Ventuno Giugno

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    SONO IN ASTINENZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! image image image image
     
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    Oh, eccomi Piuzza! Guarda quanto sono brava!
    Spero che questo capitolo ti piaccia e che l'astinenza si attenui un pochino. ù_ù





    Tania: Taniuzza, il tuo commentino dettagliato è bellissimo! *CCC* Sì, sono due adolescenti, soprattutto Angel, ma sono carini, no? *w*

    Pia: Mi sono molto sbatacchiata, che sia messo a verbale. ù_ù Ho postato tanterrimo.

    NeverMind: Buffy ha i suoi ritmi, ma sappiamo che William è un uomo paziente. Grazie, cara!

    Cadma:
    CITAZIONE
    Me lo vedo benissimo Angel!!!
    Si guarda attorno imbarazzato, poi si guarda i piedi...
    Allunga il viso per dargli un bacio poi pensa "No, meglio di no..."
    E gli stringe la mano!!!

    Esatto, è proprio lui! XDDD Grazie anche a te, cara!












    10.








    La sala riunioni era colma di gente.
    Buffy si era seduta su una poltrona, in disparte, mentre Lindsey descriveva gli ultimi correttivi apportati alla campagna d’immagine, le novità sul fronte delle statistiche, le azioni intraprese da Wilkins su consiglio di Maers.
    L’avversario aveva inasprito i toni, con una serie di interviste giornalistiche e dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa. A schierarsi con lui, seppure non apertamente, ci aveva pensato un noto quotidiano londinese che aveva pubblicato un articolo di critica feroce contro Buffy Summers.
    “… Non dobbiamo smettere di puntare al nostro obiettivo: l’elettorato ancora indeciso. È a questa parte di cittadini che si rivolge la campagna di Maers e sono queste le persone che dovremo portare dalla nostra parte!” esclamò Lindsey, affaticato ma energico. “Sapete tutti cosa fare, ci aggiorniamo domani.”
    I membri dello staff si diressero all’uscita. Xander era rimasto ad applaudire il bel discorso motivazionale, Buffy aveva chiuso gli occhi.
    “Non concordi con quello che ho appena detto?” domandò Lindsey, una volta solo con la candidata.
    Lei si voltò, distratta.
    “Cosa?”
    “Non hai ascoltato neanche una parola, non è così?”
    “Stavo pensando all’editoriale del Thames, quello scritto dall’osservatrice politica.”
    “Ah.”
    “Una cosa odio più degli uomini fascisti: le donne fasciste. Io non voglio rispondere a quest’idiota!”
    “Silenzio stampa, allora.”
    “… Solo che mi manda in bestia! Le falsità che dice, i giudizi che spara! Dio, vorrei poter prenderla a pugni e risolvere la situazione una volta per tutte!”
    Lindsey rise.
    “I pugni non sono per niente fascisti.” Ironizzò. Per tutta risposta Buffy s’imbronciò. “Andiamo, non ti arrabbiare con me.”
    “Non sono arrabbiata!” mentì lei, alzandosi di scatto.
    Attenta, sistemò le pieghe del tailleur nero, facendo particolare attenzione alla gonna. Quando si voltò, il campaign manager aveva uno sguardo molto particolare, profondo.
    “Che c’è?” domandò Buffy.
    Sapeva riconoscere lo sguardo di un uomo attratto da lei, tuttavia avrebbe preferito fingere di non capire. La situazione era già abbastanza complicata, gli impegni erano pressanti e la campagna elettorale assorbiva tutta l’energia disponibile; inoltre, Lindsey era chiaramente uno squalo, il genere di persona che avrebbe fatto meglio ad evitare.
    “Avrei una proposta da farti …”
    “Spara.”
    Lui piegò le labbra in un sorriso malizioso, il gesto studiato di un uomo consapevole del suo fascino.
    “Volevo proporti di scendere in strada. C’è un caffè dietro l’angolo, vende torte molto buone.”
    “Vuoi farmi ingrassare prima del ventuno? Non favorirà la mia elezione.”
    “Chi può dirlo? Magari la gente ti vedrà meno perfetta ed empatizzerà con te.”
    “La gente non vuole empatizzare con me, vuole che io sia impeccabile. Una fetta di torta, però, posso accettarla.”
    “Avevo quasi perso le speranze.”



    Si sedettero sul lato del locale che dava sulla strada.
    Londra splendeva, luminosa e piena di vita, negli occhi verdi di Buffy.
    “Vorrei governarla davvero questa città.” Sospirò la candidata, rivolgendo un sorriso gentile a coloro che la riconoscevano e salutavano. Il bar era stato requisito dai membri dello staff.
    “È bello quando la dimostri …”
    “Cosa?”
    “La tua passione per quello che fai.”
    Buffy scosse il capo e bevve un sorso di cioccolata. Lindsey si protese verso di lei, affascinato.
    “Dovevi essere una potenza da adolescente. Se hai cominciato presto, dovevi essere molto portata per la politica sin da giovane.”
    “In realtà no.” Rivelò lei. “Da ragazzina, durante i primi anni di liceo, ero piuttosto superficiale e disinteressata. Non m’importava molto del destino della mia comunità, dei problemi della gente … frequentavo Xander e Willow già allora ci chiamavano 'gli asociali'. Pensa che un ex compagno di studi, che ho rivisto qualche mese fa ad un convegno, è rimasto impressionato dal mio cambiamento. Lui credeva che fossi iscritta a qualche setta o gruppo religioso.”
    “Non posso crederci.”
    “È la pura verità. A sedici anni vivevo in una tranquilla ignoranza.”
    “E poi cos’è cambiato?”
    Buffy esitò, scrupolosa.
    “Sono cresciuta.” Rispose, semplicemente.
    Lindsey ebbe voglia di approfondire, ma preferì non mostrarsi eccessivamente curioso.
    Era sempre così tra loro, le conversazioni parevano essere una partita a scacchi infinita, si lottava per non far prevalere l’avversario, ostentando superiorità, non svelandosi troppo.
    “Tu, invece?” chiese lei, a cui toccava la mossa.
    “Come ho fatto a diventare così bello e spregiudicato? Non mi piaceva la mia vita, volevo migliorarla. Sono sempre stato molto ambizioso.”
    “L’ambizione è una buona cosa, se controllata.”
    “Ti sembro uno che si controlla?”
    “Io …”
    Lindsey rise ancora.
    Se ci pensava, gli capitava davvero raramente di mostrarsi così aperto e cordiale, soprattutto in momenti di grande tensione e sfida.



