Quella luce nei suoi occhi

POV di Angel. Per Tutti.

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    Mrs Boreanaz

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    Scritta dopo un idea che mi è venuta parlando con Maddy
    (prendetevela con lei quindi )

    Buona lettura


    Quella luce nei suoi occhi

    By Tania

    Subject: Angelverse che non segue la serie.
    Paring: Nessuna
    Personaggi: Spike & Angel. Accennata Dru.
    Warning for: No
    Rating: Per tutti
    Genere: Romance.
    Storyline: Ambientato nel futuro.
    Lunghezza: Ficlet
    Summary: Angel ripensa ad un avvenimento che ha cambiato la sua vita
    Disclaimer: Appartiene tutto a Joss Whedon & Co.

    ********************

    16 novembre 2080.

    Rimango qui seduto al buio con gli occhi chiusi, lasciando che il silenzio mi circondi.
    Quante volte l’ho fatto?
    Sospiro godendomi la quiete. Poi lentamente apro gli occhi fissandoli sul calendario posto davanti a me. Su quel calendario dove è cerchiata una data di rosso.
    Nessuno me ne ha chiesto il motivo. Probabilmente nessuno se ne è accorto.
    Quel calendario è pieno di scarabocchi per appuntamenti, scadenze… chi si accorgerebbe di un segno in più?
    Mi alzo e accarezzo lentamente quel semplice numero. Un giorno insignificante per molti, ma quello più importante per me. Un giorno di tanti anni fa.
    Passa così veloce il tempo, cambiano gli amici, si formano nuovi ricordi, ma altri restano per sempre indelebili, e non importa quanti anni passano, nessuno te li porterà via.
    Sospiro di nuovo lasciando che i pensieri mi riportino indietro nei secoli in un piccolo vicolo londinese, dove il leggero vento di novembre rendeva l’aria fredda…

    ************************

    16 novembre 1880.

    “Su piccolo, mio principe perché non vuoi bere? Le stelle mi hanno detto che sarai il mio re di coppe…”

    Sento Drusilla mormorare incessantemente queste parole. L’ho seguita, dopo quello che aveva detto a me e a Darla sapevo che avrebbe combinato qualcosa.
    E infatti è lì che sta cercando di fare bere da lei un povero disgraziato.

    Ringhio infuriato. Come si permette di creare un nuovo childe senza averlo prima chiesto a me?
    Quante volte glielo devo ripetere?
    E perché ancora non ha imparato a vampirizzare… questo cos’è? Il tentativo numero 15?

    Come una furia mi getto sopra di lei, l’afferro con forza per i capelli e la faccio alzare, portandomela vicino.

    “Cosa diavolo stai facendo, Dru?” Le sibilo davanti al viso.

    Lei inizia a piagnucolare. “Le stelle mi hanno detto che questo giovane sarebbe stato il mio principe. Che sarebbe stato sempre con me finché un raggio di sole…”

    “Ho forse detto che mi interessa?” Urlo strattonandole più forte i capelli. Un lamento strozzato fuoriesce dalle sue labbra.

    Un altro gemito attira la mia attenzione, i miei occhi si posano su quel ragazzo disteso a terra e un certo languorino mi sommerge. Almeno farò uno spuntino prima di cena. Spingo Drusilla a terra e mi dirigo verso di lui quando sento un leggero crack sotto le scarpe. Per terra noto un paio di occhiali dalla montatura rotonda.
    Scuoto la testa e mi inginocchio accanto a lui, alzandolo per il bavero della giacca.
    Noto i lineamenti del viso molto marcati e una massa di capelli ricci.
    Peccato, sarebbe stato un bel childe, mi ritrovo a pensare.
    Mi preparo a finirlo quando i suoi occhi si spalancano e si fermano sui miei.

    Due brillanti pozzi azzurri mi fissano. Ma non è il colore che attira la mia attenzione. È quella particolare luce che sembra resistere anche se sta morendo lentamente.
    Uno strano malessere mi prende al centro del petto. A me, Angelus.
    Scuoto di nuovo la testa, confuso.

    “L’angelo ruberà il principe al raggio di sole…”

    “Sta zitta!” Urlo contro Drusilla che ha ripreso a cantilenare cose senza senso.
    Mi volto di nuovo verso di lui.
    I suoi occhi sono ancora spalancati, sembrano quasi fissarmi.
    Con un dito segno i suoi lineamenti.
    Un altro uomo nella nostra famiglia. Qualcuno a cui insegnare a cacciare. Che potrebbe tenere buona Drusilla. Qualcuno con cui giocare.
    Spezzarlo… cancellare questa luce così forte… così calda…
    Tenerlo per me.
    Sbatto le palpebre per questi strani pensieri ringhiando leggermente.
    Cosa mi succede?
    E poi decido.
    Mi volto di nuovo verso Drusilla che mi fissa sorridente.

