L is for by 3xy

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  1. katespuffy
     
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    'L' is for ...

    BY _3XY_

    Tradotta: Kate (katespuffy)
    Raiting: NC17
    Genere: Romance
    Pairing: Se traducio io cosa pensate? SPUFFY
    Disclaimer: Appartiene tutto a Joss Whendon & Co.
    Summary: Buffy e Spike vengono colpiti da Luxuria, il demone del lusso. Iniziano ad avere continui rapporti sessuali, ma cosa succede alla fine dell'effetto dell'incantesimo? Ambientata subito dopo 'The Harsh Light of Day"
    Link dove trovare la ff originale:
    http://spikeluver.com/SpuffyRealm/viewstory.php?sid=35481
    Lunghezza: 3Capitoli. (ma siccome sono lunghi ve li posto divisi =P)

    Traduco con il permesso dell'autrice:


    CODICE
    Hi Kate.. Yes, you may translate it. Thank you so much!

    -- Trixie


    CAPITOLO UNO.
    "L" is for ... Loss




    Stupidi uomini. Stupidi uomini e stupida la loro libidine. Era colpa loro. Lei era la Cacciatrice. Doveva essere forte e indipendente, e tutte quelle altre cose che Giles pretendeva che lei fosse. Ma come faceva ad attirare solo teste di cazzo? Perché le dovevano sempre piacere teste di cazzo? Perché era questo che Parker era stato, nelle parole di Willow. Per lei, si limitava ad essere uno stronzo. Un dannato stronzo che l’aveva buttata dopo aver avuto un piccolo assaggio di lei.
    Sembrava come qualsiasi altro ragazzo adolescente. O qualsiasi altro maledetto vampiro con l'anima.

    Per una volta, voleva un tipo che ci sarebbe stato la mattina dopo aver dormito insieme. Un ragazzo che non doveva trasformarsi nel male, dopo che lei gli aveva dato tutto.

    In questo mondo, doveva essere chiedere troppo.
    Buffy strinse le braccia intorno a sé, mentre camminava attraverso il campus. Le foglie dei cespugli alla sua sinistra emisero un fruscio, e gettò uno sguardo di traverso verso di esso. "Grande", brontolò. Un demone stava per uscire dal suo nascondiglio dietro i cespugli e doveva aspettarsi un suo attacco. Sospirò, chiedendosi se i suoi doveri Slayer avrebbero mai avuto una fine.
    E come lei si aspettava, Spike saltò fuori dai cespugli con un ringhio, prendendo nel viso la maschera di vampiro. Tornò immediatamente umano quando vide la Cacciatrice assumere un’espressione indifferente “Ah, sei solo tu”
    "Che fai ancora qui?" gli chiese. Se le avesse fatto piacere l’avrebbe potuto uccidere e sarebbe stato solamente un indifeso mucchietto di polvere. Ma non era così terribile vedere Spike. Non poteva dire che odiava vederlo, perché diamine, era piacevole agli occhi. Ma nonostante questo, riusciva ad essere la persona più irritante del pianeta, insieme con la sua maleducazione, che forse era compresa nel duro rapporto vampiro-cacciatrice.

    In più considerando il fatto che egli aveva cercato di uccidere lei ei suoi amici più di una volta.

    "Paese libero, non è vero?"
    Spike sghignazzò, agganciando i pollici nei passantini della cintura e dondolando sui talloni, riflettendo su ciò che poteva pensare la testolina bionda di fronte a lui. “Tu non sei la regina di Sunnydale, giusto?" Aggiunse e Buffy ringhiò per il fastidio. “Bene, perché pensavo di fare uno spuntino prima di andar via”
    Buffy sollevò un sopracciglio scettica. "E hai scelto di farlo qui. Nella mia scuola. Vicino al mio dormitorio ".

    "Sennò perché sarei venuto. Speravo di trovare un uccello piccolo grazioso. Forse una suora. E’ da un po’ che non prendo una di quelle"Spike si lasciò sfuggire un sospiro sognante.
    Buffy sgranò gli occhi, quando la prima cosa che pensò fi quella di Spike che era stato con una suora. Accartocciò il naso con disgusto per le immagini che si formarono nella sua mente. Spike li aveva aiutati una perché odiava Angel e voleva Drusilla indietro. Essa non voleva dire che lei e Spike potevano essere legati da obbligo di qualche genere e quindi lui poteva tranquillamente parlare del suo passato di conquiste, soprattutto quelli che coinvolgono le attività sessuali di qualsiasi tipo. "Sei un porco, Spike."

    Con un sorrisetto prendendola in giro, disse: "Io parlavo di sangue."

    "Bene" si alzò in piedi e sollevò il mento. "Lo sapevo!”

    Diede uno sguardo incredulo. "E poi, Dio chissà che male... e ti faccio sapere, io non ho mai..”

    "Uh!" Buffy si lasciò sfuggire un sospiro esasperato. Si era accorta che non riusciva a guardare per troppo tempo gli occhi azzurri di Spike, fissi e stava per crepitare. "Tu stai dicendo a me, che sono la Cacciatrice, che sei qui per uccidere? Hai un desiderio prima di morire?”

    Spike abbassò la testa. "Spiacente, già morto”

    Buffy aggrottò la fronte. Sembrava che Spike stesse per cominciare a parlare di come la sua vita era terribile. Sperava che non lo avrebbe fatto.

    "Forse ce l'ho." Alzò le spalle e Buffy non riuscì a capire la sua espressione. Beh sì, era un broncio.

    A Buffy non poteva importare di meno di quello che erano i problemi di Spike. Lei dubitava che egli sul serio ne avesse. Era una creatura senz'anima, uno che faceva del suo meglio per ottenere il suo nervosismo proprio come in quel momento, e lui non poteva avere sentimenti. Oh, e perché diavolo era ancora lì? "Non so perché sto ancora parlando con te", mormorò, scuotendo la testa mentre camminava davanti a lui.

