Ahead of Her Time di Haleycc

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  1. Redan
     
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    Indatti sarà molto interessante proprio questo, non vedo l'ora di scoprirlo!

    Ps: detective no, psicologa sì :D
     
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  2. kasumi
     
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    Capitolo 4


    NdA: Ai fini della storia, ho anticipato intenzionalmente la visita di Quentin Travers a Sunnydale.



    “Direi che è bello vederti,” disse Giles freddamente. “Ma odio così tanto mentire. Cosa ti porta a Sunnydale, Quentin?”

    “Un paio di cose, a dire la verità.” rispose Travers. Il suo entourage di Osservatori girovagò per il negozio, toccando gli oggetti mistici che trovavano, girando le pagine di vari libri di incantesimi.

    Giles si infilò le mani nelle tasche, combattendo il violento impulso che avvampava dentro di lui ogni volta che vedeva, o anche pensava, a Quentin Travers. Giles aveva perso tutta la fiducia in Travers e nell'intero Consiglio, dopo il Cruciamentum e gli eventi che ne erano seguiti. Il culmine dei quali, non poteva dimenticare, aveva quasi fatto uccidere la sua Cacciatrice ed era risultato nel suo licenziamento da parte del Consiglio.

    “Lei non ha niente da fare qui,” disse Buffy con la mani sui fianchi. “Noi non lavoriamo per il Consiglio.” Ma la sua curiosità ebbe la meglio. “Comunque, perché è qui?”

    Travers sorrise, un sorriso teso e formale che causò una smorfia del signor Giles. “Sembrerebbe che abbiamo delle cose di cui discutere. Forse sarebbe...meglio se chiudessimo il tuo negozietto per oggi, Rupert.” Fece cenno con la testa ad un uomo più giovane che stava in piedi vicino alla donna, il quale girò prontamente il cartello sulla porta così che la parola 'Chiuso' fosse vista dall'esterno. Gli occhi di Travers fecero una rapida perlustrazione del gruppo seduto attorno al tavolo, e poi continuò. “Credo che sarebbe meglio se ne parlassimo in privato, Rupert, con la tua... Cacciatrice, ovviamente.”

    “Non si può fare, Q,” disse Buffy. Si sentì come se stesse incanalando Faith, tutta spavalderia e falsa sicurezza in se stessa e per il momento fu un bene. “Non le dispiace se la chiamo Q, vero? Grandioso. Beh, Q, questa è la mia squadra. Mi assistono. Sono miei amici, e qualunque cosa ha da dire a me o a Giles può, e dovrebbe, essere detta davanti a loro. Quindi spari.” Incrociò le braccia sul petto.

    “Ancora esuberante, la tua Cacciatrice,” osservò Travers. “Beh, ahem, siamo venuti qui per discutere della vostra... situazione riguardo la chiave mistica per la quale mi avete contattato e l'entità interessata a trovarla -”

    “Di certo non mi aspettavo che saresti venuto di persona,” farfugliò Giles. “Una telefonata sarebbe certamente stata sufficiente.”

    “Forse,” disse Travers. “Non importa. Durante l'atterraggio, sono stato avvertito di una questione più urgente che di certo richiederà l'attenzione della Cacciatrice.”

    “Oh?” disse Giles, assumendo un'aria d'indifferenza, il suo comportamento atto a far capire a Buffy e agli Scoobies che avrebbero dovuto seguire il suo comando e fingere ignoranza anche loro.

    Travers esitò. “Sei davvero sicuro che non dovremmo discuterne in privato, Rupert?” Guardò di nuovo il gruppo. “Questa è di certo un'informazione delicata.”

    “Devo concordare con Buffy,” disse Giles. “Questi sono membri preziosi della nostra squadra. Il loro coinvolgimento non è negoziabile. Prego, continua.”

    “Beh, sono certo che siate tutti al corrente che certi demoni occasionalmente possiedono delle abilità alquanto uniche. Alcuni di loro possiedono l'abilità di aprire dei portali verso altre dimensioni o anche verso diversi periodi temporali entro questa stessa dimensione.” Fece una pausa, chiaramente aspettando di vedere stupore o sgomento nei loro volti. Incontrò invece, delle espressioni attente ma passive tutte intorno a lui.

    Te l'avevo detto, disse Anya a Xander in silenzio, muovendo solo la bocca.

    “Okay... è chiaro che voi tutti sappiate sulla demonologia più di quanto avessi anticipato. Pensavo che questo sarebbe stata una sorpresa. A quanto pare, avevo torto circa questa supposizione,” Si schiarì la voce. “Approssimativamente alle tre e mezza di questo pomeriggio, la vostra ora, certo, Sahijan, comunemente noto come il Cambiatempo, ha aperto un portale dalla Sunnydale presente verso la Londra di otto anni nel futuro. È ritornato in questo periodo poco dopo, ma crediamo che sia possibile abbia portato qualcosa con sé e abbiamo una teoria su cosa potrebbe essere quel qualcosa. Questa cosa potrebbe essere alquanto pericolosa nelle mani sbagliate e per il Consiglio sarebbe inestimabile poterla studiare. Una cosa del genere è così rara che non è mai stata registrata in tutta la storia del Consiglio; infatti, è sempre stata ritenuta impossibile. Potete capire perché qualcosa di così... mitico in natura sarebbe di estremo interesse per noi. Abbiamo tenuto traccia dei movimenti di Sahijan per anni, a causa del suo interesse nel distruggere questa cosa prima che essa distrugga lui.”

    “Quindi che cosa volete che facciamo?” domandò Buffy impaziente.

    “Localizzare Sahijan in modo che possiamo intercettare l'oggetto in questione prima che lo distrugga, ovviamente,” disse Travers. “Passerete dei momenti interessanti, poiché Sahijan al momento è incorporeo. Non è il suo stato naturale; ad ogni modo, può essere ri-corporalizzato usando l'incantesimo appropriato. Può anche essere intrappolato in un vaso, usando metodi magici. Sono certo che lo scoprirete... con la giusta motivazione.

    “Perché dovremmo aiutarla, Q?” chiese Buffy. “Cosa ci guadagniamo noi?”

    Travers sorrise. “L'informazione riguardo la vostra misteriosa nemica, ovviamente. Voi mi trovate l'oggetto che cerco e noi vi diamo l'informazione che potrebbe aiutarvi a sconfiggerla.” Si guardò intorno. “È imperativo che ci muoviamo alla svelta, ma vi darò un po' di tempo per pensarci su e formulare un piano. Dev'essere fatto con precisione per assicurarsi che avremo quello che vogliamo dal demone. Il mio staff ed io siamo alquanto presi dal jet lag del viaggio, quindi ci sistemeremo in un hotel e riposeremo per un po'. Torneremo domani mattina per discutere della strategia.”

    “Sembri alquanto fiducioso che Sahijan non la distrugga prima di domani mattina,” osservò Giles.

    Travers annuì lievemente. “È incorporeo, dopo tutto. Può essere riuscito a viaggiare nel tempo con essa – può toccare altri oggetti usando un'estrema concentrazione, ma non ha l'abilità di distruggere qualcosa di così potente da solo. Dovrà trovare un alleato che lo assista. Sono sicuro che sarà più o meno così che andrà. Non è una cosa che può essere fatta così su due piedi. Sono certo che abbiamo una finestra di tempo sulla quale fare piani.”

    Si voltò per andarsene, ma la voce di Buffy lo fermò. Si ricordò dell'avvertimento di Asher, ma non riuscì più a contenere la sua curiosità.

    “Ehi, Q?”

    “Sì, signorina Summers?”

    “Che cos'è che sta cercando? Questa cosa mistica? Cos'è esattamente?”

    Gli occhi di lui si mossero lungo la stanza. “Ah, sapevo che prima o poi l'avrebbe chiesto. A dire la verità, ho pensato che sarebbe stato un po' più prima. È un vampiro, signorina Summers. Un vampiro bambino.”

    “Un vampiro bambino?” sembrava confusa. “Del tipo, un bambino trasformato in un vampiro? Come il Consacrato, all'epoca? Non capisco. È raro, ma non impossibile.”

