Quello che provo per te

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  1. Redan
     
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    :xd: :xd: :xd:
    Povero Immortale, è un così bravo ragazzo! ahahahah!
    Grazie per il commento!
    Non so veramente come fare per distinguere le due Buffy con il fatto che hanno lo stesso nome.... :wacko: ho paura di fare troppa confusione. Se hai qualche idea fammelo sapere!
     
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  2. Silvia_1899
     
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    "Lui mi amava"....
    Eh già...!!!
    Lei se n'è accorta troppo tardi... l'altra lo capirà prima??? Ma soprattutto capirà di essere a sua volta innamorata o ci deve crepare anche in quell'altra dimensione il povero Spike, prima che quella zuccona si dia una mossa???!!! :rage:
    Scusate lo sfogo... viene fuori un pò di risentimento per come sono andate realmente le cose nel telefilm... :(
    Ma torniamo a questa storia... mi piace e mi intriga e aspettavo questo aggiornamento con trepidazione anche se non mi ha schiarito molto le idee, ci siamo ancora lontani mi sa... e spero di rivedere Spike presto (uno dei due, va bene uguale ^_^ )!!
    Sono contenta che continui a postare anche se hai poco tempo :lol:
     
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  3. Redan
     
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    Grazie Silvia!
    Io condivido al 100% tutto quello che hai detto, quindi ti capisco perfettamente.
    Sì, lo so che non vi ho schiarito molto le idee, ma ci stiamo avvicinando!
     
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  4. Silvia_1899
     
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    Io sono comunque contenta di leggerti, con o senza idee schiarite :rolleyes:
     
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  5. elijem
     
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    CITAZIONE (Silvia_1899 @ 18/11/2016, 20:31) 
    Io sono comunque contenta di leggerti, con o senza idee schiarite :rolleyes:

    anche io assolutamente, anzi così ci fai stare sempre sull'attenti
     
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  6. Redan
     
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    E io sono felicissima di leggere i vostri commenti ogni volta :wub:
    Grazie!
     
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  7. Redan
     
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    Capitolo 18


    Spike tamburellava nervosamente le dita della mano destra sul bracciolo della poltrona, guardando a intervalli di circa dieci secondi verso la porta della propria cripta.
    Improvvisamente si alzò e fece due passi verso l'uscita, per tornare immediatamente a sedersi con un'imprecazione soffocata, sempre più nervoso.
    Erano circa due ore che ripeteva la stessa routine e sentiva di essere ormai vicino al punto di rottura.
    Ti stai comportando come un coglione, amico. Fregatene. Resta qui e guarda la tua soap in santa pace.
    Riportò la propria attenzione sulla TV, che stava trasmettendo una replica di Passioni e cercò di concentrarsi. Inutilmente.
    Lanciò l'ennesima occhiata alla porta e fece per alzarsi, per poi lasciarsi ricadere sulla poltrona, dove rimase a contorcersi per circa dieci minuti.
    Continuò a ripetersi: “Non mi interessa. Non mi interessa,” come un mantra.
    Ma potrebbe essere successo qualcosa. Potrebbe essere in pericolo.
    Ed eccola, la vocina insinuante nella sua testa. Era colpa sua se non riusciva a darsi pace. Lo tormentava.
    Non è in pericolo! Sta bene,” rispose ad alta voce nella stanza vuota, ma non ne era convinto.
    Il punto era che c'erano segnali preoccupanti che lui non riusciva ad ignorare.
    Quella sera, mentre era seduto da solo in un angolo buio del bar di Willy, brindando alla sua ritrovata libertà con una bottiglia di ottimo whiskey, aveva ascoltato la conversazione di un gruppo di demoni che concordava entusiasticamente sul fatto che la Cacciatrice avesse lasciato la città.
    In un primo momento aveva sbuffato a questo pensiero e aveva riso immaginando come si sarebbero di certo ricreduti quando lei li avrebbe uccisi uno per uno.“E comunque, per quanto me ne frega...” si era detto. Ma poi, mentre tornava lentamente alla sua cripta una sensazione fastidiosa aveva cominciato ad insinuarsi nella sua mente e lui aveva improvvisamente collegato quello che aveva sentito dire ai demoni con il fatto che erano due giorni che non vedeva Buffy pattugliare. Certo, lui non l’aveva cercata - anzi, per meglio dire aveva impiegato tutta la forza di volontà che gli era rimasta per cercare di starle lontano - ma nonostante questo era strano che non l’avesse vista, con il fatto che abitava in un cimitero e tutto... senza contare il fatto che proprio da due giorni a quella parte la popolazione demoniaca di Sunnydale sembrava aumentata e lui si era dato più da fare del solito durante le sue ronde.
    Tutto questo lasciava pensare che la Cacciatrice non stesse pattugliando e da quando Spike la conosceva Buffy non aveva mai saltato una ronda, quindi sì, suo malgrado era preoccupato.
    Non riusciva e a decidere se lo spaventava di più l’idea che lei potesse essere ferita perché lui era stato troppo orgoglioso e l’aveva lasciata combattere da sola oppure che Buffy potesse davvero aver lasciato la città per sempre. Non lo credeva possibile – non per davvero – perché infondo Sunnydale era la Bocca dell’Inferno e, ehi, quale miglior posto per una Cacciatrice? ma dopo il modo in cui si erano “lasciati”....
    Certo, e tu pensi davvero che le importasse così tanto di te da lasciare la città solo perché avete litigato? lo sbeffeggiò la voce nella sua testa.
    No. Certo che no, si rispose con amarezza.
    Scrollò il capo per cercare di scacciare il treno di pensieri molesti che aveva imboccato e lanciò l’ennesima occhiata alla porta. L’unica possibilità rimasta era che Buffy fosse ferita e se era davvero così lui doveva saperlo.
    Era quasi l’alba quando Spike scivolò nel suo spolverino nero e lungo le strade deserte di Sunnydale verso casa Summers.