    E la sua notte non sarebbe stata completa senza qualche acida frecciatina di Spike. “Perché sei sola” disse con una risatina, rompendo il passo di Buffy “Perché quella faccia di merda, ti ha ferita”

    Si voltò verso di lui con uno sguardo mortale. Era arrabbiata e la raucedine della sua voce le dava brividi quando non avrebbe dovutoi averli. Stupida e cremosa voce sexy! Lo aveva fatto apposta, a puntare sulla sua debolezza, a confonderla con sentimenti che non avrebbe dovuto sentire sentire, ma lei era lo stesso rimasta impassibile. Funzionava la tattica di lui, ma la cosa non gli piaceva per niente. “Stai lontano da me Spike

    Invece di passare la notte da sola, camminando in solitudine e meditabondo come aveva previsto, aveva ottenuto Spike. Ora, tutto quello che voleva era andare a letto e dormire. Dormire era una cosa buona. Spike? Per niente buona.

    Ma Spike non sarebbe stato Spike se si fosse arreso facilmente. Non mostrava alcun segno di cedimento. Era da un po’ che non parlava con qualcuno non stupido come Harmony e anche se la Cacciatrice non era esattamente la persona più interessante con cui parlare, era sicuramente meglio di quella zuccherosa cavallona niente cervello.

    Voleva anche scoprire quanto Buffy avrebbe sopportato la conversazione, quanto avrebbe dovuto aspettare per avere un insulto o un calcio e sorprendentemente la Cacciatrice non aveva fatto niente di tutto ciò. Ciò lo portava a chiedersi se Buffy provasse qualcosa per lui a parte il disgusto e l’odio.

    "Mi hai reso curioso", disse, trascinandosi dietro alle sue spalle mentre si allontanava da lui. Buffy lo ignorò e finse di non sentire, ma lui la superò. “Che cosa hai fatto che il ragazzo non è stato in grado di gestire." Lui fece una smorfia, vittima delle immagini che la curiosità gli portava al cervello di una Cacciatrice vista in modi completamente diversi dai soliti.

    Ma lei non lo avrebbe mai saputo.

    Buffy si fermò, si girò e lo colpì in faccia. Era infuriata che tutti i suoi commenti andassero a segno. Come faceva a sapere quella faccia tosta di colpire ogni volta? Era quello che aveva pensato tutto il tempo, ovvero che avesse fatto qualcosa di sbagliato. Nessuno poteva biasimarla per i suoi dubbi. Il suo ex ragazzo era un vampiro che aveva mandato all’inferno. Questi tipi di rapporti erano stati traumatici.

    "Era un complimento!" Spike gridò e portò la mano al naso, mentre nel suo viso si faceva spazio una smorfia di dolore. Stringendo la mascella, egli rispose con un pugno al naso.

    Buffy gemeva e mise una mano al naso. "Se stai cercando l'anello di Amara, non c’è più.Perdi tempo ".

    Spike alzò il sopracciglio compiaciuto. “Giles l’ha dato alla sua fidanzata?”

    "No. Lo abbiamo distrutto " ha detto, sorridendo compiaciuta.

    "Cosa?" Chiese incredulo, la sua voce più acuta del solito. "Tu dannata stupida!”

    Buffy alzò gli occhi e stava per andarsene quando po 'qualcosa le punse il braccio. "Ahi!" Si strofinò dolcemente il braccio. "Che diavolo è stato?" Chiese, guardandosi attorno per individuare il colpevole.

    Spike alzò le mani e fece un passo indietro. "Non ho fatto niente” Ma diavolo, voleva, anche se questo non era il momento o luogo. Avrebbe avuto un giorno buono, ma quella sera. Voleva le cose eque e la Cacciatrice era troppo depressa per mettere su una bella lotta. Se avesse voluto, poteva ucciderla subito. Ma voleva una bella danza con lei, ecco cosa aspettava.

    "Qualcosa mi ha morso!" Buffy mentalmente gemette. La notte non poteva andare peggio.

    Le labbra di Spike erano serrate e accigliate “Mi importa?”

    Buffy si lasciò sfuggire un sospiro di esasperazione. "Vattene dalla mia città, prima che ..." La rabbia e il disgusto si erano trasformati in pura libidine non appena si rese conto dei penetranti occhi azzurri e dei sexy zigomi taglienti del vampiro. Lentamente inclinò la testa di lato, con un sorriso sciocco sul suo volto, mentre lo guardava improvvisamente con ammirazione e una punta di lussuria.

    Lui la guardò confuso. Alzò le sopracciglia “Cosa?” e fu curioso di vederla con un’espressione come se avesse l’acquolina in bocca al solo guardarlo.

    Buffy si raddrizzò, agitando l'orlo della sua maglietta blu. "Niente” disse nervosamente, sentendosi come una ragazzina con una cotta importante. Magari ricomposta avrebbe potuto avere una chance con lui. Anche se a giudicare dalla sua scelta di donne, lei non aveva ciò che lui cercava. Un sorriso civettuolo strisciò sul suo viso e si morse il labbro.

    Spike fece un passo indietro, gli occhi socchiusi di lei, mentre si girava i capelli intorno al dito. "Giusto. Io vado ", ha detto, indicando con il pollice dietro di lui.

    "Aspetta." Buffy mise una mano fino a fermarlo.

    Un insetto volò vicino a Spike e lo colpì mentre aspettava di sentire ciò che la Cacciatrice stava per dire. L'insetto è stato determinato a morderlo, in quanto aveva esitato un po’ svolazzandogli intorno. Nonostante tutto il suo agitarsi, era riuscito a morderlo sulla fronte.

    "Porca puttana!", Ha detto Spike. Si coprì la fronte con la mano. Il suo braccio lentamente sceso al suo fianco mentre fissava Buffy di fronte a lui. La Cacciatrice che ha avuto bei capelli d'oro, quella pelle morbida, quelle labbra carnose, quei seni piccoli sodi e perfetti..

    Buffy avanzò rigida verso il vampiro biondo un passo alla volta, tenendo gli occhi sempre puntati su di lui, come faceva luiche la guardava con profondi, scuri, occhi socchiusi, la testa inclinata e le labbra socchiuse leggermente. Sentì subito il profumo di lei e il suo membro irrigirsi. In un lampo, catturarono le proprie labbra con quelle dell’altro. Mentre le labbra si cercavano ansiosamente, le loro mani si stringevano.

    Le mani di Buffy viaggiavano per i suoi muscoli, sino ai suoi zigomi scolpiti.Le mani di Spike prima allontanarono il cappotto, per poi posarsi a coppa sui suoi seni. La tirò dietro un albero e si staccò dal loro bacio. Buffy lo guardò con aria interrogativa prima che la spinse a terra e prima che coprì il suo corpo con il suo.