    Travers scosse la testa. “Non un bambino trasformato. Piuttosto è il contrario. Il figlio di un vampiro. Per nascita.”

    “Eh?” disse Buffy, con la mascella che le cadeva.

    “Impossibile!” esclamò Giles.

    Il capo del Consiglio degli Osservatori sembrava compiaciuto, alla fine era riuscito a sorprendere quel gruppo di disadattati. “Sì, così sembra,” rimuginò. “Quindi capite perché vogliamo posarci gli occhi in prima persona.” E poi fu fuori dalla porta, il suo entourage che lo seguiva.

    Xander ruppe il silenzio sbigottito che seguì. “E per tutto ciò dico...cosa?”

    “Un vampiro bambino, Giles?” domandò Buffy. “I vampiri non possono avere bambini. Giusto?”

    “Giusto,” rispose Giles. “Almeno per quanto ne so. Di certo non ne ho mai sentito parlare.” Si tolse gli occhiali e strofinò le lenti contro la giacca. “Credo che tocchi a noi scoprire la verità su ciò che ci hanno raccontato i nostri due visitatori.”

    “E perché Asher avrebbe dovuto chiamarlo arma?” chiese Willow. “E per la cronaca, perché non voleva dire a Buffy cos'era? Insomma, i vampiri sono un po' la sua specialità, giusto? Perché avrebbe tenuto quell'informazione per sé? A meno che non sia il signor Travers quello che sta mentendo.” Aggrottò la fronte. “Adesso la mia mente è piena e confusa.”

    “Respira, tesoro,” le disse Tara con la sua voce calmante.

    “Allora cosa facciamo, G-man?” domandò Xander. “Qual'è il nostro prossimo passo? A quale storia crediamo?”

    “Non abbiamo altra scelta se non aiutare il Consiglio,” disse Buffy. I suoi amici sollevarono le sopracciglia.

    “Quale Consiglio?” domandò Willow.

    “Quello attuale. Travers. Lui ha delle informazioni sulla diva stronza e su quale ruolo hanno i monaci e sa della chiave. Devo sapere cosa sa.”

    Xander alzò la mano. “Ma come sappiamo che anche Asher non abbia tutte quelle informazioni? Insomma, sa il suo nome, giusto? Glory? Cioè, presumendo che stesse dicendo la verità.”

    “Ma stava dicendo la verità,” disse Willow. “L'incantesimo della verità, ricordi?”

    “Sì, ma non era moto propenso a condividere – è l'esatto contrario. Giles, perché non dovrebbe raccontarmi di un vampiro bambino?”

    Giles scosse la testa. “Non lo so. Però di certo sappiamo alcune cose. Sembra che i nostri residenti, ehm...Osservatori siano sulla stessa linea d'onda in alcuni punti. Uno: sappiamo che questo demone è andato nel futuro, e che ha portato indietro qualcosa. Due: penso che possiamo presumere che se è davvero un vampiro bambino o un qualche tipo di arma insolita, non è sicura nella nostra epoca e nelle mani di un demone. O del Primo, come potrebbe essere. Non sappiamo quanto possiamo fidarci di Quentin Travers. Se esiste davvero una cosa del genere come il figlio di un vampiro, non sappiamo perché il Consiglio ne sia in possesso nel futuro. Non sappiamo se il bambino è buono o cattivo, sebbene Asher è inflessibile sul fatto che l'arma deve essere usata per fare del bene. Non sappiamo se ha un'anima. Sappiamo che il futuro Consiglio sembra dargli un grande valore. In ogni caso, non sono sicuro che a Travers debba essere permesso di metterci le mani. Buono o cattivo, sovrannaturale o no, un bambino non dev'essere sottoposto ai...test di Quentin.”

    “Okay,” disse Buffy. “Quindi... che cosa facciamo?”

    Giles pensò. “Beh, direi che in entrambi i casi, dobbiamo trovare questo... bambino, o qualunque cosa sia. Willow, quanto durerà l'incantesimo della verità che hai fatto su Asher?”

    “Almeno un paio d'ore?”

    “Qualcuno sa dove potrebbe essere andato?”

    “Credo sia fuggito via quando si sono fatti vivi quelli del Consiglio. I ragazzi del Consiglio attuale, intendo. Dio, è tutto così confuso!” Buffy scosse la testa. “È stato alquanto chiaro che Asher più Quentin significa brutte cose. Quindi adesso abbiamo una gatta da pelare con Asher circa la mancanza di informazioni anticipate. Come lo riportiamo indietro prima che l'incantesimo della verità finisca?”

    “Non credo sia andato molto lontano,” rimuginò Giles. “Sembrava trovare la questione piuttosto...urgente. Potrebbe essersi nascosto dietro il negozio, aspettando un segnale che Travers se ne fosse andato. Xander, perché non vai a vedere se riesci a trovarlo fuori, o nei negozi vicini? Nel frattempo, la nostra via migliore per racimolare altre informazioni sarebbe fare un po' di ricerche sul demone in questione. Asher non ha fornito un nome, ma il nostro amico Travers di certo sì. Sahijan, credo che fosse.”

    “Lo sa scrivere?” domandò Xander. Giles rotolò gli occhi e cominciò a prendere dei libri dagli scaffali.

    “Giles!” esclamò Buffy. “Ci sono già troppi libri su questo tavolo. Come possiamo fare ricerche sul nostro nuovo demone e anche sulla nostra ragazza cattiva nello stesso momento?”

    Lui sospirò. “Odio dirlo, Buffy, ma credo che dovremmo prenderci un momento di pausa sulla ricerca dei monaci per scoprire cosa stia succedendo con quest'arma. O bambino. O vampiro. Qualunque cosa sia, credo che a questo punto siamo... sufficientemente coinvolti nella situazione. Non penso che possiamo voltarci indietro. Willow, perché tu e Tara non cominciate a lavorare sull'incantesimo localizzatore che Asher ha suggerito prima?”

    “Oppure, potremmo fare un incantesimo localizzatore per Asher!” disse Willow, emozionata per un nano secondo prima che la sua faccia cambiasse. “Eccetto che non abbiamo niente di suo. Merda. Credo che dovrai risolverla a piedi, Xander.”

    “Non importa,” disse Giles. “Non dev'essere andato molto lontano.”

    “Vado con lui,” disse Anya con voce acuta, sorridendo. “Ho alcune domande da fare ad Asher circa il mio futuro con Xander.”

    “Sì, accompagna Xander. Buffy ed io cominceremo a fare ricerche sul nostro demone.”

    “Bene.” Sospirò lei. “Altre ricerche.”


    TBC
     
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  3. Redan
     
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    Oh sìììì un vampiro bambino! Uno Spike in miniatura! Me lo immagino già che chiama Buffy mamma quando la vede :wub:
    Mi piace molto, continua presto!
     
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    Ahhhh allora è un maschietto lo spuffy figlio :wub: ?!!!!! Non vedo l'ora di vedere le loro reazioni quando verranno a sapere la verità!!!! :shifty:
    Vai Ale ...ormai sono di nuovo attivissima!!!!! :woot: :woot: :woot:
     
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  5. kasumi
     
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    Le loro reazioni nel prossimo capitolo... :lol:

    Strano che nessuno abbia ancora collegato Sahijan e la profezia a Connor........ :shifty:
    Di fatto, nessuno ha ancora detto di che vampiro è il figlio! Potrebbe essere benissimo anche il figlio di Angel.
    *suspance* *nun ve lo dico* *resterete con il dubbio fino in ultima*

    Stefy sono felicissima che sei tornata super-attiva!
     
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  6. Redan
     
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    Io non ho mai guardato AtS quindi non conosco nessuna profezia 😆
    Però a connor ci avevo pensato. Ma lui era un vampiro?
    Comunque non sarebbe una ff spuffy se il figlio fosse di Angel!
     
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    Sinceramente non ci ho proprio pensato!!! E poi Buffy cmq nn ne sarebbe proprio tanto coinvolta emozionalmente se il figlio nn fosse il suo, ma quello di qualcun altro!
     