    ***

    “Ti amava?” ripeté Buffy alla sua sosia.
    “Sì,” rispose lei con voce tremante, ma l’espressione nei suoi occhi sembrava di assoluta certezza. Ci credeva davvero? Evidentemente quel demonio era riuscito a raggirare anche questa versione di se stessa.
    “Sì, diceva la stessa cosa anche a me. Ma poi l’ho trovato a letto con Harmony.”
    Non aveva avuto intenzione di dirlo perché infondo non era importante, davvero. Ma quella convinzione nei suoi occhi l’aveva così infastidita.... Come si permetteva di avere una fede così incrollabile nell’amore di Spike, quando la sua convinzione di essere amata da lui era crollata così miseramente?
    Amata da lui? Ma cosa dico? Ho sempre saputo che Spike non può amare, né me né nessun altro.
    “Harmony?” domandò l’altra, sbigottita.
    “Sì, esatto: Harmony. Assurdo,” rise. “Non che siano affari miei, certo! Ma avrebbe potuto trovare di meglio. Di sicuro sarebbe stato difficile trovare di peggio... Anzi, sai che ti dico? Si meritano a vicenda e fanno davvero una bellissima coppia insieme..”
    “Che vuol dire che l’hai trovato a letto con Harmony?” la interruppe l’altra.
    Buffy la guardò, infastidita.
    “Cosa credi che significhi?” quando la ragazza non rispose, continuò: “Sono andata a trovarlo nella sua cripta per scus- per discutere di qualcosa con lui, ma aveva compagnia, diciamo così. Non posso dire che sia stata una bella visione...”
    Suo malgrado, si accorse di avere la voce piena di amarezza mentre raccontava quell’episodio. Non aveva avuto modo di pensarci molto da quando si era risvegliata a Roma ma adesso si rendeva conto che la ferita era ancora fresca e bruciava. Perché sì, ammise finalmente a se stessa, Spike l’aveva ferita.
    “Non l’avrebbe mai fatto.”
    Quella dichiarazione assurda riportò l’attenzione di Buffy sul presente.
    “Scusami?” chiese, incredula.
    “Spike. Non sarebbe mai tornato con Harmony dopo.... insomma, hai capito. A meno che voi non...?” la frase rimase in sospeso per qualche istante, ma alla fine Buffy capì cosa l’altra intendesse dire.
    “No! Certo che no! Come ti viene in mente..?” rispose con veemenza, rossa in viso e l’altra evidentemente le credette perché non mise in discussione la sua risposta.
    La Cacciatrice più anziana restò in silenzio per qualche momento, riflettendo. La ragazza di fronte a lei aveva negato, ma il rossore sul suo viso e l’imbarazzo con cui cercava di evitare di incontrare il suo sguardo le dicevano che non era stata del tutto sincera. Sospirò internamente: conosceva bene quell’atteggiamento. Anche lei avrebbe negato fino alla morte qualche tempo prima e aveva ferito Spike così tante volte dicendogli che non era degno di lei, che non avrebbe mai potuto amarlo, mentendo perfino a se stessa... e adesso era troppo tardi per fare ammenda.
    “Beh, io l’ho fatto invece. Tante volte,” disse, gli occhi lucidi di lacrime non versate, ma risoluta. “Era...” fece una pausa e poi continuò: “ Wow... non posso descriverlo.” Un piccolo sorriso le increspò le labbra, mentre si perdeva tra i ricordi. “Il sesso migliore della mia vita, questo è certo.”
    Buffy arrossì furiosamente a questa affermazione: per quanto odiasse ammetterlo era incredibilmente vicino alle verità anche per lei.