    Buffy si svegliò con un sussulto quando sentì gridare qualcuno al suo fianco. La luce del sole penetrava tra le foglie dell'albero e aveva macchiato di ustioni la pelle di Spike. Il vampiro di fretta afferrò il cappotto e le sue vesti e si coprì quanto poteva con esse.

    Mentre estingueva le fiamme con il suo cappotto corse nell’edificio più vicino e vi entrò. Una volta dentro, Spike si diresse verso il bagno più vicino, stringendosi il cappotto chiuso, ma non curandosi se lo vedevano nudo. L’importante era non fare peggiorare le ustioni bruciato dalle fiamme.

    Purtroppo per lui, il primo era il bagno delle donne. Sfondò la porta trovando ragazze ritoccare il loro make-up, lavarsi le mani, e fissarsi i capelli allo specchio. Tutte si voltarono, alcune urlarono, altre corsero via dal bagno

    "Che cosa stai guardando?"

    Disse ad una, mentre si metteva sotto il rubinetto lasciando che l’acqua fresca gli alleviasse il dolore delle ustioni. Esalò di sollievo.

    Buffy si tirò sui gomiti, rendendosi conto che era fuori, durante la luce del sole, e nuda. "Oh mio Dio!" Aveva le guance rosse fuoco per l'umiliazione, e ha raggiunse a carponi i suoi vestiti. Con un gemito guardò i vestiti ridotti come uno straccio, si tirò su i pantaloni e mise su il cardigan, senza curarsi di trovare la sua biancheria intima, che sapeva non sarebbe stata più indossabile. Corse il più velocemente possibile per raggiungere la sua stanza nel dormitorio.

    Fece irruzione nella stanza e chiuse in fretta la porta alle spalle, appoggiandosi contro di essa. Respirava a fatica e cercando di riprendere fiato, chiuse gli occhi e deglutì. Le sue guance erano ancora arrossate e probabilmente sarebbero rimaste così per un po '.

    "Buffy, dove eri? Non sei tornata questa notte." Willow stava facendo scivolare libri e un quadernetto nella borsa e guardò preoccupata Buffy.

    ‘Bene’ pensò Buffy aprendo gli occhi. Incrociò le braccia al petto. “Beh, mi sono dovuta occupare di .. “ il suo tono non era per niente credibile. Si andò a sedere sul letto, con gli occhi della sua migliore amica che la seguivano interrogativi per ogni suo movimento.
    "Stai bene?" chiese Willow non appena vide la foglie essiccate fra capelli arruffati di Buffy.

    "Uh-huh." Buffy annuì e ridacchiò nervosamente. Lei si voltò di scatto per far fronte Willow e rimase inquieta, ma sorridendo ampiamente.

    Willow si avvicinò, si sedette e le prese una mano. Credeva che l’amica avesse bisogno di parlare. “Buffy, so cosa Parker ti ha fatto..”

    Willow ha continuò a parlare, ma Buffy non la stava ascoltando. Tutti ciò che vedeeva era seduto accanto a lei, che alzava le sopracciglia e le mostrava il suo sorriso odioso. "Tu mi vuoi, vero amore?" Lo sentì dire. Si chinò al suo orecchio e sussurrò: "Dimmi che mi vuoi".

    Buffy prese le mani di Willow, che pensava fossero le mani di Spike, e disse con voce sensuale, "Io ti voglio".

    Willow alzato rapidamente, agitando freneticamente le mani e scuotendo la testa energicamente. "Oh, no, no, no. A me piace il pene! Il pene di Oz, oh, voglio dire.. solo pene! Pene, pene pene! Voglio dire..non mi piacerebbe..”

    Alla parola pene Buffy scattò alla realtà confusa. “Cosa?”

    “M-ma non è che non mi piaci abbastanza. Voglio dire, sei bellissima! Se mi piacessero le tette, voglio dire, le tue sono carine! M-ma ecco, io non..”

    "Di che cosa stai parlando?"

    "Non lo so." Willow aggrottò la fronte. "Di che cosa TU stai parlando?"

    Buffy fissò il pavimento, agitò le mani, che erano giunte tra le ginocchia. "Non lo so neanch'io".

    Una battuta. Lo era?

    "Sono in ritardo per la lezione" balbettò Willow prima di afferrare la borsetta dal suo letto, gettando uno sguardo sospettoso di traverso a Buffy. Fece cenno a Buffy, con uno sguardo un po 'spaventato e confuso sul suo viso, aprì la porta e se ne andò.

    Buffy affondò la testa nel suo cuscino. “Cazzo, se non è stato imbarazzante!”


    CAPITOLO DUE.
    "L" is for ... LUST



    Spike si sentiva rinvigorito. Era sgattaiolato fuori dal bagno delle signore completamente vestito, con la testa alta e un grande sorriso sul suo volto. Essere quasi trasformato in polvere gli aveva dato una nuova prospettiva sulle cose, anche e specie sulla Cacciatrice.
    Non importava che gli faceva tutto male come se fosse ancora volto nelle fiamme, non importava che loro erano stati nemici mortali, non importava neanche che lei gli aveva distrutto l'anello di Amara, unico motivo per cui era tornato a Sunnydale.
    Anzi, il motivo per cui era tornato a Sunnydale era lei. Perchè lui voleva lei.
    Tutto sembrava essere iniziato la notte scorsa. Dopo che avevano fatto sesso tutto sembrava chiaro: ecco il motivo per cui Drusilla lo aveva mollato. Non era mai stato in grado di sconfiggere la Cacciatrice perchè non aveva mai voluto farlo. Forse un pò lo aveva voluto ma non perchè lui la odiava, era più un istinto di sopravvivenza che la vedeva come una minaccia: la sopravvivenza del più forte.
    Pensava che non aveva assolutamente alcun senso l'attrazione che provava. Allo stesso tempo non aveva mai bramato più nessuno quanto la Cacciatrice. La notte prima, la tensione sessuale tra di loro era stata così fitta che avrebbero potuto tagliarla con un coltello. Fra loro c'era come una scintilla che - per non dimostrarsi tipi sentimentali- non facevano altro che nascondere dietro al sarcasmo. Altrimenti, perchè lui sarebbe stato bloccato nelle fogne sotto al dormitorio di Buffy, se non avesse provato niente per lei?
    Non appena Spike si trovò davanti alla porta della stanza di Buffy nel dormitorio, Spike poteva già sentire i suoi gemiti e sentire il suo risveglio. Si appoggiò alla porta e chiuse gli occhi. Ascoltò con attenzione quello che stava facendo, passando una mano sulla porta di legno, accarezzandola come se stesse sfiorando la sua pelle morbida.
    Quando sentì ridacchiare e mormorare, fu costretto ad aprire gli occhi e notò alcuni studenti che lo fissavano coprendo con le mani la bocca per mascherare le loro risate.
    Egli rimase nella sua posizione fino a quando i passanti furono andati via e aprì la porta lentamente. I suoi occhi fissi su di lei giunsero subito al letto, dove giaceva con gli occhi ben chiusi, schiena arcuata, la lingua che si intravedeca dalle labbra e la sua mano che si muoveva ripetendo il movimento di quella di Spike quando sfiorava la sua clitoride. Era troppo perso nella sua fantasia per coprire il rumore della porta che si chiudeva alle sua spalle.
    Spike si avvicinò a lei, facendo un passo alla volta. Ogni passo era come un momento eterno, mentre la sua voglia di sentirla di nuovo accresceva sempre di più.

