Tender Fury by Ashlee

Tradotta. Cordangel. Completa.

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    Mrs Boreanaz

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    eccovi un' altra breve ff tradotta.. sempre di ashlee (non so se avete notato, ma adoro le sue ff).. questa è cordangel

    fatemi sapere che ne pensate


    Tender Fury

    By Ashlee

    Tradotta: Tania (strawberry85)
    Raiting: NC17
    Genere: Dramma
    Pairing: Angel / Cordelia
    Disclamer: Appartiene tutto a Joss Whendon e Co.
    Summary: E se Cordelia fosse stata l’unica a presentarsi alla fine di Reprise?
    Storyline: Ambientate nella puntata 2x15 ‘Reprise’ (Un viaggio di sola andata) ATS.
    Nota dell’autrice: Qualche dialogo è preso dall'episodio ‘Reprise’.
    Link dove trovare la ff in originale: www.whispersofeternity.com/fury.html


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    Guardando su quando la porta si aprì, gli occhi di Cordelia si allargarono alla vista dell'uomo di fronte a sé.

    “Buon Dio,” Mormorò Wesley dalla sedia a rotelle.

    “Angel,” Disse Cordy sotto shock.

    “Hai bisogno del… nostro aiuto?” Chiese Wes incerto.

    Non disturbandosi a guardarli, Angel attraversò l'ufficio, dirigendosi allo scaffale dietro la scrivania, guardando i libri.

    “Scusami!” disse Wes indignato. “Quella… quell'area è solo per gli impiegati!”

    “Sì. Avete presto tutti i libri,” mormorò lui senza alzare mai gli occhi dalla mensola.

    “Sì, bene, tu hai preso la griglia per le cialde,” disse Cordelia, ritrovando la voce.

    Scegliendo il libro di cui aveva bisogno, Angel si rivolse verso l’uscita, fermandosi quando Cordy gli e lo prese dalla mano.

    “Hey! No! Non puoi prenderlo, io – io non l’ho ancora finito,” disse lei, rimettendo il libro sulla mensola e spingendo l'elenco telefonico verso di lui. “Prendi questo.”

    Gettandolo in un lato, Angel si inclinò più vicino alla giovane, leggermente impressionato che lei non avesse fatto un passo indietro. “Non costringermi a spostarti,” disse con voce bassa.

    “Dagli quel libro, Cordelia” Disse Wesley con voce rassegnata.

    Senza spostare gli occhi da quelli del vampiro, Cordelia rimase in piedi, rifiutandosi di muoversi dallo scaffale, notando vagamente quando Wesley si alzò dalla sedia a rotelle.
    “Dagli quel maledetto libro! E che se ne vada all'inferno.”

    Alla fine diresse lo sguardo verso Wesley, spingendo Angel via dalla sua strada, costringendolo a fare un passo indietro. Sbattendogli il libro sul torace, lo guardò mentre lui si girò e camminò verso la porta.
    “Ormai non so nemmeno più cosa sei.”

    “Sono un vampiro. Guarda sul vocabolario.”

    * * * *

    Entrando più tardi quella notte nell'albergo, Angel alla fine lasciò che la disperazione l’avvolgesse, ricordando il discorso con Holland.

    ‘Non c’è niente da lasciare per questo mondo,’ Pensò lui, lasciando andare l'ultimo frammento di speranza che gli rimaneva. ‘Per cosa combattiamo le singole battaglie? O la guerra? Finiamo sempre nello stesso luogo o peggio. '

    Entrando nell’appartamento, lui si fermò quando sentì una presenza familiare.

    “Cosa vuoi, Cordelia?”

    Avanzando dietro di lui, lei incrociò le braccia sul torace, ricordandosi che questo uomo non era un suo amico. Lui l'aveva abbandonata. “Wesley ha fatto saltare sei punti, grazie a te.”

    “Perché è sempre colpa mia, giusto?”

    “Potresti prenderti la responsabilità delle tue azioni per cambiare,” disse lei, fulminandolo con lo sguardo quando si girò per affrontarla. “Hai fatto irruzione nel nostro ufficio, come se possedessi il luogo.”

    “E quello cosa ha di diverso rispetto a te che stai qui in piedi?” chiese lui, restringendo gli occhi.

    “Perché non sto tentando di rubarti niente. Voglio solo sapere quale per l'inferno è il tuo problema.”

    “Alla fine ho scoperto chi sono.”

    “Realmente? Ci hai messo più di cento anni con l’anima per renderti conto che sei una piattola?”

    Facendo un passo verso di lei, Angel strinse le mani a pugno, fulminandola con lo sguardo.

    “Pensi di spaventarmi?” chiese lei, rifiutando di tirarsi indietro. “Permettimi di dirti una cosa - non ci riesci.”

    Girandosi per lasciare la stanza, Cordy lo guardò di nuovo indignata quando sentì la presa violenta di Angel sul braccio. “Cosa per l’inferno stai facendo -”

    Volando verso il muro, lei si raddrizzò lentamente, saltando leggermente quando Angel le apparve di fronte.

