo sportello dell'armadio. Il BOT stava seduto nella stessa posizione di quando Buffy l’aveva lasciato l’ultimo volta, nell’ angolo, abbracciando le sue ginocchia al suo torace. Era tristissimo, la più triste espressione che Xander avesse mai visto.

    “Hey,” disse Xander dolcemente, inginocchiandosi. “Volevo dire--quanto mi spiace per averti fatto rattristare.”

    “Perchè non vai a trovare l'altro Spike … è quello che desideri, non me.”

    “Che, non--guarda… ho pensato che eri--l'altro Spike. Ma ciò che è accaduto la notte scorsa…” Si alzò in piedi e sospirò, facendo scorrere una mano tra i suoi capelli. “Non sono realmente bravo ad esprimere questo genere di roba… adesso so che non sei lui ed Io--sei quello che era con me la notte scorsa. È a te che sto pensando, sei tu quello che io--ora desidero. Le cose che mi hai fatto…”

    Spikebot guardò verso lui. “Mi scegli sopra l'altro Spike?” chiese con un tono speranzoso.

    “Yeah. Mi piaci. Lui… non così tanto. Non ho realizzato come—fosse attraente fino a che non eri lui… pensi che abbia un senso?” Xander prese il suo viso con le mani.

    “Grazie, Xander- pet,” disse Spikebot con un sorriso triste. “Perchè non mi può preferire anche Buffy? Ho provato… ho provato ad essere come lei desidera…”

    Xander si inginocchiò, dopo un momento mise le sue braccia intorno allo Spikebot, tirandolo in un abbraccio, odiava vedere lui (o cosa) così triste.

    Xander lo tirò un po'indietro, per esaminare gli occhi dello Spikebot.

    ‘Sembra così reale! Così bello…’ Si piegò e baciò le labbra dello Spikebot, inizialmente con dolcezza.

    L'intensità cominciò a salire, Xander stava diventando duro quando le sue labbra e la sua lingua si aggrovigliarono con quelle del BOT. Gemette quando il BOT prese a coppa la sua erezione crescente, dandogli una strizzata delicata.

    “Adesso lo desiderate, Xander?” Spikebot mordicchiò il lobo dell’orecchio di Xander.

    “Uhh! --Dio, sì! Ti voglio!” gemette Xander.

    Spikebot sorrise e tirò Xander nell'armadio sopra lui. Almeno Xander lo desiderava. Godeva nel soddisfare Xander. Le loro mani erano occupate a liberarsi dei vestiti l’uno dell’altro.

    ________________________________________

    Buffy si sedette sul tavolo della cucina, masticandosi nervosamente l’unghia del pollice. Lei aveva finito di raccontare tutto a Spike, descrivendogli di come lo Spikebot fu creato, rivedendo nel corpo, per tempo e la soddisfazione sessuale. Lui non disse nulla per cinque minuti. Si mise di schiena verso lei.

    Lei non poteva accettarlo più. Così saltò giù dalla tavola.

    “Dimmi qualcosa?!”

    Spike si voltò per guardarla in faccia. “Che cosa desideri che dica?” disse con voce bassa.

    “Io--Non so! La tua opinione--qualcosa!”

    “Lo ami?” chiese tranquillamente.

    “Io… sento qualcosa per te… mi piacerebbe questo se—noi potremmo --forse--provare…” accarezzò il ripiano del tavolo . “Ma se noi lo facciamo, non potrai fare la cosa del cattivo mai più!”

    Spike stava duramente digerendo tutto. In primo luogo, c’era il manigoldo BOT che era esattamente come lui e aveva provato ad ucciderlo ed ora Buffy aveva detto che era realmente disposta a dare loro una occasione. Sentì come se stesse per piangere dalla gioia, ma non voleva mostrare altra debolezza più del necessario davanti a lei.

    “Pet…” camminò verso lei, pochi centimetri li separavano. “tu pensi questo? Realmente considereresti--tu e me?” I suoi occhi scintillarono.

    Lei guardò verso di lui, impaurita dalle sue emozioni ma sapendo che non poteva tornare indietro dal sentiero che aveva iniziato a seguire .

    “Sì.”

    Lui sorrise e piegò la testa verso il basso, lentamente, premendo le sue labbra contro quelle di lei. Gemettero, ognuno nella bocca dell’altro, approfondendo il bacio. Si abbracciarono a vicenda, baciandosi appassionatamente.
    ________________________________________

    Buffy e Spike entrarono nel soggiorno per unirsi agli altri, mano nella mano. Buffy si schiarì la voce.

    “Uhm, ragazzi.. Spike ed io… stiamo insieme,” disse nervosamente.

    “Ok,” disse Willow.

    “Questo è buono.” Anya prese un altro panino al formaggio grigliato. “Posso scaldarlo?” chiese prendendo il panino.

    “Wow. Questo è tutto? Ragazzi non mi state andando contro--aspettate un minuto,” disse lei guardandosi intorno. “Dove è Xander?”

    “E’ dovuto andare in bagno. Ma… era tempo fa…” disse Willow aggrottando la fronte.

    “Forse è andato a dire che era dispiaciuto allo Spikebot. Si è sentito male per aver fatto rattristare lui—la cosa --qualunque.” Anya diede un morso al suo panino. “Da quello che Xander ha detto, il sesso era incredibile…”

    “Sesso? Che sesso?” chiese Spike sospettosamente.

    “Oh, Xander e lo Spikebot hanno avuto ore di sesso sudato la notte scorsa—” disse Anya.

    “Cosa!? Per il fottuto inferno maledetto!” Spike iniziò a camminare intorno la stanza, muovendo le sue braccia freneticamente, imprecando con un linguaggio colorito.