    Il campaign manager scelse di accompagnare Buffy al suo appartamento, al quarto piano di un edificio residenziale. La salutò, dinnanzi alla porta, scherzoso.
    Lei sembrava rilassata. Sebbene la stanchezza le segnasse il volto, era bella, bella da morire.
    “Puoi smettere di fissarmi in quel modo …”
    “Quale modo?”
    “Lo sai, Lindsey. Per favore, comportiamoci da professionisti.”
    Lui si tese, colpito.
    Per la prima volta, Buffy partiva all’attacco, dimostrandosi più diretta del solito.
    “Non sono professionale?”
    La candidata rise, divertita.
    “No.” Rispose, armeggiando con le chiavi.
    Contagiato dalla sua ilarità, Lindsey la stuzzicò ancora e lei dovette frenarlo, poggiando una mano sul suo torace. Il contatto involontario risultò più intimo del previsto. Il campaign manager non arretrò, ma spinse la candidata contro la porta.
    “Amoreggiare nel corridoio del palazzo non mi aiuterà di certo a conquistare gli elettori.”
    “Stiamo amoreggiando? Non me n’ero accorto …”
    “Ah, vai al diavolo!” esclamò Buffy, voltandosi.
    Lindsey le prese polso, bloccandola, attirandola a sé.
    Lasciò aderire il torace alla sua schiena e si chinò abbastanza da sfiorarle l’orecchio con le labbra.
    “Mi piace il tuo stile.” Sussurrò. “Puoi vincere davvero.”
    “È questo l’obiettivo, no?” replicò lei, tesa.
    Sentì Lindsey annuire e poi allontanarsi.
    Si voltò a guardarlo e lui sorrideva, indecifrabile. Ricambiò il sorriso ed entrò nell’appartamento.













    Edited by Kiki May - 23/9/2011, 17:27
     
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    Caspita!!!!
    Sono una bella coppia di stronzi...nel senso buono del termine,cioè, lui è quel tipo di uomo che ti fa dire:se capisco come gestirti argggggggg
    E lei...cacchio se è tosta!
    'E una specie di sfida...mi piace!

    Adesso però ricomincerò a tormentarti :D
    Ok dai...ti do un paio d' ore di tregua :lol: :lol: image
     
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    Ohhhh quanto mi intrigano questi due.
    Tosti, dalla risposta sempre pronta, cocciuti. Mi piacciono insieme.

    CITAZIONE
    Lasciò aderire il torace alla sua schiena e si chinò abbastanza da sfiorarle l’orecchio con le labbra.

    Lui è già partito per la tangente, lei... vediamo vah!
     
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    Eccomi!
    Ho tagliato i capelli come un maschiaccio, sappiatelo! Sksksk X3
    E comunque ...




    Pia: Vedi? Sono in piena rivalship! Si sfidano, si piacciono, si combattono.

    NeverMind: Sì, sì ... lei vediamo. :shifty:









    11.













    Un vento freddo sferzava le coste della cittadina inglese affacciata sul mare. In spiaggia le onde s'erano ingrossate e la sabbia turbinava nell’aria, confondendo gli orizzonti, creando una barriera dorata e opaca alla luce del sole.
    Liam e William passeggiavano quietamente. Indossati i cappotti, camminavano sulla battigia, conversando. Liam ascoltava con interesse i racconti di William sulle prime esperienze lavorative, sull’incontro con Giles.
    “ … Avevo appena cominciato a collaborare in galleria, a Londra, e lui era lì.” Mormorò lo scultore, scrutando il volo dei gabbiani, assorto. “Aveva degli amici, la signora Joyce dirigeva le sezioni di restauro …”
    “Lo ricordo.”
    “Rupert veniva spesso a trovarla ed è stato così che ci siamo conosciuti. Io spendevo i pomeriggi nell’allestimento di una sala di arte contemporanea: era il mio primo incarico ufficiale, mi rendeva nervoso. Lui veniva a vedermi, diceva di amare le mie sculture.”
    “Sono certo che lo facesse.” Replicò Liam, onesto.
    William sorrise.
    “Abbiamo cominciato a parlare, a prendere il caffè insieme. È successo. Mi sono innamorato di uno degli uomini politici più popolari del paese, ho intrapreso una relazione con lui. Non mi era mai capitato di amare in quel modo; avevo avuto le mie storie, frequentato uomini e donne, ma Rupert … non so, mi affascinava, mi pareva irraggiungibile e vicino allo stesso tempo. Lui si sentiva spesso inadeguato, per via della differenza d’età, sai? Altre volte era così sicuro e distante da farmi sentire un ragazzino inconsapevole. Mi spaventavano i suoi cambiamenti d’umore.”
    “Ma lui ti adorava. Il modo in cui ti guardava, quello che ha rischiato per te …”
    “Lo so, lo so. Rupert mi ha dato tutto, sino alla fine. Io avevo solo paura. Ero giovane.”
    “Avevi ventitré anni. Lo ricordo bene perché Buffy entrava in crisi al solo pensiero di un ragazzo così giovane per suo … padre.”
    “Povera Buffy.”
    Angel si voltò, nervoso. Fece per afferrare la mano di William, ma riuscì a trattenersi.
    “Ho sempre pensato che foste felici, mi dispiace sapere che Giles ti ha fatto soffrire.”
    “Oh no, non devi credere questo. Rupert è stato buono con me, ma non si può evitare di dimostrarsi indifferenti, freddi o lontani. Sono cose che succedono, quando le relazioni durano a lungo, e siamo tutti esseri umani. Non si può evitare di fare del male al proprio compagno. Si ferisce sempre chi si ama.”
    Liam tacque, scrutando il profilo chiaro dell’interlocutore.
    Il rumore delle onde faceva da sottofondo ai suoi pensieri silenziosi, privati.
    Gli occhi azzurri si tingevano di un’ombra scura, verde come le profondità dell’oceano.