    “Non penso che è quello il motivo per cui sei venuta qui,” disse lui con voce bassa, spingendola contro il muro. “Penso che quello che vuoi realmente è questo.”

    Chiudendo gli occhi quando sentì le sue mani che le spostavano dolcemente i capelli dal viso, lei sentì il cuore batterle forte.

    “Questo può essere… quello che vuoi realmente, no?”

    Chiudendo gli occhi quando lei sentì le sue labbra accarezzare dolcemente le sue in contraddizione straordinaria con quello che lui stava sentendo, Cordy non reagì. Sentendo la pressione delle labbra intensificarsi, lottò contro ogni istinto nel suo corpo per non baciarlo prima di spingerlo via rudemente.

    “Non giocare,” disse lei scuotendo la testa. “Non con me tra tutte le persone.”

    “Non sto giocando. Voglio solo sentire qualcos’altro oltre al freddo.”

    Spingendola sopra la tavola, Angel la coprì con il suo corpo, quasi sorridendo contro le sue labbra quando la sentì rispondergli esitante.

    Lei fece correre le mani tra i suoi capelli, tirandolo più vicino, Cordy si lamentò quando lui abbandonò le sue labbra per baciarla lungo la gola. Rabbrividendo quando i suoi denti graffiarono la pelle sensibile, spingendo la giacca oltre le sue spalle, facendola cadere sul pavimento.

    Alzandola tra le braccia, Angel la portò verso il letto, sentendola tendersi leggermente.

    “Cosa stai facendo?” lei gli chiese quando l'abbassò sul materasso.

    “Non preoccuparti,” disse lui con voce così debole che non sembrava nemmeno la sua. Accarezzandole il viso, scosse la testa. “Non preoccuparti di niente.”

    Baciandola con più forza, lui chiuse gli occhi quando la sentì risponde. Le labbra praticamente attaccate alle sue come si spogliarono l’un l’altra.

    Sentendo la pelle di seta sotto le punte delle dita, Angel fece scivolare delicatamente le mani sul suo corpo, memorizzando ogni curva.

    Cordelia mosse le unghie attraverso la sua schiena, esortandolo, persa nel bisogno mentre le sue mani continuarono a manipolarle il corpo. Lei spalancò gli occhi quando lo sentì spingersi dentro di sé, uno sguardo di pura beatitudine sul viso come lui la guardò.

    Inarcandosi verso lui, lei ansò quando si estrasse, solamente per immergersi di nuovo qualche attimo più tardi. Boccheggiando per l’aria, mentre chiuse gli occhi per le sensazioni.

    Angel guardò la donna sotto di sé, i capelli sparsi sulle spalle, il viso arrossato mentre cullava le anche contro le sue. Gli occhi lampeggiarono quando sentì il profumo unico del sangue prima di comprendere che lei stava scavando con le unghie nella sua schiena. Poteva sentire il suo cuore correre contro il torace. Chiudendo gli occhi come i suoi muscoli si strinsero con una morsa intorno al pene, spingendo in lei con forza rinnovata, aiutandola a venire.

    Muovendosi insieme, Angel si immerse in lei, e la sentì dire debolmente il suo nome, brutalmente aumentò la velocità delle spinte finché lei non gridò per il piacere. L’orgasmo di lei che provocò il suo, il corpo gli tremò mentre si sparse dentro di lei.

    Guardandola negli occhi, Angel si estrasse lentamente, rotolando sul fianco per guardarla.

    “Bene, quello era…”

    Angel accennò solo col capo concordando, insicuro per i sentimenti che l’attraversavano.

    “Devo…”

    “Rimani,” disse lui con un bisbiglio roco. “Voglio che rimani.”

    Guardandolo per un momento, Cordelia accennò lentamente col capo, alzando un sopracciglio quando lui la tirò verso di sé, chiudendo gli occhi. Lui sembrava quasi tranquillo - per la prima volta da mesi.

    Decidendo che si sarebbe preoccupata delle conseguenze la mattina dopo, Cordy si addormentò.

    * * * * *

    Sedendosi ansante, lui si guardò intorno, provando a mettere a fuoco la vista mentre il dolore nel torace si spargeva attraverso il corpo.

    Gemendo per la sensazione di bruciore, Angel guardò Cordy mentre dormiva tranquillamente. Sapendo istintivamente che non doveva andare via, non doveva prendere le distanze da lei, si lamentò quando il dolore si intensificò.

    Muovendosi a disagio, lui prese un profondo respiro, il corpo che si rilassava come il dolore scomparve.

    Diversamente dall’ultima volta che si era svegliato nella stessa maniera, questo era un sentimento di disperazione che si era trasformato in qualcosa altro. Qualcosa di più.

    Girandosi a guardare la donna vicino a sé, lui fece scorrere una mano lungo il suo addome esposto, sentendo una strana sensazione di completamento che non aveva mai conosciuto.

    Inclinandosi più vicino per sfiorare con un bacio le sue labbra, Angelus sorrise. “Le cose stanno per diventare molto interessanti.”

    ~ Fine ~

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