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  8. kasumi
     
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    La profezia dice che il figlio di un vampiro ucciderà il demone temporale Sahijan, e nel telefilm di Angel si tratta di Connor.
    L'autrice ha giocato con questa profezia... ;)
     
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  9. kasumi
     
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    Capitolo 5


    NdA: Due note veloci: 1) Ai fini di questa storia, Spike NON ha trascorso quello stupido anno a L.A. con Angel, e 2) se avete riconosciuto Sahjhan dalla serie di Angel, yay! Ma per piacere ricordate che questa storia è ambientata durante la quinta stagione di Buffy, quindi Sahjhan non si è ancora mostrato ad Angel.



    Venti minuti dopo, Willow e Tara erano pronte a cominciare l'incantesimo. “Ho preso tutti gli ingredienti, ragazzi. Adesso, mi serve solo una mappa di Sunnydale e qualcosa che appartiene a Buffy.” Buffy si sfilò un grosso braccialetto d'argento dal polso e lo gettò verso l'angolo del negozio dove le streghe erano sedute faccia a faccia con le gambe incrociate, preparandosi per l'incantesimo. Giles posò i suoi vecchissimi e polverosi libri di consultazione sul tavolo e attraversò la bottega, prendendo una mappa di Sunnydale da dietro la cassa. La dette a Willow e lei si preparò ad aprirla.

    “Perché Xander ci mette tanto?” chiese Buffy. “Asher non può essere andato molto lontano, vero? Non pensate che... sia scappato, o qualcosa del genere, vero?”

    “Non avrebbe molto senso,” disse Giles rovistando tra i libri. “Sono certo che torneranno a momenti. Ah, ecco.” Mosse il pollice lungo la pagina mentre borbottava, “Sahijan, demone Granok, profezie relative a...”

    Le due streghe cominciarono a parlare piano nell'angolo e Buffy si appoggiò sul braccio di Giles per sbirciare lo schizzo sulla pagina. “Oh, non è bello,” disse.

    “Oh, cielo,” disse Giles, guardando il testo. “Credo di sapere perché Sahijan si sia interessato a questo particolare... bambino. Buffy...penso che non ti piacerà affatto.”

    “Dica pure, Giles.”

    “Stando a questo testo, Sahijan è ossessionato da una serie di pergamene. Nyazian, si chiamano. A quanto pare fanno riferimento alla fine dei giorni. La maggior parte del contenuto delle pergamene è avvolto nel mistero a causa della difficoltà della traduzione. Ma parte di esso espone dettagliatamente la morte del demone...per mano del nascituro del vampiro con un'anima.”

    “Il nascituro del vampiro con un...” la voce di Buffy si affievolì, e i suoi occhi si spalancarono. Il vampiro con l'anima. Angel.

    “È il figlio di Angel,” disse lei con un filo di voce.

    “Non lo sappiamo, Buffy.”

    “Giles, sì che lo sappiamo. Quanti altri vampiri con l'anima conosce? Ne ha mai sentito parlare? Mai? Non so come sia possibile, né perché, ma deve essere il suo. E ciò vuol dire che non posso lasciarlo lì, con Sahijan, o con il Primo, o chi che sia.”

    Giles scosse la testa. “Buffy, Quentin potrebbe sbagliarsi. Non era nemmeno certo che il demone avesse viaggiato con qualcosa. Forse la descrizione di Asher è veramente accurata – forse è solo un qualche tipo di arma.”

    “Non credo, Giles. Credo di dover trovare questo bambino.” Improvvisamente la sua mente stava andando a mille. Angel aveva un figlio. Impossibile. Ma lei non riusciva a sopportare il pensiero che fosse in pericolo.

    “Ehi!” Urlò Willow dall'angolo. “Asher aveva ragione! Il braccialetto di Buffy ha funzionato, dopo tutto. Abbiamo una localizzazione.” Buffy saltò dalla sedia e si precipitò a guardare la mappa sul pavimento. C'era un piccolo puntino arancione che indicava la posizione di Buffy al Magic Box. E ad alcuni isolati di distanza, un altro puntino arancione brillava nella stessa maniera.

    “È l'appezzamento degli alberi di Natale!” disse Buffy. “Dio, sono proprio una scema! È esattamente lì che ho trovato i Portatori, quella volta che si erano invischiati con Angel.” Di nuovo il suo nome. Il Primo ce l'aveva con lui, anche allora. Aveva senso che i portatori cercassero suo figlio. Lei prese la giacca leggera e se la infilò. “Giles, vado a controllare. Vedo se riesco a trovare questo bambino.”

    “Buffy, non credo dovresti andarci impreparata. Asher è stato molto chiaro sul fatto che tu non dovresti mettergli gli occhi addosso. E se vederlo ti facesse male in qualche modo? Dovremmo aspettare e parlare un altro po' con Asher, scoprire quello che sa. E non dovresti andarci da sola. Non hai detto che Riley sarà presto qui? Perché non lo porti come rinforzo?”

    Gli occhi di lei si allargarono. “Giusto, perché non sarebbe affatto inopportuno. Ehi, Riley, perché non vieni ad aiutarmi a combattere una battaglia per salvare il figlio del mio ex ragazzo? Sai, l'ex ragazzo vampiro che odi? In qualche modo, penso che non porterà a niente di buono. Senta, io devo farlo. La chiami ricognizione – trovo il punto giusto, cerco di scoprire cosa stanno facendo lì e poi torno così escogitiamo un piano. Nel frattempo, scoprite cosa sa Asher. Scoprite tutto quello che sa.” Dopo di questo se ne andò e Giles scosse la testa frustrato.

    Avrebbe dovuto tenersi quell'informazione per sé, pensò Giles, almeno fino a che Xander e Anya non fossero tornati con l'elusivo futuro Osservatore. Semplicemente non capiva come tutto ciò potesse finire bene.

    ---------------------

    Camminò tanto veloce quanto potessero portarla le sue gambe lungo il marciapiede, trattenendo l'impulso di scattare in una corsa. Il figlio di Angel. Cosa diamine poteva accadere nei prossimi otto anni per fare in modo che Angel avesse un bambino? Si chiese se era un maschio o una femmina, se gli assomigliava, con gli occhi e i capelli scuri. Un bambino quieto, pensò. Pensieroso.

    Malgrado il fatto che Asher era stato molto chiaro sul fatto che lei sarebbe morta entro otto anni, una fastidiosa voce nel retro della testa continuava a precisare che era stato il suo braccialetto ad aver funzionato per l'incantesimo localizzatore. Non osava sperare, o forse sì che poteva farlo, che in qualche modo nel futuro, per miracolo, lei ed Angel avrebbero avuto un bambino.

    Era così persa nei suoi pensieri che aveva passato due isolati senza aver prestato alcuna attenzione al formicolio dovuto alla presenza di un vampiro, che solo ora si rendeva conto le aveva pizzicato la spina dorsale per tutto il tempo

    “Spike,” disse senza nemmeno voltarsi.

    “Ciao, bella.” Era più vicino di quanto pensasse, o forse si era avvicinato mentre lei diceva il suo nome, perché la bocca di lui fu improvvisamente vicino al suo orecchio, la voce intensa e seducente, e lei rabbrividì senza volerlo. Maledetto vampiro. Concentrati, si ricordò, come sembrava dover fare spesso, ultimamente, quando si trovava in presenza di Spike. Sono in missione.

    “Venirmi così vicino è un modo infallibile per ritrovarti un un posacenere, Spike,” lo avvisò, senza rallentare il passo.

    “Ooh, Cacciatrice cattivona con le sue cattivissime minacce. Non mi fai paura, sai.” Si precipitò a camminarle vicino, il cappotto che fluttuava mentre camminava al passo con lei nella fredda aria della sera.

    “Non adesso, Spike.”

    “Perché? Sei in giro per uccidere qualcosa di cattivo?”

    “Forse.”

    “Anche a me farebbe bene una bella uccisione.”

    “Trovati la tua preda, Spike.”

