Buffy e il femminismo

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  1. keiko89
     
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    Sì, sei stata esaustiva e io son d'accordo con te anche se non mi riconosco né assimilo le idee delle femministe che ho citato prima.
    Che poi, per carità, non sono tutte così, magari io ho incrociato solo gente particolarmente estremista ma di fatto ci sono pure loro.
    Mi scoccia, pesantemente, vedere come certe persone che difendono grandi ideali poi nei fatti siano più bigotte di mia nonna.


    CITAZIONE
    vedi le bambine che guardano Maria De Filippi e pensano che l'unico obiettivo nella vita sia sedersi su una sedia a fare la cortigiana alle tre del pomeriggio

    Per quanto io non ami quel programma, non posso non chiedermi cosa ci sia di sbagliato. Una volta le bambine sognavano il vestito da sposa e il principe ereditario, ora il trono e uno stuolo di baldi giovani.
    Non dico sia giusto, né educativo, tantomeno edificante. Ma nella sua "schifaggine" di programma almeno un po' di parità te la mostra: il tronista può essere uomo o donna, nessuna differenza di genere, nessun trattamento speciale.
    E' una piccola rivoluzione in termini di pensiero, almeno per le generazioni più vecchie della nostra dove l'idea rimaneva che l'uomo può averne quante ne vuole mentre la donna doveva conservarsi illibata fino al matrimonio e poi concedersi solo a lui.

    A parte questo, sono d'accordo. Dovremmo smettere di etichettare tutto quanto e di vedere come sbagliato ciò che, semplicemente, è diverso da noi.
     
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    Secondo me era sbagliato anche inculcare nelle giovani menti l'idea che il traguardo della vita femminile dovesse essere trovare 'sto principe azzurro del cavolo.
    E' un'idea usata esclusivamente per le donne e il fatto che possa essere più paritaria lo trovo giusto, anche se la prima cosa tra tutte, quella che non si dice e che invece tutti dovremmo veramente imparare è stare bene con se stessi ed essere delle persone decenti, almeno.
     
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  3. keiko89
     
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    Diciamo che l'idea che dovrebbero inculcarti da piccolo è di essere felice, di trovare la tua strada, la tua indipendenza e magari un uomo/donna a fianco con cui vivere la tua vita.
    Consacrare la donna solo alla famiglia è uno scempio.
    E grazie al cielo le cose sono cambiate e io credo fortemente continueranno ad evolversi.
    In fondo, se una volta ti inculcavano l'idea del principe azzurro, era perché non avevano conosciuto altro. Quella era la loro realtà e l'unico desiderio che avevano era veder la propria figlia accasata e sistemata per tutta la vita.
    Oggi siamo cambiate. Lavoriamo, siamo più indipendenti, viaggiamo.
    Questo amplia gli orizzonti e ci permette di vedere anche al di là dell'orticello di casa.
     