    Ritornarono in casa nel giro di qualche minuto.
    Il vento era rinforzato e non consentiva una permanenza più lunga sulla spiaggia. William rideva, scuotendo i capelli pieni di sabbia, scherzoso. Avrebbe dovuto fare una doccia, ma amava dormire col sapore del mare sulla pelle, sulle labbra.
    “Vieni, ho qualcosa da mostrarti.” Sussurrò, conducendo l’ospite nella stanza-laboratorio.
    Una forma di gesso chiaro, dai contorni indefiniti, stava per essere modellata.
    “Ti piace?” domandò, mostrando l’opera incompiuta. Pareva un busto maschile, un addome forte e muscoloso, che si perdeva nel confine delle gambe, nel sesso ancora da ultimare. “Ho pensato a te, in fase di realizzazione.”
    Liam trattenne il fiato, incerto.
    Continuò a fissare il blocco di gesso ruvido, serrando le dita tremanti.
    “Ho pensato a te.” Ripeté William, suadente. “A come saresti stato … nudo. Dovevo figurarmi un corpo maschile.” Spiegò, muovendo qualche passo in avanti. “Ascolta, siamo entrambi adulti e tra noi c’è qualcosa che …”
    “Mi immagini così?”
    “Ti immagino anche meglio.” Rise lo scultore, divertito.
    Liam gli prese il volto, serio.
    “Ho sempre avuto difficoltà ad esprimere direttamente i miei desideri.”
    “Ti dà fastidio il mio atteggiamento esplicito?”
    “No, per niente.”
    “Bene.” Mormorò William, allungando le dita al colletto della sua camicia. “Sei vuoi che smetta, fermami.”
    “Non voglio farti smettere, ho solo …”
    “Cosa?”
    “Niente.” Sussurrò Liam, carezzandogli le labbra morbide. Sapevano di salsedine e sole, di lussuria. “Niente.” Ribadì, approfondendo il bacio.
    Lo scultore lo strinse, circondandogli il collo con le braccia.
    Ansimò nella presa appassionata e si staccò con lentezza.
    Alzò sguardo chiaro, togliendosi la maglia leggera e i pantaloni. Chiuse gli occhi, in estasi per il tocco di Liam che, lieve, lo stuzzicava. Raggiunse la scrivania ed estrasse un tubetto di lubrificante e dei cuscini, una coperta da campeggio. Li stese al suolo.
    “Ho dimenticato i preservativi.” Fece, dopo qualche secondo di riflessione.
    “Non preoccuparti, li ho io.”
    Sorrise ancora, Liam lo raggiungeva.
    “Lasciati spogliare.” Disse, sbottonando la camicia scura, sfilando i boxer. “Sei bellissimo.”
    “Tu … tu sei bello … sei proprio come ti immaginavo …”
    “Abbiamo fantasticato abbastanza, vero?” scherzò William, stendendosi sulla coperta. “È tempo di passare ai fatti.” Anticipò, entusiasta.
    Liam lo coprì col proprio corpo e serrò i denti, frenando l’eccitazione che lo dominava e gli rendeva difficoltosa la resistenza.
    “Sei così bello.” ansimò, percorrendo con la lingua il torace liscio, l’addome teso. “Ti voglio così tanto …”
    William non si trattenne e lo spinse in avanti, mordendogli una spalla.
    “Prendimi.” Comandò, deciso.
    “Qui, proprio qui? Sul pavimento?”
    “Prendimi, stupido.”
    Liam rise. Lo strinse forte.



    Fecero l’amore tutto il pomeriggio, avvinghiati sul pavimento scomodo, col sole che tramontava.Liam non aveva mai provato tanta gioia, tanto appagamento come nei momenti tra le braccia di William, che lo baciava e lo amava e si muoveva veloce da togliere il fiato. Era meraviglioso.
    Terminato l’amplesso, il dirigente politico non ebbe il coraggio di sciogliersi dall’abbraccio dell’amante e lo attirò a sé, immergendo il naso nei capelli sudati e mossi.
    “Usavate farlo qui, in questa stanza?” chiese, senza riflettere.
    William si bloccò immediatamente.
    Fece per alzarsi, imbarazzato.
    “Aspetta!” esclamò Liam, serrando la presa. “Aspetta, non volevo farti scappare.”
    “Perché hai chiesto di me e Rupert, allora?”
    “Io … non lo so. Credo di avervi immaginati …”
    “Pensi a questo quando scopiamo?!”
    Liam scosse il capo, dispiaciuto. Carezzò gli zigomi pronunciati di William, scrutandolo con sincerità.
    “Penso solo a te.” Disse.
    William esitò un istante. Poi chinò il capo, addolorato.
    “Mi dispiace.”
    “Shhh … non fa niente. Torna ad abbracciarmi, ho bisogno di te.”
    “Hai bisogno di me?” domandò lo scultore, seppellendo il volto nel torace ampio.
    “Sì, da morire.”
    “Anch’io.” sussurrò. “Anch’io.” ripeté, svelando un sorriso raggiante.
    Liam lo baciò.












    Edited by Kiki May - 23/9/2011, 17:32
     
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    Come ti ho già detto in tag credo che questo sia il mio capitolo preferito finora, ha battuto perfino quello del confronto tra William e Buffy.
    Ambientazione perfetta, il mare irrequieto ha sempre un che di malinconico e triste e fa da sfondo egregiamente al racconto di William sulla sua relazione con Giles.

    CITAZIONE
    Si ferisce sempre chi si ama.

    Volevi farmi venire un infarto vero? Ammettilo. Mi hai catapultato in quel vicolo di Sunnydale, davanti al dolore di Spike, il suo viso, i suoi occhi. Quanto ho detestato Buffy in quel momento >*<


    Il momento in cui hanno fatto l’amore… che te lo dico a fare? Li adoro *__*


    CITAZIONE
    “Usavate farlo qui, in questa stanza?” chiese, senza riflettere.
    William si bloccò immediatamente.
    Fece per alzarsi, imbarazzato.
    “Aspetta!” esclamò Angel, serrando la presa. “Aspetta, non volevo farti scappare.”
    “Perché hai chiesto di me e Rupert, allora?”
    “Io … non lo so. Credo di avervi immaginati …”
    “Pensi a questo quando scopiamo?!”
    Angel scosse il capo, dispiaciuto. Carezzò gli zigomi pronunciati di William, scrutandolo con sincerità.
    “Penso solo a te.” Disse.

    Angel mi ha fatto tenerezza. Non credo – ma dimmi se mi sbaglio – che la sua uscita sia dovuta al fatto che voglia semplicemente sentirsi unico ma per le sue paure inconsce. Si è appena concesso ad un uomo per cui provava già dei sentimenti, in una casa dove silenziosa aleggia la presenza di Rupert e su un pavimento. Non nella camera da letto che William aveva condiviso con il suo compagno. A me è sembrato tanto insicuro povero cucciolo.


    CITAZIONE
    William esitò un istante. Poi chinò il capo, addolorato.
    “Mi dispiace.”
    “Shhh … non fa niente. Torna ad abbracciarmi, ho bisogno di te.”
    “Hai bisogno di me?” domandò lo scultore, seppellendo il volto nel torace ampio.
    “Sì, da morire.”
    “Anch’io.” sussurrò. “Anch’io.” ripeté, svelando un sorriso raggiante.
    Angel lo baciò.

    Le ultime battute sono splendide. Il bisogno di sentirsi amati, di avere qualcuno accanto. Mi sono venuti gli occhi lucidi ma mi sono trattenuta dal versare quella maledetta lacrimuccia per un solo motivo: si sono trovati, questo è solo l’inizio e io voglio vederli felici e contenti. E insieme soprattutto.
     
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    CITAZIONE (°NeverMind° @ 22/5/2011, 15:05) 
    Come ti ho già detto in tag credo che questo sia il mio capitolo preferito finora, ha battuto perfino quello del confronto tra William e Buffy.
    Ambientazione perfetta, il mare irrequieto ha sempre un che di malinconico e triste e fa da sfondo egregiamente al racconto di William sulla sua relazione con Giles.

    CITAZIONE
    Si ferisce sempre chi si ama.