    “Spike!” Buffy lo interruppe.

    Lui si fermò e la guardò,un'espressione sconvolta sul suo viso.

    “Ti calmerai? Vado a vedere che cosa sta accendendo di sopra.”

    Buffy iniziò a salire le scale, Spike la seguì. Lei si voltò e gli puntò un dito contro.

    “Rimani qui. Non voglio che tu ed il BOT cominciare a darvele a vicenda.”

    Alcuni pensieri estremamente malandrini passarono per la mente di Buffy. ‘Hmm, Spike e lo Spikebot—nudi –che si picchiano…’

    Lei scosse testa per cancellare quelle immagini erotiche. Spike si fermò con uno sguardo infastidito sul suo volto.

    “Bene. Ma devo fare una piccola chiacchierata con Harris. Digli di portare il suo flaccido culo qui,” lui si irritò, camminando nuovamente dentro il soggiorno e sedendosi sul divano.

    Buffy continuò a salire al piano di sopra ed entrò nella sua camera da letto.

    Forti gemiti ed ansimi arrivarono alle sue orecchie non appena aprì la porta.
    Le gambe dello Spikebot e di Xander stavano incollate fuori dall'armadio, erano uniti l’uno con l’altro, i loro pantaloni giù intorno alle loro ginocchia.

    “Ewww, Xander! I miei vestiti sono là dentro!!” Lei si coprì gli occhi, ma sbirciò discretamente fra le sue dita.

    TBC
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Mrs Boreanaz

    Group
    Le Allegre Comari
    Posts
    6,703

    Status
    Offline
    Capitolo 7

    Tutto erano riuniti nel soggiorno di Buffy. Xander stava guardando impacciato verso il basso, era imbarazzato per essere stato sorpreso prima in una violenta passione con il BOT nell’armadio di Buffy. Anya era arrabbiata per aver mancato di nuovo un altro incontro sessuale. Tara ed Willow si erano sedute insieme sul divano. Giles era in piedi nella porta del soggiorno, massaggiandosi le tempie. Spike era in piedi vicino a Giles mentre Buffy era in piedi nel mezzo della stanza. Spikebot era nella cucina che preparava degli spuntini per gli ospiti. Tutto era adesso accelerato nella situazione.

    “Okay. So qualcosa riguarda il BOT—”

    “Maledettamente giusto! Inceneriamolo--o smontiamolo--Non mi preoccupo finché questo è andato! Con la mia fortuna, questo è come il maledetto Terminator …” Spike disse.

    “No, Spike. Il BOT è--Non posso spiegarlo--ma è una persona. Sarebbe come uccidere un innocente e io non lo farò .” Buffy incrociò le sue braccia sopra il petto, dandogli uno sguardo da ‘nessuna discussione’.

    “È una schifosa macchina, Buffy! Non sente nulla.”

    “Non lo sappiamo,” Lei disse semplicemente. “Ho visto delle genuine emozioni sul BOT. Non lascerò a nessuno danneggiarlo…”

    Spike disse a bassa voce alcune bestemmie.

    “Il problema è che è innamorato di me. Ha provato ad uccidere Spike per avermi con sè. Willow, pensi di poter alterare il programma dello Spikebot in modo da non--considerarmi più allo stesso modo?”

    “Come lo volete chiamare?” Spike contorse il suo viso. “Non potete dargli un altro nome? Come--John o Percy o—“

    “Zitto.” Buffy alzò un dito per farlo tacere.

    Lui sporse le labbra e calciò leggermente la parete.

    “Willow?”

    “Uh--Penso che potrei. Dovrei dargli uno sguardo…” Willow graffiò il suo mento soprappensiero.

    “Puoi farli. So che puoi.” Tara sorrise e mise la mano sulla sua ragazza.

    Willow sorrise e dette a Tara un bacio sulle labbra. Spikebot entrò nella stanza con un altro vassoio di cibo.

    “Ooooh! Chips e salsa!” Anya diede un morso al cibo, Xander si è unì a lei. “Mmm--sei molto pratico nella cucina,” disse al BOT con un la bocca piena di cibo.

    “Grazie, luv. Warren mi ha programmato con ogni tipo di richiesta di Buffy, compreso tutti i suoi bisogni culinari.” Spikebot disse felicemente.

    Lo Spike reale si schiarì la gola.

    “Spikebot, Willow vuole provare a cambiare la tua programmazione… così non sarete più innamorato di me. Sarai ancora te--altrimenti,” Buffy disse. “Dovremo spegnerti per un piccolo periodo mentre—”

    Il viso dello Spikebot era pieno di panico. “No, per favore! Non spegnermi!”

    Buffy lo abbracciò.

    “Shhh, sarà okay, prometto. Ti riaccenderemo non appena Willow ha fatto.”

    Lei toccò delicatamente il suo viso.

    “Hey! Devi fare tutta la gentile con lui?!” Spike disse gelosamente.

    “Spike… dacci un taglio,” Buffy disse con un sospiro.

    Poteva capire la sua gelosia ma doveva riassicurare lo spaventato BOT. Sorrise confortante al BOT.

    “Ti fidi di me?”

    Lui l’ha guardò per un momento. “Sì,” disse rapidamente. “Mi fido.”

    “Allora fidati di me quando ti dico che tutto andrà bene. Willow può riparare la tua programmazione, allora sarai come nuovo.”

    “Ma--Non desidero smettere di amarti,” Spikebot disse tristemente. “Sei tutto per me, sei il mio mondo…”

    Tutti, escluso lo Spike reale pensano ‘Awww’ invece lo Spike reale grugnì. Buffy lanciò un'occhiata d'avvertimento nella sua direzione.