    “Sarà il tuo childe. Lui non dovrà mai sapere la verità o lo ucciderò. Capito?”

    Lei batte le mani eccitate. “Sì, sì, sì…” Ripete.

    Riporto la mia attenzione su di lui. Fisso il segno del morso che lei gli ha dato sul collo, sentendomi quasi geloso.
    Un sentimento così nuovo per me.
    Mi trasformo e affondo i denti in quello stesso posto.

    MIO.

    Sento il suo sangue caldo riempirmi le vene, ne prendo solo qualche sorso. Poi mi mordo un polso e glielo avvicino alle labbra. Dopo qualche esitazione inizia a bere quasi con gusto, lo fisso stupito.
    Sarà divertente.
    Sorrido e poi allontano il polso da lui.
    Vedo i suoi occhi tornare sui miei ancora una volta mentre lentamente si spengono, anche se quella strana luce rimane fino alla fine.

    Mi alzo lentamente sistemandomi i vestiti.
    “Adesso occupatene tu. E non dire che il tuo paparino non ti fa mai i regali.”

    Lei sorride contenta avvicinandosi al suo nuovo childe. “Tranquillo mammina si prenderà cura di te…”
    La sento bisbigliare mentre io mi addentro nell’oscurità alla ricerca della mia sire, non sarà per niente contenta del nuovo childe.
    Sorrido, beh, sarà ancora più divertente.
    Sento un sorriso tendermi ancora di più le labbra mentre un donna sola si sta dirigendo forse verso casa. Ecco la cena. E mi avvicino a lei pronto a recitare la mia parte.

    ***************

    16 novembre 2080.

    Scuoto la testa cercando di non pensare a quello che feci passare a quella donna per due intere ore.
    Un regalo per Drusilla. Non era per lei. Io lo volevo solo per me.
    Non so perché non gli ho mai detto la verità. O perché ho detto a lei di tacere.
    E forse non lo saprò mai.
    Quante cose sono cambiate da quel giorno.
    E quella luce che non sono mai riuscito a cancellare.
    Ci ho provato, bramavo di vederla sparire, ma allo stesso tempo amavo perdermi nel suo sguardo.

    Scuoto la testa per l’ennesima volta. E lentamente mi risiedo sulla poltrona, riportando lo sguardo su quel giorno.
    Sono passati 200 anni.
    200 lunghi anni da quel giorno.

    Gli ho insegnato a cacciare. A essere spietato, ma anche artistico.
    Sorrido, pensando invece al suo modo di uccidere quasi animalesco.
    In quanti guai mi ha cacciato? E quante volte ho dovuto aiutarlo?
    Tutte le volte che avrei voluto impalettarlo e poi mi bastava guardarlo un attimo negli occhi e non riuscivo più a farlo. Io ovviamente fingevo solo di dargli un'altra possibilità, ero comunque Angelus, e non riuscivo a spiegarmi quello che provavo semplicemente perché non lo avevo mai provato prima.
    Amore… uno strano, possessivo e perverso amore.

    Sento la porta aprirsi lentamente lasciando che entri un po’ di luce dal corridoio.

    “Prima o poi ti troverò mummificato qui dentro, mister rimuginatore.”

    Io alzo appena lo sguardo fissandolo in quegli occhi che hanno conservato quella speciale luce.
    Neppure lui probabilmente si ricorda che oggi è il giorno in cui è stato vampirizzato.
    Il giorno che la mia vita è cambiata radicalmente, in meglio.
    Sorrido lentamente, vedendolo fissarmi sorpreso.
    Si schiarisce la gola. “Erik ha finalmente individuato quel covo di demoni. Michael e Christine lo stanno raggiungendo. Vieni anche tu o sei troppo occupato?” Aggiunge l’ultima frase sarcastico.

    Il tempo passa. Gli amici cambiano, ma certe cose rimangono le stesse. “Andiamo” Dico solo.

    Lui accenna con il capo quasi confuso e inizia a incamminarsi per il corridoio, io esco dal mio ufficio e prima di chiudere la porta fisso di nuovo quella data.

    “Auguri William” Bisbiglio a me stesso.

    “Checca muoviti!!” Lo sento urlare, chiudo la porta sorridendo mentre lo raggiungo e al suo fianco partiamo per una nuova missione.


    FINE

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