    “Che c'è, non si può condividere? Capisco. L'aiuto del vampiro non è abbastanza per la Cacciatrice. Alle volte sai essere una vera stronza, lo sai?”

    Avevano raggiunto il vecchio appezzamento di alberi di Natale, vuoto ed abbandonato. Buffy si fermò, tenendo le mani davanti a sé. “Sai una cosa? Va bene,” sbuffò. “Va bene. Se vuoi aiutarmi nella mia missione di soccorso per salvare il figlio di Angel, fai pure. Ma se ti metti sulla mia strada, diventerai polvere prima che tu possa dire... qualsiasi cosa!” Lo guardò. “Perché sarai polvere. Capito?”

    Lui alzò il sopracciglio, la bocca aperta per la confusione. “Eh? Faccia da Pesca non ha marmocchi! I vampiri non possono. Perché...sono morti. Lo sai, no? E comunque che diamine ti insegna l'Osservatore?”

    “Ce l'ha. O ce l'avrà. Un marmocchio. Figlio. Quel che è. Vieni con me o no?” Girò i tacchi.

    Lui schioccò la lingua dietro di lei. “Beh, questa è una cosa che devo vedere di persona.” Seguì Buffy attraverso il vacante appezzamento fino a che lei non si fermò davanti ad un buco nel terreno fatto a misura di una persona. “Quanto profondo-” cominciò lui, ma lei era già saltata nel buco prima che lui avesse finito la frase.

    “Merda,” brontolò. Le cose in cui si era invischiato, seguire la Cacciatrice come un effeminato malato d'amore. Sospirò e saltò nel buco.

    Buffy colpì il terreno con un lieve tonfo e capì subito che non era sola. Una lieve luce danzava contro le pareti della caverna e riuscì a sentire delle voci. Gli stivali di Spike furono più rumorosi di quelli di lei quando il vampiro le atterrò vicino.

    “Potevi darmi qualche avvertimento, sai,” borbottò.

    “Shh,” disse lei dandogli un colpo con il gomito e mettendosi un dito sulle labbra. Avanzò furtivamente verso le voci, tenendo il corpo premuto contro il muro della caverna. Spike la seguì a ruota. Lei diede un'occhiata oltre un angolo e nella luce tremolante della torcia vide un gruppo di uomini, i Portatori, seduti in cerchio a recitare silenziosamente. Nel mezzo del cerchio stava l'alto e brutto demone che Buffy capì essere Sahijan, assieme ad un altro uomo la cui schiena era voltata verso Buffy mentre si chinava verso il pavimento per tendersi verso qualcosa che lei non riusciva a vedere.

    “Mi hai mentito,” disse Sahijan. “Non è questo il bambino.”

    “Come fai ad esserne sicuro?” Un brivido corse lungo la spina dorsale di Buffy quando riconobbe la voce. Il sindaco. Il sindaco che aveva ucciso due anni prima. “È la figlia del vampiro con l'anima, dopo tutto.” Nessuno sembrava prestare molta attenzione all'incantesimo recitato attorno a loro.

    “Per prima cosa, ho la netta sensazione che questa non diventerà virile e mi ucciderà,” disse seccato Sahijan. “Non è nemmeno nata dalle tenebre. Avrei dovuto lasciarla dove l'ho trovata. Mi hai mandato a fare un ridicolo giro per niente. Non sono uno strumento per i tuoi piani. Anche se, non è una cattiva idea. Forse è ora che trovi qualcuno che faccia i miei piani.”

    “Sì, beh, le cose non sempre vanno come vorremmo, giusto?” Anche se dal suono della voce del sindaco (la voce del Primo, si ricordò Buffy) le cose erano andate esattamente come voleva. “Ma non preoccuparti, avrai tanto tempo per pensare a chi andrà bene in futuro per realizzare i tuoi piani. Io stesso raccomando vampiri. Così efficienti e così dannatamente facili da uccidere quando hai finito con loro. Poof!” disse, alzandosi e voltandosi così che Buffy poté vederlo in faccia per la prima volta. Fece un movimento con la mano che indicava chiaramente la polverizzazione di un vampiro che, alla fine, sembrava più un gesto eccitato di un balletto. Tuttavia, Buffy rabbrividì alla vista dell'amichevole e malvagia faccia del sindaco.

    “Mi devi un favore per i miei guai,” disse Sahijan, ma appena terminò la frase, una luce blu cominciò a girare attorno ai piedi del demone, circondandolo fino a che la sua forma non divenne tutt'uno con la luce e sparì in un'urna che un Portatore teneva in mano.

    Il Primo, ancora travestito da sindaco, batté le mani. “Spettacolo meraviglioso!” disse agli uomini in cerchio. “E c'è una cosa in meno di cui preoccuparsi, vero? Adesso, è ora di portare via di qui la piccolina. Certo è carina. Se solo la smettesse con quelle lacrime. Così umide e caotiche.”

    Era ora della grande entrata, pensò Buffy, prima che se ne andassero. Anche se non l'aveva ancora vista, sapeva che la bambina di Angel stava aspettando, proprio dietro il Primo. Aspettava che Buffy la aiutasse. Saltò fuori da dietro l'angolo. “Ehi, ragazzi. Che fate di bello?”

    I sei Portatori saltarono in piedi, alcuni si misero a raccogliere frettolosamente degli ingredienti, altri spegnevano le torce sulle pareti sporche della caverna. Due stavano correndo dritti verso Buffy. Il Primo fece un passo avanti. “Bene, bene,” disse. “Guarda chi abbiamo qui.” Batté di nuovo le mani deliziato. “Questo dovrebbe farsi interessante.”

    I Portatori indossavano dei mantelli neri con il cappuccio e non avevano gli occhi, nessuno di loro, solo ciò che sembravano delle x e delle y cucite sulla pelle dove avrebbero dovuto essere i bulbi oculari. Tuttavia sembravano sapere esattamente dove si trovasse lei. Buffy si mise in posizione da combattimento, ma perse quasi subito la risolutezza quando il sindaco si spostò un po' a destra e la ragazzina fu visibile per la prima volta. In quel momento i Portatori sparirono e il movimento della stanza sembrò accadere altrove, in un posto molto lontano da lei.

    Stette a fissarla, con gli occhi verdi spalancati.

    “Buffy, cosa sono?” urlò Spike dietro di lei. Ma poi la vide anche lui. “Per la miseria,” ansimò.

    Seduta sullo sporco pavimento della caverna c'era una bambina, non avrà avuto più di tre anni, le ginocchia avvolte dal pigiamino rosa erano strette sul petto e i suoi capelli dorati cadevano in adorabili onde sciolte lungo le spalle. Stava piangendo, dei piccolo singhiozzi che si potevano sentire a mala pena nella confusione attorno a lei. Era la cosa più bella che Buffy avesse mai visto e si sentiva inspiegabilmente attratta da lei. Spinta verso di lei. Ma tutto ciò che riuscì a fare fu stare in piedi a guardare la pelle dorata della clavicola esposta della ragazza, le sottili dita delle dolci manine.

    Uno degli uomini con il mantello si avvicinò a Buffy, brandendo un coltello con una lama affilata che brillò d'argento con la luce rimasta della torcia, ma lei non si mosse per difendersi, era così pietrificata dalla vista della bambina.

    “Buffy, attenta!” urlò Spike, tornando in sé e spingendola via, ma non prima che il coltello del Portatore la tagliasse sul fianco. Il vampiro sferrò un singolo potente pugno e l'uomo cadde, incosciente. Spike urlò di dolore, tenendosi la testa con entrambe le mani. “Umani!” urlò.

    Il suo grido fu sufficiente per attirare l'attenzione della bambina, che sollevò lo sguardo verso la coppia per la prima volta. I suoi occhi sorprendentemente azzurri, illuminati dalle lacrime, si allargarono e la piccola bocca si aprì in un piccolo “o” di sorpresa che rivolse l'attenzione di Buffy verso il soffice ma appariscente lineamento dello zigomo della ragazza. Poteva sentire Spike vicino a lei, sapeva che anche lui stava guardando. La bambina allungò una mano verso di loro e nello stesso momento un Portatore la tirò su di scatto e se la mise in spalla. La ragazzina si voltò, agitandosi, colpendo la schiena dell'uomo con i suoi piccoli pugni. Guardò Buffy e Spike con in volto un'espressione di supplica. “Mamma!” gridò. “Papà! Aiuto!”