    Volevi farmi venire un infarto vero? Ammettilo. Mi hai catapultato in quel vicolo di Sunnydale, davanti al dolore di Spike, il suo viso, i suoi occhi. Quanto ho detestato Buffy in quel momento >*<


    Il momento in cui hanno fatto l’amore… che te lo dico a fare? Li adoro *__*


    CITAZIONE
    “Usavate farlo qui, in questa stanza?” chiese, senza riflettere.
    William si bloccò immediatamente.
    Fece per alzarsi, imbarazzato.
    “Aspetta!” esclamò Angel, serrando la presa. “Aspetta, non volevo farti scappare.”
    “Perché hai chiesto di me e Rupert, allora?”
    “Io … non lo so. Credo di avervi immaginati …”
    “Pensi a questo quando scopiamo?!”
    Angel scosse il capo, dispiaciuto. Carezzò gli zigomi pronunciati di William, scrutandolo con sincerità.
    “Penso solo a te.” Disse.

    Angel mi ha fatto tenerezza. Non credo – ma dimmi se mi sbaglio – che la sua uscita sia dovuta al fatto che voglia semplicemente sentirsi unico ma per le sue paure inconsce. Si è appena concesso ad un uomo per cui provava già dei sentimenti, in una casa dove silenziosa aleggia la presenza di Rupert e su un pavimento. Non nella camera da letto che William aveva condiviso con il suo compagno. A me è sembrato tanto insicuro povero cucciolo.


    CITAZIONE
    William esitò un istante. Poi chinò il capo, addolorato.
    “Mi dispiace.”
    “Shhh … non fa niente. Torna ad abbracciarmi, ho bisogno di te.”
    “Hai bisogno di me?” domandò lo scultore, seppellendo il volto nel torace ampio.
    “Sì, da morire.”
    “Anch’io.” sussurrò. “Anch’io.” ripeté, svelando un sorriso raggiante.
    Angel lo baciò.

    Le ultime battute sono splendide. Il bisogno di sentirsi amati, di avere qualcuno accanto. Mi sono venuti gli occhi lucidi ma mi sono trattenuta dal versare quella maledetta lacrimuccia per un solo motivo: si sono trovati, questo è solo l’inizio e io voglio vederli felici e contenti. E insieme soprattutto.

    io quoto in pieno! :wub:
    :cry: lacrimuZZe comprese
    Le ultime battute mi hanno colpita al cuoricino....poveri :( sembrano cosí soli
    Mi fa un pó paura l´amore che cura
    Aspetto trapidante il seguito :lol:
    VCai Kiki vai!!! image
    posta presto...e non fare quella faccia...che ti ho chiesto? image
     
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    Aggiorno anche questa, dopo una vita!

    Giaduzza: Sono tanto contenta che il capitolo ti abbia emozionata! Sai, cerco di non calcare la mano con le scene d'amore e con le descrizioni dei sentimenti, ma sono davvero felice del fatto che tu abbia percepito tante sensazioni dei nostri protagonisti. Spero che anche questo capitolo possa piacerti allo stesso modo.

    Piuzza: Sì, fa un po' paura questo loro amore, ma del resto è una forza che li attira inevitabilmente. Grazie anche a te, cara!








    12.










    Lo studio radiofonico era accogliente e ampio. Buffy venne guidata per i corridoi che conducevano alla sala della diretta. A scortarla, come di consueto, Lindsey ed Liam, affiancati da alcuni membri dello staff. La candidata venne ricevuta dallo speaker e si sedette dinnanzi al microfono dotato di cuffie per l’ascolto.
    L’intervista poté cominciare.
    “Buongiorno Londra, siamo insieme al candidato sindaco Buffy Summers, che risponderà alle domande degli ascoltatori e a quelle preparate dalla nostra redazione. Piacere di conoscerla, signorina Summers.”
    “Il piacere è mio.” Rispose lei, aggiustando le enormi cuffie che le scompigliavano i capelli. “Vi ringrazio per avermi ospitata.”
    “E noi la ringraziamo per aver scelto di partecipare alla trasmissione e, soprattutto, per aver accettato di rispondere alle domande degli ascoltatori. Sappiamo quanto sia rischioso sottoporsi ad un confronto diretto in una fase delicata come questa.”
    “Beh, io credo che sia necessario dialogare apertamente con la città. Se diventerò sindaco, dovrò accogliere tantissime istanze, provenienti dalle parti più disparate, e cominciare già da ora mi sembra una cosa intelligente.”
    Lo speaker sorrise.
    “Lei nutre buone speranze di vittoria, quindi.”
    “Diciamo che non mi lascio scoraggiare facilmente e che sono abituata a combattere. Cerco di essere ottimista.”
    “Possiamo cominciare con le domande, allora.”
    “Cominciamo.”



    L’intervista durò un paio di ore, utilizzate da Buffy per illustrare i nodi salienti del programma e le novità apportate in vista dell’elezione. La candidata riuscì a rispondere in modo soddisfacente ai quesiti dei cittadini ascoltatori e terminò la conversazione con un aneddoto divertente sulla sua adolescenza. Si congedò dallo studio intorno all’ora di pranzo. Ad attenderla, all’ingresso, i suoi collaboratori.
    “Sei stata molto brava.” Fece Liam, accennando un sorriso gentile.
    Lindsey annuì.
    “Siete stranamente in accordo, il che significa che ci stiamo avvicinando al giorno dell’apocalisse!” scherzò lei, aggiustando l’acconciatura che non ne voleva sapere di stare ferma.
    Il campaign manager le rivolse un cenno suadente, tendendo una mano quasi a volerla sfiorare. Buffy piegò le labbra in un broncio pensoso e socchiuse gli occhi, attenta.
    “Direi che possiamo andare a pranzo.” Mormorò, accogliendo l’invito di Liam che le porgeva il braccio.



    Il tragitto in auto fu più silenzioso e pacifico del solito. Lindsey ed Liam evitarono di punzecchiarsi e Buffy poté rilassarsi. Raggiunto il ristorante, i tre si accomodarono al tavolo loro riservato; la candidata dovette congedarsi un attimo per andare al bagno.
    “Mi eviti?” domandò Lindsey, in agguato all’ingresso della toilette.
    Buffy si portò una mano al cuore, spaventata dall’apparizione improvvisa.
    “È il bagno delle donne.” Notò, asciugando le mani appena lavate.
    Lindsey ghignò e chiuse la porta alle sue spalle.
    “Lo so.”
    “C’è qualcosa che vorresti dirmi circa la tua sessualità?”
    “Tante e tante cose.” Disse lui, affiancandosi alla candidata che riprendeva lo chignon. “Scioglili.” Comandò, neutro.
    “Cosa?”
    “L’acconciatura è andata e i tuoi capelli sono deliziosi, scioglili.”
    “Credevo non ti piacessero.”
    “Uhm …” borbottò Lindsey, cingendole i fianchi.
    Buffy non poté frenare un sussulto.
    “Ti faccio agitare così tanto?”
    “Mi agita il pensiero che qualcuno ci veda. So gestire perfettamente uno come te.”
    “Sono un uomo da gestire, addirittura?”
    Buffy si voltò, veloce.
    Alzò lo sguardo pieno d’orgoglio e inclinò il viso ovale.
    “Certamente.” Rispose.
    Lindsey sorrise, compiaciuto dalla testardaggine del suo capo.
    “Dovremo affrettarci o qualcuno si accorgerà che ci siamo chiusi in bagno.”
    Tu ci hai chiusi in bagno.”
    “Non la dai mai vinta, vero? Devi sempre avere l’ultima parola su tutto.”
    “Come mi conosci bene …”
    Il campaign manager sfoggiò l’ennesimo ghigno da canaglia e sciolse i capelli della candidata, carezzandoli con le dita.
    “Sto imparando.” Sussurrò.