    “Sì, ok, ma è solo sesso. Non significa niente,” disse, sulla difensiva.
    La Cacciatrice notò subito il lapsus dell’altra, ma l’unico segnale che lo diede a intendere fu il guizzare di un sopracciglio e il suo sorriso si fece triste mentre rispondeva:“ E’ quello che mi dicevo anch’io, perché mi vergognavo. Ma Spike era... il mio migliore amico, il mio supporto e il mio amante. Era tutto il contrario di niente. Purtroppo io l’ho capito troppo tardi.”
    Buffy soppesò interdetta le parole che aveva appena udito.
    “Sì ma adesso hai Paolo, no? Ed è molto meglio di un vampiro malvagio e senz’anima, che dice di amarti e lo ripete talmente tante volte e proprio quando stai quasi per crederci ti tradisce con la prima idiota che gli capita a tiro e....”
    “Sai,” la interruppe l’altra con veemenza, “il solo motivo per cui sto con Paolo è perché ne ho bisogno per non pensare. Perché mi manca il fiato, ogni singolo giorno, e ho bisogno che qualcuno mi stringa, ma non basta mai! Perché la persona che vorrei al mio fianco non c’è e non ci sarà mai più. Perché è morto. Per colpa mia.”
    Si interruppe, soffocata dal pianto e dal tremore che le scuoteva tutto il corpo e poi aggiunse: “E comunque, Spike ce l’aveva un’anima. Era andato a riprendersela per me.”

    ***

    Spike si accorse subito che qualcosa non andava quando arrivò in vista della sua destinazione. C’era troppo movimento in casa per quell’ora della notte e le luci erano tutte accese. Si avvicinò cautamente alle vetrate del salotto e diede uno sguardo dentro, avendo cura di non farsi notare, ma non c’era nessuno lì. Si spostò fuori dalla cucina e sbirciò dentro, ma anche quella era vuota. Sempre più preoccupato, diresse immediatamente lo sguardo verso la finestra della Cacciatrice. Anche lì la luce era accesa, ma dalla sua posizione non riusciva a vedere altro. Cautamente, aprì la porta sul retro e si diresse il più silenziosamente possibile verso il piano di sopra. Ognuna delle stanze che incontrò lungo il suo cammino era vuota , compresa quella della sua Briciola. Questo lo allarmò definitivamente: doveva essere successo qualcosa di grosso e l’istinto gli diceva che non si trattava di niente di buono.
    Alla fine si fermò dietro la porta socchiusa della stanza della Cacciatrice, da cui sentiva provenire delle voci. Incurante del pericolo di essere scoperto, aprì l’uscio quel tanto necessario per infilare la testa dentro e quello che vide gli raggelò il sangue che aveva appena bevuto nelle vene.
    C’erano tutti: Briciola, Tara, il Bamboccio, L’Osservatore e la Rossa. Erano radunati intorno al letto, circondato da candele accese che contribuivano a donare un aspetto spettrale alla stanza. La strega ne reggeva una tra le mani mentre mormorava parole sommesse in una lingua sconosciuta. Spike cercò di aguzzare la vista per capire cosa c’era sul letto, ma tutte quelle persone ostruivano la sua visuale.
    Proprio in quel momento Dawn singhiozzò, spezzando il silenzio surreale, e si mosse lasciando a Spike una chiara visione di cosa stava attirando l’attenzione di tutti lì dentro: sul letto c’era Buffy, pallida e svenuta, e Willow stava eseguendo un incantesimo su di lei.
    Con un ruggito terrificante, spalancò la porta e irruppe nella stanza.