    “Sarà ancora meglio per te. Stai per avere la tua libera di scelta. Potrai decidere chi vorrai per te. Questo non suona bene?”

    Lui annuì col capo lentamente.

    “Così, tu lascerai che Willow ti aiuti?”

    “Willow è molto astuta e brava con i computer… Mi fido anche di lei,” Spikebot disse con meno entusiasmo del solito.

    “Questo è giusto.” Buffy picchiettò la spalla del BOT. “Non preoccuparti, okay?”

    “Proverò, pet.” Osservò giù.

    “Okay, avrò bisogno di alcuni attrezzi dei micro - circuiti, il mio laptop, un cavo per agganciarlo fino allo Spikebot…” Willow pensò a voce alta.

    “Avrai tutto quello di cui hai bisogno, Will.” Buffy sorrise alla amica.

    Se tutto andasse bene, lei e lo Spike reale potevano iniziare il loro rapporto senza restrizioni ed il BOT passerebbe a qualcun'altro. Vide Xander che sbatteva le palpebre allo Spikebot.

    ‘Suppongo che Xander ha una possibilità…’

    ________________________________________

    Alcune ore più tardi, ancora una volta gli Scoobies era riuniti nel soggiorno di Buffy.

    Spikebot era in piedi davanti a Willow. I pannelli erano aperti sulla schiena ed il lato della testa, rivelando i suoi complicati circuiti. Willow aveva un kit di piccoli attrezzi fatti per delicate macchine sparsi sulla tavola davanti a lei.

    “Magnifico… sei realmente una meraviglia della scienza moderna, Spikebot,” Willow disse scuotendo la sua testa nell’incanto.

    Non aveva mai visto qualcosa di sofisticato come il BOT. Warren poteva essere un opportunista ma era innegabilmente un genio.

    “Grazie, Willow.” Spikebot sorrise, ringraziando per il complimento malgrado la sua preoccupazione per la situazione.

    “Puoi riparare la sua programmazione, Will?” Buffy si era seduta sul braccio della sedia vicino allo Spike reale.

    “Penso di si. Riparare i circuiti in futuro sarà difficile, ma soltanto cambiare la programmazione non dovrebbe essere troppo duro.” Willow sorrise dolcemente allo Spikebot mentre agganciò un cavo di fibre ottica in un foro nel lato della sua testa, l'altra estremità era collegata al suo computer.

    “Sono--spaventato,” Spikebot disse in una piccola voce esitante. “E se non mi sveglio più?”

    ‘ Finocchio’ lo Spike pensò con repulsione.

    Ma sapeva che era meglio non intervenire ancora con i suoi sentimenti sulla materia. Buffy lo aveva avvertito su l'atto di tumulto circa le sue osservazioni davanti al BOT. Costruì il suo dimenarsi con rancore e la gelosia che lei era così protettiva verso quel barattolo di latta ambulante. Un barattolo di latta ambulante che aveva oscillato ripetutamente nel suo mondo…

    “Sarà okay. Prometto.” Willow picchiettò il viso ansioso dello Spikebot.
    ________________________________________

    Buffy, Spike, Anya, Xander, Giles, Willow e Tara si erano ritrovati nel soggiorno di Buffy per vedere se Willow ci era riuscita. Spikebot era in piedi vicino alla zona di lavoro di Willow, immobile con i suoi occhi chiusi.

    “Ha funzionato?” Buffy disse masticandosi l’unghia del pollice.

    “Vediamo,” Willow dissi. “Spike!” disse il nome del BOT per riattivarlo.

    I suoi occhi blu brillanti si spalancarono, un largo e luminoso sorriso comparse quasi immediatamente sul suo viso.

    “Spikebot?” Buffy camminò verso di lui. “Come ti senti?”

    “Sto benissimo, pet. Grazie per avermelo chiesto”

    “Uh--tu però—mi ami ancora?” chiese nervosa.

    “Mi piaci molto, Buffy, ma non ti amo come la prima volta,” Spikebot disse.

    Buffy fece uscire il respiro che stava trattenendo.

    “Grazie dio! Grande lavoro, Will.” Picchiettò l’ amica sulla schiena.

    “Una cosa facilissima!” Willow sorrise, pulendo il sudore dalla fronte.

    “Così, Robbie il robot non fantasticherà su di te ancora? Non proverà ad uccidermi ancora?” Lo Spike chiese seduto sulla sedia.

    “Spikebot, desideri uccidere ancora l'altro Spike?” Buffy chiese.

    “No. Ora mi piace. Potrebbe anche essere il mio boyfriend, se lo desidera!” Spikebot disse sorridendo a Spike.

    Spike rotolò i suoi occhi. “Maledettamente no, amico. E è meglio che tu non ci provi. Ti tengo d’occhio.” Spike avvertì il BOT.

    Spike non era interessato a fare del sesso con una sua replica robotica …bene, non molto interessato. Il BOT era un diavolo attraente ed aveva di sicuro--il fascino ingenuo… ma lui non sarebbe andato vicino alla cosa con un palo da dieci piedi dopo che Harris – l’aveva profanato. E, si ricordò, che aveva Buffy adesso. Era tutto ciò di cui avesse mai avuto bisogno o che desiderava per il resto della sua non vita.

    Spikebot sorrise.

    Buffy ghignò e camminò verso Spike, piegandosi giù per baciarlo dolcemente. Dire che era alleviata era una dichiarazione incompleta. Ora poteva stare con Spike senza un manigoldo Spikebot che provava ad ucciderlo in un attacco di gelosia violenta. Era solo un po’ delusa che non poteva dedicarsi alla sua fantasia di avere i due Spike allo stesso tempo… Oh, ma andava benisssssimo uno…

    Spikebot andò verso Xander. “A me piaci ancora molto, Xander- pet. Però a te piaccio? Vorrei fare ancora del sesso con te.”