    Poi l'ultima torcia si spense e tutto nella caverna cadde nell'oscurità.

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    Leejongsukdipendente

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    😱😱😱😱 lo sapevo!!! La piccolina è la loro piccolina.... Chissà lo shock di entrambe uno perché sanno che avranno una figlia.. E sia per Spike che scopre così...che il vampiro con l'anima è lui!!!!!
    Non vedo l'ora di leggere!!!! ❤
     
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  11. Redan
     
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    Anche io non vedo l'ora di leggere il resto!
    Avevo ragione su tutto! muahahahha! kasumi traduci prestissimo! questa storia mi prende molto e i capitoli sono troppo corti!
     
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  12. kasumi
     
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    Eheheh :)
     
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  13. elijem
     
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    Ho voluto tornare al tram tram quotidiano per gustarmi al meglio la storia... ma anche questa è un piccolo capolavoro.. Che brave ragazze che scovate sempre dei gioielli
    Una piccola buffy in miniatura con gli occhi di Spike, oddio qua mi volete morta :birthday:
    Adesso viene il bello.. Che diranno loro due? E che diranno di aver visto a Giles?
     
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  14. kasumi
     
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    Capitolo 6


    “Per la miseriaccia... non è la bambina di Angel. Quella non è la bambina di Angel. Cacciatrice, che cazzo sta succedendo?”

    Buffy si accasciò contro la parete sporca, sentendo la puntura della ferita per la prima volta.

    “Seguili!” sibilò con un bisbiglio irregolare, sopraffatta improvvisamente da tutto quello che aveva visto e passato negli ultimi cinque minuti. Fece pressione con la mano sullo strappo della giaccia e cercò di fermare quel poco sangue che sentiva scorrere. “Ti prego, non lasciare che la prendano!”

    Ma riusciva a sentirlo – erano già soli nella caverna.

    “Chi diavolo è, Cacciatrice?” L'afferrò per il braccio. “Chi è quella ragazzina?” L'aveva vista, la cosa più bella sulla quale avesse mai appoggiato gli occhi. Sentiva una connessione verso di lei, l'impulso di proteggerla; diavolo, aveva visto i propri occhi ricambiare il suo sguardo. Ma non poteva essere vero. Non poteva esserlo.

    “Spike,” disse Buffy, cercando di togliersi la giacca per concentrarsi sulla ferita superficiale sul fianco, ma riusciva ancora a vedere la bambina nella sua mente, e la visione la consumava. “Spike, non vedo niente. Accendi una torcia.”

    Lui frugò nella tasca del cappotto e tirò fuori un accendino. Lei sentì un movimento e poi poté di nuovo vedere, la luce fioca illuminava la stanza vuota. Anche il Portatore incosciente era in qualche modo svanito, apparentemente attraverso uno dei vari tunnel che davano fuori dal sotterraneo.

    “Riesci a sentire il suo odore'” domandò Buffy disperata. “Sai dire da che parte sono andati?”

    Spike camminò attorno le entrate del tunnel, respirando profondamente. Alla fine, scosse la testa.

    “Merda!” disse lei. “Merda!” Smettila di pensare, si disse. Si tolse la giacca dalle spalle e se la avvolse strettamente attorno alla vita per tamponare il sangue che le gocciolava dal fianco. Ma le mani le tremavano, tremiti violenti che le impedivano di stringere il tessuto in un nodo. Sua. Lo seppe d'istinto, anche se non l'avesse vista in faccia – il naso e la boccuccia di rosa, lo splendore dorato della pelle.

    “Ecco, Cacciatrice,” disse Spike, prendendole la giacca dalle mani. “Lascia fare a me.” Le strinse la maniche della giaccia attorno alla vita. “Meglio?”

    La sua faccia era a pochi centimetri da quella di lei mentre la guardava con una specie di confusa profondità, e questo fece impazzire la sensazione di formicolio che le provocava Spike. Quei vivaci occhi azzurri. Gli occhi della bambina. “Meglio,” ansimò lei.

    “Cacciatrice,” disse lui. La esaminò accuratamente nella luce tremolante, cercando la verità nei suoi occhi. Le toccò delicatamente il braccio, cautamente, sperando che lei non si accorgesse che gli stavano tremando le mani. “La bambina?”

    Lei gli diede uno schiaffo forte sul braccio. “Che cosa mi hai fatto?” bisbigliò. Poi urlò. “Cosa diavolo hai fatto?” Lo schiaffeggiò di nuovo e indietreggiò, ignorando la fitta di dolore proveniente dalla ferita.

    Lui la seguì lungo la caverna, tornando da dove erano entrati. “Che diavolo -io?” Cosa hai fatto tu? A cosa stai giocando, Cacciatrice? Sei tu quella che mi ha portato qui!”

    “Io NON ti ho portato qui! Tu mi hai seguita!” Con un salto, riuscì, anche se ferita, ad uscire dal buco che dava all'esterno della caverna. Lui poté sentirla cadere sull'erba. Scosse la testa, impressionato e frustrato. Con un ringhio, si curvò e anche lui saltò fuori dal buco, rotolando a sua volta sull'erba e saltando in piedi.

    “Cacciatrice,” ringhiò, afferrandola e voltandola. “Che cazzo sta succedendo?”

    “Tu,” sibilò lei, agitando un pugno diretto verso la sua faccia. Lui si abbassò prima che lei potesse rompergli il naso per la seconda volta nel giro di 24 ore. “Tu...tu...mi hai messo incinta!”

    “Sei diventata fottutamente pazza? Io non ho fatto un corno! Non pensi che lo saprei se avessi messo incinta la dannata Cacciatrice? I vampiri non possono avere figli. Buffy! Qualcuno sta giocando con noi!”

    “Oh, non l'hai ancora fatto, ma lo farai! Che cos'hai fatto, un qualche tipo di incantesimo per farmi... per...” lo guardò dalla testa ai piedi, “per venire a letto con te?”

    Lui sollevò un sopracciglio e la guardò come se avesse perso completamente la testa. “Oh, come se dovessi fare tutto ciò!”

    “Che diavolo stai insinuando, Spike?”

    “So cosa vuoi, Cacciatrice,” disse indignato. “Riesco a sentirne l'odore ogni volta che lottiamo, ogni volta che mi stai intorno. Negalo quanto vuoi, ma il tuo corpo non sta al gioco.”

    Lei cercò di nuovo di allontanarsi da lui, ma un'altra volta lui l'afferrò per il braccio. “Non vai da nessuno parte fino a che non mi dici che cos'è questa storia.”

    “Lasciami. Andare,” disse lei acida, cercando di fare del suo meglio per andarsene.

    “Buffy,” disse lui, la voce improvvisamente più dolce. Sorpresa dall'improvviso cambiamento, gli permise di voltarla per guardarlo in faccia. “Buffy, io... ti prego, l'ho vista. Ho visto quello che hai visto tu. Devo sapere che cos'è. Perché mi assomiglia. Perché assomiglia a te. Non mi fare questo.”

    Aveva usato il suo nome. Non Cacciatrice, non piccola, non amore. Non bella. Il suo nome. Allora era così. Lui. Lei. Non le serviva alcuna prova per capire che la bambina che avevano visto nella caverna era la loro. Era di lui. Anche se non fosse stato completamente ovvio soltanto guardandola, il che era così. Lo sentiva.

    “Dobbiamo proprio andare al Magic Box,” disse lei.
    -------------------

    “Trovato!” disse Xander, entrando nel Magic Box con Anya e Asher che lo seguivano. “Un elusivo futuro Osservatore, in arrivo. L'ho trovato all'Espresso Pump con un sandwich e un latte.”

