Quello che provo per te

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  1. Redan
     
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    Capitolo 18


    Spike tamburellava nervosamente le dita della mano destra sul bracciolo della poltrona, guardando a intervalli di circa dieci secondi verso la porta della propria cripta.
    Improvvisamente si alzò e fece due passi verso l'uscita, per tornare immediatamente a sedersi con un'imprecazione soffocata, sempre più nervoso.
    Erano circa due ore che ripeteva la stessa routine e sentiva di essere ormai vicino al punto di rottura.
    Ti stai comportando come un coglione, amico. Fregatene. Resta qui e guarda la tua soap in santa pace.
    Riportò la propria attenzione sulla TV, che stava trasmettendo una replica di Passioni e cercò di concentrarsi. Inutilmente.
    Lanciò l'ennesima occhiata alla porta e fece per alzarsi, per poi lasciarsi ricadere sulla poltrona, dove rimase a contorcersi per circa dieci minuti.
    Continuò a ripetersi: “Non mi interessa. Non mi interessa,” come un mantra.
    Ma potrebbe essere successo qualcosa. Potrebbe essere in pericolo.
    Ed eccola, la vocina insinuante nella sua testa. Era colpa sua se non riusciva a darsi pace. Lo tormentava.
    Non è in pericolo! Sta bene,” rispose ad alta voce nella stanza vuota, ma non ne era convinto.
    Il punto era che c'erano segnali preoccupanti che lui non riusciva ad ignorare.
    Quella sera, mentre era seduto da solo in un angolo buio del bar di Willy, brindando alla sua ritrovata libertà con una bottiglia di ottimo whiskey, aveva ascoltato la conversazione di un gruppo di demoni che concordava entusiasticamente sul fatto che la Cacciatrice avesse lasciato la città.
    In un primo momento aveva sbuffato a questo pensiero e aveva riso immaginando come si sarebbero di certo ricreduti quando lei li avrebbe uccisi uno per uno.“E comunque, per quanto me ne frega...” si era detto. Ma poi, mentre tornava lentamente alla sua cripta una sensazione fastidiosa aveva cominciato ad insinuarsi nella sua mente e lui aveva improvvisamente collegato quello che aveva sentito dire ai demoni con il fatto che erano due giorni che non vedeva Buffy pattugliare. Certo, lui non l’aveva cercata - anzi, per meglio dire aveva impiegato tutta la forza di volontà che gli era rimasta per cercare di starle lontano - ma nonostante questo era strano che non l’avesse vista, con il fatto che abitava in un cimitero e tutto... senza contare il fatto che proprio da due giorni a quella parte la popolazione demoniaca di Sunnydale sembrava aumentata e lui si era dato più da fare del solito durante le sue ronde.
    Tutto questo lasciava pensare che la Cacciatrice non stesse pattugliando e da quando Spike la conosceva Buffy non aveva mai saltato una ronda, quindi sì, suo malgrado era preoccupato.
    Non riusciva e a decidere se lo spaventava di più l’idea che lei potesse essere ferita perché lui era stato troppo orgoglioso e l’aveva lasciata combattere da sola oppure che Buffy potesse davvero aver lasciato la città per sempre. Non lo credeva possibile – non per davvero – perché infondo Sunnydale era la Bocca dell’Inferno e, ehi, quale miglior posto per una Cacciatrice? ma dopo il modo in cui si erano “lasciati”....
    Certo, e tu pensi davvero che le importasse così tanto di te da lasciare la città solo perché avete litigato? lo sbeffeggiò la voce nella sua testa.
    No. Certo che no, si rispose con amarezza.
    Scrollò il capo per cercare di scacciare il treno di pensieri molesti che aveva imboccato e lanciò l’ennesima occhiata alla porta. L’unica possibilità rimasta era che Buffy fosse ferita e se era davvero così lui doveva saperlo.
    Era quasi l’alba quando Spike scivolò nel suo spolverino nero e lungo le strade deserte di Sunnydale verso casa Summers.