    “Ugh!” Lo Spike reale morse la sua lingua, il viso attraente deformato per la repulsione.

    “Uh--yeah… Mi piaci ancora-- molto--anche.” Xander inghiottì.

    Il pensiero di più sesso con il BOT era molto—stimolante per lui. Lo Spikebot si piegò verso Xander, premendo le labbra sulle sue.

    “Per l’inferno maledetto!” Giles si mise la mano sopra gli occhi.

    “Hai preso le dannate parole dalla mia bocca, Rupert!” Lo Spike reale urlò. “Fermate quello! Adesso fermatelo prima che cominci a lanciare gli oggetti! Perchè devo guardare questo?! Come un dannato treno distrugge …”

    Spikebot si allontanò da uno Xander con lo sguardo vitreo.

    “Hey! E io?” Anya si alzò in piedi vicino al BOT. “Voi due non provate a lasciarmi di nuovo fuori. A te—ti piaccio anche io, Spikebot?” chiese, attorcigliando una ciocca dei capelli intorno ad un dito indice in modo fanciullesco.

    Lui sorrise. “Sì, Anya, luv. Sei bella ed hai una forma esteticamente attraente.”

    “Bene, grazie! Sei così dolcei!” sorrise radiosa. “E’ la cosa più piacevole—”squittì quando lo Spikebot l’afferrò improvvisamente per la vita e l’ha tirò duramente contro di lui, mettendo la bocca sopra la sua.

    “Mmmphed” e fluttuò con le mani intorno, in alcuni secondi i suoi occhi stavano rotolando in su e le mani si posarono sopra le sue spalle. Ruppe il bacio ed si tirò indietro. Anya sentì le ginocchia come tagliatelle bagnate per il bacio che gli aveva fuso il cervello e ansimò per riprendere ossigeno.

    “Oh buon signore…” Giles disse, desiderando essere a casa con un bicchiere di Scotch nella sua mano. ‘Devo farmi una vita!’ pensò.

    “Ti è piaciuto?” il BOT fece le fusa.

    “Uh-huh.”

    Si tenne sulle spalle dello Spikebot per evitare di crollare, fissando con lo sguardo vitreo alla sua bella bocca. ‘Se i suoi baci mi fanno sentire così chissa come…’ andando in estasi.

    Xander cambiò la sua posizione per alleviare la strettezza improvvisa dei pantaloni. Vedere Anya e lo Spikebot insieme l’aveva reso immediatamente duro. Si guardavano a vicenda in modo così caldo ed aveva avuto una mancanza di tatto simile quando erano arrivati a vocalizzare i loro pensieri.

    ‘Mi piace molto guardare… e vorrei sapere il perchè?’ Xander non poteva aspettare per portarli a casa per divertimento & giochi.

    “Okay!” Xander si alzò in piedi e applaudì. “Tempo per andare a casa! Non preoccuparti, Buff. Anya ed io ci prenderemo buona cura di lui.”

    “Stronzate! Tu intendi dirmi che io dovrò vivere con la conoscenza che Harris ed il suo demone d’uccello stia dentro il mio doppio, a fare cose che non voglio dire, per tutto il tempo?!” La carnagione di Spike sembrava diventare un poco verdastra. “Non è maledettamente giusto!”

    “Spike…” Buffy contrasse il suo viso e parlò con toni morbidi. “Tutto siamo felici in questo modo. Xander e Anya ottengono un-- un nuovo amico e noi otteniamo…”

    Spike la fissò, perdendo il filo del suo pensiero mentre esaminava i suoi enormi occhi verdi. “Yeah… ma… ancora penso che la cosa deve far parte di un frammento da accatastare in qualche luogo…”

    “Spike, ti ho detto. Potrà aiutare con la ronda. È forte e segue bene gli ordini…bene, lui a volte…” Buffy disse.

    “Possiamo andare?” Anya disse ansiosamente, recuperando la facoltà di parlare e di muoversi.

    “Yeah, noi abbiamo –la roba—da fare… facendo stare il BOT nell'appartamento e tutto…” Xander saltò dalla sua poltrona.

    “Qui ci sono le cose dello Spikebot,” Willow disse con un sorriso, passando a Xander un sacchetto che Buffy aveva preparato con un cambio di vestiti, l'unità di ricarica del BOT, il suo unguento speciale per mantenere la sua pelle sintetica soffice e flessibile, alcune bottiglie di liquido che doveva bere per mantenere la sua lubrificazione buona per il suo funzionamento interno ed alcuni dei CD favoriti ( compresili ‘Bette Midler's Greatest Hits’ ). “Fatemi sapere se deve essere modificato, io verrò e lo riparerò.”

    “Grazie, Will. Siete pronti ragazzi?” La voce di Xander era tremolante per l'eccitazione a malapena contenuta.

    “Oh yeah!” Anya prese a braccetto lo Spikebot e l'altro intorno a Xander, e camminarono rapidamente fuori dalla casa.

    “Arrivederci, Buffy!” il BOT disse.

    “Ragazzi. Andate di fretta, molto? Ci vediamo ciao!” Buffy alzò i suoi occhi, anche se non poteva incolparli di desiderare di fare delle attività con il BOT. Era abbastanza--dotato.

    “Gah… non penso di potere dormire stasera. Pensando a cosa stanno facendo…” Spike scosse la sua testa.

    “Hmm, allora dovrò semplicemente portare la tua mente a pensare ad altro. Come potrei indirizzare nel miglior dei modi il tuo pensiero?” Lei sorrise diabolicamente.

    Lui non poteva aiutare ma sorrise di rimando.