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    Ragazze che meraviglia. Mi tuffo nella discussione come in una bella piscina.
    Allora, andiamo in ordine:
    Il femminismo ha avuto diverse fasi nella storia moderna. Nelle varie fasi ci sono stati momenti in cui non si può parlare di semplice femminismo, ma di una distorsione. Ad esempio le manifestazioni a fine anni sessanta(fino a tutti gli anni settanta) in cui le donne affermavano di poter fare da sole (abbiamo capito cosa!!!). Quelle fasi possono essere identificate come le meno avanzate all'interno dell'annosa discussione sul tema. In effetti seppur possano sembrare posizioni radicali quelle delle femministe che odiano gli uomini, sono invece certamente le meno innovative e rivoluzionarie.
    Oggi siamo in grado di individuare la serietà del tema femminista solo nella condizione di parità di cui parlavate prima.
    Non ho più senso, per fortuna, immaginare che si sconfigga il patriarcato instaurando un matriarcato.
    Ma è chiaro che va comunque riconusciuto alle vecchie femmniste di averci liberato, anche se magari sbagliando nel modo, da moltissimi dogmi e tabù.
    Immaginiamo cosa fosse per una donna lavorare o studiare 30 o 40 anni fa.
    Dobbiamo sempre ricordare le leggi che dalle nostre nonne o mamme ci sono state regalate per la nostra libertà.
    Detto questo, è chiaro che parlare oggi di qualsiasi cosa che non sia la parità tra i sessi è una follia.
    Sono convinta che purtroppo ci sono in giro tantissime donne che si definisco femministe e che ragionano con stereotipi maschilisti. Lo stesso discorso sul truccarsi ha alla base un coccetto maschilista, la donna come un oggetto che si abbellisce sempre pre soddisfare un altro individuo. Banalmente sono convinta che ogni individuo al di la del proprio sesso ha DIRITTO ha truccarsi o pettinarsi o vestirsi bene o male. I motivi per cui una persona scelga o meno di farlo sono personali e non credo esista un giusto o sbagliato.
    Mi voglio truccare per far colpo su uno, non vedo cosa ci sia di sbagliato, oppure lo voglio fare per farmi fischiare da una macchina perche sono giù di morale, non vedo lo stesso cosa ci sia di sbagliato.
    Il punto a mio avviso è sempre lo stesso, il corpo, come il pensiero, è nostro e lo possiamo usare come meglio crediamo.
    Qui vengo al punto di Keiko, possiamo anche definire tr*ia una che passa da un letto ad un altro, ma in nessun caso possiamo impedirgli di farlo. E non è detto che quella persona sia per forza squallida, o insensibile.
    Io mi definisco femminista, perchè credo che la società sia stata per lungo tempo nelle mani degli uomini, ed in parte lo sia ancora, anche se sono certa che oggi abbiamo tutti gli strumenti per poterci prendere quel che ci spetta, ovvero la parità in ogni campo, in ogni situazione, io ogni circostanza, sempre.
    So anche di essere profondamente libertina, perche credo che ogni persona abbia diritto di soddisfare i propri desideri come crede purchè nel rispetto del prossimo.
    Ci sarebbe da aprire una lunga discussione sulla funzione che i media hanno in questo periodo sugli individui, in particolare su quelli più "deboli" psicologicamente, come gli adolescenti.
    Non è una novità il fatto che la tv influenza tantissimo il comportamento degli adolescenti. Mi domando se ci si sofferma mai ad individuare il ruolo che spesso la donna ha in tali trasmissioni. Non parlo solo del ruolo che ha il suo corpo, sbandierato come fosse un oggetto, ma anche il ruolo che hanno queste donne come soggetti all'interno dei vari format.
    Tra l'altro noterei che è non meno preoccupante il ruolo che assegnano all'uomo. Se fossi un uomo sentirei il peso di una strada già tracciata.
    Vi è quindi purtroppo violenza nei confronti di entrambi i sessi, chiaro che per la donna piove già sul bagnato.
     
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    Questa storia delle femministe che odiano gli uomini non la capisco e mi sembra un'esagerazione di chi non ha capito il senso del femminismo.
    Parità tra uomini e donne significa pensare che anche gli uomini hanno i nostri stessi diritti, che anche loro hanno bisogno di essere amati, di essere capiti e di esprimere liberamente i propri sentimenti.
    Diversa cosa è la morale patriarcale per cui l'uomo è omo e comanda la donna e la uccide, qualora lei si ribelli. (E di casi del genere la nostra cronaca è piena) E in quel caso sì che si deve combattere il patriarcato e l'ingiustizia di certi stereotipi e regole sociali.
     
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    Mi trovi d'accordo!!
     
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  7. keiko89
     
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    Faithless

    CITAZIONE
    Oggi siamo in grado di individuare la serietà del tema femminista solo nella condizione di parità di cui parlavate prima.
    Non ho più senso, per fortuna, immaginare che si sconfigga il patriarcato instaurando un matriarcato.