    “C’è una tensione sessuale che spacca le pietre.”
    “Tra noi?” mormorò William, sospirando di piacere.
    Liam si chinò a baciargli gli occhi e il naso morbido.
    “Tra Lindsey e Buffy, credo. Capisco pochissimo di questioni sentimentali, ma McDonald sembra aver puntato Buff e, se lo conosco bene, non mollerà l’osso prima di aver raggiunto i suoi scopi. Dovrei fermarlo?”
    William rise, attirando a sé l’amante nudo.
    “Perché dovresti?” chiese. “Ti piacerebbe se qualcuno fermasse noi?”
    “No.”
    “Ecco la tua risposta. Lascia stare il manager.”
    “Ma è un coglione.” Obiettò Liam, serissimo.
    Il scultore rise ancora e lui lo baciò e l’abbracciò con trasporto.
    Immerse il capo nell’incavo del suo collo e prese un respiro profondo, imprimendo nella mente il profumo del dopobarba e dello shampoo per capelli. Si tese e mordicchiò ancora il naso imperfetto, terribilmente adorabile.
    Gli occhi di William splendevano di un azzurro luminoso, paragonabile a quello del cielo. Le ciglia lunghe erano arcuate e castane, lievemente dorate. Gli zigomi pronunciati evidenziavano il pallore della pelle calda in un gioco di ombre e sfumature.
    “Sei così bello …”
    “Non dire sciocchezze, dai.”
    “Giuro.” Mormorò Liam, solenne. “Sei bellissimo. Non so come facciano i tuoi datori di lavoro a non saltarti addosso. Sei l’uomo più sexy che io abbia mai visto.”
    William scosse il capo, nascondendo un moto di imbarazzo che l’aveva spinto ad arrossire.
    “E l’effetto che mi fai …” esalò l’amante, rapito. “Io capisco … capisco perché Giles ti desiderasse così tanto …”
    “Vuoi parlare di questo, adesso? Ti prego, Liam …”
    Il politico scosse il capo, dispiaciuto e triste.
    “Dico sempre le cose sbagliate al momento sbagliato.”
    “No.” Replicò William, prendendogli il volto con una gentilezza inusitata, dolcissima. “Sei solo insicuro, lo capisco. Anche io lo sono stato per tanto tempo.”
    “Ed ora non lo sei più?”
    Lo scultore non rispose.
    Si tese in avanti e reclamò le labbra dell’amante, assaporandole in un bacio lento.
    Nuovamente fece scorrere le braccia attorno al capo forte, sulla schiena ampia, e si trovò premuto tra i cuscini che si appiattivano sotto il suo peso.
    “Con Giles mi sentivo sempre un ragazzino, ma tu forse … tu sei come me, siamo allo stesso livello. Amami allora, amami per quello che ti posso offrire. Credi che sia abbastanza?”
    “È tantissimo.” Replicò Liam, sincero.
    Approfondì il bacio e immerse le dita nei capelli del compagno che gemeva di eccitazione.
    Provò a cancellare dalla mente ogni altro pensiero.












    Edited by Kiki May - 23/9/2011, 17:36
     
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  9. °NeverMind°
     
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    La campagna di Buffy sembra procedere bene.
    *gongola felice*

    Ma tanto B. è B., quella donna ha i doppi attributi... chi diamine la ferma?!



    CITAZIONE
    “C’è una tensione sessuale che spacca le pietre.”

    *concorda con Angel*
    Ma. Mah.
    Non riguarda solo il sesso.

    CITAZIONE
    “Non la dai mai vinta, vero? Devi sempre avere l’ultima parola su tutto.”
    “Come mi conosci bene …”
    Il campaign manager sfoggiò l’ennesimo ghigno da canaglia e sciolse i capelli della candidata, carezzandoli con le dita.
    “Sto imparando.” Sussurrò.

    C'è qualcosa di più.
    E lo sai che sono curiosa... per cui il prossimo post deve arrivare presto! XD



    Angel.
    Lui e le frasi sbagliate. ù.ù
    Ci si potrebbe scrivere un libro! ù.ù
    Però lo capisco, è insicuro. Anche se, santo cielo, con la tempistica non c'è mai. Può mica trovare un momento migliore per uscirsene con i suoi dubbi amletici?!

    CITAZIONE
    Provò a cancellare dalla mente ogni altro pensiero.

    :( Sta soffrendo povero cucciolo, un pò di quasi-felicità se la merita anche lui. u.u
     
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  10. cadma91
     
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    Ma lo sai che Lindsey e Buffy mi piacciono da morire? Me lo immagino benissimo il buon (si fa per dire) Lindsey Mc Donald che cerca di sedurre Buffy.
    E ci riesce.
    Eccome se ci riesce.
    L'unica cosa che mi disturba è il fatto che Lindsey è un doppiogiochista con un debole per il lato oscuro.
    Non sarà che è uno di Wilkins???
    Vedi l'effetto che mi fai?
    Anzichè studiare mi perdo a fantasticare su Lindsey.
    Posta prima di subito.
     
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    Giadina: Angel è un cucciolotto che ha un cattivo tempismo! >*< Ma si risolverà tutto, vedrai! XDD

    Cadmina: Sono contentissima che ti piacciano! Mi solletica un dubbio: perché hai pensato che Lindsey stia facendo il doppiogioco? Uhm ... comunque chi lo sa, è misterioso il ragazzo. Thanks!










    13.