    “Ho alcune idee…” si strascicò, piegando la sua testa in giù per baciarla.

    “Bene, umm, perchè non andiamo di nuovo al dormitorio, dolcezza?” Tara si alzò in piedi.

    “Yeah, buona idea. Lasciamo i piccioncini fare le loro cose.” Willow rise scioccamente. Lei sue mani unite a quelle di Tara. “Ci vediamo, ragazzi. Ciao Giles !” Le streghe andarono via.

    Giles si alzò in piedi. “Penso che andrò—pure io… dovremmo vederci domani al negozio, Buffy. A…”

    Spike e Buffy continuavano a baciarsi e toccarsi senza ricordarsi di lui, erano chiaramente nel loro piccolo mondo.

    “Giusto! Ti chiamerò io domani.” Afferrò il suo cappotto e si ritirò in modo affrettato prima di vedere qualcosa che gli facesse uscire gli occhi fuori dalle orbite.

    Più tardi quella notte…

    Spike e Buffy erano in piedi davanti al letto, abbracciandosi, baciandosi in modo febbrile.

    “Spike! Ti desidero!” Buffy esclamò.

    Si spinse via da lui e si tolse i vestiti rapidamente. Lui la fissò come se fosse in trance, nei suoi occhi illuminati di passione e di desiderio. Le pulsazioni accelerate. Si sentiva con la testa che girava e con le vertigini per la lussuria mentre lei l’ ho trascinò sul letto.

    Lei sorrise compiaciuta. “Non sei un poco – troppo - vestito?”

    Spike non mosse un muscolo (bene, forse un muscolo) poiché lei era nuda. Sbatte le palpebre, uscendo dal suo stordimento.

    “Yeah… mi dispiace, luv.” Sorrise, provando a recuperare.

    Era difficile pensare con Buffy nuda davanti a lui. Era ancora più difficile credere che questo stesse realmente accadendo. Tolse il suo spolverino e la camicia, gettandoli sul pavimento. Buffy si sedette, sentendosi ancora più calda e più bagnata mentre faceva scorrere gli occhi sopra il suo torace così bello e muscoloso, ansiosa di vedere il resto. Lui si slacciò i jeans e li spinse abbastanza in basso affinché il pene duro uscisse liberamente.

    Il viso di Buffy si illuminò, un'altro fiotto di umidità le scorse veloce fra le gambe.

    ‘Era giusto! È esattamente come l’ho pensato che lo avesse soltanto sentendolo attraversi i suoi pantaloni l'anno scorso! Sono brava, o che cosa?!’

    Lei non poté soffocare la risatina che gli venne per il suo pensiero.

    Il viso di Spike crollò, l’umiliazione e lo shock l’avevano sopraffatto. Lei aveva riso di lui. Riso di lui nudo. Si tirò rapidamente in su i jeans e chiuse la cerniera.

    “Cos-- cosa stai facendo?” Lei chiese confusa.

    “Vado via,” Spike disse freddamente, serrando la mascella.

    Andò ad afferrare la camicia e il cappotto. Non c’era niente di più castrante come avere una donna che rideva mentre eri nudo. Uscì arrabbiato dalla camera da letto.

    Buffy rimase stordita ed immobile per un secondo.

    “Cosa?! Perchè?!”

    Lei si alzò dal letto e corse al piano inferiore dietro a lui, afferrando la vestaglia e mettendosela sopra mentre l’ho rincorreva. Stava aprendo la porta principale quando l’ho raggiunse. Si gettò contro la porta, facendola chiudere e stando là in piedi ostruendone il passaggio.

    “Cosa ho sbagliato con te?” l’ osservava implorante nei suoi occhi. “Ho detto qualcosa di male?! Cosa ho fatto?”

    I muscoli della mascella di Spike si serrarono e non capendo, poiché lottò per non crollare davanti a lei. I suoi occhi erano lucidi per le lacrime. Rise senza umorismo.

    “Vattene dal mio dannato passaggio!” Disse bruscamente.

    “Spike--Cosa ho fatto? Cosa è accaduto?” Vedere il dolore e la tristezza sul suo viso la uccidevano. “Ti prego dimmelo!”

    “Hai riso,” Spike disse a voce bassa, voltandosi via da lei. “Fottutamente hai riso di me. Suppongo che hai dotato quel BOT di organi genitali giganteschi e io sono un grande sgonfiato, eh?” disse rabbiosamente. “Bene, FOTTITI quello!”

    Si girò verso la porta della cucina.

    Buffy gli girò intorno. Lei si sentì come una completa idiota. Naturalmente aveva interpretato male la sua risatina.

    “Spike--Giuro che non stavo ridendo del tuo—di te!”

    “Allora cosa era così fottutamente divertente?” la sua voce era rotta. “Cosa era così divertente quando ero là in piedi con il mio cazzo dondolante nella brezza?”

    “Sono così stupida—Era –Mi sentivo tutta strana con la lussuria e questo—mi ha impressionante così divertente che ho ottenuto--la tua taglia e forma esatta…”

    “Cosa?” Chiese, aggrottando fronte.

    “Umm--quando ho fatto – costruire il BOT, ho dovuto tirare a indovinare come --quella parte di te fosse. Ti ricordi di quel giorno che siamo stati fidanzati? Bene, ho avuto una buona idea circa--quanto grande sei quando ho sentito--Ero fiero di aver indovinato. Sono così, così spiacente che ho urtato la tua sensibilità. Il mio cervello ha imballato le valige ed è andato in vacanza. Per favore, credimi. E posso aggiungere che 9 pollici (22,86 cm) non sono niente da starnutire o da ridere.”

    “Okay…” Tirò su con il naso. “Lo faccio.”