    Grazie al cielo!
    Questo dovrebbe essere il fine ultimo di chi si definisce femminista: la parità dei sessi. Non far emergere la figura femminile affossando quella maschile, non rivendicare il "potere alle donne" ma cooperando.
    Le prime femministe potevano aver anche ragione in parte - e quelle donne si sono fatte il c*lo per arrivare alla nostra emancipazione - oggigiorno l'idea della prevaricazione della donna sull'uomo è inutile.
    Creando un matriarcato non è che si migliorano le cose, si ricade in una concezione sessista.


    CITAZIONE
    Qui vengo al punto di Keiko, possiamo anche definire tr*ia una che passa da un letto ad un altro, ma in nessun caso possiamo impedirgli di farlo. E non è detto che quella persona sia per forza squallida, o insensibile.

    In quella frase, in realtà, non volevo dare un giudizio, per quanto l'essere particolarmente libertina non rientri nel mio carattere. Diciamo che non sono un tipo alla Faith, ma nemmeno una santa.
    Trovo che la sessualità femminile vada più conservata, non perché abbia paura delle etichette che pone la società, ma perché lo vedo come forma di rispetto verso noi stesse. Ma qui entreremmo in altro territorio e andrei ancora più OT di quel che già sto andando.
    Ciò che volevo esprimere è che io non uso due pesi e due misure. Classifico allo stesso modo un uomo e una donna che vivono il sesso in maniera facile (se vogliamo dirlo cosí) e per questo non considero l'uomo un macho e la donna una t*oia, li metto sullo stesso piano.
    Poi, come dicevi giustamente tu, ognuno di noi è libero di usare il proprio corpo come meglio crede e di vivere la propria libertà sessuale come vuole.


    Per quanto riguarda i format televisivi io concordo sul fatto che spesso e volentieri travino le menti degli adolescenti, se volete possiamo parlarne qui o aprire un altro topic.
    Me da igual!




    Kiki

    CITAZIONE
    Diversa cosa è la morale patriarcale per cui l'uomo è omo e comanda la donna e la uccide, qualora lei si ribelli. (E di casi del genere la nostra cronaca è piena) E in quel caso sì che si deve combattere il patriarcato e l'ingiustizia di certi stereotipi e regole sociali.

    Amen.
    Di pari passo all'emancipazione della donna credo che alcuni uomini abbiano sviluppato una specie di senso di inadeguatezza o di "paura di sottomissione".
    Siamo sempre stati un paese patriarcale, forse più avvertito al sud, ma neanche al nord non è che sia rose e fiori.
    Il cambiamento di prospettiva ha portato alcuni uomini a dover rivendicare il loro status di "macho" e in che modo l'uomo può prevaricare su di una donna? Con la violenza.
    Credo che sia un grosso problema sociologico, bisognerebbe intervenire anche lí e aggiornare il pensiero di certa gente.
     
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    keiko parole sante!!!
    Per quel che mi riguarda sono molto libertina (non a caso adoro Faith, ma non solo x questo!!) e parecchio ribelle. Questo non mi rende infedele, quando mi fidanzo sono molto fedele e non per chissà quale valore do alla coppia, semplicemente perche rispetto le persone con cui decido di condividere un pezzo di strada.
    CITAZIONE
    Trovo che la sessualità femminile vada più conservata, non perché abbia paura delle etichette che pone la società, ma perché lo vedo come forma di rispetto verso noi stesse.

    Capisco quello che intendi. Ognuno cerca di esprimere il rispetto verso noi stesse come può e come vuole.
    Il bello di essere individui è che si è diversi l'uno dagli altri. Quello che per una è amor proprio per un'altra non lo è, grazie al cielo, questo ci rende interesanti.
    La cosa importante è che ognuna abbia la possibilità di scegliere cosa farne della propria sessualità, senza alcuna influenza degli altri e nessun dogma o pregiudizio.