    Bussarono alla porta e William corse ad aprire.
    Ad attenderlo, nel vialetto, c’era Buffy, reduce da un incontro coi lavoratori di uno stabilimento automobilistico. Stanca, soddisfatta, la candidata si era congedata dai collaboratori ed aveva deciso di dedicare del tempo libero a William.
    “Sono venuta perché pensavo di prendere qualche libro, ma ho dimenticato di dirlo a Fred e ho scoperto di avere un altro appuntamento in serata. Non so se riesco a passare nel mio appartamento, non so se riesco a prendere i volumi.”
    Lo scultore sorrise, affascinante.
    “Non preoccuparti, non c’è fretta. Accomodati.”
    Lei accolse l’invito, vagamente imbarazzata, e si sedette in soggiorno, sul divano.
    Inconsciamente attirò un cuscino sulla pancia e lo strinse, in una posa protettiva e tenera.
    “Vuoi del tè?” domandò William, gentile.
    Buffy scosse il capo.
    “Del succo d’arancia, se l’hai.” Rispose, voltandosi in tutte le direzioni. “Hai cambiato qualcosa? Sembra diverso questo posto e …” di sfuggita, con la coda dell’occhio, la candidata individuò un orologio maschile.
    Lo riconobbe immediatamente.
    “Succo d’arancia come richiesto!” annunciò William, rientrando in soggiorno.
    Buffy aveva chinato il capo. Tra le mani stringeva l’orologio da polso dimenticato da Liam.
    “Quindi vi frequentate … è stato qui e non per parlare, credo, visto che ha dovuto togliere l’orologio.”
    Lo scultore poggiò le bibite sul tavolino e si chinò accanto all’ospite.
    “Sì, Liam è stato qui.” Ammise. “Abbiamo fatto l’amore.”
    Lei sussultò dinanzi alla rivelazione improvvisa e diretta.
    Fece quasi cadere un bicchiere e si tenne il capo, arrossita.
    “Mi dispiace che ti faccia così male saperlo.”
    “No, no. In effetti, sono stata io ad incoraggiare Liam, aveva bisogno di tornare a frequentare qualcuno. Solo che non avrei mai immaginato che quel qualcuno … saresti stato tu, ecco.”
    “Se può consolarti, lui aspettava solo il momento giusto per dirtelo. Non intendeva mentirti.”
    “Va bene.”
    “Sei arrabbiata, allora?” domandò William, prendendo posto sul divano.
    Buffy fece spallucce e si voltò a guardarlo, imbronciata.
    “Ma devi proprio scopare con tutti gli uomini della mia vita?” chiese.
    Nello sguardo smeraldino il bagliore di una risata trattenuta.
    William la colse e ricambiò con un sorriso solare.



    Il mare era meravigliosamente impetuoso , scosso dal vento caldo del sud che scatenava le onde. Buffy passeggiava, tentando in vano di contenere i capelli che volavano in tutte le direzioni.
    “… Ed è cominciata subito?”
    “Cosa?” domandò William, incerto.
    La candidata roteò gli occhi ostentando esasperazione.
    “Tra te e Liam! Da quanto dura la vostra … avete una relazione, quindi?”
    “Oh, quello! Non saprei rispondere, ci frequentiamo da così poco. So solo che tra noi c’è tanta passione.”
    “Quello l’ho capito, non avete perso tempo!”
    “Ti dà fastidio, vero?”
    “Smettila!” esclamò lei, voltandosi a braccia aperte, come una ragazzina sognante. “Vorrei capire cosa ci trovi negli uomini che piacciono anche a me, questo sì, ma ho ben chiaro l’orientamento sessuale di Liam: uomini, uomini, uomini.”
    William rise, gioviale.
    “Ho provato a stare con lui …” riprese la candidata. “Ma non ero abbastanza mascolina, evidentemente. Sono contenta, comunque, che abbia deciso di rimettersi in gioco. Gli voglio un gran bene, merita di essere felice.”
    “Sì. Lui è … molto insicuro.”
    “Lo è sempre stato. Liam non si è mai sentito bene veramente. Ha provato intense gioie e profondissimi dolori, ma non ha mai sperimentato la tranquillità, né il benessere. Credevo che con uomo, finalmente, avrebbe provato queste cose.”
    “Io credo che lui sia felice adesso, solo che –“
    William si interruppe, mordendosi le labbra.
    Buffy lo spronò a continuare rivolgendogli uno sguardo accigliato.
    “Ha molta paura, penso. Ha paura che io lo ritenga un semplice sostituto di Giles, ha paura di rimanere scottato, di dirti la verità su di noi.”
    “Non voleva dirmi della vostra relazione?”
    “Voleva aspettare, ed io l’avrei rispettato.”
    La candidata si bloccò.
    “Lo fai sempre, vero?”
    “Cosa?”
    “Accontentare le persone che ti sono accanto. Lo facevi con Giles, questo lo so.”
    Lui inclinò il capo e inarcò il sopracciglio sinistro in un modo disarmante.
    “Beh, non c’è scelta, no? Non c’è scelta se si ama qualcuno …”
    “Non sono d’accordo.”
    “Tendo a mettere da parte il mio orgoglio per il benessere dell’altro e mi sta bene. Non so se è una cosa che puoi capire, per me è così.”
    Buffy scosse il capo e si rifiutò di rispondere.
    Non sapeva davvero cosa pensare riguardo all’amore e all’orgoglio.



    “E come sei messo a vagine?”
    William aggrottò la fronte, pensoso.
    “Cosa intendi, scusa?”
    Buffy emise un sonoro sbuffo e roteò gli occhi, carezzando le mensole della libreria.
    “Sei sempre stato attratto dagli uomini oppure ti piacciono anche le donne?” spiegò, incuriosita.
    Lo scultore rifletté.
    “Sono stato con qualche ragazza, sì. Al liceo ero innamorato cotto di una certa Cecily che mi snobbava allegramente, poi ho frequentato per un paio d’anni Dru, una compagna di corso, ed ho intrapreso una relazione con lei. Era la donna più folle che avessi mai incontrato, ma ci divertivamo un sacco. Quando lei è partita per gli Stati Uniti, ho perso interesse per le questioni di cuore, ho smesso di uscire con le ragazze sono rimasto solo per un po’ di tempo. Poi ho incontrato Rupert.”
    “Capisco.” Mormorò la candidata, nuovamente in imbarazzo.
    William si chinò per scrutare il suo sguardo sfuggente.
    “Ti incuriosisce tanto la mia vita?”
    “No, no … è solo che – Non ti montare la testa.”
    “Non insisto per pura vanità, è da quando sei arrivata che mi fai domande sulla mia vita sentimentale.”
    Buffy si allontanò dalla libreria e si sedette su una poltrona.
    Allargò le braccia, sconfitta.
    “Immagino di voler solo … sono solo curiosa.”
    “Va bene.”
    “E tu sei maledettamente accondiscendente! Dai i nervi.”
    Lo scultore tacque, lei sfogliò un libro poggiato sul comodino accanto alla poltrona.
    Trovò una foto stropicciata, che la ritraeva assieme a Giles.
    “Ricordo quando fu scattata.” Sussurrò, la gola stretta dall’emozione. “Eravamo seduti fianco a fianco e Giles mi stava chiedendo di essere forte, di non lasciarmi abbattere dalle prime sconfitte. Era noiosissimo quando cominciava coi suoi sermoni sulle difficoltà della lotta politica, quella volta fu breve e conciso. E mi lasciò qualcosa dentro.” La candidata alzò lo sguardo, lucido di lacrime. “Sono meschina con te, e credo di esserlo perché non ho mai accettato che fosse andato via in quel modo, l’unico uomo a cui ho permesso di proteggermi.”
    William annuì, comprensivo.
    Si chinò accanto a lei e la strinse in un abbraccio muto, atteso da anni.