    Era alleviata, ma non gradì l'idea di essere confrontato con lo Spikebot.

    “Cosa?” chiese dolcemente, lei poteva vedere che c’era ancora qualcosa che lo preoccupava.

    “Il BOT--esso--che genere di roba ha fatto—con te?” Spike era irritato e nervoso.

    “Non desidero parlare del BOT.” Lei mise le braccia intorno al suo collo. “Non desidero parlare affatto.” Baciò la sua gola.

    “Uh--uh--chiedevo soltanto perchè—bene --suonava come se stesse uccidendoti quando io--uh—è successo che stavo passando dalla tua casa quella notte…”

    “Spike, dimenticati del BOT. Sei te quello che desidero. Solo te.” Lei sorrise.

    Spike inghiottì. “ Non sono una macchina, Buffy… sono bravo--Sono maledettamente bravo --ma se—mi trovi-- scarso?”

    Lui guardò in basso verso i piedi.

    Buffy andò di nuovo a dare dei baci sul suo collo e sulla mascella. Non avrebbe mai immaginato che Spike potesse essere così insicuro, questo era così carino. Adesso era il suo lavoro, la sua responsabilità, far aumentare il suo ego. Era il suo uomo. Si tirò indietro ed osservò profondamente nei suoi occhi.

    “Io voglio te, Spike. Non c’è nessun modo in cui tu possa deludermi. Il BOT era un sostituto per te. Ho pensato che non potevo mai avere il reale te così ho preso quello che potevo prendere. Ma non ero felice perché non eri tu. Io—ti amo.”

    Sentiva che era giusto e meraviglioso dirglielo.

    Spike inclinò la testa e la guardò per un momento, provando a misurare la sua sincerità. La verità stava luccicando nei suoi occhi. Il sorriso più bello che Buffy aveva mai visto diffondersi attraverso la sua faccia.

    “Ti amo anch’io, Buffy. Ma—”

    “Uh-uh! Nessun ‘ma’!” Ghignò malvagiamente, spostando le braccia intorno alla sua vita e spremendo il suo culo.

    Lui saltò e guardato lei con sorpresa.

    “Questo è uno!” lei rise.

    Lui buttò la camicia e cappotto sul pavimento e mise le braccia intorno a lei.

    “Dio—sei così dannatamente bella quando ridi!” Respirò. “Ma non quando ho la mia attrezzatura fuori.” Lui strizzò l’occhio a lei.

    Spike si piegò in giù e la baciò sulle labbra. Lei tornò indietro sulle scale quando il bacio stava aumentato di intensità. Camminavano indietro, non desiderando staccarsi per neppure un secondo. Avevano fatto soltanto alcuni scalini quando Buffy l’ho spinse giù sulle scale. La sua passione per lui era così grande che doveva averlo in quel momento.

    “Spike! Ho bisogno di te! Per favore!”

    Aprì i suoi jeans e li spinse verso le ginocchia.

    “Luv--non è quello--Ahhh--molto lontano—Oh dio! – dalla tua stanza…” gemette.

    “Non posso aspettare! Ti voglio adesso!!” disse con voce roca, diventando ‘ Buffy delle caverna ’.

    Lei l’ho baciò freneticamente, dilaniandolo con le labbra.

    “Giusto, allora!”

    Spike aprì il suo abito e fece correre le mani sulla sua pelle nuda come lei gli saltò a cavalcioni. Lei afferrò il suo pene e si spostò sopra esso. Gemettero mentre sprofondò giù sul suo membro. Buffy si lamento e gemette, cominciando a muoversi su e giù.

    “Buffy! OH--fottuto! Così fottutamente caldo! --Dio!” gridò, mettendo le mani sulle sue anche, controllandole con la presa.

    “SÌ! Spike! OH DIO SÌ!” rimbalzò sul suo pene più velocemente.

    Essere all'interno della sua cacciatrice era la più meravigliosa sensazione Spike che avesse mai sperimentato. Ma le scale stavano mettendo un ammortizzatore sulla loro attività.

    “Luv-- le scale--Uhhh! --sono scavando la mia-- schiena!”

    Lei fece una pausa quando quello che diceva arrivò al suo cervello bruciante.

    “Oh. OH! Mi dispiace!”

    Lei strillò quando gli afferrò il sedere e si alzò in piedi, tirandola parallela contro lui. Una delle sue mani andò alla ringhiera, l'altro teneva la sua parte posteriore. Fece un passo indietro con attenzione sulle scale. Non era facile con i suoi pantaloni intorno alle ginocchia e Buffy che gemeva mentre ancora si innalza e si abbassa sul suo pene, ma fece il meglio che poteva.

    “Fottuta --Ohh--Buffy!” Lui inciampò nella parte superiore delle scale e cadde sulla schiena con Buffy ancora sopra.

    “Quasi-- là!” Spike ansimò, riferendosi alla camera da letto.

    “UHH--OHH—Anch’io!” Lei gridò, riferendosi al suo orgasmo.

    Lei andò su lui ad un passo che gli uomini normali non avrebbero potuto tenere senza contusioni ed ossa rotte. Lui rinunciò a provare ad arrivare alla camera da letto e cedette al suo desiderio, afferrante le sue anche e spingendo in lei con abbandono.

    “Spiiiiike!” urlò come il suo orgasmo si strappò attraverso il suo corpo come un incendio.

    Senza perdere il ritmo, Spike si lanciò sopra e guidò dentro e fuori la sua vagina tremando come un uomo posseduto.

    “UUNNGGH! SPIKE!” si lamentò poiché l’ orgasmo migliore della sua giovane vita stava salendo a spirale, in alto e più in alto.