    ***

    “Ti amava?” ripeté Buffy alla sua sosia.
    “Sì,” rispose lei con voce tremante, ma l’espressione nei suoi occhi sembrava di assoluta certezza. Ci credeva davvero? Evidentemente quel demonio era riuscito a raggirare anche questa versione di se stessa.
    “Sì, diceva la stessa cosa anche a me. Ma poi l’ho trovato a letto con Harmony.”
    Non aveva avuto intenzione di dirlo perché infondo non era importante, davvero. Ma quella convinzione nei suoi occhi l’aveva così infastidita.... Come si permetteva di avere una fede così incrollabile nell’amore di Spike, quando la sua convinzione di essere amata da lui era crollata così miseramente?
    Amata da lui? Ma cosa dico? Ho sempre saputo che Spike non può amare, né me né nessun altro.
    “Harmony?” domandò l’altra, sbigottita.
    “Sì, esatto: Harmony. Assurdo,” rise. “Non che siano affari miei, certo! Ma avrebbe potuto trovare di meglio. Di sicuro sarebbe stato difficile trovare di peggio... Anzi, sai che ti dico? Si meritano a vicenda e fanno davvero una bellissima coppia insieme..”
    “Che vuol dire che l’hai trovato a letto con Harmony?” la interruppe l’altra.
    Buffy la guardò, infastidita.
    “Cosa credi che significhi?” quando la ragazza non rispose, continuò: “Sono andata a trovarlo nella sua cripta per scus- per discutere di qualcosa con lui, ma aveva compagnia, diciamo così. Non posso dire che sia stata una bella visione...”
    Suo malgrado, si accorse di avere la voce piena di amarezza mentre raccontava quell’episodio. Non aveva avuto modo di pensarci molto da quando si era risvegliata a Roma ma adesso si rendeva conto che la ferita era ancora fresca e bruciava. Perché sì, ammise finalmente a se stessa, Spike l’aveva ferita.
    “Non l’avrebbe mai fatto.”
    Quella dichiarazione assurda riportò l’attenzione di Buffy sul presente.
    “Scusami?” chiese, incredula.
    “Spike. Non sarebbe mai tornato con Harmony dopo.... insomma, hai capito. A meno che voi non...?” la frase rimase in sospeso per qualche istante, ma alla fine Buffy capì cosa l’altra intendesse dire.
    “No! Certo che no! Come ti viene in mente..?” rispose con veemenza, rossa in viso e l’altra evidentemente le credette perché non mise in discussione la sua risposta.
    La Cacciatrice più anziana restò in silenzio per qualche momento, riflettendo. La ragazza di fronte a lei aveva negato, ma il rossore sul suo viso e l’imbarazzo con cui cercava di evitare di incontrare il suo sguardo le dicevano che non era stata del tutto sincera. Sospirò internamente: conosceva bene quell’atteggiamento. Anche lei avrebbe negato fino alla morte qualche tempo prima e aveva ferito Spike così tante volte dicendogli che non era degno di lei, che non avrebbe mai potuto amarlo, mentendo perfino a se stessa... e adesso era troppo tardi per fare ammenda.
    “Beh, io l’ho fatto invece. Tante volte,” disse, gli occhi lucidi di lacrime non versate, ma risoluta. “Era...” fece una pausa e poi continuò: “ Wow... non posso descriverlo.” Un piccolo sorriso le increspò le labbra, mentre si perdeva tra i ricordi. “Il sesso migliore della mia vita, questo è certo.”
    Buffy arrossì furiosamente a questa affermazione: per quanto odiasse ammetterlo era incredibilmente vicino alle verità anche per lei.
    “Sì, ok, ma è solo sesso. Non significa niente,” disse, sulla difensiva.
    La Cacciatrice notò subito il lapsus dell’altra, ma l’unico segnale che lo diede a intendere fu il guizzare di un sopracciglio e il suo sorriso si fece triste mentre rispondeva:“ E’ quello che mi dicevo anch’io, perché mi vergognavo. Ma Spike era... il mio migliore amico, il mio supporto e il mio amante. Era tutto il contrario di niente. Purtroppo io l’ho capito troppo tardi.”
    Buffy soppesò interdetta le parole che aveva appena udito.
    “Sì ma adesso hai Paolo, no? Ed è molto meglio di un vampiro malvagio e senz’anima, che dice di amarti e lo ripete talmente tante volte e proprio quando stai quasi per crederci ti tradisce con la prima idiota che gli capita a tiro e....”
    “Sai,” la interruppe l’altra con veemenza, “il solo motivo per cui sto con Paolo è perché ne ho bisogno per non pensare. Perché mi manca il fiato, ogni singolo giorno, e ho bisogno che qualcuno mi stringa, ma non basta mai! Perché la persona che vorrei al mio fianco non c’è e non ci sarà mai più. Perché è morto. Per colpa mia.”
    Si interruppe, soffocata dal pianto e dal tremore che le scuoteva tutto il corpo e poi aggiunse: “E comunque, Spike ce l’aveva un’anima. Era andato a riprendersela per me.”

    ***

    Spike si accorse subito che qualcosa non andava quando arrivò in vista della sua destinazione. C’era troppo movimento in casa per quell’ora della notte e le luci erano tutte accese. Si avvicinò cautamente alle vetrate del salotto e diede uno sguardo dentro, avendo cura di non farsi notare, ma non c’era nessuno lì. Si spostò fuori dalla cucina e sbirciò dentro, ma anche quella era vuota. Sempre più preoccupato, diresse immediatamente lo sguardo verso la finestra della Cacciatrice. Anche lì la luce era accesa, ma dalla sua posizione non riusciva a vedere altro. Cautamente, aprì la porta sul retro e si diresse il più silenziosamente possibile verso il piano di sopra. Ognuna delle stanze che incontrò lungo il suo cammino era vuota , compresa quella della sua Briciola. Questo lo allarmò definitivamente: doveva essere successo qualcosa di grosso e l’istinto gli diceva che non si trattava di niente di buono.
    Alla fine si fermò dietro la porta socchiusa della stanza della Cacciatrice, da cui sentiva provenire delle voci. Incurante del pericolo di essere scoperto, aprì l’uscio quel tanto necessario per infilare la testa dentro e quello che vide gli raggelò il sangue che aveva appena bevuto nelle vene.
    C’erano tutti: Briciola, Tara, il Bamboccio, L’Osservatore e la Rossa. Erano radunati intorno al letto, circondato da candele accese che contribuivano a donare un aspetto spettrale alla stanza. La strega ne reggeva una tra le mani mentre mormorava parole sommesse in una lingua sconosciuta. Spike cercò di aguzzare la vista per capire cosa c’era sul letto, ma tutte quelle persone ostruivano la sua visuale.
    Proprio in quel momento Dawn singhiozzò, spezzando il silenzio surreale, e si mosse lasciando a Spike una chiara visione di cosa stava attirando l’attenzione di tutti lì dentro: sul letto c’era Buffy, pallida e svenuta, e Willow stava eseguendo un incantesimo su di lei.
    Con un ruggito terrificante, spalancò la porta e irruppe nella stanza.

    TBC
     
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87 replies since 14/6/2016, 14:56   1541 views
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