    “Credo sia rotto,” disse Anya. “Non vuole rispondere a nessuna delle mie domande. Come faccio a sapere se Xandere e io ci sposeremo e avremo dei piccoli bambini grassi e rosa e invecchieremo insieme? Oh, e i soldi. Faremo tanti soldi?” Diede una gomitata al fianco di Asher. “Dimmelo!”

    “Gli atti di sparizione di solito non sono il modo migliore di guadagnarsi la fiducia di qualcuno,” disse recisamente Giles all'Osservatore più giovane e ben vestito.

    “Le mie scuse,” disse Asher. “Come ho già detto, è meglio che il Consiglio attuale non sappia della mia presenza in quest'epoca. Ed avevo bisogno di un rapido tiramisù. Ho lasciato Londra nel bel mezzo della notte, dopo tutto. Le calorie e le bontà con la caffeina sono ciò che ha ordinato il dottore.”

    “Il Consiglio attuale l'avrebbe riconosciuta?” chiese Giles vagamente curioso.

    “Ne dubito,” disse Asher. “Nella vostra epoca sono ancora all'Accademia. A parte questo, sono rimasti solo pochi eletti che facevano parte del Consiglio di questo periodo.”

    “Interessante,” borbottò Giles. “Sa cos'è che trovo ancora più interessante?”

    “Cosa?”

    “Il fatto che lei sia arrivato qui di tutta fretta, facendo riferimento a questa arma che dobbiamo aiutarla a trovare, senza nemmeno scomodarsi a menzionare che questa arma è un bambino. Il figlio di un vampiro.”

    Asher sollevò le sopracciglia, impressionato. “Il Consiglio degli Osservatori ha capito con quale demone ha viaggiato?”

    “La mia impressione è che il Consiglio abbia indovinato, basandosi su... l'interesse di Sahijan nell'avere il vampiro bambino.”

    “Giusto... beh, forse è ora che vi dica un po' di più circa la bambina. Prima di tutto, non è una “bambina vampira”. Una terminologia così arcaica. Ha un'anima, se è questo che vi chiedete. Le batte il cuore. È buona, meravigliosa davvero. È la figlia di un vampiro, ma in qualche modo è un ibrido. Ha una madre umana, sebbene una molto potente.”

    “Quindi, che cos'è esattamente?” chiese Willow.

    Asher sembrò irritato da quella domanda. Si gettò un dread dietro la schiena e fulminò la strega con i suoi occhi scuri. “È una ragazzina. Una ragazzina molto intelligente e molto potente, che crescerà per essere la guerriera più fiera che il mondo abbia mai conosciuto. Sono alquanto fortunato ad essere il suo Osservatore.”

    “Allora è la Cacciatrice,” disse Anya.

    “No,” disse Asher.

    “Allora perché ha bisogno di un Osservatore?”

    “È più di una Cacciatrice, più di un vampiro, più di una strega. Ma possiede le caratteristiche di tutti. È mio dovere aiutarla a scoprire i suoi tanti talenti, per migliorare le sue capacità.”

    “Wow,” disse Tara. “Sembra strepitosa.”

    “Abbastanza,” disse Asher. “I suoi stessi genitori sono fieri guerrieri. La allenano loro e l'alleno io. Anche il capo del Consiglio degli Osservatori ha un particolare interesse per lei.” Sollevò un po' di più il mento, con aria fiera. “Per la verità, sono stato scelto per essere il suo Osservatore dal capo del Consiglio e dal padre della ragazza. È stato un processo di selezione alquanto faticoso.”

    “Ah,” disse Willow. “Chi avrebbe pensato che Angel avrebbe lavorato così vicino al Consiglio?”

    Asher la guardò incuriosito. “Non è così. Che diamine te lo fa pensare? Non è la figlia di Angel. Il figlio di Angel è adulto, e difficilmente ha bisogno di essere salvato. Ragazzo volubile, quello. Per non parlare del fatto che il vero padre della ragazza ti picchierebbe fino il prossimo mercoledì se ti sentisse suggerire una cosa del genere. Lui ed Angel sono due che non si mescolano proprio.”

    “Ehi... parla come noi,” commentò Willow, alzando di scatto la testa e guardando Asher in maniera sospettosa.

    “Non capisco,” disse Xander. “Nella sua epoca tutti i vampiri si prendono un'anima e sfornano mocciosi? Perché pensavo, sa, che essere morto rendesse difficile quel genere di cose.”

    “Qualcun altro ha notato che parla come noi?” disse di nuovo Willow.

    “Non tutti,” disse Asher, evitando lo sguardo di Willow e rispondendo invece a Xander. “Ma c'è più di un vampiro con l'anima da dove vengo io. E, stranamente, entrambi sono padri.”

    “Quindi il figlio di chi sta salvando Buffy?”

    “Stai cercando di dirmi che avete permesso a... la signorina Summers di andare a cercare la bambina da sola? È estremamente pericoloso.”

    “Credo che 'permettere' non sia una bella scelta di parola,” commentò Giles seccato. “Se conoscesse Buffy, lo saprebbe.”

    “Ma è così,” interruppe Asher sospirando. “Io conosco Buffy.”

    “Lo sapevo!” disse Willow. “Conosce tutti noi, vero?”

    Asher sembrò a disagio. “Beh, la maggior parte.”

    “Credo che farebbe meglio a dirci tutto quello che sa,” disse Giles.

    “Sarò in guai serissimi quando torno,” disse Asher. “Comincia tutto con una profezia.”

    “Non è così per ogni cosa?” Xander fece una battuta di spirito.

    “Sì, lo sappiamo.” Giles sembrava impaziente. “La profezia del demone Sahijan che viene ucciso dal figlio del vampiro con l'anima.”

    “No,” disse Asher. “Non quella profezia.”

    “Cavolo,” disse Xander. “Altre chiacchiere sulle profezie. Sembra che tutto quello che facciamo è fare ricerche sulle profezie. E demoni. E profezie sui demoni. Oh, e combattere. Combattiamo anche i demoni.”

    “Xander, questo è tutto quello che facciamo,” disse Willow. “Più o meno è questo il punto.”

    “Oh. Sì. Ci sono ancora ciambelle?” Allungò la mano verso la scatola abbandonata al centro del tavolo.

    “Vendiamo anche cose magiche e accessori!” si intromise Anya.

    “La cosa folle circa questa profezia è che ne siamo stati al corrente per anni,” continuò Asher, parlando direttamente a Giles e senza fare caso alle chiacchiere attorno a lui. “Voi stessi lo conoscete già. Se nono sicuro. L'attuale Consiglio ne sarà stato al corrente per anni. Ma nessuno l'ha riconosciuta come una profezia. Si credeva che fosse una tradizione, una leggenda riguardante le origini della primissima Cacciatrice. Non è mai stata riconosciuta affatto come profezia fino a che non nacque la nostra piccola... guerriera e sorsero delle domande circa la sua unica... natura.”

    Si mosse verso gli scaffali, fermandosi davanti ad ognuno di essi e guardandoli dall'alto in basso.

    “Ecco,” disse Giles, indicando una fila vicino alla basa di uno degli scaffali. “Troverà la leggenda della Prima Cacciatrice, per quanto rara sia, in questi volumi.”

    “Ah, sì,” disse Asher, rimuovendo accuratamente un libro soffiando via la polvere dalla copertina. Lo aprì sul tavolo, Giles guardò da oltre la sua spalla. “È...p roprio qui. Sumero, ma lei può tradurlo, credo.”

    “Certo,” Giles si chinò più vicino alla pagina e lesse ad alta voce:


    E verrà il tempo

    In cui il mistico prevarrà

    Al meglio

    La Cacciatrice originale verrà impregnata

    Con la più pura essenza del demone

    Crescerà con la forza e il potere

    E il mondo conoscerà la sua più grande guerriera.


    “E questo è solo l'inizio.” Asher alzò lo sguardo trionfante, come se lo stesso passaggio desse abbastanza spiegazioni. “Ci sono libri e libri pieni di profezie riguardanti le guerriere morte due volte e della loro discendenza. È elettrizzante, davvero.”