    La vide fare scorrere le mani sui seni, pizzicando leggermente i capezzoli, pur continuando a massaggiare il clitoride con le dita.

    Quando era ai piedi del suo letto, si fermò e sorrise. Buffy respirava affanosamente e gemeva più forte. Le era vicino. Senza perdere altro tempo, si trascinò su di lei.

    Buffy aprì gli occhi, e spaventata fermò quello che stava facendo. "Spike", sussurrò con voce rauca non appena la sua mano fu sostituita dalla sua.

    "Sono qui, Cacciatrice." Le diede un dolce bacio sulle labbra. "Sono qui io."


    *****



    Spike sentì la porta aprirsi non appena Willow entrò nella stanza buia con circospezione. Ma lui continuò a spingersi dentro Buffy, incurante se Willow avesse acceso la luce e li avesse visti. La presentazione audio-visiva avrebbe salvato lui e la Cacciatrice dallo spiegare a lei che cosa stava succedendo tra i due.
    Il tintinnio delle chiavi morbide di Willow sulla scrivania si unii ai rantolii soffocati dei due amanti.
    "Buffy? Sei qui?"
    -Un uh-huh- era tutto ciò che ottenne in risposta, ma sospirò di sollievo.
    Chiuse la porta ed entrò nella stanza più in là.
    "Perché è così buio qui dentro?" Chiese, più a se stessa.
    "Non ti ho visto in classe oggi. Dove sei stata? "

    Spike rossichiò la parte sensibile del suo collo, e Buffy si soffocò un gemito. "Sono stata qui" disse senza fiato.

    "Per tutto il giorno?" Willow voltò la lampada e subito vide Spike che mordeva il collo di Buffy. La sua bocca aperta e il suo cuore saltò un battito.

    Spike alzò la testa per incontrare Willow che li guardava esterefatta.
    "Rossa", disse e sorrise lui. "Vuoi partecipare?"

    Willow rimase a bocca aperta e colpì Spike con la sua borsa.
    "Lasciala e scendi da lei!" Lei lo colpì ripetutamente con la borsa, non riuscendo a notare che era completamente nudo.
    Tutto ciò che poteva immaginare era che lui stesse cercando di ucciderla, non altro.


    "Hey!" Spike si mise al riparo dalla borsa-arma di Willow. "Smettila!"

    "Willow!" Buffy spinse fuori da lei Spike e approfittando che Willow era lontana si coprì con una coperta. . "Will, sto bene" strappò a Willow borsa dalle mani. Spike si alzò dal letto, strofinandosi il braccio e guardava in cagnesco a Willow.

    "Tu non stav...e tu non sei..e tu sei... "Willow abbassò lo sguardo con imbarazzo per il corpo nudo di Spike. "Oh!" Quando capì quello che stava succedendo, spalancò gli occhi.
    "Oh mio Dio, i miei occhi!" Lei si coprì gli occhi per l'effetto, sbirciando tra le dita per vedere il membro di Spike. Dopo avere ottenuto un buona visione del pene di Spike, si voltò verso Buffy, sforzandosi di non sorridere ampiamente. "Sei diventata pazza?! Si tratta di Spike, Buffy. Spike! Un vampiro! Un malvagio succhiasangue - "

    "Ehi.. io sono ancora qui!" disse Spike quasi offeso.


    "Mi è caduto addosso!" disse Buffy con il broncio ad una Willow che la guardava dubbiosa. "Nudo.." disse con una voce impercettibile, imbarazzata della sua stessa debole scusa. Si accigliò.

    "Dovete essere sotto una sorta di incantesimo. Questa è la sola spiegazione logica per questo, "disse Willow. "Voi che..." Impossibile dire le parole ad alta voce, si agitò la mano indicando il letto di Buffy. "Fate quello."

    "Io certamente non sono sotto un incantesimo!" Spike disse mentre si tirava su i pantaloni.

    "Già." Buffy annuì indignata. C'erano tonnellate di motivi per cui lei voleva Spike, e l'essere sotto un incantesimo sarebbe stato l'ultimo in tale elenco. "Dovresti vederlo nudo!" Disse lei, sorridendo da orecchio a orecchio. L'incantesimo aveva effetto e lei continuava a sorridere in modo soddisfatto di quello che aveva fatto con Spike. "E quel suo sorriso? E' così sexy che dovrebbe essere illegale.."

    "L'ho visto", borbottò Willow, ammirando la vista di Spike e la pelvi prominenti sporgenti sopra la cintura dei jeans. Quando Spike se ne accorse ghignò.

    Willow scosse la testa, scuotendo i pensieri.
    "Oh.. per favore vestiti!" disse con fermezza, distogliendo lo sguardo da qualsiasi punto vicino al vampiro biondo. "Stiamo andando a Giles. Chiamo Xander per dirgli di incontrarci lì."

    Lei prese in fretta il telefono e compose il numero.

    Xander si sedette sul divano Giles, gli occhi spalancati e le mani già congiunte. Giles camminava avanti e indietro, con un bicchiere di scotch in mano. Entrambi gli uomini erano scossi per le cose di cui Willow li aveva avvertiti.
    Quando i tre arrivarono, Giles aprì la porta, voltando però immediatamente le spalle a tutti e tre.