    Spike mise la bocca sopra la sua, ingoiando le sue grida e i suoi gemiti d’ estasi. Lei con le sue unghie scavò solchi sulle spalle e graffiò la sua schiena, lasciando tracce di colore rosso nella loro scia. Spike si irrigidì e gemette fortemente, sparando il suo carico nella sua profondità.


    “Buffy-- Cristo! --Gahh!” Spike cambiò nel volto da caccia e ansimò per il piacere.

    Lei mise le mani sul suo viso e l’ ho tirò in giù per un bacio, zanne e tutto. I suoi occhi dorati serrati con i suoi occhi verdi, entrambi aveva gli occhi annebbiati per la passione ed l’amore per l'altro. Buffy accarezzò delicatamente le fosse e le creste del suo viso da vampiro, provando a dimostrargli che accettava e che amava anche questa parte. Non era molto brava con le parole.

    La mia bella bestia. Lei sorrise.

    Spike chiuse gli occhi dorati, profondamente emozionato dal gesto. Lui capì che cosa lei stava provando a dire. Strofinandosi sul suo tocco, facendo le fusa soddisfatto in profondità dentro il suo torace. Gli ricordò un grande gatto. Un grande, meraviglioso, sexy e platinato gatto della giungla.

    Lei mise le labbra sopra le sue.

    “Amo quando fai le fusa…” lei disse ghignando. “Molto caldo.”

    Lei fece scorrere le dita sui suoi riccioli arruffati. Stava morendo dalla curiosità per sapere come erano i suoi capelli ‘al naturale ’. Lei sapeva che sembravano sexy come l’inferno. ‘Perchè non gli sono saltata addosso molto tempo fa? Oh, giusto! Sono stupida!’

    “Mmm--la cosa delle fusa--è involontaria. La faccio soltanto quando sono molto, molto felice.” Lui la baciò dolcemente. “Penso che io lo sarò molto d’ora in poi.”

    “Quanto facciamo una prova per la camera da letto?” Lei rise scioccamente.

    Lui uscì lentamente da lei e si alzò in piedi, tirandosi i pantaloni in su abbastanza per camminare senza inciampare. Buffy ghignò e saltellò come una ragazzina nella sua camera da letto, sentendosi libera e felice come mai prima. Il sesso con Spike reale era ancora migliore della fantasia . Scopare lo Spikebot era impressionante, ma il sesso-- fare l'amore con lo Spike reale era ancora migliore. Avevano un legame, una connessione spirituale ed emotiva che andava in profondità. Si tuffò sul suo letto.

    Spike sorrise compiaciuto e la seguì, sostenendo i suoi jeans con una mano. Il suo respiro non necessario si bloccò nel suo torace quando la vide stendersi sul letto non indossando niente tranne che un largo sorriso, aspettandolo. Era una visione di bellezza. Una dea dorata mandata giù dal cielo per lui. Guardò lei, impressionato. Con piacere adorerebbe il suo altare per il resto della sua esistenza. Era uno dei suoi molti sogni su di lei? Sapeva che sarebbe andato contro il sole la mattina dopo se questo risultasse essere non reale.

    “Spike?” Buffy si sedette era preoccupata per il suo silenzio ed immobilità. “C’è qualcosa di sbagliato?”

    “No, pet.” Camminò lentamente verso il letto si sedette vicino lei, disponendo un bacio dolce sulle sue labbra. “Sono diventato poetico nella mia testa.”

    Lui sorrise e cominciando a togliersi i stivali e i jeans.

    “Poetico, eh? Dimmi!” Rimbalzo sul letto, incuriosita.

    Le sue mani vagarono sopra la pelle liscia della sua schiena.

    “Nah, niente,” lui disse in modo negativo.

    “Io amo le poesia! Andiamo…” sporse le labbra.

    Una volta nudo, la raggiunse sul letto, baciandole il collo e colpendo il suo fianco. Sperando di riuscire a fargli dimenticare la poesia. Si sentì come un vile per aver fatto quell’errore.

    “Spiiiike!” gemette. “Recitami una certa poesia!”

    Spike ringhiò.

    “Hmm, scommetto che neppure te conosci qualche buona poesia…” Lei provò usando la psicologia inversa. “Non sei esattamente il tipo che ama la poesia…” Lei lo prese in giro.

    “È quello cosa è? Stai provando a usare qualcosa di quello che hai imparato su un libro su di me?” Lui gli fece il solletico

    “Spike! Fermati!” Lei rise dimenandosi.

    Lui smise di solleticarla e invece la baciò .

    “Buffy desidera la poesia!” Sporse il labbro inferiore ed incrociò le braccia sopra il seno.

    Spike dette un altro bacio sulle sue labbra gonfie, mettendo tutto il suo amore ed affetto che sentiva per lei. Quando si tirò indietro, lei stava ansimando, annaspante per l’intensità di questo. Fece scorrere lentamente una mano sopra il suo corpo e cominciò a recitare una poesia, con una voce bassa e sonora che mandò brividi su e giù per la spina dorsale di Buffy:

    "My lady's presence makes the roses red, Because to see her lips they blush for shame. The lily's leaves, for envy, pale became, And her white hands in them this envy bred. The marigold the leaves abroad doth spread, Because the sun's and her power is the same. The violet of purple colour came."

    ( ‘La presenza della mia signora rende le rose di colore rosso, Poiché a vedere le sue labbra arrossiscono per la vergogna. Le foglie del giglio, per invidia, sono diventate pallide E le sue bianche mani questa invidia hanno generato. Le foglie del tagete si aprano, Perché l’energia del sole e di lei è la stessa. La violetta di colore porpora è diventata.’)


    Buffy sospiro e fissò nei suoi occhi, dissolvendosi in una pozza. La sua voce carezzava e scivolava sopra il suo corpo certamente come le sue mani .