    “Non sono sicuro di capire.” disse Giles. “Questo è un riferimento alla Prima Cacciatrice, non è affatto una profezia. Questo passaggio è di certo un riferimento alla creazione della Prima Cacciatrice.”

    Asher scosse la testa. “Non più. È questo che inganna riguardo la profezia.” Prese il libro. “Tutto – l'intero volume – si credeva già essere pieno di leggende riguardo la prima Cacciatrice di vampiri al mondo, e ammettiamolo, nessuno ha mai prestato tanta attenzione perché sa, la Prima Cacciatrice è bella che morta, eccetera. Ma è veramente pieno di profezie, riguardanti lei. La figlia. Ciò che è. Ciò che diventerà.”

    Ci fu un forte rumore quando Buffy spalancò la porta ed entrò con determinazione nel Magic Box, incurante della piccola macchia di sangue che filtrava attraverso la giacca attorno alla vita. Spike le stava vicino, un'espressione illeggibile nel suo viso pallido.

    “Lei,” disse Buffy, indicando Asher, la voce piena di veleno. “Credo che abbia delle serie spiegazioni da dare.”

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  15. kasumi
     
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    Capitolo 7


    “È quello lì?” chiese Spike, guardando direttamente la nuova faccia nella stanza. Quando lei annuì, Spike balzò in avanti, il corpo che si perdeva alla vista per quanto veloci erano i suoi movimenti. Spinse Asher contro il muro, la mano chiusa attorno il collo del futuro Osservatore. Poi, altrettanto velocemente, il vampiro si piegò in due dal dolore, tenendosi la testa e imprecando.

    “Spike, amico!” disse Asher, chiaramente compiaciuto di vedere il vampiro, anche se si massaggiava il collo. “Non fare il cretino, bello.” Si incurvò e dette dei colpi sul braccio di Spike. “Mi ero dimenticato di quel maledetto chip che hai in testa. Stai bene?”

    “Chi ha invitato Capitan Perossido?” domandò Xander. Buffy lo ignorò, roteò gli occhi per il comportamento di Spike ma riprese da dove lui aveva lasciato, sbattendo Asher di nuovo contro il muro. Senza volerlo, i suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime.

    “Perché non c'è l'ha detto?” domandò, cercando di eliminare l'umidità che le stava riempiendo gli occhi e le offuscava la vista sbattendo le palpebre. “Che cos'è? Siamo stati ratti da laboratorio? C'è il Consiglio dietro tutto questo? O è stato un incantesimo? Lui -” indicò Spike “- voleva solo umiliarmi? Che razza di trucco è questo? Che diavolo sta succedendo?” Frustrata, fece l'unica cosa a cui poté pensare – ricorrere alla violenza. Il suo braccio si alzò, il pugno in bilico per comunicare con la mascella di lui.

    Asher bloccò facilmente il suo pugno.

    La mascella di lei cadde per la sorpresa. Nessuno l'aveva bloccata, almeno, non così, come se se lo stesse aspettando. Lasciò che il braccio sinistro si dirigesse verso di lui.

    Lui la bloccò di nuovo.

    E di nuovo.

    La stanza era silenziosa, tutti, compreso Spike, guardavano sconvolti Asher.

    “Come ci riesce?” chiese Buffy, la sorpresa per le sue impressionanti abilità di difesa che sopraffaceva temporaneamente le altre sue confuse emozioni.

    Lui sollevò le spalle. “Io ehm... so come combatti.” Quando lei continuava a guardarlo in aspettativa, lui continuò. “È lo stesso modo in cui combatto io. Perché mi hai allenato tu.”

    Willow sembrava a disagio. “Okay, qualcuno potrebbe dire anche a noi cosa sta succedendo?”

    “L'hai vista, non è vero?” domandò Asher. Buffy annuì. “Non avresti dovuto farlo. Non dovevi vederla.” Guardò Spike, ancora inginocchiato sul pavimento, e poi di nuovo Buffy. “Hai intenzione di aiutarlo?”

    Lei rotolò di nuovo gli occhi, ma allungò una mano verso Spike. Lui la prese con riluttanza e si alzò in piedi. Cominciò a girovagare per la stanza, stringendo e aprendo i pugni. “È un maledetto trucco crudele, vero? Perché fare una cosa del genere a qualcuno? Non è nemmeno possibile!” L'espressione sul viso di lui era spaventosa, ma si astenne dal colpire di nuovo il futuro Osservatore. Almeno per adesso.

    “Credo che dovreste sedervi,” disse Asher con circospezione.

    “Non dirmi cosa fare,” ringhiò Spike. Buffy fissò Asher, aspettando impaziente delle risposte.

    “È stato un incantesimo,” disse Asher alla fine.

    “Lo sapevo!” urlò Buffy a Spike. “Idiota! Mi hai ingannata!”

    “Ehi! Non è vero!”

    “Non l'ha fatto. È stato un incantesimo. Vuol dire che lei non avrebbe potuto concepire senza. Ma l'incantesimo è stato un dono, un regalo a sorpresa per l'anniversario, da una strega con molto talento.” Guardò Willow, che si sentì arrossire. “È stata una cosa che volevate entrambi. Che volevate tantissimo. È solo che non pensavate che l'avreste mai avuta.”

    Spike e Buffy si guardarono, entrambi con gli occhi spalancati e inorriditi.

    “Regalo d'anniversario?” biascicò Buffy. “Noi... noi... siamo sposati?”

    “Non lo siamo assolutamente!” ringhiò Spike. “Non so chi tu sia, ma sei... sei... assolutamente fuori di testa, cazzo!”

    Xander si alzò in piedi. “Aspettate un minuto. Aspettate un minuto. Non ci starà dicendo che Spike è il vampiro con l'anima, vero? Assolutamente no. Non esiste al mondo. Assolutamente no.”

    Asher annuì.

    “Io non ho un'anima!” urlò Spike, afferrando una palla di cristallo da uno scaffale vicino e scaraventandola lungo la stanza. Lo fece sentire bene, gli fece venir voglia di lanciare altri oggetti, di farsi strada attraverso la confusione con le botte. “Sei uno schifoso bugiardo, ecco cosa sei! Non so cosa ci faccio qui, ad ascoltare queste sciocchezze.” Si diresse verso la porta e la mano era sulla maniglia quando sentì la voce di lei, così bassa, ma tuttavia così forte in quello spazio improvvisamente silenzioso.

    “Spike, ti prego,” disse Buffy. “Ti prego, non te ne andare.” Non sapeva perché l'avesse detto, perché lo volesse lì con lei, tranne il fatto che lui aveva visto la bambina, la loro bambina, ed era l'unica persona oltre Asher ad aver messo gli occhi su di lei, che sapeva che era vero.

    Lui si voltò, il cappotto che fluttuava per la forza del movimento improvviso, e guardò l'Osservatore negli occhi. “È meglio per te che questa faccenda cominci presto ad avere un qualche senso, amico. O sarò propenso a rischiare un mal di testa." Si sedette sul gradino con uno sbuffo.

    Giles si tolse gli occhiali, strofinò furiosamente le lenti e poi si schiarì la voce. “Asher, vuole dire che si aspetta che noi crediamo che Buffy e Spike sono... sono...” si fermò, incapace di dire la parola.

    “Sposati?” squittì Willow.

    Asher annuì.

    “Questo... questo...” cominciò a farfugliare Giles. “È semplicemente assurdo!”

    La bocca del futuro Osservatore si curvò in un piccolo sorriso. “Ha detto che avrebbe detto così.”

    “Anche noi ci conosciamo nella sua epoca?”

    Asher sospirò. “Cristo, sarò in grossissimi guai. Lei mi ucciderà sicuramente quando farò ritorno, sempre che il fatto che io sia qui non incasini il futuro e mi rimandi in un futuro che non... ehm... corrisponde più.” Guardò impotente Giles. “Non mi ha detto che sarebbe stato così... ostinato, anche se credo che avrei dovuto aspettarmelo.” Sospirò di nuovo e borbottò. “Lei è il mio capo. È lei il capo del Consiglio degli Osservatori.”