    Edited by Kiki May - 23/9/2011, 17:40
     
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  12. cadma91
     
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    Per Lindsey ho solo ho pensato ad Angel: nella prima stagione tradisce la W&H perchè non sopporta che vengano uccisi dei bambini.
    Nella seconda stagione ri tradisce la W&H per nascondere Darla.
    Nella quinta ALLEGRIA!
    Prima cerca di uccidere Angel in tutti i modi.
    Poi si allea con lui.
    Poi nell'ultima puntata, quando viene ucciso da Lorne dice "Angel deve uccidermi!".
    Quindi pensava di tradire di nuovo Angel o i fare chissà che cosa...
    Insomma quel ragazzo è confuso e salta sul cavallino del vento.
    Poi, almeno in "Angel", è incredibilmente, orribilmente, imprescindibilmente innamorato di Angel.
    E di Darla.
    Poverino, che confusione deve avere in testa...
     
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  13. °NeverMind°
     
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    Il rapporto che si sta instaurando tra Buffy e William mi piace molto, hanno trovato un punto d'incontro e la loro amicizia si sta saldando.
    Bella la franchezza con cui si parlano, senza giri di parole, soprattutto William. In fondo è sempre stato lui, nel telefilm, a spiatellare a Buffy la verità nuda e cruda.


    CITAZIONE
    Si chinò accanto a lei e la strinse in un abbraccio muto, atteso da anni.

    E io lo attendevo da ben 13 capitoli! *__*



    CITAZIONE
    “Lo è sempre stato. Angel non si è mai sentito bene veramente. Ha provato intense gioie e profondissimi dolori, ma non ha mai sperimentato la tranquillità, né il benessere. Credevo che con uomo, finalmente, avrebbe provato queste cose.”

    *concorda*



    CITAZIONE
    “Lo fai sempre, vero?”
    “Cosa?”
    “Accontentare le persone che ti sono accanto. Lo facevi con Giles, questo lo so.”
    Lui inclinò il capo e inarcò il sopracciglio sinistro in un modo disarmante.
    “Beh, non c’è scelta, no? Non c’è scelta se si ama qualcuno …”
    “Non sono d’accordo.”
    “Tendo a mettere da parte il mio orgoglio per il benessere dell’altro e mi sta bene. Non so se è una cosa che puoi capire, per me è così.”

    Io posso capire William perchè faccio anche io cosí. E quoto ogni sua singola parola.



    Drusilla *__*
    Quella povera pazza. Mi manca un pò sai? Si scrive cosí poco su di lei!
     
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    E con questo penso di finire col postaggio giornaliero. ù_ù
    In tre giorni tre post: sono stata brava, no?
    Ho recuperato un po' del tempo perduto, sperando che mi raggiunga anche la Piuzza che andava in astinenza qualche tempo fa.


    Cadma: Capisco, capisco. Direi che Lindsey più che confuso è molto opportunista e sta con chi sceglie di stare finché gli conviene. Ma davvero tu pensi che è innamorato di Angel? XDDD Ora vediamo se ti piace 'sto capitolo.

    Giada: Grazie, carissima. Per le fanfic con Dru ... beh, ci saresti anche tu per scriverle! *puppy eyes* Ti esorto sin da ora a lasciar libero il tuo talento artistico! (E fai ancora fanart, già che ci seih! *w*)











    14.









    Buffy si staccò dall’abbraccio, bruscamente, portando le mani al volto per nascondere le lacrime.
    Sorridente, cercò di sminuire lo sfogo emotivo.
    “Di solito sono molto più tosta … che avevi messo nel succo d’arancia, eh?”
    William la scrutò a fondo, studiando la luce triste nei suoi occhi verdi.
    “Buffy …”
    “No, ti prego. Mi sono resa già abbastanza patetica.”
    “Non sei –“
    L’affermazione venne interrotta dal gesto di Buffy, più gentile, che si scostava da William, tenendogli le braccia.
    “Verrò ancora, a prendere i libri. È una promessa.”
    “Sono contento.” Disse lui, rasserenandosi.
    Passò un tovagliolino di carta all’ospite e le prese un bicchiere d’acqua.
    Andò ad aprire la porta, che avevano suonato il campanello.
    “È qui Buffy?” domandò Lindsey, vagamente agitato.
    “Sì, è in soggiorno.”
    “Bene. È stata invitata ad una cena di gala coi Manners. Abbiamo poco tempo per vestirla e portarla alla villa.”
    “Sono qui, Lindsey!” esclamò la candidata, alzandosi spazientita. “Non parlare di me come se fossi una bambolina assente.”
    Il campaign manager aggrottò la fronte, lasciando trasparire un certo stupore.
    “Cosa ti è successo?” domandò, notate le lacrime.
    Lei fece un gesto vago.
    “Andiamo.” Disse, rivolgendosi poi a William. “Tornerò prima possibile.”
    “Ti aspetterò.”
    “Arrivederci.”
    In automobile, diretti all’appartamento della candidata, Lindsey e Buffy si parlarono a malapena. Giunti a destinazione, si separarono. Lei si diresse in bagno, lui in camera da letto.
    “Scelgo un abito per te, mentre fai la doccia.”
    “Fai come ti pare.”
    Il campaign manager sospirò, stanco, e passò in rassegna il guardaroba del capo.
    Buffy aveva una serie di abiti eleganti, molto belli. Tre, in particolare, colpivano l’attenzione e risultavano adatti all’occasione da presenziare: un vestito nero, semplice e rigoroso, con un filo di paillettes sulla scollatura; uno verde, altrettanto semplice ma più luminoso e singolare; un abito giallo, solare e vintage.
    Desideroso di non eccedere in un congresso di conservatori, Lindsey optò per l’abito nero, immaginando tuttavia come sarebbe stata bella Buffy in giallo o in verde.
    Dalla stanza adiacente, il campaign manager riusciva a percepire il suono del getto d’acqua e dei movimenti della candidata che insaponava la pelle. Un brivido continuo lo scosse al solo pensiero del corpo nudo di lei. Dovette imporsi una certa freddezza.
    “Hai scelto?” domandò Buffy, avvolta in un asciugamano umido.
    “Sì. Metti quello nero, non vorrei che risultassi troppo giovanile in mezzo a quelle cariatidi.”
    “Oh, il pupillo di Holland Manners che si esprime con tanta crudezza! Nero sia.” Concesse lei, volando ad acconciare i capelli appena lavati.
    Lindsey dovette attendere con pazienza che fosse pronta e vestita.
    “Stai bene.” Mormorò infine, alle spalle di Buffy che si truccava con concentrazione.
    “Grazie.” Rispose lei, terminando di applicare il mascara, indossando gli orecchini di perla. “Vogliamo andare?”