    Lui continuo:

    "Dyed in the blood she made my heart to shed. In brief: all flowers from her their virtue take; From her sweet breath their sweet smells do proceed; The living heat which her eyebeams doth make Warmeth the ground and quickeneth the seed. The rain, wherewith she watereth the flowers, Falls from mine eyes, which she dissolves in showers."

    (“Tingere nel sangue lei ha fatto il mio cuore versare. In memoria: tutti i fiori da lei prendono le loro virtù; Dal suo profumato respiro i loro dolci odori prendono; Il naturale calore che il suo sguardo fa produrre il tepore della terra e l’energia dei semi. La pioggia, con la quale lei annaffia i fiori, cade dai miei occhi, che lei disperde in acquazzoni.” )


    “Oh, Spike… era--così bella..” Disse in un respiro tremolante, era calda e bagnata e soffriva per lui ancora. “Perchè non mi avevi mai detto—”

    “Eravamo nemici prima, pet . Avresti riso di me e mi avresti dato un pugno sul naso. Sei andata sempre verso il naso.” Rise di soppiatto.

    Lei si appoggio in su e baciò la punta del suo naso.

    “Mi dispiace, naso. Può il sig. Naso perdonarmi?” disse con una voce divertita, ridendo scioccamente.

    “Se tu continui a parlare così io realmente vado,” disse con falsa serietà.

    Risero a cuor leggero e si coccolarono vicini.

    Non passò molto tempo prima che la loro passione si ri-accendesse. Fecero l'amore tutta la notte, arrivando a nuove altezze del piacere.

    Capitolo 8

    Lo squillo del telefono sul comodino svegliò Buffy dal sonno. Borbottando a bassa voce lo raggiunse per prende la cornetta. Guardando l'orologio, segnava le 10:06 Am.

    “Pronto?” disse con voce assonnata.

    “Ciao, honey. È la mamma,” Joyce disse.

    “Mamma? Tutto bene?” Buffy si svegliò immediatamente sedendosi.

    “Tutto benissimo! Stavo controllo per vedere cosa stai.”

    “Oh.” Si ristese. “Sto alla grande.”

    Lei guardò la forma addormentata di Spike li vicino con un sorriso impertinente. Era così incredibilmente meraviglioso. Le sue lunghe, spesse ciglia, i sui adorabili, appuntiti capelli, il sorriso timido sulle labbra anche mentre era addormentato, tutto questo fece espandere e salire il suo cuore . Lui era suo e lei sua. Nessuno ‘l’aveva presa ’ come lui aveva fatto.
    Lui amava le sue verruche e tutto (figuratamene parlando), il male ed il bene. Sapeva che l’ amava senza condizioni.

    “Stavo pensando di tornare presto a casa,” Joyce disse.

    “Mamma, ti ho detto che, non voglio che tu e Dawn siate in pericolo.”

    “Honey… so come ti senti--ma Sunnydale è la mia casa. Mi manchi. Mi manca la mia casa. Mi manca il mio letto! E non è nel nostro sangue fuggire e nasconderci. Noi donne Summers siamo dure come chiodi. Noi non scappiamo, noi combattiamo.”

    “Questo è vero…” Buffy ammise.

    Spike aprì gli occhi e si stirò, dopo un lungo sbadiglio, le sorrise felicemente e gli dette un dolce bacio sul braccio. Lei ghignò e prese a coppa il suo viso con una mano, accarezzando il suo zigomo con il pollice.

    “Buon giorno,” Lei lo baciò sulle labbra.

    “La mattina migliore,” Lui la baciò a sua volta.

    “Così, Dawnie ed io ritorneranno tra alcuni giorni. Qualunque cosa accada, desidero che siamo tutti insieme,” Joyce disse, quello che la sua mente aveva inventato.

    “Okay. Ma piuttosto vi vorrei ancora fuori dal pericolo.”

    Spike intrecciò le dita con le sue e si portò la sua mano alla bocca, disponendo un bacio casto sulla parte posteriore di essa.

    “Non preoccuparti. Supereremo questo, Buffy. Insieme siamo più forti che divise,” Joyce disse.

    “Yeah,” Buffy acconsentì con un sorriso, esaminando gli occhi di Spike. “ Noi siamo più forti insieme.”

    “Ti amo, Buffy,” Joyce disse.

    “Ti amo anche io. Chiamami quando scoprite in quale volo sarete.”

    “Okay, honey. Ciao.”

    “Ciao, mamma.”

    Appese il telefono ed immediatamente si tuffò nelle braccia del suo amante, baciandolo sonoramente.

    “ Giorno, luv. Potrei abituarmi a questo.” Sorrise, accarezzandole la schiena. “Tua mamma e Briciola tornano a casa?”

    “Yeah… sono preoccupata per loro, Spike. E se non posso proteggerle?”

    “La tua volontà – la nostra volontà” Lui baciò la sua fronte. “Nessuno si avvicinerà a Joyce o a Dawn mentre ancora io respiro --um—sai cosa intendo.”

    Lei sorrise e si strofinò sul suo collo.

    “Io ti amo veramente, lo sai.”

    Buffy sapeva che era mortalmente serio sul fatto che avrebbe protetto la sua famiglia con la sua vita. Questa la fece sentire calda all’ interno e non era più sola nel suo sacro dovere. Aveva un partner che sarebbe rimasto con lei fino alla fine. Poteva contare su lui.

    “Lo so, pet.” Spike sorrise euforicamente e attirò Buffy contro di se, dandogli un bacio sulla tempia. “Lo so.”



    THE END!

    Commenti :woot:
     
    Top
    .
4 replies since 8/4/2011, 22:48   1523 views
  Share  
.
Top