    TBC
     
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  8. elijem
     
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    CITAZIONE
    “il solo motivo per cui sto con Paolo è perché ne ho bisogno per non pensare. Perché mi manca il fiato, ogni singolo giorno, e ho bisogno che qualcuno mi stringa, ma non basta mai! Perché la persona che vorrei al mio fianco non c’è e non ci sarà mai più..”

    OH MIO DIO che bel regalo di Natale...
    e la frase che ho riportato mi piace troppo !!!!!
    adoro la tua storia e soprattutto man mano che va avanti si fa sempre più interessante..
    ora cosa farà Spike? e buffy, l'altra buffy??? GRRRR quante domande e nessuna risposta :wall2:
     
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  9. Silvia_1899
     
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    Ecco che si capisce che lei sta vivendo tutta questa esperienza in "extra corporea", dato che il corpo di lei è ancora a casa...
    Ma cosa ha provocato tutto ciò? Questo viaggio in un'altra dimensione come si è potuto verificare?? Solo un sogno??? Mmmhh.. non credo...
    Zero idee!!! Molta curiosità!!!
    Ho letto subito ma commento solo ora causa feste... :-)
    Continua presto, sempre brava!!!
     
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  10. Redan
     
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    Grazie mille ragazze!
    E dire che nelle mie intenzioni iniziali questa storia doveva avere tipo 4-5 capitoli! XD
     
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  11. elijem
     
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    se dopo tutti questi capitoli, ancora non ci capisco nulla XXXDDDD, sai se l'avessi finita in 5/6 capitoli?AIUTO !!!!
     
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  12. Silvia_1899
     
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    Contenta che duri di più :lol: :rolleyes:
     
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  13. Redan
     
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    Ragazze scusatemi per l'enorme ritardo!
    Oltre a tutti i vari impegni e la mancanza di tempo ho avuto anche un blocco nella scrittura, non sapevo proprio come scrivere questo capitolo. Tant'è che anche adesso non sono molto soddisfatta di come è venuto, ma ho deciso di pubblicarlo comunque se no avrei potuto rimanere ferma lì in eterno!
    E dunque eccolo quì, fatemi sapere cosa ne pensate ;)