    "Spike ha bisogno di un invito" disse Buffy quando Willow entrò.

    Giles si appoggiò sul suo tavolo, incapace di guardare Buffy o Spike. "Mi sa che starei molto meglio se lui aspettasse fuorii."

    "Giles!" Buffy lo rimproverò.

    Con uno sguardo di disprezzo, Giles rispose "Va bene. Entra, Spike."

    Nel momento in cui vide Spike, Xander si mise a ridere. Non sapendo che cosa trovasse assolutamente esilarante, tutti lo guardarono con aria interrogativa.

    Spike lo fulminò con gli occhi. "Beh?Cosa?"

    Xander rimase a bocca aperta per respirare, tenendosi la pancia. "Hai una 'L' sulla fronte" sbottò, prima di iniziare a ridere istericamente di nuovo.

    Dopo aver evitato di incrociare lo sguardo di Spike per tutto il tempo, Willow si girò e vide l'enorme lettera L sulla sua fronte.
    "Oh, sì," Willow ha detto, sorridendo. "Prima non avevo notato questa cosa.. mentre voi eravate..ehm..."

    Lei si spense quando si ricordò che la sua attenzione era stata in altre parti del corpo di Spike. "Non importa".

    Spike sbuffò, toccandosi la fronte e rendendosi conto che avrebbe adesso voluto vedere il suo riflesso in uno specchio, dopo più di 1-200 anni che si era arrangiato senza poterlo fare.
    "Questo è solo ... merda! "borbottò in disgusto.

    "Io continuo a pensare che sei molto sexy.." disse Buffy disegnando cerchi con le dita sul suo petto.

    "Oh, si? Davvero?" Spike ghignò passandosi la lingua sui denti. Le sue braccia serpeggiavano le braccia intorno alla vita di lui, spingendosi e dondolandosi contro la sua erezione. La pressione del suo stomaco fermo contro il suo membro, gli diede qualche sollievo ma fece accrescere il suo desiderio. Maledisse gli Scoobies per averli trascinati li. Maledisse Willow che li aveva interrotti: tutto ciò che voleva era riprendere con Buffy ciò che aveva interrotto e rimanere solo con lei.

    Quando le labbra dei due si sfiorarono, Giles tolse gli occhiali. "Santo cielo." Lucidò gli occhiali con la camicia marrone.

    "Accidenti, allora non stavi scherzando, Will?" Xander fissò, le labbra arricciate in disgusto.

    Willow indicò i due. "Guarda cosa ho dovuto sopportare? Essi non si fermeranno mai!"
    Si spostò sul divano e si accasciò su di esso con un sospiro.
    Xander sedette accanto a lei.

    Giles barcollò verso Buffy e Spike. "Stop! Basta, voi due!"
    Li rimproverò e tirato da parte Spike, mentre Buffy imbronciata gli continuava a lanciare sguardi lussuriosi, disse:

    "Fammi vedere quel marchio."

    "Ora, sei ufficialmente un perdente.[n.d.t = L di Looser] "Xander sogghignò compiaciuto.

    Mentre Giles controllava la L sulla fronte di Spike, gli occhi di Spike non riuscivano a fare a meno di vagare sul corpo di Buffy. La vista di lei, nuda o no, lo eccitava.

    Uno schiaffo portò Spike fuori dei suoi pensieri lussuriosi.

    "Per l'amor di Dio, uomo, ti controllo" dichiarò Giles, puntando il dito contro di lui.

    Spike rapidamente tolse di scatto la mano dal suo inguine.
    "Non stavo facendo niente!"

    Torvo verso Spike, Giles tornò a studiare il segno. Dopo qualche istante dall'invasione dello spazio personale di Spike, Giles prese la parola. "Sono certo di averlo già visto prima."

    Giles disse puntando il dito verso la fronte di Buffy "Anche tu dovresti averne una!"

    "Non lo so." Buffy si strinse nelle spalle. Odiava che loro insistessero sul fatto che questa fosse una specie di maledizione di un demone, quando sapeva in cuor suo che non lo era.

    Roteando gli occhi alla risposta di Buffy, Giles si diresse verso la sua libreria e cercò fra i libri finché non trovò quello che stava cercando. Lo tirò fuori e iniziò a scartabellarlo.

    Un trionfante "Ah!" A eccezione di Spike e Buffy che erano troppo impegnati nel loro bacio, fece girare tutti a guardare Giles.

    "Ecco". Giles portato il libro al tavolo del caffè e lo mise fuori per permettere a Xander e Willow di vedere. Indicò una delle immagini, era un esempio di una piccola creatura insetto che era teoricamente il demonio dietro a tutto questo.

    "Sapevo che mi sembrava familiare. E 'il marchio di Luxuria ".

    "Luxuria?" Il sopracciglio di Willow si alzò.

    "Sì". Giles annuì. "Il demone della lussuria>"

    Xander si appoggiò sul divano, senza osare di girare la testa in direzione di Spike e Buffy.
    "Ciò spiega queste.. stranezze"

    Il sorriso sul volto di Giles lentamente si tramutò in una smorfia quando incontrò un passaggio lui non piace particolarmente.

    Willow si sporse in avanti, interessata. "Qualcosa non va?"

    Giles ridacchiò nervosamente e si aggiustò gli occhiali.

    "No, no. Tutto è a posto. "

    Desidero di saper fare meglio il bugiardo.

    "Non c'è bisogno di preoccuparsi. L'effetto del morso di Luxuria dura per un breve periodo di tempo specifico. "

    "Così sarà solo ... aspettare? "Xander chiese con impazienza.

    Giles annuì. "Sì. C'è solo da mantenere un occhio su di loro e tenerli in stanze separate per il momento. "

    Il gruppo gettato uno sguardo sulla coppia.
    "Se ci riuscite, ovviamente."

    I due nel frattempo trasformavano la foga del bacio in un aggressivo tentativo di spogliarsi a vicenda.

    TBCC :shifty:

    Edited by strawberry85 - 17/5/2011, 23:52
     
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    CAPITOLO TRE.
    "L" is for… LOVE.



    Il ticchettio dell’orologio la stava facendo impazzire. Buffy staccò gli occhi dal soffitto e diede uno sguardo al vecchio orologio di legno responsabile di quel fastidioso suono che echeggiava per la stanza. Erano da poco passate le nove.