    Il party si teneva nell’enorme dependance di Holland Manners, avvocato di successo e fama internazionale, partito dall’America alla volta di Londra in occasione delle elezioni amministrative della città. Padrone di uno studio prestigioso con filiale nella capitale del Regno Unito, Manners si muoveva alla ricerca del miglior candidato da appoggiare e coinvolgere nella gestione dei suoi interessi.
    “È un’occasione che non puoi perdere.” Sussurrò Lindsey all’orecchio di Buffy, appena entrata nella sala ricevimenti.
    “Vedremo.”
    “Warren Maers ha già affilato gli artigli, ti conviene lanciarti adesso prima che sia troppo tardi.”
    “Vedremo.” Replicò ancora Buffy, stringendo i denti per la tensione.
    La sala era colma di uomini d’affari e personalità illustri, ma di una particolare estrazione sociale e con trascorsi politici non proprio limpidi.
    La candidata prese un bicchiere di champagne e si precipitò a salutare Manners, già desiderosa di scappare.
    “Oh Buffy Summers! È un piacere incontrarla!”
    “Piacere mio.” Mormorò lei, lasciandosi salutare dall’avvocato sorridente. “Se posso esser sincera, mi ha stupita il suo invito all’ultimo momento.”
    “Il merito di questo incontro, mia cara, va esclusivamente a Lindsey McDonald. Il tuo è un collaboratore prezioso, fai bene a circondarti di uomini così ambiziosi e pieni di iniziativa.”
    “Sì, faccio bene.” Ripeté lei, impallidita.



    “Mi hai fatto ottenere un incontro con Manners! Non era un invito, era un fottutissimo incontro organizzato!” sbottò Buffy, uscita dall’ascensore.
    Il tragitto in auto si era svolto nel silenzio più glaciale e anche il party non era stato memorabile. Lindsey aveva cercato in tutti i modi di favorire un certo dialogo tra la candidata e l’avvocato, fallendo miseramente e alimentando la frustrazione di Buffy, costretta a sopportare una compagnia sgradita.
    “Fermati, cazzo!” esclamò il campaign manager allargando le braccia.
    “Non abbiamo un fottuto progetto in comune, uno straccio di idea che collima! E la gente di cui si circonda il signor Manners, oh! Vogliamo davvero parlarne? Frequentare individui del genere distruggerebbe la mia reputazione!”
    “Dove vorresti prendere i voti? Sentiamo! Non fare la santa indignata, non lo sei!”
    La candidata velocizzò il passo, in preda al furore, e raggiunse la porta del suo appartamento.
    “Il miglior amico del tuo caro Holland è implicato in uno scandalo sessuale, vogliamo dimenticarlo?”
    “Parla a bassa voce.” Mormorò lui, affiancandosi alla parete.
    Buffy si scostò quanto più possibile, mentre armeggiava con le chiavi.
    “Vaffanculo! Maledetta serratura!”
    “Devi cercare un punto d’appoggio più solido delle adolescenti innamorate della tua figura da femminista post-moderna! Devi trovare fondi e supporto mediatico!”
    “Ho già il supporto che mi serve e tu devi sparire dalla mia vista.” Ribatté lei, entrando in casa, togliendo le scarpe senza eleganza.
    “Non me ne vado, Buffy.”
    “Ah no? Cosa vuoi fare, bloccarmi ad una parete come quel tuo amico stupratore?”
    “Non è mio amico!” esclamò Lindsey, inferocito. “E forse è proprio quello che voglio fare!” disse, premendo il corpo di Buffy contro la parete, contro il suo.
    Invano la candidata tentò di liberarsi dalla presa.
    “Non avresti dovuto! Come sei permesso?! Io non voglio avere nulla a che fare con Holland Manners né coi suoi compari! Io sono migliore di loro!”
    “Ma ti senti? Senti la tua arroganza?!”
    “Non sono arrogante.” Rispose lei. “Sono obiettiva. Chi frequenta la merda è destinato a morirci dentro ed io non voglio fare una brutta fine. Manners è stato motivo di lite anche con Liam. L’ho criticato aspramente quando voleva stringere un'alleanza, gli ho detto che c’era un limite a tutto!”
    “E quindi siamo arrivati a parlare di Liam!” fece il campaign manager, sarcastico. “Ti bruciava da un po’, vero? Volevi parlarne!”
    “Cosa vai blaterando?”
    “Tu e il tuo amore impossibile che si è dato alla passione per il cazzo! Deve ferirti molto, orgogliosa come sei.”
    Buffy ridusse gli occhi a due fessure.
    “Non sai neanche di che parli.” Sibilò, disgustata.
    Lindsey le serrò i polsi con forza.
    “E per questo che non riesci a dare il massimo, per il pensiero di Liam? Fattene una ragione, mia cara, lui vuole un uomo.”
    “Taci, non sai quello che dici!” urlò lei, trattenendo il pianto. Alzò lo sguardo bruciante d’odio in direzione del campaign manager. “Mi fai schifo.” Disse.
    Lui la strinse più forte.
    “Mi fai schifo.” Ripeté, prima di avventarsi sulle sue labbra.
    Lindsey sussultò e la prese tra la braccia, sollevandola.
    Approfondì il bacio pieno di passione e rabbia.













    Edited by Kiki May - 23/9/2011, 17:42
     
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    *respira Giada, respira*

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    qgaghjjdg
    jvakljdh
    jakaj
    jul
    +i
    à

    Il mio commento potrebbe fermarsi qui ma cercherò di scrivere qualcosa di comprensibile.


    Andando con ordine.

    1. Ero sicura che Lindsey avrebbe scelto il vestito nero. Mi dirai embè che c'entra? Boh, volevo renderti partecipe. XD

    2. Lindsey è geloso marcio e ben gli sta! E non deve organizzare incontri a tradimento per Buffy. Come si permette?! é__è
    Su B. un bel calcio rotante nei cosiddetti e lui vedrai come se ne sta mogio mogio. ù.ù

    3. Il finale. :woot:
    CITAZIONE
    “Non è mio amico!” esclamò Lindsey, inferocito. “E forse è proprio quello che voglio fare!” disse, premendo il corpo di Buffy contro la parete, contro il suo.

    Qui i miei campanellini dall'allarme suonavano già tutti ma io imperterrita ho proseguito a leggere e... e...

    CITAZIONE
    “Mi fai schifo.” Ripeté, prima di avventarsi sulle sue labbra.
    Lindsey sussultò e la prese tra la braccia, sollevandola.
    Approfondì il bacio pieno di passione e rabbia.

    Questo è Smashed! Togli quel triceratopo di Lindsey e mettici il bel vampirozzo e avrai una delle più intense e passionali scene di sesso non descritto. La casa che crolla. *adora*





    CITAZIONE
    Per le fanfic con Dru ... beh, ci saresti anche tu per scriverle! *puppy eyes* Ti esorto sin da ora a lasciar libero il tuo talento artistico! (E fai ancora fanart, già che ci seih! *w*)

    Cara dovrei avere praticamente un'altra vita per riuscire a far tutto! La fanart forse arriva entro fine settimana... è spangel. *__*
    La ff, io? Una pazza che descrive un'altra pazza? Ho paura di sapere che ne uscirebbe, anche se una vaga idea ce l'avrei. Mah forse col tempo.
    E aggiornami TQ che sono in astinenza. XD


     
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