    CITAZIONE
    Il cambiamento di prospettiva ha portato alcuni uomini a dover rivendicare il loro status di "macho" e in che modo l'uomo può prevaricare su di una donna? Con la violenza.
    Credo che sia un grosso problema sociologico, bisognerebbe intervenire anche lí e aggiornare il pensiero di certa gente.

    E già purtroppo il nostro è un paese con una triste storia maschilista, il quale è ancora ben radicato nella società. Serpeggia come una malattia tra il popolo.
    Purtroppo ne sono vittima ancora moltissime donne e lo stato non riesce ad intervenire con efficacia.
    Io credo che l'isolamente e la solitudine sia l'ambiente ideale per queste violenze. Non è uno slogan televisivo dire che bisogna parlare di ciò che ci accade con gli altri senza vergogna. Se il nostro ragazzo è violento dobbiamo raccontarlo da subito, senza vergogna, dobbiamo cercare qualcuno che ci stia vicino.
    Credo che in generale l'isolamento e la solitudine siano i presupposti per tantissime cose brutte. So che questa società ci spinge ad essere tutti/e piccoli mondi isolati e spaventati, cerchiamo di annaspare da soli.
    La vero soluzione di molti problemi della società sarebbe tornare a parlare con l'altro, fare rete, essere una comunità e non un numero di individui distinti che si sfiorano appena travolti dalle giornate frenetiche.

    Qui torno a bomba su Buffy: credo che il telefilm mandi proprio questo messaggio.
    Buffy subisce violenza da Spike (so che è un tema complicato ma semplifico e lo nomino solo dal punto di vista di lei) esattamente quando si isola, quando non parla con chi ha intorno dei suoi problemi.
    Sappiamo anche che il motivo per cui lei dura da tanto come cacciatrice(e come donna!!) è che non è sola. Non intendo sola in senso stretto, io sono una fautrice del fatto che ognuno "balla da solo", nel senso che da bambini ci sentiamo protetti e mai soli, ma da adulti è tutto diverso. Possiamo scegliere della nostra vita, scegliere quando e cosa ballare, questo ci rende soli, l'importante è apprezzare noi stessi le nostre scelte e cercare di condivederle con gli altri, non smettere mai di comunicare, ballare da soli insieme.
    Tra l'altro credo sia anche uno dei messaggi della settima serie. Buffy crea un'armata, una comunità di donne, di cacciatrici, quindi potenzialmente sole, ma c'è una catena che le lega e loro la sentono.
    Così dovrebbe essere, dovremmo essere legati da una catena invisibile, sentirci parte di un tutto più grande, non divino e non il destino, ma fatto da persone come noi, importanti esattamente come noi.
    Adoro quando la ragazza dice che noi non sappiamo neanche il suo nome e che non ha importanza. Lei lo sa, e lotta come dovrebbe fare ogni donna.

    ok ok ho fatto uno sproloquio... spero si capisca qualcosa... :P
     
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  9. keiko89
     
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    CITAZIONE
    Buffy crea un'armata, una comunità di donne, di cacciatrici, quindi potenzialmente sole, ma c'è una catena che le lega e loro la sentono.

    Concordo.
    Che poi, in questo caso, è un tema che si lega anche al potere in senso stretto: come esso non vada mantenuto solo da un individuo (in questo caso Buffy) ma vada condiviso.
    E poi, in modo più simbolico, è anche un incitamento a ricercare il potere in noi stessi. Quel "Are you ready to be strong?" non si riferisce solo all'accettazione del potere ma anche al percorso che un individuo deve fare internamente per crescere, emanciparsi e diventare qualcuno.

    Tra l'altro, se vuoi parlarne, c'è un tema apposito che tratta le tematiche dello stupro in Btvs, esattamente qui: https://wbs.forumfree.it/?t=61504930

    ^^
     
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98 replies since 25/3/2011, 23:42   1335 views
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