    Era poco più di un’ora da quando Willow e Giles l’avevano rinchiusa nella stanza per gli ospiti, ma sentiva come se fosse passata un’eternità. Con ogni secondo che passava il desiderio sessuale che sentiva per Spike aumentava e non sapeva se avrebbe resistito ancora per molto.

    Gemendo, si alzò dal letto. Aveva bisogno di vederlo. Aveva bisogno di sentirlo. Aveva bisogno dell’appagante dolore che provocava quando il pene di Spike entrava in profondità nel suo centro. Ne aveva bisogno. Assolutamente. E niente, neppure la sua migliore amica che faceva la guardia alla porta della stanza per gli ospiti di Giles o l’essere rinchiusa da quelle quattro mura, l’avrebbero fermata.

    “Questo è stupido.” Aveva detto a Willow mentre lei e Xander la respingevano dentro la stanza. Si malediva, per essere troppo stanca e dolorante per tutto il sesso che aveva fatto con Spike, per riuscire a liberarsi.

    Questo è per il tuo bene.” Le aveva detto Willow, puntandole il dito contro come se fosse stata una bambina insolente.

    Come, per l’inferno, poteva essere per il suo bene. Era lussuriosa-Buffy e aveva bisogno del sollievo dato dal pene-Spike, dannazione!

    E quando provava a convincere Xander a lasciarla andare sporgendo il più possibile il labbro inferiore e guardandolo con occhi da cucciola, mentre li sbatteva lentamente, lui le diceva. “Fidati Buffy, mi ringrazierai dopo.”

    Oh, pensava che non sarebbe mai accaduto.

    Per fortuna i suoi amici non aveva pensato a tutto e si erano dimenticati della finestra nella stanza. Aveva fatto quello che i suoi amici volevano, pensando che avrebbero capito abbastanza presto che non era sotto l’effetto di un incantesimo. Ma stava per morirci lì dentro! Era stanca di interpretare la dolce signorina, aspettando che i suoi amici ritrovassero il buon senso. Non avrebbe sprecato altro tempo che poteva invece passare con Spike. L’unica scelta che poteva fare era strisciare fuori attraverso la finestra.

    Si spostò verso questa. “Hah!” La spalancò come se fosse una prigioniera che non vedeva il mondo esterno da anni. Scese senza far rumore dalla finestra e corse per arrivare al davanti dell’appartamento.

    Girando lentamente il pomelo della porta per non fare troppo rumore, l’aprì. La televisione posta nel soggiorno era accesa, mormorando leggermente. Giles si era addormentato guardandola, con un libro appoggiato sul torace. Spike stava russando sul divano, probabilmente annoiato dal dormire di Giles.

    Buffy in punta di piedi si diresse verso il divano e colpì Spike sulla coscia, finché non si mosse.

    “Cosa?” Mormorò Spike intontito, schiaffeggiandole la mano, gli dovette coprire la bocca, dando uno sguardo verso la sala per vedere se Willow li avesse sentiti. Quando Spike aprì gli occhi e vide Buffy, si alzò improvvisamente. La fissò con sguardo interrogativo, mentre lei gli rispose con un sorriso seducente.

    Sorridendo furbo, Spike si mosse verso Buffy. Lei gli prese per mano e lo condusse nel cortile.

    I due immediatamente si afferrarono a vicenda, le labbra unite insieme in un bacio bollente, come se fossero due amanti rimasti separati per mesi.

    “Mi sei mancata così maledettamente tanto.” Disse Spike tra i baci, accarezzandole il corpo con le mani.

    “Anche tu.” Disse Buffy quando si spinse indietro per riprendere fiato. Senza sprecare altro tempo, saltò su di lui. Avvolse le gambe intorno alla sua vita e lo baciò con tutto l’ardore che non aveva mai provato prima.

    Spike barcollò indietro e sbatte contro le scale del cortine. Si voltò e appoggiò Buffy tra il duro e freddo cemento e il suo corpo. Una mano bramava ogni centimetro di pelle che poteva raggiungere da sotto il suo topo, mentre l’altra era posta sotto il suo sedere, per tenerla ferma.

    Prima che potesse sfilarle la camicetta, entrambi si bloccarono quando l’energia magica uscì dai loro corpi. Buffy smise di strusciarsi contro di lui e alzando le sopraciglia, gli chiede. “L’hai sentito?”

    “Si.” Disse Spike, con lo stesso sguardo perplesso.

    Allentando la presa intorno al suo collo e spostandogli le mano sul torace, si tirò leggermente indietro. “Il marchio sulla tua fronte è sparito.”

    Spike si toccò la fronte. “Questo significa...”

    Buffy ingoiò, completamente consapevole della posizione in cui era e quello che stavano quasi per fare. “Io- io penso di sì.”

    “Oh.” La delusione era chiara nella voce di Spike. “Okay.” Rimosse esitante la mano sotto il sedere di Buffy anche se non voleva. Dio, non voleva. Perché al contrario di quello che aveva immaginato un milione volte, il sedere di Buffy non era troppo magro o ossuto. Era sodo, perfettamente muscoloso. Non era mai stato un uomo troppo interessato ai sederi, ma il sedere di Buffy era dannatamente delizioso. “Suppongo che adesso vorresti allontanarti da me, vero?”

    “Si.” Disse Buffy, piuttosto riluttante ed incerta. “Sarebbe la cosa logica da fare.” La logica era l’ultima cosa nella sua mente, ma abbassò comunque le gambe. Non importava quando lo volesse. Non era mai stato importante.

    Spike si aggiustò il pacco, mentre Buffy si raddrizzò la camicia, coprendo la pelle esposta che lui non avrebbe mai più potuto toccare. Lui la fissò e comprese che era l’unica cosa che avrebbe potuto fare da quel momento in poi. “E probabilmente dovrei andarmene, allora.” Dal tono della sua voce, era chiaro che fosse più di una semplice domanda.

    Buffy fissò il pavimento. Ogni centimetro di lei diceva no, ma lei invece disse. “Si. Probabilmente dovresti.” Cose se fosse un riflesso, come se lei fosse sempre pronta a fare quello che le altre persone volevano da lei.

    Spike non andò via subito, aspettando che Buffy ritirasse quello che aveva detto e lo implorasse di restare. Quando passò quasi un minuto, Spike fece una smorfia. Non aveva bisogno di altre umiliazioni e rifiuti dopo che Drusilla l’aveva lasciato per un demone del chaos. Con un sospiro di frustrazione, Spike abbandonò il complesso senza dire una sola parola.