    Capitolo 19


    Prima che uno qualunque degli Scoobies potesse capire cosa stava accadendo, Spike aveva spinto la strega lontano da Buffy e si era piazzato tra lei e il corpo inerme della Cacciatrice con le zanne sguainate. Quella mossa gli costò una fitta alla testa, ma lui non ci badò.
    Per circa cinque minuti nessuno parlò, dando al vampiro il tempo di esaminare la ragazza stesa di fronte a lui.
    Il cuore batteva e il respiro era presente, seppur flebile, ma era evidente dalla sua immobilità e il pallore che c’era qualcosa di terribilmente sbagliato in lei.
    Spike sentì un brivido freddo corrergli lungo la schiena e allungò una mano verso il suo viso per scostarle una ciocca di capelli in una goffa carezza. Quel semplice movimento sembrò rompere l’incantesimo e tutti i presenti nella stanza si mossero contemporaneamente con l’evidente intenzione di allontanarlo da lei. Spike si girò ringhiando per fronteggiarli, senza arretrare di un millimetro dalla sua posizione. Gli Scoobies si bloccarono, loro malgrado: non erano più abituati a vedere Spike rivolgersi verso di loro in piena faccia vampirica.
    Willow parlò per prima, con cautela, come se si stesse rivolgendo ad una bomba pronta ad esplodere: “Spike...”
    “Sta lontano da lei!” ringhiò il vampiro.
    “Tu non capisci...”
    “Cosa le stavi facendo? Svegliala!”
    “Non posso-“
    “SVEGLIALA!”
    Tutti i presenti nella stanza indietreggiarono involontariamente: Spike sembrava fuori di sé.
    “Spike, io... Lasciami spiegare.”
    “Non gli dobbiamo nessuna spiegazione, Will!” intervenne Xander. Il vampiro girò lentamente il viso in direzione del ragazzo, la sete di sangue evidente nei suoi occhi mentre diceva: “Io non la penso così.”
    “Va bene, Xander. Magari lui può aiutarci,” li interruppe la strega.
    “Aiutarvi con cosa? Cosa state facendo a Buffy?”
    “Niente-“
    “Non mentire! Vi ho visti: con le candele e tutto e tu che mormoravi in qualche strana lingua intorno a lei.”
    “Beh... ecco, quello.... stavo facendo un incantesimo-“ un ringhio di avvertimento la interruppe a quelle parole, ma lei continuò: “per cercare di svegliarla.”
    “Che vuol dire ‘cercare di svegliarla’? Perché sta dormendo?”
    “Noi... non lo sappiamo. Crediamo che si tratti di qualche incantesimo.”
    “Non lo sapete...?” il viso di Spike sembrò cadere e lui tornò al suo volto umano. “Da quanto tempo è così?” chiese.
    “Da un paio di giorni” rispose l’Osservatore, pulendo stancamente le lenti dei suoi occhiali.
    “Ma... non capisco...”
    “Già, neanche noi. E’ proprio questo il punto,” disse Dawn.


    ***


    “Che vuol dire che si è ripreso l’anima per te?” chiese Buffy, incredula.
    La Cacciatrice più anziana sospirò e si passò le mani tra i capelli. “Guarda: dimenticalo. Non mi và di parlare di questo adesso.” Era così stanca e parlare con questa ragazza si stava rivelando un campo minato emotivo. Tutto quello che voleva in questo momento era dormire; o almeno provarci.
    La sua interlocutrice non sembrava dello stesso avviso però: “Oh no. Non puoi dirmi una cosa del genere e poi pensare onestamente che la lascerei cadere così.”
    “Non c’è molto da spiegare... te l’ho detto: lui mi amava.” Pronunciò le parole lentamente, stancamente, e poi non aggiunse altro, come se quello spiegasse tutto. E in un certo senso, pensò Buffy, lo faceva davvero.
    Questo pensiero le provocò un’inaspettata fitta al petto, dolorosa.
    “Bene,” disse, con la voce strozzata dalle lacrime che minacciavano di uscire. “E’ evidente che il tuo Spike e il m... – lo Spike della mia dimensione, sono molto diversi.”Raddrizzò la schiena mentre lo diceva, quasi sfidando l’altra a contraddirla.
    Un’improvvisa ondata di risentimento nei suoi confronti la colpì. Desiderava ferirla in qualche modo, punirla per... per cosa?
    Per essere riuscita in qualcosa in cui lei aveva sempre fallito? Perché era riuscita a farsi amare da qualcuno a tal punto.... mentre lei riusciva solo a far scappare tutti quelli che dicevano di amarla? Che cosa aveva quella ragazza in più rispetto a lei?
    “Perché pensi questo?” si sentì chiedere.
    “Perché è tornato con Harmony!!!” ulrò. “Se mi amasse anche solo la metà di quanto dice non avrebbe mai fatto una cosa del gener-“
    “In realtà,” la interruppe, “anche il “mio” Spike – come dici tu - ha fatto qualcosa del genere. E’ andato a letto con Anya.”
    Buffy la guardò sbigottita: “Con Anya?”
    “Già...” un piccolo sorriso triste si disegnò sulle labbra della Cacciatrice al ricordo. “Ma solo perché io l’avevo... sai... lasciato,” disse scrollando le spalle.
    “Lasciato...?”
    Lei l’aveva lasciato. E lui era andato a letto con un’altra. Poteva forse essere successo qualcosa di simile anche a loro? Infondo lei non l’aveva trattato proprio benissimo di recente...
    Va bene, ok, l’aveva trattato di merda.
    Sentì riaccendersi una piccola fiammella di speranza nel suo cuore. Forse aveva ragione, forse lui si era sentito respinto e aveva solo reagito di conseguenza.
    “Spike... è un demone. Non devi dimenticarlo,” sentì sussurrare alla Cacciatrice. “Non comprende la differenza tra giusto e sbagliato. Non ha una moralità pienamente sviluppata. Farà tante cose che ti feriranno, con ogni probabilità, ma questo non vuol dire che non sia capace di amare. E lui ci ama.”
    Si sentì stringere brevemente la mano e poi la vide voltarsi per tornare dentro.
    La lasciò andare senza provare a fermarla.