    --------------------

    “Okay, okay,” disse Buffy che adesso stava girovagando da sola per la stanza. “Cominciamo dal principio. Spike ed io siamo una...” deglutì. “Una coppia?”

    “Buffy, ascoltami per favore. È imperativo che se vogliamo che il mondo rimanga così com'è nella mia epoca, e ti posso assicurare che vogliamo che sia così, non posso semplicemente divulgare troppe informazioni riguardo ciò che accadrà. Troppe informazioni potrebbero fare un pasticcio e impedire letteralmente a lei di esistere.”

    “Spike e io siamo una coppia,” ripeté lei, incapace di nascondere lo sguardo di totale repulsione nel suo viso.

    “Sì.”

    “E io sono a capo del Consiglio degli Osservatori,” meditò Giles, completamente perso nelle sue fantasie. “Chi l'avrebbe mai immaginato?”

    “Questo tizio è un imbroglione!” disse Xander, saltando dal tavolo. Anya si alzò e lo rimise a sedere. “Non c'è modo che stiano insieme. Non c'è modo che abbiano una bambina.”

    “Tu non l'hai vista,” disse Buffy, improvvisamente la repulsione sparì, rimpiazzata da uno sguardo di assoluta meraviglia. “È straordinaria. Assomiglia proprio a noi. Potevo sentire che era nostra.”

    Spike annuì.

    “Ma Buffy, perché? Lui è un mostro.”

    “Sono seduto proprio qui, bello,” disse Spike, ma la sua voce aveva perso il tono duro e sembrava stanca e frustrata.

    “Non so perché, Xander,” rispose lei, ritrovando la voce. Guardò Asher. “Perché?”

    Lui tossì. “Nella mia epoca, Spike è un campione. Ha un'anima. Ha salvato voi e il mondo, più volte di quanto possa contare. Combatte al vostro fianco. Voi due addestrate le nuove Cacciatrici. Fate cose straordinarie insieme.”

    “Allora, non sono morta?” domandò lei.

    “No, certo che no.”

    “Stai mentendo,” disse Spike lentamente, con un tono pericoloso. “Riguardo a tutto. Hai ragione,” annuì verso Xander. “Il segaiolo è un imbroglione.”

    Asher guardò indignato Spike. “Sei tu quello che si comporta come un segaiolo, amico. Avrei dovuto saperlo – mi hai detto che saresti stato il più difficile da convincere.”

    “Oh, sì? E perché?”

    Il futuro Osservatore si guardò intorno alla stanza, i pollici che strofinavano l'orologio da taschino d'argento. Esitò a dire le parole che gli aveva detto il suo amico Spike.

    “Beh, va' avanti,” pungolò Spike.

    “Mi hai detto che non c'era modo che tu credessi che saresti stato così fortunato.”

    Buffy guardò sorpresa Spike. “Pff,” disse lui facendo penzolare la testa. Se un vampiro potesse arrossire, sarebbe stato tutto rosa e con le guance rosee. Ringhiò verso sé stesso.

    Asher si schiarì la voce. “Dove l'hai trovata? Presumo che non sei stata in grado di portarla indietro.”

    “Ovviamente. Era sottoterra, al vecchio appezzamento di alberi di Natale. L'incantesimo localizzatore ha funzionato. E adesso sappiamo perché.”

    “Okay,” disse lui. “Ci serve un piano. Non è rimasto molto tempo per trovarla. Quando tornerà il Consiglio attuale?”

    “Di mattina,” rispose Giles, distratto. Capo del Consiglio degli Osservatori.

    “Okay. Dobbiamo averla entro domani mattina. Non credo che vogliamo scoprire che cosa farebbe il nostro amico signor Travers con un ibrido umano-vampiro.”

    “Non la troverà,” dissero Buffy e Spike all'unisono. Tutti gli occhi nella stanza, tranne quelli di Asher, si spalancarono sconvolti e inorriditi.

    “Lo fanno spesso,” disse Asher semplicemente.

    Giles parlò, riunendosi finalmente alla conversazione. “Asher...cosa mi stava dicendo prima, circa la profezia?”

    “Oh, sì. Beh, sono certo che ora lei capisca, che la profezia riguarda Buffy e Spike. La Cacciatrice originale è misticamente impregnata dell'essenza del demone.” Le guance di Buffy si fecero rosse. “Il risultato della loro unione, la loro primogenita, è la guerriera della gente. La più grande guerriera che il mondo abbia mai conosciuto. È lei,” disse Asher a Buffy e Spike.

    “Ma è solo una ragazzina...” bisbigliò Buffy.

    “E perché ci si dovrebbe riferire a Buffy come la Cacciatrice originale?” chiese Giles.

    “Perché è così che la chiamiamo. Adesso.” Si mosse un poco, a disagio. “Diciamo che cambiano un sacco di cose tra il vostro adesso e, ehm...il mio adesso, ed essere una Cacciatrice non è raro come lo era una volta.”

    “Eh?” domandò Buffy.

    “È... una delle cose che probabilmente non dovrei condividere, Buffy. Ti prego, cerca di capire.”

    “Quindi ci sono un sacco di Cacciatrici, io sono sposata con un vampiro ed abbiamo una bambina guerriera che è un ibrido. Lieta di sapere che finalmente la mia vita ha preso la vita per la normalità.”

    “Beh, è alquanto normale, a dire il vero, considerando,” disse Asher.

    “Stiamo perdendo tempo,” disse Giles. “Asher ha ragione – ci serve un piano.”

    Buffy fece un respiro profondo e cercò di delegare. “Willow e Tara – ci serve un altro incantesimo localizzatore. Trovatela il prima possibile. Dobbiamo portarla via dal Primo e al sicuro prima che Travers possa mettere le mani su... su ...mia figlia.” La voce le si spezzò. “Mi dispiace...penso che forse mi serve un minuto. Io... io...” Sparì nella stanza d'allenamento, chiudendo la porta dietro di sé.

    Spike la guardò andarsene, le tracce di lacrime sul suo volto pallido non notate da nessuno tranne che da Tara, che lo guardò con compassione.

    “Spike,” disse Xander. “Non m'importa cosa dice quel tipo. Non crederai seriamente che Buffy possa mai amarti, vero? Devi averla confusa molto per metterla incinta, per fare questa bambina-vampira, ma lei non amerebbe mai una cosa come te. Non fai parte del gruppo. Credo che sia ora che tu te ne vada. Non lasciare che la porta ti colpisca mentre esci.”

    Anya gli diede un colpo sul braccio. “Xander!”

    Asher sorprese Xander facendo un passo minaccioso verso di lui. “Niente di tutto questo,” disse usando ogni centimetro della sua alta massa muscolare per intimidire Xander. Per la prima volta, il futuro Osservatore sembrò veramente minaccioso.

    “Lei è amico suo!” disse improvvisamente Xander. “Se è amico del Ragazzo Ossigenato, non ci si può proprio fidare di lei, incantesimo della verità o no.”

    “Rimangiatelo, Xander Harris,” disse Asher a denti stretti e Xander si fece piccolo. “Nella mia epoca, anche tu sei suo amico.”

    Anche l'espressione sul viso di Spike era pericolosa. “Se qualcuno di voi pensa che io vada da qualche parte prima di avere un piano per trovare la ragazza, siete più stupidi di quanto pensassi. Non c'è niente che possiate fare per costringermi ad andarmene fino a che non sarò bello e pronto. È anche la mia bambina.”

    “Io, ehm,” Giles si schiarì la voce. “Per quanto mi dispiaccia dirlo, Spike ha ragione. Ha... ehm... tanto interesse quanto Buffy in questa faccenda.”

    La tensione nella stanza sembrò placarsi quando Spike si fece cadere la testa tra le mani, la furia che lo abbandonava improvvisamente. Si sentì stremato, confuso. Asher voltò le spalle a Xander e gli occhi sorpresi di Xander sfrecciarono verso la forma accasciata di Spike e poi altrove.

    Amici?


    TBC
     
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