    Lei alzò gli occhi solo quando lo sentì sospirare, solo in tempo per vederlo sparire dalla vista. Non voleva ammettere a se stessa che le faceva male vederlo andarsene. Desiderava che non fosse così, perché era sbagliato su più livelli. Inspirando profondamente, ritornò nell’appartamento.

    Giles si svegliò al suono della porta che veniva chiusa e vide Buffy emergere da questa. “Buffy.. come…”

    “Non è importante.” Disse Buffy, sventolando la mano per lasciar cadere l’argomento. “Sono di nuovo la sana Buffy.” Sospirò. “Non devi preoccuparti, non avrò altre scappatelle sessuali con Spike.”

    Giles fremé alla parola scappatelle sessuali, e sistemandosi gli occhiali, mise il libro sul tavolino da caffè e si alzò. “Devo implorare il tuo perdono?”

    “E’ finita.” Disse Buffy, lasciandosi cadere con un tonfo sul divano, piena di risentimento. “Spike se ne è andato.”

    “Lo è…. Lo è?”

    “Sperando, per il bene.” Buffy tentò di sembrare indifferente, ma il cipiglio sul suo volto tradiva le sue parole. “Perché poi tornerà qui comunque, quando noi chiaramente non lo vogliamo qui e lui chiaramente non vorrebbe stare qui?” Fece una pausa, fissando in modo assente il tavolino da caffè, e poi ridacchiando sprezzante. “E’ un idiota, ecco perché.”

    Vedendo l’ovvia confessione sul volto di Buffy, Giles pensò se doveva dirle il più importante dettaglio che aveva intenzionalmente evitato. Sedendosi davanti a lei, prese un respiro profondo. Era meglio se evitava di dire qualcosa che avrebbe potuto complicare le cose ancora di più. Mettendole una mano sulla schiena le chiese, “ Stai bene?”

    “Cosa?” Disse Buffy, forzando la voce ad essere incredula. “Certo che sto bene. Perché non dovrei?”

    Giles spostò la mano sul proprio grembo. “Niente, nessuna ragione.”

    “Sto bene. In effetti, meglio che bene.” Era così poco convincente che non riuscì convincere neppure se stessa. Ma stava bene. Non c’era nessuna ragione per non stare bene. Giusto?

    * * * * * * * * * *

    Quattro giorni erano passati da quando Spike aveva lasciato la città. Ogni cosa era tornata alla normalità, per quanto potesse essere normale la vita della prescelta. Cercava di non pensare a Spike o all’unico giorno che avevano passato insieme, ma era più difficile di quello che pensava.

    Era un giorno che non avrebbe mai dimenticato.

    Le attraversava la mente di tanto in tanto, e si chiedeva dove fosse o se fosse tornato insieme a Harmony o Drusilla. Faceva del suo meglio per nascondere come si sentiva, anche se non stava facendo un gran bel lavoro.

    Loro notavano quando rimaneva a fissare il nulla, sognando di giorno, non ascoltando cosa stavano dicendo, anche se non si preoccupavano.

    “Sarà meglio che vada.” Disse Buffy e si alzò. Le novità di Giles circa un demone che uccideva persone innocenti non la distraeva abbastanza e certamente non aiutava. Ma era un bene che avesse qualcosa da fare così poteva smettere di pensare a Spike. “Lo troverò prima che faccia altri danni.” Violenza. La violenta aiutava.

    Giles aggrottò la fronte. Buffy era agitata e si sentiva colpevole nel star tenendole nascosto delle informazioni che sapeva l’avrebbero aiutata. Sospirò, sapendo che doveva dirle cosa sapeva. “Buffy, posso parlarti per un minuto?” Le chiese, mentre era quasi fuori dalla porta.

    Buffy si voltò e tornò nel soggiorno. “Certo. Cosa succede?”

    “Per favore, siediti.” Giles le indicò il divano.

    “Ho bisogno di sedermi per questo?” Chiese con una risatina ansiosa mentre si sedeva. Giles si sforzò di sorridere. Lei aggrottò la fronte; non era mai un buon segno. “Giles, mi stai rendendo nervosa.”

    “C’è qualcosa che devo dirti.”

    “Circa cosa?” Chiese lei cauta.

    “C’è un molto minore.” Si aggiusto gli occhiali. “dettaglio che non sono riuscito a menzionarti su Luxuria.”

    Buffy alzò un sopraciglio, e si inclinò in avanti interessata. “Okay,” disse lenta.

    “Questo è, uh… le vittime di Luxuria non sono scelte a caso. “Disse Giles e Buffy si raddrizzò. “Significa che sceglie vittime precise. Sceglie due persone. Una coppia.”

    “Questo ha senso, tranne la parte dove Spike ed io siamo stati colpiti insieme.”

    “Si, si.. ma… uhm… nel libro viene affermato che Luxuria sceglie quelli che provano già un’attrazione, che condividono dei sentimenti.”

    Buffy strizzò gli occhi per la sua aria pensierosa, con la bocca aperta, mentre assimilava le nuove informazioni. “Bene… Duh.” Disse e in tono di scherno aggiunse. “Certo che ho dei sentimenti per lui. Voglio… voglio dire, io lo odio. Sono sentimenti, giusto? Non sentimenti del tipo a cui stai pensando te, ma ancora lo sono. Sentimenti. Sentimenti molto forti. Sentimenti di odio molto forti.”

    “Buffy, non avrei meno stima di te se fosse vero, e non ti renderebbe meno Cacciatrice di quello che sei. Spike è piuttosto una bella… uhm.. creatura.”

    “Giles!” Buffy si spostò sul posto.

    “E sebbene possa essere cattivo, non- non significa che tu non possa essere attratta da lui.”

    “Ma non lo sono.” Disse, quasi piagnucolando. Giles le diede uno sguardo dubbioso e vide le sue spalle abbassarsi. “Okay, lo sono. Ma è solo fisico e mi passerà.”

    Giles accennò con la testa e quando lei distolse lo sguardo, lui fece una smorfia, sperando che avesse ragione.

    “Così, posso andare ad uccidere qualche demone adesso?”

    “Si.” Disse Giles sforzandosi di sorridere.

    “Grande.” Disse Buffy alzandosi e lasciando l’appartamento di Giles.