    ***

    La mattina successiva Buffy era particolarmente silenziosa mentre faceva colazione insieme a Giles e all’altra Cacciatrice.
    Provava uno strano senso di stordimento, come se galleggiasse, dalla sera prima. Suo malgrado, e contro ogni logica, aveva continuato ad arrossire per tutta la notte ripensando a quello che la sua sosia le aveva detto. Aveva rinunciato a chiedersi il perché di quella reazione già da tempo, sapeva solo che era felice.
    In quel momento il campanello suonò e dopo qualche istante Buffy sentì delle voci provenienti dalla porta e si accorse di essere rimasta sola a tavola.
    “Vuoi un caffè?” sentì chiedere, mentre le voci si avvicinavano.
    “Sì, grazie, cara.”
    Cara? Ma da dove veniva, dall’Ottocento?
    Le sfuggì una risatina ma si affrettò a soffocarla quando l’altra Buffy e Paolo fecero la loro comparsa in cucina. Il ragazzo la salutò rispettosamente e, a suo merito, Buffy dovette ammettere che faceva del suo meglio per non mostrarsi stupito nel trovare una copia esatta della sua fidanzata seduta al tavolo della colazione.
    Mentre li osservava insieme però, Buffy si chiese come aveva potuto pensare che lei fosse felice con lui. Era evidente adesso che non era così. La Cacciatrice era molto cortese con lui, gli sorrideva molto più di quanto lei ricordasse di aver mai fatto con chiunque, ma si vedeva che era... falso. Come se stesse recitando una parte. Non c’era felicità nei suoi occhi.
    Fu proprio quel particolare ad attirare la sua attenzione. C’era qualcosa di familiare nella scena a cui stava assistendo, ma cosa...?
    Rivolse la sua attenzione all’uomo e fu allora che lo notò.

    ***

    Fu solo quando lui uscì che disse: “Io l’ho già visto.”
    Senza distogliere lo sguardo dallo spettacolo di varietà che trasmettevano in TV la Cacciatrice rispose: “Sì: ieri.”
    “No. Prima di allora. L’ho sognato.”
    Il signor Giles si sfilò gli occhiali, dimenticando per un attimo il libro che stava leggendo per concentrarsi solo su di lei: “Che tipo di sogno?” chiese.
     
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  14. Silvia_1899
     
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    Che bello che hai aggiornato, grazie!!!
    E che dire? Anche questo finale di capitolo mi lascia stracuriosa e con tanti puntini di domanda in testa!!
    È bello però pensare che da qualche parte esista una Buffy che pensa e dice tante cose belle su di Spike!!!
    Ma tornando alle domande... cosa cavolo l'avrà fatta addormentare!!????
     
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  15. Redan
     
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    Silvia grazie a te! :wub:
    Credo che ci stiamo avvicinando al punto in cui ci saranno dei chiarimenti :)
     
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87 replies since 14/6/2016, 14:56   1534 views
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