    Andò in pattuglia per trovare il demone di cui le aveva parlato Giles. Marciò per il cimitero, ansiosa di trovare della violenza. Sentendo dei passi dietro di sé, si voltò con la sua ascia a doppia lama alzata. Saltò indietro sorpresa, ansando quando vide chi era. “Spike? Cosa stai facendo qui?”

    Lui fece dei passi avanti, sul volto il suo solito sorriso furbo. “Bene, io.. io.. ho dimenticato qualcosa.”

    Buffy alzò gli occhi, ignorando il suo cuore che batteva più forte. “Non ho tempo per questo, Spike.” Disse, e si allontanò. “Se non stai per fare nulla di malvagio, lasciami sola.” Sebbene stesse ondeggiando le anche civettuole intenzionalmente, non ci stava provando veramente. Lei se ne.. stava andando, perché lo odiava.

    Lei diede uno sguardo dietro di se, sperando che lui l’avrebbe seguita.

    Lo faceva. “Cacciando qualche grande cattivo?” Chiese, indicando l’ascia che aveva in mano.

    Gli diede uno sguardo quando gli fu affianco. “Si.”

    “Ti aiuterò.” Disse alzando le spalle.

    Buffy si fermò, e incrociò le braccia al torace. “E perché vorresti farlo?”

    “Andiamo, Cacciatrice. E se perdessi?”

    Buffy si costrinse a non andare in estasi quando lui alzò il sexy sopraciglio con la cicatrice. Finse di pensarci – come se potesse pensare a qualcosa con Spike intorno –sbattendo il piede a terra e fissandolo.

    “Bene.” Disse lei, lasciando cadere le braccia ai lati. “Solo rimani fuori dalla mia strada.” Puntò l’ascia contro di lui, e fu il suo turno ad alzare al cielo gli occhi blu.

    Girarono per il cimitero in silenzio eccetto ogni pochi secondi quando Spike sospirava pesantemente. Buffy strinse i pugni per tentare di stare calma. Se si stava annoiando, perché non andava semplicemente via?

    Al suo decimo sospiro, Buffy si voltò per affrontarlo, mentre solo nella sua mente lo stava già strangolando con le mani. “Se sospiri ancora una volta, giuro su Dio che….”

    “Guarda. C’è qualcosa là.” Indicò la parte appena illuminata del cimitero.

    “Oh, grazie a Dio!” Corse verso l’altro lato del cimitero con Spike che la seguiva. Una volta che furono abbastanza vicini, videro una grossa massa informe color carne che stava risucchiando gli interni di un uomo con un lungo tentacolo.

    “Hey, tu!” Urlò lei al demone. Staccò questo lungo tentacolo – barra - bocca dal corpo dell’uomo per affrontare Buffy. Lei fece una smorfia quando vide una sostanza appiccicosa gocciolare dai denti nel tentacolo. Si attaccarono a vicenda.

    Il demone l’attaccò con uno dei tentacoli, che lei bloccò con l’ascia, tagliandone una parte. Buffy aggrottò le sopraciglia quando questa ricrebbe e le prese l’ascia dalle mani. “Uh-oh.” Disse come il demone le avvolse il tentacolo intorno alla vita. Lottò per liberarsi dalla presa prendendolo a pugni. Il demone la lanciò attraverso il cimitero e lei colpì una lapide con forza.

    “Buffy!” Gridò Spike, correndo verso di lei. Uno dei tentacoli lo afferrò e lo gettò a terra sulla schiena.

    Sentendo Spike che gridava il suo nome, per quella che ricordava essere la prima volta, la costrinse ad uscire dal suo stordimento. Scuotendo la testa e strofinandosi la nuca per calmare il dolore, si alzò.

    I suoi occhi si allargarono quando vide che Spike stava quasi per essere infilzato da uno dei tentacoli del demone. “Spike, attento!” Corse verso di lui, afferrandolo e cadendo con lui a terra. Raggiunse velocemente con la mano l’ascia, che era a pochi centimetri dalla testa di Spike, e tagliò prima un tentacolo del demone e poi la testa. Sospirando sollevata quando vide il demone gemere per il dolore e cadere a terra morto.

    Spike si sostenne sui gomiti. Buffy diede uno sguardo verso di lui e i loro occhi si incontrarono. Si fissarono a vicenda per quella che sembrava essere un’eternità. Buffy era completamente consapevole di essere ancora a gambe divaricate sopra lui, ma era troppo persa nei suoi occhi per preoccuparsene.

    Qualche attimo dopo Spike spezzò il silenzio. “Uhm… grazie.” Disse e si sedette.

    Le guancie di lei divennero rosse. “Si. Si.. nessun problema.” Disse e iniziò ad alzarsi. La mano di Spike l’afferrò per il polso, bloccandola e lei lo fissò aspettando qualcosa. Lui invece aspettava che lei si spostasse, che lo colpisse con un pugno sul naso, che lo schiaffeggiasse.

    Lei non lo fece.

    Lui le mise una mano sulla nuca e se la tirò più vicina, baciandola. Lei rispose al bacio affamata, con passione e desiderio.

    Quando alla fine riuscì a trovare abbastanza forza per tirarsi indietro, lei disse. “Asp… aspetta.” Alzò una mano tra loro. “Cosa significa questo?”

    “Non lo so.” Sospirò lui. “Ma so che ti voglio.” Disse, prendendole a coppa la guancia con la mano. “Ti voglio, Buffy. E so che anche tu vuoi me. Posso sentirlo.”

    Lei deglutì. “Okay.” Gli mise la mano sopra la sua, fissandolo nei suoi occhi blu. “Okay.” Disse e gli baciò il palmo della mano.


    FINE


    Commenti :D
     
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  4. katespuffy
     
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    La mia fantastica traduttrice Tania che ha dato finalmente vita a questa storia che avevo lasciato marcire nel cassetto, ma che non se lo meritava proprio!
    CITAZIONE
    “Buffy, non avrei meno stima di te se fosse vero, e non ti renderebbe meno Cacciatrice di quello che sei. Spike è piuttosto una bella… uhm.. creatura.”

    Mi piacerebbe molto che questo lo avesse capito anche prima, la vera Buffy.
    Carina e leggera questa storia ^^
     
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  5. Spuffy_Mikela
     
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    Bella :D
     
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4 replies since 26/2/2011, 20:07   655 views
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